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Inviata

Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente

La necessità di riunire i tredici Eroi dell'Occidente, nome che veniva più spesso utilizzato dagli abitanti di Arth per indicare il gruppo di avventurieri che fungeva da portabandiera per la guerra che stava avvenendo, richiedette tre ulteriori giorni e la collaborazione di Eipherys Silverstar.

Non ci fu quindi da stupirsi se i primi a giungere in carrozza al punto di incontro a Saikai, furono coloro che vennero accompagnati sulla costa dal druido Gargamellor e dalla sua compagna animale, il capodoglio Celestina. Il mentore di Winn'Ier diede la sua parola di riportare sani e salvi i prigionieri salvati, poco prima che il gruppo venisse raggiunto da un gruppo di samurai, i guerrieri scelti al servizio dello shogun Nichiya Kosuke, affinchè li scortassero sani e salvi a quella che fungeva da capitale pro-tempore.

Kirigashima era infatti la seconda città più popolosa di Saikai, l'ampia regione costiera del Continente Orientale, riconquistata a fatica dalle truppe dello shogun solo dopo che esse avevano ottenuto il supporto di un nutrito gruppo formato da ottocento uomini dei Fiordi, cinquecento dei Dragoni di Acquastrino, seicento fanti da Scogliera Argento, mille uomini dell'esercito di Arcoria e altrettanti da Garnia, oltre a duecento panettieri da Brughioro. Per quanto le battaglie avessero portato anche la necessità di molte riparazioni, quando il primo gruppo di avventurieri giunse, la nuova capitale sembrava aver già risolto il grosso dei problemi. Riconoscibile artisticamente per i particolari tetti in tegole e le abitazioni che si sviluppavano molto più in verticale rispetto ad Occidente, Kirigashima offriva uno spettacolo esotico per chiunque non fosse mai giunto in quel lontano paese.

Kirigashima (vista serale)

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Gli impegni dello shogun per consolidare gli instabili confini del suo stesso paese, in piena guerra contro le interminabili ondate nemiche, costrinse il gruppo di eroi ad aspettare più del dovuto. L'attesa non fu comunque dettata dalla noia, poiché offrì l'occasione a Clint, Oceiros, Seline, Celeste, Zhuge e Thorlum di visitare la grande città, in cui gli abitanti dagli occhi a mandorla sembravano api industriose. Ma pure il loro attaccamento alla tradizione, ai kimono e al loro dialetto che a volte rendeva difficile capirli, era solo una falsa impressione di quello che era un carattere molto educato e al contempo riservato. Gli stranieri non avrebbero saputo dire se ciò rappresentasse una effettiva apertura verso l'Occidente, ma a discapito di quale fosse il loro pensiero, la guerra sembrava non creare distinzioni di razza e i mercanti si dimostrarono tutti ben disponibili a fare affari con i nuovi venuti. Le bancarelle variavano da semplici souvenir a abiti di foggia locale, da specialità locali (che ebbero modo di conoscere bene) ad oggetti volti alla guerra come armi e armature elaborate secondo la tradizione di quel continente, costruite e trattate in ogni singolo dettaglio, come se il loro artigiano cercasse la perfezione in ogni gesto e in ogni singolo componente.

Il terzo giorno, accolti da una calca di bambini e curiosi, giunsero anche Chandra, Bjorn, Trull, Winn'Ier, Sharifa, Golban e Tom Po, i quali ebbero presto l'occasione di reincontrarsi per strada con i propri compagni. Essi poterono godere delle stesse novità che si erano presentati agli occhi dei compagni, che poterono guidarli tra i venditori di dango e tè verde, okonomiyaki, onigiri, ramen, soba, udon, sashimi e banane glassate ricoperte di zucchero servite su un bastoncino. Era una cucina molto diversa da quella a cui erano abituati, che giustificava le immense risaie che erano visibili dai punti più alti della città, sconfinate come i campi in cui crescevano il resto dei frutti che nutrivano quel grande e rigoglioso paese.

Coloro che erano giunti da più tempo avevano avuto modo di dormire presso le ampie stanze degli ospiti predisposte dallo shogun Nichiya, il quale finalmente ebbe il tempo di palesarsi a loro quando furono chiamati a cena. La presenza di così tanti eroi aveva spinto i cuochi di corte a offrire una offerta completa delle pietanze che avevano preparato, un menù di più di cento portate diverse che offrivano un vero e proprio ventaglio alimentare del Katai e che comprendeva anche molti piatti fritti andare a braccetto con il pesce crudo che era una componente importante. Bizzarra tradizione locale, al posto delle usuali posate vi erano solo una coppia di bacchette. I bagagli vennero portati alle stanze singole in cui ognuno poteva dormire, le cui pareti erano in cartapesta e le porte fatte in un leggero legno e binari su cui esse scorrevano all'apertura. Come letti vi erano dei giacigli noti come futon.

Al momento della cena con i suoi illustri ospiti, lo shogun Nichiya Kosuke fece il suo ingresso. A discapito dei regnanti giovanili cui erano stati abituati (con la sola eccezione di Augustus Mac-Tir), lo shogun pareva assai avanti con l'età, un vegliardo pelato e con una lunga barba e baffi grigi, la schiena curva sotto il peso dell'età.

Nichiya Kosuke

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Dopo un inchino da in piedi, egli si rivolse ai suoi ospiti Possiamo sederci disse dando così il via alla cena A quanto ho potuto capire, molto vi devo per l'aiuto che ho ricevuto. Sono addolorato che dobbiate visitare il mio paese in questi tempi. Prima della guerra Saikai era una rara gemma di bellezza, un paese in cui anche il più povero poteva portare cibo in tavola. Adesso non sempre è così e io stesso cerco di rinunziare a quello che posso, se può servire ad altri. Non fraintendetemi disse lo shogun sollevando lo sguardo e osservandoli con occhi a mandorla svegli e attentissimi Quello che non vi sentirete di mangiare non verrà buttato, ma verrà donato ai più poveri e alla mia fedele servitù.

Lo shogun Nichiya Kosuke parlò quindi in tono pratico agli avventurieri So che vi siete reincontrati solo oggi, quindi cercherò di riassumere le notizie che siamo riusciti ad ottenere. A nord-est di qui, nelle pendici sud di Ezo, sorge il Picco del Dolore. Non è una località interessante, anzi è spoglia e arida, solcata solo da venti freddi. All'interno di quella montagna, a quanto ci è stato detto dal generale Yodogawa Hisashi, sorge il complesso in cui vengono creati i ferrotitani, mostruosità partorite dall'unione di ferro, tecnologia del vapore e magia. Mostruosità capaci di abbattere interi eserciti e la cui potenza nello scacchiere della guerra è assai grande lo shogun bevve una tazza di zuppa per poi proseguire Io e i miei strateghi stiamo elaborando varie possibilità sulla base delle poche informazioni a nostra disposizione. So che i vostri sovrani erano soliti inviare piccoli gruppi, ma data l'importanza di questa missione abbiamo convenuto che non saranno sufficienti solo alcuni di voi. Ci servirete tutti per questa importante missione di infiltrazione e spionaggio che precederà il vostro ingresso in guerra.

Lo shogun rimase in silenzio, per dare l'occasione agli avventurieri di porgli le domande e conversare tra di loro. Per suggellare il suo momento di ascoltò, battè le mani per chiamare una delle sue ancelle, una graziosa e giovane coppiera mezzelfa che quando ebbe modo di vedere gli eroi finì per far cadere a terra la propria brocca, lo sguardo trasecolato fisso su Bjorn Havardsson.

Nonostante il kimono che indossava e l'assenza delle percosse che aveva visto al loro primo incontro, egli riconobbe subito Vaiara, la mezzelfa che aveva salvato quattro anni prima.

x tutti

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Inviato

Zhuge Liang

La città d'oriente

L'arrivo nella città orientale fu per Liang un momento agrodolce: fu felice di rivedere gli abiti, le architetture e i volti della sua infanzia e giovinezza, ma l'ombra della guerra rendeva tutto meno piacevole, come un'attesa snervante. Mentre raggiungeva il palazzo, Liang osservò le condizioni dei cittadini e delle forze alleate giunte in città.

Il banchetto

Liang si rivolse allo Shogun, dopo essersi inchinato con deferenza. Nobile signore, vi siamo grati per le vostre parole ed il vostro aiuto. Permettetemi una domanda: avete avuto notizie dell'Ordine della Fenice e del maestro Xiaou Dun? Certamente i miei confratelli stanno lottando duramente contro i signori della guerra e potrebbero essere molto utili nel controbattere alle forze di Ishibura.

Inviato (modificato)

Trull Tanner

Il mezzelfo fu lieto di vedere i propri compagni, tornati dalla loro missione. Non era ancora il momento di indagare su come fosse andata con l'Ordine e i suoi adepti, ma ci sarebbe stato tempo. Era già ora di fare onore all'ospite, alla sua accoglienza e alle sue parole.

“Nobile Signore, lasciate che vi ringrazi per quanto ci offrite, voi ed il vostro Paese. Dal canto mio, come Cavaliere e ciambellano di Firedrakes, ma anche come Trull Tanner, nato dai Forgiacciaio di Huruk-Rast, posso testimoniare che l'impegno ed il sacrificio delle vostre genti è ben noto, riconosciuto ed apprezzato. Ci impegneremo nella missione che ci attende con il consueto impegno e speriamo che il successo ci arrida. L'arte degli Schiacciagoblin ha purtroppo contribuito alla creazione dei ferrotitani, per tanto personalmente sento come un dovere di nascita quello di tentare di impedire il pericolo che l'opera di quei nani costituisce per le sorti della guerra ed il destino delle Terre che ci sono care.”

@ DM 

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Modificato da PietroD
Inviato (modificato)

Celeste(Ispirata Elocatrice) Eroe(Quori Du'ulora Furia Nera)

Kirigashima era la tappa che il gruppo avrebbe dovuto visitare per riunirsi coi restanti membri dei guerrieri di Firedrakes. L'esotica città ristabilì un po' di buon umore alla Borealis dopo gli eventi difficili avvenuti con l'Ordine Sinaptico: le tradizioni, le usanze ed i costumi erano sempre motivo di interesse per l'albina. Fu anche un sollievo sapere che Gargamellon non sarebbe stato con loro in quel soggiorno e che i prigionieri sarebbero stati scortati al sicuro. Sapeva anche quanto "staccare la spina" potesse aiutare e quella sembrava la situazione adatta. Durante i due giorni di pausa prima dell'arrivo degli altri la Borealis avrebbe cercato di trascinare la compagna e l'occultista a far compere, provando i costumi locali (in particolare i kimono) e scegliendone uno a tema floreare per sè. Oltre a questo si allietò cercando di assaggiare le pietanze locali  assieme a Seline ed Oceiros.

X DM

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L'alloggio offerto dallo shogun ebbe anche modo di ridare a Celeste un riposo decente rispetto quello passato sopra la balena ed allo stesso modo le diede l'occasione di poter parlare tranquillamente con la propria consorte.

Seline

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Il terzo giorno finalmente gli altri membri del gruppo riuscirono a raggiungere Kirigashima. Ed in quella occasione lo shogun ebbe modo di presenziare alla riunione generale. Dopo essere stati avvisati delle condizioni del paese gli eroi vennero messi al corrente dell'esistenza dei ferrotitani. Uh? Non ho mai sentito nulla del genere Celeste. Bhe nemmeno io... Osservò con aria confusa Trull per chiedere Scusate la domanda... Ma questi titani sono davvero così determinanti? Prima d'ora non eravamo mai venuti a conoscenza di queste creazioni. Da come ne parlate sembra siano più pericolosi  di qualsiasi arma o esercito a disposizione dei soldati del Katai. Chiese ingenuamente rivolta ai suoi compagni.

Modificato da Organo84
Inviato

Bjorn Havardsson (Kalashtar Ardente)

L'arrivo nel Katai fu sorprendente: aveva sentito di quella terra solamente dagli skald della sua gente, con termini degni delle più grandi saghe. Si limitò quindi a sorridere ai vari mercanti, annuendo interessato alle loro proposte, nascondendo la sua evidente ignoranza: quei nomi gli parevano solo i suoni sgraziati prodotti dalla sua lama durante un allenamento. Vennero quindi condotti a corte, ma non fu certo in quel luogo che finirono le stranezze: le camere avevano delle pareti di cartapesta, che Bjorn rischiò di spezzare appoggiandovisi, e i letti erano simili ai giacigli che usava per accamparsi. Deve essere un modo per essere sempre pronti a partire... Una necessità delle guerra, poveretti. 
Lo shogun li invitò a tavola, dove ebbe modo di congiungersi a loro per la cena. Fu qui che arrivò il peggio: dovette provare a mangiare delle portate a dir poco inusuali con degli... spiedini? Li alzò perplesso davanti a sé, decidendo quindi di usarli nella maniera più opportuna: provando ad infilzare ciò che gli veniva messo nel piatto. Ci pensarono i loro importanti compiti a distoglierlo dall'imbarazzo: la loro futura missione sarebbe stata quella di infiltrarsi nel centro della produzione dei ferrotitani e sabotarla, così da colpire il loro nemico dritto al cuore. La ringrazio per le informazioni, Jarl di Saikai. Volevo chieder... Il guerriero fu costretto ad interrompersi per via di chi stava giungendo al tavolo: la guardò ad occhi sgranati e bocca aperta, incredulo di quella sorta di miracolo. Vaiara.... La piccola Vaiara... Era viva e stava bene. Non si trattenne e si alzò dal tavolo, lanciandosi ad abbracciare la mezzelfa. Vaiara! Che Woden sia ringraziato, sei salva! Non posso crederci... Non è possibile! Questo è un miracolo! Disse prima di rendersi conto della situazione sconveniente, staccandosi dalla mezzelfa e facendo un cenno di scuse allo shogun. Mi scusi, jarl, ma Vaiara è una vecchia conoscenza... E rivederla è un evento piacevolmente inatteso. Ma sono sicuro che dopo avremo modo di parlare. Concluse rivolto alla mezzelfa, tornando a sedersi al tavolo Stavo dicendo, quale sarebbe il nostro obiettivo? E saprebbe fornirmi una piantina dettagliata del monte o delle descrizioni precise del luogo? E sa se saranno presenti dei membri degli Undici in loco? Chiese all'uomo, per poi rispondere alla domanda di Celeste Sì, lo sono. Sono delle mostruosità enormi, dei giganteschi ragni di ferro dotati di chele in grado di frantumare un uomo in un colpo e di una bocca in grado di sputare fuoco. E bastano due uomini a manovrare un singolo titano. Potremmo abbatterne uno se lo dovessimo affrontare tutti insieme... Ma spenderemmo enormi risorse, senza comunque riuscire a proteggere le normali forze. Sono la ragione che ha portato Yodogawa a tradire e i reali a offrirgli un compenso tanto alto. Spiegò all'elocatrice, facendo quindi cenno a Thorlum per fargli capire che avrebbero avuto bisogno di parlare più tardi.

Inviato

Winn'Ier Deh Puh

Winn'Ier presenziò alla cena palesemente dispiaciuto di fronte allo scempio che avevano fatto al cibo che tanto amava.

Il Salmone.

Bjorn... Bjorn... Guarda il salmone... Bjorn, che hanno fatto al salmone? Povera bestia Bjorn! Povero Salmone! Ma non ci azzecca niente con questa toba bianca... Ma come cucinano questi?! Continuò mugulando, guardando il cibo mentre scuoteva Bjorn per farli vedere tale scempio.

Dopo la cena, Winn avrebbe comprato dei bracciali tigrati di pessimo gusto. Tigrate... Proprio come il divano di Willow! Sigh.

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Inviato

Seline

x DM

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Kirigashima ebbe modo di ospitare una nuova Seline che ebbe modo di accettare il cognome della madre per portarlo con un certo orgoglio. La possibilità di riavere una famiglia la stava cambiando in tutto e per tutto, dimenticando persino di comunicare chissà cosa con la pietra che aveva fatto consegnare a Marie Antoniette. I suoi occhi scarlatti ebbero modo di conoscere le tradizioni del luogo, sebbene quel periodo di relativa calma la annoiasse abbastanza.. Almeno su qualche particolare non sembrava essere cambiata per nulla, accompagnando Celeste con un'espressione a volte seccata e a volte interessata a seconda di ciò che poteva stuzzicare la sua mente.. Di certo la possibilità di provare la cucina locale non mancò, gradendo in una qualche maniera quello che la gente del luogo chiamava "sashimi". Quella dentatura leggermente appuntita gradiva proprio trangugiare la carne fresca di salmone, tonno, branzino e qualsiasi altra creatura marina le propinassero.
Ebbe modo di offrire il pranzo e la cena ad Oceiros, d'altronde è proprio grazie a quest'ultimo che riusciva ancora a respirare, a scoprire questa nuova cucina, a riavere sua madre e continuare la ricerca di suo padre.

x Celeste

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Durante la cena, Seline si ascoltò i discorsi dei propri compagni, senza dare particolare attenzione a nessuno di loro comunque.. Sapeva ciò che pensavano della sottoscritta e, nonostante il suo cambiamento in quella follia mentale, decise che non le interessava minimamente cercare di far comprendere loro la sua situazione.. La riteneva una semplice perdita di tempo e quindi decise semplicemente di ascoltare le parole dello shogun e del resto della compagnia.. Senza evitare che qualche commentino divertito uscisse dalle sue labbra.
A parte il roteamento degli occhi alle parole di Trull e Zhuge, ritenendole troppo pompose, non evitò di rispondere a Winn'Ier.
Essu.. Mangia e smettila di commentare! Non sarai mica una boccuccia spero..
Commenta la tiefling per cercare di usare al meglio quelle bacchette che, grazie ai due giorni precedenti, aveva imparato a maneggiarle.. Più o meno.. Difatti qualche pezzetto finiva per terra con uno sguardo dispiaciuto da parte della stregona, finendo per pescare direttamente con le proprie mani.
E ti pareva se non conosceva anche questa...
Un commentino a bassa voce, ma forse neanche troppo bassa, quando Bjorn riconobbe Vaiara.

 

Inviato

Clint Draconis

Solo la naturale curiosità di Clint gli aveva permesso di tollerare quei tre giorni di inazione ed inutilità senza eccessivo fastidio: spersi in un continente distante, separati da casa da un intero oceano, con alle spalle una missione incompleta e nella prospettiva di una irritante vaghezza, l'adepto si ritrovò spesso a pensare a casa - qualunque essa fosse, ormai -, alla sua (confusa ed improbabile) famiglia, alle tante vicende che li avevano condotti lì, alle storie incompiute ed alle speranze infrante.

Quando infine si riunirono, tutti incredibilmente sani e salvi, Clint si costrinse a seguire il discorso, che però, come era ormai abitudine, lasciava quasi più domande che risposte. 

"Spionaggio? Infiltrazione? Cioè, dobbiamo indagare e basta, onorevole Shogun?

Perdonate la franchezza, ma si tratta solo di questo?

O dobbiamo, piuttosto, danneggiare la produzione?

Perché, altrimenti, non capisco la necessità di inviare noi...", domandò Clint, tagliando dritto al punto. 

Inviato

DM

Bjorn! eclamò Vaiara, raggiungendolo in quello che fu un momento intimo assai pubblico. Gli anni passati sembravano aver modellato in meglio la giovane mezzelfa, ora giovane donna. Gli ultimi segni della sua adolescenza erano stati sostituiti da lineamenti marcati, il corpo risanato come lo spirito. La mezzelfa abbracciò l'uomo dei Fiordi, che venne investito da un profumo di lavanda prima che la giovane prendesse il suo viso tra le mani, un candido sorriso stampato sul volto Non sapevo foss-- anche Vaiara si interruppe, imbarazzata, quando si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di loro. Ricompostasi, fece un profondo inchino in direzione dello shogun Perdoni la mia mancanza di rispetto, mio signore disse. L'anziano lasciò correre quello slancio di affetto, l'ombra di un sorriso che spuntava sotto i lunghi baffi Nessun problema, Vaiara. Al termine della riunione potrete parlare in privato.

Lo shogun Kosuke annuì alla domanda di Liang In parte, sì. Sono addolorato di doverti annunciare che buona parte dell'Ordine della Fenice di Giada è stato sconfitto dagli Undici, l'elitè di combattenti di Ishibura. I superstiti, o per essere precisi coloro che hanno l'età per combattere, sono Moshi Zakuya e due giovani suoi compagni che egli ha “risvegliato” nel corso di questi anni spiegò l'anziano capo Egli sta coordinando azioni di guerriglia a Shuto in questo momento, fornendo un aiuto inestimabile agli eserciti alleati mentre stiamo organizzando l'invasione.

Nichiya Kosuke raddrizzò la schiena, osservando i presenti Il piano finale non consiste in una guerra di conquista. La necessità di spostare così tante truppe in una terra per voi straniera rischierebbe di costare troppo. Le truppe dell'Occidente marceranno invece verso Katori, nel tentativo di conquistarla in un unico assedio. Sarà un rischio grande, in cui scommetteremo su ogni singola risorsa che è stata schierata nello scacchiere della guerra. Ma se conquisteremo la città, e magari uccidere Ishibura stesso, la posizione della più grande città del Katai renderà semplice la conquista del resto dei feudi Kosuke tossì per poi proseguire Aver fatto di Katori il centro nevralgico della guerra potrebbe infatti rivelarsi un'arma a doppio taglio per Ishibura. Ed è su questo che contiamo.

Lo shogun appoggiò i gomiti sul tavolo, per poi congiungere i polpastrelli delle mani in una posa riflessiva Prima di ciò, però, sarà importante tentare di fermare la produzione dei ferrotitani. Sono una ideazione recente spiegò lo shogun in risposta ai dubbi di Celeste Un parto della mente malata di uno dei membri degli Undici. Il vostro amico disse riferendosi a Bjorn Li ha descritti bene, sono capaci di sventrare anche la migliore armatura completa. La loro stazza compete con quella dei draghi che avete affrontato il che sì, li rende di certo importanti. Non ne sono stati sviluppati molti per fortuna, quindi se riusciste a fermare la produzione e magari anche i prototipi già operativi, eliminereste un grosso vantaggio per i nemici aggiunse per chiarire il dubbio sul ruolo degli avventurieri posto in essere da Clint. lo shogun prese una sorsata di tè, per concludere il suo pasto e rispondere alla richiesta di informazioni avanzata dal kalashtar Il rischio di fallimento c'è, nonostante le nostre informazioni, quindi il vostro tentativo non deve essere per forza una missione suicida. Ad ogni modo abbiamo seguito i carichi di ferro fino al Picco del Dolore, scoprendo che la struttura all'interno deve disporre per forza di un ampio personale e forze di difesa preparatissime. Sappiamo di almeno un membro degli Undici all'interno, poiché Maki Tetsuo non ha più lasciato la struttura dalla sua apertura, mentre la sicurezza è stata affidata a un occidentale come voi, che dopo alcune brevi indagini abbiamo scoperto chiamarsi Paradiso Velleri.

Prima che la nostra spia venisse scoperta, ci ha inviato i progetti originali della zona di carico e scarico merci spiegò lo shogun, chiamando un paio di servi che fecero spazio sul tavolo per mostrare delle pergamene ingiallite su cui erano riportati gli schemi architettonici della parte iniziale della struttura Come potete vedere vi sono due strade principali. I nostri strateghi hanno stabilito la migliore strategia possibile per assicurarvi le minori perdite, quella di dividersi per confondere il personale che possa scoprirvi, per poi riunirvi nell'anticamera della produzione centrale. Ma dovete fare attenzione, c'è una particolarità nei sistemi di sicurezza lo shogun puntò un dito per indicare due porte, una per ogni strada Esse possono essere aperte solo dall'interno. Per fortuna abbiamo trovato una strada alternativa, un condotto di areazione necessario per questa massiccia struttura, il quale può essere attraversato in sicurezza da uno solo di voi, un esperto che possa raggiungere le porte dall'interno e aprirle a beneficio di entrambi i gruppi che si faranno strada lo shogun quindi rimarcò le due strade a disposizione, che attraversavano aree destinate allo stoccaggio temporaneo Dovrete coordinarvi con attenzione, quindi consiglio di scegliere un leader in entrambe le squadre, qualcuno che possa ispirare lealtà attraverso l'esperienza e capacità di guidarvi tra le linee nemiche. Giunti nell'anticamera dovrete agire a vostra discrezione, poiché non abbiamo informazioni su ciò che troverete all'interno e su come potrete sabotare la produzione e i prototipi attivi. Vi sono domande?

Un interruzione giunse, ma non dagli avventurieri. Un servo si avvicinò al suo signore, per poi inginocchiarsi e porgergli una coppia di missive. Kosuke controllò la prima, leggendola con sguardo attento, prima di annuire e congedare il suo servitore. Quindi allungò la seconda agli avventurieri E' arrivata una staffetta per voi, da Firedrakes, scritta dal generale Yodogawa con un dossier solo per i vostri occhi gli avventurieri furono quindi liberi di poter leggere il resoconto inviato.

Contenuto della missiva di Yodogawa

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x tutti

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Inviato

Sharifa Al Rasul (lizardfolk stregona)

La stregona si inchinò allo shogun e gli mostrò ogni deferenza prescritta dalle regole diplomatiche, ascoltandolo con interesse genuino ma anche annuendo nei momenti più giusti per sottolineare il rispetto che provava nei suoi confronti. Dopo la fine delle spiegazioni la donna rimase meditabonda per qualche istante, poi prese la parola "Nobile shogun, le vostre parole sono chiare e le informazioni che siete riuscito a procurarvi sono estremamente utili. Parlo con sincerità quando dico che probabilmente sono la chiave di volta per la futura campagna contro i nostri nemici: la distruzione di questi costrutti arcani è di vitale importanza e deve essere portata a termine il prima possibile. Mi spiace doverlo dire, ma sarebbe ottimale poter uccidere anche Maki Tetsuo affinché non gli sia possibile replicare questi orrori di ferro e morte" indicando con un cenno della mano i propri compagni, Sharifa aggiunse in tono più concreto "Dobbiamo di certo discutere tra di noi su come dividerci e come operare al meglio delle nostre capacità; per ora però non ho domande da farvi, onorevole ospite. Siete stato lodevolmente esaustivo"

Inviato (modificato)

Bjorn Havardsson (Kalashtar Ardente)

Il guerriero mostrò un interesse ancora più vivido al sentir nominare Paradiso Velletri: sapeva quanti problemi aveva creato alla sua terra, non vedeva l'ora di catturarlo e vendicare finalmente la sua gente. Voi che lo avete già combattuto... cosa sapete dirci di Paradiso? Chiese ai suoi compagni che si erano infiltrati nella città da cui l'ambasciatore aveva aiutato sua madre ad instaurare quel (breve) regno di terrore. Annuì quindi a Sharifa, aggiungendo Terrò con me la mappa: ora sono in grado di incanalare il mio potere in maniera più precisa, posso trasportarvi in qualunque luogo che io sia in grado di immaginarmi. Prese poi il dispaccio giunto da Firedrakes, leggendo le informazioni che attendevano sugli Undici. Tutte persone dall'indubbia abilità, uomini e donne che avrebbero potuto fare molto, se solo non avessero deciso di tradire l'umanità e vendersi alle folli crisi d'onnipotenza dei draghi. Sì, Tetsuo deve essere necessariamente eliminato. Temo non ci sia modo di convincerlo di passare dalla nostra parte. Disse con amarezza ai suoi compagni.

Dopo la loro piccola riunione, fece cenno a Seline di fermarsi: doveva comunicarle quanto gli era stato detto da Nicolette, per quanto non gradisse l'idea di dover parlare con la tiefling.

Con Seline

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Vecchi incontri

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Discussione con il nano (Gruppo del capitolo 25 (se vogliono), Thorlum)

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Modificato da Ian Morgenvelt
Inviato (modificato)

Celeste(Ispirata Elocatrice) Eroe(Quori Du'ulora Furia Nera) 

La riunione richiesta da Kosuke proseguì elecando i dettagli le specifiche della missione che sarebbe seguita nei successivi giorni. Quando le venne fornita una più ampia descrizione di questi ferrotitani l'elocatrice deglutì leggermente. È straordinario come il genere umano abbia così tanta fantasia nel trovare sempre nuovi modi per uccidere. N-non posso darti torto... Capisco... Rispose allo Shogun dopo le delucidazioni. Osservò con cura le pergamene architettoniche della struttura di Picco del Dolore, squadrando le indicazioni sulle porte e sul condotto di aerazione. Quello che dovrà andare sarà solo... Dovremo scegliere con cura. Poi controllò le area del diversivo. Finché le porte non si apriranno i due gruppi rischiano di rimanere per troppo tempo spalle al muro. Dovremo suddividere per bene i teletrasporti che abbiamo a disposizione e la potenza di fuoco degli incantatori. L'elocatrice dopodiché si portò la mano sinistra sul mento, gli occhi si illuminarono completamente. Colui o colei che si avventurerà nel condotto potrebbe rimanere in contatto mentale con Bjorn, in questo modo potreno coordinarci meglio, che ne dite? Chiese la Quori per poi soffermarsi su Bjorn. Gli occhi passarono anche sulla figura di Vaiara, donandole poi un sorriso. Lo sai, non ha mai smesso di preoccuparsi per te. Indicò con il pollice il nordico. Poco dopo gli occhi spensero tornando normali. È un piacere fare la tua conoscenza finalmente. 

Quando la riunione ebbe termine un messaggero fece la sua comparsa donando agli avventurieri una missiva scritta dal generale Yodogawa, figura che la Borealis conosceva solo di nome. Dopo aver ascoltato la lettera, letta da qualcun'altro, Celeste si mise una mano sulla fronte, scostandosi la frangetta di capelli bianchi dalla fronte. Sembra quasi si siano incontrati come noi... Quella affermazione rimase in sospenso, ricordandosi dei primi incontri con ogniuno dei suoi compagni di viaggio. Quattro anni eh? Sì... La vita scorre abbastanza velocemente non trovi? Sei quasi a metà del tuo tempo. Va bene così...

 

Quando la riunione fu conclusa la Borealis chiamò a raccolta i propri compagni... Ehm ecco... Io ed Eroe avremo ideato qualcosa di utile per tutti. Gli occhi si illuminarono completamente lasciando alla Du'ulora le spiegazioni. Ehm ehm... Ecco... La magia di cui è composta Celeste, la stessa che le fornisco io e che aiuto a gestire, come sapete le fluisce in tutto il corpo. Nei suoi anfratti vi sono degli "scarti magici" che si accumulano dopo ogni battaglia o comunque ogni volta che fa ricorso al suo flusso magico. La quantità prodotta ogni volta è irrisoria, ma piano piano si accumula ed essenzialmente rimane inutilizzata. Ora ne abbiamo accumulata molta ed ho pensato di poterla sfruttare per accrescere o modificare le nostre capacità magiche. Non solo, ma io e Celeste possiamo addirittura condividerla con voi, in caso ne sentiate il bisogno. Non ci vorrà neanche molto tempo. Gli occhi si spensero e l'elocatrice squadrò i suoi compagni leggermente imbarazzata. Volete provare? 

 

Equilibrio magico(Bjorn, Seline e chiunque voglia cambiare talenti, punti abilità e incantesimi conosciuti) 

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Modificato da Organo84
Inviato (modificato)

Seline

Continuò la cena mentre lo shogun continuava a discutere e ad esporre la strategia da adottare, insieme alle creature terrificanti in costruzione. C'era chi mostrava determinazione, chi preoccupazione, chi rabbia, ma la tiefling sembrava semplicemente divertita dal poter usare quelle bacchette per mangiare il pesce crudo, trovando il tutto tremendamente noioso quando il suo stomaco fu sazio e non rimaneva altro da fare che ascoltare quei discorsi. Quando fu il suo turno di leggere quella lettera che parlava degli undici, la tiefling la prese in mano per scorrere velocemente..
Bla bla bla bla.. Undici stupidi da far fuori, va bene.. Firmato, tizio di cui frega poco anche a noi, visto che non ci vuole neanche rivedere.
Commentò per poi alzarsi alla fine di quella riunione e riflettere un poco sul da farsi, voltandosi verso la moglie.
Sai che non sono molto brava con le strategie e cose del genere. Fammi sapere come dovrei divertirmi e vedrò di farlo, anche se l'idea di introfularmi da sola potrebbe essere divertente, che ne dici Bjorn?? Ah, Celeste, non c'è bisogno che rammenti il nostro dovere coniugale di stanotte ovviamente..
Chiese la tiefling in direzione del kalashtar con cui potrebbe rimanere in contatto mentale per poi cercare di allontanarsi, ma venne fermata proprio da quest'ultimo e l'espressione si fece piuttosto perplessa.
Mh? Con me?
Chiese per indicarsi con l'indice destro.
Non mi pare di aver fatto nulla di male stavolta, ma stiamo a sentire... A meno che il tuo senso dell'umorismo non sia incredibilmente precipitato.
Si congedò dal gruppo quindi con un gesto della mano destra per poi ascoltare il discorso del Kalashtar.

x Bjorn

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Equilibrio Magico [x Bjorn, Celeste e altri]

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Modificato da Nilyn
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Golban Brown Drowdson

Finiti i convenevoli a Firedrakes il gruppo fu inviato direttamente nel Katai. L'arrivo del paladino nella citta di Kirigashima fu accompagnato da un piacevole stupore nel vedere una cosi particolare e viva città in una terra che pensava devastata dalla guerra. Arrivato al cospetto dello shogun Golban pote salutare e sincerarsi velocemente delle condizioni dell'altro gruppo di eroi; ritagliandosi un secondo con Thorlum dicendogli che successivamente avrebbero dovuto parlare. Kosuke fece accomodare gli eroi per la cena spiegando nel mentre la situazione del katai e le prossime mosse per cercare di vincere questa assurda guerra. Il paladino, dopo essersi presentato fece parlare il saggio shogun ascoltando attentamente tutte le informazioni in suo possesso l'attacco a Katori e l'eliminazione di Ishibura potrebbe definitivamente chiudere questa guerra con una unica azione risolutiva...ma non sara facile..! Adesso dobbiamo eliminare quei mezzi di distruzione. Eliminati quelli le truppe potranno combattere alla pari in questa guerra.. Nobile Soghun, come è stato detto le informazioni che ci state fornendo sono di estrema importanza. Adesso non c'è dubbio la nostra priorita è bloccare la produzione di queste macchine e distruggere quelle presenti. Noi andremo a Picco del Dolore, dove la produzione di tali armi è attiva. Per quanto riguarda Maki Tetsuo se fa parte volontariamente di questo gruppo non vi sara salvezza per il suo animo. Rivolgendosi poi anche agli altri eroi voi conoscete chi sia questa Velleri?

Richiamato da Celeste il paladino si incontro anche con gli altri E' un ottima idea Celeste! Ormai io ho sacrificato la mia magia divina per entrare a far parte dei Sacri Liberatori di St. Cuthbert, ma sono certo che altri possono sfruttare questa possibilità! Unica cosa rivolgendosi sia ad Eroe che a Celeste vedete di non esagerare troppo. Ci servi nel pieno delle forze concluse sorridendo a Celeste.

Discussione con il nano (Gruppo del capitolo 25 (se vogliono), Thorlum)

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Celeste(Ispirata Elocatrice) Eroe(Quori Du'ulora Furia Nera) 

Celeste gonfiò le guance facendo un po' l'indispettita all'ammonimento di Golban. Non ci facciamo sempre male... Per poi rivolgere gli occhi prima alla sua destra, poi in direzione del paladino. Alché si mise a ridere Sta tranquillo! Non è nulla di rischioso. 

Equilibrio magico(Bjorn, Seline) 

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X DM

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Modificato da Organo84
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Bjorn Havardsson (Kalashtar Ardente)

Paradiso Velleri era l'ambasciatore di Garnia nel Nord, dove si è alleato con mia madre e l'ha aiutata a imprigionare o sterminare la popolazione dei Fiordi. Un uomo estremamente pericoloso, a quanto ho sentito, ma non ho mai avuto modo di averci a che fare. Mio padre saprebbe certamente dirci qualcosa in più. Rispose a Golban, per poi annuire alla proposta di Celeste, decisamente logica e razionale. Ma ciò che lo fece ricredere (e sospirare) furono le parole di Seline. Se credi di poter essere in grado di entrare nell'edificio senza farti vedere e aprire le porte... Non vedo perché no. So già che mi pentirò di queste parole... Perché il legame deve essere tanto invasivo? Ascoltò quindi interessato l'offerta di Celeste: i suoi poteri erano simili a quelli della ragazza, quella sua nuova tecnica avrebbe potuto aiutarlo a migliorarsi in vista delle sfide che avrebbero dovuto affrontare di lì a breve. Io ci sto. E almeno Golban si metterà il cuore in pace! Concluse guardando giovale il paladino.

Seline

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Equilibrio magico (Celeste, Seline)

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Clint Draconis

"Paradiso Velleri... un nome che non vedevo l'ora di sentire nuovamente.

Per potergliele fare pagare tutte assieme, con tanto di interessi", intervenne Clint, rispondendo indirettamente a Bjorn e direttamente a Golban, facendo così anche eco alle parole del Kalashtar.

"Non è "solo" ľuomo che cercava attivamente Bjorn, per conto della Regina, ai tempi della Guerra al Nord. Egli è un infame traditore di Garnia, rinnegato dalla sua stessa famiglia: un sadico, bastardo senza cuore, che non ha esitato a sterminare una intera città ed a fare massacrare prigionieri inermi, su due piedi, a sangue freddo.

Ma è anche un maledetto, astuto, gelido pianificatore: una mente abituata ad essere preparata, a non farsi sorprendere, ad anteporre la razionalità e la programmazione a qualsiasi sentimento ed umanità.

Se é coinvolto lui - coinvolto attivamente, intendo, in un ruolo di potere o controllo -, allora significa che stiamo andando incontro ad una trappola organizzata, un meccanismo ad orologeria studiato paranoicamente a prova di intrusi.

Per colpa sua, nel giro di cinque minuti, abbiamo fallito una missione, assistito alle conseguenze di un orribile massacro, perduto il povero Edriust e quasi perso Chandra ed Ariabel. Che sia maledetto... e maledetto sarà, per quanto riuscirò a fare".

Modificato da Ghal Maraz
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Trull Tanner

Discussione con il nano (Gruppo del capitolo 25, Thorlum)

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Modificato da PietroD
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Thorlum SenzaCasta - (Rovina di Huruk-Rast)

 

[CENA CON LO SHOGUN]

Il nano aveva difficoltà a mangiare. Prese in mano le due bacchette di legno finemente lavorato e si mise ad osservare gli altri commensali cercando di capirne l'utilizzo. Come accidenti fanno a mangiare con questi due pezzi di legno. Fece vari tentativi senza successo. Ad un certo punto perse la pazienza e   decise di mangiare direttamente con le mani, senza curarsi dell'etichetta. 

Come Trull nominò gli SchiacciaGoblin, alzò velocemente lo sguardo, smise di mangiare e  prestando tutta la sua attenzione al discorso che pian piano stava entrando nel vivo. Dunque gli  SchiacciaGoblin stanno costruendo questi Ferrotiani? Non saranno un problema sarò ben felice di distruggere anche tutti i loro lavori. Sono sicuro che quelle creazioni valgono meno della metà di ciò che si racconta. Quei nani sanno modellare solo il fango, disse duramente dopo la spiegazione dello Shogun a Celeste.  

Osservò la mappa della zona e ascoltò il piano, valutandolo un buon piano. Due entrare e due squadre che convergono in un punto. Strategia semplice e diretta, come piaceva a Thorlum.

Infine venne letta la missiva. Thorlum diede istintivamente un pugno nel tavolo. Non solo Tetsuo, ma anche Razak deve morire. Fece eco alle parole di Bjorn. Quel nano di fango non merita la vita che le pietre gli hanno donato. Deve morire e sarò io a porre fine alla sua vita.  Guardò tutti i suoi compagni. Sia ben chiaro, lui è mio!

 

[INCONTRO PRIVATO CON BJORN] - Chiunque sia presente

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Modificato da SassoMuschioso
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DM

Lo shogun convenì sull'assenza di domande particolari, limitandosi a convenire sulle riflessioni degli avventurieri più scrupolosi E' vero, la sopravvivenza di Maki Tetsuo potrebbe far ripresentare il problema in futuro. Qualora vi trovaste ad affrontarlo non temete di vedervela con lui, poiché gli Undici costituiscono i più spietati servitori di Ishibura.

Con il termine della cena, diversi servitori giunsero a portare via il resto delle vivande non consumate, con lo shogun che augurò un buon riposo ai suoi ospiti Potrete rimanere nel mio palazzo finchè non sarà il momento di condurvi a Picco del Dolore. Fino ad allora potrete girare liberamente la città. Vi consiglierei di rimanere in città in questi giorni, così da poter essere facilmente reperibili in caso di bisogno furono le ultime parole che egli rivolse agli stranieri, prima di dirigersi ai propri alloggi.

x Bjorn

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La permanenza a Kirigashima offrì l'occasione, a tutti i viaggiatori, di scoprire le particolarità della cultura quotidiana del Katai, come i bagni pubblici noti come sento. Esse erano strutture riconoscibili dalla tenda divisoria usata come insegna all'ingresso, al cui interno erano presenti settori riservati ai due sessi separati da un unica parete divisoria alta circa due metri. Il galateo locale richiedeva, prima di potersi immergere nudi nell'ampia vasca pubblica di appartenenza, di lavarsi tramite gli appositi saponi e i secchi di acqua a disposizione, poiché il bagno veniva visto come un rituale di purificazione del corpo e dello spirito. L'ingresso costava 1 moneta d'argento ad ingresso per chi non sottoscriveva abbonamenti particolari. Strutture simili chiamate onsen, che sfruttavano però l'acqua termale, erano presenti solo nelle aree di campagna.

Se nel Continente Occidentale vi era più libertà di esercizio (con i rischi relativi), la prostituzione del Katai pareva assai più ordinata, esercitata in un vero e proprio “quartiere del piacere” in cui varie strutture volgarmente chiamate “ostelli dell'amore” offrivano la possibilità di avere compagnia con delle oiran, prostitute del luogo. Nonostante agli inizi vi fosse stata una certa reticenza nei confronti degli stranieri, l'aumento degli affari compensò i controlli cui le prostitute si sottoponevano a beneficio della loro salute. Le strutture avevano anche un particolare servizio di massaggi che, allo stesso modo dei piaceri carnali acquistabili, aumentavano di qualità all'aumentare del prezzo, arrivando ad accompagnarsi ad aromaterapia, musica di sottofondo e bagno caldo effettuato dalla paziente.

X chi cerca servizi nel quartiere del piacere

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Il fatto che Kirigashima fosse stata riconquistata non sembrava aver diminuito il livello di allerta delle forze presenti, giunte da diversi angoli del Continente Occidentale per aiutare i soldati della resistenza che costituivano le ultime forze pronte a lottare contro lo shogun Masato Ishibura. Il quartiere militare era in fermento e non era insolito vedere diversi carichi giungere dal porto, venire controllati e infine fatti pervenire a beneficio dei fabbri locali. Molti giovani del luogo avevano trovato lavoro come apprendisti maniscalchi, per quanto in quel periodo il ferro era sempre più difficile da reperire (gli avventurieri sapevano il perchè) e buona parte delle materie prime venivano importate da Occidente. La presenza di wu-jen e sacerdoti garantì la creazione di diverse opere, le quali non sempre trovarono però un bacino di utenza ampio, finendo per essere venduti in sconto.

Lista delle armi e delle armature in sconto a Kirigashima (1 esemplare per modello)

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La visita in tali luoghi generò una certa gioia dai soldati stranieri, in particolar modo gli uomini dei fiordi degli jarl Fredrik e Siggard, oltre ai Dragoni di Acquastrino. Diversi erano i veterani che avevano combattuto nel corso dell'assedio al palazzo della Regina del Gelo o nella battaglia dell'Enclave e l'occasione di poter ripagare gli eroi del loro coraggio venne suggellata con una notevole dose di bevute. Se gerle e anfore di vino erano giunte da Glantria e dalla Lega di Ilitar, anche idromele dai Fiordi e botti di birra recanti i sigilli di Huruk-Rast assicuravano agli uomini la possibilità di rilassarsi fuori dal loro servizio. Bevanda che comunque venne accolta con favore anche dagli occidentali fu il sakè, una bevanda alcolica locale piuttosto forte (tra i 15 e i 17 gradi per capirci) derivata dalla fermentazione del riso.

x tutti

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