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comment_1639449
3 ore fa, Grimorio ha scritto:

Si ma per me, in D&D, al contrario di altri giochi come Vampiri, il ruolare deve passare in secondo piano mentre al primo posto ci deve essere il gioco di squadra e l'unità del gruppo di gioco.

Il paladino che parte per la crociata per conto suo armato solo della fede quando gli altri personaggi/giocatori non sono d'accordo è certamente ben ruolato ma altrettanto mal giocato in un gioco come D&D.

Le regole sicuramente spingono a quello, però è anche questione di stile di gioco.

Io ho fatto più di una campagna con D&D dove la caratterizzazione dei personaggi era molto importante e i conflitti tra PG abbastanza comuni e non ho mai sentito di stare snaturando il gioco o che le regole mi remassero particolarmente contro, come invece fanno se si vuole giocare, chessò, un horror oppure senza usare la magia.

Certo, nemmeno aiutano, ma del resto non lo fanno neanche quelle di Vampiri (almeno le vecchie edizioni).

Quanto al freno inibitore, il migliore credo rimanga il contratto sociale, ovvero: se uno esagera, glielo si dice. Cosa esattamente significhi esagerare poi dipende dal gruppo e dalla campagna.

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  • Le regole sicuramente spingono a quello, però è anche questione di stile di gioco. Io ho fatto più di una campagna con D&D dove la caratterizzazione dei personaggi era molto importante e i co

comment_1639458

Concordo in pieno con Damiano.

Ho fatto intere campagne dove il PvP era assolutamente normale e l'unità di gruppo fragile e limitata temporalmente al raggiungimento di specifici obiettivi. Ovvio che questo sia solo uno dei possibili stili di gioco, ma l'idea che adottarlo significhi snaturare D&D non la condivido (e mi fa anche un po' sorridere, se ripenso alle radici "wargamiste" del gioco).

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