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[D&Dst3.5 - Shar] - Il mistero del villaggio fantasma.


Shar

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Inviato

Mentre Tassadar e Belnan "fanno conoscenza", Aldir si allontana di qualche passo cercando di ricostruire il percorso di Falarith.

Le primissime tracce sono fresche e impresse benissimo nella fanghiglia generata dagli spruzzi della fontana: anche un bambino riuscirebbe a decifrarle e a seguirle. Pare che Falarith abbia gironzolato un po' intorno alla fontana, si sia soffermato dove ci sono alcuni resti del liuto, per poi gironzolare ancora un po'. Subito dopo i passi si fanno più lunghi e vanno verso nord-est, in direzione della boscaglia.

Qualche metro dopo le tracce sono più difficili, perchè la terra secca non è molto d'aiuto.

Dopo una decina di metri, senza che la direzione sembri cambiare, anche Aldir si deve arrendere: oltre quel punto è praticamente impossibile vedere altre tracce.


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Inviato

Recuperata ormai la calma, mi rivolgo all'uomo...

Lo squadro un po' da capo a piedi...

<< Il mio nome è Tassadar... >> Rispondo in tono un po' brusco... << Si certo ho attinto ai miei innati poteri magici... ma non temere ... era solo per tutelare me.. non certo per offendere o far del male a nessuno... >>

Faccio qualche passo in direzione di Aldir... << Hey arcere.. trovato nulla? >> Urlo....

Quindi mi rivolgo di nuovo verso l'ultimo arrivato: << Come puoi intuire dalla mia "bardatura"... >> do un colpetto sull'armatura in modo da farla risuonare... << ... e dai miei strumenti di lavoro... >> accarezzo la spada... << .. io sarei il "braccio armato" di questo ammasso di avventurieri avventati...

Tu invece? Di cosa ti occupi? Come ti guadagni da vivere? insomma... cosa sai fare? >>

Inviato

<Diciamo che il mio lavoro è un pò particolare, in genere cerco di equilibrare le risorse comuni per il benessere di tutti.> e faccio un sorriso. <A quanto pare manca ancora una persona all'appello. Sarei ben felice di affidarvi le mie capacità per aiutarvi a ritrovarlo, ovviamente con il vostro consenso.>, porgedole la mano ed inchinandomi leggermente. Quindi mi rialzo e chiedo <Senza alcun intenzione scortese, vorrei chiedervi, cosa vi porta sulla strada verso Greenville?>

Inviato

Faccio finta di non ascoltare la domanda di Belnan e mi rivolgo a Tassadar indicando verso nord-est

<< è andato verso la boscaglia... ma da un certo punto è impossibile trovare delle tracce, cosa proponete di fare? >>

Inviato

<< Mmmmmmm... >> Pensierosa scruto la boscaglia alla ricerca di "qualcosa di strano" (spot check?)...

<< Possiamo cominciare facendo alla vecchia maniera ed urlando il suo nome, ad esmpio... >> Dico in tono lieve ad Aldir... << lo so che così tutti saprebebro che siamo qui.. ma se hanno preso Falarith lo sanno già... >>

Inviato

I minuti passano, e nell'indecisione generale cosa possa essere successo al riflessivo e riservato Falarith riamane un mistero. Soprattutto, cosa possa averlo spinto a superare i propri timori addentrandosi da solo nella boscaglia...

Inviato

Avanzo cautamente verso la boscaglia... spada e scudo pronti... occhi ed orecchie attenti a captare tutto quello che mi succede attorno.

PS:

Spoiler:  
Solo per il DM!
Spoiler:  
Avevo fatto Detect good su Falarith? E se si che risultato ho ottenuto?
Inviato

Alla fine, almeno metà del gruppo si decide per una linea d'azione.

Tassadar e Belnan si incamminano verso il bosco, armi sguainate, nervi tesi.

Raggiungono in poco tempo il limitare della boscaglia appena dietro alle casupole, e si rendono conto che il bardo non ha fatto poi molto per nascondere le proprie tracce: sembra si sia incamminato in linea retta a partire dalla fontana. Ci sono alcune orme sul muschio ancora umido perchè protetto dalle fronde degli alberi, qualche rametto spezzato... la direzione sembra chiara.

Però, Mystara e Aldir sono ancora indecisi...

Inviato

Anche io mi muovo, come sempre la spada in una mano, la balestra carica nell'altra, tuttavia mi tengo un pò più indietro e un 3/4 metri più a destra rispetto a loro, procedendo molto cautamente e cercando di non essere troppo visibile...

Inviato

Io avanzo con l'arco in mano e sono l'ultimo del gruppo... qualora si entrasse nel bosco potrei cercare di trovare riparo tra gli alberi per osservare se c'è qualcosa di sospetto ed essere pronto a colpire

Inviato

Con Aldir e Mystara in posizione leggermente defilata, il gruppo comincia ad inoltrarsi nel sottobosco.

Dai radi cespugli al limitare del villaggio, la natura presto prende il sopravvento sulla campagna coltivata. Gli alberi cominciano ad essere più vecchi e più grandi, il fogliame ad infittirsi fino a diminuire sensibilmente la quantità di luce che giunge al suolo. Questa particolare zona è piuttosto rigogliosa, e non è così difficile scorgere qualche scoiattolo o qualche uccello intenti nelle proprie attività quotidiane, apparentemente non spaventati alla vista degli intrusi, nonostante si tengano a debita distanza.

Non riuscendo a seguire esattamente le orme di Falarith, i quattro continuano in linea retta, e di tanto in tanto ottengono conferma che la direzione potrebbe essere quella corretta: il tacco di uno stivale impresso su di un tronco spezzato e in decomposizione, in ramo spezzato ad altezza di braccio, eccetera.

Passano alcune decine di minuti e non si scorge altro che bosco, in ogni direzione. Ma le orme continuano. Aldir sente un profumo strano oltre a quello proprio del sottobosco, che gli ricorda la legna bruciata, ma è quasi impercettibile.

Molto presto, Mystara e Aldir notano qualcosa. C'è del movimento a qualche decina di metri di distanza dal gruppo, quasi invisibile dato il fitto sottobosco. Ma i due non hanno tempo di avvisare i compagni, che di fronte a Tassadar e Belnan si apre una scena raccapricciante: Falarith è di fronte al gruppo, appeso a testa in giù ad una manciata di metri da terra, legato ad una corda per i piedi, con il sangue che gli gocciola dalla gola, trafitta da parte a parte da una lunga freccia.

La scena è così raccapricciante e improvvisa che per poco Tassadar non si lascia sfuggire un grido. Grido che viene subito dopo emesso da Aldir, perchè riconosce il piumaggio della freccia: è una delle sue.

Falarith è immobile, sicuramente morto, vista la ferita. Solo Mystara ha la lucidità necessaria a notare che i movimenti intorno al gruppo, a distanza di qualche metro, continuano.

Inviato

Un imprecazione mi sfugge dalle labbra, alla vista del corpo. Mi avvicino a Tassadar e le chiedo, preoccupato <Era lui? Mi dispiace, ma non possiamo fermarci.>. Mi guardo intorno alla ricerca di qualsiasi indizio relativo ai responsabili, quindi mi accosto furtivo ad un albero, pronto per continuare le ricerche dei colpevoli.

[Prova di osservare alla ricerca di qualsiasi indizio sul passaggio di altre persone (segni a terra, rami spezzati...), poi prova di nascondersi vicino all'albero più vicino, aspettando un segno degli altri di proseguire. D'ora in poi continuerò a muovermi di albero in albero in maniera furtiva, nascondendomi e muovendomi furtivamente]

Inviato

Spoiler:  
[Cosa intendi per "manciata di metri da terra"? Devo arrampicarmi sull'albero per tirarlo giù?]

Rispondo a Belnan: << C'è sempre tempo per fermarsi a seppellire un compagno caduto... >> Mi giro ... uno sguardo un po' accusatore si posa su Aldir...

Poi mi guardo meglio attorno

Spoiler:  
[nuovo spot check?]
...

<< Specie dopo che la morte ha punito l'assassino... >> concludo ancora rivolta a Belnan.

Inviato

Il corpo di Falarith è appeso a due-tre metri da terra. Sarebbe necessario arrampicarsi per tagliare la corda, oppure abbattere l'albero, al fine di reclamare il cadavere.

Tassadar e Belnan provano ad osservare con più cura la scena, e non notano alcuna traccia, né sotto l'albero, né nelle vicinanze. Niente di evidente, quantomeno.

Poi Belnan fa per trovare riparo dietro ad un albero, ma si trova davanti un enorme animale che avanza in direzione del gruppo. Animale è un termine piuttosto fuorviante. Sebbene la struttura sia quella di un orso, è interamente coperto di sangue, come se fosse stato scuoiato vivo, le zanne sono particolarmente lunghe, così come gli artigli. Non ha occhi nelle orbite, ma avanza inesorabile.

Aldir è ancora paralizzato dallo shock.

Mystara, invece, viene avvicinata da tre lupi, anch'essi inesorabilmente diretti verso la macabra scena. Anche in questo caso, gli animali sono ricoperti di ferite aperte, suppuranti, hanno gli occhi ma il loro sguardo è spento e vitreo. Alcune delle zampe su cui si muovono sono poco più che ossa con brandelli di pelle e carne che penzolano dalla muscolatura straziata. Eppure, si muovono.

Sembre che questi esseri stiano agendo all'unisono, spingendo il gruppo verso il centro della scena, dove si trova il cadavere di Falarith.

Uno dopo l'altro, nuovi abomini emergono dalle frasche: tassi con la mandibola divelta, scoiattoli con un cranio in luogo della testa, volatili di diverse specie - completamente spiumati - si sistemano sui rami.

La scena è straziante, ma tremendamente reale.

Inviato

<Porca...> è l'unica parola che mi esce dalla bocca, intimorito. Indietreggio, cercando di riunirmi al resto del gruppo, quiindi, armi sfoderate, mi rivolgo a tutti. <Che facciamo?>. Intanto, osservo la scena cercando una via di fuga.

[Prova di osservare alla ricerca di uno spazio tra due "animali" dove poter fuggire.]

Inviato

<< Avversari nascosti come questi? >> chiedo con tono ironico riolta ancora a Belnan....

Sempre con la spada sfoderata e pronta al combattimento avanzo vero Aldir...

Lo prendo per un braccio (tenendomi fuori dalla traiettoria dell'arco) e lo scuoto urlando... << Hey! Svegliati... E dimostraci con le azioni che quella freccia NON è opera tua! >> Dico in tono perentorio ponendo l'accento sul "non"....

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