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gioco e metagame


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negli anni 80 all'uscita di D&D ed altri giochi non esisteva tutta questa tecnologia e quando un gruppo decideva di giocare ad un gdr e si era giovani, si faceva una colletta per prendere i manuali (in questo D&D è sempre stato avanti) manuale del giocatore per tutti e manuale del master (solo per chi avrebbe dovuto interpretare questo ruolo). 

Solo lui conosceva le statistiche e quando si giocava, il metagame in questo senso, si evitava facilmente (anche per la mancanza di altre regole)

Ma ora con chiunque giochi porta conoscenze con se di vecchie partite o possiede tutti i manuali, ma qui viene il problema come evitare il metagame?

un'altro problema spesso palesato in gioco sopratutto con le ultime edizioni è la scelta dell'allineamento o del background non per creare un pg ma avere buone statistiche.

oppure l'uso del personaggio affetto da incantesimo es comando che utilizza due pesi e due misure se deve fare qualcosa contro un mostro o contro un pg.

Di mio, ho trovato vari metodi o escamotage, ma queste brutte abitudini sono dure a morire. Qualcun'altro ha mai trovato un modo per evitare tutto questo? 

Modificato da nolavocals
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Premettendo che è sostanzialmente impossibile non fare metagame,è logico che chiunque abbia esperienza con il sistema di gioco è portato a farlo, nel bene o nel male. Giustamente direi, se uno si sbatte per imparare le meccaniche è anche giusto che ne tragga qualche beneficio.

L'importante per me è che i giocatori riescano a considerare una certa sospensione dell'incredulità.

1 ora fa, nolavocals ha scritto:

un'altro problema spesso palesato in gioco sopratutto con le ultime edizioni è la scelta dell'allineamento o del background non per creare un pg ma avere buone statistiche.

Se ti stai riferendo a d&d 5e posso capire il background, ma l'allineamento che c'entra?

1 ora fa, nolavocals ha scritto:

oppure l'uso del personaggio affetto da incantesimo es comando che utilizza due pesi e due misure se deve fare qualcosa contro un mostro o contro un pg.

Non capisco il dubbio. L'incantesimo descrive a quali comandi la creatura deve obbedire, poi sta al DM decidere se il bersaglio può seguire l'ordine impartito. Semmai questo è proprio uno di quegli incantesimi in cui il giocatore non ha il totale controllo su ciò che può capitare tramite meccaniche di gioco (ergo fa meno metagame).

1 ora fa, nolavocals ha scritto:

Di mio, ho trovato vari metodi o escamotage, ma queste brutte abitudini sono dure a morire. Qualcun'altro ha mai trovato un modo per evitare tutto questo? 

Niente di definitivo. Io porto spesso mostri/PNG creati ad hoc, quindi è difficile per i giocatori capire a cosa si trovano davanti.


Comunque fare del metagame non è per forza un male, l'importante è non abusarne.

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Fortunatamente gioco con degli amici che, come me, sono molto appassionati e amano ruolare nel modo migliore possibile. Questo ci ha permesso nel corso del tempo, anche grazie all'esperienza e al voler migliorare nel ruolo, di giocare sempre meglio togliendo quasi del tutto il meta. 

Es. Se siamo sotto controllo mentale ci opponiamo al resto del party, nel modo più "corretto" possibile. Inoltre cerchiamo di evitare giocate pro conoscendo le debolezze o le resistezne dei mostri, se il pg non lo sa, non lo sa.

Inoltre per non limitare il gioco di ruolo abbiamo eliminato gli allineamenti, trovandoli troppo "limitanti".

Riguardo ai background solitamente li scegliamo per avere qualcosa di utile ma riusciamo sempre a inquadrarlo nel background del pg e a renderlo sensato. Da master non l'ho mai visto come un problema di metagame, a patto che si argomenti e si contesti nel background generale.

Tuttavia non mi pare di usare trucchi o escamotage effettivi, un po di metagame ci scappa sempre e penso sia normale ma cerchiamo comunque di far buon gioco e di rendere ogni sessione una bella esperienza (e poi è figo quando ruoli bene).

Modificato da SamPey
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Io non capisco tutta questa avversione per il metagame, manco fosse un cancro da estirpare.

Non si può evitare di fare metagame. Il semplice tirare i dadi è metagame. Le procedure che applichi per risolvere le situazioni, gli accordi al tavolo tra i partecipanti, insomma tutti i mezzi che impieghi per creare fatti in gioco e portare avanti la narrazione sono tutti metagioco.

I problemi nascono se ci si comporta di proposito in modo scorretto. Posso anche restare nel personaggio e preservare questa immedesimazione per tutta la sessione, ma se volessi creare problemi agli altri troverò di sicuro un modo per farlo anche così.

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Il metagame è, come dice Checco, un fatto inevitabile e, aggiungo io, uno strumento indispensabile. Faccio questa precisazione perché mi sembra che si parli del metagame in generale come di una cosa negativa, mentre in realtà sono solamente alcuni aspetti a esserlo.

Venendo appunto a quegli aspetti, o almeno a quelli che hai elencato qua:

- Mostri: io uso solo mostri homebrew o reskinnati, quindi il problema non c'è. Non credo ci siano altre soluzioni, dato che due dei miei giocatori sono master in loro campagne e l'MM se lo devono leggere.

- Allineamento: è una non-regola pessima, quindi non lo usiamo. In 5e non ha impatto sulle meccaniche, quindi non si può minmaxare.

- Background: scegliere il bg più conveniente a livello meccanico è una mossa corretta e che paradossalmente porta ad avere PG più caratterizzati. Ad esempio se voglio giocare un Guerriero dei corpi speciali che sia abile a scassinare ha senso prendere il BG Criminale. Se poi il flavour non ci azzecca, come nell'esempio, basta reskinnare, cambiando nome da Criminale a Forze speciali.

- Controllo mentale: i limiti dei poteri di controllo mentale sono specificati chiaramente nei vari incantesimi, quindi mi viene difficile immaginare come si possa fare metagame.

 

In generale, comunque, la soluzione migliore a questi problemi è di giocare con persone che non desiderano crearli... il che si ottiene con una bella discussione in meta prima di iniziare.

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L'unico problema che ho riscontrato è che giocando per anni allo stesso gioco, alla fine i giocatori arrivano a conoscere le caratteristiche dei mostri molto bene, e quindi si perde la sorpresa e la meraviglia del "chissà cosa fa questa creatura".

Ho ovviato a questo modificando i mostri in ogni avventura giocata, in questo modo i giocatori non sanno cosa aspettarsi ed apprezzano di più gli scontri.

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Per un motivo o per un altro io gioco per lo più con persone inesperte (magari hanno iniziato da poco o giocano da anni ma non hanno mai letto i manuali) che devono la loro conoscenza dei mostri all'esperienza sul campo o a videogiochi, libri e/o film, quindi ammetto che di metagame se ne fa poco.

In generale parto dall'idea che la conoscenza di capacità speciali dei mostri sia frutto di conoscenze e/o leggende popolari: se lo sai tu come giocatore ne è a conoscenza anche il personaggio; tutti parlano di draghi che sputano fuoco. 

Però non è detto che le cose funzionino davvero a quel modo: non mi sento in dovere di mantenere i mostri cosi come sono nel manuale; posso apportare qualunque modifica e/o reskinnare.

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