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Capitolo V: Una Piccola Parte


Bellerofonte

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Fortunale

"Certo, Contessa. Non ci faremo ammazzare così dopo tutto quello che abbiamo passato. Comunque le tensioni tra gli elfi non si interromperanno improvvisamente, e già in passato gli elfi selvaggi avevano assalito numerose carovane di Lalibela. Speriamo che ciò che è successo basti a gettare le basi per la pace" sorrido "Anche perché se così fosse, Lalibela non chiederà la restituzione dell'ingente prestito che ci ha fatto"

 

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Randal

Non mi preoccuperei degli elfi che chiamate selvaggi.. piuttosto delle cittadine che una volta erano assoggettate al dominio di Lalibela, e che ora sotto la guida scellerata di Lady Kara potrebbero muovere contro la Capitale.

Potrebbe anche essere che Kara chieda il supporto di Samre.. chi può dirlo..

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22 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:10 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

Il resto della serata procede bene; vi accampate sotto un albero più grande degli altri con Razul a farvi la guardia come sempre. Anche se la cosa della non-morte sta un po' sulle scatole a tutti, riconoscete che è molto utile qualcuno che non ha bisogno né di mangiare né di dormire e che non sente fatica né freddo. Vi coprite con tutto ciò che avete visto che la temperatura è scesa di almeno cinque gradi da un paio di giorni a questa parte; lo notate di più di notte, quando il freddo si insinua nelle ossa come l'abbraccio di morte che ricopre l'intera foresta.

La carovana procede spedita il giorno successivo e quello dopo ancora, e tradimenti a parte, quanto vi è mancato Randal ai fornelli? Fortuna comunque che nessuno di voi è allergico ai gatti, perché Peppiniello è sempre nei dintorni a vegliare sul suo padrone e si avvicina spesso agli altri membri della ciurma per annusarli o strusciarvisi contro. Ventura commenta intanto che due giorni e mezzo vi mancano per raggiungere il vostro obbiettivo, e finora non vi elenco nessun avvenimento degno di nota. I battibecchi tra voi si levano e svaniscono come soffi di vento improvvisi in una giornata placida, altalenando momenti di quiete a frecciatine reciproche sugli argomenti più disparati: Nero Gomez, la Zephira Nihil, Tiberius, Samre, Lalibela, Razul. Ogni argomento è un valido motivo per iniziare ad accusare e dare colpe, ma in cuor vostro sapete bene che l'insofferenza è sinonimo di paura. 

All'imbrunire la vostra passeggiata odierna sta per finire; siete tutti esausti, vesciche ai piedi e la fame che vi stuzzica le budella, quando sentite rumori di urla, spade e cavalli di fronte a voi. La foresta è troppo fitta per capire cosa sta succedendo, finché una luce abbagliante risplende da sopra gli alberi. Dopo un minuto scarso, Razul emerge dal sottobosco accasciandosi in ginocchio di fronte a voi e indicando la direzione: "Soldati...a cavallo." vi sembra stia ansimando, ma non di fatica. E' debole, a momenti da non tenersi nemmeno in piedi; dev'essere scampato per un pelo.

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8 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:10 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

"Elfi." è difficile per lui parlare, come se una forza invisibile gli stesse togliendo le forze e rendendo difficile anche soltanto pensare in maniera ordinata. L'elfo non-morto gattona per un metro scarso dietro il capitano reggendosi sulla sua spada.

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17 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:10 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

Sbucano dagli alberi, circondandovi da ogni direzione. Cavalli meticci, pezzati, eppure snelli e veloci quanto gli elfi che li cavalcano, privi di armature degne di questo nome. Impugnano spade corte, portano con loro giavellotti e qualche ascia da lancio e nulla più. Vorticano al trotto attorno alla vostra comitiva come predatori attorno a un banco di sardine; Asvig tira fuori l'ascia e Barbara incendia la punta delle sue dita pronta ad attaccare. Ultimo tra tutti, un cavaliere vestito diversamente dagli altri si fa avanti dal bosco.

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Al contrario degli altri è vestito di abiti di qualità, anche se ora sporchi di terriccio e polvere; inciso sulla sua pettorina in bronzo c'è un simbolo sacro, mentre il suo cavallo bianco è coperto da un drappo rosso che porta un vessillo identico a quello degli altri cavalieri. Armato di spada lunga e scudo, questo particolare personaggio ha un libro bianco legato con delle cinghie sulla spalla destra. L'elfo dà una rapida occhiata e lo percepite tutti un po' sorpreso: forse non si aspettava esseri che respirano.

Arrigo dopo un attimo di sbigottimento iniziale urla in comune barushano: "Wewè marescià!" e questi rizza le orecchie e risponde: "Arrigo?" e poi, voltandosi verso il cuoco: "Randal?"

@Sandrine

Spoiler

Conoscenze (Religioni | Nobiltà): 19 | 24

Hai di fronte un seguace di Rao, dio della Pace. Gli stendardi della compagnia di cavalieri rivelano la loro provenienza: Fort Adigrat, nel nord-ovest dell'isola, una fortezza che protegge la cittadina di Ibnat. Colui che hai davanti è senz'altro il loro capitano, Arsak Yedilov.

 

Modificato da Bellerofonte
EDIT: Mi era partito l'Invio
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21 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:15 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

Il capitano Arsak fa roteare il pugno stretto in alto e quella dozzina di cavalieri disperde la formazione ritirandosi nella foresta; dopodichè l'elfo scende da cavallo e si inchina in direzione della contessa, visibilmente affascinato dai suoi modi. "Avete la mia parola, milady. Non sapevo che il non-morto fosse vostro prigioniero."

Come fossero commilitoni, lui e il cuoco si stringono la mano mentre Arrigo fa loro le feste agitando vistosamente le mani mentre emette intercalari avernusiani a ripetizione - ma anche a questo Arsak sembra essere abituato. "Randal" - inizia - "sei riuscito a ritrovare i compagni di cui mi parlavi. Siete tutti gente d'oltreoceano..." poi verso Besnik, dopo averlo squadrato: "E voi dovete essere il capitano Fortunale. La fama vi precede." ma la domanda di Randal non resta senza risposta: "Samre è stata abbandonata una settimana fa. Pare che sia stato commesso regicidio e lady Tamara ha incolpato gli elfi della foresta; è stato detto loro che se gli avessero consegnato il loro capovillaggio sarebbero stati salvi, ma la sera stessa i morti non si sono risvegliati, così hanno tutti deciso di abbandonare il Vhenadal e nascondersi tutti altrove. Noi Liberi Cavalieri li stiamo aiutando durante la migrazione.

Lo so, sono cambiate un po' di cose dal nostro ultimo incontro."

Spoiler

Diplomazia [Sandrine]: 30

 

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Randal

Mi porto una mano al viso, con fare sarcastico e deluso dalla situazione
Poi mi giro verso Sandrine:
..quindi alla fine Tiberius ha agito come hai detto tu

Dimmi una cosa Arsak, perchè ti stimo e ti ho sempre considerato una valida persona con le proprie idee, confermate poi dal tuo credo:
..dimmi che non è stata Lady Kara ad avere questa idea per avere poi il supporto degli elfi di Samre per l'assalto a Lalibela.

Sandrine cercherà di spiegarti cosa abbiamo scoperto.. nel frattempo vorrei che non alzassi la spada contro quel non morto: è quello che ci ha salvati già una volta, me, te ed Arrigo e mi volto verso la Contessa

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5 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:20 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

Arsak non è convinto della supposizione del cuoco, ma si interesserebbe alle spiegazioni della contessa, semmai dovessero essercene. Sandrine al solito ha catturato completamente la sua attenzione solo con quella manciata parole. "L'ultima volta che ho visto lady Kara tu eri con me, Randal, ma non credo che lei c'entri qualcosa. Sarà occupata a radunare tutti i governatori per dichiarare l'indipendenza."

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Sandrine Alamaire

"I pezzi della scacchiera, appropriatamente, hanno già cominciato a muoversi. Odio avere ragione, quando si tratta delle mie intuizioni...", un po' ragiono, un po' perdo tempo, a voce alta, mentre cerco di trarre le fila della situazione. 

"Nobile Yedilov, la questione è alquanto... intricata.

Ma il tempo pare scarseggiare e dobbiamo affrettarci.

Specifico, tuttavia, che la nostra guida non è uno schiavo, poiché si muove di sua volontà. E vi prego doppiamente di non danneggiarlo ulteriormente, dacché ai morti della foresta, finalmente, è impedito il succedersi dell'eterno ritorno.

Lady Tamara va fermata, le sue intenzioni si basano su una erronea ricostruzione dei fatti, ma porteranno ad orrori indicibili. E le sue mani non sono adatte al versare sangue. 

Dov'è, ora, l'esercito di Lalibela?

È possibile interloquire con il capovillaggio di Samre? Ci eravamo lasciati con la promessa di aiutarli a terminare la maledizione, ma troppe cose si sono mosse nella manciata delle ultime giornate!".

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Randal

Sei molto distante da Ibnat, e ti avevamo lasciato che dovevi ancora tornarci dal tempio di Rao dove incontrammo Ardager.. credevo che in qualche modo fossi arrivato qui magicamente, con tutti i tuoi uomini anche.. scusami, sto correndo troppo come mio solito. 

Dicci tutto con calma, non troppa però perché insomma.. Sandrine ti ha spiegato

Prendo tempo, sperando che le cose siano più trasparenti ora che c'è lei e la sua parlantina ad aiutarmi 

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Fortunale

"La situazione è critica, ma forse meno di quanto non possa sembrare...noi potremmo risolvere la faccenda senza versare sangue e forse...forse potrebbe essere una buona soluzione per tutti" parlo in tono cauto, ma dentro di me mi sento sicuro "Devo parlare con Lady Tamara" prendo dalla tasca la chiave magica e provo di nuovo a parlarci dentro nel mio elfico molto stentato "Lady Tamara, parlare di faccende importanti con me. Niente guerra" osservo la chiave in cerca di reazioni

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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sesto giorno del X mese, anno 1491, ore 19:20 || +164 giorni dalla partenza

Foresta Yechilay, Barusha || Bonaccia, freddo || Cibo per 22 giorni 

Arsak osserva meglio Razul, che ora ha iniziato a tenersi in piedi, nonostante si senta ancora indebolito; "Hai ragione, è lui! Mi dispiace, non sapevo che-" un non-morto potesse fare altro nella sua non-vita a parte uccidere innocenti, ma questo il soldato evita di dirlo di fronte al diretto interessato e preferisce quindi cambiare rapidamente argomento, rispondendo alla contessa: "Galifar è qui vicino, guida la carovana di profughi di Samre verso nord. Vogliono tornare ad Arlathan, nel cuore della foresta. Se ho ragione, una parte dell'esercito di Lalibela è nei pressi di Samre, staranno cercando il passaggio segreto per arrivarci. Anche se credo che a quest'ora l'abbiano scovato, scoprendo che era un'esca. Saranno già sulle nostre tracce. Credetemi, il primo che vuole la pace sono io." e nel pronunciare l'ultima frase sporge il braccio sinistro in avanti mostrando a tutti il libro bianco che porta con sé, sulla cui copertina è inciso un simbolo sacro: un cuore di legno di acacia incollato sulla copertina di cuoio.

Ventura si intromette nel discorso rispondendo al suo capitano: "Ti manca proprio tanto la sacerdotessa, eh grande B? Mmm...fammi pensare: altri due giorni e raggiungeremmo Samre, poi con la tua magia ci basterebbero tre giorni per Sekota. Lì prendiamo la Speranza e in due giorni arriviamo nella capitale. Quindi, una settimana tonda tonda e risolvi tutto con una bella sgnaccherata."

Nessuno presta troppa attenzione alla cartografa, nemmeno quando questa fa gomitino a Besnik. Quando invece Fortunale cerca di far funzionare la sua chiave, questa non emette alcun suono, vibrazione o luminescenza. Resta inerte, come spenta, un inutile gingillo e nulla più. Sarebbe ragionevole pensare che Tamara abbia preso le sue precauzioni, ora che si sente in pericolo. Arsak continua, avvicinandosi a Randal: "E' una lunga storia, ma vorrei potertela raccontare di fronte a un falò. Sta facendo buio, ma se mi seguite posso condurvi all'accampamento degli elfi selvaggi. Saranno felici di vedere facce amiche."

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