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Capitolo V: Una Piccola Parte


Bellerofonte

Messaggio consigliato

@Sandrine & Randal

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Barbara si mette due dita sotto il naso trattenendo un conato di vomito: "Concordo con il cuoco, stavolta". Potete proseguire senza intoppi seguendo le indicazioni della vostra cartografa.

La Taverna dell'Olmo è un luogo che sembra fuori posto all'interno della città. Attraversate da parte a parte la piazza del passero - chiamata così per l'ovvia quantità di uccelli appollaiati sulla statua di un elfo che osserva l'orizzonte -  ed osservate un edificio di mattoni rosso acceso con l'insegna penzolante recante la figura di un albero piegato innaturalmente verso sinistra. Le note tristi di un clavicembalo giungono fino a fuori la porta spalancata, accanto alla quale un elfo con una spiga di grano in bocca e un pugnale ben in vista sulla cintola sorveglia la situazione.

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Da ciò che potete vedere al di là della soglia, il luogo è grande, spazioso e tenuto tutto sommato bene se paragonato al resto della città; non è affollatissima ma supponete che presto lo sarà vista l'ora di pranzo prossima a scoccare. Al centro esatto, un pilone portante in legno è stato circondato da quattro vetrine, una per ogni lato, dentro al quale sono in esposizione bottiglie ricolme di ogni sorta di alcolici. Al di là di questa, l'oste è in procinto di servire alcuni clienti dietro al bancone. Si tratta di una donna anziana, che fosse umana direste che ha una sessantina d'anni abbondante, con capelli grigiastri e sporchi da sembrare paglia bagnata raccolti a coprire l'occhio sinistro mancante della donna. Le mani sono callose e stranamente grandi per un'elfa, e il suo grembiule è sporco di unto e polvere.

Vicino al focolare sulla destra, un personaggio vestito di vecchi panni nobiliari si sta cimentando in un ritratto di una giovane elfa che scrive su di una pergamena ad un tavolo, ignara di essere musa di un artista. La ragazza è giovane ma non particolarmente carina, e non pare prestare attenzione a ciò che avviene al di là del suo naso.

Altri avventori sono sparsi per i tavoli: una combriccola poco raccomandabile ha occupato una tavolata e discute animatamente; due goblin farfugliano chissà quali intrighi in fondo al bancone, ed un elfo armato d'arco e lancia corta beve qualcosa seduto ben lontano da questi ultimi. La sua armatura è molto leggera - fa fatica a definirsi tale - ma porta con orgoglio i drappeggi di colori particolari messi in un certo ordine geometrico ben preciso, sulla quale campeggia il simbolo di Rao, dio della Pace.

 

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Fortunale

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Per ora me ne resto tranquillo sul ponte, osservando le navi alla fonda. In particolare, pur non essendo io un carpentiere fatto e finito, presto attenzione a come sono costruite le varie imbarcazioni. Velatura, sartiame, fasciame...può dirci molto su questa gente. 
Chiaramente non posso godermi queste ore in pace, e mi tocca prestare orecchio tanto alla ciurma quanto alla nostra ospite.
Per primo è proprio il carpentiere a venire a parlarmi "Capisco bene, Sig. Ma non voglio per ora attraccare senza permesso...sarà però una delle prime richieste che faremo alla gente del posto. Abbiamo anche dei soldi da parte, mal che vada affitteremo un bacino di carenaggio"

Arriva poi Ventura, insistente come al solito. Per una volta però mi sento di frenare le sue richieste: innanzitutto perché non voglio irritare Tamara concedendo ad una ragazzina quello che a lei precludo. E poi perché voglio l'equipaggio all'erta, non si sa mai. Perciò giungo ad un compromesso "Prendi qualcosa di semplice, nella nostra lingua, e chiedi alla lady sacerdotessa se vuole leggerlo con te"
E poco dopo la stessa Tamara viene a parlarmi. Abbasso un po' la voce, quando le rispondo "Sono un marinaio, un uomo del cielo e del mare, e un guerriero. Ma non un politico. Quando è importante parlare non valgo molto, ve ne sarete resa conto. E inoltre la mia nave è, appunto, mia. Come capitano devo badare al vascello e alla ciurma, e di recente mi sono assentato fin troppo. Ho dei doveri che non posso eludere e anche per questo...beh, non so come dirlo...anche per questo stanotte ho preferito evitare di farvi entrare nella mia cabina. Badate bene, non abbiamo nulla da nascondervi: ma allo stesso tempo ci sono documenti preziosi che non posso far consultare a chiunque, alleato o amico che sia. Come ben saprete anche voi le posizioni di comando a volte impongono scelte difficili, che ci isolano" scrollo le spalle "Spero di non avervi offeso"

 

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@Fortunale

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Sigbjorn annuisce sentendosi assecondato nelle sue richieste, e Ventura corre nella tua cabina a prendere uno dei romanzi sugli scaffali; Tamara ti ascolta con altrettanta attenzione, quindi risponde: "Ora capisco, capitano. Dapprima ipotizzavo che le stranezze del vostro comportamento derivassero dal vostro essere shem'len, ma non riguarda l'avere le orecchie a punta, dico bene? E' solo che amate il mare più delle donne. Vi interessa essere un buon capitano più che un leggendario amante. Pochi elfi possiedono cotanta dedizione alla propria causa, ma sospetto che anche tra gli umani sia così..." l'acume della prescelta di Selune colpisce ancora. "Nessuna offesa, ve lo assicuro. Anzi mi sento onorata di esservi riuscita a strappare una notte." Tamara fa per accarezzarti la barba ma Ventura interrompe questo momento trascinandosela via per leggere insieme "Spade e Scudi", un romanzo rosa che ambientato nella fittizia città di Kirkwall.

L'ultimo a venire a importunarti è il cavaliere personale di Sandrine, l'uomo dal passato nebuloso quanto il suo sguardo. "Capitano." Asvig ti si avvicina con sguardo basso "Una parola in privato?" ti chiede, indicandoti la tua cabina.

 

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Sandrine Alamaire

Terraferma

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"Ah, un clavicembalo! È troppo tempo che non ne strimpello uno... dite che me lo lasceranno suonare?", chiedo, retoricamente, già sapendo che né Barbara, né Randal possiedono una reale risposta. 

Nel balzare attraverso la stanza, il mio sguardo si posa, infine, speranzoso, sul soldato. Un soldato? Davvero? Forse sì e, paradossalmente, devoto a Rao.

"Lui!", dico, prima di muovermi nella sua direzione e chiedergli: "Il dio della pace non è anche il dio della totale astinenza dai piccoli piaceri terreni, giusto? Possiamo offrirti un boccale? Siamo stranieri, appena giunti a Corissa, e cerchiamo qualcuno che sappia parlarcene...".

DM

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Diplomazia +25.

 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Fortunale

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"Il mare è la mia casa, non lo amo più di un palazzo. Ma ho un dovere verso la mia gente. E l'onore è tutto mio: lasciate che vi dica che..." ma Ventura arriva proprio adesso. Sono certo che lo ha fatto apposta, ma non posso provarlo e poi, a che servirebbe accusarla? Solo a darle ragione. 

Sollevo un sopracciglio alla richiesta di Asvig, ma annuisco "Certamente" e lo precedo nella cabina.

 

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Randal

@Sandrine

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Ahhh. che bella sensazione: odori di cucinato, pesce, verdure che si mescolano e mi ricordano sempre più che sono sempre lontano dal Baffone e Miranda.

Per fortuna c'è Sandrine che fa quello che sa fare meglio, io sto già ordinando e chiedendo all'oste cosa propone la casa. Soldi né abbiano, belle donne anche..che ci manca? Informazioni

 

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@Fortunale

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Asvig Luther Kamedor detto Scuotiterra fu ribattezzato Asvig Vartija dalla contessa di Zefiro affinché fosse chiaro che colui che saliva a bordo della Speranza era un uomo completamente diverso da colui che fu. Queste erano le voci che ti erano giunte alle orecchie nel periodo in cui la Cercascogli era rimasta ormeggiata alla fonda di Capo Ventura, ma uno come te è tipo da prestare attenzione a questi pettegolezzi?

L'uomo entra dopo di te assicurandosi di chiudere la porta dietro di sé, posando il suo occhio su Arrigo prima e sulla Lucente Signora poi assicurandosi che entrambi siano impegnati a fare altro.

"Ci sono alcune questioni da discutere. In quanto capoguerra è mio dovere assicurarmi la sicurezza e la disciplina tanto quanto voi, se non di più. Perciò ditemi, capitano: vi fidate di Tamara?"

@Randal

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Barbara alza gli occhi al cielo divertita dal modo di fare spavaldo della contessa, poi guarda il cuoco: "Randal, saresti così gentile da offrire qualcosa da bere a questa vecchia signora?" per quanto riguarda la scelta, c'è davvero da restare imbarazzati: l'oste risponde a Randal elencando una varietà sconfinata di ogni tipo di alcolico esistente, da quelli più esotici (per voi, s'intende!) ad alcuni davvero simili per nome e composizione a quelli conosciuti nell'Ovest.

Allo sgabello a fianco Sandrine flirta da paura con l'elfo, il cui linguaggio del corpo è completamente catturato dal carisma della contessa d'Alamaire anche se i suoi toni da duro cercano di non darlo a vedere: "Vorrei essere io a offrirti qualcosa, bellezza. Vedi, nemmeno io sono di qui, quindi non so dirti molto ma...che coincidenza! Abbiamo qualcosa in comune." ok, è banale, ma non più del 90% degli uomini che Sandrine ha conosciuto finora. Ed in tutto ciò, non si è accorto né di Randal né di Barbara alle sue spalle.

//@Fezza: hai carta bianca sull'inventarti alcolici di Barusha; gli stemmi sull'armatura sono familiari a Randal: ma dove li ha già visti?! (Saggezza [Randal]: 10)

//Diplomazia [Sandrine]: 42

 

 

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Fortunale

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"Moderatamente. È chiaro che non ci sta dicendo tutto, e noi ci stiamo dimostrando molto utili alla sua causa. Più di quanto non avessimo previsto. Però da qui a non fidarsi del tutto...è stata gentile, e comunque del supporto di qualcuno qui a Barusha avremo ben bisogno. Ma dimmi...c'è un motivo specifico per cui lo chiedi?"

 

 

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Sandrine Alamaire

Terraferma

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"Beh, in ogni caso, voi siete più o meno della zona! Io non posso dire proprio lo stesso...

E vedo, con piacere, che conoscete la cortesia. Accetterò quel boccale, sul vostro conto, allora!", commento, divertita. Mi colpisce sempre come questi Elfi di Barusha riescano ad essere colpiti dal mio aspetto, sebbene siano circondati da bellezze assurde ed imperiture come lady Tamara. 

"E, nell'attesa, ditemi: i vostri colori, in parte, vi tradiscono; conoscete forse Arsak Yedilov? Siete - o eravate - un suo uomo, messer... ah, come vi chiamate? Il mio nome è Sandrine, a proposito".

DM

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Diplomazia +25, Percepire Intenzioni +11.

 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Randal

@Sandrine

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Adesso.. agito la mano destra ..vecchia. Non esageriamo Barbara. Sei vintage! E il vintage è sempre di moda e ricercato, poi sono certo che tutti voi che usate così tanto la magia invecchiate più lentamente di noi gente comune, ma è un'altra storia.

Mi avvicino al bancone e mi faccio elencare gli spiriti, poi mi giro verso la Syvis dolce o secco? ma poi scuoto la testa ..faccio io dai. Mi volto di nuovo verso l'oste Due prugnole! accompagnando la richiesta con il gesto della mano ..ah, e l'accompagnemmo volentieri a un pezzo di crostata alla frutta di stagione.

Come hai visto non siamo di qui e siamo propensi a provare le specialità del posto.. quindi fai pure tu. Dalle mie parti faccio il cuoco, sarò felice di assaggiare quel che vorrai proporci

Aspetto poi un cenno di Sandrine per riunirci al mitico duo che va creandosi

 

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Il 6/7/2019 alle 14:35, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del X mese, anno 1491, ore 12:10 || +174 giorni dalla partenza

Porto di Corissa, Barusha || Brezza leggera || Cibo per 3 giorni

@Speranza dell'Est

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"E' successo qualcosa d'insolito, ieri sera. Il non-morto me l'ha confidato." con le braccia conserte si avvicina alla libreria tanto ambita ultimamente cercando qualche indizio tra i titoli dei libri. "Non mi fraintendete: normalmente riporrei anch'io molta più fiducia in una sacerdotessa di Selune che in un tizio che non respira. Ma da quando abbiamo attraversato quella dannata cascata, il mondo sembra avere sempre meno senso. Comunque il fatto è questo: Razul ieri notte dice di aver notato bagliori di magia fuoriuscire dalla stanza di Tamara, ma non si è avvicinato per paura di...beh, preti e non-morti non vanno d'accordo, da quanto ho capito.

Gli ho detto di tenerselo per sé e che avrei riferito io a voi, capitano. Non capisco molto di magia e non so nemmeno se l'avanguardia Matarov parli solo per timore, ma ho notato l'interesse di Tamara per questa stanza. Vorrei scoprire se ha usato qualche magia per entrarci magicamente mentre voi dormivate."

Mille possono essere i motivi per il quale Tamara avrebbe potuto utilizzare magia di notte: considerando che dorme la metà di un'umana, quello che per gli altri è sospetto per lei poteva solo essere l'abitudine. Né puoi fare affidamento sulla capacità di Asvig o di Razul di riconoscere i tipi di magia, visto che entrambi sanno poco o nulla a riguardo, come hai avuto occasione di notare.

Ed affrontare Tamara senza uno straccio di prova? Rischiare di incrinare relazioni già così fragili alla vigilia di un trattato di pace?

@Corissa

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"Ti assicuro che è solo un luogo comune, come il fatto che tutti gli elfi sappiano usare la magia, o che tutti i nani siano ossessionati dall'oro, o che tutti gli hin siano ladri. Oddio, forse quest'ultima ha un fondo di verità..." commenta Barbara in risposta alle adulazioni di Randal.

L'elfo guarda le orecchie a Sandrine per la prima volta, stupito: "Ma tu sei..." l'elfo accenna un mezzo sorriso. "Conoscete il capitano!...ex-capitano, dopo che ha disertato. Sì, sono uno dei cavalieri di Fort Adigrat che è rimasto fedele a Lady Kara. Mi chiamo Yeldos, e ho già conosciuto uno shem'len tuo compagno. Si chiamava-" il cuoco e la nobildonna si fanno avanti in questo preciso momento con in mano una fetta di crostata ed un bicchiere di legno appena offerti dalla proprietaria della locanda. "Randal!" esclama il cavaliere.

Sono passati mesi dall'ultima volta che vi siete visti, e magari il cuoco potrebbe non ricordare tutte le facce - 'sti elfi sembrano tutti uguali! - e Yeldos se ne accorge: "Non ti ricordi? La carovana, tu e Arrigo, io ero con altri due miei compagni a discutere del torneo per la mano di lady Kara? Almas che voleva affrontare il drago e noi che lo prendevamo in giro? Mi hai fatto uno stufato di ortiche identico a come lo faceva mia mamma prima di arrivare a Ibnat! C'ero anche quando abbiamo recuperato lord Iskander...o meglio, quando abbiamo recuperato il falso lord Iskander."

I simboli che porta addosso sono identici a quelli incisi sull'anello che Randal stesso porta al dito. "Lady Kara ha ordinato di portarti da lei semmai fossi capitato a Corissa."

//Diplomazia | Percepire Intenzioni [Sandrine]: 43 | 24

 

Modificato da Bellerofonte
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Fortunale

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"Non ho il sonno pesante, ma potrei non essermi accorto di un suo ingresso, se operato con la magia" mi carezzo la barba, pensieroso. Accusare Tamara è fuori discussione. Certo si è invitata da sola a bordo, ma è comunque un'ospite importante e non voglio inimicarmela per accuse senza fondamento.
Ma non posso nemmeno lasciar correre. Mi viene in mente una soluzione "Attendiamo il ritorno di Barbara o Sandrine. Una di loro potrà senza dubbio capire meglio cosa può essere successo...e forse potranno anche mettere un qualche incantesimo che ci avvisi se qualcuno entra nella mia cabina di notte. Nel frattempo controlliamo che non sia stato toccato nulla" anche se considerando il via-vai di Ventura, sarà difficile da capire.

 

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@Speranza dell'Est

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Date un'occhiata in giro, tu una decisamente più superficiale mentre Asvig si opera ad aprire ogni cassetto e guardare su ogni mensola, ma entrambi giungete alla stessa conclusione. "C'è tutto. Se è entrata, forse voleva solo dare un'occhiata." ma anche se così fosse, il tuo interlocutore non è ancora tranquillo. Anche se in genere si tiene tutto per sé, stavolta compie un'eccezione. "Ho un pensiero fisso in testa da settimane: la nave con le vele verdi che i marinai elfici al porto dicono di aver visto a sud di Barusha. Quante probabilità ci sono che un'altra nave simile alla Zephira Nihil stia solcando l'Oceano d'Oriente?

Allora mi chiedo, se Lalibela è così ricca e Kilagas è un pirata, perché non depredarla? Tamara non è un grosso impedimento per uno come lui. E allora ho pensato: e se Kilagas fosse già stato sull'isola? E' l'Arconte delle Ombre, giusto? Ci aspettiamo che il prossimo attacco sia di nuovo frontale, ma sottovalutiamo l'astuzia di un Fuinur; se avesse alleati a terra? Se avesse risparmiato la capitale e stretto un patto con-?" le teorie di Asvig sono ad un passo dallo sfociare nella paranoia, accusando Tamara di essere stata corrotta. "Per quale altro motivo la Lucente Signora vorrebbe entrare qui dentro? Forse Kiltus - riposi in pace - ha lasciato qualcosa qui dentro, forse..."  forse se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza. Asvig ha in testa un pensiero fisso, il vostro nemico numero uno, la nemesi della Speranza che in questo preciso momento chissà dove nell'Est starà facendo scorribande e razzie.

I quadri delle sei spedizioni sono appese proprio accanto a voi, e trovate quasi ironico che tra loro manchi l'unica della quale malauguratamente avete le prove della sopravvivenza.

//Cercare [Fortunale | Asvig]: 5 | 17

 

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Randal

@Corissa

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Arriviamo al tavolo di Sandrine e dell'elfo e..
ahhhh.. mittttticooo! Grande, ma certo certo. Mi ricordo tutto: il drago, il torneo, la mano di Kara.
Ma sei ancora innamorato di lei? 
Mi siedo nel frattempo.. e poi mi rialzo subito quando mi ricordo di avere di fianco Barbara, cedendole il posto. Io vado a recuperare uno sgabello e mi metto tra lei e il tizio

A sto punto facciamoci un giro di brindisi al nostro incontro, è un sacco di tempo che non ci vediamo!
Come va a Ibnat dopo che ho salvato la cittadina, i suoi abitanti e la vita di Kara stessa? Ah! Ma.. aspetta aspetta! Non lo sai! 
Te lo ricordi il falso Iskander, ha due.. o forse tre fratelli non ricordo bene, però ecco, il punto è che uno ha aspettato me, Arsak e Arrigo sulla strada per il Tempio di Rao e ci ha teso un'imboscata.
E' facile capire come è finita.. io sono vivo e.. ecco, ci siamo capiti. Il terzo fratello ha messo una taglia sulla mia testa siccome ho decimato la sua famiglia e ora non so cosa aspettarmi però so già come finirà. 
Lo puoi immaginare anche tu, no? Randal Ridley è sopravvissuto a ben altro e tutto questo mi fa sorridere

Alzo il bicchiere brindo a te, carisssssimo, che sei rimasto fedele alla bella Kara e in forma come non mai!

E Kara come sta? Su dai.. raccontami qualcosa. 
Lei è Barbara, sai la nave con la quale sono giunto, no? Loro due fanno parte dell'equipaggio come me e Arrigo. Siamo di passaggio.
Dai.. sono tutt'orecchie.. mozzate

Mi lascio scappare una risata dopo la battuta

 

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Fortunale

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"Si, la presenza di quelle vele verdi aveva impensierito anche me. Ma non possiamo cominciare a vedere mostri e tradimenti dietro ad ogni angolo, o diverremo presto matti" l'idea che Tamara collabori con i nostri più acerrimi avversari è tutt'altro che piacevole. Ma realistica? Non saprei dirlo "Non saprei comunque che altro fare, per ora. Finché non tornano le incantatrici...al massimo posso tenere personalmente Tamara sott'occhio, questo posso farlo. Comunque, queste cose non ditele troppo alla ciurma, non vorrei che si creassero situazioni spiacevoli"

 

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@Speranza

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"Alla ciurma? Non ci penso nemmeno. Non possiamo permetterci caos a bordo." Asvig si volta di nuovo, stavolta verso la cartina del continente occidentale appesa in bella vista. E' senza dubbio il capolavoro di Ventura, una delle sue prime creazioni mentre eravate ancora a terra. L'uomo la accarezza in alcuni punti in particolare, che forse per lui hanno un qualche significato particolare. "Ma già che ne stiamo parlando, ho un altro dubbio riguardo la Zephira. Kiltus aveva le idee precise su cosa fare una volta trovato Kilagas, ma voi non vi siete mai espresso in merito, capitano. So che Sandrine vorrebbe una conversazione civile prima di passare alle armi, ma è un bene che non sia lei il capitano." poi ti guarda, serissimo: "Voi cosa farete, quando arriverà il momento?"

@Corissa

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Yeldos sta sorseggiando un goccio di distillato dall'aroma fruttato in tutta calma che Randal accenna ai suoi presunti sentimenti verso la lady sotto il quale obbedisce; il soldato sputa di getto ciò che stava bevendo e quasi non affoga nella sua stessa tosse mentre cerca di spiegarsi: "No, ma cosa dici...? Non è così...è passato un sacco di tempo, io..." circondato da Barbara che si copre un risolino con un fazzoletto per tamponarsi le labbra e Sandrine alla sua destra, il tentativo di destreggiarsi nell'imbarazzo fallisce miseramente e termina con uno sguardo assassino nei confronti di Randal. Fortuna che questi continua a spiattellare storie e brindisi, così l'elfo può tirare un sospiro di sollievo (anche se prima di brindare insieme, dovete spiegargli il significato di questo gesto: questa usanza, vi ricordo, non è nativa di Barusha).

"Onorato, lady Barbara." per fortuna l'elfo non fa caso alla battuta sulle orecchie.

"Non so davvero cosa raccontarti, dopo che te ne sei andato abbiamo aspettato il ritorno di Arsak per settimane. Alcuni di noi cavalieri sono partiti volontari per cercarlo e nemmeno loro infine sono tornati; pensavamo fosse successo qualcosa di terribile, finché non abbiamo avuto notizie della loro diserzione. Ibnat intanto è nelle mani dei cugini di Kara, che la amministrano in sua assenza da quando è iniziata questa...cosa." credo si riferisca alla ribellione "I reggenti delle città sono tutti qui a Corissa, ospiti nel palazzo. lady Kara ha ordinato di portare solo te, ma..." il petto gli si gonfia come fanno certi uccelli durante l'accoppiamento "Sapete, posso intercedere per far entrare due belle signorine come voi. Non posso certo lasciarvi in balìa di queste bettole putride..." l'elfa dall'altra parte del bancone posa violentemente un boccale di legno sul bancone guardandolo storto, e il soldato le accenna un "non ti preoccupare, poi ti spiego" in tutta fretta per poi sfoggiare un sorriso da galantuomo agli shem'len dinnanzi a lui.

 

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Sandrine Alamaire

Corissa

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"Un gentiluomo. L'avevo detto, non c'era dubbio", sorrido, soffocando la vera risata. 

"Queste sprovvedute shem'len ringraziano. Magari lady Kara apprezza la musica?", aggiungo, alzandomi in piedi e dirigendomi verso il clavicembalo. 

"Posso?", chiedo al musicista, con un inchino, per fargli capire il mio desiderio di sostituirlo brevemente. 

DM

Spoiler

Intrattenitore Versatile: Intrattenere (strumenti a corda, canto) +20.

Se mi viene lasciato il posto, suono e canto una delle ballate del Continente Occidentale che ho riadattato alla lingua barushiana.

 

 

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