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Inviato

Aggrappato come una pera Williams

Dentro lo scudo di una bolla di sapone

Mangio metri a coppie come patatine

Sperando di separarci quel tanto che basta

A non sentire il nostro odore

A non essere assordati

Dal rumore in un cuore che batte

Con borsetta e tacchi a spillo

Pronto a darsi anche gratis

Per forza non si fa nemmeno l'aceto diceva mia nonna

Ma a far le cose "giuste" l'acidità di stomaco vien lo stesso

Spoiler:  
Se per voi non ha senso è più che logico, è nonsense...
Inviato

Afflitto mi fletto nei flutti che a fiotti mi fottono nel senso di sbattono ma non mi infrangono anche se mi affrangono.

Il Fato è un chiwawa impazzito che latrando si accanisce, e per quanto rumoroso e minaccioso possa apparire non riesce ad incutermi timore.

Porgo l'altra guancia mentre (porco chi lo fece) gli eventi cercano di impedirmi di andare avanti o di costringermi a procedere a stenti oppure a fermarmi sui miei rimpianti ma io li frego e a botte e a schianti mi faccio largo incurante di quel che vien da tergo, forte delle lacrime con cui mi aspergo e del motivo per cui dando ragione a Newton mi piovono in bocca parole cattive di rabbia e ribellione al Chiwawa che forse tanto di razza non è e che con poco timore e altrettanto rispetto mi vien voglia di chiamar, nuovamente, bastardo.

E mio nonno, come il vecchio Sojilkovicz, non muore.

Arrocca.

Inviato

Ma sei un genio!!! Come ti vengono in mente queste cose? Le scrivi di getto oppure le pensi di notte? Io comunque ti posto un piccolo postino che ho trovato.

- Gente così ce n’è e ce ne sarà sempre, incapaci capaci solo di capacitarsi di capacità di capaci capaci di capacitare gli incapaci in capacità cui non capacitano -

Ragazzi, Votate Piri for President

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Vorrei esser Papa con nome Etilio Primo, che nell'omelia preferisce la parte del vino a quella del pane e che della Trinità adora lo Spirito più che il resto.

Vorrei esser Pupa con nome GrigioPurla, che acquattato nel bozzolo attende e che col precedente individuo condivide la peculiarità di aver sempre sete.

Vorrei esser Pupo con nome Enzo Ghinazzi, che ci piace il gelato al cioccolato dolce un po' salato mentre su di noi nemmeno una nuvola.

Vorrei esser Pepo con nome Cucurbita, che ama i climi temperati e i terreni ricchi di humus...ma se su di lei nemmeno una nuvola tende a non crescere e ad appassire.

Vorrei esser Pepe con nome Piper nigrum, che se tanto mi da tanto allora poco mi da poco e tutto questo per rendere la conversazione piccante.

Vorrei esser Pope con nome Alexander, perchè oltre al prestigioso vantaggio di essere famoso e massone ha anche la non trascurabile particolarità di essere defunto.

Vorrei esser Popeye con nome Diferro Braccio, giusto per allungare il brodo che a me piace con gli spinaci.

Vorrei esser Bruto con nome Marco Giunio, per essere famoso per avere il nome che rispecchia un aspetto dell'atto che mi ha reso famoso.

Vorrei esser Dolce, ma senza Gabbana.

Mai vorrei esser VoltaGabbana, perchè Dolce alle spalle non si sa cosa può fare.

A volte vorrei esser Volta di nome Alessandro, per potermi dire un soggetto elettrizzante.

E a volte vorrei essere viceversa, perchè versa a pieno titolo ancora non me la sento.

  • 1 mese dopo...
Inviato

Sinuosa ti insinui tra i miei pensieri lasciandomi preda di un insulso magone che mi assale e mi appende per l'ombelico ad un gancio aggrappato al soffitto e sorretto da rampicanti di budella annaspo.

Improvvisamente.

Dal nulla compari come lampo accecante stordendomi ancora nonostante il tempo e rapida così come arrivi vorrei svanissi dissolta in sbuffi di pressante ansia.

Invano.

E allora mi attanagli, mi pigli, mi scompigli le entraglie intrecciandole in maglie indissolubili, in dolorose morse che avvolgono il gancio e mi impediscono di franare al suolo.

Inerme.

E nel dilemma tra il vuoto e il magone io scelgo il secondo, magari sbagliando, ma lo faccio credendo che tutto sommato sia un qualcosa di positivo.

Per lo meno l'entropia ci ha guadagnato.

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Miei cari piccoli lettori, oggi vi racconterò la vera storia di Discolo.

Discolo è, come tutti ben sanno, uno Scalmanano, ovverosia un piccolo individuo dall'irrefrenabile e prorompente vitalità.

Suo padre (Pino Silvestre, da cui prese la prorompente vitalità) e sua madre (Diarrea Fulminante, che gli donò l'irrefrenabilità) capirono che il giovane Discolo sarebbe stato un personaggio importante fin dal suo primo vagito che, in effetti, fu intonato di prepotenza sulle note di "Gimme Some Lovin'" dei Blues Brothers.

Già il parto stesso aveva proiettato Discolo ai vertici della Hit Parade fin da subito, il che gli fece montare la testa. Sua madre, che amorevolmente lo chiamava "Majonesina mia", in realtà ci prese alla grande perchè il giovane Discolo ben presto si montò troppo la testa, impazzendo.

Pazzo come il pazzo cane (che a dirlo veloce può essere imbarazzante) il giovane Discolo intraprese la carriera di cantante, iniziando dall'Antoniano.

A nove anni già era un tossicodipendente strettamente legato alle frappe di Mariele Ventre, o molto più probabilmente dell'altra vecchina che però non mi ricordo come si chiama.

Se stasera la forza scorre potente in me quanto penso che faccia, probabilmente sulle note di Minnie The Moocher riuscirò a concludere la triste storia di Discolo che si vide lanciato alle olimpiadi, ma con gravi danni fisici, visto che proprio a lui venne l'Ernia.

Ebbene, dopo l'Ernia Discolo decise di dedicarsi all'aviazione. Fu così che diventò pilota e, conseguentemente, Discolo Volante.

Un giorno il nostro eroe volle provare la folle avventura di paracadutista, ma ovviamente il paracadute non gli si aprì e il povero Discolo (traumatizzato dall'evento) non fece altro che raccontare l'accaduto...come un Discolo Rotto.

Tra le atroci sofferenze causate dall'incidente il povero Discolo morì, ma rimase impresso nel cuore di tutti per la sua durezza (per dirla all'inglese, per il suo HeartDisk) tanto che vollero erigergli un Discolo di Platino in piazza de' martiri.

Ode a Discolo, hail pampero.

AUGH

Se domattina quando ti guardi allo specchio vedi uno sconosciuto, non preoccuparti, hanno solo sfondato la parete del bagno e stai sputando il colluttorio in faccia al tuo vicino...

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