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  • Amministratore
Inviato

Non credo che qualcosa di previsto nei manuali base sia "estremamente ingiustificabile". E come ho detto nella discussione sulla campagna lowmagic, alterare gli equilibri del gioco è possibile facendo molta attenzione, e purtroppo non tutti ci riescono. La maggior parte delle volte in cui sento lamentare uno squilibrio della campagna è proprio perché si trascura l'aspetto dell'equipaggiamento, che invece è uno dei presupposti per gli equilibri del gioco. Una delle sequenze che mi è capitate di vedere spesso è:

- Il party arriva a un livello medio (diciamo il 6°) con un equipaggiamento in oggetti magici minimo.

- A CR 6 iniziano ad esserci già diversi mostri con RD x/magico; il gruppo supera lo scontro con serie difficoltà.

- Il master per "equilibare" fornisce ad alcuni ( o tutti) i PG un oggetto magico.

- A questo punto il gioco è sbilanciato nell'altro senso, i PG macinano tutti i mostri, per cui il master si trova costretto ad alzare i GS e il ciclo ricomincia.

Ora, sono il primo a dire che i GS sono una linea guida piuttosto che un dato preciso, ma prima di andare a toccarli, credo sia preferibile seguire tutte le indicazioni.

Aggiungo ancora una cosa: una piccola città ha un limite di MO di 15.000. A meno che i PG non vogliano comprarsi una nave o uno stock di cannocchiali, non ci sono molti oggetti non magici che arrivino a quei costi.


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Principali partecipanti

Inviato

Ingiustificabile parlando in ambito puramente interpretativo/di ambientazione.

Se il manuale è pensato rispetto ad un mondo in cui è sufficiente andare a fare la spesa per avere equipaggimento magico, allora il manuale è perfettamente coerente. Solo che il manuale sottintende anche un'altra cosa che non a tutti è chiara: comprarli non è l'unico modo di avere gli oggetti magici di cui si ha bisogno.

Crearli (che gli han fatti a fare i talenti di creazione oggetto:confused:) trovarli, andarseli a cercare, rendere un servigio ad un mago in cambio di un oggetto... e un'altra infinità di modi, che tra l'altro arricchiscono il gioco.

Alla fine, ripeto, seguo il bilanciamento del manuale... far trovare poca roba nei negozi non significa che non concedo oggetti magici! E le mie campagne NON sono low magic.... quello era un esempio giusto per dire che se le cose si squilibrano, si può rimediare, sempre. Ma fino ad ora, pur agendo come ho spiegato, non è mai successo che la cosa si squilibrasse. E ho tenuto giocatori a tutti i livelli (tranne gli epici).

Basta pensarci un attimo: anche in un mondo dove la magia è diffusissima, si troveranno sì molti oggetti magici in circolazione, ma di basso livello di potere. Per creare oggetti di potenza maggiore (>=+3) comincia ad essere necessario un notevole livello di incantatore. Un incantore così potente avrà prestigio/soldi/nobiltà/cariche importanti a sufficienza per poter vivere da nababbo senza passare la sua esistenza a fare il mercante. Forse un incantatore di corte, potrebbe sfornare oggetti magici potenti per le alte cariche del regno, sotto richiesta del re, e anche in quel caso mica terrebbe un banchetto per strada.

Mondo pervaso di magia? molti incantori, ma di basso livello. Al crescere del loro livello, il loro numero comunque decresce esponenzialmente, e la percentuale di loro che si dedicherà al commercio decresce ancora più velocemente.

E tutto ciò non è nè alterare gli equilibri del gioco, nè andare contro il manuale, perchè, come dicevo, il manuale prevede moltissimi modi di trovare oggetti magici, solo che è una cosa che a moltissimi sfugge.

  • Amministratore
Inviato

Alla fine la giustificazione è relativa, però, sia dal punto di vista meccanico che dal punto di vista "interpretativo", che è quello che ci interessa. (virgolettato perché questi sono elementi della campagna, più che di interpretazione). Tutto dipende dal contesto della campagna. Prendi i forgotten realms: lì ci sono i grandi templi che sono delle vere superpotenze e hanno molti oggetti magici a disposizione, e i maghi rossi del Thay che non fanno altro che vendere oggetti (e raccogliere schiavi). In Eberron invece, la magia è presente ovunque, ma invece di poche organizzazioni potenti ci sono un'infinità di maghi-artigiani che producono oggetti piccoli (però ci sono anche le grandi opere di magia fruibili da tutti). Infine, per fare un esempio non prettamente D&D, pensa a trasporre in un GdR il mondo di Harry Potter: tutti possono scendere in strada e comprarsi una bacchetta, una scopa volante (!) o aggeggi del genere...

Inviato

Certamente dipende da come si pone l'ambienazione usata. Però in un'ambientazione con negozi di magia a go go sballano i livelli di incantatore... mi spiego: in un mondo in cui abbondano incantatori di livello 15+ che vendono oggetti magici, a cosa serve una compagna di avventurieri di 5°? Alla fine certamente si può giocare come si vuole, è pur sempre un gioco di fantasia e lo scopo è sempre divertirsi^^

Personalmente però preferisco tenere questo aspetto del gioco più "coerente" mi sembra (e per fortuna sembra anche ai miei giocatori che apprezzano) che dia un'impressione migliore di "verosimiglianza" (tra virgolette perchè si parla pur sempre di magia:lol:).

;-)

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