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Inviata (modificato)

Ciao a tutti, 

ho una domanda su mani brucianti e il fuoco da incantesimo in generale. Descrivo la situazione:

 

Il mio stregone in corpo a corpo con un mostro (una specie di pipistrello gigante) fa mani brucianti. Il pipistrello muore visto che i dadi fanno 13 in totale ma il master applica la metà dei danni, senza tiro salvezza, anche al mio stregone con le seguenti motivazioni: il pipistrello prende fuoco e cosi' da fuoco al mio stregone, la quantità di danni e' molto alta rispetto alla vita del pipistrello per cui le fiamme mi vengono addosso.

Essendo stato a lungo master normalmente in questa situazione non avrei dato questa specie di rinculo ne danni da fuoco (considerando la descrizione dell'incantesimo), al contrario con mani brucianti a contatto avrei dato un malus al tiro salvezza del pipistrello in quanto piu' difficile evitare il fuoco.

 

In questo caso invece l'interpretazione del master e' stata una specie di rinculo ed incendio contemporaneo. 

Avendo credenze che porto da una vita di gdr 😄 vorrei capire se ho sempre sbagliato o se devo inziare ad usare Mani Brucianti in modo diverso.

 

Grazie a tutti per le risposte!

 

Ps: ero abituato, sul fuoco da incantesimo, ad applicare solo ed esclusivamente i danni e le conseguenze nella descrizione ritenendolo un tipo di fuoco diverso da quello standard. Sbagliavo?

Modificato da Ratmahatta

Inviato

La descrizione dell'incantesimo è chiara e non lascia spazio ad interpretazioni: il danno se lo prendono solo le creature all'interno dell'area di effetto, e l'incantatore non è in quest'area. Ergo, il tuo dm ha applicato una hr e avrebbe quantomeno dovuto avvisarti della presenza della stessa.

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Inviato

Quindi per il tuo DM se ad un coboldo mancano 3pf ed uno fa un critico con uno spadone da 25 danni, l'arma lo trapassa e si disrugge colpendo il pavimento di pietra? 😓

Inviato

Ciao, ho una domanda per la community.

Ho una discussione con un giocatore, stiamo giocando a d&d 5. E la.discussioje nasce dal fatto che lo stregone di uno dei miei giocatori ha attaccato un uccello stigeo con mano brucianti. Fino a qui nulla di strano.

La discussione nasce dal fatto che il precedenza il mostro si era avvinghiato (capacità del mostro) al personaggio succhiandogli il sangue. 

Quando il mago ha lanciato le sue mani brucianti ha fatto un danno di 12 o 15 pf sul mostro (che ne ha 2) di rimando (visto che erano avvinghiati) ho fatto una parte di danni da fuoco anche al pg. 

Le regole non sono chiare in merito. Per hè dicono che l'incantesimo fa danni da fuoco ma non brucia (????) Secondo voi come va interpretato?

Inviato

Scusate ho, involontariamente omesso un particolare nella descrizione. Questa specie di pipistrello si e' avvinghiato attorno a me. Io ho chiesto se potevo mettere le mani tra me e lui e mi e' stato risposto di si. 

A questo punto ho fatto mani brucianti.

Forse questo cambia le cose?

Inviato (modificato)
30 minuti fa, The Stroy ha scritto:

No, rimbalza e colpisce il PG in faccia.

L'indimenticabile "1 naturale, ti colpisci da solo con l'arma +3 che si rompe".

1 minuto fa, Ratmahatta ha scritto:

Forse questo cambia le cose?

Da regole no, perché anche se la cosa avesse avuto un effetto meccanico (considerarti preso in lotta) la condizione non avrebbe modificato l'effetto dell'incantesimo.

Modificato da Drimos
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  • Supermoderatore
Inviato
8 minuti fa, Loki77 ha scritto:

Ciao, ho una domanda per la community.

Ho una discussione con un giocatore, stiamo giocando a d&d 5. E la.discussioje nasce dal fatto che lo stregone di uno dei miei giocatori ha attaccato un uccello stigeo con mano brucianti. Fino a qui nulla di strano.

La discussione nasce dal fatto che il precedenza il mostro si era avvinghiato (capacità del mostro) al personaggio succhiandogli il sangue. 

Quando il mago ha lanciato le sue mani brucianti ha fatto un danno di 12 o 15 pf sul mostro (che ne ha 2) di rimando (visto che erano avvinghiati) ho fatto una parte di danni da fuoco anche al pg. 

Le regole non sono chiare in merito. Per hè dicono che l'incantesimo fa danni da fuoco ma non brucia (????) Secondo voi come va interpretato?

Ti ho unito la discussione a quella già esistente in merito.

Inviato (modificato)
2 minuti fa, Ratmahatta ha scritto:

Forse questo cambia le cose?

Sul manuale c'è scritto che in lotta cambia qualcosa?
Se sì, allora sai come cambia.
Se no (ed è un no) allora non cambia nulla.

Per @Loki77

Le regole sono estremamente chiare in merito, dicono tutto quello che succede e quello che non dicono che succede non succede e basta.

Modificato da The Stroy
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Inviato
35 minuti fa, The Stroy ha scritto:

No, rimbalza e colpisce il PG in faccia.

E solo a quel punto si rompe.

 

Comunque come detto dagli altri la situazione è semplice: nel regolamento è scritto cosa comporta essere avvinghiati in lotta. Non dice nulla su attacchi ad area o simili, ergo non avresti dovuto prendere danni.

  • Supermoderatore
Inviato

@Ratmahatta e @Loki77 ne approfitto per ricordarvi di passare ad introdurvi alla Community in Sezione Mi Presento.

Colgo comunque l'occasione per fare presente che non deve essere una competizione alla "ah Master, qui hai sbagliato a seguire le regole, gné gné" nè un perseguire un realismo improbabile per il solo gusto di rendere la vita difficile ai giocatori. L'introduzione di HR del DM ci può stare, finché viene discussa ed approvata dal gruppo (anche a posteriori se ci si rende conto che come si giocava in realtà non corrisponde al regolamento). Lo scopo principale del giocare a un GdR è trovarsi con degli amici e divertirsi, trovate il vostro equilibrio e i vostri spazi, senza porvi in maniera inutilmente antagonistica.

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Inviato

Comunque se mostro e stregone occupano lo stesso spazio di 1,5 di lato e lo stregone lancia mani brucianti sul mostro credo che se lo prende tutto il danno alla pari del mostro perché l'incantesimo è ad area e non a bersaglio. 

Inviato
1 minuto fa, savaborg ha scritto:

Comunque se mostro e stregone occupano lo stesso spazio di 1,5 di lato e lo stregone lancia mani brucianti sul mostro credo che se lo prende tutto il danno alla pari del mostro perché l'incantesimo è ad area e non a bersaglio. 

Prendere in lotta in quinta edizione non ti fa occupare lo stesso spazio della creatura con cui stai lottando, quello a cui ti riferisci è una regola di D&D 3.5.

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  • Grazie 1
Inviato (modificato)

Da quello che ho capito la situazione non è relativa alla condizione "afferrato" ma all'attacco "Blood Drain" degli stigei che non comporta ne afferrare ne immobilizare ma semplicemente che "A stirge attacks by landing on a victim" e "and the stirge attaches to the target". Quindi direi che vista anche la taglia Tiny del mostro è legittimo che un DM li consideri nella stessa area. 

Almeno a me verrebbe il dubbio.

P.s.: se l'avessi arbitrata io quella scena avrei dato al giocatore l'informazione però. Qualcosa tipo: "usando mani brucianti in questa situazione il tuo stregone è quasi sicuro di coinvolgere anche se stesso nella fiammata". 

Modificato da savaborg
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Inviato (modificato)

A me invece sembra legittimo che, sprigionandosi il cono dalle mani dell'incantatore, non abbia senso solo perché le due creature condividono un quadretto anche l'incantatore debba esserne colpito, mi pare una fusione aberrante di fiction (creature che condividono uno spazio ristretto) e regole (il cono si sprigiona dall'angolo di un quadretto). Avendo sia io che te ragione dal punto di vista della fiction, perché le nostre idee sono egualmente plausibili (la mia personalmente mi sembra lo sia di più, ma appunto è un'idea personale), non resta che affidarsi alle regole, che chiariscono incontrovertibilmente come l'incantatore non venga influenzato dall'incantesimo.

Modificato da Drimos
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Inviato
21 minuti fa, Drimos ha scritto:

non resta che affidarsi alle regole, che chiariscono incontrovertibilmente come l'incantatore non venga influenzato dall'incantesimo.

Ammesso che l'incantesimo in questione sia questo, le regole parlano di each creature in a 15-foot cone, quindi l'incantatore potrebbe esserne tranquillamente influenzato qualora scegliesse, per dire, di spararselo sulle gambe perché ha una di quelle bestiacce attaccate a una coscia a mo' di sanguisuga.

Inoltre, come già evidenziato, il fatto che l'uccello stigeo s'avvinghi alla vittima non innesca di per sé alcuna condizione che sia normata (il personaggio non è in lotta con l'uccello stigeo né viceversa, per esempio).

Personalmente, alla dichiarazione dell'azione avrei chiesto una conferma del tipo: "quindi punti di proposito il cono verso la tua coscia?"

A questo punto, non avrei avuto remore ad applicare le ovvie conseguenze del caso.

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Inviato

Scusami mi sono spiegato male.

Non stavo parlando di interpretazioni o fiction ma di regole.

Afferrare funziona come dici tu, tra creature in quadretti adiacenti ma i mostri che ne fanno uso hanno nella descrizione dei loro attacchi il riferimento specifico alla condizione. Invece gli uccelli stigei no.

Il blood drain invece funziona diversamente, nella descrizione dell’attacco parla di “attaccarsi al bersaglio”. Quindi, visto che è una capacità  particolare di un mostro e non fa riferimento ad una regola generica del combattimento io laninterpreterei come sopra.

Inviato

Salve, scrivo qui e ne approfitto per porre un quesito in merito, perché dovrei masterare un partita con i miei amici e uno di loro ha proprio mani brucianti.

Nella descrizione viene specificato che il cono di fiamme parte dal palmo delle mani, quindi nel qual caso lo stregone frapponesse la mano tra la creatura e la parte a cui è avvinghiata, porgendo il palmo contro la creatura, in teoria il cono di fiamme non lo investirebbe, nel malaugurato caso, invece, in cui esso ponga il palmo sulla creatura e quindi anche in direzione di se stesso (della parte in questione ovviamente) allora il danno dovrebbe prenderselo. Almeno questo ho capito più o meno.

Altra situazione, se invece lo stregone si trovasse con le mani bloccate  con delle catene che le tengono chiuse e lo stregone decidesse di usare mani brucianti per fonderle, in quel caso dovrei applicare dei danni da fuoco, ma essendo esso tiefling, allora il danno non sortirebbe effetto oppure dovrei considerare un minimo di danni comunque?

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