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[D&Dst3.5 - Shar] - Il mistero del villaggio fantasma.


Shar

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Inviato

Cala la notte sullo strano gruppo di avventurieri, e sulla loro vetusta guida.

I suoni della foresta accompagnano il loro sonno, che vista la stanchezza, la tranquillità infusa dal vecchio e dal suo sonoro russare, oppure la presenza di una lama fra le mani, è piuttosto ristoratore.

Il mattino sorge forse troppo presto, infilando i primi raggi di sole direttamente nelle palpebre pesanti degli avventurieri.

Quando Mystara, la prima a svegliarsi, si guarda intorno, nota che il vecchio è in piedi e li sta osservando attentamente, mentre "dialoga" con un falco gli si è appollaiato sulla spalla.

Subito dopo si alzano tutti quanti. Tassadar, in particolare, nota che il giaciglio del vecchio ha qualcosa di strano: l'erba su cui era posato sembra essersi ingiallita e rinsecchita, così come la corteccia dell'albero sulla quale era appoggiato.

Buongiorno, amici. - li apostrofa l'anziano con un tono di voce forse troppo alto per l'ora - Siamo a non più di mezza giornata di cammino dal limite del bosco. Da li, entro sera, dovreste essere alle pendici delle montagne. Temo tuttavia di avere notizie per voi, sia buone che meno buone.

Si ferma, attendendo che i cervelli degli avventurieri si liberino delle nebbie del sonno.

Inviato

Appena svegliata mi allontano qualche passo dal gruppo conficco a terra la mia spada e mi inginocchio davanti ad essa, come raccolta in preghiera.

Dopodichè...

<< Dicci quello che hai da dire vecchio. Stabiliremo noi se le notizie che porti sono buone o meno... >>

Altro che "buongiorno" ... queste sono le prime parole di una nuova cupa giornata...

Almeno mentro mi rimetto in sesto indossando l'armatura e raccogliendo le mie poche cose nello zaino.

Inviato

Diversamente dagli avventurieri, il vecchio sembra di umore migliore, e fa finta di nulla di fronte a chi pare si sia alzato con il piede sbagliato.

Un mio giovane amico è tornato da una perlustrazione. Pare che la gente del villaggio sia sparita fra le montagne, anche se dovrei dire dentro di esse. Questo conferma quanto vi dicevo: qualcuno o qualcosa li sta conducendo o attirando in un luogo che avrebbe dovuto essere dimenticato.

Si ferma per qualche istante.

Però, il mio piccolo amico è riuscito a capire, a grandi linee, dove possano essere andati. Una figura lacera, che si trascinava a fatica, è uscita da una piccola apertura fra due rocce, e ha cominciato lentamente a scendere verso valle. A quanto pare, uno è riuscito a fuggire.

Attende, per poi concludere: Allora, sono buone o cattive notizie, secondo voi?

  • 3 settimane dopo...
Inviato

<< Prima iniziamo... e prima finiamo! E prima torniamo ai nostri "veri" interessi... mio caro Kevice. >>

Ribatto con un mezzo sorriso ed una strizzatina d'occhio mentre mangio qualcosa in fretta.

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Accompagnati dal vecchio, i nostri eroi si rimettono in marcia, non prima di aver consumato un pasto frugale che li tenga in piedi per il resto della giornata.

Nell'arco di un paio d'ore, il gruppo giunge al limitare del bosco, dove prima le piante diventano più rade e di minore dimensione, per poi lasciare spazio ad arbusti e diventare infine una pianura ondulata.

In lontananza, verso nord, le colline diventano subito montagne, non imponenti ma all'apparenza piuttosto impervie.

Qui ci separiamo, giovani amici. Vi auguro buona fortuna e vi chiedo di fare tesoro delle informazioni di cui disponete, e dei doni che vi ho fatto. E' stato un enorme piacere fare la vostra conoscenza, e mi auguro che passiate presto a farmi visita. Altrimenti, buoni auspici per il vostro futuro!

Sta per allontanarsi, poi torna sui suoi passi.

Vi faccio accompagnare da Urgh, i cui occhi hanno spesso sostituito i miei in passato.

Il corvo che zampettava sul terreno poco distante, quasi si fosse sentito chiamare in causa, spicca il volo per poi andare a posarsi sulla spalla di Aldir. Gracchia per un istante, e poi gli tira qualche capello col becco. Cosa questo possa significare, non è facile a dirsi.

Buon viaggio, dunque!

Il vecchio, strano come lo hanno conosciuto, se ne va senza attendere eventuali repliche: cammina diretto ad un albero e... entra al suo interno, sparendo dalla vista.

Inviato

Resto sorpresa dall'uscita di scena del vecchiaccio! Ma cerco di non darlo avedere..

Traggo una bela sorsata di acqua fresca dalla borraccia... mi rissistemo lo zaino in saoplla.. cercando di bilanciare al meglio i pesi ... e mi rimetto in cammino...

<< Andiamo avanti signori!... Mi pare che il tempo che abbiamo non sia molto! >>

Inviato

Il viaggio prosegue senza grandi intoppi per diverse ore. Davanti al gruppo si apre una breve pianura ricoperta da un'erba piuttosto rada, in cui è agevole muoversi con andatura costante.

Le colline, e le montagne che si ergono subito dopo, si avvicinano in fretta: il cielo è terso, e il sole del pomeriggio riscalda gli animi del gruppo, in attesa dei compiti sconosciuti che attendono gli eroi.

Il gruppo è comunque piuttosto silenzioso: l'unica nota divertente del resto della giornata sono i decolli inaspettati del corvo dalla spalla di Aldir... e alcuni regali che il suo metabolismo produce al ritorno, che fanno bella mostra di sé sulla sua schiena. Il giovane non sembra accorgersene.

Il corvo ha un'aria molto più intelligente della media della sua specie. Si alza in volo, puntando una direzione ben precisa fra le montagne. Compie un paio di circoli, poi ritorna ad appollaiarsi sulle spalle dell'elfo, lisciandosi le penne o piluccando i suoi capelli.

Sembra piuttosto in età, quantomeno per la sua natura: intorno al collo le piume hanno assunto una colorazione grigia e gli conferiscono un'aria autoritaria. Per un corvo, sia ben chiaro.

Dopo aver consumato un breve pasto, essersi dissetati e stiracchiati, il gruppo raggiunge le colline: docili pendii che si susseguono in direzione della catena montuosa.

L'ennesimo volo del corvo, tuttavia, ha qualcosa di strano: dopo un breve circolo alla base della più vicina montagna, compie una picchiata, per poi rialzarsi in volo, per poi rifare una picchiata, e così via per almeno quattro o cinque volte.

Tassadar e Mystara, più concentrate sulla marcia dei propri compagni, si rendono conto che una figura scura sta camminando e ruzzolando verso sudest ad un paio d'ore da loro. A questa distanza, non è possibile aggiungere altri particolari, se non che è direttamente sulla verticale delle picchiate del corvo.

Inviato

Spoiler:  
Mi sfugge il significato di "camminando e ruzzolando".... cioè non ho capito...:banghead: ma comunque...

<< Fermi tutti! >> Intimo con voce ferma...

Punto ildito in direzione del "coso che cammina e ruzzola"....

<< Cos'è quello? >>

<< Aldir... cosa vedono i tuoi acuti occhi da elfo? >>

PS:

Spoiler:  
In effetti non mi è chiara nemmeno la distanza a cui "scorgiamo" questa scena strana...:banghead:
Inviato

fissando lo sguardo verso il punto indicatomi da Tassadar cerco di capire cosa sta succedendo [prova di osservare]

PS

Spoiler:  
Kursk la tua mi sembrava una scena del signore degli anelli: "Legolas, cosa vedono i tuoi occhi da elfo?" :-D
Inviato

Aldir aguzza lo sguardo.

Ad un paio d'ore di marcia di distanza, qualcuno sta percorrendo verso valle e verso oriente il fianco della montagna più vicina. Risalta sullo sfondo chiaro perchè indossa vestiti scuri, probabilmente neri.

Più che camminare sta barcollando, cadendo, rialzandosi... non dev'essere in buone condizioni fisiche. Oppure teme qualcosa.

Spoiler:  
La distanza c'era anche nel post prima! -50XP a Kursk che copia dai film... :-p

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