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Koen

Con Valena

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Valena Aurica

Con Koen

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@Nilyn

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@Pippomaster92

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@Ian Morgenvelt

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@Koen e @Valena

Il portale per un secondo lascia vedere altre immagini, una terra in tumulato, demoni di Golarion che urlano liberi, qualcosa che attende in una spirale, ed un fulmine più imponente si schianta verso l’entroterra delle terre rubate. Una scossa di terremoto colpisce tutti tranne che voi, ma Valena per un secondo non sente più i suoi poteri. C’è poi un nuovo picco di colori, come se lo spettro si invertisse e poi si modificasse.

<<Manca poco! Se continua così, il primo sigillo cadrà. E presto o tardi anche Golarion non sarà più un mondo cardine!>> dice Egil, notando poi Koen. Si da un colpetto sulla fronte.

<< Un mondo cardine è un mondo...immune alle invasioni planari di ogni tipo.>>

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Koen

Master

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@Ian Morgenvelt

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Edited by Zellos

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Valena Aurica

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@Pippomaster92

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Lily

x DM

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Valena Aurica

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Koen

Master

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<<...Qual’é il problema? Non puoi stringere la mano ad un povero mago?>>

E Koen strinse la mano di Egil.

Vi sono gesti che, una volta solo una compiuti se ne apprezza l’importanza od il peso. 

Nel momento della stretta di mano, Koen comprese due cose: che Egil doveva avere una febbre terrificante ( visto il calore della stessa, ma anche il fatto che fosse contemporaneamente “gelata”) e che la cosa era bastata a generare un effetto magico. 

La discussione fra Valena ed i servi in livrea si rilassò quando uno di questi ammise di aver sentito solo che il conte fosse pazzo e molti paroloni incomprensibili. Lily e Baldr danzarono, quest’ultimo volenteroso di farsi insegnare alcuni passi e che decise di non andare ad istinto.

In venti minuti tutto si acquietò...in senso lato: nel lago apparvero due navi, una immensa nave fusione fra una quinquiremi ed un galeone, ed una nave dalla linea affusolata ed elegante. La zona arida nei dintorni, dove prima non vi era niente fu letteralmente invasa da quello che era distinguibile come un porto ed un quartiere commerciale, oltre che da alcuni edifici. L’isola che occupava il centro del lago divenne leggermente più grande ed occupata da un immenso ed inquietante castello. Ma la cosa più bella furono le urla di gioia che si sentirono per le persone apparse dal nulla, gli scoppi di applausi ed il boato di pianto.

I tre avventurieri vennero portati tutti e tre in uno degli edifici appena apparsi, che era visibilmente una sala delle udienze. Ad attenderli c’era, gli venne detto, il misterioso conte.: un uomo sulla trentina avanzata, vestito con un abito nobiliare nero e rosso. L’incarnato era abbastanza pallido. Nella destra tiene un bastone d’ebano la cui cima culmina in un teschio decorato da ali da pipistrello (legno intagliato ovviamente), mentre al fianco destro porta un fodero di una spada bastarda.

<<Salute a voi, avventurieri.>> dice con un comune senza alcun accento, mentre vi fa un profondo inchino. << abbiamo saputo delle vostre azioni, di tutte le vostre azioni e volevamo ringraziarvi.>> 

Vi indica l’esterno, le manifestazioni di gioia e di giubilo. <<Tutto questo non ci sarebbe. Avete la nostra gratitudine, la gratitudine del Conte Albrecht von Carstein. Qualunque cosa vogliate, cercheremo di esaudirla. Anche se a breve ( con nostro gaudio) non saremo più il Signore di costoro, ma solo un consigliere ( e speriamo non tanto interpellati)>> 

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Koen

La mia stretta di mano con Egil non sembra causare nessuna reazione, ma sono sicuro di aver fatto qualcosa di importante. Mi sarò fatto suggestionare, probabilmente... Ma il rito è andato a buon fine e non ci sono stati effetti collaterali. Guardo le due navi e gli edifici apparsi nella zona, sorridendo alle manifestazioni di gioia della popolazione. Grazie. Sussurro ad Egil prima di venir portato assieme ai miei compagni dal Conte. Una figura decisamente appariscente, sia per il suo incarnato che per il suo vestiario. Mi inchino di rimando, ringraziandolo per la sua generosa offerta e i suoi complimenti. Logicamente dovremo sederci più tardi, con lei o con chiunque sia il legittimo regnante di questa gente, per discutere della proposta di alleanza offertaci dal suo servitore. Saprà anche questo, se ha visto veramente tutto. Anche se penso che sarebbe più conveniente fissare un incontro, così da poter avere modo di esporre la proposta ai nostri compagni. Dico al Conte in tono formale, riflettendo quindi attentamente alla sua offerta. Poter chiedere un favore ad un uomo con un simile potere... La mia immaginazione corre rapidamente, analizzando qualunque sogno io abbia mai avuto. No, meglio non esagerare e ragionare a mente fredda. Non ha certamente il potere per fare... Quello. O per intervenire nelle politiche locali. Meglio basarsi sui fatti. Ho visto che è versato nell'arte della magia temporale o cronomanzia. I testi accademici la descrivono come qualcosa di letteralmente impossibile, sarebbe interessante avere modo di impararne i precetti. 

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Valena Aurica

Lo stile di questo nobile mi ricorda fin troppo da vicino il Cheliax, e non ho dimenticato quello che ho visto durante il rito.
D'altra parte ora questi sono i nostri vicini, che lo si voglia o meno, ed è importante trattare con essi in maniera diplomatica. Perciò mi inchino davanti al Conte, come farei davanti a qualsiasi nobile riconosciuto formalmente. Mi rialzo e faccio la mia richiesta "Vi ringrazio molto, Lord Albrecht, per la vostra generosità. Ho visto che il vostro popolo ha sofferto molto, e mi spiacerebbe chiedere ora un favore tale da impoverire i vostri sudditi. Se ritenete la cosa accettabile, forse potremmo rimandare questa parte ad un futuro più sicuro per entrambi. Se ciò non incontra i vostri desideri non avete che da dirlo, però. Siamo pur sempre i vostri ospiti"

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<<Crediamo che l’oro sia il minore dei problemi. Fortuna o sfortuna ha voluto che l’ultima ridotta dove abbiamo cercato riparo fosse una delle città più ricche del nostro mondo...per non parlare dello avidi che portarono con sé denaro invece che la forza di cuore e mente per difendere i loro cari od il loro gregge.>> dice con un sorriso malinconico.

<<Se è oro ciò che cercate, non vi è alcun problema. Qualora vogliate stipulare una alleanza con noi, se preferirete aspettare di essere tutto il vostro gruppo di “avventurieri”, attenderemo volentieri. Quando vorrete saremo qui ad attendervi.>>

Il lord si volge verso Koen, osservandolo.

<<La cronomanzia è qualcosa di estremamente difficile insegnamento. Inoltre non so quanto sia a noi stessi connaturata od a qualsivoglia insegnamento noi si possa trasmettere. Ciò non toglie che non sia impossibile provarci. Negli ultimi anni abbiamo avuto allievi ed è stata una esperienza soddisfacente.>>

 

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Koen

Annuisco alle parole del lord, facendo un inchino per ringraziarlo della sua offerta. Chiedere del denaro... No, mi sembra quasi uno spreco di risorse. Non quando abbiamo tutta questo sapere a portata di mano. Direi che concordiamo sul rimandare le trattative. Dico guardando le due ragazze in cerca di approvazione, rivolgendomi poi nuovamente al conte Lord von Carstein, potrei chiederle se potrebbe indicarci il futuro signore di questa comunità? È una ragione pratica, solamente per poter capire con chi avremo a che fare durante durante le trattative.

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<<Il duca ed il princeps stanno discutendo sul da farsi, credo che potrebbero metterci qualche ora. I sopravvissuti hanno vari luoghi di provenienza, la guerra ha formato una catena di comando che non è certamente collegata ai giusti rapporti di fedeltà e di vassallaggio. È possibile che uno dei due decida di farsi da parte, adesso che il nostro mondo non li opprime con i suoi vincoli... in tal caso potremmo finire persino noi a governare, finché non nascerà un degno erede.>> l’ultima parte la dice con un che di sospiro di rassegnazione. 

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Valena Aurica

"Vi ringrazio per la cortesia che ci sta accordando. Preferisco prima discuterne con i miei compagni, per quanto possibile. Sospetto comunque che il vostro castello sia ora ben piantato al suolo, non sarà difficile ritrovarvi" il mio tentativo di smorzare con un po' di umorismo naufraga come al solito, ma spero che almeno il messaggio di fondo sia stato recepito. 

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Il nobile osserva qualche istante Valena in silenzio, prima di scoppiare a ridere. La risata sembra vera, ma il vi fa quasi preoccupare: sembra “stargli male”, come fosse un uomo non abituato al riso.

<<In effetti dubito sinceramente che il castello di nostro padre possa andarsene. Anche se un nostro nipote creò un incanto per trasformare in nave il suo di castello. Facciamo così: voi e la ragazzina andate a richiamare i vostri compagni, mentre il qui presente rimarrà qui a farsi insegnare ciò che potremmo trasmettergli. Sempre non abbiate altri importanti impegni, in qualità di regnanti e futuri possidenti e plenipotenziari.>> 

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Koen

In un clima di incertezza politica come questo, sarebbe decisamente opportuno avere un uomo ad osservare gli sviluppi dei nostri futuri alleati e, eventualmente, evitare che le prospettive sul futuro svaniscano nel nulla. Per quanto possa essere tatticamente interessante, non sono sicuro di poter fidarmi di questa gente fino a questo punto. Sembrano a posto e non sono certamente legati al Galt... Ma la cautela non è mai abbastanza. Dobbiamo rimanere qui un altro giorno per aiutare i suoi servitori ad imparare l'arte medica: potremmo farle avere la risposta appena avremo finito il nostro compito?

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<<È  giunto un mercante, da quello che ci hanno detto vostro conoscente. Per quanto riguarda pozioni ed estratti alchemici ha fornito gran quantità a basso prezzo, vendendo anche le formule per i nostri ingegneri. Prima controllerò personalmente tali medicamenti. I vostri servigi per i feriti della trascorsa battaglia sono sicuramente bene accetti egualmente, ma qualora aveste altro da fare, vi capiremo.>> dice facendo un leggero inchino.

<<Seguiteci, credo che abbiano deciso chi sarà il prossimo signore.>>

Vi avviate con calma verso un altro edificio, una torre di marmo bianco le cui decorazioni rappresentano festa cavalleresche e diverse battaglie.

Quando entrate, non sono pochi i servi che  stanno pulendo e cercando di rimettere a posto l’interno sembra essere passato attraverso alcune battaglie. 

Dopo sei stanze attraversate, giungete in una stanza interamente in marmo nero. È una sala del trono all’interno di una enorme sala da ricevimenti e da ballo. Vi sono tre figure. ( due inginocchiate alla terza)

Una è una donna molto bella, bionda e dagli occhi azzurri. Ha un che di angelico ed austero allo stesso tempo, ma stemperato da un che di materno. Al fianco, un uomo leggermente più alto, anche se probabilmente più basso di un metro ed ottanta, capelli rossi ed occhi anch’egli azzurri.

Per Koen

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La terza figura veste con abiti altamente esotici, una tunica bianca ed un mantello scarlatto. L’armatura è incredibilmente particolare, ed il torace sembra fatto a Foggia di un fisico atletico. Porta una corona che ricorda una corona d’alloro geometrizzato. Il volto è coperto da una maschera d’oro.

Quando entrate, il mascherato si toglie l’elmo, rivelando una lunga capigliatura nera ed occhi azzurri. 

<<Benvenuti, Eroi. Siamo lieti di sapere che in questo mondo esistono persone di buon cuore. È cosa assai rara anche qui? Siamo Arturo Auge, nel nostro vecchio mondo eravamo l’imperatore di Remas. L’ultimo impero sopravvissuto, sopravvissuto alla caduta del mondo, per pochi istanti. Il soprannome di Impero Eterno non ha portato troppa fortuna. >> dice avvicinandosi a voi e tendendovi la mano. Ha dei tratti veramente belli del volto, per non parlare di un portamento e di una grazia così studiata e così naturale da sembrare sovrannaturale. 

Edited by Zellos

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