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[Atto II] La visita al Gallo Nero


Zellos

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Juliano Demetrios

A dire il vero, anch'io sono interessato a iscrivermi. Dico prima di sedermi a tavola Giusto un'attimo Beregor, devo scambiare una parola con Arx, questione di un attimo dico per poi andare, senza aspettare una risposta. Dopo qualche passo mi fermo e mi giro verso Jasmine Jasmine, mi accompagneresti a fare l'iscrizione? Non ho idea di dove vada fatta.

Detto questo, la aspetto per fare l'iscrizione assieme. 

@DM e @Ghal Maraz, nel caso Jasmine fosse una spiona

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 Mentre torno dall'iscrizione, mi fermo da Arx dove dico rapidamente Purtroppo non sono capace di terminare la trattativa per ora, nel frattempo mi sono iscritto, avremo modo di ri-incontrarci.

Una volta tornato a tavola, aspetto che gli altri smettano di parlare per poi aprir bocca Koen, io vorrei iniziare questo discorso, adesso. Parlarne qui o nella taverna di Oleg? Mi guardo attorno diffidente Poco cambia, questa almeno è meno affollata... Continuo per poi riportare lo sguardo ai miei interlocutori.

Sono dell'idea che, effettivamente, avere un parlamento possa essere un buon modo per assicurarsi delle leggi giuste. Dico guardando Koen Ma la presenza di un Barone o di una... Baronessa... È necessaria. Il barone sarà colui che amministrerà la giustizia nel nostro paese e che avrà la saggezza di farsi assistere dai propri sottoposti... Dico sfiorando il tavolo con un gesto quasi drammatico ...e la forza d'animo di poter prendere le decisioni più difficili senza il minimo tentennamento! dico battendo il pugno sul tavolo, adesso però mi chiedo... Chi porterà il fardello di assumere tale compito? Oppure, forse, non siete d'accordo con me?

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@Plettro e @Ghal Maraz

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Il gargoyle vi guarda un secondo, facendo un cenno di saluto a Jasmine, poi gli appare in mano uno strano strumento che appoggia al volto, zona dell’occhio: un curioso strumento di metallo e vetro.

Dopo aver osservato qualche secondo Juliano, apre la porta.

La stanza è una grossa stanza rettangolare, di sette metri per dieci. La porta da cui entrate è disposta sul lato corto e sulla sinistra. Accanto ad essa ci sono altre sue porte di metallo, divise in due, e a destra un’altra identica a quella da cui siete entrati.

L’interno della stanza è particolarmente sontuoso, e davanti a voi c’è una grande scrivania in legno. Dietro di essa quello che non può altro che esser definito un trono. Ci sono varie piante e varie statue ornamentali, ed il pavimento è ricoperto di tappeti. Sulla scrivania ci sono vari libri, un tagliacarte ed un teschio di origine non umana. Sopra una candela ormai spenta. Sulla destra uno stendardo antico fatto in adamantio con sette decorazioni, sette stelle di mithral

La parete lunga sarebbe una immensa vetrata, ma il panorama è completamente nero.

Il trono si gira e stravaccato in modo non particolarmente educato, si trova un giovane uomo di una età compresa fra i sedici ed i venti anni. La figura è molto alta, i capelli ( la criniera) biondi più di lui. Varie treccine, code decorative decorate da gioielli. Porta un curioso misto di abito nobiliare ed armatura, tutto tendente all’oro, al nero ed allo scarlatto. È disarmato.

<<Benvenuti. Mi aspettavo di vedervi tornare in due, preoccupata com’era l’altra di che orribile gentaglia girasse per queste stanze ed aule, ed invece vieni con un altro compagno. A naso direi che è un poco diverso di indole...almeno in apparenza.>> sorride, prima di alzarsi, rivelando di essere poco più alto di due metri. La figura per quanto magra e slanciata è anche muscolare. Vi tende la mano destra, che porta un anello con sigillo all’anulare ed uno al pollice. Entrambi portano il medesimo simbolo ( quello dello stendardo). Si rimette a sedere chiedendovi di sedervi a vostra volta sulle poltrone. Estrae poi dalla scrivania due contratti, identici in tutto e per tutto, scritti prima in una lingua che cambia nella vostra lingua madre, poi in comune, infernale ed un’altra a voi incomprensibile. Dopo estrae un barattolo con una oscena creatura di carne e spine, con un’occhio sulla sommità, un pennino vivente che evidentemente usa il sangue per far firmare. 

<<L’iscrizione è di cinquecento monete d’oro a persona, oppure un servizio oppure una ciocca di capelli o goccia di sangue in caso di razze o lignaggio particolare. L’iscrizione di questo tipo porta un tatuaggio invisibile che permette di sapere dove si trovi  l’ingresso della taverna e degli altri simili servizi. Il contratto è abbastanza standard: impedisce violenza di qualsiasi tipo nel locale e l’obbligo di dare ogni informazione possibile agli impiegati. Inoltre si richiede di aiutare in caso di ospiti non iscritti e riottosi nel locale.>>

Prende fiato prima di iniziare a parlare ed indicare la creatura.

<<La firma tramite l’occhio dell’anima...è effettuata sia perché così avremo un vostro ritratto, sia perché ispeziona l’anima del firmatario ponendolo in una di nove macro posizioni, in modo che il servizio richiesto sia confacente al firmatario, in modo da evitare situazioni spiacevoli. Il servizio richiesto per cinquecento monete è di solito una sciocchezza come cantare una canzone per un bardo o fare una oretta di guardia per un mercenario. Qualora acconsentiate, firmate pure col sangue. Il servizio da effettuare sarà scelto da una lista dopo il vostro posizionamento nelle macroposizioni dell’indole. Qualora abbiate qualche domanda da farmi...fatela pure.>>

 

Accanto alla porta, in una divisa militare che avreste definito da parata, non fosse per lo strano corpetto color grigio chiaro che vi porta sopra, c’è un uomo molto muscolare con lunghi e vaporosi capelli bianchi e la carnagione rossa come quella del sangue arterioso. Una cicatrice all’occhio destro ed un pozzetto bianco coronano la figura che sarà alta un metro e settanta o poco più, impettito. 

@ToGrowTheGame

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<<Se hai bisogno del mio aiuto, in breve tempo potrei creare una copia di questo anello non magica. Ed io potrei sparire nelle tue carni. Ma sarebbe uno spreco, poiché in più tempo potrei crearti un diamante del valore di un lingotto d’oro. Scegli comunque tu.>> ti dice l’anello con la  voce atona.

Quando vai al bancone e parli con l’oste, questo ti osserva. Estrae poi un paio di occhiali per guardarti attentamente.

<<Puoi vendere al piano di sotto le tue armi se vuoi. Potresti ricavarci un prezzo adeguato.>> ti dice togliendosi gli occhiali dal naso ed iniziando ad ignorarti.

@Plettro e se vuole spiare @Ghal Maraz

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L’oste ti fa un cenno con il capo sin assenso, poi osserva te e Jasmine, poi il resto del gruppo.

<<Spero in caso non tutti insieme.>> dice lapidario.

Il cameriere che vi serve è il mezzelfo che Koen, Beregor e Lily hanno già visto, con i suoi capelli ed occhi color rosa chiaro. Vi sorride portandovi il menù. Il pasto costa un po’ ( una moneta d’oro, incluso anche di bevuta), ma è veramente buono ed abbondante. Il piatto del giorno è riso allo zafferano con carne, verdure e pesce, assai curioso.

Mentre state mangiando, la porta dell’ingresso si apre e vedete entrare un uomo sulla cinquantina, vestito in modo elegante da maggiordomo di palazzo, seguito da uomini in pesanti armature ricoperti di ingombranti mantelli neri. Dei servi ingobbiti ed un poco malnutriti ( per quanto ben vestiti, con una livrea rossa e nere, nei loro inquartati) trasportano un carretto. L’uomo sulla cinquantina, capelli neri lisci portati all’indietro e freddo occhi azzurri, parla con Arx e notate che alcuni avventori si fanno avanti per dargli casse di merci ( tenute in un privet) in cambio di tre lingotti d’oro.

Modificato da Zellos
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Jasmine Al-Alrae

Con quel poVco di Juliano

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"Sta bene, dunque. Datemi quella penna e poi ditemi che tipo di servizio mi richiederete", dico, aprendo il palmo. 

"Si intende che nessuno farà problemi per la mia tigre, giusto?", aggiungo, colta da uno sospetto. 

 

Nuovi arrivi (?)

Non mi faccio sfuggire la scena, mentre assaporo il pranzo, ma rimango, per il momento, in silenzio. 

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Valena Aurica

Osservo, mentre mangio, i nuovi venuti. Non c'è dubbio che questo luogo sia un covo di corruzione e criminalità. Per quanto possa esserci utile, dovrò trovare un modo per bandirlo dalle nostre terre...o magari limitarne gli spostamenti a poche zone specifiche. 
Per ora sono le parole di Juliano, ad interessarmi di più.

"Hai ragione, Juliano. Vi chiedo scusa se mi sono arrogata il diritto di candidarmi per il ruolo di Baronessa, poco fa. Idealmente avrei preferito parlarvene prima, e annunciare la cosa poi...ma converrete con me, oggi non abbiamo avuto una giornata normale o ideale" adagio la posata nel piatto vuoto e mi pulisco le labbra "Il discorso ormai è uscito, e rinviarlo ulteriormente non serve a nulla. Vi chiedo solamente una cosa: vogliamo parlarne qui? O all'esterno?"

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@Ghal Maraz e @Plettro

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<<Non siamo così stupidì da separare una risorsa dal suo usufruitore... e mi perdoni il termine freddo, ma dopotutto non vorrei star assumendo un rapporto inesistente.>> dice sorridendoti. Dopo la firma ( abbastanza dolorosa), lui appone un timbro a cui poi aggiunge una iniziale e dopo un timbro con ceralacca in un’altra zona. Nel momento in cui hai finito di scrivere, la penna si stacca per effettuare un ritratto di Jasmine fedelissimo. Poi pone una sigla nel riquadro dell’analisi dell’anima.

<<Ho una scelta per te: due ore di servizio come guardia alla Taverna di Artemide, un luogo dove avventurieri nei guai vanno a farsi curare, oppure puoi passare una serata di lavoro al Gallo Nero come cameriera ed occhi ed orecchie di Arx. Fai la tua scelta.>>

Il maggiordomo di palazzo si avvicina ad Arx, ci parla qualche secondo, poi estrae una scarsella, che viene rifiutata.

<<Fra lor signori, vi sarebbero dei cerusici? Ne avremmo bisogno sicuramente per due giorni, essendo fra di noi ben pochi esperti delle arti mediche, se qualcuno invece cercasse un incarico, avremmo bisogno egualmente di cerusici e di alchimisti.>> alcuni avventori sono pensieroso, ma notate che alcuni camerieri vanno a portare la notizia al piano inferiore.

Modificato da Zellos
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Juliano Demetrios

@DM e quella bruttona di Jasmine

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Accetto, dico senza esitazione. Per poi prendere la penna e firmare.

Io, invece? Che devo fare per iscrivermi? Chiedo dopo la risposta di Jasmine. 

 

Modificato da Plettro
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@Plettro e per @Ghal Maraz

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<Bene...bene. Anche per te una scelta: fare il secondino in una prigione planare ( con tutti i rischi che ne comporta) per un’ora, oppure sostanzialmente essere il picchiatore in un interrogatorio.>> dice Lord Ardente rimettendo a posto i due contratti firmati all’interno della scrivania.

 

Modificato da Zellos
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Jasmine Al-Alrae

Con Juliano (che non si lava!)

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"Credo che preferirò il Gallo Nero, allora", scelgo, in tutta risposta. 

@Zellos

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Editato. 

 

 

In taberna, quando sumus

Guardo incuriosita i miei compagni: non sono brava né ad assistere i malati, né a mescere preparati alchemici, quindi aspetto di capire se qualcuno di loro desideroso di farsi avanti. 

Modificato da Ghal Maraz
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Beregor

Dopo la risposta dell'anello e dell'oste faccio un sorrisetto e dico "Ah! no grazie queste armi mi servono per sopravvivere. Ti ringrazio." Mi aggrego agli altri con un'espressione un po abbacchiata "Niente da fare, a quanto pare se non sei un membro difficilmente ti affidano compiti. Però ho scoperto che nel piano inferiore c'e dell'altro. Che mangiate?". Prendo anche io il piatto del giorno e mi siedo a mangiare con gli altri. 

"Secondo me sarebbe il caso di valutare l'idea di instaurare una oligarchia. Non perchè non pensi che Juliano o Valena non siano in grado ma.. Siamo i fondatori e siamo in 7. Perchè dovremmo scegliere solo uno di noi come Barone o Baronessa? Le decisioni verrebbero sempre prese con la maggioranza..." Dico in risposta a Valena, riferendomi alle parole dette da Juliano ma poi entrano gli uomini in livrea rossa e nera e le cose si fanno più croccanti. Quando il maggiordomo fa la sua richiesta guardo gli altri e dico sottovoce "Dovremmo proporci? anche solo per capire di cosa si tratta.. Lily le livree ti dicono qualcosa? (Invito @Nilyn a fare un tiro di conoscenze) Sentite questa: possiamo dividerci in due gruppi uno o più vanno con loro e il resto del gruppo segue la.." faccio un movimento con le mani virgolettando "..spia."

@DM

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"Cos? hai detto diamante? Aahaha lo sapevo che mi avresti reso felice! Parliamone, però, preferirei che non entri niente nel mio corpo.."

Per il gruppo che entra vorrei usare Intuizione per capire se la situazione è da evitare. Se si tratta di persone con le quali è meglio non immischiarsi. - Intuizione +5 -

Per le livree invece uso Conoscenze (ho solamente conoscenze locali non so che posso utilizzare quello o devo utilizzare per forza conoscenze storia o nobiltà) comunque il punto è capire se ho già visto la livrea da qualche parte. - Conoscenze locali +8 Conoscenze Nobiltà +3 -

 

 

Modificato da ToGrowTheGame
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Valena Aurica

"Non so, Beregor. Una figura apicale e forte è necessaria a mio avviso. Non dovrebbe governare da sola, ma..." arrivano gli stranieri con le loro richieste. "Scusatemi, ho dei doveri" dico a bassa voce a chi è con me al tavolo. Mi alzo e mi faccio avanti.

"Non sono una cerusica, ma Iomedae mi concede il potere per guarire i malati e i feriti. Se potete riportarmi qui tra due giorni, posso aiutarvi"

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Lily

La giovane barda decide di fare compagnia al gruppo e prende un dolce, visto che il piatto del giorno è già sceso nel suo stomaco, attendendo così di vedersi arrivare qualcosa di dolce e preferibilmente cioccolatoso che possa far godere le sue papille gustative, mentre ascolta il discorso che avanza soprattutto tra Juliano e Valena. Beregor subentra con una nuova proposta di governo, ma l'ifrit non dice ancora nulla.. Lasciando che siano i più esperti a parlare, d'altronde a lei basta che non ci sia una sorta di tirannia come quella che ha sperimentato sulla sua pelle.
Gli occhi arancioni si concentrano sui nuovi arrivati, ascoltando le parole di Beregor e cercando di ricordare qualcosa in base a quelle livree.
x DM

Spoiler

Conoscenze Locali +9

Attenderebbe di capirci qualcosa e quindi dare le conoscenze necessarie al tavolo, prima di alzarsi e proporsi per quel lavoretto da due giorni.
Io sono disponibile! Il mio nome è Lily, non sono un'esperta nell'arte della medicina, ma sono in grado di utilizzare il dono di Desna e di Chadali per curare il prossimo.
Spiega, mentre richiama a sè il proprio pseudo drago bianco e il piccolo geco spunta nuovamente tra i suoi capelli, come se volesse presentarsi a quegli uomini.

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Juliano Demetrios

@DM e la peripatetica qual'è Jasmine

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Mmm... Picchiare un'uomo in un'interrogatorio sarebbe facile e sicuro, inoltre credo di poter essere il più adatto per questa faccenda. La scelta è ovvia... Mi volto instintivamente verso Jasmine, mi soffermo per un'attimo nei suoi lineamenti e nei suoi occhi scuri, tipici della sua gente. Poi faccio la mia scelta.

Preferisco fare il secondino.

Quello che propone Beregor è legittimo, ma è sbagliato, il mio piano è ovviamente migliore del suo.

No, Beregor, le oligarchie sono organi di governo estremamente lenti, che danno del loro meglio soltanto se guidati dal vile denaro. Non per niente le oligarchie sono spesso gestite da uomini ricchi che puntano ad essere ancora più ricchi a scapito di chi dovrebbero proteggere. Un'oligarchia "disinteressata" porta invece a lunghe discussioni infruttuose o a compromessi insoddisfacenti.

È per questo che preferisco una Baronia.

Ora che ci penso Valena, forse è meglio parlarne all'esterno.

Sono così preso dal discorso che non mi rendo conto nemmeno dell'arrivo si altri uomini.

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Koen

Nella taverna di Oleg? No, no, direi all'aperto, in modo che non ci siano orecchie indiscrete. Qui sanno già troppo per i miei gusti. Dico a Juliano a proposito del discorso sul futuro regno, ascoltando quindi quanto aveva da dirgli l'uomo del Cheliax e le risposte dei suoi compagni. Indubbiamente, un barone è necessario come figura di controllo. Solo così avremo un sistema bilanciato, senza abusi né da una parte né dall'altra. Ovviamente tutti noi dovremo avere un ruolo nel governo, oltre che un posto in parlamento. Dico prima di annuire alla risposta di Juliano a Beregor.
Guardo incuriosito i nuovi arrivati, a dir poco peculiari. Annuisco alla proposta di Beregor dopo aver sentito il loro annuncio, ma Lily e Valena non ci pensano due volte e si alzano dal tavolo. Vado io con loro, tranquilli. E, prima di dividerci, farò in modo di visitarti. Dico al ragazzo alzandomi, per avvicinarmi alla carovana Posso fornirvi anch'io dell'aiuto medico. Sono un cerusico nel senso più classico del termine, se il Tocco Guaritore mi assiste dovrei poter fare qualcosa per voi.

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@Nilyn

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L’inquartato di quei servi è abbastanza generico a Golarion ( nel Cheliax e nei suoi stati satellite il rosso ed il nero sono colori assai comuni) ma l’abbigliamento del maggiordomo di palazzo e dei servi è strano. Sei abbastanza sicura che NON siano di queste parti. Od Ustlav, oppure di un altro mondo.

@ToGrowTheGame

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Non sai perché, ma il maggiordomo di palazzo ti pare una persona avvezza alle menzogne, anche se in questo momento non ti pare stia affatto mentendo, anzi.

//(intuizione serve a capire se qualcuno mente, glissa, aggiunge in un dialogo, o per cogliere sfumature in una conversazione, non per cogliere dettagli che potrebbero necessitare invece di percezione oppure di descrittività del master)

Diresti che quell’inquartato era di un casato dell’Isger, una nazione fantoccio del Cheliax. Una famiglia importante probabilmente, imparentata con i “reali”, visto I colore.  Non è comunque strano ç he stiano a sbandierare troppo il luogo di origine

 

Quando buona parte del gruppo si avvicina, oltre ad altri avventori, l’uomo trae un sospiro di sollievo. 

<< Non posso che ringraziarvi, a nome mio e del mio signore. Se volete seguirmi...>> fa per girarsi, quando qualcuno gli fa notare che non lo fa certamente per carità ma vuole esser pagato. <<Per un lavoro simile direi che un lingotto d’oro al giorno va bene, no? Sempre che il signore non voglia essere più generoso.>>

@chi cura 

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Si tratta di partire subito, al prezzo di 1000 monete d’oro al giorno per due giorni ( minimo).

È evidente però che vuole partire al più presto.

 

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  • 4 settimane dopo...

@Ghal Maraz

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Vieni accolta come una vecchia amica e l’oste Arx ti offre un bicchiere di un vino speziato e caldo delle tue parti.

Non siete più l’argomento delle settimana ( essendo terminato il giro di scommesse) ma il Gallo Nero continua la sua febbrile attività. 

Rimanendo un poco di tempo, scopri che alcune persone, provenienti dal Galt, sono andati al Gallo nero per chiedere del Mastro del Sapere Koen. Non essendo membri ( ma essendolo te e Juliano) il Gallo nero si è dimostrato convivente e parco di informazioni. Pare però siano stati richiamati all’ordine da Lord Ardente: Koen dopotutto non è un socio e quindi può essere “sparlato” come è quanto si può.

Inoltre, lord Ardente ha una lettera per Juliano ed il taverniere la passa a te.

<<Avrei mandato qualcuno, ma visto che sei qui...>> dice facendo spallucce.

Note sparse: alcuni dei camerieri sono spaventati dalla fama di Lord Ardente ed alcuni lo chiamano “maestà” o “sua altezza”. Arx sembra considerarlo un amico incorreggibile se non dal marito.

 

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@Ghal Maraz

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I Galtiani sono tutte facce nuove. Non è tale l’uomo che li a portati, Ozymandias. È un abitante di Golarion, un osiriano che venera il caos come principio di mutamento e rinascita. Per alcuni è pazzo.

La fama del lord è dovuta al fatto che è il sovrano consorte di Somnus, oltre che una personalità  riconosciuta per le sue azioni da avventuriero planare, essendo uno dei membri del Vessillo Nero.

 

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@Ian Morgenvelt e @Ghal Maraz

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Quando entrate, come spesso accade venite salutati dagli avventori. A differenza della prima volta, questa volta sembra ci sia qualcosa di diverso: qualche risatina inespressa.

Una donna in abito rosa vi raggiunge appena entrata, con lo sguardo truce. Parte qualche risata. 

<<Prima che me lo chiedete, per voi costa tutto il doppio. E la birra sarà tiepida.>> dice un istante dopo, assumendo un secondo l’aspetto del taverniere ed un istante dopo di nuovo da donna. <<Odio il rosa.>>

Anche i camerieri sghignazzano.

 

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