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Acrimony

Messaggio consigliato

Inviata (modificato)

Acrimony

"Ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. [...] Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. [...] Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù [...] Sii te stesso [...] Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle [...] Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione"

(134340) V Stix: Borealis - 23 anni dopo la Caduta

C'era un motivo ben preciso per cui il Cancello di Pandora chiamato Envy non rientrava nelle liste pubbliche. Situato su Stige, il più piccolo satellite naturale di Plutone, nessuno era mai riuscito a farlo funzionare. All'inizio, si ipotizzò perfino che fosse difettoso, ma un'indagine più accurata rivelò altrimenti. Il Cancello era il centro di un'alterazione locale della gravità. Fu quello che spinse a costruire la stazione spaziale Borealis attorno al Cancello. Queste erano le informazioni che Firewall era riuscita a condividere con i suoi agenti.

La missione sembrava semplice: entrare nella stazione spaziale, recuperare l'agente di Firewall Natasha Baranov (se non viva, almeno il suo cortical stack), infiltrata sotto il falso ID di Yui Kobayashi, ed infine abbandonare la stazione. Se all'interno della stazione vi fossero state delle gravi minacce (non contenibili con mezzi tradizionali), la squadra era autorizzata ad attivare il protocollo di auto-distruzione di Borealis, per poi darsi alla fuga. Il sistema di cariche termo-bariche T-103, amichevolmente chiamato Tyrant, si sarebbe occupato del resto.

Come tutte le missioni semplici, anche questa era destinata a complicarsi.

Sottofondo: Link.

@MasterX

Spoiler

[Ibernazione terminata. Livelli energetici nella norma. Attività cognitive superiori ripristinate con successo.]

Sono le prime parole che senti risuonare nella tua testa, non appena riprendi coscienza. A parlare è una voce femminile che ben conosci, quella della tua musa, Demetria. [Ben svegliata, Galatea.] ti saluta. Inizi a riprendere confidenza con il tuo corpo sintetico, un robot di metallo bianco, con alcune striature verde smeraldo. Apri gli occhi.

Sei rannicchiata in quello che sembra un piccolo e buio sgabuzzino metallico. Un flebile spiraglio di luce rossa filtra dal fondo di quella che sembra la porta. Non hai ricordi di come ci sei finita. Nel tuo ultimo ricordo, eri su Ilmarinen, un habitat costruito sull'asteroide L4 di Nettuno. Il tuo mentore, Painal, ti aveva inviato una email contenente una sintesi della missione e le coordinate di un punto su Ilmarinen, una struttura apparentemente abbandonata che in realtà celava un nascondiglio segreto. Arrivata lì, le istruzioni ti hanno guidata in una camera sotterranea, per poi arrivare in una stanza con una capsula da ibernazione. Qui, ti sei distesa sulla capsula e ti sei addormentata. Ora eri quindi arrivata a destinazione.

[Siamo a bordo della AFC-7703, è una nave non registrata.] annuncia Demetria, e subito ti tornano in mente le parole di Painal riguardo il trasporto: "Un gruppo di gente poco raccomandabile ci deve un favore. Uno di quelli grossi". [La nave è stata danneggiata durante il viaggio, ma il pilota è riuscito comunque ad arrivare a destinazione. Ora siamo attraccati a Borealis.] conclude la tua musa. Ti accorgi immediatamente che sei in un ambiente in microgravità. Sul tuo display entoptico, lampeggia una email ad alta priorità, senza titolo. Il mittente è Painal.

@Mezzanotte

Spoiler

Il risveglio è tutt'altro che piacevole. La prima sensazione che hai è quella di essere sospeso in un freddo oceano di oscurità. Acqua, ma con uno sgradevole odore chimico. Riconosci immediatamente un'altra sensazione familiare: sei in un ambiente a zero-g. Riprendi lentamente percezione del tuo corpo: una piovra. I tuoi ricordi sono annebbiati ed hai un forte mal di testa. Ti senti come atrofizzato.

Poco dopo, senti un suono elettronico brevissimo, che ti arriva ovattato dall'acqua. Del liquido caldo ti entra in circolo, solo ora ti accorgi che hai attaccati dei sottili tubicini. Apri gli occhi: sei in una capsula per trasporto passeggeri, o, per meglio dire, un oggetto arrangiato alla meno peggio che cerca di esserlo. La "capsula" è un tubo di materiali plastici e metallici, con una apertura frontale a formare un'ampia finestra di vetro, con un leggero riflesso specchiante. Attorno a te, tutto è buio, eccezion fatta per una flebile luce rossa soffusa. La tua capsula è agganciata al muro di una piccola stanza metallica, spoglia, con solo una porta (chiusa) alla tua destra. Sul lato interno della capsula, vi è in una piccola rientranza (sagomata malissimo) con un tastierino numerico, inserito alla bell'e meglio (gli spigoli sono stati rotti per farlo entrare nella rientranza), con un display ed un LED, di colore arancio.

D'improvviso, un tubo più grosso s'insinua all'attaccatura dei tentacoli, entrandoti forzatamente in bocca. Subito dopo, ne fuoriesce un getto di liquido, dal sapore orribile, amarissimo. Il liquido riempie rapidamente l'intero tratto digerente, dandoti (per la prima volta nella tua vita) l'orribile sensazione di affogare. Ti viene la reazione istintiva di afferrare il tubo, per levartelo dalla bocca, ma, anche sforzandoti al massimo, i muscoli restano flaccidi. Il liquido continua ad aumentare, forzando l'allargamento delle pareti intestinali. Inizi a soffrire, il colore della tua pelle cambia immediatamente. Se qualcuno potesse vederti dall'esterno, gli apparirebbe una piovra che si gonfia come un palloncino, cambiando colore, forse si metterebbe anche un po' a ridere.

Dopo interminabili secondi di dolore viscerale, il getto si ferma e tu resti così, gonfiato artificialmente. Dal tubo grosso esce come una sonda, che si infila dentro di te; arrivata all'intestino, si ferma. Un attimo dopo, dalla punta della sonda, parte un'improvvisa scarica elettrica. Se quello di prima ti era sembrato un dolore forte, questo era atroce: perfino le immagini entoptiche sfarfallano. Niente tempo per pensare, parte una seconda scarica, poi una terza. Il dolore è delirante.

Hai un flashback. Sei in una vasca, in una grande stanza bianca, ben illuminata. C'è una figura umana, vestita con un camice bianco, seduta su una scrivania, ma non riesci a vederla bene. Sta scrivendo qualcosa sulla proiezione di una tastiera. Sembra sorriderti. Come in risposta, tu alzi un tentacolo, afferrando una leva, per poi abbassarla. La vasca viene elettrificata ed il ricordo si interrompe bruscamente.

Quando riprendi i sensi, il tubo grosso si è ritirato ed il senso di asfissia è sparito. Non hai più tubicini attaccati. Non sei più gonfiato artificialmente, non hai più quello strano liquido dentro di te, anche se sia il dolore che l'orribile sapore amaro sono ancora freschi. Senti nuovamente i tuoi muscoli, questa volta riesci a muoverli, anche se solo debolmente. La tua musa, Anya, è in modalità di ibernazione, garantendoti solo funzionalità minime, ma, quando vuoi, puoi riattivarla.

Ora che hai tempo di guardare il display entoptico per bene, noti lampeggiare un messaggio non letto, ad alta priorità: è un video-messaggio, intitolato "Leggimi". Il mittente è Nya, il tuo mentore. Ti sembra sia passata un'eternità dall'ultima volta che hai letto quel nome. Solo ora, come se un istinto lontano affiorasse di colpo, guardi all'angolino destro dello schermo: non c'è più nessun contatore. Quel numerino, fedele compagno di viaggio, è sparito nel nulla, come se non fosse mai esistito.

Il dolore si è oramai affievolito, lasciando solo un flebile residuo di sé. Recuperi gradualmente il controllo completo del tuo corpo. Ti basta poco per renderti conto delle sue modifiche: il tuo apparato digerente è stato sigillato ad una estremità e probabilmente sterilizzato (non è più in grado di digerire alcunché), le tue gonadi sono state chirurgicamente rimosse. Quel corpo è stato manipolato per renderlo utile a fini militari, eliminando tutto il resto. Non è la prima volta che ti capita una cosa del genere, ma questa volta le modifiche sembrano fatte con intenti quasi crudeli.

Guardando più attentamente (usando il riflesso del vetro e la tua vista a 360°), noti un dettaglio particolare, una piccola scritta dietro la nuca. Aguzzando la vista, riesci a leggere: "T.A.K.O. PROTOTYPE: 00/00". Non hai alcun dubbio su ciò che significhi: quello è il tuo corpo originale. A giudicare dalle condizioni in cui è messo, non è in grado di sopravvivere per più di una settimana. Perché la Direct Action avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Come in risposta alla domanda che ti sorge spontanea, una seconda email appare sul tuo display entoptico. È del Consiglio di Amministrazione della Direct Action, contiene vari allegati, e si intitola "Terminazione del Contratto".

 

Modificato da Black Lotus

Inviato (modificato)
Spoiler

Mi alzo e mi guardo attorno per capire dove mi trovo... poi mi rivolgo alla musa.. [sta.. sta zitta... per favore...]  guardo l'email e leggo mentre cerco dove uscire e trovare qualche armamento. 

 

Modificato da Black Lotus
Inviato (modificato)
Spoiler

Merck X (octomorph)

1170896577_MerckXdef.thumb.png.c021ccd1127c8f484df70b65cc81c596.pngDeve essere morta.

Ancora.

Da qualche parte, per un motivo che non ricorderà mai.

Batte gli otto tentacoli sul vetro della capsula, chiusa attorno a lei come una prigione.

Respira con polmoni che non dovrebbe avere.

I suoi tre cuori pompano all'impazzata.

Anya, leggi il messaggio di Nya e a seguire quello dell'Amministrazione, subvocalizza.

Prova un certo pudore nel parlare. Non si è mai abituata del tutto ad avere un apparato vocale e la sua voce a volte ha toni discordanti, come non capisse bene dove far cadere gli alti e i bassi.

Controlla se la produzione di reflectine è ottimale cambiando colore: rosso, violetto, poi marrone pallido.

Prima che la sonda la brutalizzasse senza pietà per rianimarla stava facendo un sogno.

Lei e Merck V su Titano, durante la repressione della Seconda Grande Rivolta Universitaria. La facoltà di biologia in fiamme, loro stendono studenti che scappano urlando a colpi di plasma felici come bambini ad una fiera di paese. Senza smettere di sparare sui manifestanti le titilla la cavità palleare, il malandrino, e mentre entrambi armonizzano il colore dei mantelli perché facciano pendant con i corpi carbonizzati lui si strappa un tentacolo, l'ectocotilo, e glielo offre che ancora si muove tutto, grondante di sperma.

Il gesto più romantico che abbia mai visto.

E pensare non ce li ha neanche più, i genitali.

Se li è presi la Direct Action.

Assieme a tutto il resto.

 

 

Modificato da Mezzanotte
Inviato (modificato)

@MasterX

Spoiler

[Ai tuoi ordini] risponde la tua musa, per poi ammutolirsi. Ti alzi e ti guardi attorno: sei in un piccolo e spoglio ripostiglio, con una sola porta per entrare/uscire. Ti basta toccare la placca posizionata all'altezza di dove dovrebbe essere la maniglia per aprirla, mentre il LED diventa verde. La stanza successiva è una piccola camera rettangolare, illuminata da luci rosse soffuse di emergenza. La camera ha due porte metalliche: quella da dove sei appena entrata ed un'altra, questa volta con il LED colorato di rosso. Quest'ultima porta è pesantemente deformata, rigonfia verso di te, annerita ai bordi, parzialmente scardinata. Dubiti che sia in grado di aprirsi senza le maniere forti.

L'unico arredamento della camera è un possente armadio metallico, con un disco circolare al centro, il cui lato frontale ha un vetro rinforzato ed una griglia metallica, consentendo di guardare il contenuto. Vi sono varie armi, una tuta... è tutto il tuo equipaggiamento! Appena tocchi il disco centrale dell'armadio, si accende un LED verde, come se ti avesse riconosciuto. Mentre ti equipaggi a dovere, leggi il messaggio del tuo mentore.

[Ciao Galatea. Abbiamo motivo di credere che la Rosa Uncinata sia coinvolta in questa missione. Forse lo è anche tua sorella. Troverai tutti i dettagli della missione nei file allegati. Tu hai un ulteriore obiettivo: l'agente Chi deve sopravvivere ad ogni costo, con il suo corpo biologico. Riportala a casa sana e salva. Gli altri agenti, te inclusa, sono sacrificabili.

Mantieni questo obiettivo segreto, con priorità massima, superiore anche all'obiettivo 2 della missione. Sei autorizzata ad utilizzare armi stordenti per immobilizzarla se rifiuta di obbedirti, ma solo se non ci fossero altre opzioni. Hai un'arma secondaria per accomodare queste necessità. Evita di ricorrere alle maniere forti il più possibile.

Ovviamente, nessun membro della squadra sa nulla, né deve sapere: dovrai essere brava nell'evitare di forzare la mano. L'agente Chi è tipicamente collaborativa e rispetta sempre le decisioni del team leader. Sfrutta questa sua debolezza.

Un ultimo favore, di natura puramente personale: vedi di tornare tutta d'un pezzo.

Painal]

Finito di leggere il messaggio, hai terminato di equipaggiarti. Proprio come descritto nella mail, trovi un'ulteriore arma a tua disposizione, una pistola pesante, che non faceva parte del tuo equipaggiamento.

Descrizione arma aggiuntiva

Spoiler

HG-V1A9S0-Custom
Categoria: Firearm
Tipo: Heavy Pistol (pistola pesante)
Penetrazione Armatura: -4 AP (penetra di 4 punti l'armatura)
Danni base: 2d10 + 4
Caricatore: 10 munizioni
Modifiche:
Flash Suppressor + Sound Suppressor (sopprime parzialmente il flash ed il suono causati dal fare fuoco con l'arma, applica -10 ai tiri di Percezione per localizzare l'arma con vista/udito)
Gyromount (è uno stabilizzatore, ignori tutte le penalità associate a sparare mentre ti muovi)
Smartlink (+10 all'Attack Test, ovvero per colpire)
Safety System [Ego ID: Galatea] (sistema di sicurezza: solo l'ego ID di Galatea può usare quest'arma)
Smart Magazine + Extended Magazine (puoi scegliere quale proiettile sparare senza cambiare caricatore, questa funzionalità non ti serve ora che tutti i tuoi proiettili sono uguali, ma può sempre tornare utile in futuro).
Stunner (uno "storditore" è agganciato all'arma, crea uno shock stordente)
Munizioni: 10 proiettili modificati come segue: Accushot (ignora modificatori dovuti alla distanza), Zap (infliggono la metà dei danni, però creano uno shock elettrico stordente).

 

@Mezzanotte

Spoiler

Riesci a cambiare colore fluidamente. Risvegli la tua musa dalla modalità di ibernazione, mentre batti tutti i tuoi tentacoli sul vetro della capsula, ma a quanto pare è un vetro rinforzato. Oltretutto, ti sei appena risvegliata: non sei ancora al pieno delle tue capacità. Il vetro non sembra accorgersi nemmeno dei tuoi colpi. [Eccomi] ti saluta Anya. Sul tuo display entoptico, compare il video-messaggio di Nya.

Al centro del video, c'è Nya, con il suo solito aspetto (non è invecchiato nemmeno di un giorno) e con alle spalle un bianco laboratorio, pieno di macchinari. Lo scenario è identico al suo primo video-messaggio. [Ci vediamo di nuovo. Sei cambiata. Il contatore è sparito. Non ne hai mai avuto davvero bisogno, lo sai, vero?] parla Nya, sorridendo languidamente. [Ora sei libera, Merck X. Ho mantenuto la mia parola] continua, afferrando una tazzina di caffè e portandosela alle labbra. L'immagine video ha uno scossone, come soggetta ad una forte vibrazione, accompagnata da un lontano suono sordo, forse una esplosione lontana. Una goccia di caffè macchia il bianco camice. [Ovviamente non si può piacere a tutti] commenta Nya, sorridente. Finisce di sorseggiare il caffè. [Ho convinto la D.A. che non sei un buon prodotto. Sanno che ho ragione. Il loro recente impiego di AI lo dimostra. Proprio per questo, provano acredine nei miei confronti] conclude, finendo il caffè.

[Lavoro per la Cognite. La D.A. ha chiesto consulenza sul progetto T.A.K.O. Volevano che uccidessi le tue emozioni, cancellando gli scomodi difetti mentali che ti accompagnano. Ma tu non sei una macchina, Merck X. Quelli non sono difetti. Ed io ho fatto in modo che la retrograda psico-chirurgia della D.A. non potesse renderti tale] spiega Nya, alzandosi dalla sedia ed uscendo temporaneamente di scena. [Evidentemente, ho fatto troppo bene il mio lavoro] senti una vena di ironia nella voce. [La D.A. ha cancellato tutti i tuoi backup ed i tuoi corpi di riserva. Ti hanno scartata. Il loro prodotto ha finito il suo ciclo di vita. Ma hanno fatto male i conti] dice Nya, che ricompare nella schermata, con una grande valigetta, di un chiaro grigio metallico, in mano. [Ho sempre avuto accesso agli originali] asserisce, volgendo lo sguardo verso la valigetta.

[Mi dispiace averti tenuto nascosto tutto questo...] vedi che la sua espressione si oscura per un attimo, mentre suoni di combattimento si intensificano in sottofondo. [Quando vuoi, puoi porre fine a tutto. Il tuo ego sarà trasferito in un clone del tuo corpo originale] dice Nya, mentre i suoni del combattimento sono sempre più vicini. D'improvviso, la porta alle spalle di Nya esplode e l'intero scenario inizia a sfarfallare. All'inizio pensi che siano errori video. [Realtà aumentata] afferma Nya, mentre la stanza diventa completamente bianca, priva di qualsiasi macchinario, la porta è integra. [Il laboratorio è stato compromesso. Ora la D.A. dovrà spiegare alla Cognite perché ha assaltato il luogo sbagliato, cercando una persona che nemmeno esiste] Nya ha un leggero sorrisetto. [Ma troveranno un accordo, come sempre] conclude.

[La tua missione su Borealis è particolarmente delicata, troverai tutti i dettagli nei file allegati. So che puoi farcela. Ricordi il numero primo che ti ho lasciato nel primo messaggio, vero? Serve per aprire la capsula. Volevo essere certo che ascoltassi questo messaggio fino in fondo. Capirò anche se ti suiciderai solo perché non vuoi più saperne niente, né della D.A. né di Firewall. Non condivo tale gesto, ma non ho difficoltà a capirlo] la voce di Nya è decisa, ma sembra anche avere una nota di tristezza. [Ora devo andare. Ci rivedremo sulla Terra, Merck X. Le sue acque faranno impallidire i tuoi sogni] conclude, volgendoti le spalle e camminando lentamente verso la porta. Il video termina.

La tua musa prende parola. [Il messaggio del Consiglio di Amministrazione della Direct Action è un lungo documento legale, di oltre 200 pagine e con 14 allegati, contenenti firme, timbri, revoche di brevetti e documenti analoghi. Devo proseguire nella lettura integrale?] ti chiede.

@MasterX , @Mezzanotte

Spoiler

Missione SAR10103-134340|V:B-UYC23, Nome in codice: "Borea del Nord"
Scheda del Personale

Per l'intera durata della missione, a meno di un contro-ordine dell'agente più alto in carica, tutti gli agenti devono riferirsi l'un l'altro tramite gli pseudonimi elencati qui di seguito.

1. Leader missione: Capitano Viktor C. Meyer,  pseudonimo: Thor, esperto in operazioni di infiltrazioni ad alto rischio in territorio ostile. Prima linea negli scontri a fuoco.

2. Secondo in carica: Tenente Boris Bolotnikov, pseudonimo: BB, esperto in individuazione e neutralizzazione di nano-minacce. Prima linea negli scontri a fuoco.

3. Terzo in carica: Luogotenente Ahmir Sektioui, pseudonimo: Amal, esperto in combattimento pesante e con droni di supporto. Prima linea negli scontri a fuoco.

4. Quarto in carica: Merck X, pseudonimo: Piovra, esperto di infiltrazioni informatiche, supporto in combattimento. Seconda linea negli scontri a fuoco.

5. Quinto in carica: Njall Hrafnsson, pseudonimo: Njal, pilota di navi aerospaziali e supporto in infiltrazioni informatiche. Retrovie.

6. Sesto in carica: Galatea, pseudonimo: Bianca, esperto di combattimento agile con armi cinetiche. Seconda (opzionalmente prima) linea negli scontri a fuoco.

7. Settimo in carica: Ispettore Saga Norqvist, pseudonimo: Svafa, Polizia Scientifica di Titano, esperto in interrogatori. Seconda (opzionalmente prima) linea negli scontri a fuoco.

8. Ottavo in carica: Rokuzawa Chi, pseudonimo: Chi, Medico Militare, esperto in psico-chirurgia e difesa da attacchi psichici. Retrovie.

Obiettivi Missione

1. Recupero dell'agente Natasha Baranov (vedi allegato C). Se non più operativa, recupero del suo cortical stack.

2. Valutazione grado di pericolosità del rischio presente sulla stazione Borealis. In caso di situazione critica, la squadra è autorizzata alla distruzione dell'intera stazione spaziale. Il giudizio sulla criticità è lasciato in ultima istanza all'agente più alto in carica nella missione. A sua discrezione, l'obiettivo numero 1 può essere omesso per espletamento della missione.

3. Evacuazione da Borealis. Il punto d'incontro è l'habitat privato situato sull'asteroide nel punto di Lagrange L5 di Nettuno, dove l'agente Natasha Baranov (o il suo cortical stack) sarà consegnata a Firewall ed avverrà il debriefing della missione. Servizi di ego-casting e corvette veloci sono disponibili per scortare gli agenti allo spazioporto pubblico che desiderano.

Mezzi di trasporto ed Equipaggiamento Personale

La squadra ha in dotazione la corvetta veloce AFC-7703, una nave non registrata nelle liste pubbliche, che dovrà essere restituita alla fine della missione, possibilmente illesa. L'agente Njal è l'addetto alla guida del mezzo. L'equipaggiamento personale sarà allocato a bordo della nave stessa.

La corvetta AFC-7703 è stata modificata per allocarvi un sistema sperimentale di capsule criogeniche, adatto a lunghi viaggi interplanetari. La tecnologia disponibile non è sufficiente a garantire un risveglio confortevole dal sonno criogenico, ma i sistemi di supporto alle funzioni vitali sono affidabili al 99,999% (anche in condizioni di malfunzionamento dei sistemi di bordo).

Per ulteriori informazioni sulla missione, consultare gli allegati.

Allegato A - Borealis

La stazione spaziale Borealis è un habitat artificiale situato su Stige, satellite naturale di Plutone. La stazione circonda completamente un Cancello di Pandora (vedi allegato B). Borealis è una stazione militarizzata, con finalità di ricerca, di natura isolazionista. La stazione non è collegata alla Mesh: ha una rete privata interna, dunque non può essere hackerata dall'esterno. Inoltre, la stazione non presenta servizi di ego-casting e/o resleeving pubblicamente disponibili. Ulteriori informazioni sulla stazione spaziale Borealis sono coperte da segreto militare.

Allegato B - Cancello di Pandora

Il Cancello di Pandora Envy non rientra nelle liste pubbliche. Ufficialmente, Envy è classificato come un dispositivo difettoso e privo di interesse. Tuttavia, un articolo scientifico recuperato sulla Dark Mesh, accuratamente reso anonimo, reca le prove di un'alterazione gravitazionale centrata sul Cancello. L'infiltrazione dell'agente Natasha Baranov ha confermato quanto riportato nell'articolo.

Allegato C - Natasha Baranov

L'agente Natasha Baranov, esperta di sistemi di sicurezza informatica, è riuscita ad infiltrarsi a Borealis sotto copertura, con il falso ID di Yui Kobayashi. L'obiettivo principale dell'infiltrazione era verificare l'autenticità delle informazioni presenti nell'articolo scientifico.

Il primo ed unico rapporto pervenuto dall'agente ha confermato quanto riportato. Dopo circa 250 giorni di lavoro sotto copertura, l'agente ha inviato un segnale di allarme criptato, solo parzialmente decifrabile (vedi allegato D).

Allegato D - Segnale criptato

Corruzione del segnale: 73%. Decrittazione completa impossibile. Decrittazione parziale eseguita. Segue trascrizione scritta con audio sovra-imposto.

(voce femminile) [... richied-... inv1o sq%%%... (((( ho bis0g§o di a-... vo*£1on0 us*re... c#me a-... )))) non pos*o f*rc*l- d4 sol@... il C@n%el£o... è t#tt0 $b@... %#%#% ... prove=ò a gu4d@gn#r* t3m*0... m* £# m1# ç0*3r\ùr@ è + *1$ç#_0... n*- p3n$0 d-... %#%#%... \*=@§\... codice 00953... #3%1ç*£%... 3X... /_/+§... )))%%>>## ... ] (l'audio termina con suoni elettronici artificiali, pesantemente distorti e molto rumorosi).

 

Modificato da Black Lotus
Inviato
Spoiler

Merck X (octomorph)

1170896577_MerckXdef.thumb.png.c021ccd1127c8f484df70b65cc81c596.png

Ti prego, risparmiami, risponde alla minaccia della musa di sciorinargli l'interminabile documento legale che sancisce la sua dismissione.

Quello che hanno fatto al suo morfo attuale è crudele e francamente potevano risparmiarselo, ma se Nya non ha mentito sarà l'ultima volta che si farà ammazzare per contratto. Se ci riuscirà si ripromette di inviare un backup aggiornato del suo ego per un merge a fine missione: i ricordi sono tutto quello che sopravvive di lei nell'incessante sequenza di morti che il suo lavoro le impone. E lei è stanca di perdere pezzi di sé.

Inserisce il codice battendo sui tasti con i tentacoli e galleggia via dalla capsula. Deve trovare le sue armi e poi riunirsi al resto della squadra.

Anya, traccia un percorso fino alla più vicina area comune, ordina.

Se la nave li sta svegliando tutti, è lì che li incontrerà.

Ed ho bisogno di sapere di più su Borealis. Il file non diceva nulla su chi comanda lì.

Passa in rassegna delle immagini entoptiche del satellite verso cui sono diretti mentre nuota nella microgravità: un desolato pezzo di ghiaccio di neanche dieci chilometri di diametro a forma di patata in orbita circolare attorno a Plutone.

Sei miliardi di chilometri dal sole. Ne ha visti di posti di merda, ma Stige sembra batterli tutti.

...e così è qui che vanno a morire le armi ormai inutili, non riesce a fare a meno di pensare.

 

 

Inviato (modificato)

@MasterX

Spoiler

Provi ad aprire la porta, prima con le buone maniere. Ma non c'è verso, la porta si è deformata ed è rimasta incastrata. Servono le maniere forti. Mentre pensi a come fare per aprirla, senti una voce provenire dall'altro lato della porta, che ti arriva molto attenuata: "Chi è? Identificati!".

@Mezzanotte

Spoiler

Inserisci il codice 3301 ed il LED diventa verde. [Attenzione! Questa zona è priva di accesso alla Mesh. Tento di accedere alla rete wireless della nave...] dice Anya, iniziando l'elaborazione. Senti dei rumori meccanici provenire dall'alto, mentre l'acqua della tua capsula viene risucchiata. [Tentativo fallito. La nave è in stato d'allarme, tutte le connessioni wireless sono disabilitate. Nessuna informazione su Borealis è nella mia memoria] sentenzia l'esito negativo della tua richiesta. [Provo a tracciare un percorso...] ti comunica la musa. La sensazione dell'acqua che scorre sul tuo corpo ti fa venire in mente qualcosa, un ricordo sepolto nell'inconscio.

Ricordi di essere in un immenso acquario di vetro, con un fondale marino ricreato. Una struttura della Direct Action. L'acqua scorreva veloce sul tuo corpo; il tuo corpo originale, ne sei certa. "Prendete Merck X" un comando dall'alto, una voce severa. Era la voce di una sagoma che, dietro un'alta vetrata, osservava tutto dall'alto, controllando ogni cosa. Dei droni ti prelevano con poca delicatezza. Vieni portata in una stanza grigia, con tantissimi macchinari. Viene effettuato un ego-casting: una missione importante, su Titano. Vuoto parziale di memoria.

Ma il ricordo prosegue. Il tuo ego ritorna nel corpo originale. "COSA PENSI CHE TI TENIAMO A FARE?! MALEDETTA PIOVRA!" ti urla in faccia un sergente in un corpo sintetico, di cui ricordi solo la sua rabbia infinita. Eri terrorizzata, appena uscita dalla psico-chirurgia, ancora sdraiata sul lettino della sala operatoria. La tua memoria della missione era come uno specchio rotto. Ricordi la scena in cui Merck V ti consegna il suo ectocotilo. Poi però accade qualcosa di brutto, un imprevisto, un incidente. E poi eri morta. "Asportate le gonadi" dice la voce dall'alto. "Agli ordini. Vado a prendere gli anestetici" risponde un soldato. "Senza anestetici" precisa la voce. "Ma, Signore, senza anestetici, il dolore è..." "Appunto" termina la voce, interrompendo il soldato, rimessosi sull'attenti. Anche l'irato sergente sembra restare, per un attimo, ammutolito dall'ordine.

[Impossibile tracciare percorso] la voce di Anya ti riporta alla realtà. [Non ho dati offline sulla nave AFC-7703. E non ho modo di andare online] spiega la musa. La capsula si è aperta. Esci fuori, nuotando nell'ambiente in micro-gravità: sei in una piccola camera metallica, priva di qualsiasi ornamento. La stanza è buia, eccetto che per delle deboli luci soffuse arancio-rosse. Appena sei uscita, un LED si è acceso di verde davanti a te. Le lastre metalliche si spostano, rivelando uno scompartimento, con armi, armature, munizioni, attrezzi... è tutto il tuo equipaggiamento! Le armi (eccetto quella interna al tuo drone, l'Angel Zero) sono tutte scariche e devi decidere quali munizioni usare per caricarle.

Mentre ti spalmi addosso la tua Smart Skin, un nano-fluido che sembra mercurio liquido, rifletti su quanto accaduto finora. La nave è in stato d'allarme, con la wireless inaccessibile. Non c'è modo di accedere alla Mesh. La tua musa non ha alcuna informazione in memoria sulla corvetta veloce AFC-7703. Tra l'altro, ora che ci pensi, Anya ci ha messo un po' di tempo per elaborare la tua richiesta di percorso... richiesta impossibile da eseguire, a causa dell'assenza di dati. Ma forse, quando i ricordi riaffiorano, la tua percezione del tempo è distorta.

È una spiegazione plausibile. Che non significa che sia quella giusta. Dubiti che Firewall ti abbia messo intenzionalmente in una situazione del genere. Qualcosa deve essere andato storto. Finisci di equipaggiarti, indossando la tua tuta spaziale. Ad ogni modo, non hai molta scelta: c'è solo una porta in quella stanza.

 

Modificato da Black Lotus
Inviato (modificato)
Spoiler

Merck X (octomorph)

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I flashback le portano solo brutti pensieri e una rinnovata determinazione a lasciarsi alle spalle la Direct Action. Magari vendicarsi. Potrebbe persino darsi al terrorismo. Ci sono frange estremiste dei Mercuriali che accoglierebbero a braccia aperte una risorsa con le sue competenze.

Ma prima deve salvare questi sentimenti perché non è sicura che Nya glieli lascerà.

Il dolore e la rabbia che prova ora sono veri. Le appartengono. Ha cambiato così tanti corpi che il suo guscio di carne non la identifica più. Ormai è fatta solo di ricordi. Per questo perderli, fosse anche quelli più atroci, è come vedersi strappata via una parte di sé. Li vuole tutti. Non può sopportare di dimenticare più nulla.

Così ha una ragione per non spararsi in testa. Per andare fino in fondo alla missione.

Si veste e prende tutto l'equipaggiamento. Decide che userà l'Arx-F2 come arma di riserva. Invece tentacola le altre due. Le armi da fuoco le carica con munizioni penetranti, il fucile a rotaia invece spara pezzi di metallo inerte perciò non ha l'imbarazzo della scelta.

Ha sempre avuto una predilezione per le armi a propulsione magnetica. Hanno una grande penetrazione che dipende esclusivamente dall'accelerazione supersonica impressa ai loro proietti; sparano in qualunque ambiente e le loro munizioni non esplodono se colpite. L'unico difetto che gli riconosce è che fanno un casino di rumore se usate in presenza di atmosfera. Ma nel vuoto non devi preoccuparti neanche di quello.

Anya, vedi se in memoria hai la struttura standard di una corvetta leggera: è probabile che questa nave ne rispetti il layout.

Si proietta oltre la porta, i tentacoli muovono le due armi in ogni direzione. Con un arco di visione di 360 gradi deve ancora trovare qualcosa in grado di spararle alle spalle.

Cerca un pannello elettrico o un terminale. Qualsiasi cosa a cui possa interfacciarsi fisicamente. La Maglia può essere offline, ma la nave è certamente cablata. Perciò se riesce a collegarsi direttamente al suo sistema forse può capire cosa sta accadendo.

 

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@MasterX

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"Galatea, hai detto?" arriva in risposta la voce dall'altro lato. "Allontanati dalla porta" ti suggerisce la voce. Senza fartelo ripetere due volte, ti allontani dalla porta il più possibile. "Sto per aprirla" dice la voce. Pochi secondi dopo, i contorni della porta si illuminano di una intensa luce bianco-giallastra, emettendo molte scintille. La porta, completamente separata dal resto della struttura, cade per terra, con un tonfo sordo. Una sagoma umana compare da dietro la porta, accompagnata da un drone a forma di scudo, che fluttua a mezz'aria. La tua musa riconosce immediatamente il volto della figura umana, inviandoti la sua scheda sul tuo display entoptico: è l'agente Chi.

"Vieni, c'è una cosa che dovresti vedere" ti invita a seguirla, guidandoti verso la sala comune. Oltre la porta, c'è un piccolo disimpegno, pieno di residui di una esplosione. Per terra, vi è una botola che, quando Chi si avvicina, si apre automaticamente, creando una scala verso il basso. "Questa nave ha visto giorni migliori. Sembra sia stata colpita da una pioggia di micro-meteoriti. Di qua, siamo arrivati" dice Chi, scendendo le scale.

@Mezzanotte

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[Ricerca in memoria avviata...] ti comunica Anya. Apri la porta, mentre il tuo drone, un dispositivo a forma di scudo, fluttua a mezz'aria, accanto a te, pronto ad intercettare fuoco ostile, come un angelo custode. C'è un brevissimo corridoio buio, eccetto per le soffuse tenebre rosse delle luci d'emergenza che permeano la nave, con una curva a gomito. Ti accorgi immediatamente che questo corridoio è stato maldestramente "agganciato" al resto della nave: i bordi sono pieni di bulloni e saldature fatte alla meno peggio. Non sai quale miracolo lo tenga ancora integro.

Due corrimano, interrotti in più punti, scorrono parallelamente, a metà altezza di quello che, dalla tua prospettiva, è il pavimento ed il soffitto: l'hanno agganciato male. Come per compensare al grossolano errore, alcuni pezzi dei corrimano sono stati staccati e risaldati sui muri "laterali" (sempre dalla tua prospettiva), ovviamente con un allineamento fatto alla meno peggio, dando la chiara impressione di una struttura raffazzonata; da un punto di vista ingegneristico, un disastro. Inizi a dubitare che il layout di una corvetta standard possa esserti d'aiuto, nonostante l'idea in sé fosse valida.

D'improvviso, una figura di forma umanoide, in tuta spaziale, esce fuori dalla curva a gomito, accompagnata da un drone dello stesso aspetto del tuo, puntandoti addosso una sorta di pistola a due canne, una che termina con un foro, l'altra che si richiude su se stessa, formando un uovo. Il mirino laser della sua arma si riflette sul vetro della tua tuta. Reagisci immediatamente, inquadrando a tua volta il bersaglio con le tue armi, mentre il tuo drone si frappone tra i due, imitato dal drone della sagoma. Delle immagini entoptiche compaiono sul tuo display ed è questo che ti ferma dal premere il grilletto. "Piovra?" dice la figura, abbassando la sua arma. La tua musa l'ha identificato: è l'agente Svafa.

Il riflesso del mirino laser ti causa un flashback. Sei in una stanza bianca, nel tuo corpo originale. In mano, hai il fucile automatico a rotaia, il tuo preferito. [Avviare simulazione] dice una voce femminile artificiale. Molteplici immagini in realtà aumentata creano uno scenario di combattimento attorno a te: una base militare in un deserto marziano. Soldati morti, mezzi di trasporto in fiamme, segni di bombardamento da artiglieria pesante. Dei soldati escono fuori da un nascondiglio. La tua musa ti assiste nella mira, inquadrandoli ed identificandoli come forze ostili. Premi il grilletto, uccidendoli mentre cercano di fuggire. Da un angolino, però, un cecchino, nascosto con un camuffamento mimetico nella sabbia, prova a colpirti. Il primo proiettile ti sfiora, dandoti una sensazione lieve di dolore, mentre il secondo viene intercettato dal tuo angelo custode.

Un fuoco di un mortaio pesante, appena arrivato in tua assistenza, fa esplodere il cecchino. Senti un tonfo sordo seguire l'esplosione. Strisci via, cercando copertura. Avresti dovuto farlo fin da subito, ma sei ancora un po' inesperto. Sei bravo negli ambienti in micro-gravità, ma negli altri i tuoi movimenti sono ancora goffi. Granate fumogene, altri soldati che scappano. Spari alla cieca nel fumo, colpendone quanti più possibili. Vedi Merck V, è nascosto dietro un altro riparo, sta sparando a sua volta, dandoti fuoco di copertura. D'improvviso, Merck V viene ferito in più punti, i soldati che teneva sotto tiro riescono a scappare. Hai delle bende con te e c'è un percorso coperto tra lui e te. Strisci rapidamente verso di lui, mentre diversi proiettili s'infrangono sulla barricata, ti avvicini, vedi che le sue ferite sono abbastanza gravi, ha bisogno di assistenza medica. Applichi le nano-bende, che subito lo mettono in "stasi medica", emettendo una richiesta di soccorso. Dalle retrovie, un medico da campo si avvicina, prende quello che sembra un uovo con un mirino laser, lo punta verso di te, il riflesso del laser dritto negli occhi, e preme il grilletto. Senti una fitta di dolore, vero ed intenso.

[Simulazione fallita] dice la voce femminile artificiale, mentre la stanza ritorna bianca. Il sergente è davanti a te, nero. "QUANTE VOLTE DEVO RIPETERTELO?! NON DEVI PRESTARE SOCCORSO ALLE ALTRE PIOVRE! DOVEVI LASCIARLO MORIRE! DEVI CONTINUARE A SPARARE SUI FUGGITIVI, LO CAPISCI O NO?!" ti urla in faccia, per poi spararti un'altra dose di quel dispositivo, causandoti dei forti spasmi di dolore. Il sergente si allontana. "UN'ALTRA VOLTA, FORZA!" sbraita, uscendo dalla porta, mentre delle immagini in realtà aumentata iniziano a riformarsi. Il riflesso del mirino laser del medico/sergente, forse a causa di un bug, è ancora nel tuo occhio. E rimane lì fino alla fine.

"Tutto bene?" la voce dell'ispettore Svafa ti riporta alla realtà. "Andiamo, dobbiamo ricongiungerci con gli altri. Da questa parte" ti fa strada. [Layout di una corvetta veloce recuperato] asserisce la tua musa, proiettandoti l'immagine entoptica della pianta di una corvetta standard. La guardi e ti sembra solo vagamente utile: identifichi la zona degli alloggi, dove probabilmente siete. La sala comune è molto vicina. Ma la configurazione interna sembra troppo diversa. Ma ora, quantomeno, hai una guida.

[Vorrei prendere il controllo dell'Angel Zero] arriva, inattesa, la richiesta della tua musa. [Sono equipaggiata con i migliori algoritmi di controllo ottimo, puntamento ed ottimizzazione delle risorse energetiche. L'intelligenza artificiale del drone è alquanto arretrata. Eseguire?] chiede la tua musa, mentre segui Svafa. In effetti, il tuo angelo custode non è riuscito a reagire istantaneamente alla presenza di Svafa: in un combattimento vero, il primo proiettile l'avrebbe oltrepassato, proprio come accaduto durante il tuo ricordo. Mentre camminate, noti che l'ispettore ha un ottimo senso della percezione, in quanto riesce a tenere sotto controllo tutto ciò che lo circonda, probabilmente aiutato da qualche impianto cibernetico e/o da dei sensori installati sulla tuta.

 

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Merck X (octomorph)

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Ancora flashback. Tutt'altro che gradevoli.

-A meraviglia, ispettrice Norqvist- mente mentre concede il permesso alla sua Musa di operare il drone.

Non ha parlato, sta comunicando proiettando messaggi sull'entoptica della poliziotta.

Inizia a seguirla.

-Vorrei esprimere disappunto. L'assegnazione del mio nome in codice denota razzismo e mancanza di fantasia. Su Titano ero KRAKEN- osserva punta nell'orgoglio.

E pensare che il capitano Meyer si è fatto chiamare Thor, dannazione, THOR!

E non è neanche di origine scandinava.

Piovra invece è un vero insulto: come assegnare Nero ad un operativo di colore.

-Quale è la situazione Svafa? Sappiamo nulla su cosa ci è accaduto? Richiedo un immediato aggiornamento-

C'è un certo compiaciuto imperio nella sua richiesta. In questa missione Saga ha un grado inferiore al suo.

 

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 @MasterX

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L'agente Chi ti stringe la mano. "Piacere mio" ti risponde. Quando parli del regalo, lei sta già scendendo le scale. Da sotto le scale, ti dice: "Beh, non lo chiamerei proprio un regalo... comunque ti porto nella sala comune". È già arrivata al piano di sotto, ha sceso le scale molto velocemente. La segui.

@Mezzanotte

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[Autorizzazione ricevuta] afferma Anya, iniziando a trasferire dati nell'Angel Zero via wireless. "Se può consolarla, neanche Svafa è granché. L'agente Njal si chiamava Falco, ha smosso mari e monti per cambiare il suo pseudonimo. La pensate allo stesso modo" commenta l'ispettrice con una punta di ironia, mentre apre una porta e sale una rampa di scale, per poi continuare il percorso.

Non appena le chiedi della situazione, il tono di voce dell'ispettrice diventa un po' più serio. Parla senza smettere di muoversi. "La nave ha subito dei danni durante il tragitto, probabilmente una pioggia di micro-meteoriti. C'è stato un incidente nella sala dov'erano alloggiate le capsule, abbiamo perso..." s'interrompe non appena arriva di fronte ad una porta. "... temo sia inutile continuare. Siamo arrivati" ed apre la porta.

Arrivati a Destinazione - Sala Comune

Al contrario di tutte le stanze precedenti, la sala comune è un'ampia camera rettangolare, con ben otto punti di accesso: due rampe di scale (una che proviene da sopra, l'altra da sotto), quattro porte laterali (due per ogni lato, sui muri più lunghi) e due porte antipodali (una per lato, sui muri più corti). A causa di com'è ridotta, questa è l'unica cosa buona che le rimane. Due robot riparatori stanno terminando di sigillare dei pannelli metallici, di quelli utilizzati come "tappabuchi".

Diverse figure sono presenti nella stanza. Vicino ad una rampa di scale, vi è l'agente Chi, con affianco Galatea, appena scesa; dall'altra rampa di scale, sono appena saliti l'agente Svafa e Merck X. Ai lati della stanza, vi sono quattro capsule (due per lato). Nella prima capsula, quasi completamente distrutta ed internamente annerita, vi è il cadavere dell'agente Thor, con macchie di sangue, residui cerebrali ed altre sostanze organiche dove avrebbe dovuto esserci la testa. La seconda capsula, affianco a quella di Thor, è parzialmente distrutta e presenta gli stessi segni di una violenta esplosione e con svariate tracce di sangue, ma è vuota. Quella era la capsula dell'agente BB. I danni alle capsule di Thor e BB sembrano esser stati causati dallo stesso oggetto. La terza e la quarta capsula, internamente illese anche se lesionate all'esterno, erano quelle di Svafa e di Chi.

Infine, al centro della stanza, vi è un grosso ragno meccanico, ricoperto da un duro carapace nella parte superiore, ma con un bel buco al centro: è l'agente Amal. Il suo visore frontale sembra spento, come se non ci fosse più niente dentro quel guscio metallico. Amal sembra in modalità di combattimento, in quanto, al posto dei suoi arti prensili, vi sono dei mitragliatori pesanti. Come delle decorazioni natalizie, il resto della stanza è pieno di segni di un intenso combattimento, tra cui fori di proiettili, bozzoli, segni di esplosioni violente, abrasioni e frammenti metallici sparsi un po' ovunque. La sala comune è illuminata dalle solite luci rosse soffuse, come a dare un tocco horror a quella scena.

Un terzo drone riparatore fluttua sopra Amal, cercando di ripararlo, ma non sembra avere molto successo. "Quando mi sono svegliata, era tutto già così. Pochi attimi dopo, si è svegliata Svafa" è Chi a prendere parola. "La prima cosa che abbiamo fatto è stata prendere un drone riparatore e cambiargli la task prioritaria in riparare Amal" si inserisce Svafa. "Non sembrava funzionare. Allora, abbiamo provato a contattare Njal, ma la wireless della nave è spenta. Così, abbiamo cercato aiuto. Ed il resto lo sapete" conclude Chi.

Dopo la spiegazione, Svafa e Chi restano in religioso silenzio, attendendo le vostre reazioni.

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Merck X (octomorph)

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Sulle entoptiche degli altri appare scritto:

-A quanto pare per il momento ho io il comando-

I suoi tentacoli toccano le bruciature.

-Avete controllato che i danni alle capsule non siano compatibili con le armi di Amal?-

 

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"Accomodati" risponde Chi alla domanda di Galatea. "La capsula di Thor è troppo mal ridotta per dirlo. Ma la capsula di BB riporta due tipi diversi di danni. Danni ingenti da esplosione e vari altri danni minori, come graffi e scheggiature. Nessun segno di danni da proiettili supersonici" risponde Svafa, mandando una immagine entoptica in cui viene mostrato che tutte le armi di Amal sono a rotaia. Inoltre, Svafa manda anche una seconda immagine: una linea tratteggiata gialla. "Il danno da esplosione è compatibile con quanto causerebbe un micro-meteorite proveniente da quel foro" spiega Svafa, indicando un pannello tappabuchi in alto. La traiettoria dell'immagine è perfettamente plausibile, come pure il danno causato dal micro-meteorite. Tutto sembra quadrare.

"La ricostruzione è come segue: la nave viene investita da una pioggia di micro-meteoriti. Uno di questi arriva qui..." - Chi indica il lato più devastato della capsula di Thor - "...e prende in pieno Thor. Danneggia anche la capsula di BB. Questo spiega l'esplosione. Ma ovviamente..." "... non spiega tutti questi segni di un intenso combattimento" conclude Svafa. "Capitano, propongo di dare priorità al recupero dell'agente Njal" interviene Chi. "Ho già lavorato con Njal. Attualmente, vive come entità informatica. Dovrebbe essere nella cabina di pilotaggio della nave, da quella parte" e Svafa indica una delle due porte antipodali. Chi e Svafa attendono il verdetto di Merck X.

Nel frattempo, Galatea si avvicina al drone riparatore di Amal, provando a dare una mano. Gli altri due droni riparatori stanno semplicemente facendo delle saldature di precisione attorno ai pannelli tappabuchi, non hanno bisogno di alcun aiuto, è solo una questione di tempo.

@MasterX

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Su Unseen Servant, fai la seguente prova: Hardware [Robotics], tira 1d100, Target Number: 45.

 

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allora, Galatea cerca di vomitare dal disgusto e poi aiuta Amal per ripararlo. Credo di esserci riuscita. 😀

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ho fatto 80 per provare a riparare il robot. 

 

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Merck X (octomorph)

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Le parole si formano, proiettate sulle retine dei presenti.

-O forse qualcosa è entrato dall'esterno. Qualcosa di ostile. Spiegherebbe il combattimento immagino.-

-Quanto ci vuole per riattivare Amal?-

 

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Galatea tenta di riparare Amal. Non è propriamente esperta nel settore, è la prima volta che ripara una cosa del genere. "Difficile dirlo, è ridotto davvero male, neanche il drone riparatore è riuscito a rimetterlo in funz-" risponde Chi alla domanda di Merck X. Mentre Chi sta ancora parlando, Galatea tocca accidentalmente un filo di troppo, causando un cortocircuito interno. Un attimo dopo, un boom supersonico assorda tutti i presenti: le armi di Amal sparano una raffica di tre proiettili ciascuna. Merck X fa in tempo solo a vedere il suo Angel Zero frapporsi tra sé ed il corpo di Amal. Fortunatamente, entrambe le raffiche passano affianco alla piovra, senza toccarla.

I proiettili supersonici si infrangono sui muri rinforzati della nave, penetrandoli profondamente ed incenerendosi, lasciando il classico foro da penetrazione supersonica, un cilindro buio la cui superficie è fatta da metallo liquefatto, che però si rapprende quasi subito. Per pura fortuna, Amal non aveva in canna i suoi proiettili perforanti (compatibili con le armi a rotaia), ma solo quelli regolari, altrimenti ci sarebbe stato il serio rischio di perforare il muro da parte a parte.

Contemporaneamente, i tre droni Angel Zero (quello di Svafa, quello di Chi e quello di Merck X) puntano le loro armi nella direzione di Amal. O forse di Galatea.

@Mezzanotte

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[Ostilità rilevata. Aprire il fuoco?] ti comunica Anya privatamente. Sulla tua retina, compare l'immagine di Galatea, inquadrata nel mirino laser del tuo drone. Fortunatamente, anche la tua musa sembra aver classificato l'evento come sospetto/dubbio, quindi hai tempo di dare un contro-ordine.

A Galatea è andata bene, Anya non è quasi mai così gentile.

"Ehi!" "Calma!" esclamano, sovrapponendosi, Chi e Svafa, tranquillizzando anche i loro droni, che abbassano le armi. "Quando ho detto accomodati, non intendevo questo..." commenta Chi, provando a sdrammatizzare. Delle scintille sbucano fuori dal carapace di Amal, assieme ad un piccolo sbuffo di fumo. L'ispettrice Svafa fa un respiro profondo, rinfoderando l'arma che, con una eccellente prontezza di riflessi, aveva estratto in quel frangente.

@Mezzanotte

Spoiler

[Capitano, vorrei porle una domanda. Ha mai lavorato prima con l'agente Bianca?] ti comunica privatamente Svafa, con un messaggio testuale, ma che la sua musa ha convertito anche in audio, con il tono di voce appropriato.

@MasterX

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L'esito del tuo tiro è un Severe Failure (fallimento grave), MoF = 35.

 

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Merck X (octomorph)

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Sospendi. Ordina al drone.

Ma diventa viola, letteralmente. E deve sforzarsi di non strappare la faccia all'incauto tacnico.

"ALLonTAnaTE qUELL' InCaPACE dA AmaL PRImA ChE GLi INFiLi uN TENtacoLO Su Per IL SUo CuLo dI METalLO LuCenTe"

è così arrabbiata che ricorre all'apparato vocale. Le parole si rincorrono in una cacofonia di suoni discordanti, su e giù, come su un ottovolante.

Non ha mai maledetto abbastanza i suoi creatori per avergli dato una voce.

@Svafa

Spoiler

Sull'entoptica della poliziotta titaniana appare una risposta ironica

-Dubito potrei raccontarlo, avessi avuto l'onore-

 

Modificato da Mezzanotte
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