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Inviato

Ludwig

“Un vecchio adagio ripete: Fare ricerca è osservare ciò che altri hanno osservato, ma vederci ciò che nessuno ha visto!. Il metodo scientifico parte dalla raccolta dei dati, ed ogni scoperta nasce da dati che nessuno ha mai raccolto prima, o nessuno ha mai saputo interpretare.”

Il tedesco sembrava recitare un sermone pronunciato molte volte, per la sicurezza con cui l'espresse. Poi tornò a riferirsi al caso presente.

“Sono certo che, anche solo a livello di semplice report, sarà interessante scambiare le reciproche opinioni sulle esperienze vissute. Noi avevamo una sola camera fotografica, sul posto, ma avevamo molte paia di occhi scettici, che sono il miglior filtro contro certe illusioni.”

Era pronto a recarsi dal loro nuovo ospite.

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Inviato

Buill

Agata e la Signora Wilkson avevano iniziato a confrontarsi sulla rispettive esperienze di vita; il nuovo mondo intrigava la moglie del maggiore mentre l'indirizzo di alcuni negozi nella City e di una nuova tendenza in sorgere stavano tenendo la sua consorte col fiato sospeso. Cara devo spostarmi ad incontrare un altro professore, vuoi aspettarmi qui? 

Ricevuto parere positivo si accodo' ai compagni.

Inviato

Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"Charles" il professor Smith esordì rivolgendosi all'uomo al centro dell'attenzione al tavolo "ti presento gli amici americani di cui ti parlavo. Vorrebbero scambiare due chiacchiere con te sulle tue ricerche in Perù"

"Certo" rispose sicuro l'uomo alzandosi per porgere la mano al gruppo: poi fermandosi di fronte a Carter aggiunse "Ma io vi conosco. Voi siete il dott. Grant. Ho letto un vostro articolo: molto interessante"

"Mettiamoci su quei divanetti" intervenne Smith indicando alcuni spazi a lato della stanza "staremo più comodi"

"Ma certo" riprese l'archeologo che si congedò con un bacio dalle due donne che gli stavano accanto per raggiungere il punto indicato dal luminare

Era una zona di piccoli divani posta sulla parete lontana dalle finestre dove gli amici avrebbero potuto parlare con una certa riservatezza. Giunti lì Danvers si rivolse ai compagni: "Ditemi, come posso aiutarvi?"

Inviato

Carter

"Ah, il piacere è mio, professore", Carter ricambió la cortesia, seguendo poi l'uomo a sedere. 

"Cerchiamo informazioni da un luminare su argomenti di cui abbiamo ridotta competenza: come forse lei già saprà, i miei studi sono sempre stati concentrati sulla archeologia egiziana. Ma ora necessitiamo di indicazioni su culture e scavi di area mesoamericana e sudamericana precolombiane. Il che ci ha portati a lei".

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Inviato

Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"Sì" intervenne Smith "gli ho detto che sei stato in Perù alla ricerca di civiltà sparite, e loro sono proprio interessati alle leggende di queste civiltà, per altre ricerche che stanno compiendo"

"Certo è il mio campo" riprese Danvers "Se mi dite di cosa avete bisogno vi aiuterò"

Inviato (modificato)

Ludwig

Il tedesco decise di andare dritto al punto, per evitare la sequela di convenevoli squisitamente accademici che di cui intravedeva i prodromi nella conversazione a tre in atto fra i due professori inglesi e Carter.

“Siamo recentemente incappati, illustre professore, in una serie di rovine immerse nella giungla, apparentemente di origine Maya, ma dalla peculiare conformazione e dedicate a terribili divinità tentacolari. Là abbiamo assistito anche ad alcuni fenomeni fisici peculiari che hanno intaccato la nostra stima nella capacità del pensiero logico di spiegare scientificamente ogni enigma: ad esempio, abbiamo aperto una porta di pietra esibendo un talismano al cielo, una sorta di riconoscimento 'ottico', senza contatto fisico, che ci ha lasciati molto perplessi.

Uno dei membri della spedizione, colui che ci ha trascinato laggiù, è ora un povero folle, ma riceve corrispondenza proprio dal Perù, dove non ha contatti che siano conosciuti alle autorità. Capirà pertanto il nostro particolare interesse per quanto può raccontarci.”

Modificato da PietroD
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Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"Ah ora ricordo: voi siete quelli che erano interessati alle leggende su Shub Niggurath" disse stupito il ricercatore "Sì, l'esimio collega Smith me ne aveva parlato. Il nome compare in alcuni frammenti che ho recuperato nella zona di Lima. Le ho trovate in un paio di spedizioni fra frammenti di cocci: penso che fosse un culto noto alla popolazione precolombiana, anche se non documentato accademicamente. Ma non pensavo fosse diffuso fino al centro america"

Inviato (modificato)

Carter

"Stiamo quindi parlando di Incas? O di una qualche civiltà ancora precedente?", incalzó subito Carter, già incuriosito da un riscontro multiplo. 

"Purtroppo, non posso vantare grande competenza sullo stato degli scavi archeologici in Sud America...".

Custode

Spoiler

Se servono, Carter ha comunque:

Archaeology 80%

History 75%.

 

Modificato da Ghal Maraz
Inviato

Ludwig

“Il nostro gruppo può contare su competenze variegate e per lo più complementari, Prof. Smith. Ciò ha dei vantaggi, ma anche la conseguenza che ciò che è un mistero per il valido Prof. Carter resta un mistero per tutti noi. Le rovine che abbiamo visitato avevano molto più che dei cocci, a rappresentare la citata divinità. Se posso confessarlo, in uno dei primi edifici visitati ho temuto vi potesse essere un culto attivo presso gli autoctoni, poiché abbiamo trovato oggetti metallici deposti sopra un altare. Data l'efferatezza dei sacrifici rappresentati, ho temuto di rimanerne coinvolto. È lo stesso nella regione da voi studiata? Avete sentore della possibilità che il culto sia ancora vivo?”

Inviato

Craig Babcock

La serata all'Imperial Institute in Kensington si rivelò molto interessante, cosa che mi riscosse dal mio stato di "torpore" apparente, in cui controllo quello che succede ma non intervengo attivamente; l'intervento del Professor Smith su argomenti paranormali ha suscitato una grande curiosità da parte mia.

Seguo poi i miei compagni sui divanetti appartati per ascoltare l'esperto in materie precolombiane Charles Danver

Tutti

Spoiler

Scusate la temporanea assenza, sono tornato operativo al 100%

 

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Inviato (modificato)

Dottor Buill 

Ecco guardi disse il dottore estraendo dalla tasca interna della giacca l'involto contenente una copia delle sue foto.

Nonostante l'ottima qualità della macchina fotografica e delle lastre, quelle che riproducono il sito sono risultate sfocate... strano se si pensa che le altre non hanno avuto alcun problema, comunque... si puo' notare benissimo quanto fosse grande la struttura, essa occupava un'intero isolotto sperduto in una palude ed era composto da diverse stanze perfettamente conservate.

Altari, sculture, rappresentazioni spiegava scorrendo le foto, tutto in ottimo stato e tutto estremamente terrificante. Vi era anche un piano sotterraneo che avevamo iniziato a perlustrare; purtroppo un paio di nostri colleghi hanno dato fuori di testa e siamo dovuti rientrare. 

Le tracce da lei trovate erano forse simili a queste? Ammetto che aver dovuto sospendere la cerca ci ha lasciato con una morbosa curiosità e un enorme desiderio di sapere.

Modificato da shadizar
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Inviato

Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"Il sito era relativo alla cultura Incas" rispose l'uomo "ma non posso essere certo della natura dei frammenti: contaminazioni vi sono sempre state e la minuzia dei ritrovamenti impedisce una più veritiera datazione. In ogni caso questo ci garantisce che siano ritrovamenti precolombiani e non recenti: non so cosa abbiate trovato voi, ma potrebbe trattarsi di oggetti lasciati da trafficanti di opere. Come sapete il mercato è piuttosto florido"

L'uomo guardò poi le fotografie che Buil gli stava porgendo "Queste sembrano chiaramente architetture centroamericane, molto diverse da quelle che stavo esaminando io. Il mio era un complesso probabilmente votivo posto su una collina. Non ci vedo nulla di simile, mi spiace"

Inviato

Niklas Von Aehrentha

"Non capisco, professore" Lo interruppe Niklas "Quindi dalle foto del nostro collega non le pare ci siano affinità con gli Incas, mi pare di aver capito. E riguardo Shub Niggurath? Cosa dicono queste leggende? Magari conoscendole, potremmo avere qualche delucidazione su ciò che abbiamo visto...sugli eventi assurdi, le nebbie assassine, la porta di pietra aperta col talismano...e le nebbie che si celavano ancora al suo interno."

Inviato

Carter

Carter si unì alla richiesta di Niklas: se i siti non avevano corrispondenze, l'unica traccia di collegamento era in quel nome particolare che avevano udito, la cui matrice semantica pareva, tuttavia, abbastanza distante da quanto lui sapeva sugli appellativi delle divinità meso e sudamericane. Pareva, forse, richiamare piuttosto i culti precristiani delle civiltà mediorientali. 

Inviato

Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"No, nessuna affinità" disse sicuro l'archeologo "I frammenti che ho trovato citano questa divinità in relazione a sacrifici umani e rituali che dovrebbero riguardare in qualche modo non comprensibile delle fantomatiche "Tavolette della Luna". Ma su queste non ho altre informazioni

Inviato

Niklas Von Aehrentha

"Beh..." rispose all'archeologo, con uno sguardo che potrebbe dare l'idea di un certo disgusto "in quel posto di sicuro le raffigurazioni parlavano di sacrifici umani e rituali particolari, quindi una qualche affinità c'è di sicuro, con questa...divinità?" Niklas si fermò a pensare un secondo. "Cos'altro ci può dire di questo dio, a parte le cose macabre?"

Inviato

Mercoledì 3 Gennaio 1923 - Sera [Nevischio]

"Nei frammenti trovati non c'era molto di più" rispose Danvers "vi posso però confermare che nelle altre spedizioni che ho fatto non ho trovato tracce simili. Questo potrebbe avvalorare l'idea che questo fosse un culto del passato."

"Sì" intervenne Smith "se non fosse stato per la lettera giunta da Lima al dottor Morgan avrei considerato il ritrovamento di questi frammenti come di minore importanza"

"Sai con chi dovreste parlare" intervenne di nuovo Danvers rivolto a Smith "con Charles Ashlington, il collega con cui eravamo a pranzo un paio di settimane fa, quando abbiamo proprio parlato di questi argomenti."

Poi si rivolse ai compagni "Ashlington è uno studioso di culti mediorientali, e quando ci siamo visti con Smith diceva di aver trovato tracce in alcuni manoscritti"

"Sì, sì. E' vero" disse Smith "non ci avevo pensato. Mi sono concentrato troppo su sta storia della lettera. Speriamo non sia già partito: doveva tornare a Bagdad se ricordo bene"

@all

Spoiler

Ashlington questa volta è giusto come nome 🙂

 

Inviato

Carter

"Provo un poco di disappunto, lo ammetto, nello scoprire quanto tutte queste ricerche e questi studi siano molto più sviluppati qui, nella vecchia patria natía, che nel nostro Nuovo Mondo...", sbuffó Carter, con un pizzico di reale insoddisfazione, mentre recuperava una sigaretta dalla giacca, offrendo da fumare anche agli altri presenti. 

"Smith, pensate che sia possibile provare a contattare questo Ashlington al più presto? Una corrispondenza cin Baghdad sarebbe sicuramente più scomoda...".

Inviato

Craig Babcock

A quanto pare l'esperto che siamo venuti a consultare non è molto ferrato sui vari ritrovamenti e scoperte che abbiamo fatto nella nostra spedizione in Perù

Speriamo che questo Ashlington possa aiutarci in maniera più concreta

Inviato

Dottor Buill 

Tracce di cosa, dello Shub-Niggurath, delle tavolette della Luna o di entrambe le cose? 

Ho come l' impressione di partecipare ad una caccia al tesoro e ogni indizio mi porta a quello successivo. Non sta capitando anche a voi? chiedo sorridendo ai miei compagni.

Comunque vada è stato un piacere fare la sua conoscenza professor Danvers e aspetterò con ansia di sapere se vi sono degli sviluppi nella vicenda delle apparizioni fantasma. 

Ospite
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