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Ludwig

“Perdonatemi. Non c'è forse una prenotazione a nome del Dott. Smith o del Dott. Rosen? Siamo delegati dell'uno ed ospiti attesi dell'altro.” rispose prontamente il tedesco ai due monaci al desco.


Inviato (modificato)

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Dal direttore?" chiese uno dei monaci "No, qui non ho niente su di voi. Forse dovete parlare con il suo segretario. Ve lo chiamo"

L'uomo alzò il telefono "Sì, sono fratello Luke. Ci sono degli uomini dicono di avere un appuntamento con il dott. Rosen. Sono americani... Sì"

Poi rivoltosi ai compagni chiese "Come vi chiamate?"

Modificato da AndreaP
Inviato

Carter

"I signori Buill, Von Weber, Von Aehrentha, Babcock e Grant, amici del professor Smith", rispose subito Carter. Non gli sarebbe dispiaciuto fare un giro del manicomio in "incognito" ma, a quel punto, non valeva certo la pena perdere ulteriore tempo. 

  • Grazie 1
Inviato (modificato)

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

Detti i nomi il monaco concluse la telefonata "Sì, va bene, li faccio salire" per poi rivolgersi agli amici "Il direttore vi attende, seguitemi"

L'uomo si alzò conducendo il gruppo attraverso la porta alle sue spalle che dava su un corridoio spartano con i mattoni a vista che si incrociava dopo un po' con un secolo passaggio; imboccato questo raggiunsero una scala in marmo che mal si intonava con lo stile del resto del monastro.

Saliti al primo piano, si trovarono in un ambiente del tutto diverso. Le pareti erano affrescate e ricoperte da quadri del secolo precedente, con un tappeto rosso che conduceva a due porte presidiate da un giovane, un venticinquenne dai capelli biondi vestito in abito con cravatta, seduto dietro ad una scrivania

Al comparire del gruppo questi si alzò venendo incontro: "Salve, sono il dott Redcliff, assistente del professore. Spero abbiate fatto buon viaggio" disse sorridendo
Senza attendere una risposta aggiunse "Seguitemi il professore vi aspetta" per condurli oltre alla porta in fondo, senza perdere tempo ad accomiatarsi dal monaco.

Al di là della porta vi era una salottino con un camino acceso, una poltrona, due divani e un tavolino con una teiera e 8 tazze, insieme a biscotti al burro. 
L'ambiente, con pavimento e pareti in legno e quadri sempre dell'ottocento rappresentanti naufragi di navi, era molto caldo. Una seconda porta e una finestra che mostrava un parco innevato completavano il tutto. "Aspettate qui" disse l'uomo "avviso il professore", per poi allontanarsi chiudendo la stanza alle sue spalle.

Modificato da AndreaP
Inviato

Carter

"Beh, non c'è che dire: un netto miglioramento. Un uomo di buon gusto che ha saputo rendere accogliente un luogo del genere", commentò Carter, scrutando con attenzione uno dei quadri appesi alla parete. 

Inviato

Ludwig

Il tedesco convenne con l'opinione di Carter. Notò le tazze... “Forse ci aspetta una lunga attesa. Ne volete, Dottor Terence?” chiese al suo amico, disposto a fare la parte del sommelier per ingannare il tempo.

L'occhio gli cadde sui naufragi. “Un'ardita metafora con l'animo in burrasca ed il raziocinio perduto, probabilmente. Spero solo che i pazienti non abbiano a 'pazientare' in questa stessa stanza.” Si soffermò ad ammirare le peculiarità di quei quadri, cercandovi l'eventuale presenza di figure umane, che avrebbero accentuato la drammaticità dell'evento raffigurato personificando il pericolo ivi ritratto.

Inviato

Niklas Von Aehrentha

Nel mentre i miei amici discorrono prendendo il the, mi soffermo a valutare la stanza e la qualità dei quadri. "Sì, decisamente un uomo di buon gusto..."

@custode

Spoiler

Posso fare una prova di valutazione sui quadri?

 

Inviato

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

@Niklas

Spoiler

 

Il teutonico provò a valutare i quadri. Quelli presenti nella stanza parevano di fattura molto migliore di quelli nel corridoio, anche se non riuscì a capirne il valore

 

Passò poco tempo che la porta laterale si aprì ed un uomo sui 40 anni, alto biondo e con piccoli baffi, fece la sua comparsa

"Benvenuti" disse "sono il professor Rosen, il direttore. Il professor Smith mi ha annunciato il vostro arrivo. Prego accomodatevi", disse sedendo lui stesso sulla poltrona. "Spero che il viaggio sia andato bene, anche se il clima è inclemente."

Poi aggiunse "Smith mi ha detto che volevate parlarmi di un paziente..."

Inviato

Carter

Carter si fece avanti, andando a stringere la mano di Rosen: "Carter Grant, professore. Onorato di conoscerla. E sì, vede, abbiamo decisamente un certo desiderio di parlarle al riguardo di un vostro recente ospite dal passato alquanto turbolento e curioso...".

Inviato

Ludwig Von Weber

Anche Ludwig si avvicino' per presentarsi. "Io sono Ludwig Von Weber, la ringrazio per averci accolti. Il professor Armitage negli Stati Uniti e poi il professor Smith qui a Londra hanno avuto la bonta' di accordarci la loro fiducia e di conferirci l'incarico di indagare sulle... farneticazioni?... di un vostro ospite che abbiamo avuto modo di conoscere durante una precedente missione, prima che iniziasse a sragionare. Oserei affermare che abbiamo assistito alle prime fasi della sua attuale condizione. Tuttavia, il nostro interesse riguarda il discernere il vero dal falso, il fondato dall'infondato. Per questo ci interessa incontrare Morgan, l'archeologo che avete in questa struttura, ed anche visionare la missiva che ci e' stato riferito egli ha ricevuto recentemente da un qualche posto nell'america del sud, che e' proprio dove la sua follia e' cominciata."

Il tedesco intendeva blandire tanto il dottore, quanto il paziente, recitando la parte di colui che riteneva Morgan un folle con il medico, e viceversa tentando di accreditarsi come un potenziale adepto presso l'archeologo internato.

Spoiler

Nel caso serva, CONVINCERE: 75.

 

Inviato (modificato)

Dottor Buill 

Terence ovviamente aveva invitato anche Adele al Bethlem Royal Hospital, ma chissà come la visita del manicomio in una gelida mattina d' inverno non aveva sortito in lei alcun entusiasmo. 

Parimenti il dottore non agognava fare spese alla Boutique di madame de Savignon, né sostare alla sala da the di Brompton Road o partecipare all'immancabile esposizione di cappellini e guanti da Harrods. 

Così  i coniugi Buell, sebbene affranti, avevano dovuto declinare i rispettivi inviti a causa di inderogabili impegni presi i  precedenza.

Precisamente disse Terence affiancandosi all' amico teutonico e presentandosi. Pare che le farneticazioni di Morgan possano nascondere informazioni essenziali per la nostra cerca e le saremmo sinceramente debitori di ogni aiuto che possa darci.

Spoiler

Persuasione 46

 

Modificato da shadizar
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Inviato

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

Il professore sorrise alle parole degli amici "Ah il dottor Morgan, un caso veramente interessante."

"Sapete non è il primo esploratore che, nella giungla soprattutto ma anche nei deserti, perde la ragione. Gli annali di sua maestà annoverano altri casi. In questo particolare caso si tratta di pazzia con mania di potere: crede di essere sacerdote di una divinità che gli conferirà potere sul mondo."

"Ma voi forse potrete fare più luce su quanto gli è successo: raccontatemi come si è sviluppata la sua malattia, essendo voi presenti. Sapete, il momento in cui si manifesta è importante per comprenderla."

@Pietro e Anna

Spoiler

Potete segnare persuasione

 

  • Mi piace 1
Inviato

Terence 

Lasci anzitutto che le presenti i miei colleghi - disse Terence prendendo la parola - Carter si è già presentato ma professore non gli rende merito, egli è un ricercatore archeologico molto brillante.  I nobili Niklas e von Weber sono studiosi eclettici, mentre Craig lo chiamerei un' investigatore dell'occulto. Io sono medico.

Siamo un gruppo di persone dalle attitudini e le specializzazioni molto diverse ma forse proprio per questo motivo ci hanno ritenuti adatti a svolgere quel particolare lavoro; perché vede, non si trattava solo di attraversare un intricata foresta alla ricerca delle vestigia di un' antica civiltà,  ma anche ripercorrere il cammino della spedizione che ci aveva preceduto e di cui si erano perse le tracce.

Morgan era uno stimato professore universitario e personalmente ammetto di non aver compreso che stava scivolando nella pazzia, però ero presente nel momento in cui in lui si ruppe qualcosa. Fu una spedizione dolorosa e impressionante. Ritrovammo i cadaveri di coloro che ci avevano preceduto e siamo quasi certo si sia trattato di omicidi. mentre le rovine, Dio quelle rovine!  erano a dir poco allucinanti. Scene e immagini in grado di far andare chiunque fuori di testa, eppure non furono loro la causa del suo cedimento bensì la prospettiva di rinunciare alla ricerca e di abbandonare quel sito.

Ora io mi chiedo, cosa andava cercando Morgan in quel posto? È del culto sanguinario e mostruoso che vi abbiamo visto rappresentato che egli si crede il sacerdote? E soprattutto si tratta di pazzia o dobbiamo davvero temere l' esistenza di adoratori del male?

Perché io non credo che egli sia impazzito ma che sapesse esattamente cosa stavamo cercando e abbia in sé la chiave di tutto questo mistero.

Spoiler

Potete dirmi se ho sbagliato a descrivervi? Da un punto di vista professionale cosa sono i personaggi di Pietro e Daimadoshi?

Ho dimenticato qualcuno?

 

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Inviato

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Capisco" disse il professore "ma non sono d'accordo con lei. Ho assistito ad altri studiosi che di fronte alla morte hanno perso il senno"

"Io penso Morgan vedesse quel luogo come un'opportunità imperdibile per la sua carriera e non abbia accettato di andarsene. A quel punto la sua mente ha ceduto, anche per i cadaveri di cui avete parlato, e si è creata una paranoia che miscelava gli orrori visti e i suoi desideri di fama."

"Per rispondere alle sue parole credo che cercasse la fama per se stesso, e non esista nessun culto: solo una costruzione della sua mente"

@all

Spoiler

Non hai dimenticato nessuno. Quanto alle descrizione lascio ai giocatori.

 

Inviato

Doc. Buill

Probabilmente e' così disse il dottore. Lei è l' esperto e sarei anch'io più tranquillo se potessi abbracciare il suo punto di vista. Credo che la mia sia solo paura.

Mi chiedo: sarebbe possibile per uno, massimo due di noi incontrarlo? Potrebbe essere interessante studiare la sua reazione.

 

Inviato

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Non ci vedo problemi" rispose il professore "un mio assistente sarà tuttavia presente. Penso che, come giustamente lei dice, sarà interessante vederne le reazioni. Cosa pensate di dirgli? Vorrei che condividessimo prima i messaggi da passargli"

Inviato

Dottor Buill 

Terence si voltò verso gli altri per chiedere lumi. Io personalmente eviterei di farmi vedere. Mi ha preso in ostaggio e sono una delle cause del suo internamento. non credo gradirebbe.

Piuttosto dottore, Morgan vi ha mai parlato di noi?

Inviato (modificato)

Ludwig Von Weber

Sentirsi definire 'studioso ecclettico' piuttosto che 'nobile eccentrico' dall'amico Terence strappo' un sorriso al tedesco. In effetti, il dottore l'aveva correttamente inquadrato. Come altro poteva definirsi un nobile rampollo teutonico, che aveva conseguito una laurea in chimica in campo farmacologico, ma non la sfruttava affatto, preferendo indugiare in letture e colloqui sulla psicologia e l'animo umano? Sicuramente come un 'uomo dai poliedrici interessi', sufficientemente ricco di famiglia per non doversi preoccupare di lavorare, ed anche di doversi occupare di un inconveniente come la guerra che aveva semplicemente evitato cambiando addirittura di continente. Un accorto osservatore avrebbe colto nel suo portamento, nel suo farfallino, nel bastone portato per vezzo e nei folti baffi arricciati le sue origini aristocratiche. Quanto alle qualita' della sua mente, non aveva interesse a dimostrarle, solo ad esercitarle per il puro piacere dell'indagine e della conoscenza, nel tentativo di tenere lontana la noia.

"Le mosse del Morgan sono state logiche, coordinate. Dubito che persino la prima spedizione sia capitata in quei luoghi per caso: qualcuno ha suggerito quei luoghi come meta esplorativa allo sfortunato Prof. Williamson, pace alla sua anima, forse proprio Morgan, che ne era pupillo. Probabilmente non e' riuscito ad aggregarsi alla prima spedizione, ma la seconda gli ha dato una nuova occasione di ottenere personalmente quel che cercava, o altri cercavano da lui. Questa e' lucida premeditazione, molto prima che la contingenza di quel luogo folle scatenasse l'aggressiva cupidigia di quell'uomo. Sono ovviamente mie ipotesi, ma proprio in quanto tali, e' la sperimentazione che puo' trasformarle in teorie. Anche per questo mi offro volontario per quel colloquio."

Diede un colpetto con la punta del bastone sul pavimento. Un gesto usuale per sottolineare una risoluzione, una decisione presa nella quale riponeva la massima fiducia.

"In effetti, concordo con il dottor Buill. Prima di decidere definitivamente chi di noi debba parlare con il suo paziente, sarebbe interessante sapere se ha mai manifestato opinioni verso qualcuno del gruppo che, di fatto, si e' opposto alle sue mire privandolo della gloria che desiderava, ma questo e' assolutamente relativo. Il tempo cambia i pensieri, e chi era un suo nemico puo' esser diventato un amico, nel frattempo."

Si passo' la nocca dell'indice sui baffi, seguendone il riccio, come se la mente stesse seguendo un bandolo fin dentro la matassa.

"Sappiamo che ha ricevuto una misteriosa missiva, cui vorrei poter dare un'occhiata, se mi e' concesso, poiche' credo possa essere il perno su cui far leva. Vorrei scardinare qualcuna delle sue fantasie e riportarlo ad una realta' in cui c'e' qualcuno, da lontano, che ha provato a contattarlo. Chiedergli di agire, insieme, di conseguenza. Al limite, se ne vedessi l'occasione, propormi come suo braccio d'azione al di fuori di queste mura, in modo che egli mi dia delle istruzioni da eseguire. Noi tutti, quindi, facilmente verificheremmo a quel punto quanto o quali di esse siano reali, realistiche, o semplicemente folli. Con le relative conseguenze."

Attese che l'idea fosse compresa, poi termino' la sua proposta.

"Entrerei con qualcuno dall'aria autoritaria, qualcuno che gli sia apertamente ostile e lo tratti da visionario, minacciando qualche ritorsione, evocando ad esempio la pena capitale. Uno scatto d'ira che mi consenta di fare da ostacolo, salvaguardando l'incolumita' del Morgan, e giustificando la mia richiesta di restare da solo con lui. Allora, tenterei di guadagnare le sue confidenze." 

Modificato da PietroD
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Inviato

Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"No, non hai mai parlato in specifico di voi" rispose il professore "nello specifico almeno. Ha sempre parlato dei 'folli che non hanno compreso cosa sarebbe accaduto' e 'che si sono opposti all'ineluttabile'"

Il professore estrasse da un cassetto una scatola di sigari porgendoli ai compagni, mentre lui si accendeva una pipa. Poi si avvicinò ad uno scaffale cercando un plico di fogli. Da quelli estrasse una busta

"Per quanto riguarda la missiva eccola" e la porse a Ludwig "dentro vi era solo quella chiave. Null'altro"

Ludwig osservò la busta. Era indirizzata direttamente a Morgan, presso presso il manicomio. Come già sapevano la lettera era stata spedita da Lima, non aveva mittente e conteneva solo una piccola anonima chiave.
 

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