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Messaggio consigliato

Inviato

<<Non sarò mai grata per l’arrivo della “civiltà”: porta solo più guai della natura. Quanto al resto, siamo sempre vissuto col male vicino, che fossero i servi della ninfa, o che fosse il saggio del Ragno, quello dell’idra e persino quello delle acque nere. Questo luogo non gli interessa...ed è protetto.>> dice lei guardandoci tutti un attimo. 


Inviato

Silfer

La donna, se di donna si può parlare non sembra essere dell'umore migliore " Non so se abbiate dei trascorsi con loro... Ma se anche state bene, potreste stare sicuramente meglio. Che ne direbbe se l'aiutassimo in questo? Ci dica cosa desidera e vedremo di farglielo ottenere "

Mi sembra una persona molto pratica e poco avvezza a fronzoli e convenevoli, cerco quindi relazionarmici di conseguenza.

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Diplomazia +11

 

Inviato

Jasmine Al-Alrae

"Una madre è una madre solo per i suoi figli? Perché un luogo è protetto, gli altri non lo devono essere? Queste terre non sono solo nel nostro territorio: sono la nostra responsabilità e non le abbandoneremo ad una qualsivoglia forma di corruzione", spiego, cercando con lo sguardo l'orrore che ancora opprime il luogo. 

"Non è nostro desiderio, però, danneggiare la natura, se e dove la natura sa difendere sé stessa; ne prenderne il controllo o danneggiarla. C'è ampio spazio per tutto e tutti, ma non è per noi accettabile che una oscurità del genere divori il mondo.

Se non ci volete aiutare, non fatelo. Ma sei stata tu stessa, Ma', a chiedermi di far terminare il male del Saggio, quindi non capisco perché dovremmo disinteressarcene, adesso...".

 

Inviato

Koen

Idra e acque nere? Questo luogo è più corrotto di quanto potessi immaginare. Esprimo il mio gradimento per il discorso di Jasmine e il pragmatismo di Silfer con un cenno del capo, parlando a mia volta Ammetto che avevo iniziato a pensare che il potere della leyline avrebbe potuto aiutare la nostra gente, ma non credo che sia giusto scegliere il destino di questo luogo senza aver parlato con chi lo ha abitato per anni. Sono però certo di una cosa: non proverò mai a disturbare la pace di questo bosco, qualunque cosa succeda. Crede che il Saggio farà lo stesso, Ma'? Forse ora non gli interessate, ma quella bestia è insaziabile: quando saprà di avervi in pugno proverà a muoversi anche contro di voi, portando la distruzione che tanto teme. 

Inviato (modificato)

@Redik

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Il luogo dove ti trovi è vicino ad un incrocio di leyline, un luogo di potere dovr l’energia magica fluisce in modo assai particolare. Le terre rubate sono piene di simili loghi, al punto che il tessuto della realtà è assai debole. Qui invece vi trovate in una zona eletta a coven fa un gruppo di streghe e fattucchiere: gli occhi di pietra che avete visto per strada sono uno strumento delle congreghe per poter osservare un perimetro assai grande. Questo coven particolare non deve essere maligno, altrimenti gli occhi sarebbero stati “mortali” e non di pietra ( occhi umani e simili).

La cosa che ti torna strana è che sembra che...il luogo ti chiami...o che qualcuno ti chiami al suo interno.

<<Parlate a sproposito, eptarchi.>> dice una voce nell’aria. Ma’ da segni di preoccupazione, anche se in realtà rimane con la solita faccia da schiaffi. <<Il saggio del Ragno non è insaziabile: vive per nutrirsi del dolore, dell’ira e della macabra soddisfazione del suo ospite. Nessuno di noi saggi è “insaziabile”: che saggezza ci sarebbe in una gola senza fine? Quella è tipica dei mortali.>> 
Si posa vicino a voi ( relativamente, è almeno una ventina di metri) un imponente corvo dal piumaggio striato di rosso. <<Abbiamo saputo ciò che avete fatto contro il Saggio del Ragno. Avete salvato un ragazzo. Ogni buona azione non rimane impunita.>> Il corvo si spiuma leggermente. Ma’ lo guarda leggermente, prima di sospirare. <<Se qualcuno di voi lo desidera, all’interno del coven si trova una antica fonte d’acqua, più vecchia del mondo. Vi sono preziosi ricordi nell’acqua e ciò che mi ha reso da semplice druida a...Ma’. Ma ha un prezzo: gli Anziani delle fate non sono creature con cui scherzare ed i loro Titani ancor meno.>>

<<Scelta importante ed ironica: bere acqua per bruciare dall’interno, come una candela che arde da ambo i lati. Craaaaaa.>>

 

Modificato da Zellos
Inviato (modificato)

Valena Aurica

Jasmine esprime piuttosto bene ciò che penso sulla natura e su questi luoghi, e non apro bocca in merito. Però quando Ma' fa la sua offerta sono lesta a declinare cortesemente "Sono pronta a rischiare la vita per recuperare le armi necessarie a sconfiggere definitivamente il Ragno. Ma non ho stretto un patto con le forze della natura, né intendo farlo: non posso dividere ulteriormente la mia fedeltà. Già servo una dea e una nazione, per quanto piccola"

Poi mi rivolgo al corvo "Se anche si accontentasse di ferire una sola persona per suggerne il flore, per me sarebbe motivo sufficiente per scacciarlo dalle nostre terre. E da quel che ho visto il Ragno è tutt'altro che morigerato nel procacciarsi nutrimento"

Modificato da Pippomaster92
Inviato

Koen

Una voce appare nella foresta e sembra far preoccupare Ma'. E la capisco, visto come parla di sé: a quanto pare è un Saggio (o, più probabilmente, una pedina che usa per comunicare). Condannare un intero villaggio ad una lenta agonia per trarne nutrimento è esattamente ciò che definisco insaziabilità, abominio. Dico al corvo, senza spingermi oltre con le minacce: non sarebbe saggio, attirerebbe solamente l'attenzione indesiderata sulla casa delle nostre ospiti. Chiedo il permesso di entrare nella coven, Ma'. Non sono ancora sicuro di voler bere l'acqua, ma credo di poterlo decidere solamente dopo averla vista e aver avuto modo di discutere con lei e il resto della congrega. Ma avrò veramente il coraggio di farlo? 

Inviato

<<I saggi accontentano i loro...portatori, eptarchi.>> il corvo si spiuma con tranquillità. <<Il giovane del Saggio del Ragno desiderava vendicarsi del villaggio che aveva ucciso sua sorella. Essere portatore del Ragno in cambio della sua vendetta...anche se ammetto che il Ragno è sicuramente... il meno saggio fra di noi. La sua saggezza è simile a quella del Saggio dell’Idra: la capacità di circuire le persone e metterle le une contro le altre.>> 

<<Corvaccio della malora! Vattene da qui e non tornare!>> dice Ma facendo cenno a creatura, che si spiuma con abbondante menefreghismo. <<Presto giungerà il mio prossimo portatore, protettrice del Coven. E come sai non riuscirai ad impedirlo.>>

Inviato

Silfer

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Rimango perplesso, incuriosito e leggermente spaventato, ma fortunatamente riesco a nascondere il tutto dietro la mia espressione solita, una faccia collaudata per non far trasparire le emozioni. Cerco di comprendere meglio questa strana sensazione, per poi continuare a seguire il discorso

" Avrei intenzione di entrare anche io nel coven, vorrei capire meglio la faccenda relativa all'acqua "

Inviato

Jasmine Al-Alrae

"Sembra proprio che le minacce non siano mancanti. Se c'è modo, chiedo anch'io il permesso di accedere, sebbene non mi sia ben chiara la natura dell'acqua ed i suoi... effetti", dico, guardando il corvo con disgusto. 

Inviato

Koen

Potrei sollevare delle obiezioni logiche alle parole del corvo, ma sarebbe futile discutere oltre con un essere alieno e inossidabile nelle sue condizioni. La situazione è più pressante di quanto credessimo. Non possiamo fermare l'abominio, Ma', ma possiamo salvare la leyline e rallentarlo. E abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per farlo. 

Inviato

Juliano Demetrios

Digrigno i denti alle parole del Corvo limitandomi a non rispondergli... Mi rivolgo quindi a 'Ma Al diavolo! Entro anch'io, voglio vedere quest'acqua... mi volto verso l'uccellaccio Non intendo lasciargliela vinta.

Inviato

Riki Poipoi (Nopon Cacciatore di Taglie)

Non ti farai mai amicipon così.. Mhe-mhe.. Disse all'antipatico Juliano, in realtà un po' dispiaciuto per il suo atteggiamento.. Riki comunque sia non perse spirito ritornando a mostrare il suo coraggio (gonfiando il morbido petto) con la signora che pareva probabilmente confusa dalla parlantina sciolta del mercante. Avrebbe voluto far di nuovo valere il proprio Noponismo alla signora anziana, tuttavia quello che pareva un normale corvo (già di per se un essere da evitare assolutamente per Riki), sì rivelò parlante e peggio ancora affiliato con le figure dei Saggi o meglio noti come mostripon. Forse la reazione di Riki non diede molto nell'occhio vista la sua statura, ma il piccolo Nopon tenne il proprio fucile puntato alla creatura parlante dal primo momento che lo sentì parlare.. Fucile che comunque aveva un certo tremito nella presa del cacciatore, supportata dall'espressione più seria mai vista nel viso del piccolo Poipoi. Non ascoltò gran ché dopo aver inquadrato il corvo, giusto l'accenno al voler proseguire.. Riki viene via con Eptarchipon.. Possibilemente velocemente.. Disse non perdendo mai di vista il corvo.. 

Inviato

<<Non é a lui che mi riferisco quando parlo di chi vi attende all’interno della rovina dove siete già stati.>> dice Mai facendo spallucce. 
<< Non sono io a scegliere. È lui che verrà da me.>> Dice il corvo rispondendo a Gadriel prima di salire su un alto ramo e li rimanere, ad osservare voi che entrate. Ma’ a quel punto vi scorta nell’intrico di foresta alle sue spalle. 
Dopo dieci minuti in una zona estremamente intricata della foresta, arrivate a quello che è una ripida discesa che dice la un circolo di pietre ed una serie di tende costruire con frasche e foglie.

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Vi sono decine e decine di gatti che vi osservano con espressione inquisitoria quasi, per non dire sospettosa. L’atmosfera è sacrale, immobile: si percepisce la presenza di qualcosa di soprannaturale. I colori sono saturi e troppo brillanti, l’aria rinfrescante ma umida, carica di pollini ed odori. L’influenza di quel piano primordiale che è il Primo mondo delle fate si sente in tutta la sua forza. Si notano decine di persone, vestite di nero e bianco, tutti decorati con fiori nei capelli. 

Una ragazza sfigurata parla con un mostro come fossero due amiche di vecchia data: quando vi vedono, la sfigurata si mette davanti al mostro, con una posa di combattimento che ricorda davvero un gatto arrabbiato.

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i segni sul corpo della seconda sono chiaramente di Lamashtu, la Madre dei Mostri.

Poco oltre il circolo e le case, si trova un grosso lago di acque scure, al cui centro si trova una rovina. Vicino al bagnasciuga si trova un enorme teschio mostruoso, sormontato da una ragazza curiosa che sembra star per toccare una spada avvolta in rampicanti. 
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Curiosamente, il laghetto ha un’acqua così scura da essere nera. Al suo centro si innalza, inquietante, una torre solitaria immersa nel verde e coperta di muschi ed edere. L’architettura della torre non ricorda nessuna cultura mortale, forse lontanamente quella elfica. Sopra il pelo dell’acqua, nonostante sia giorno, si vedono svolazzare delle grosse lucciole. Troppo grandi, ma qui molti insetti sono più grandi del normale.

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<<La fonte dell’acqua è al sicuro nella torre, custodito dalla guardiana.>> vi dice Ma’ dopo avervi scortato vicino al lago.

Inviato

Valena Aurica

Osservo il circolo stregonesco con sospetto e apprensione: non mi pare un luogo meno pericoloso del covo del Ragno. Ci sono individui bizzarri e strani, in paio addirittura preoccupanti.

Mi affianco a Ma' e le parlo in tono fermo ma non scortese "Ho notato una persona marchiata dalla Madre dei Mostri. C'è un culto da qualche parte in queste terre?"

Inviato (modificato)

<<Nelle terre rubate? Anche più di uno. Non sono pochi i contadini che “traditi” da Gozreh e Erastil chiedono alla Mostruosa Madre di avere campi floridi...o di poter partorire un figlio sano. Ma te parli di congregazioni, non è vero?>> dice Mai un poco pensierosa <<Li la cosa si complica...difficile che si ritrovino in molti. Una sacerdotessa chiamata la Nutrice viaggia da anni nel contado per offrire a famiglie senza figli la fecondità di averne uno in cambio della possibilità che sia benedetto dal capriccio della Madre dei Mostri. E poi la adorano quasi tutti i goblin, no? Sono figli suoi anche quelli...almeno così dicono.>>

Modificato da Zellos
Inviato

Valena Aurica

"Quella persona è dunque vittima di questa Nutrice?" chiedo con apprensione. Se fosse così sarebbe decisamente triste per lei. Questa Nutrice in ogni caso deve essere trovata e almeno esiliata dall'eparchia. Sposto lo sguardo su Jasmine, è un lavoro di sua competenza e non voglio scavalcarla. Più tardi gliene parlerò.

Inviato

Silfer

La situazione continua ad essere strana. Io mi sento strano. Una sensazione insolita. Quasi di appartenenza. Quasi di casa.

Tutto questo mi rende distratto, più lento del solito. Mi accorgo solo ora che Ma' e la donna che si è frapposta fra noi e l'essere mi guardano in maniera strana.

Mi guardo intorno, incrociando vari sguardi. La cosa non mi mette troppo a mio agio e in effetti la cosa non succede troppo spesso.

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