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Ma poi mica é così irrealistica come cosa: alla fine mica mandi i navy seals da Ciro o parcheggiatore abusivo, che tiene famiglia no? E quella del controllo piramidale é abbastanza assurda: prendiamo un ambientazione come il faerum: i png di 15esimo livello si contano sulle dita di una mano: anche manyarrows, re degli orchi della spina del mondo é di nono livello, e di sicuro se una tribù da qualche parte viene massacrata mica si muove. Anche perché ad un certo punto esiste un bilanciamento. Se la grande entità A si muove, stai sicuro che la sua nemica B che la sta tenendo d'occhio reagirà. Se invece degli aninomi personaggio sconosciuti da tutti si mettono in marcia per lo stesso obiettivo, nessuno ne prenderà nota. Certo, alla lunga attireranno attenzioni, ma alla lunga saranno anche passati di livello.

 

L'unico limite ai giocatori é... Il tempo che si perde, sia nei combattimenti, sia nell'interpretazione. Per mia esperienza il numero migliore per fare fluire un avventura é 3, ma si rischia che al gruppo manchino capacità. Quindi forse 4.

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Eviterei di prendere come termine di paragone i Forgotten Realms, un'ambientazione dove ci sono più avventurieri che contadini, e dove un personaggio, già al terzo livello ha equipaggiamento per un valore del 5% del PIL.

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18 ore fa, MadLuke ha scritto:

Eviterei di prendere come termine di paragone i Forgotten Realms, un'ambientazione dove ci sono più avventurieri che contadini, e dove un personaggio, già al terzo livello ha equipaggiamento per un valore del 5% del PIL.

E pensa un po', anche li i personaggi famosi di livello alto son pochissimi. ( Che poi la ricchezza consigliata per i pg è data dal Manuale del master, mica dell'ambientazione)

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4 ore fa, Disossabovi ha scritto:

E pensa un po', anche li i personaggi famosi di livello alto son pochissimi. ( Che poi la ricchezza consigliata per i pg è data dal Manuale del master, mica dell'ambientazione)

Vero, ma posto che per alcuni tipo me quei numeri sono fuori scala (preferisco valorizzare le capacità dei PG piuttosto che alzare il tiro con gli oggetti), l'ambientazione influisce eccome: se giochi in un'ambientazione low-magic come Dark Sun è pacifico che forse i valori da manuale sono da ritoccare.

Comunque quello che intendeva MadLuke è che un'ambientazione high-magic ricca che trasuda epicità come Forgotten non è un paragone adeguato per l'idea che ha in  mente lui

  • 5 settimane dopo...
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Rispondo con la mia esperienza:

Gioco in un mondo narrativo che esisteva da prima della nascita del nostro party, quindi con png buoni e cattivi di livello alto e molto alto in giro.

Per iniziarci al gioco il master ha usato un metodo secondo me molto valido: facevamo parte di un esercito e abbiamo disertato dopo aver scoperto verità scomode sui motivi della guerra, quindi avevamo a che fare con nemici di basso livello, visto che soldati normali, anche veterani, non vanno oltre il 2' o 3'lvl.

Poi con l'aumentare del livello non abbiamo NECESSARIAMENTE incontrato pg più potenti, ma magari quando eravamo di 2' o 5' evitavamo di andare a discutere con il comandante, mentre dal 10 in su sappiamo che è una cosa fattibile.

Incontriamo da sempre png e mostri TROPPO forti per noi, e si può dire altrettanto di nemici troppo deboli che non sanno con chi hanno a che fare, questo non significa che dobbiamo tentare il massacro ad ogni incontro.

Esiste la diplomazia, se incontriamo un drago con l'occhio grosso come il nostro corpo evitiamo di combatterlo, parliamo, perdiamo tempo, sperando che gli alleati che sappiamo essere nelle vicinanze riescano a trovarci, o cercando di castare di nascosto un "inviare" verso un PNG alleato di alto livello.

Se vivi in un mondo dove sai che esistono poteri sovverchianti, prima di attaccare a zero devi pensarci un attimo.

Certo, gestire in questo modo un party significa che se si fa un errore di calcolo ti ritrovi a combattere un nemico senza avere speranza, ma i teletrasporti di emergenza esistono per questo 😅

Tornando alla domanda principale: sono dell'idea che il bilanciamento dei combattimenti non sia un problema, soprattutto per un master che conosce nel dettaglio i pg, secondo me il numero ideale di pg in gioco va dai 3 ai 6/7

Con party meno numerosi il master deve impegnarsi con png vari per non rendere le interazioni noiose (anche se può benissimo funzionare) mentre con 6 o più pg le sessioni di combattimento possono risultare estenuanti, soprattutto perchè non tutti sono in grado di organizzare il proprio turno con anticipo, senza contare che più pg significa avere più partecipanti e diventa un problema trovarsi e organizzarsi, se mancano 2 persone diventa impossibile giocare.

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2 minuti fa, Incendio93 ha scritto:

Per iniziarci al gioco il master ha usato un metodo secondo me molto valido: facevamo parte di un esercito

Anche io ho usato questo metodo. L'idea "definitiva" credo mi sia venuta in mente guardando "The thin red line" (di cui però consiglio il libro di Terence Mallick): c'è un intero esercito, con corazzate e decine di migliaia di uomini incaricati di conquistare Gudalcanal, però c'è una particolare compagnia incaricata di conquistare una collina, e una particolare squadra incaricata di liberarsi di una postazione di mitragliatrice.

Seguendo questo paradigma, lo scontro si può modulare secondo l'esigenze del gruppo, senza far dipendere i destini del mondo da quattro anonimi.

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