Aerys II Inviato 11 Giugno 2007 Segnala Inviato 11 Giugno 2007 il signor barbaro appena ha visto che anche l'ultimo nano cadeva a terra rovinosamente, ha deciso di fuggire piu' veloce che poteva per salvarsi la pelle, dicendo che dato il suo allineamento era malvagio, non era tenuto ad assicurarsi delle condizioni degli altri, ne ha portare a termine la sua missione, ecc... Dal punto di vista barbarico ha fatto bene: non tutti i barbari sono coraggiosi. Dal punto di vista ecclesiastico mi uniformo al pensiero dei miei colleghi, dipende dal suo Dogma. Io non l'avrei mai fatto, ma è un altro discorso. come per il paladino, non è possibile far perdere a codesto barbaro la capacità di entrare in ira o simili?) Assolutamente insensato, secondo me.
Dusdan Inviato 11 Giugno 2007 Segnala Inviato 11 Giugno 2007 credo che avesse tutte le motivazioni per andarsene: - l'allineamento; - 4 compagni morti; - pochi punti ferita; - l'ira finita dal mio punto di vista, barbaro o non barbaro, arrivederci e grazie Voglio elogiare le parole di Longino:un paladino PUO' fuggire e le motivazioni addotte sono giuste direi. Anche se io sarei rimasto,lo avrei fatto anche per i miei compagni,se mi va male sarei morto in battaglia con onore e assieme a loro,non mi riesce a ritirarmi,anche se magari è la soluzione più logica e intelligente. pero` non e` che ogni volta che si parla delle azioni di qualcuno ci devi dire cosa avresti fatto tu in quanto paladino sei scandalosamente ot Ma non riuscirei a andare avanti pensando ai miei compagni morti per combattere il male e io invece sono vivo perchè sono scappato.Anzi,io sarei dovuto(sarà giusto il congiuntivo?ADC rimango con il dubbio non provate a correggermi!!!!) morire per primono che non e` il congiuntivo giusto: e` un condizionale
MIK Inviato 12 Giugno 2007 Autore Segnala Inviato 12 Giugno 2007 non ricordo bene di che allineamento è o Nerull o Gruumsh comunque.
Judge_Helios Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Si ehm insomma... per farla breve: il barbaro di D&D è stato oltremodo stereotipato (grazie mille, artwork di krusk). Non bisogna dimenticare che molto spesso è solo un ranger robusto, e non una macchina da guerra. Il barbaro può essere giocato anche senza ira barbarica (in particolar modo se è un elfo a livelli bassi, l'ira dura poco e sono più i malus che i bonus). E poi... poi subentra la divinità.
Gadwin Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 non ricordo bene di che allineamento è o Nerull o Gruumsh comunque. Uhm... Se è devoto a Nerull una fuga opportunista ed egoista ci potrebbe anche stare, ma per Gruumsh la vedrei come una cosa abbastanza "grave"...
Aramil Mailo Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Per me ha fatto bene!!! L'allineamento è malvagio, quindi è giustificabile, ma la divinità può far cambiare le carte in tavola!! Quoto chi dice che il barbaro non è una macchina da guerra!!! E' la versione più rozza, selvatica (nella maggior parte dei casi stupida) del ranger. Poi ha la famosa ira barbarica che effettivamente lo fa diventare una macchina da guerra, ma quando l'ira ha termine, diventa più vulnerabile. In condizioni simili la fuga era forse la cosa migliore, a meno che il personaggio che interpretava il barbaro non volesse rischiare il tutto per tutto per abbattere il nemico. La cosa che mi incuriosisce è come proseguirà l'avventura, visto che sono rimasti in vita solo il barbaro e il ladro che non c'era quel giorno!!! (potrei proporre che i fantasmi dei pg morti e abbandonati dal barbaro lo tormenentino a vita?)
dervel Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 penso sarebbe rimasto fino alla (sua) fine solo se fosse stato un berserk in preda a "furia" (diversa dall'ira e molto meno accomodante rispetto alle capacità mentali possedute). Inoltre in questi casi più che la classe credo faccia fede l'allineamento: è NM? è egoista e se i personaggi caduti erano buoni (o comunque avevano una connotazione positiva) allora sono stati degli sciocchi a portare con loro un pg egoista, che puntualmente li ha traditi nel momento più grave. Il barbaro non ha colpe, nè come barbaro nè come chierico (chi lo dice che un chierico della forza o della guerra non sappia o possa ritirarsi? se la missione mi è stata affidata da una cerchia di superiori subirò sicuramente una indiretta punizione da parte della mia chiesa, ma a parte questo, se non predico il valore o l'audacia in battaglia...)
Amministratore Subumloc Inviato 12 Giugno 2007 Amministratore Segnala Inviato 12 Giugno 2007 chi lo dice che un chierico della forza o della guerra non sappia o possa ritirarsi? se la missione mi è stata affidata da una cerchia di superiori subirò sicuramente una indiretta punizione da parte della mia chiesa, ma a parte questo, se non predico il valore o l'audacia in battaglia... Se la tua divinità è una divinità della guerra, si suppone che tu combatta. Gruumsh poi predica di eliminare i deboli perché i forti sopravvivano e di essere sempre pronti alla battaglia, e non cedere (sono i suoi dogmi). Gruumsh potrebbe essere un po' contrariato da un suo chierico fuggitivo. Per Nerull è diverso: lui predica di uccidere in suo nome, ama i non-morti e il sotterfugio, per cui potrebbe essere più giustificato.
Mantorok Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Se la tua divinità è una divinità della guerra, si suppone che tu combatta. Gruumsh poi predica di eliminare i deboli perché i forti sopravvivano e di essere sempre pronti alla battaglia, e non cedere (sono i suoi dogmi). Gruumsh potrebbe essere un po' contrariato da un suo chierico fuggitivo. Per quanto sia giusto quanto da te affermato, bisogna valutare da situazione a situazione. Questo mi sembra proprio il classico esempio, dove la causa è persa, quindi ben poco ci rimane da fare; i membri del gruppo schioppati tutti, le risorse più importanti, sono state impiegate, le ferite sono state importanti; beh....continuare lo scontro seppur considerata una mossa da coraggiosi, può essere pure una mossa incauta. Gruumsh è il dio delle guerre, ma non quello delle guerre perse, una ritirata può far parte di una guerra, e non è sempre indice di sconfitta, ma di temporaneo ritiro. Starà alla divinità (in questo caso il master funge da essa ) a stabilire e giudicare l'azione, cercando di tenere in considerazione sia le aggravanti che le attenuanti del caso.
Elin Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Appunto. In questo caso erano veramente pochi coloro che avrebbero sbagliato nel mollare tutti lì, morti o morenti che fossero...
Hewen Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Come azione compiuta (a parte incertezze di regolamento sulla fuga, l'affaticamento ecc..) penso meriti un premio dal DM (paradossale, vero? però ha interpretato alla grande il PG). A meno che Gruumsh non la pensi diversamente... E' la classica situzione antipatica del NM in un gruppo prevalentemente buono. Alla fine chi interpreta il NM agendo in tal modo passa davvero da 'cattivo' nei confronti di tutti, ma l'interpretazione del PG sta al di sopra del bene e del male
Mantorok Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 A meno che Gruumsh non la pensi diversamente... Io non credo che Gruumsh possa essere troppo contrariato, in quanto già il fatto che un suo seguace si fosse aggregato ad un gruppo del genere....beh, quello doveva contrariarlo. L'azione potrebbe essere anche intesa come un modo per liberarsi in modo indolore da quel gruppo di "deboli"
dervel Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 concordo con hewen e mantorok: le colpe dei deboli ricadranno sui deboli. E poi se dobbiamo stare a vedere quella letteratura che ci ha abituato a comunità di orchi meschine e codarde, gruumsh starebbe fresco ad essere il signore di una decina di orchi sparsi qua e là! Scherzi a parte, bisogna secondo me considerare anche il "livello" dell'incontro: se il gruppo non è così famoso o rinomato (leggi di alto livello) sicuramente il dio monocolo non avrebbe motivo di intervenire: vi immaginate, povero gruumsh, a controllare tutti i suoi seguaci che puntualmente contrariano i suoi voleri (e considerandone il caratterino...)? Se si trattasse di una personalità importante che lo stesso dio ha scelto per i suoi piani di vendetta e conquista ci sta pure che un avatar intervenga, ma qui vedo una battaglia finita male, una cosa che può esistere benissimo nella vita di un avventuriero, così come a maggior ragione la ritirata-fuga esiste per pg egoisti.
Mantorok Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Giusto Dervel, bisogna comunque pensare che per quanto una divinità abbia il dominio della guerra, ed un suo discepolo e rappresentante in terra, ne debba seguire il dogma, ci sono mille sfumature da tenere in considerazione. Il dominio della guerra, vuol dire che la divinità è molto affine alla guerra (e con lui tutti i suoi seguaci), ma nessuna divinità esalta le guerre perse in partenza, quella è roba per smidollati senza cervello. (lasciamo perdere che la maggiorparte dei mezzorchi o degli orchi sia così, questo è un altro paio di maniche) Le guerre si affrontano fino in fondo e con tutte le risorse possibili, quando c'è la possibilità di vincerle, non esiste predicare la guerra che porta solo alla morte, ciò vuol dire togliersi dei seguaci per nulla. Al limite fare una guerra od un combattimento simile, potrebbe essere una punizione che una divinità di questo tipo, potrebbe infliggere a seguaci realmente codardi, come riscatto. (tutto questo IMHO)
Longino Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Chi viene ucciso è debole. Chi viene ucciso per una punta d'orgoglio è uno stupido. Chi fugge, si riorganizza, torna all'attacco e vince è forte.
Sirya Oaksounding Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Chi viene ucciso è debole. Chi viene ucciso per una punta d'orgoglio è uno stupido. Chi fugge, si riorganizza, torna all'attacco e vince è forte. Fondamentalmente sono d'accordo con te, ma penso che ognuno possa interpretare il dogma alla propria maniera. Uno potrebbe anche dire: Combatto fino alla morte per dimostrare di non essere un debole, se non ce la faccio sono io il debole e merito di soccombere sotto chi è più forte.
Longino Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Fondamentalmente sono d'accordo con te, ma penso che ognuno possa interpretare il dogma alla propria maniera. Il mio non vuole essere un interpretazione da mettere al canone della chiesa di gruumsh, ma può essere un interpretazione accettabile. Dubito che il dio possa interessarsene, ma vedo molto possibile l'esistenza di varie correnti nella sua chiesa, fra le quali questa. Sta quindi al "chierico superiore" punire o meno il sottoposto che ha optato per la fuga! Alla fine si può tranquillamente ammettere che l'unica sconfitta è l'essere ridotti all'impotenza, e quindi alla schiavitù ergo per evitare questo si può ricorrere ad ogni stratagemma. ( che poi fa molto NM o CM)
Amministratore Subumloc Inviato 12 Giugno 2007 Amministratore Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Dubito che il dio possa interessarsene, ma vedo molto possibile l'esistenza di varie correnti nella sua chiesa, fra le quali questa. Sta quindi al "chierico superiore" punire o meno il sottoposto che ha optato per la fuga! Calma... mi rendo conto che stiamo uscendo dal topic, però non dimentichiamoci che in D&D i chierici ricevono gli incantesimi dirttamente dalle divinità, e che queste ultime sono sempre coscienti di quello che succede se riguarda il loro portfolio (è nelle regole ). Per cui, allontanando un attimo il discorso dal caso specifico, se un chierico di una divinità della guerra a oltranza fugge, è paradossalmente più facile che sia la sua divinità a punirlo (non concedendogli gli incantesimi) che non la sua chiesa stessa, che probabilmente interverrà solo in caso di infrazioni più gravi. Indubbiamente molto sta all master e al contesto della sua campagna, ma questa è un'altra delle cose che secondo me vengono molto trascurate dal gruppo medio di giocatori.
Longino Inviato 12 Giugno 2007 Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Dobbiamo però evitare l'antropomorfizzazione degli dei, ricordandoci che loro non ragionano in termini di tempo e spazio per portare a compimento il proprio portfolio, quindi è più probabile che siano i loro servi mortali di spicco ad occuparsi dell'amministrazione dell'aspetto mortale del loro potere ( come no, dannati dei e la loro intellegibilità!)
Amministratore Subumloc Inviato 12 Giugno 2007 Amministratore Segnala Inviato 12 Giugno 2007 Dobbiamo però evitare l'antropomorfizzazione degli dei, ricordandoci che loro non ragionano in termini di tempo e spazio per portare a compimento il proprio portfolio, quindi è più probabile che siano i loro servi mortali di spicco ad occuparsi dell'amministrazione dell'aspetto mortale del loro potere ( come no, dannati dei e la loro intellegibilità!) Potrei essere d'accordo con te in generale, ma questo dipende molto dal contesto... in alcune ambientazioni le divinità sono assolutamente "antropomorfe", mentre in altre sono più distanti.
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