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Capitolo V: Una Piccola Parte


Bellerofonte

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Il 15/2/2020 alle 20:06, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:20 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

La domanda di Randal gli fa alzare un sopracciglio: "Un captiano guarda l'orizzonte e vede nere nubi avanzare verso di sé. Ascolta l'eco di tuoni lontani, annusa l'odore di pioggia. Sa che giungerà tempesta, prima o poi. Perciò ammaina le vele e istruisce i suoi uomini prima che sopraggiungano i nembi." - Galifar non può guardare letteralmente nel futuro, ma pare aver intuito che la morte di tutti gli Arconti protettori ha rotto l'incantesimo che teneva l'isola fuori dai torbidi movimenti del resto del mondo. L'atollo elfico incontaminato probabilmente non sarà più tale, la prossima volta che vi metterete piede.

Il Somniari silvano stringe i palmi sfregandoli tra loro per generare un riflesso brillante che cresce lento racchiuso tra le mani; quando l'elfo allarga le braccia, la sfera di luce esplode in una splendida illusione che dà vita ai suoi pensieri.

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"Sogni mutevoli, sogni volubili e balordi. L'Oblio è irrequieto, come una lira le cui corde sono state pizzicate con troppa foga. L'Arconte delle Ombre cresce più potente ogni giorno, e anche se non conosco il suo scopo, so che dev'essere fermato con qualsiasi mezzo." Galifar sfida Fortunale con uno sguardo "Darò agli elfi un nemico comune, instillerò il terrore delle Ombre nei loro cuori durante il sonno, lo stesso terrore che aleggia nei cuori della vostra ciurma." non è forse manipolazione, questa? Ma cosa non farebbe Galifar pur di fermare Kilagas? Come anche l'altro defunto oniromante, prende molto sul serio la minaccia della Zephira all'intero mondo. "Allora mi seguiranno. Poi prenderò l'argento di Lalibela con l'autorità indiscussa che mi sarà concessa da quel cuore, e restaturerò l'impero Yechilay. Lì non ci sarà spazio per quella parvenza di libertà che i costieri chiamano democrazia. Non abbiamo tempo per discutere con ricchi e grassi nobiluomini preoccupati solo di quanta carne c'è nei loro piatti. La guerra, la vera guerra, incombe." il potere nelle mani di un solo uomo - o elfo - non è quasi mai la scelta migliore, ma se Galifar vuole davvero combattere Kilagas a tutti i costi non ha altre scelte: è già difficile tenere il controllo delle città costiere in pace, figuriamoci in guerra.

La seconda domanda di Sandrine non è rimasta inascoltata, ma l'elfo si prende il suo tempo prima di rispondere. La visione dei sogni cambia.

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"Ciò che so l'ho visto in sogno, negli echi del passato che aleggiano nell'Oblio. Sin dai tempi più remoti l'isola è stata governata da Arconti, e il potere divino della quale sono...siete impregnati era il motivo per il quale gli elfi si sottomettevano a un unico sovrano. Ma quando alcuni scoprirono che alla morte di un Arconte lo Spirito cerca un nuovo ospite, iniziò un'epoca di massacro. Sette e culti segreti tentavano di impadronirsi del potere ogni notte, in competizione le une con le altre.

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Fu il Temibile Lupo a sradicarle, una ad una, e trovò un-" Galifar si blocca, schiocca le dita, si guarda attorno. "Com'è che dite, voi?" frustrato, sbatte un piede a terra: "Fenedhis lasa! Qualcosa con un uccello...!" impreca e infine gli occhi gli si illuminano. "Un riflesso-no! Uno specchio per le allodole!" ...la storiella del drago. "La conoscenza è un bene che va elargito a sorsi, o rischia d'affogare chi la riceve."

Dovreste aver capito chi avete davanti: un elfo pragmatico, a tratti amorale, dedito a far sopravvivere la sua gente ad ogni costo - inganni, manipolazioni mentali, non importa. Non ama gli elfi costieri, eppure è anche l'unico che come voi capisce davvero cosa sta accadendo al di fuori dell'isola, l'unico con una visione d'insieme. C'è del sangue di Tiberius nelle sue vene, dal modo in cui vi parla senza timore, dai suoi metodi ambigui di perseguire lo scopo e dal fatto che spesso termina un discorso con una massima di saggezza.

In qualsiasi altra situazione lo avreste scartato a priori, ma con la Zephira alle porte anche lui può contendersi a pieno titolo il ruolo di sovrano.

Modificato da Bellerofonte
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Sandrine Alamaire

"Mi domando, ancora...", aggiungo, pensierosa, "se noi Orecchie Tonde non fossimo giunti... cosa sarebbe successo? Chi si sarebbe mosso? Che cosa stava aspettando Barusha? Che cosa stavate aspettando voi? Perché è stato destinato a degli stranieri il compito di ribaltare completamente le sorti di un isola e di tre popoli?".

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Randal

Rimango ogni secondo che passa ancora più basito. Non riesco a parlare e nella mente mi si stanno confondendo le idee che mi ero fatto di Galifar, anche se lo conoscevo poco.

Mi pare.. di rivedere Tiberius quando parla sussurro agli altri due e l'ho ucciso io.

Resto zitto per il tempo rimanente, sono visibilmente scosso e preoccupato

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Fortunale

Anche io ascolto le parole di Galifar con un gran peso nel cuore. Sono indeciso, perché non conosco l'animo degli elfi quanto quello degli uomini. Galifar è corrotto dalla brama di potere? Oppure egli è solo vittima degli eventi ed è disposto a fare ciò che è giusto per il bene superiore? Se già gli elfi sono misteriosi e strani, costui lo è mille volte di più.
Quali che siano le sue intenzioni, le sue parole non mi piacciono affatto. 
"Ho una domanda. Voi sapevate del ritorno del Lupo?"

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Il 17/2/2020 alle 12:02, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:25 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

"No." Risponde secco Galifar. "Fen'Harel padroneggiava arti troppo superiori alle mie, era capace di insinuarsi tra le pieghe dell'Oblio esulando ogni forma di divinazione. Tuttavia ho percepito voi appena il sonno vi ha colto una volta sbarcati sull'isola."

il sussurro di Randal riesce ad arrivare alle orecchie elfiche dell'oniromante, ve ne accorgete dal cambio di espressione ora più sommessa, quasi rassegnata. Non importa che il cuoco abbia parlato capoventurese, per dialogare Galifar sta utilizzando una certa magia a voi già nota. Non interviene, poiché il commento non gli è stato rivolto direttamente. 

La legittima curiosità di Sandrine lo distrae dai pensieri del cuoco: "Perché? Non vi accorgete di quanto retorica sia questa domanda?" le immagini illusorie svaniscono.

"Siete Arconti. È nella vostra natura stravolgere l'equilibrio naturale delle cose. Prima che vi intrometteste nelle questioni elfiche, l'isola viveva in un delicato stallo di poteri e necessità che perdurava da secoli, ma con le vostre azioni, favorendo talvolta una, talvolta un'altra parte, avete cambiato questi equilibri...e favorito il caos.

Non fraintendetemi: noi Silvani vi siamo grati per questo. Ci avete offerto una possibilità che non si presentava da ere, quella di riplasmare l'isola secondo il nostro volere. L'ultima volta che è accaduto, da che si ha memoria, il Temibile Lupo guidava le sue armate contro la foresta.

Sento che è l'opportunità di riscatto negataci per generazioni. Ma serranas."

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Randal

Galifar, sarò onesto e perdonami il gioco di parole che andrò a fare.. mi giro e rigiro le dita delle mani incrociandole nervosamente mentre parlo, si vede palesemente che non sono a mio agio ..la mancanza di onestà di Tiberius, unita al fatto che ospitavo Vendetta ha fatto sì che il vecchio elfo non sia più con noi. Oltre ad aver creato dissidi tra di noi indico Sandrine e il Capitano il suo influsso lo sentiamo ancora: io, lei, lui, tu, tutti.
Sono nervoso perchè non conosco, sono impaurito perchè non conosco; come un bambino che ha paura del buio non per il buio in sè ma perchè non sa cosa potrebbe capitare una volta che viene privato della vista.
Ora io sono privo della vista, o conoscenza chiamiamola come è giusto, e non so a cosa andremo incontro.
Tu hai ragione quando dici che si rischia di affogare se si beve troppa conoscenza, forse Tiberius è affogato proprio per quello, ma io mi fiderei maggiormente di ciò che ci dici se ci raccontassi tutto quello che sai

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Fortunale

Forse è un errore, ma provo comunque a ragionare secondo la strana mente di questo elfo "Se siamo destinati, in quanto Arconti, a portare caos e a rompere gli equilibri...perché vi fidate del nostro giudizio?" 
La richiesta di Randal è stranamente saggia, e annuisco alle sue parole "Concordo con Randal, non possiamo decidere in modo corretto se alcune cose ci sono celate. Nessun uomo può sapere tutto, ma a noi basta conoscere ciò a cui Barusha sta andando incontro"

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Sandrine Alamaire

"Galifar, io ho, invece, ancora un'altra domanda...", intervengo, a mia volta. 

"A parte lo specchio per le allodole del cuore del Cornotonante, cosa vi dà certezza che i costieri non opporrano resistenza a questo vostro progetto? Avete intenzione di contare sull'appoggio di qualcuno, nello specifico? Come fate ad avere la certezza che gli altri Elfi rispetteranno la tradizione?".

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Il 19/2/2020 alle 09:59, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:30 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

"Vi assicuro che portate già il fardello di tutto ciò che so. Coloro che meritano la pacifica ignoranza sono gli elfi che non possiedono il potere di cambiare le cose; sarebbe crudele metterli davanti a una realtà che in nessun modo possono affrontare." - Galifar quindi è del partito di coloro che preferiscono non svelare la verità sul Cornotonante e sulla falsa sacralità di questo rito - "Coloro che portano caos sono anche gli unici che possono porvi rimedio e non fraintendetemi: non giudico le vostre azioni. Anche il caos stesso è a suo modo una forma primordiale d'equilibrio tra le parti."

La domanda di Sandrine è al solito più articolata ma nessuno dei vostri dubbi pare metterlo davvero in difficoltà. Come già sapesse cosa volete chiedergli prima che apriate bocca, una sensazione sgradevole di soggezione che Tiberius vi ha messo dal primo momento in cui gli avete rivolto la parola.

"Non ho altra scelta che rimettermi al vostro giudizio. Nessuno più di voi ha il potere fisico, l'autorità sacrale e abbastanza imprese alle spalle per decidere il futuro dell'isola." riferendosi rispettivamente all'Arcontato, al cuore ed alle vostre imprese recenti "Ci conoscete abbastanza da conoscere quanto rispettiamo le tradizioni e i riti. E' un qualcosa che è insito nelle nostre membra. Se così non fosse, perché la ribellione è iniziata proprio ora che i sovrani sono morti? Perché non prima? E come mai le forze in gioco non hanno semplicemente assediato Molo Zefiro prendendosi il cuore con la forza? Perché necessitano di essere scelti. Abbiamo così tanto rispetto delle tradizioni che basiamo la nostra vita su esse e se qualcuno dovesse opporsi, possiedo il potere di raggiungere i sogni dei dissidenti e obbligare le loro deboli menti a cambiare idea."

La fiducia nei suoi confronti vacilla e Galifar pare esserne conscio, per questo cerca di convincervi basandosi sugli interessi in comune piuttosto che sulla reciproca affinità. "Non elargisco la magia a profusione se è ciò che vi spaventa, ma è utile per capire le intenzioni di coloro che vi stanno di fronte." - voi? - "So per certo, ad esempio, che Tamara desidera più d'ogni altra cosa l'approvazione di coloro che le stanno intorno. Che Kara non è sazia di vendetta su coloro che hanno ucciso suo padre. E Arsak, che considero un lathellin, crede davvero di essere un prescelto del falso dio Rao."

Modificato da Bellerofonte
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6 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:35 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

"Come definisci un dio che predica la pigrizia e giustifica l'omertà? Rao è rifugio per coloro che rifiutano il mondo, che ignorano che la vita è una battaglia." va bene, a Galifar non piace il dio della Pace, afferrato. "Arsak ha buone intenzioni, ma è tremendamente invasato dalle idee religiose ereditate da Iskander Yedilov." o, in altre parole, non date il cuore a un estremista religioso!

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Il 21/2/2020 alle 19:13, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:40 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

"Vi aspettate una minaccia, capitano?" risponde Galifar, stizzito "Preparerò il mio popolo a ciò che verrà. Se i costieri faranno lo stesso senza uccidersi a vicenda nel frattempo, forse avremo una possibilità. Altrimenti saremo soli." un cenno della mano e la porta dietro di lui si riapre lentamente, mentre la brezza e l'odore del mare pervadono nuovamente questi ameni posti. La sabbia per terra si raccoglie attorno all'elfo turbinando intorno ai suoi piedi. "Lo siamo sempre stati." conclude, teleportandosi via in una folata di polvere.

Per la seconda volta oggi siete soli con i vostri pensieri. Asvig si affaccia chiedendo se va tutto bene.

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Fortunale

"Non sono particolarmente colpito da nessuno di loro. Non in senso positivo...non so, me lo sento nelle ossa. Vediamo se le due dame saranno più ragionevoli" già mentre lo dico ripenso al poco che ho conosciuto di lady Kara. Non credo che il termine "ragionevole" si adatti in qualche modo a lei. 

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4 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Quinto giorno del XI mese, anno 1491, ore 15:50 || +193 giorni dalla partenza

Molo Zefiro, sud di Barusha || Cielo sereno, brezza da nord-ovest || Cibo per 3 giorni

Asvig annuisce e richiude la porta dietro di sé. I vostri commenti sono al sicuro da orecchie indiscrete fintanto che la soglia resta sigillata, perciò decidete di fare un breve punto della situazione, ahivoi amara. Fortunale intuisce in fretta che la prossima discussione sarà al contempo la più intensa e forse la più breve, date le premesse.

La situazione fuori dal tempietto sembra agitarsi: sentite voci stridere, scudi che battono e le urla del capoguerra della Speranza che intimano di deporre le armi. Il crescendo termina in fretta quando sentite distintamente il rombo magico di un tuono e la sensazione di elettricità eccitare la peluria sulle braccia; siete tentati di alzarvi e vedere cosa sta succedendo fuori, ma Razul apre la porta precedendovi, trascinando lady Kara Yedilov con una corda che le immobilizza entrambe le mani. Dietro di sé, tre elfi folgorati giacciono a terra apparentemente senza vita; Arrigo li scuote con uno stivale per verificarne lo stato, ma fa cenno ad Asvig che non c'è nulla da fare.

Preceduta dall'elfo non-morto, la chioma corvina di Kara le dondola sulle spalle raccolta in una coda allentata come fosse un mantello nero appoggiato ad un soprabito di raso blu, tra le cui pieghe vedete distintamente un'armatura di cuoio chiaro placcata d'acciaio sull'addome, sugli avambracci e sui polpacci. 

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Ammesso che Asvig sia stato accurato nelle perquisizioni, non dovrebbe avere addosso alcuna arma - visibile o invisibile - eccetto le sue mani legate, ancora intrise di folgore. Non è un bel modo di iniziare, ma a questo ci siete abituati ogni volta che le rivolgete la parola.

"Buonasera Capitano." mormora verso Fortunale - "Cavaliere Ridley, quale piacere." si inchina brevemente guardando Randal, ma invece non degna la contessa di uno sguardo. Sa di non essere benvoluta da alcuni di voi e non nasconde che il sentimento è reciproco. Strattona un po' la corda con una smorfia, ma Razul è inamovibile e fisicamente molto più forte di lei; il non-morto vi parla: "Si è verificato un incidente. Quattro elfi hanno tentato di violare il perimetro, e scoperti, hanno attaccato Asvig. Lady Kara, che attendeva di entrare per il colloquio, li ha folgorati ed uccisi. Come indicatomi, ho soppresso ogni sua arma." ...mani incluse. L'elfa grugnisce: "E questo è il ringraziamento per avervi aiutati...!"

Modificato da Bellerofonte
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Randal

Oh.. osservo gli elfi a terra e lo strano modo di fare del Verdini per controllare il loro status.

Grazie Kara. Sapete chi fossero e perché abbiano mi soffermo con tristezza nella voce violato pronunciando piano e aggiungendo il classico mimo delle due dita, indice e medio, di entrambe le mani il perimetro? Asvig ha intimato richieste di chiarimenti e questi l'hanno subito aggredito?

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