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Inviato

Koen

Cena

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È una questione... Complessa. Dico per tracciare la discussione sulla chiesa di Asmodeus. Come già detto dall'Eptarca Demetrios, è una questione che dovremmo discutere con il resto del Consiglio. Le prometto che la esporremo nella prossima seduta e che le comunicheremo prontamente la risposta. 

 

Inviato

Juliano Demetrios

Cenetta

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Già, purtroppo non si può dire che la situazione sia semplice... Come Eptarchia avremmo fatto volentieri a meno di certe rogne, glielo possiamo assicurare... ignoro l'accusa rivolta ai miei modi di fare, preferendo concentrarmi sull'accordo Allora che dice? La possiamo considerare del corpo insegnanti? Se invece preferisce insegnare alle guardie o soldati, posso cercarle un corpo ristretto di uomini che possano ricevere certi insegnamenti in "sicurezza"...

 

Inviato

Gadriel

da  Pegottela e Comaro Garretti

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Cercando tra i vari "appunti" lasciati dal mio predecessore trovo due nomi interessanti Pegottela e Comaro Garretti, due bardi che oramai risiedevano in città. Decido quindi di fargli visita, sperando che i buoni rapporti con l'ex Eptarca bastino a fargli prendere in considerazione l'idea di aiutare l'eptarchia.
Li mando a chiamare, proponendogli un pranzo al palazzo dell'eptarchia per discutere di affari.
 

 

Inviato (modificato)

@Cronos89

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I due coniugi non si fanno attendere ed arrivano puntualissimi, vestiti in modo impeccabile ed estremamente ricercato. Lei è una bellissima donna, lui un uomo un po' anziano i cui occhi sono quasi indistinguibili dietro due occhiali da vista spessi più di due fondi di bottiglia. Entrambi hanno un'aria non eccentrica, ma estremamente "bohemien", come si direbbe nelle più ricercate passerelle del Cheliax e di Absalom.
La cena che inizia ad essere portata non è il non plus ultra, ma non sembrano lamentarsene.
Bevono entrambi solo acqua, rifiutando il vino che viene offerto.
Inizialmente, come due nonni, ti tempestano di domande, ma strano a dirsi, nessuna è su una eventuale ragazza e similari. Siete oramai al dolce, quando sei stato subissato dalle chiacchiere a perdifiato, che la Garretti esordisce con un «Bene...finiti i convenevoli, per cosa ci avete chiamato a questa cena fortunatamente informale? E buon cielo, spendete qualcosa per un gruppo di cuochi, per Abadar!» con una mezza risata. 

I coniugi

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@la cena

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La signifer rimane un attimo in silenzio.
«come credo sappiate, non è una decisione che posso prendere da sola. Dovrò chiedere al giovane Alexandros.» dice laconica e quasi atona, nonostante il sorriso. Non che sembri che stia sorridendo per davvero, ovvio, ma quello sembra essere una cosa tipica sua.

 

Modificato da Zellos
Inviato

Koen

La cena

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Certamente, comprendiamo la sua esigenza. Rispondo alla donna, lievemente stranito dal suo volto: il sorriso sembra fuori posto, non una semplice cortesia. Ha altre questioni da analizzare?

 

Inviato

Gadriel

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I due bardi, sebbene l'età non più giovanissima sono decisamente due persone piacevoli e decisamente dedite alla chiacchiera Lo metterò come primo punto alle prossime riunioni commento riguardo ai cuochi prima di risponde alla domanda decisamente più interessante vi ho convocati qui perchè ho pensato che le vostre abilità potrebbero essere utili alla città. L'eptarchia è riuscita a fare grandi cose e ritengo giusto che sia necessario investire anche nell'ambito artistico aspetto un istante, cercando di valutare le reazioni della coppia mi piacerebbe finanziare l'apertura di una accademia, e sarei più che felice se foste voi a dirigerla

 

Inviato

Juliano Demetrios

Cenetta 

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D'accordo Hekate... Confido però di ricevere quanto prima una lettera dove vi sarà riportata la tua parte del nostro patto: una lista ed una descrizione delle fazioni della città. le dico giusto per ricordarglielo, non sia mai.
Ci risparmierebbe un bel pò di tempo...

 

Inviato

Cenetta

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<<Se volete, posso dirvi immediatamente ciò che so.>> dice l’elfa col sorriso, questa volta più vero e sicuramente più crudele. <<Ma non qui, in una camera.>>

@Cronos89

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Per la prima volta dall’inizio della serata, i due sembrano rimanere senza parole. Poi scoppiano a ridere.

<<Mio caro, due vecchi come noi non sono adatti ad essere direttori di alcunché: siamo spendaccioni e sopratutto assai disordinati. Anche nel Pitax spendevamo molto più di quanto potessimo del fondo scolastico, ma ci aiutava il fatto di avere molti amici ed allievi ammanigliati. Qui finiremmo per farci andare in bancarotta in un mese.>> dice lei, prima che il marito ridacchiando faccia <<mia cara, non siamo ancora così vecchi. Probabilmente in tre settimane.>>
Ritornano poi seri, almeno per il momento. <<Ci aspettavamo o questo od una proposta per il servizio segreto cittadino, visto che siamo abbastanza convinti che il nuovo eptarca sia sparito dopo il vostro ritorno dal vostro ultimo viaggio, o ci sbagliamo? Comunque se avete bisogno, potremmo cercare di trovarvi qualcuno adatto per la bisogna, qualcuno di affidabile, che per la gente come noi è assai strano.>>

 

Inviato

Juliano Demetrios

Cenetta

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Molto bene. La mia camera è abbastanza riservata. rispondo alzandomi in piedi, specificando per bene il luogo del nostro incontro (non sia mai che non mi capiti niente di brutto), aspettando che anch'essa lo faccia per poi accompagnarla nella mia camera.
Però, poco prima di uscire dalla sala, mi fermo alla porta guardando Koen per qualche secondo: non lo sto esplicitamente invitando, ma voglio farli capire che se lo desidera può seguirci... In fondo, ora come ora, non posso permettermi di avere segreti.

 

Inviato

Koen

Cenetta

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L'invito di Hekate è rivolto anche a me e devo ammettere che la questione mi incuriosisce: decido di annuire a Juliano e seguire i due una volta terminata la cena, per sentire cos'abbia da dire all'Eptarca. Credevo che fosse un favore di natura più "personale". Le fazioni in città... Non sarebbe male avere un quadro generale della situazione. 

 

Inviato

Gadriel

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Purtroppo non vi sbagliate, l'ultimo viaggio non è stato particolarmente felice per l'eptarchia ammetto con una smorfia se voleste suggerire qualcuno sarei lieto di accettare i vostri consigli, e spero di poter contare nella vostra esperienza qualora ci fosse il bisogno sorseggio ancora del vino magari potrei anche accettare il vostro consiglio di investire in qualche cuoco rinomato.

 

Inviato (modificato)

Cenetta

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Andate nella stanza, un poco occhieggiati in modo strano, visto l'elfa che vi portate dietro. 
Quando siete "al riparo dagli occhi indiscreti", lei si mette a guardarsi intorno, come se fosse un poco sospettosa.
«Allora, come vi avevo promesso...» dice mentre si schiarisce leggermente la gola, estraendo una piccola pergamena «...vi avviso che quanto vi dirò è ciò che ho visto o dedotto. Non prendetelo per forza come oro colato quindi. Non sono onnisciente e la mia conoscenza divinatoria non è eccelsa. »
A quel punto procede con la "lista".

Due dei lavoratori del porto sono pitaxiani. Secondo lei hanno però abbandonato la "causa" col cambio di vertici del Pitax, uccidendo probabilmente il loro referente.
Uno dei mercanti del centro è ricattato da qualcuno che lo costringe a portargli ogni settimana un pacchetto in una delle strade vicine al pozzo vicino alla porta nord. 
In città c'è l'Alchimista di Ghiaccio Scarlatto, un agente del Cheliax famoso per il suo essere giovane. Lo ha visto la sera della gran confusione all'ospedale.
Nell'esterno della città si radunano a volte alcuni uomini che portano abiti neri. Il loro "sacerdote" porta abiti gialli ed una corona fatta da frammenti di navi o di legno marcio. Sembra che effettuino riti di natura pacificatrice. 

 

Modificato da Zellos
Inviato

@Gadriel

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Sorridono all'accenno sui cuochi.
«Dei cuochi ninja sarebbero i migliori. Abituati ai veleni (per uccidere), sono anche bravi ad evitare che i veleni vi finiscano nel piatto. Ma sono una grossa spesa, visto e considerato il fatto che senza un uomo (o drago) adatto a controllare i conti non è un buon mix...quanto a persone adatte, possiamo chiedere. Abbiamo qualche pergamena per messaggi magici, in qualche giorno potremmo fornirvi dei candidati. Come lo vorreste? Avete preferenze?»

@Koen

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L'arrivo al castello che adesso svetta nell'isolotto dove prima si trovava una sola rovina è abbastanza particolare. L'isolotto era famoso per la sua aura magica che la rendeva perpetuamente invernale e la cosa è rimasta. C'è da dire che il castello aveva già una sua aura tetra ed inquietante di suo, da qualsiasi mondo provenga. Drakenhof.thumb.jpg.f3f6562b5ca5529361433a3b13fbe3e9.jpg

Gli abitanti di Seedrachenrose sembrano essere appassionati delle immagini mortuarie (teschi, scheletri, figure incappucciate...) ma l'enorme teschio ghignante che ti accoglie all'ingresso non ti lascia una bella impressione. Per niente. Il castello è mostruosamente grande, più simile ad una città che ad un semplice castello ed è costruito con un genio ed una follia che ti lasciano basiti: abituato evidentemente ad armate gigantesche (all'interno ed all'esterno) ha vari cancelli dislocati in modo che sia assai difficile attraversarli in maniera semplice in caso di assedio. La pietra è spessa, pesante e fredda: il calore sembra non attraversare granché bene la sua imponenza. Non che ti interessi, in verità: il freddo non ti ha mai infastidito, dopotutto.
La servitù del castello si divide in soldati silenziosi e dall'aspetto vissuto ed un gruppo di maggiordomi e cameriere dall'aspetto slavato ma ben tenuto. Tutti sono comunque con cicatrici che mostrano con onore, visto il passato da combattenti di tutti loro.
All'inizio il Conte non ti ha degnato di granché tempo. Ti ha lasciato nelle mani del maggiordomo di palazzo affinché di "connettessi alle energie del castello". Cosa questo significasse, lo hai capito col tempo: il castello sembra infatti avere una vita propria, sussurrante segreti di magia che però non riesci bene a comprendere.
Ma sei alquanto sicuro di non essere convinto di volerli scoprire.
Ma una parte di te, assetata di conoscenza, in realtà desidera sapere e conoscere.
Alla fine, dopo una settimana, il conte si presenta a te in una cena. Il tavolo è colossale e la sala dove ti trovi è più una sala da pranzo nobiliare delle corti del Cheliax o degli Aldori, per la sua imponenza ed opulenza. Per arrivarci sei passato in un lunghissimo corridoio pieno di ritratti di uomini e donne, parenti del conte evidentemente: carnagioni pallide, capelli neri o bianchi, pigli fieri...e sguardi predatori. Il conte si alza al tuo ingresso e si rimette a sedere su un seggio che mal si adatta all'opulenza e bellezza della sala: è un trono di pietra, sbozzato da ossidiana e decorato anch'esso in modo sinistro. Sembra incredibilmente antico ed una una curiosa colorazione che attira l'oscurità verso di essa.
«Nei prossimi giorni ti introdurrò ai segreti della cronomanzia...quel poco che ho compreso grazie alla...sangromanzia, così possiamo definirla. Il tuo sangue si adatta ad una simile magia, o non ti avrei proposto tale onore. Sappi che sei ancora in tempo per rifiutare. Non sono un maestro docile. Sono severo e pretendo molto dai miei studenti. Avrai accesso a parte della mia biblioteca e ti concederò soltanto alcuni libri. C'è una conoscenza smisurata in queste mura ma non riusciresti mai ad impararla col tempo che hai. E sarebbe assai inutile...farsi venire l'acquolina in bocca per questo, no? Se non vorrai, potrai andartene con qualche libro e con qualcuno dei tesori della mia casata. Niente da cui mi piangerà il cuore separarmi. Abbiamo usato alcune delle cose più terribili che abbiamo accumulato nei millenni durante l'Ultima Guerra e ciò che è rimasto si divide fra il nefasto ed il tatticamente utile ma non potentissimo. La decisione è tua e sappi che non potrai tornare indietro su di essa, dopo la scelta.»

@tutti

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La riunione parte, quando siete tutti pronti.
Qualora abbiate voluto, potete effettuarla nella sala dove potrete parlare anche con Koen. La giornata è un poco piovosa, ma nonostante tutto abbastanza bella.
Avete saputo che all'interno dell'ambasciata cheliaxiana c'è stata un po' di maretta, qualche cambio di personale. Sembra che però non sia ancora stato deciso qualcosa sull'ambasciatore. Se voleste farlo cambiare o farlo rimanere potrebbe essere utile farlo sapere. Se volete interessarvene, beninteso.

Venite inoltre avvisati che la carovana di mercanti passati all'inizio della vita di Lakeshrine sta tornando in città: molti mercanti l'hanno abbandonata, ma molti si sono uniti alla carovana. 

 

Inviato

Koen

Cenetta

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La donna ci espone una lista molto più lunga di quanto mi aspettassi e decisamente preoccupante, visti i nomi citati. Prendo il mio taccuino e mi appunto tutte le informazioni che ci vengono date, guardando Juliano in maniera eloquente: dovremo informare il resto degli Eptarchi appena possibile e intervenire prontamente. Oltre a trovare un modo per creare un corpo di spionaggio: tutti questi agenti nemici non sono trascurabili. La ringrazio per la collaborazione e per il prezioso aiuto che ci sta offrendo: noi terremo fede alla nostra parte dell'accordo e porteremo al consiglio le sue richieste. Dico cortesemente alla donna, aggiungendo quindi incuriosito Se mi è permesso, però, vorrei sapere come sia riuscita ad ottenere queste informazioni: potrebbe essere un modo per stringere una collaborazione più stretta con l'Eptarchia. 

Master

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L'aura magica che avvolgeva l'isolotto non è scomparsa con l'arrivo castello, che sembra quasi accentuarla, in qualche modo. Non che il freddo mi dia fastidio: il mio sangue elementare si trova perfettamente a suo agio in un ambiente simile. Il maniero, in compenso, è tutto meno che accogliente: la servitù si prodiga per aiutarmi a recarmi nelle mie stanze, facendomi accomodare e trattandomi con rispetto, ma l'atmosfera lugubre che avvolge l'edificio è difficile da trascurare. 
Passo i primi tempi in solitudine, senza che il Conte mi presti molta attenzione, chiedendomi se ritardando la mia partenza l'abbia offeso in qualche modo. Capisco però presto il significato delle sue parole: il castello sembra essere, in qualche modo, animato e lo sento sussurrarmi conoscenze occulte che mi fanno rabbrividire, soprattutto quando sento che una parte di me le brama. Probabilmente la parte che si trasformerebbe nella versione alternativa che abbiamo incontrato nella Tana del Saggio. Vengo chiamato dal Conte dopo una settimana, arrivando in una sala da pranzo nobiliare decisamente sfarzosa. Il conte siede sopra ad un trono molto più antico e quasi fuori posto, in pietra e ossidiana, e mi propone di tornare a casa con alcuni tesori. Potrebbe essere, forse, la scelta più saggia, ma non posso tirarmi indietro: non posso deludere di nuovo i miei compagni. Non intendo tirarmi indietro, Conte. Questi ultimi mesi mi hanno abituato ad affrontare sfide ben oltre le mie possibilità e sono pronto a cimentarmi anche in questa prova. Dico deciso al conte, aggiungendo Mi rimetto al suo giudizio per quanto riguarda l'organizzazione dei prossimi mesi. 

 

Inviato

Gadriel

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Mi affido alla vostra esperienza sorrido ai due qualcuno di raccomandabile ovviamente e di affidabile attendo qualche istante prima di aggiungere Sarei interessato anche alle vostre proposte per il posto vacante di eptarca, ovviamente dovrò discuterne con gli altri, ma se avete dei nomi da suggerire sono tutto orecchi

 

Inviato

@Koen

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«Hai fatto la tua scelta. Spero che tu non abbia a pentirtene in futuro. Ma se avrai fortuna, potrai persino tornare indietro per cambiarla, no?» dice con un sorrisetto ben poco raccomandabile
«Da domani non vedrai più sorgere il sole per il tempo che resta di quest'allenamento. E' nella notte e dal buio che il tempo ha avuto inizio. E' dal Nulla che tutto ha avuto origine all'inizio dei tempi, quando neppure gli dei erano nati. Questa è una profonda verità del multiverso, non di questo unico mondo. Poi, quando i differenti dei, esseri superiori accesero la prima luce, nacque la disparità. Dalla luce il buio, dall'immobilità il tempo. Ricordati questo, profondamente. E' nella disparità che ogni cosa si genera ed è nella disparità che tutto finisce poiché mentre ogni cosa si trasforma, in parte decade ed il rapporto è sempre in perdita.» 

Il mese successivo è sostanzialmente lettura e meditazione, meditazione e lettura. Il tuo maestro ti porta ad osservare gli astri, ti fa dormire di giorno e restare sveglio di notte. All'inizio la cosa rallenta il tuo ritmo, ma sembra che ciò sia dovuto alla necessita di farti vedere qualcosa in cielo. I lenti movimenti di comete, la luce ed il suo brillio. Ti spiega come in realtà le stelle del firmamento (tranne quelle manifestazione di magia) siano in realtà immagini lontane e forse persino già defunte.
Ma come è possibile? Poiché tutto è nato dalla disparità, così come dall'immobilismo del Nulla è nato il movimento, così dal buio è nata la luce. Ed è questo ad accumunare, in parte, la luce al tempo.
Ti spiega che però, dal punto di vista filosofico, stessa cosa vale per il sangue.
Sembra infatti che, secondo lui, il sangue sia un mezzo per memorie ancestrali e lignaggi anche antichi di secoli: il tuo sangue collegato agli azlanti ed al gelo ed all'acqua ne sono esempi. 
Il tuo stesso sangue rappresenta due estremi, il movimento e l'immobilità del gelo al contempo, nonostante sia già un rapporto "ossimorico" quello fra acqua e ghiaccio.

@Gadriel

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I due a quel punto si accommiatano, con un leggero sorrisetto.
«Raccomandabile E affidabile?Dei del mondo, stai cercando veramente di mettere alla prova questi due vecchietti!!!» dicono mettendosi a ridere, prima di accomiatarsi.
Al più presto ti faranno sapere.

 

Inviato (modificato)

@Cenetta

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<<Perché non sono cieca?>> dice plateale, con una risata. <<O molto più semplicemente, ho un piglio molto meno favolistico di voi, unito ad un po’ di capacità d’osservazione… ma credo aiuti anche il famiglio invisibile ed impiccione che mi ritrovo. >>

 

Modificato da Zellos
Inviato (modificato)

Koen

Cenetta

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Evito di rispondere alla provocazione della donna, riflettendo pragmaticamente sulle sue parole: potremmo contare su una insperata miniera di informazioni, almeno finché non avremo modo di trovare un Eptarca degli Intrighi. E sarebbe possibile fare nuovamente affidamento sulla sua sagacia e sul suo famiglio? Chiedo guardando eloquente Juliano, aggiungendo Ovviamente con un compenso dignitoso, da stabilire in un secondo momento. 

Master

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Annuisco all'uomo: sebbene non sia soddisfatto da questo cambiamento nei miei ritmi, è stato chiaro sulla necessità di non discutere i suoi ordini durante l'addestramento. Passo quindi il primo mese cercando di abituarmi allo "scambio" tra notte e giorno, assorbendo con brama più informazioni possibili dai libri che mi vengono inviati da leggere. La parte più interessante è, indubbiamente, l'osservazione degli astri: non ho mai amato la dissertazione filosofica, ma le conoscenze che mi rivela sono indubbiamente interessanti. Quindi il mio sangue potrebbe essere utilizzato come catalizzatore per l'uso di questa magia? Magari per un rito di grandi dimensioni, come quello a cui abbiamo assistito durante il nostro primo incontro con il vostro popolo? Chiedo all'uomo: conoscevo già quale fosse il potere contenuto nel sangue di certe creature, ma l'avevo sottovalutato fino a questo momento. Non possiamo assolutamente usarlo come merce di scambio: è troppo pericoloso. 

 

Modificato da Ian Morgenvelt
  • 2 settimane dopo...
Inviato

@Koen

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«Senza la necessaria conoscenza, non è una cosa assai fattibile. Anzi, quasi impossibile. Io ho una conoscenza della magia del sangue che si può considerare eccezionale, in virtù della mia natura e degli approfonditi studi che ho avuto molto, molto tempo per approfondire. Il tuo sangue, per il tuo retaggio ancestrale e per le sue caratteristiche dei piani para-elementali sarebbe molto più facilmente consumato in altro modo, anche solo come concentrato di energia magica. Se sei in ristrettezze economiche, puoi anche venderlo: difficilmente qualcuno lo userà per rituali come quello che ho compiuto...più per fortuna che per altro...anche se ammetto che se potessi, salvare altre persone del mio mondo non mi dispiacerebbe, trovassi un altro Fulcrum come quello che era qui.» ti dice pensieroso, come se effettivamente fosse intenzionato a ricercarne altri. 
«E' anche possibile che io ne abbia trovato un altro, in verità, in un luogo assai pericoloso però, da quanto ho saputo da alcuni avventurieri. Ho infatti proceduto per l'apertura, in città, di un "ghetto" per coloro che non siano del nostro vecchio mondo perduto, affinché possano lavorare e "vivere in città". Non sono granché convinto che la situazione di separazione possa durare all'infinito. Il mantenimento della nostra cultura non può fermare né l'amore né l'odio ed, inoltre, una situazione di costante accoppiamento fra i sopravvissuti porterebbe in alcune generazioni ad una serie di malattie pericolose per gli abitanti.» ciò che dice non è né sbagliato, né detto con tono sgradevole, eppure ti lascia una strana sensazione: quella dell'alchimista che osserva i topi in un esperimento.

@Gadriel

Spoiler

I due coniugi ti chiedono se preferisci che ti portino loro un riassunto dei candidati, oppure se vuoi conoscerli dal vivo. Due però si stanno abbastanza antipatici, che loro sappiano. Niente di sanguigno e violento, ma comunque più di una semplice antipatia.

@Valena

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Vieni avvisata all'ora di pranzo che Ayala è arrivata in città con alcuni altri cavalieri del suo ordine, ognuno con la sua strana bestia. Siccome uno di costoro è assai difficile che possa entra (visto che è venuto con un verme purpureo!) ti chiedono se puoi uscire od attendere fino all'ora di cena

 

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