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Messaggio consigliato

Inviata

Un caldo benvenuto ai miei giocatori , ecco il topic di servizio della nostra avventura 😊

 

Le regole per scrivere sul topic di gioco sono:

- Si scrive in prima persona (come se voi foste il pg). Niente presenze esterne che narrano o cose simili.

- I dialoghi del personaggio vanno scritti in grassetto.

- I pensieri del personaggio vanno scritti in blu .

- Eventuali cose scritte dal personaggio (biglietti, lettere, ecc) vanno scritti in rosso.

- Come titolo di ogni vostro post dovete mettere il nome del PG.

 

Io faccio tutti i tiri , voi descrivete solo le vostre azioni e mettete i punteggi

Per tutte le comunicazioni di servizio usate questo topic e non quello di gioco.

Se avete dubbi ,domande ,problemi o incertezze scrivete qui o mandatemi un messaggio privato.

 

Per le schede potete postarle qui o farle su myth weavers .


Inviato (modificato)

Certo 😊

Manuali : tutti quelli ufficiali Paizo.

Caratteristiche : Point Build da 25 

Razza : Al massimo da 15 punti.

Allineamento : tutti tranne CM e LB

Tratti: 2

Livello : 8°

Soldi : Come da livello.

PF: al primo livello prendete il massimo del dado, dal secondo la media arrotondata per eccesso (dv , d4 = 3; d6 = 4; d8 = 5; d10 = 6) + l'eventuale bonus di costituzione

 

Modificato da Dardan
  • Grazie 2
Inviato

Io conto di finire oggi, sono solo indeciso a cosa affiancare al druido per poter iniziare il gioco con vital strike. 3 livelli da barbaro danno più versatilità,ma avrei pochi round di ira, 3 livelli da guerriero danno più talenti, ma nient'altro 🤔

Inviato (modificato)

Io in serata lo posto 🙂 

@Theraimbownerd nell'altra gilda scrisse un background fighissimo che sembrava scritto a due mani da Emily Bronte e Stephen King! Attendo di leggergli il prossimo! 🙂 

Modificato da Kalieuros
Inviato (modificato)

Ok, ecco pronto il mio background. Scrivendolo, ho scoperto di essere doppiamente scemo, per due motivi:
1) I tiefling hanno le categorie di età di un umano, quindi la mia preoccupazione di essere una sessantenne rinsecchita in mezzo a dei baldi ultracentenari non aveva ragione di esistere. Poco male, alla fine il background è venuto anche meglio. 
2)Mi ero scordato di seguire questo thread, quindi se non fosse stato per @Kalieuros vi avrei fatto aspettare tutti. A proposito, sei troppo buono, spero davvero di essere riuscito a essere all' altezza delle tue  aspettative anche stavolta. Mi sa che è un po' lunghetto, mi faccio sempre prendere la mano con la backstory. Infine per il master, tecnicamente la mia PG venera un signore Qlippoth di Pathfinder, ma non ho trovato nessun altro immondo col dominio delle piante e legato alla fertilità se non in fonti mooolto oscure(oddio, c'è Zuggmoty, ma è molto inadatta al mio personaggio). Visto che i Qlippoth e gli Obiryth sono praticamente la stessa cosa, non si potrebbe fare un piccola eccezione e far trasmigrare Oaur Ooung in uno degli strati dell' abisso? Sono sicuro che c'è spazio 😉

Comunque, ecco il mio BG e la mia scheda, è una classica druida controller, nulla di troppo elaborato. Ovviamente, vista la veneranda età, le sue capacità da mischia sono praticamente inesistenti. 
https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=1975999

Spoiler

Winona Druida Life channeler


Per molti nel Faerun, avere una figlia Tiefling è una maledizione, ma, fortunatamente per Winona, il piccolo villaggio di Sandgrasp era una delle poche eccezioni. Situato in un’isoletta nel Mare delle Stelle cadenti, la vita a Sandgrasp è sempre stata difficile. Le forti correnti che circondano l’isola e la presenza dei pirati rendeva la pesca un’attività pericolosa e difficile, mentre il terreno sabbioso e salino era poco favorevole all’agricoltura. I raccolti erano scarsi, e le carestie frequenti. Anno dopo anno, l’erosione delle coste e la salinizzazione del suolo rendevano la loro vita sempre più dura, finché un giorno il raccolto fallì totalmente. Nemmeno una spiga di grano riuscì a sollevarsi dalla terra sabbiosa.

Gli abitanti di Sandgrasp provarono di tutto per sopravvivere. Chiesero aiuto ai villaggi vicini, ma nessuno aveva delle scorte in piÚ da poter condividere con loro. Chiesero aiuto ai sacerdoti di Chauntea, ma nessuno di loro aveva la forza di rendere fertile la loro terra. Provarono a sostentarsi aumentando la pesca e il commercio, ma una tempesta spazzò via le poche navi che avevano. Alcuni provarono ad andarsene in cerca di terre piÚ fertili, ma di loro non si ebbero piÚ notizie.  

La comunità era disperata, e stavano iniziando persino a diffondersi voci di cannibalismo ma, proprio quando tutto sembrava perduto, una misteriosa viaggiatrice arrivò al villaggio. L’anziana donna si presentò come una druida di nome Omahi, l’ultima superstite di un circolo ormai scomparso, che aveva osservato le pietose condizioni del villaggio e aveva deciso di aiutarli. La druida condusse il piccolo figlio del capo villaggio in mezzo ai campi, e di fronte agli occhi orripilati ed esterrefatti dei suoi genitori e di tutta la comunità, lo aprì da parte a parte col suo pugnale, spargendone le interiora ancora fumanti sul terreno. Prima ancora che i presenti riuscissero a processare l’orrore che avevano appena visto, subito iniziarono a sorgere dalla terra spighe così pesanti che quasi non si reggevano in piedi.

 Questo, spiegò la druida, era il più antico e potente rituale di fertilità, risalente a un tempo persino precedente agli dei, che invocava la più semplice e basilare regola della natura. Perché qualcuno possa vivere, qualcun altro deve morire. Solo il sacrificio di una creatura senziente avrebbe potuto dissetare la terra riarsa dal sole, ridando ai terreni di Sandgrasp la fertilità ormai perduta. Un lungo silenzio avvolse la folla riunita, finché la moglie del capovillaggio, la madre del bambino ucciso, non s’inchinò davanti alla druida, implorandola di insegnarle il rituale.

La druida sorrise, e disse che sarebbe stata ben disposta a insegnare i suoi segreti, ma in cambio il villaggio avrebbe dovuto rinnegare gli dei che li avevano abbandonati e iniziare a venerare la sua signora, il nome blasfemo di Oaur-Ooung. Gli abitanti, dopo qualche momento di esitazione, accettarono e nacque l’ordine delle Signore del sangue, accolite della misteriosa druida che avrebbero avuto il compito di officiare il complesso rituale per il sacrificio. Dopo qualche anno, silenziosa com’era arrivata, la donna sparì dal villaggio, dopo aver affermato che ormai non avevano più bisogno di lei.  Per secoli le Signore del sangue continuarono a officiare sacrifici, uno l’anno, raccolto dopo raccolto, e il villaggio non patì più la fame. Certo, molti ora evitavano la zona, diventata tristemente famosa per le numerose sparizioni dei viaggiatori, ma agli abitanti di Sandgrasp andava bene così. Meno stranieri in giro, meno possibilità che qualcuno potesse giudicare quella che loro vedevano come una scelta necessaria.  Anche quando nel villaggio iniziarono a comparire i primi Tiefling, segno inequivocabile della corruzione che ormai permeava la terra, gli abitanti non smisero di eseguire i sacrifici, ma anzi, i tiefling, specialmente se di sesso femminile, iniziarono a essere visti come benedetti, i più vicini alla leggendaria salvatrice di Sandgrasp. I tiefling di Sandgrasp, infatti, strappavano il ventre della propria madre per nascere, diventando così l’incarnazione stessa dell’alternanza di vita e morte su cui il villaggio si reggeva.
 

La nascita di Winona seguì questo esatto schema, e poiché il padre era stato offerto in sacrificio prima che lei nascesse, la piccola fu subito adottata dalla zia materna, crescendo insieme ai suoi molti cugini. Fin da bambina il suo acuto spirito di osservazione e la sua fascinazione per i cruenti rituali del villaggio vennero subito notati dalle Signore del sangue, che ne fecero un’iniziata non appena Winona raggiunse l’età fertile, come voleva la millenaria tradizione.


Winona ricorda quegli anni come i più felici della sua vita. Poteva godere del prestigio delle sacerdotesse, ma le pesanti responsabilità di quel ruolo non gravavano ancora sulle sue giovani spalle. Per quanto non fosse l’alunna più brillante, compensava abbondantemente con uno zelo ineguagliabile e una percettività quasi sovrumana. Imparò a quietare i dubbi nei sacrifici e a leggere i segni nel vento e nell’acqua del favore di Oaur-Ooung, finché un giorno giunse il suo momento di lasciare i ranghi delle accolite e di unirsi al circolo vero e proprio.

Winona non ha mai dimenticato il suo primo sacrificio, né tutti gli altri che si sono succeduti nel corso dei decenni. Li ha uccisi nella maniera tradizionale, aprendo i loro corpi e traendone vita per la terra.  Ognuno di essi ha assicurato che la comunità sopravvivesse per un altro anno, e per questo il loro sacrificio era onorato da tutti. Morivano dolorosamente sì, ma dopotutto non è la nascita l’esperienza più dolorosa per la madre e il nascituro? Come può quindi la morte essere da meno?   Questi sono gli insegnamenti che Winona ripeteva al suo gregge, rinforzando in loro la fede in Oaur-Ooung e assicurandosi ogni anno un volontario per i sacrifici.  A volte, quando Oaur-Ooung era particolarmente soddisfatta del loro operato, non era un abitante a essere sacrificato, ma uno straniero, incautamente approdato sulle loro coste. Quelli erano anni di grande festa, e il cuore di Winona gioiva insieme a tutta la comunità.

Purtroppo, l’ultimo visitatore ad arrivare al villaggio portò con sé non gioia ma rovina. Era, infatti, un druido di Chauntea, vittima di un naufragio e approdato per caso sulle loro coste proprio il giorno prima del rituale. Subito i cultisti cercarono di catturarlo, ma questi riuscì a fuggire, tramutandosi in un gabbiano. Winona eseguì il sacrificio il giorno dopo, ma per la prima volta dopo decenni la paura si fece strada nel suo cuore. Sapeva che gli abitanti della terraferma, abituati ala loro vita comoda e alle loro terre fertili non avrebbero capito le loro tradizioni. Avrebbero reagito come bestie ferali, spazzando via secoli di devozione per seguire la parola dei loro dei inerti. Purtroppo, dopo appena una settimana, queste paure si rivelarono fondate. Una vera e propria flotta di navi, la cui bandiera recava il simbolo di Chauntea apparve all’orizzonte, portando con sé armata di chierici, druidi e paladini. Furioso per il tentato omicidio del proprio accolito e per quella che vedevano come la suprema blasfemia del nome della Grande Madre, il clero di Chauntea scatenò tutta la sua furia sul piccolo villaggio. Le Signore del Sangue provarono a difendere il culto, ma era una battaglia persa in partenza. Solo Winona riuscì a salvarsi, scivolando via nel caos della battaglia.

Una volta al sicuro, per la prima volta nella sua vita, Winona pianse. Pianse a lungo per le sue sorelle, per le sue figlie e per tutto il villaggio. Pianse per la sua fede, per i secoli di tradizione scomparsi, e infine pianse per se stessa. Fino a un giorno prima era una rispettata guida spirituale, e ora era niente. Sessanta anni di vita andati in fumo in un istante. Per un attimo considerò il togliersi la vita, ma in quel momento ebbe un’illuminazione. Il dolore che stava provando altro non era che il dolore di un parto. Come la leggendaria druida errante Omahi aveva fatto ormai più di mille anni prima, ora stava a lei, l’ultima sopravvissuta del suo circolo, diffondere ai villaggi bisognosi la parola di Oaur-Ooung. Come l’agave, che fiorisce solo nel momento della morte, il suo villaggio aveva raggiunto il termine del suo ciclo vitale e lei ne era l’unico, prezioso fiore rimasto. Così, consapevole di non avere ormai più molto tempo, ma con la determinazione che solo una missione sacra può dare, Winona si mise in cammino, attraversando il mare delle Stelle Cadenti e dirigendosi verso la terraferma. E’ consapevole che la sua storia è troppo nota ormai nelle isole dei pirati, e spera di trovare persone più ricettive al suo messaggio nell’interno del continente.

 

Modificato da Theraimbownerd
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Inviato
11 ore fa, Theraimbownerd ha scritto:

signore Qlippoth di Pathfinder, ma non ho trovato nessun altro immondo col dominio delle piante e legato alla fertilità se non in fonti mooolto oscure(oddio, c'è Zuggmoty, ma è molto inadatta al mio personaggio). Visto che i Qlippoth e gli Obiryth sono praticamente la stessa cosa, non si potrebbe fare un piccola eccezione e far trasmigrare Oaur Ooung in uno degli strati dell' abisso?

Certo nessun problema.

  • Grazie 1
Inviato

Ah, un' ultima cosa. Tecnicamente questo archetipo che ho preso mi darebbe leadership gratis al 6, ma solo per attirare gregari da  sacrificare.  Ovviamente non l' ho messo perchè non c' entra molto con la campagna, è piÚ una cosa da NPC ma volevo comunque avvisare. Sia mai che mi metto a costruire un culto nel downtime....

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