Vai al contenuto

Capitolo I - Le Origini del Male


Pippomaster92

Messaggio consigliato

"Ah, siamo così grati alla bella signorina e al nobile padrone" e subito Velikii si sprofonda in inchini e tentativi di mostrarsi umile e servizievole. Ma continua a guardare la prigioniera sbavando e sghignazzando. Cosa che spinge la ragazza ad agitarsi ancora di più nel tentativo di liberarsi. Invano. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Arthorius Theos Azuj

<<Oh beh...direi che è il caso di iniziare a far il via alle danze, no?>> dico col sorriso, mentre mi osservo un attimo, pensieroso.

Inizio a spogliarmi. 
<<Non so voi, ma non ho minimo desiderio di dover spiegare a dei servi degli abiti insanguinati per poi dover uccidere anche loro.>> dico osservando i nostri sacrifici <<...è molto difficile trovare dei servi utili, piuttosto che nobiluomini inutili.>>

Link al commento
Condividi su altri siti

Jean Mantonero

Disgustoso. Commento sdegnato all'idea di lasciare la ragazza all'infido Quasit Concordo Arthorius, purtroppo per gente come noi è difficile trovare servi in generale. dico sospirando Prima o poi dovremo mandare qualcuno alla ricerca di servi, potremmo avere fortuna nei carceri... Anche se qui dubito ci sia gente interessante. Prima o poi dovremo trasferirci in una città decisamente più grande.

Link al commento
Condividi su altri siti

Yskandr

"Ah, sì. Sì. Nudi. Perché no?", dico a mia volta, apprezzando l'idea. "Ha senso, sì".

Poi, guarda il nostro infido Quasit: "Perché non dovrebbe divertirsi un poco anche lui? In fondo, è stato qui presente, a difendere la Tana, pazientemente, mentre voi eravate impegnati altrove".

Link al commento
Condividi su altri siti

Jean Mantonero

Essia... Che si diverta anche lui... rispondo ad Yskandr mentre sfondo con la spada il coperchio del barile ove è rinchiuso Fosco, con un calcio lo rovescio per poi trascinare Fosco fuori dal barile Svegliati, parassita. dico spalmandogli l'immondizia sul volto, per assicurarmi che si svegli Ascolta bene, Fosco, mi riconosci? Sono il tuo vecchio amico Jean... sorrido maligno Sei stato un'uomo molto irrispettoso, Fosco, ed i miei amici, qui, sono molto arrabbiati... ed eccitati... sogghigno mostrando i due uomini nudi alle mie spalle Tuttavia, puoi uscirne, se mi dici una cosa molto importante, potresti uscirne vivo... Sebbene con qualche orifizio dolorante... ridacchio cominciando a perquisirlo Fosco, il prezzo per la tua vita è questo: tutto il denaro che tieni nel tuo sfarzoso appartamento e i regali per la famiglia del Barone... Dicci dove trovarli e dopo esserci divertiti un pò, te la caverai con qualche cicatrice... Questa è la proposta, prendere o lasciare.

Spoiler

Bluff +11 Diplomacy +7 Intimidate +7

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Chloe

Buona idea, Arthorius. Rispondo al mio compagno, annuendo dopo le parole di Yskandr. Concordo. Velikii è stato diligente: è giusto che capisca che la fedeltà nei nostri confronti paga. È un demone inferiore, ma preferisco averlo come mio alleato che come nemico intento a complottare conto di me. A proposito dei servitori, potrei avere anch'io una buona notizia. Continuerò le sperimentazioni con la maga: ci sono importanti sviluppi, che potrebbero farci avere dei fedeli servitori mutati come il mio signore ha insegnato all'umanità. Ne parleremo meglio dopo i sacrifici. Dico agli altri cultisti prima di iniziare a svestirmi, attendendo in silenzio che Fosco risponda a Jean.

Link al commento
Condividi su altri siti

Fosco si risveglia lentamente, intontito e mezzo paralizzato dal veleno e dalle recenti ferite. Impiega qualche istante a comprendere il significato delle parole di Jean. E ancora qualche istante per trovare una risposta "Vi conviene..." comincia a dire, prima di mettere a fuoco il resto della stanza, gli altri presenti, i prigionieri, Velikii..."posso pagare per aver salva la vita! Se mi liberate...se mi liberate vi darò tutto e scomparirò per sempre. Non mi vedrete mai più!"

Link al commento
Condividi su altri siti

Jean Mantonero

Che peccato... sospiro fingendomi affranto Fosco, è la tua unica chance, non ti faremo uscire senza prima sapere dove trovare il denaro e i regali. Non ci fidiamo. Accetta la mia proposta o subisci le conseguenze. dico all'uomo per poi cominciare a perquisirlo, spogliandolo nel mentre.

Link al commento
Condividi su altri siti

Fosco ha in effetti su di sé del denaro, oltre che un bel pugnale (e la spada che già gli avevate tolto) sono di valore. Oltre ai vestiti, Jean trova un fazzoletto di seta, un anello con sigillo dei Tornati, un boccettino di profumo miracolosamente intero nonostante tutto. E basta, perché il nobile era uscito per quella che credeva fosse una semplice operazione di controllo, una breve uscita serale.

"È tutto in casa, è un luogo sicuro. Non potete uccidermi... è un reato punito con la morte! Lasciatemi, prenderò il mio cavallo e me ne andrò via dalla regione. Di, dirò che sono sfuggito ai banditi!"

Link al commento
Condividi su altri siti

Chloe

Guardo Fosco dall'alto in basso mentre implora il perdono per la propria arroganza, finalmente nel posto che si merita. Dobbiamo proprio liberarlo, Jean? Io e Arth ci tenevamo tanto a divertirci un po'... Dico con lo stesso falso candore indossato nella farmacia, lanciando un sorriso al nobilotto. Ed è giusto che i suoi zii siano svegli ed assistano: sarebbe scorretto non fargli vedere il coraggio del loro onorato nipote, disposto ad abbandonarli e ad offrirci le ricchezze di famiglia per avere salva la propria vita.

Link al commento
Condividi su altri siti

Jean 

Porto la roba a un'angolino della stanza, assieme al resto dell'equipaggiamento Cassaforti? Codici? Non c'è nient'altro? chiedo con fare quasi sbrigativo. Una volta ricevuta la risposta sorrido agli altri Oh, tranquilli ragazzi, divertitevi pure. disse dando il via libera ai due compagni con un'inchino fin troppo teatrale per poi mettersi da parte e cominciare a liberare gli altri ostaggi dalle loro piccole gabbie di legno. 
Una volta fatto ciò perquisisco ogni ostaggio per poi portare qualsiasi cosa di valore o utile assieme alle altre cose.
Ottimo, sarà meglio che mi spogli pure io. dico cominciando a levarmi le veste e appoggiandola con riguardo in un posto abbastanza asciutto, al suo posto, indosso la pelliccia di Presenza Tranquilli, sono sempre io, Presenza non parteciperà. Chi vuole iniziare? 

Link al commento
Condividi su altri siti

Arthorius Theos Azuj

<<Non credo che sia una famiglia tanto esmpatica, ma se così desiderate, Chloe...così sia.>> dico con un sorriso sulle labbra, mentre mi avvicino allo zio ed alla zia di Fosco.

Ala prima, di un semplice pizzicotto alla gamba, per farla svegliare, mentre a lui do un pugno ad una delle ginocchia.

<<Oh, perdonate se vi abbiamo lasciato dormire così a lungo. Ma non preoccupatevi, abbiamo tempo per tutti voi. In abbondanza.>> dico sorridendo ai due.

<<Non preoccupatevi, non preoccupatevi. Potete urlare quanto volete. È un posto dove nessuno, nessuno verrebbe a cercare degli insopportabili idioti sbruffoni quali voi siete. Che poi...di che vi vanterete, solo voi potete comprenderlo: non avete bellezza, non avete forza, non avete nulla di nulla se non l’oro...ed un sangue che vi ha reso orrendi e non perfetti. Che tristezza.>>

Link al commento
Condividi su altri siti

I due zii di svegliano intontiti, mentre Fosco cerca sempre più preoccupato di rassicurare Jean/Presenza "Sono in una cassa chiusa a chiave, la trovare sotto il mio materasso. È tutto ciò che ho qui, lontano da casa" 

Ma tutto precipita, perché Velikii sembra aver perso la pazienza: si trasforma in un lupo dal pelo sporco e scabbioso, afferra tra le fauci una gamba della sua vittima e la trascina verso l'altare. Lei si agita e si dimena, ma non può fare altro che ritardare la sua fine, non certo fermarla. Arrivato a destinazione Velikii ritorna quasit, balza sull'altare e l'afferra la giovane per i capelli fino a issarla in parte sul piano sconsacrato.

"Si nostri Padroni noi offriamo sangue giovane, carne innocente, paura e dolore. Noi offriamo i nostri servigi e chiediamo potere e forza" e poi con gli artigli e coi denti comincia a scavare nel corpo dell'umana, schizzando sangue e tenendosi saldo mentre lei si inarca e cerca di scuoterselo di dosso. Ma il demone persevera con maligna volontà, affondando le unghie e strappando brani di pelle e muscoli fino ad arrivare alle costole, spaccandole e azzannando il cuore con cattiveria. Quando la vittima esala l'ultimo tormentato respiro avvertire tutti un suono basso, quasi inudibile, come un tonfo lontano mille miglia. Anche Velikii lo avverte, ed emerge dal petto della ragazza con un sorriso malevolo sul volto "I Padroni hanno sentito...sono impazienti e soddisfatti. Ci riconoscono come degni servitori"

La scena non è durata poi tanto (in tutto ciò la vittima è stata forse la più fortunata tra i prigionieri), ma ha chiaramente scioccato Fosco e svegliato del tutto i suoi zii, che ora si agitano gridando come ossessi e arrivando a scuotere anche gli altri tre prigionieri dal loro stato di incoscienza...

Link al commento
Condividi su altri siti

Jean Mantonero

Bene, Fosco, la tua codardia e stupidità mi soddisfano. mi rivolgo a Chloe, Arthorius e Yskandr Abbiamo tutto quello di cui necessitiamo, per me è carne morta, adesso. Divertitevi ma attenti a non sfigurare nessuno dei tre, voglio che i loro volti siano ben riconoscibili... quest'ultima dichiarazione mi provoca una risata incontrollata, interrotta solamente dall'impazienza di Velikii.
Immagino che adesso sia il mio turno sogghigno Cerco di chiuderla qui, dubito che alla mia signora piacciano certi riti complessi detto questo, afferro uno dei due bravi per la collottola e lo pongo sopra l'altare, buttando a terra il corpo parzialmente divorato da Velikii Ultime parole? chiedo alla mia vittima per poi azzannargli la gola e cominciare a mangiarne dal corpo ancora vivo.
La stessa sorte è quella che attende il secondo bravo.
 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quando Jean sacrifica i due bravi l'altare, già sozzo di sangue, si sporca ancora di più. Il sangue cola a terra e forma il simbolo di Jezelda prima di espandersi in una macchina informe. In lontananza si sentono dei lupi ululare, e lo stesso Velikii ritorna in forma di lupo e finisce di divorare la sua vittima celebrando anche il successo di Jean.

Link al commento
Condividi su altri siti

Arthorius Theos Azuj

<<Suvvia, Fosco!>> gli dico avvicinandomi, mentre faccio uscire lentamente una frusta dal braccio, facendosela uscire dalle vene del polso sinistro. La spina dorsale di metallo nero che ne esce si dimena per qualche secondo, prima che la faccia guizzare per dare una sferzata alla schiena di Fosco.

Tutto questo per avvicinarmi velocemente a lui ed afferrargli la testa.

<<Su, su... non farmi aspettare. Voglio sentirti dimenare, un poco. Dai, dai!>>
E quello è il momento in cui, portato sull’altare, almeno due o tre volte gli sbatto la testa su di esso. Ma non per ucciderlo.

No, no, no...non così presto 

<<Mi chiedevo se farti del male possa spezzarti Fosco...ma non credo...o meglio, si. Chiederesti pietà. Ma non saresti...in frantumi. No, no. Credo che ti emasculerò. Sarà la cosa più adatta...era questo che pensavo di fare alla figlia del governatore, no? Punirla per ciò che pensa, per come si comporta?>>
Da lì a breve, la violenza carnale sarebbe partita. Ed in mancanza di lubrificante, il suo sangue sarebbe andato bene. Molto bene.

Link al commento
Condividi su altri siti

Chloe

Jean porta a termine il suo sacrificio, rapido e brutale come la sua signora, ma ciò che attira veramente la mia attenzione è il trattamento che Arth riserva a Fosco. Lo osservo con soddisfazione, guardando gli zii con un sorriso eloquente. Siete fortunati: l'umanità potrà avere ciò che le spetta di diritto proprio grazie al vostro sacrificio. Dico mentre cerco di tenere i loro volti verso l'altare, per non fargli perdere neanche un secondo del processo. Mi avvicino quindi a Fosco, lasciandogli qualche momento per respirare e riprendere coscienza prima di estrarre il mio pugnale. È un vero peccato che non abbia qui con me il mio composto: saresti potuto diventare un ottimo servitore. Sussurro al suo orecchio prima di incidere il simbolo di Haagenti, la pietra filosofale, sul suo sterno. Tratto quindi il simbolo con i componenti che uso ogni mattina per onorare il Signore dell'Alchimia, piantando infine il pugnale nel cuore di Fosco. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Gli zii di Fosco hanno gridato quando Jean ha fatto a pezzi i bravi. E fanno altrettanto quando Chloe li costringe a guardare la sorte toccata al nipote...ma le loro urla sono niente rispetto a quelle del nobile stesso. Il trattamento di Arthorius è lungo e doloroso e Fosco sviene e rinviene più volte.

È ben sveglio quando Chloe gli si avvicina e traccia col pugnale il marchio di Haagenti. Per un istante nell'aria si avverte il puzzo di sostanze alchemiche che ribollono ed esalano gas acidi e solforici. Tanto che l'odore del sangue scompare quasi del tutto. E poi Chloe cala la lama e trapassa il cuore di Fosco.

La carne attorno alla ferita si muove come cera fusa e il sangue schizza in archi bollenti mentre il cadavere si agita negli ultimi spasmi di vita.

Uno di questi nastri di sangue colpisce Chloe sul petto, formando il marchio demoniaco in modo fin troppo preciso.

 

I tre prigionieri rimasti sono ormai immobili, paralizzati in una sorta di passiva rassegnazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Arthorius Theos Azuj

«Che dispiacere...avrei voluto avere più tempo da dedicargli...» mi esce un sospiro triste, prima di fare quasi un applauso, strofinandomi poi le mani. «Vediamo, vediamo un poco...» dico avvicinandomi verso i due zii, le vittime che mi sono state "concesse" in questa situazione così divertente.
«Mi parete un poco...rassegnati. Non va bene...non va bene.» dico verso di loro. «Dovreste dimenarvi, urlarvi! Non avete cara la vita, non avete voglia di opporvi?Siete vecchi e tristi.» afferro per i capelli entrambi, iniziando a trascinarli.

«Avete qualche ultima bella parola? Qualche preghiera da pronunciare, qualche cosa da sussurrare? Non vorrete forse lasciarmi nella memoria soltanto la vostra inutile mediocrità, orsù!» 

Conficco una delle mie lame nel rene dello zio, attendendo che magari inizi a parlare la zia, o viceversa. Lo scopo in realtà però è un altro, rovinare anche questo ultimo desiderio e momento, prendendo la loro vita con violenti colpi di martello in modo da non farli finire di parlare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo...