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The Pits of Bendal-Dolum (Parte 2)


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Dottor Buill 

Il dottore si tampono' nuovamente il sudore dalla fronte: la calura e la tensione lo stavano decisamente sfibrando.

Il dottor Morgan non ha preso bene la decisione del resto del gruppo di interrompere la perlustrazione del sito per tornare a riferire alle autorità, ma invece di limitarsi a discuterne ha cercato di costringerci con le armi in pugno.... mi ha puntato una rivoltella alla tempia disse tremando al ricordo.

Nessuno mette in dubbio le sue competenze e la sua passione per l' archeologia ma il disprezzo che ha dimostrato per la vita dei suoi simili mi impone di denunciarlo alle autorità.

Modificato da shadizar
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Ludwig

Quanto al signor Lockly, si tratta di una precauzione in seguito ad alcuni fatti sospetti che andro' a relazionarvi, e che riguardano la morte del Prof. Williamson e dei suoi compagni di viaggio, e quella di un nostro collaboratore, avvenuta nel corso di questo nostro viaggio.

Il tedesco depose sul desco il diario dell'archeologo, da lui ritrovato, e lo apri' alla pagina in cui era leggibile il nome di Lockly. Fece cenno a chi lo custodiva di portare il fucile dell'uomo, e bossoli e proiettili raccolti accanto alla salma scheletrica del collaboratore e disegnatore della sfortunata spedizione.

Questo e' il fucile di Lockly, con il quale, almeno apparentemente per sventura, il suddetto ha colpito mortalmente un membro della nostra spedizione mentre tentava di difenderlo da un serpente che stava per morderlo. Rettile che, tuttavia, non e' stato visto da altri. Inoltre, il suddetto ha ripetutamente affermato di essere estraneo alla precedente spedizione dispersa, mentre qui nel diario del defunto professore si legge chiaramente il suo nome, ed i dubbi che alcuni membri della spedizione avevano su di lui. Quando abbiamo trovato i corpi degli uomini che cercavamo, abbiamo constatato che erano stati uccisi proprio a colpi di fucile.

Il tedesco, nonostante parlasse di eventi tragici, riusciva a mantenere un teutonico aplomb.

Da qui, la necessita' di impedire il rischio che fatti simili si ripetessero, questa volta a nostro danno. Tuttavia, il Lockly e' stato collaborativo, dal momento della sua ammanettatura, pur protestando con garbo la propria innocenza. Non sono, personalmente, convinto della sua colpevolezza, e potrebbe essersi il colpevole reale fregiato del nome del nostro prigioniero per compiere i propri atti criminosi. Del che, credo, puo' costituire prova definitiva il confronto fra i proiettili estratti dai cadaveri e quelli espulsi dalla canna del fucile del Locly, se vorrete effettuare questo test, per il quale occorre un microscopio di cui non potevo disporre in viaggio.

Si volto' verso Lockly, facendogli un sorriso rassicurante. Era proprio convinto della sua buona fede.

L'accertamento della verita' non spetta a me, ma sono a disposizione per le vostre domande e per le procedure di rito. E' mio interesse rientrare in America, dove risiedo, ma nulla osta ad attendere i tempi della giustizia inglese, se necessario.

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Craig Babcok

Lascio che siano gli altri a spiegare il perchè non è il Dottor Morgan a capo della spedizione, sperando che queste facezie burocratiche si possano risolvere in fretta ma, del resto, il Regno Unito non ha mai preso di buon grado la perdita delle sue "colonie", quindi non mi faccio tante illusioni in merito

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Carter

"In quanto accademico di più alto grado, dopo Morgan, di fronte a questa suo ingiustificato comportamento, ho preso la decisione di rientrare nel più breve lasso di tempo possibile. La situazione richiedeva urgenza e cautela", Carter arricchì la verità, assumendosi una responsabilità forse maggiore nella scelta di un ritorno affrettato. Ma era una situazione che sarebbe risultata più accettabile ai funzionari della dogana. 

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9 Maggio 1922 Mezzodì

"Va bene" disse l'ufficiale "raccoglierò una deposizione scritta da ciascuno di voi"

I compagni passarono la seguente ora nell'ufficio della guardia doganale di Sua Maestà Imperiale. 

Al fine l'uomo rialzò la testa. "Per me è tutto" riprese "Terrò questi oggetti come prova. Il giudice deciderà sulla sorte dei due. Voi cosa avete intenzione di fare ora?"

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9 Maggio 1922 Mezzodì

"Per me potete andare" disse l'Inglese "il telegrafo è vicino al porto. Domani tra l'altro partirà un bastimento per il vostro paese: potete verificare se vi siano ancora posti"

Quindi con un gesto salutò i compagni

@all

Spoiler

Se non volete fare altro in Belize, possiamo tornare negli U.S.A.

 

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Ludwig

Il tedesco apprese con piacere di essere libero di andare. Ebbe soltanto un'ultima richiesta per l'ufficiale. "Poiché la vicenda mi vede interessato, fisicamente ed emotivamente, vi chiedo se sarà possibile tenerci informati tramite ambasciata o università dell'esito dei vostri accertamenti su questi due uomini. Inoltre, qualora venisse organizzata una eventuale spedizione per tornare nei luoghi in cui questa disavventura è iniziata e si è conclusa, vi chiedo di esserne nuovamente informato, in quanto mi piacerebbe prendervi parte, e ritengo con utilità del finanziatore poichecome conoscitore del percorso ed ormai aduso a frequentare la giungla sotto la vostra giurisdizione."

Quindi accompagnò Carter a fare la sua informativa telegrafica, quasi aspettandosi che gli fosse richiesto di rimanere ed organizzare una ulteriore 

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Carter

"Trovata spedizione Williamson. Tutti morti. Necessità organizzare nuova spedizione. Morgan impazzito. Messo agli arresti. Cerchiamo nave per ritorno. Carter Grant".

Fu questo il messaggio che Carter dettò al telegrafista, non appena ne ebbe modo.

Dovevano trovare un trasporto per il New England, al più presto. 

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9 Maggio 1922 Mezzodì

"Il governo di Sua Maestà non si dimentica dei testimoni." disse l'ufficiale accomiatandosi da Ludwig "E nell'improbabile caso venga organizzata una nuova spedizione valuteremo certamente per il meglio se sia necessario coinvolgere degli yenkees"

Inviato il telegramma i compagni raggiunsero il bastimento concordando con il capitano un vantaggioso trasporto che gli avrebbe permesso di raggiungere gli Stati Uniti

16 Maggio 1922 Mattina

Il viaggio era stato senza eventi e in sei giorni i compagni raggiunsero Boston, per poi muoversi verso Arkham. Dopo una notte di riposo gli amici si recarono alla Miskatonic University per incontrare il professor Armitage. Era passato più di un mese dalla loro partenza.

L’ufficio del professor Armitage era al piano terra nel corridoio che portava alla biblioteca. Non molto grosso oltre alla scrivania aveva una grossa libreria ricolma di libri e uno schedario.

Una finestra sulla parete di fronte alla porta dava sul parco del campus principale e al di la si vedeva il dormitorio dei figli della classe media.

L’odore di pipa riempiva l’aria 

Dietro una scrivania ricoperta disordinatamente di faldoni stava seduto il professore con la sua pipa in mano. L’uomo sui sessanta anni con barba e capelli bianchi e piccoli occhiali da lettura a mezza luna aveva sempre un sorriso sul volto.
Direttore della biblioteca da più di 15 anni il professor Armitage era considerato un’istituzione nell’Università

Il professore accolse con calore il gruppo "Bentornati" disse "ho ricevuto il vostro telegramma! Sono rimasto molto stupito. Sedetevi e raccontatemi tutto!"

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Carter

Carter accolse l'invito di Armitage con riconoscenza. 

Il rientro da una spedizione archeologica era sempre un misto di malinconia e conforto, ma, in quella specifica occasione, lo studioso era particolarmente lieto di essere nuovamente in condizione di riposarsi, sedere sotto un tetto familiare, accendersi una sigaretta e chiacchierare senza ansia. 

Iniziò a narrare gli eventi della spedizione, con dovizia di particolari, lasciando ai compagni lo spazio ed il modo per intervenire.

Il tempo passava e le ombre si allungavano.

Carter non le ricordava così oscure...

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Ludwig

Il lungo viaggio in nave aveva lasciato all'aristocratico tedesco il tempo di meditare sugli avvenimenti delle ultime settimane. Molto tempo. Troppo. Ludwig comincio' a sentire una sorta di malessere da astinenza, pur non essendo dedito che alle sigarette di tabacco, ed anche di quelle non farne che un uso centellinato.

Sentiva l'astinenza dall'avventura, da tutte quelle sostanze e sensazioni che il pericolo, il mistero, l'indagine, il disvelamento erano stati in grado di istillare, goccia a goccia, dentro il suo cervello analitico, fino a renderlo praticamente dipendente. L'idea di ritrovarsi di nuovo in un salotto, con scarpe di cuoio lucido anzicche' stivali infangati, ad osservare donnicciole incipriate scostare il caldo a colpi di ventaglio, gli parve la cosa piu' orrenda che possa capitare ad un uomo.

Aveva assaggiato l'avventura, e sentiva la voglia di farne un nuovo pasto. Spesso andava a trovare il dottore, sperando che avesse trovato il modo di sviluppare le fotografie. Quando gli sarebbe stato possibile, avrebbe infatti ammansito finalmente quel tormento con quel patetico placebo che era ammirare i luoghi ed i misteri ancora insoluti che si erano lasciati dietro.

Una settimana dopo, erano al cospetto del professor Armitage. Collaboro' con Carter nel mettere in piazza quanto accaduto, sottolineando il cordoglio per la perdita per le famiglie e per il mondo accademico del Professor Williamson e della sua equipe di ricerca, e dicendosi intenzionato a partecipare alle esequie eventualmente predisposte in loro memoria.

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Niklas Von Aehrentha

Nonostante le doti atletiche e la sua indole, ancora il giovane nobile tedesco non riusciva a comprendere il motivo per cui si era tirato così indietro nell'avventura appena conclusa. Il suo viaggio d'altronde aveva uno scopo ben preciso, ma al vedere quegli avvenimenti inspiegabili il suo sangue freddo era venuto meno. Quella nebbia assassina nel pozzo, quelle ombre nei tunnel, quegli incubi avevano creato un solco nella sua mente, tanto da farlo arretrare davanti a quell'ingresso segreto ricoperto da un'altra fitta nebbia. Non poteva perdonarsi di essere stato così pavido. Non poteva perdonarsi di essersi tenuto così indietro e decise, ritornato negli Stati Uniti, di unirsi a una nuova avventura, anche per dimostrare a se stesso di poter vincere i timori della sua mente. Decise di documentarsi su quella civiltà per scoprire qualcosa di più su ciò che era accaduto e per capire come cavarsela in situazioni simili, se mai nel futuro ci sarebbero state.

Il giorno dopo il loro arrivo ad Arkham si recò con il gruppo al cospetto del professor Armitage, il suo amico di penna, esattamente allo stesso modo in cui era iniziata quell'avventura. Ascoltò il racconto di Carter e Ludwig, annuendo alle loro spiegazioni e accennando piccole correzioni qua e là a quello che dicevano, e stette ad osservare le reazioni del professore quando furono accennate le cose più incredibili avvenute in quella spedizione, dalle più inspiegabili come la nebbia nel pozzo e l'apertura della piramide, al momento di pazzia dell'archeologo e il fermo di Lockly. 

 

Custode

Spoiler

A Boston e/o ad Arkham provo a contattare di nascosto dei ricettatori per la statuetta, per vedere se riesco a piazzarla subito magari a dei collezionisti privati. 

 

Modificato da Daimadoshi85
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16 Maggio 1922 Mattina

Armitage ascoltò con attenzione il racconto dei membri della spedizione. "Avete fatto un ottimo lavoro, e l'Università vi è riconoscente: confido che riporterete quanto trovato in un lavoro da pubblicare" aggiunse rivolto a Carter

Poi riprese "Dopo la ricezione del vostro telegramma ho informato le autorità che hanno perquisito gli appartamenti di Morgan. Mi hanno chiesto di aiutarli ad interpretare gli appunti trovati"

"Pare che il nostro esimio collega fosse legato ad un organizzazione chiamata 'i seguaci di Shub-Niggurath'. Pare che questo sia un culto antico, ma ho trovato poche tracce sul tema: sto ancora cercando. In ogni caso era ossessionato nel trovare un luogo nella giungla chiamato Bendal-Dolum, che il lingua corrente si potrebbe tradurre come 'Tempio della Pecora Nera dei Boschi'. Aveva spinto lui con falsi indizi il povero Williamson a quella spedizione per cercare quel luogo, attraverso una guida locale, tale Gordon Lockly. Dopo il fallimento della missione di Williamson aveva deciso di partire lui stesso."

"Questo è tutto quello che ho scoperto per ora." concluse "Vi prometto che se dovessi trovare altre informazioni ve le farò avere" 

@Daimadoshi

Spoiler

Vendi la statuetta per 100$

 

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16 Maggio 1922 Mattina

"Ottimo" riprese Armitage "se nessuno ha niente da aggiungere direi che ci salutiamo qui. Vi verranno accreditati 100$ dall'Università a compenso della missione"

"E personalmente avete i miei ringraziamenti. Spero di rivedervi presto" concluse

@all

Spoiler

 

Direi che l'avventura si conclude qui. Vi ringrazio tutti per le belle pagine scritte.

Segnate pure sulle schede i soldi avuti. 
Vi scrivo in TdS come procedere per avanzare i PG e apro al più presto il novo TdG

 

 

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Ludwig

Certo i soldi non erano un compenso da disdegnare, anche un nobile ha necessita' di provvedere alle proprie quotidiane spese per il sostentamento. Tuttavia, quel che aveva sperato era una seconda missione verso quelle rovine, qualcosa che gli facesse respirare l'avventura con la scusa di dipanare fino in fondo il mistero. 

Rimase sorpreso nell'apprendere che Lockly era probabilmente davvero stato autore di quelle morti. Eppure, in ogni momento durante il rientro gli era sembrato sincero nell'affermare di non aver partecipato alla spedizione. L'unica spiegazione che riusciva a dare era una amnesia inconscia relativa a quegli eventi, ma era un'ipotesi che si arrampicava sugli specchi... facendoli per giunta scricchiolare.

"Professor Armitage, e' stato per me un onore essere utile all'Universita'. Rientro nella vita quotidiana, ma voglio assicurarvi che volentieri rinnovero' la nostra collaborazione in futuro, se dovesse rendersi necessario. I miei omaggi e i miei rispetti." concluse, salutando e accomiatandosi dalla comitiva. 

A casa, dopo cena, accese una sigaretta. L'ultima di quelle che avevano viaggiato con lui. Non ne ebbe lo stesso piacere di sempre.
Dovette aprire le finestre e respirare gli odori della notte cittadina, per tentare di trovare quella nota di selvatico che ormai mancava alla sua esistenza.

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Carter

"Molte grazie, professore. Ben riconoscente", fece Carter, finendo di sorseggiare il suo scotch. 

"Può contare su di me, quando vuole. Purtroppo, adesso il dipartimento di archeologia della Miskatonic si troverà un poco in difficoltà".

Grant fece per andarsene, desideroso di trovare riposo e comodità, in quella dimora mezza vuota che si ostinava a chiamare casa. 

Ma, diversamente dal solito, si premurò per bene di chiudere a doppia mandata la porta e di serrare tutte le finestre...

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Niklas Von Aehrentha

Grazie mille professore per questa opportunità! Come sempre, ci terremo in contatto per via epistolare. Se mai avesse nuove notizie su questo culto, mi faccia sapere. Questo viaggio mi ha molto incuriosito e, nonostante le disavventure, mi piacerebbe scoprire qualcosa di più su ciò che ci è accaduto.

Il giovane salutò il gruppo di compagni di avventura, uscendo dall'ufficio del professore, e si diresse a casa, ad allenarsi, corpo e mente, per poi cadere in un sonno profondo nella speranza di non ricevere visite da quegli orribili esseri tentacolari di cui la città era piena.

Modificato da Daimadoshi85
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