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Inviato

Kol

Ascolto la conversazione, gli occhi fissi su Oderic...e sulla spada.

Cosa penso di quello che dice Beorn? Sinceramente mi interessa essere ancora vivo, e combattere per quello in cui credo. Poi che la giustizia faccia il suo corso, sono entrambi colpevoli e per loro non provo sentimenti di pietà. Provo più attrazione e interesse per la spada...

Re Beorn, quella... indico la spada adagiata sulla roccia. Che ne sarà di quell'arma? La sua fattura, la maneggevolezza, per anni ho visto fabbricare armi rudimentali dai fabbri di Pontelagolungo, ma Raramente ho visto lame di quel tipo. E' come...se cantasse durante la battaglia. Sarebbe uno strumento eccezionale in mani giuste e salde. In mani che vogliano combattere l'Ombra sopra ogni cosa...

Il mio sguardo incrocia il Re, speranzoso, come un fanciullo che stia richiedendo un nuovo giocattolo alla vigilia di un giorno di festa.

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Inviato
23 ore fa, Ghal Maraz ha scritto:

Caranthiel

"Possiamo parlare con il ragazzo, ora?", chiedo, per nulla intimorita dai toni di Beorn. Non fosse stato per noi, questa situazione avrebbe procurato preoccupazioni maggiori e si sarebbe trascinata più a lungo: sono certa che egli ne sia ben consapevole. 

"Certamente! Appena si sveglierà dal sonnellino in cui l'ho mandato!"

La risata di Re Beorn è forte e profonda... mette paura, più che allegria.

"Parlerete mentre siamo in cammino!"

 

Inviato
19 ore fa, Brenno ha scritto:

Kol

Ascolto la conversazione, gli occhi fissi su Oderic...e sulla spada.

Cosa penso di quello che dice Beorn? Sinceramente mi interessa essere ancora vivo, e combattere per quello in cui credo. Poi che la giustizia faccia il suo corso, sono entrambi colpevoli e per loro non provo sentimenti di pietà. Provo più attrazione e interesse per la spada...

Re Beorn, quella... indico la spada adagiata sulla roccia. Che ne sarà di quell'arma? La sua fattura, la maneggevolezza, per anni ho visto fabbricare armi rudimentali dai fabbri di Pontelagolungo, ma Raramente ho visto lame di quel tipo. E' come...se cantasse durante la battaglia. Sarebbe uno strumento eccezionale in mani giuste e salde. In mani che vogliano combattere l'Ombra sopra ogni cosa...

Il mio sguardo incrocia il Re, speranzoso, come un fanciullo che stia richiedendo un nuovo giocattolo alla vigilia di un giorno di festa.

Re Beorn guarda Kol con un cenno di sospetto.

"Be' ci stavo giusto pensando, in effetti... È una spada che passa di mano in mano da generazione nelle nostre terre, con lo scopo di difenderne i confini e di affrontare i pericoli che vanno oltre le minacce fisiche. In effetti, se dovesse davvero dimostrarsi qualcosa di più di un semplice attacco isolato, sarebbe più opportuno che passasse nelle mani di qualcuno che si adoperi a contrastare tale minaccia!
Ci penserò..."

Inviato

Nel giro di poche ore, il piccolo esercito messo su da Re Beorn si raduna insieme ai superstiti del villaggio di Guadopietroso.

Ripartite insieme ai Beorniani, e vi rendete conto che la strada è leggermente diversa. Non state tornando alla Casa di Beorn, ma state andando al Carroccia, l'isola sacra del popolo di Beorn, dove vengono tenuti i riti legati al ciclo delle stagioni, i processi e altre questioni importanti.

Durante il secondo giorno di viaggio, Oderic, tenuto su una barella trascinata da due grossi cani, si risveglia. È molto debole, ma riesce a parlare. Questo è il momento giusto per poterci parlare, domani arriverete al Carroccia e non sapete se sarete in grado di parlarci a quattrocchi.

Inviato

Lifstan (bardiano guerriero) 

Difficilmente ritengo che Oderic possa meritare qualcosa di diverso dalla morte. In fondo l'hanno meritata Valter ed i suoi uomini in battaglia, ogni ora di vita in più è solo una perdita di tempo per quel che mi riguarda. Difficilmente delle attenuanti, per quanto grosse possano essere, faranno cambiare il mio giudizio su di lui. In questo momento quello che mi preme davvero è andare subito ad avvertire Re Bard di quanto accaduto ma per rispetto a Beorn, ed al suo volere, parteciperò al giudizio presso la Carroccia. 

Inviato (modificato)

Caranthiel

Mi avvicino ad Oderic e non pongo tempo in mezzo: "Sei accusato di crimini orrendi. Tre volte traditore, almeno. Eppure, la tua accusa iniziale era ingiusta ed infondata; cosa che, però, non ti ha impedito di mostrarti uomo dotato di onore e di forti sentimenti, allora. Che cos'è successo, Oderic, da spingerti a mettere da parte il tuo cuore per ľinfamia e le tenebre?".

Modificato da Ghal Maraz
Inviato

Beli

La curiosità mi spinge ad accostarmi a Caranthiel ed Oderic, ma dentro di me nutro poche speranze di redenzione o sincero pentimento da parte di questo ragazzo. Si è unito a Valter, si è abbandonato all'ombra.

Inviato

Kol

Rimango silenzioso, immerso nei miei pensieri. Nel frattempo però faccio qualche passo verso Caranthiel e Oderic, rimanendo dietro di loro ma con le orecchie ben tese. Avanti bastardo...sentiamo cosa hai da dire...

Inviato

"Valter... Lui... È morto, vero?"

Oderic parla a fatica, una stretta fasciatura grezza sul petto sporca di sangue tiene la ferita quel tanti che basta per non farlo dissanguare durante il viaggio.

@Ghal Maraz

Spoiler

Agli occhi attenti ed esperta dell'elfa, quelle fasciature infette indicavano la volontà di tenere il ragazzo in vita quel tanto che bastava fino al processo, ma non di più.

Il fato di Oderic era segnato.

"Non c'è bisogno che rispondiate. Ve lo leggo nei vostri occhi soddisfatti! Avete salvato le terre libere, bravi!"

Tace qualche secondo, poi il sarcasmo pare lasciare spazio alla rassegnazione ed alla mestizia.

"Lui... Quando parlava, lui ti faceva credere delle cose. Sembrava leggerti dentro, dirti che eri destinato alla grandezza..."

Alle parole di Oderic, ricordate come Valter incitava i suoi sgherri a combattere. Caranthiel ha saggiato sulla sua pelle gli effetti degli attacchi influenzati dalle parole del presuntuoso re.

"Io... Io credevo di essere destinato alla grandezza, seguendo un grande Re nella riconquista delle sue terre! 

E allora ditemi, qual è la differenza tra me e i seguaci di Re Bard? Solo perché avete vinto, non vuol dire che Valter avesse torto..."

Guarda soprattutto Lifstan, con i simboli di Bard a vista.

 

Inviato

Lifstan (bardiano guerriero) 

La grandezza condotta a fil di spada è ben misera cosa. Re Bard non ha costruito un regno uccidendo altre persone, ma Smaug! Un drago che ha seminato distruzione e morte al mio ed al suo popolo. - dico indicando Beli - Non ha avuto bisogno di farsi Re calcando il tallone sulle tempie dei sottomessi con la violenza. Ha alzato la spada e teso l'arco solo contro chi voleva far loro del male, condotti dal piacere di uccidere e dall'avidità di ricchezze altrui. Anche Valter avesse avuto ragioni dinastiche per rivendicare Valle, le aveva già perse nel momento in cui i suoi antenati hanno deciso di fuggire e rifarsi una vita a Sud, magari con quante ricchezze rimaste potevano portarsi dietro, invece di aiutare il proprio popolo martoriato. Ma poi in tutto questo perché prendersela con Guadopietroso? Non sono sudditi di Re Bard, il villaggio non fa parte del suo regno e non faceva parte nemmeno del regno di Valle ai tempi dell'attacco di Smaug, non hanno nemmeno una guarnigione. No, non c'era nessuna grandezza nel aver voluto sopraffare e saccheggiare indifferenti alle sofferenze ed alle vite di quelle ignare e pacifiche persone. Uomini e donne con cui sei cresciuto, i tuoi vicini di casa, i tuoi congiunti, le tue mani sono sporche del loro sangue anche senza aver impugnato un'arma contro di essi. Tu hai dato informazioni al nemico, tu li hai guidati fino a loro. Tu pagherai le tue colpe, tranne quelle di tua sorella."

Inviato

Beli

Rido alle parole di Oderic. Allora è vero quel che si dice degli uomini, basta un briciolo di promesse e si fanno corrompere come niente. Dovresti vergognarti, ragazzo. Così tante persone hanno perso la vita per colpa del tuo desiderio di grandezza!

Inviato

Caranthiel

"Misurate le vostre parole, amici miei perché ľOmbra che ha insozzato la volontà di questo ragazzo, ha gettato scompiglio anche nei nostri cuori, più e più volte. E non sempre trovando difese. Deridere ed irridere non fanno di nessuno un campione, soprattutto quando ľinterlocutore è condannato già due volte", provo ad ammonire, la mia vita lunga ed i miei studi che mi rendono molto più consapevole dei miei compagni sui mali calati sui popoli, non ultimo il mio. 

"Orgoglio. Vendetta. Sarcasmo. Abbiamo tutti visto il nero potere di quella testa. Ma solo io ho visto ed udito la forza nelle parole di Valter, che hanno fatto combattere un uomo, davanti a me, come se avesse la forza di tre".

Vado da Beorn, scura in volto: "Sire, vedo chiaramente la condanna tesa sulla testa di quel ragazzo e non posso negarne la ragione; ma finché avrò fiato in corpo, non tollererò che nessuno soffra la pena di una infezione inutile, mentre la sua anima si rode per l'oscurità. Fermiamoci e fatemi cambiare quelle bende: che la giustizia di Beorn sia ferma come le sue gambe, ma anche umana".

Continuo a sfidarlo, ma solo perché nutro per lui grande rispetto. 

Inviato
11 ore fa, Ghal Maraz ha scritto:

Vado da Beorn, scura in volto: "Sire, vedo chiaramente la condanna tesa sulla testa di quel ragazzo e non posso negarne la ragione; ma finché avrò fiato in corpo, non tollererò che nessuno soffra la pena di una infezione inutile, mentre la sua anima si rode per l'oscurità. Fermiamoci e fatemi cambiare quelle bende: che la giustizia di Beorn sia ferma come le sue gambe, ma anche umana".

Beorn ti osserva, dall'alto della sua stazza.

Fa una lunga pausa. Lunga e terribile.

"Non rallenterò il nostro rientro al Carroccia, ma se durante la sosta di stanotte vorrete occuparvi di Oderic, nessuno ve lo impedirà!"

Senza dire altro torna al suo giaciglio.

 

Inviato

@tutti tranne Brunno

Spoiler

Quella sera, Caranthiel si occupa di Oderic, che resta impassibile alle cure dell'elfa.

"Grazie... Ma hai solo rimandato l'inevitabile..."

Sono le parole del ragazzo quando l'elfa ha terminato.

Wraith è ancora sulla barella, la idratate e la costringete a mangiare qualcosa di semisolido per tenerla in forze, ma ancora non ha ripreso conoscenza...

L'indomani, a mezzodì, giungete al Carroccia. Alcune beorniani fanno spola con larghe zattere, permettendovi di arrivare sull'isola.

Quando i convenevoli, i saluti di rito e le altre facezie sono state svolte, inizia il processo vero e proprio.

Nonostante la ferita, Oderic resta in piedi, stoico. Solo il sudore sulla fronte e le mascelle serrate tradiscono lo sforzo ed il dolore che quella posizione gli causa.

"Eri accusato di omicidio di congiunti. Una ignominia oltre ogni immaginazione. Eppure, ciononostante, avresti avuto la possibilità di parlare e difenderti. Dare quantomeno le tue motivazioni.

Ma hai tradito il tuo popolo per un invasore straniero. Per questo, non verrai ascoltato, il tuo nome verrà associato all'infamia negli anni a venire, e a nessuno verrà permesso di parlare a tuo favore!"

Fa una lunga pausa, quasi come a sfidarvi a dire qualcosa...

@brunno

Spoiler

Trascorri i giorni di viaggio silenzioso e in riflessione. 

Quella testa oscena è stata messa in un forziere ben chiuso, e messo sul retro di un carrettino, in coda della carovana.

Da una parte la cosa ti ha sollevato. Dall'altra però un pensiero ti assilla. 

Hai avuto a che fare con creature dell'Ombra, sai che sono difficili da colpire, figurarsi da ammazzare.

E quella spada sembra proprio una lama in grado di sferrare un attacco decisivo alle creature oscure che sembrano infestare la Terra di Mezzo di questi tempi...

@brunno

Spoiler

Il tuo girovagare non è mai stato, come dire... "normale".

Ti sei trovato spesso ad affrontare pericoli che avrebbero ucciso persone meno preparate di te. E meno fortunate.

Nel tuo ultimo viaggio, però, ti sei imbattuto in qualcosa che va al di là della tua comprensione ed esperienza.

 Accoltellato al cuore nel suo letto chissà da chi, il pugnale ancora fuoriusciva dal petto.

Sei quindi tornato nelle tue terre per chiedere udienza a Re Beorn e alla sua saggezza, ma quando sei giunto la casa era vuota.

Hai cercato informazioni in giro, e pare che sia andato a risolvere un qualche problema a sud, una piccola armata di briganti da rimettere in riga. Niente di grave. Ma dopo, ti dicono, sarebbe andato al Carroccia per un processo.

Decidi quindi di attendere lì il Re Mutaforma, e dopo un paio di giorni di attesa, eccolo arrivare, insieme ad un piccolo esercito.

Un ragazzo viene portato legato alla pietra dove solitamente vengono messi gli accusati.

Il re parla:

"Eri accusato di omicidio di congiunti. Una ignominia oltre ogni immaginazione. Eppure, ciononostante, avresti avuto la possibilità di parlare e difenderti. Dare quantomeno le tue motivazioni.

Ma hai tradito il tuo popolo per un invasore straniero. Per questo, non verrai ascoltato, il tuo nome verrà associato all'infamia negli anni a venire, e a nessuno verrà permesso di parlare a tuo favore!"

Ti manca una buona parte di storia, evidentemente. Non sai nemmeno di cosa stia parlando. Però noti che alla fine del suo discorso, quando dice che nessuno avrebbe avuto il permesso di parlare a suo favore, lancia uno sguardo ad un gruppo eterogeneo che sembra stonare con l'ambiente circostante.

C'è un uomo che potrebbe anche passare per beorniano, o forse un uomo dell, un altro uomo in abiti fin troppo civili e le insegne della città di Valle, un nano ed un'elfa.

Ti hanno detto di aspettare la fine del processo per parlare a Re Beorn del tuo ritrovamento, ma a quanto pare non dovrai aspettare molto: la sentenza sta per arrivare.

 

Inviato

Germoth Il Sognatore 

Descrizione

Spoiler

Un omone come tanti tra noi beroniani, con le tipiche cicatrici di chi non solo ha una disciplina marziale ma la ha dovuta pure mettere in pratica.
Vestito di pelli e con i capelli arruffati, annodati e sicuramente poco puliti.

I suoi occhi sono stanchi e le occhiaie che li incorniciano rendono il suo volto più cupo di quanto già non dovrebbe essere una persona di questo genere.

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Mi avvicino alla scena e o al gruppo di forestieri per capire che ci fanno qui portando quell'ignobile scrigno con me.

Inviato

Lifstan (bardiano guerriero) 

Re Beorn da bene che lui non è l'omicida, non può aver dimenticato che gli abbiamo detto essere stata da moglie del defunto, una, sorella per Oderic cresciuto dal padre di lei come un figlio. Eppure il Re persiste nel volerlo accusare di quella morte, di tante che ha causato perché proprio quella? Vuole forse perdonare la ragazza addossato ad un uomo già condannato a morte un crimine che non ha commesso per salvare almeno una vita già chiaramente segnata dal dolore per ciò che ha fatto e per la perdita dell'amato padre per mano degli uomini di Valter e di Oderic in loro compagnia? Se non avesse saputo tutta la verità, avrei sicuramente fatto qualcosa per precisare la situazione, ma chi sono io per contestare il volere di un Re? Non è questione di aver paura di lui o del suo potere, ma di rispetto verso il suo illustre ruolo e pesanti responsabilità. Responsabilità che si sta prendendo nel coprire la verità dei fatti su quell'omicidio che comunque Oderic non negherrbbe mai, addossando la compra ad altri o facendo addirittura il nome di sua sorella. Le vuole troppo bene per farle una cosa simile e d'altronde si era addossato la colpa fin dall'inizio proprio per proteggere lei ed ora è persino doppiamente in debito dopo la morte del loro padre.

Resto quindi fermo ed impassibile al mio posto anche se mi dispiaccio che pure alle corti di personaggi così importanti, la verità sia qualcosa di relativo, alle volte persino scomodo, mi sarei aspettato di meglio da uno come Re Beorn. 

Inviato

Beli

La condanna di Beorn sembra cambiare le regole del suo popolo per Oderic, a questo punto il processo è una farsa. A cosa serve farlo se il re ha già deciso la condanna. Non credo che a Caranthiel piacerà la cosa, dal canto mio Oderic se l'è cercata e non ho alcun desiderio di oppormi alla decisione di Beorn. Sono invece più preoccupato per ciò che accadrà alla vedova.

Mentre ascoltiamo un beorniano si avvicina a noi, guardandoci direttamente. Non mi sembra di averlo mai visto, ma pare abbia qualche interesse in noi.

Inviato

Caranthiel

Mi alzo in piedi e guardo l'assemblea, senza aspettarmi niente. Ma questa non è la mia gente e sono stanca di sentirmi dire cosa devo e non devo fare: "Ora invece è il momento in cui parlare, Oderic, e diminuire, dentro te, la misura della tua colpa, raccontando tutto ciò che sai, prima di essere condannato. Libera il tuo cuore dall'Ombra e vai incontro al tuo destino migliore di come ti sei portato negli ultimi giorni. Sai di non avere agito alla luce: allevia il tuo cuore, poiché è l'ultima possibilità di poterlo fare. Se parlerai, io ti ascolterò, fossi anche l'unica in tutta questa assemblea a farlo".

Inviato

Beorn pare seccato dall'ennesima intromissione di Caranthiel, ma tace. 

Stoicamente, Oderic parla a voce tremante, più per il dolore che per la paura della sua imminente morte.

"Non intendi giustificarmi per quanto fatto. Ho seguito un Re che ritenevo nel giusto. Alla fine sarà ricordato come un brigante solo perché è stato sconfitto, altrimenti nei decenni a venire ne avrebbero decantato le gesta eroiche. E le mie con le sue.

Per quanto riguarda l'omicidio di Rathfic, è stato un incidente, durante una colluttazione nata per difendere l'onore di mia sorella. Era un violento e un ubriacone, mi spiace sia morto, non era mia intenzione, ma lo rifarei!"

Brunhild si morde un labbro, vorrebbe intervenire... Evidentemente Oderic non sa che Re Beorn è al corrente di come si sono svolti realmente i fatti.

Spoiler

Se nessuno ha altro da aggiungere, Re Beorn prosegue.

 

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