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[TDG] La casa infestata


Stefino

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Custode

Lunedì 5 aprile 1920, ore 11:07

Ufficio della Carter Private Investigations, Boston

Magnus Carter, titolare dell'omonima agenzia investigativa, è seduto dietro la scrivania del suo ufficio, una piccola stanza in affitto nell'anonima periferia di Boston. L'unica altra sedia presente nel locale è occupata dal Dr. Connor Patterson, impegnato in questo momento a ragguagliare il detective sui risultati di un'autopsia, da lui eseguita per un caso che i due stanno seguendo come consulenti della Polizia. In piedi alle spalle di Carter, il giovane neolaureato Nicolas La Porte, apprendista dell'agenzia più per necessità che per vocazione, ascolta attentamente i macabri dettagli riportati dal medico legale.

Un timido bussare alla porta dell'ufficio interrompe sul più bello la relazione del Dr. Patterson.

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Magnus Carter

Mentre sto ascoltando il medico che mi sta spiegando dettagliatamente un'autopsia, bussano alla porta del mio ufficio e, dunque, alzo la mano per far segno al medico di fermarsi e dico "Scusi dottore, un secondo. Avanti". Alzandomi dalla sedia.

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Custode

La porta si apre verso l'interno con un leggero cigolio e un distinto uomo sulla cinquantina fa il suo ingresso nel piccolo ufficio. "E' permesso?"  Dall'espressione sul suo volto appare chiaro che non si aspettava di trovarsi di fronte tutto questo pubblico "Scusate l'interruzione... se la mia visita è innopportuna in questo momento, posso passare più tardi".

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Magnus Carter

Do una rapida occhiata ai miei colleghi nell'ufficio e dico "Se i miei colleghi non hanno fretta, la ascolterò volentieri. E non si preoccupi, sono persone fidate, nel caso abbia da parlare di questioni confidenziali.

Dottore, per lei è un problema terminare il discorso più tardi?" 

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Dr. Connor Patterson

"Si figuri" abbozzo un sorriso al detective, mentre lo invito a focalizzare la propria attenzione sul nuovo ospite.
Non ho nessun problema a dover interrompere il discorso. A dire il vero, quando faccio un rapporto ad un detective o ad un ufficiale di polizia succede molto spesso, a volte anche ripetutamente.

Trattandosi di una questione che potrebbe non riguardarmi, sposto lo sguardo sui miei appunti per rileggerli ed assicurarmi di non aver tralasciato alcun dettaglio fino a questo momento. Poi attendero' pazientemente che il detective torni nuovamente disponibile.

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Nicolas La Porte

Sarà forse un nuovo cliente? Speriamo, questo ufficio stenta a decollare ed io ho bisogno di quei soldi per continuare i miei studi. 

Osservo con attenzione l'uomo distinto appena entrato. 

"Buongiorno, non disturba prego si accomodi pure nello studio, io sono Nicolas La Porte, apprendista del detective Carter, noto in città per le sue abilità investigative." 

La camicia è come sempre bianca, chiusa da un cravattino scuro in tinta  con il pantalone. I capelli sono ordinati e curati, con un taglio alla moda. il fisico è minuto e asciutto, gli occhi marroni sono vispi e curiosi, famelici di dettagli pronti ad alimentare la brillante mente del giovane apprendista. 

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Custode

All'invito del giovane ad accomodarsi, il nuovo arrivato ringrazia e si guarda intorno con imbarazzo alla ricerca di una sedia, ma deve presto rassegnarsi all'evidenza. Resta quindi in piedi davanti a Carter e stringe la mano al detective, ignorando per il momento il personaggio ancora seduto alla scrivania.

"Lasciate innanzitutto che mi presenti: mi chiamo Steven Knott. Non è mia intenzione rubarvi troppo tempo, vedo che siete indaffarati su un caso sicuramente più interessante del mio, ma vorrei comunque accennarvi il mio problema; se poi deciderete di accettare questa indagine, allora entrerò più nei dettagli. Siamo d'accordo?"

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Magnus Carter

Guardo con attenzione l'uomo entrato, che pare un po' smarrito alla ricerca di un posto per sedersi, per poi presentarsi comunque.

"Le chiedo scusa per la rusticità del mio ufficio, purtroppo non ho ancora avuto modo di arredarlo meglio." Rimango in piedi per tenere il mio interlocutore alla stessa altezza. "Certo" - gli rispondo - "la prego, mi racconti". 

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Custode

Knott riprende immediatamente a parlare, non aspettandosi interventi da parte degli altri presenti.

"Vado dritto al dunque: recentemente ho ereditato da un mio zio una villa, qui in centro a Boston. Vorrei trarne qualche profitto, affittandola o vendendola magari, ma pare che la reputazione della casa stessa mi impedisca di farlo. Mi è stato riferito che i precedenti occupanti, la famiglia Macario, affittuari di mio zio, sono stati colpiti da una non meglio precisata tragedia e sono letteralmente fuggiti da lì; da allora nessuno ha più voluto avere a che fare con quell'abitazione. Quello che vi chiedo è di far luce su cosa sia realmente accaduto, per cercare di ripristinare il buon nome dell'edificio. Ecco, questo è quanto, pensate che questo incarico possa interessarvi?"

 

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Dr. Connor Patterson

So che non dovrei ascoltare, ma la mia presenza nella stanza lo rende inevitabile.
Quando sento le parole "tragedia" e "far luce" sposto il mio sguardo dagli appunti all'individuo.

Non dico nulla e non batto ciglio, ma se ci fosse un indagine so gia' a chi si rivolgeranno. Tanto vale continuare a seguire il proseguo della discussione.

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Magnus Carter

L'uomo mi pare un tipo spiccio e va dritto al punto. Prima di rispondere alla sua domanda dico "Capisco. Lei fuma?" Detto questo, apro il cassetto della scrivania, estraggo un pacchetto di sigarette e fiammiferi e lo offro all'uomo, lasciandoglielo sul tavolo. Guardo poi gli altri membri della mia agenzia, per vedere le loro reazioni in merito. "E' sicuramente un caso inusuale, rispetto ai miei soliti...Interessante. Ma diciamo che non sono ancora totalmente convinto, potrei aver bisogno di un incentivo. Mi dica, signor Knott, mi sorprenda. Lei quindi non sa cosa sia questa non precisata tragedia di cui la famiglia Macario è stata vittima? Nessuna diceria, nessun pettegolezzo?"  Nel mentre parlo, cammino vagando per la scrivania, con taccuino e matita in mano. Il taccuino pare consunto dalla quantità di informazioni annotate alla rinfusa, a volte senza alcun nesso logico, nel mentre cerco di arrivare a una pagina bianca su cui annotare le cose e in cui scrivo velocemente le informazioni salienti fornite dall'uomo.

Spoiler

Posso fare una qualche prova per capire se l'uomo sta omettendo volutamente informazioni? Psicologia?

Posso fare anche qualche prova su questa famiglia Macario, se ricordo qualche articolo di cronaca?

 

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Custode

L'uomo rifiuta la sigaretta con un gesto della mano, poi pare riflettere un momento su quanto ha detto il detective e infine scuote la testa "No, in effetti non sono riuscito a scoprire altro, è proprio per questo che mi sto rivolgendo a voi, è il vostro lavoro in fondo." Pare ora leggermente irritato "Quanto all'incentivo, vi darò un anticipo di 25 dollari e vi garantisco che riceverete un compenso adeguato a quanto riuscirete a scoprire, è sufficiente?"

 

@Daimadoshi85 / Magnus Carter

Spoiler

 

Fai un pure check su Psicologia per cercare di capire se Knott sta volutamente omettendo qualcosa.

Per quanto riguarda invece la famiglia Macario, non ti viene in mente nessun fatto di cronaca particolare, ma sicuramente può esserti passato inosservato, in una città grande come Boston leggi di tragedie ogni giorno; se qualcosa è stato scritto su quei fatti, probabilmente potrai trovarne notizia presso il giornale locale, la biblioteca o il municipio, tutti luoghi ai quali sei abbastanza avvezzo.

 

 

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Magnus Carter

"Ma certo, ma certo" - dico, con fare conciliatorio - "ma io come incentivo intendevo ulteriori informazioni riguardo la tragedia, non volevo parlare subito di venalità, mi perdoni. Per me è sufficiente, ad ogni modo. Se i miei colleghi non hanno niente da ridire, non vedo perché non accettare il caso. Ha per caso idea di dove poter trovare la famiglia al momento o avete perso i contatti?"

Spoiler

Ho fatto 47 su 60 a psicologia.

 

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Custode

"Non so altro della famiglia Macario" commenta in modo asciutto.

 

@Daimadoshi85 / Magnus Carter

Spoiler

Ti rendi conto che l'uomo è un po' infastidito dal fatto di dover chiedere il tuo aiuto perchè non è riuscito a scoprire nulla da solo, presumibilmente non ha alcun motivo per nasconderti ulteriori informazioni di cui è a conoscenza.

 

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Nicolas La Porte

Ne approfitto per prendere una sigaretta da Carter.

Mi sembra che il signore in questione non abbia problemi di liquidità, meglio chiedere tutti i dettagli subito prima di doverlo rincorrere nei prossimi giorni.

"Gentilmente mister Knott ci farebbe comodo avere qualche informazione in più, come il dettaglio su dove trovare la casa e se ci sono dei vicini a cui fare riferimento o evitare. Sarebbe sicuramente utile sapere il periodo in cui sono successi questi eventi, capire per quanto tempo sono stati in affitto in questa dimora e se prima di loro la casa era stata affittata ad altri."

Dopo pochi istanti di attesa incalzo "Ah, quasi dimenticavo, per caso ha trovato qualche documento di affitto nelle carte di suo zio? È possibile avere anche il nome completo del suo caro defunto?"

Mentre aspetto le risposte ne approfitto per accendere la sigaretta che avevo in mano mentre parlavo.

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Dr. Connor Patterson

Appena Nicolas si accende la sigaretta, gliela strappo dalla bocca e la spengo sul posacenere piu' vicino, rivolgendomi a lui con tono duro.
"Credo che tu sia ancora troppo giovane per rovinarti i polmoni, ragazzino."

Poi, recuperando un timbro di voce decisamente piu' gentile, mi rivolgo all'ospite.
"Chiedo scusa per le domande forse inopportune che sto per rivolgerle, ma credo che lei capisca, nel mio mestiere sono abituato ad essere abbastanza diretto. Lei ci sta comunque spiegando che, dopo la morte di suo zio, qualunque occupante è durato poco in quella abitazione. Lei è forse a conoscenza di qualche parente che potrebbe aver esercitato pressioni per prendersi la casa? E poi, ma questa è una domanda che le rivolgo solo a scopo conoscitivo, suo zio è morto di morte naturale?"

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Magnus Carter

Un sorriso si disegna sul mio volto alle domande dell'apprendista, ma cerco di non darlo a vedere, nel frattempo annoto tutti i nomi e le informazioni.

"Beh, signor Knott, non paiono esserci obiezioni dai miei colleghi sull'accettare il caso. La prego di darci tutte le informazioni di cui lei è a conoscenza, per cortesia."

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Custode

"Quante domande, in effetti avrei dovuto aspettarmele... proverò a rispodere a tutto, almeno per quanto di mia conoscenza." Knott fa una pausa e poi riprende a raccontare "La buonanina di mio zio rispondeva al nome di  Donald Hughes ed è trapassata per cause naturali, non ci sono altri parenti oltre al sottoscritto che possano avanzare pretese sull'eredità. L'edificio si trova al 104 di Salem Street, nella downtown, se chiedete di Villa Corbitt ve la sapranno sicuramente indicare. Come già detto, ho da poco ereditato lo stabile, quindi non conosco il vicinato. Mi risulta che i Macario non siano che gli ultimi di una lunga lista di precedenti inquilini, se ne sono andati ormai un paio di anni fa e da allora mio zio non ha più affittato la casa. Ignoro qualsiasi cosa sui precedenti abitanti..."

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