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Inviato

Juliano Demetrios

Pur di avere il potere di schiacciare i nostri nemici? Quasi nessun prezzo è abbastanza alto, per me. rispondo ai dubbi di Gadriel Anche se non vorrei rimanere legato in questo lago... Questo sì che sarebbe un grosso problema, effettivamente. mi ritrovo a pensare massaggiandomi il mento 'Ma, che significa essere legati ad un posto? Non hai risposto alla mia precedente domanda, potrei essere veramente interessato a bere quest'acqua, se le condizioni sono favorevoli.


Inviato

Ma’ fa un sospiro di insoddisfazione.

<<Ho detto “al proprio posto”, non a QUESTO posto. Per me il mio posto è questa gente, questo “circolo” se così possiamo chiamarlo. Per gli altri? Chissà. Sempre che si abbia qualcuno, qualcosa o qualche posto...>>

Inviato

Rimane silenziosa per qualche istante, prima di rispondere a Koen.

<<Nessuna prova e dubito che vogliate accettare di liberare chi è bloccato nella torre...>> dice in realtà facendosi curiosa. <<l’acqua torbida e nera, opaca e giaietto è collegata al Saggio delle Acque Nere.>>

Inviato

Valena Aurica

Gli altri sembrano, almeno parzialmente, interessati a bere l'acqua. Io decisamente meno. Se da un lato essere in qualche modo legata all'eptarchia non sarebbe un grosso problema, per me... non sono certa che a me accadrebbe ciò. So di essere ancora troppo legata al mio passato e a ciò che sono stata. Se bere l'acqua ora mi rendesse legata nuovamente a Korvosa?
Non è un rischio che voglio correre, né voglio pasticciare con poteri sovrannaturali che non conosco. Ho l'Erede dalla mia parte, e con la mia fede basta e avanza. 

Inviato

<<Se non si trovasse un posto? In che senso? Se non credi in nulla o nessuno, l’acqua ti uccide. Altrimenti un “posto” c’è sempre, che sia accanto a chi credi o nel luogo in cui credi molto. Io sono legata qui per le ragazze ed i ragazzi che proteggo, per il circolo.>> dice lei facendo cenno. << Se andassero via, non so se sarei legate a loro...od a questo luogo di pace per i diversi.>> 

Le ragazze che parlano con Riki rispondo velocemente alla domanda: il mostro vive qui “da quando ha memoria”; l’altra invece da dopo esser stata sfigurata da un uomo che la voleva stuprare con dell’acido. Dopo esser stata un relitto per forse un anno, la trovò un ragazzo e la portò lì.

Passati pochi minuti, Ma’ vi fa cenno di seguirla: le curiose e grandi lucciole la scansano e notate con orrore che esse hanno volti umani e minuscoli, dai tratti però poco visibili. Una cosa però è certa, le loro bocche sono aperte in un urlo muto. Attraversare richiederebbe una chiatta, ma la terra si alza per permettervi di passare comodamente ( anche se c’è qualche alga di troppo per essere sicuri.) entrate quindi nella torre, scendendo una scala a chiocciola che porta in una caverna sotterranea molto ampia e ricoperta d’acqua anch’essa scura. Assisa su un piccolo atollo antistante una porta simile a quella di un sepolcro, chiusa da sette sigilli ( di cui tre infranti) si trova una figura di una bellezza evanescente ed aliena, soprannaturale ed immane.

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Quella strana medusa d’acqua ha la sua immensa cosa che si perde nelle acque nere e torbide. Intorno a lei ci sono decine di statue di persone pietrificate, tutte nell’atto di finire di bere.

<<Benvenuti stranieri. Siete giunti innanzi alla Guardiana. Siete qui per il potere delle acque? Oppure per il prigioniero? Oppure...per una delle Tre Spade?>> Dice stupendo con l’ultima frase persino Ma’: sembra non sappia delle spade...qualsiasi cosa siano. <<Se siete qui per l’acqua...>> il tono si fa più greve <<...tre volte vi chiederò se siete convinti: poiché non c’è ritorno per chi ne viene ucciso. Solo chi crede fermamente può sopravvivere ad esse. Altrimenti è perduto.>>

Inviato

Valena Aurica

Dopo aver attraversato il ponte di terra con cautela faccio il mio ingresso nella caverna assieme agli altri. La figura che ci si para davanti mi coglie alla sprovvista, sia perché mi aspettavo un qualche tipo di fata o folletto, sia perché è effettivamente di una bellezza sovrannaturale. 

Un po' turbata resto in disparte: non intendo bere, mentre le altre due possibilità mi sono estranee... E una pare fosse ignota anche a Ma'.

"Fate attenzione, non è saggio mettere a rischio la vita di più eptarchi contemporaneamente" dico ai miei compagni. Poi faccio un passo avanti verso la creatura, ben attenta a stare lontana dal bordo "Avete parlato di un prigioniero e di tre spade. Mentre i miei compagni decidono se bere o meno, potreste approfondire ciò che avete accennato?"

Inviato (modificato)

Juliano Demetrios

Adesso che vedo la guardiana, l'acqua mi sembra decisamente meno invitante: è una donna dall'indubbia bellezza, ma il fatto che sia una medusa mi insospettisce.
Esito un'altro poco, voltandomi verso Gadriel, mentre aspetto ciò che ha da dire riguardo al prigioniero e le spade.

Modificato da Plettro
Inviato

Gadriel Vefort

Entriamo nella torre e quello che ci si presenta davanti è decisamente strano. Una donna bellissima eppure spaventosa sembra essere a custodia dell'acqua.

Annuisco alle parole di Valena credo che questo compito spetti a me dico semplicemente sono tra gli ultimi arrivati e la mia fede nell'Erede non è in discussione. E anche fosse un trucco l'eptarchia reggerebbe tranquillamente ad una mia dipartita aggiungo per poi rivolgermi alla custode

Siamo giunti qui per liberare il villaggio dalla presenza che lo ospita, Ma' ci ha parlato delle acque e crediamo ci possano aiutare a liberare queste terre dall'influenza del Saggio dei Ragni.

Bere l'acqua ci lega al nostro posto, in che modo? Non potremmo più lasciarlo? E poi quale sarà il mio posto? Non Magnimar, non più. E sicuramente non Bullmar. Che sia Lakerhine? dopo così poco tempo?

Ci potrebbe dire di più sul prigioniero e sulle spade?

Inviato

Silfer

La strana fatina sembra accettare il mio dono, lascio quindi che prenda il kukri attendendo poi una risposta, l'informazione per la quale ho pagato.

Una volta ottenuta, seguo il resto del gruppo nella torre rimanendo perplesso e stupito come gli altri dalla strana presenza tenuta sotto chiave da sette sigilli? 

" Prima di decidere se bere o meno, vorrei capire meglio la faccenda del legame... "

Inviato

@Redik

Spoiler

La fatina prende il tuo kukri, che diminuisce in grandezza dono a divenire l’equivalente, per lui, di uno spadone a due mani. Gongola molto.

<<Hi,hi,hi, hi...una promessa è una promessa, mezzosangue. Quando Groetius e Sarenrae si baceranno, dirigiti verso nord per sette passi e poi a sud per sette...e potrai incontrare tua madre. Non accettare regali e potrai tornare a casa tutto intero. Non farlo e le lascerai qualcosa per ricordarti. E se non ti basta...oh beh, tua madre è una strega del mio popolo. >>


Ondeggiando sensualmente, la figura si avvicina a voi. Sembra che l’intera zona sia un dedalo di acqua ed appigli, oltre che piccoli scogli e altro. 
Una statua viene urtata dalla coda della medusa e rovina a terra, spezzandosi e rivelandosi cava. All’interno degli strani molluschi ne escono per poi avvizzire.

<<La gente civile ha così tante domande...inutili. Hai qualcosa o qualcuno a cui tieni? Sarai legato a loro. Per sempre. Potere in cambio del servizio...eterno, o quasi. Il vero valore di una promessa...resa arma.>> Dice rispondendo alle domande sul “legame” col tono di chi non risponderà probabilmente ad altro sull’argomento. <<Curioso che chi porta la spada sul cuore perché una donna un tempo ha giurato di proteggere l’ideale di qualcun altro oggi domandino della spada. Io e due mie...sorelle...siamo le spade. Armi da usare contro chi abita il Buio. Le migliori armi esistenti per farlo. Ma per averle dovreste ucciderci.>> Ride in un modo strano che vi fa rendere conto che fra la sua voce ed il suo muovere le labbra c’è una leggera differita. <<La nostra volontà è come un’arma tesa contro chi abita il gelido buio fra le stelle. Ma non per questo sceglieremmo di morire di buon grado. Non so se siete davvero degni di brandirmi.>> Il tono dell’ultima frase è decisamente troppo e molti di voi...deglutiscono.

<<Il prigioniero è cosa strana: avete mai pensato che, fra tutte le possibilità del Caos, sussiste anche l’ordine? E che se esso fosse senza fine alcuna...non vi sarebbe altro che stagnazione e neppure una vita che possa essere definita tale? Sono i contrasti fra gli assoluti a render la realtà ciò che è. È se vi dicessi che, fra tutto ciò che il Buio poteva generare...c’è stato anche uno spiraglio di luce? Servo della corte del Re, Danzatore nel buio della sua corte, unico non scritto da colui che tutto ha creato...tradito dopo aver portato doni agli uomini, ucciso nel giorno delle sue nozze dal suo più fraterno amico. Ma non è morto ciò che sogna. Ed egli è li che sparge la sua maledizione per il suo tradimento. L’originale maledizione delle Terre Rubate, l’orribile gioco del Re delle Lanterne ai danni di una ninfa che credeva di essere grande è causa sua...perché egli spinge alla grandezza ed alla rovina, poiché sparge senza senso alcuno una vendetta che è indirizzata verso la creazione tutta...>> In questo momento parla e si muove come se stesse quasi delirando od esprimendo un flusso di pensieri. Alcuni tentacoli più stretti della sua coda escono dall’acqua, muovendosi in maniera innaturale. Ma tornano nell’acqua.

Inviato

Gadriel Vefort

Ascolto le parole della Medusa cercando di dare un senso a quella storia che per me ha ben poco senso. Aspetto che abbia finito prima di ringraziare con un mezzo inchino Non ho intenzione di muovere la mia lama contro di te, non credo che sarebbe saggio. Per molte ragioni sospiro voltandomi poi verso gli altri eptarchi Berrò l'acqua sentenzio per poi proseguire Ho già prestato giuramento in passato, non sono stato il migliore a tenervi fede, ma se posso aiutare a debellare il male da queste terre e l'Eptarchia non mi tirerò indietro

Inviato

Juliano Demetrios

E mi dica, Guardiana... L'unico modo per mostrarsi degni di impugnarvi è uccidervi in combattimento oppure c'è... Un'altro modo? chiedo cercando di mantenere il sangue freddo, tuttavia non riuscendo a guardarla negli occhi: non è solo lei ad essere particolarmente minacciosa, ma non vorrei che la sua risposta mi lasciasse di... Sasso.
Anch'io berrò l'acqua. Non ho nulla da temere, la mia fede in ciò che perseguo è cieca e quello dell'acqua è un potere troppo utile per rinunciarvi... dico facendo un passo avanti verso la pozza, in attesa "dell'esame" della Medusa.

Spoiler

Sì, sì e... sì!

 

Inviato

Koen

Le strane lucciole che abitano questo luogo sembrano avere dei volti umani, distorti in espressioni di terrore. Uomini vittime delle maledizioni del Re delle Lanterne? Guardo sorpreso la terra alzarsi e creare un passaggio verso l'isola: ero già pronto all'idea di dover nuotare, ma non sembra essere necessario. Quella deve essere la prigione. E tre sigilli sono stati spezzati... Questo è a dir poco inquietante. La creatura è dotata di una bellezza sovrannaturale che, assieme ad altri elementi, la denota come fata. Il che è strano, contando che si tratta chiaramente di una medusa. Ma non c'è tempo per riflettere sulla questione, vista la mole di informazioni che ci vengono date dalla guardiana. Le parole sulla fonte confermano il mio parere: non so neanch'io quale sia il posto e, in ogni caso, non potrei sopravvivere all'idea di non poter viaggiare in cerca di conoscenze. Senza contare che non potrei trovare il tempio del Padre delle Parole e trovare le risposte di cui ho bisogno. Juliano e Gadriel non sono del mio stesso parere e decidono di bere. Non posso fermarvi, temo, ma vi chiedo solo di tenere conto che qualunque Eptarca è fondamentale per Lakeholm, anche l'ultimo arrivato. Soprattutto in tempi difficili come questi. Dico ai due, tornando poi a parlare alla guardiana. Le sue parole sul "brandirla" mi hanno messo una sincera inquietudine, così come i suoi deliri sul prigioniero, che inizio ad appuntare per poter trascrivere al nostro ritorno. Non scritto da colui che tutto ha creato... È lo scriba. Un "dio" morto che si vendica delle Terre Rubate: come gli appunti di Colin e la pelle che abbiamo trovato. Il prigioniero è un amico del Saggio delle Acque Nere. Liberarlo sarebbe a dir poco un azzardo. Avviso i miei compagni, parlando poi alla guardiana È stato imprigionato da chi l'ha tradito? E per caso ha qualcosa a che fare con le sparizioni dei bambini? Chiedo mentre inizio ad unire gli stralci di informazioni che possiedo, in parte per poter avere un quadro chiaro della situazione e in parte per semplice sete di conoscenza. Concordo con i miei compagni. Temo che uccidervi sarebbe oltre le nostre capacità e, in ogni caso, non credo che sarebbe sensato: una guardiana viene posta in un luogo per una ragione. Ma avallo la domanda del mio compagno, chiedendole se non ci sia un metodo altrettanto efficace per combattere il buio. O un modo per poter usare i suoi poteri senza dover macchiare le nostre mani di sangue. Credo che anche lei sia interessata a scacciare il Buio, mi corregga se sbaglio. 

Inviato (modificato)

<<Esatto Koen.>> dice la guardiana, sorridendogli <<La maledizione coinvolge i bambini poiché per lui qualunque mortale non è che quello. A suo tempo, egli si innamorò di una mortale, quando il Buio aveva invaso Golarion dopo che gli azlanti se ne sono andati. Se il sole è tornato fu anche perché egli danzò per farlo tornare...ma il fratello della sua amata, il suo primo allievo, voleva di più. E pensò che ucciderlo sarebbe valso un grande potere. Era un tempo più primordiale, ossa, sangue e terra si credeva avessero un gran valore... e l’unico grande impero rimasto era quello del Canto che considerava le ossa ricettacolo di potere...come resistere ad una tentazione così grande?>> 

Ritorna al suo posto originario, prima di sdraiarsi per lisciarsi un poco la pelle con le sue mani. 
<<Non c’è altro modo: noi Guardiane siamo le armi che il prigioniero donò ai mortali secoli fa...cosparse del suo sangue per renderci vive. Non so quanto sia stata una buona idea..Altro modo? Combattere. Speranza di vincere? Credo nessuna...>>

Modificato da Zellos
Inviato

Valena Aurica

"Fatemi capire bene, Guardiana: voi e le vostre sorelle siete al contempo armi e creature, ma per potervi impugnare contro i nostri nemici dovremmo uccidervi? Morireste davvero, o sarebbe una trasformazione... insomma, un cambiamento reversibile?" 

Inviato

Riki Poipoi (Nopon Cacciatore di Taglie)

Era giunto nuovamente il momento di ripartire e riprendere l'investigazione punitiva contro il Saggio. Riki salutò calorosamente le due donne con cui si era presentato, sperando vivamente che magari potesse un primo passo per farsi qualche nuova amicizia. Era una caratteristica del piccolo Poipoi, ovunque andasse era solito cercare di farsi amico qualcuno, così che potesse lasciare il proprio ricordo nei luoghi che visitava e per avere un futuro appoggio in caso si fosse presentato nuovamente.. La vita da mercante d'altronde richiede un'innumerevole quantità di conoscenze. Il gruppo avanzò lungo il ponte di terra innalzatosi dalle acque del lago, raggiungendo quindi la torre che si trovava al centro di questo, dando al piccolo Nopon una sensazione mistica che difficilmente aveva mai provato prima. Al suo interno un'ancella oppure una guardiana con tratti umani molto sensuali e tratti serpentini dalla vita in giù. I capelli erano proprio serpenti! Non ha ali e non mi sembra voli, per ora mi sta bene.. Osservò il Nopon con notevole interesse. Il gruppo sembrò arrivare immediatamente al dunque, domandandole informazioni sull'acqua, sul prigioniero e su come ottenere una spada in modo macabro.. Riki si avvicinò e tirò dal suo piccolo due volte il vestito di Koen guardando poi in viso. Noi non facciamo male a ladypon vero? Disse per poi osservare la medusa. Lei sembra così gentile.. Effettivamente per quel che aveva discusso non le era parsa una figura minacciosa. Rimase anche molto sorpreso quando la medusa indovinò sensa che nessuno si fosse presentato ancora il nome di uno degli Epitarchi. È veggente? Vorrei che indovinasse anche il mio nome!! Pensò oscillando un po' col proprio corpo tonto.. Tuttavia quando ebbe da ragionare su quello che avrebbero dovuto fare per confrontarsi con l'entità maligna che stava infestando questo luogo Riki ebbe un piccolo pensiero.. Gli amici a cui tengo, e che voglio sostenere sono il mio legame, ma Juliano e Gadriel sembrano parlare di qualcosa di più eclettico.. Non credo di essere utile.. Voglio tornare dai ragazzi intero.. Miss ladypon, posso chiederle il nome? Nessuno pareva averlo chiesto.. Magari noi dovremmo occuparci del prigionieropon? Se è pericolosopon come dice.. Me non vuole gente così vicino casa.. Chiese ai compagni, per poi chiedere alla signora. Lui è qui, mhe-mhe? 

Inviato

Koen

Corredo i miei appunti con le nuove informazioni fornitemi dalla fata, che mi permettono finalmente di avere una visione più chiara della maledizione che affligge queste terre. Certo, il fatto che conosca il mio nome è decisamente inquietante, ma stiamo parlando di una creatura risalente ai tempi precedenti alla Caduta, infusa dei poteri di un dio caduto. Vengo però distolto dai miei pensieri quando sento una mano tirare le mie vesti, che scopro appartenere a Riki. Assolutamente no, mastro Riki. Non sembra malevola e credo ancora che ucciderla potrebbe avere gravi conseguenze su questo luogo. E, soprattutto, in un eventuale scontro ne usciremmo quasi certamente perdenti. La mia vera natura che esce allo scoperto, alla fine. Sgrano gli occhi quando sento Riki chiedere alla Guardiana di presentarsi: decisamente pericoloso, contando che si tratta di una fata. Non sono sicuro che esista un modo per sconfiggerlo. A quanto ho capito è un corpo imprigionato, un ricordo di una potente entità del passato. Per quanto gradirei anch'io che la maledizione terminasse. Rispondo poi al mercante, tornando a parlare alla creatura Sarei interessato anch'io al funzionamento della vostra volontà. E vorrei chiederle se ci siano altre armi che potremmo usare per scacciare il Saggio dalla leyline. O, in alternativa, incantesimi per fare in modo di tenere la sua influenza nefasta lontana da questo luogo di potere. 

Inviato

Jasmine Al-Alrae

I miei compagni hanno posto sufficienti domande per cercare di dare un senso a questa parte di follia: qui, nel tessuto sottile tra i mondi, il confine steso lungo la realtà pare poco più che una sorta di portale facilmente attraversabile.

Scartata la possibilità di brandire delle armi fatte di carne e volontà, compreso poi come la questione del prigioniero sia particolarmente delicata, rivolgo infine un pensiero all'acqua che lega al proprio posto. 

Sono giunta nelle Terre Rubate perché sradicata dal mio stesso mondo, la mia fede in Sarenrae e la mia simbiosi con Rajah le uniche, grandi certezze della mia vita; anche qui, pur circondata da compagni fidati, non ho finora saputo (o voluto?) costruire ulteriori legami saldi con nessuno. 

Non dubito delle mie poche certezze ma, proprio per questo, non voglio essere costretta in un ruolo che, ora, nemmeno posso immaginare quale sia. 

"Grazie delle tue parole e delle tue spiegazioni, guardiana. Io non berró".

Inviato

<<Non ho nome, Riki. Mi chiamano la Guardiana perché fraintesero il mio ruolo innanzi a questa cella.>> mentre lei parla, il quarto sigillo si rompe. Lei si volta a guardare, visto lo schiocco violento del metallo. 
<<Oh, qualcuno ha fatto qualcosa di...inopportuno. Senza criterio. O forse invece lo ha fatto con criterio. Dopotutto liberarlo toglierà una delle più grosse maledizioni dalle terre rubate!>> Lei mormora, mentre dalle acque, un tentacolo del colore della coda di lei, ma che ricorda quello di una piovra per forma e caratteristiche, porta in superficie una serie di coppe d’oro. Sono assai strane, decorate con motivi stellari con costellazioni, però, mai viste. <<Chi vuol bere, lo faccia. Ma questo luogo rimarrà sempre aperto per voi, quindi se non volete farlo adesso...non fatelo. E non crederò certo che la vostra fiducia nel vostro ideale sia meno salda se non lo farete adesso...>>

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