D@rK-SePHiRoTH- Inviata 30 Giugno 2007 Segnala Inviata 30 Giugno 2007 Non ne vado molto fiero, ma da un po di tempo mi chiedo se io non sia in realtà poco portato al GDR e a "vivere" avventure immaginarie. Immergersi completamente nell'atmosfera, provare emozioni, respirare l'aria di un mondo diverso, ecco, queste sono esperienze che, per una circiostanza o per l'altra, con mio grande rammarico non ho ancora avuto modo di provare. E vorrei capire, col vostro aiuto, se c'è qualcosa che non va in me, nel qual caso cosa, e comunque condividere questi pensieri con chi del GDR ha saputo cogliere le sfumature e le finezze, e magari ricevere qualche consiglio e indicazione. Premesso: Io sono un niubbo. Le mie esperienze si contano sulle dita di una mano. L'inizio con i GDR è stato più o meno traumatico. Tutto quello che conoscevo di D&D erano le "regole". Un mio conoscente -al tempo amico- mi raccontava di quanto si divertiva con le sue avventure super-eumate style, cazzeggio alla grande, background scritto in calce alla scheda (ne ricordo un che era più o meno così: "Al monastero tutti mi sfottevano e mi trattavano male ma adesso ho deciso che vado a fare l'avventuriero e dimostrerò che sono un figo". QUESTO era il background) Così mi feci l'idea -sbagliata- che il GDR fosse quello, o comunque sapendo che per molti era divertente, mi venne voglia di provare una cosa simile. Un gruppo per giocare a D&D non lo trovai, ma qualche tempo dopo mi capitò di frequentare delle persone che giocavano a Vampiri, che è l'antitesi di quello che avevo in mente. Alla richiesta del master di farmi un personaggio "complesso profondo con un background di almeno qualche pagina bella densa", in un gioco molto articolato, considerato che io sono una persona che -oltretutto- pecca di iniziativa nella vita stessa, avendo pochi obiettivi, andai più o meno in palla, e giocai malissimo, svogliatamente, senza divertirmi, e ne dedussi che 1) Il master non masterava bene (e oggi so che è vero) 2) Io non sapevo che pesci prendere per giocare (ed è tutt'ora vero) Ora, dopo aver giocato comunque in maniera superficiale (ah, che cosa triste XD) in luoghi dove non sarebbe stato consentito (ossia avendo non-giocato diverse partite, per pura ostinazione di cercare di capire cosa fosse realmente questo cavolo di GDR), penso di avere esaurito la mia voglia di eumate. Insomma, sono arrivato al punto, a cui arrivano tutti i giocatore prima o poi, in cui il GDR -nel senso di interpretazione- inizia a diventare interessante. Ho solo qualche rimpianto per non aver potuto vivere la fase "ammazza come mi diverto a fare fuori tutti", visto che ora come ora so che non mi darebbe nessuna soddisfazione -ma prima era quello che cercavo e avrei comunque voluto arrivare da solo a stufarmene-. Il problema, dopo questa logorroica premessa (scusatemi), è che, seppure nelle ultime partite qualcosa sto capendo, mi manca ancora quel coinvolgimento emotivo, quell' "entrare nel personaggio". Faccio passi in avanti, comincio ad assaporare l'idea di vivere una storia, ma forse mi mancano degli esempi di GDR coi controcazzi da cui imparare, o l'impegno, non so. Ho anche pensato ad alcuni personaggi che mi piacerebbe molto giocare, e ho scritto un background piuttosto serio -e parecchio lungo, a cui mi sono anche affezionato- per D&D, ma... ...ma comunque sento tutto troppo finto. Non riesco a entrare nel personaggio al 100%. A emozionarmi, ridere, sognare IN GAME, provare empatia, anzi, immedesimazione, in un costrutto mentale idealizzato. Non ancora, e vorrei avere qualche suggerimento essendo per me questo un terreno nuovo, per afre esperienza e capire meglio se la cosa fa per me, come, individuare che tipo di gioco preferisco e cose del genere. 1
Baronts Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 può capitare, non ti preoccupare succede a tutti quelli ai quali non viene spiegato bene cosa sia il GdR all'inizio... La cura è giocare qualche mese con un gruppo di giocatori bravi.. Per il fatto che ti sembra tutto finto, ti posso capire, capita qualche volta anche a me quando gioco a D&D, ma con l'esperienza riesci a ignorare la parte di te che ti tiene attaccata alla realtà... Immedesimarsi completamente con un pg di d&d e il mondo intorno è raro non mi è capitato spesso nemmeno a me Se vuoi veramente provare un emozione di essere in un mondo fantasy prova un gioco di ruolo dal vivo..li non sei ad un tavolino con le patatine le bibite e delle schede di carta piene di numeri. Quando fai i grv sei in un parco naturale, tutto intorno a te ci sono palizzate, torrette, accampamenti, taverne, monasteri a centinaia di metri di distanza sulla cima del monte tutto intorno a te gente vestita col costume del loro personaggio che ti parlano in gioco, allora in quel caso sei veramente immerso in un mondo Fantasy senza agenti esterni o quasi.. Ai grv vivi tutto il combattimento, la vita comune dell'eroe, l'esplorazione nei boschi ecc..
piri Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Ammetto di non aver letto tutto...ma ho spizzicato un paio di frasi in qua e in la che mi fanno partorire il seguente aforisma: Giocare di Ruolo è un conto, aveer una fantastica botta di schizofrenia un altro... Nel senso che alla fine, se giocando ti diverti (anche se non riesci ad estraniarti dal mondo reale per finire in quello fantastico di D&D) io credo che tu possa ritenerti soddisfatto al 99% (che mi pare una signora percentuale)... EDIT: non è vero, ho letto tutto... E confermo quel che ho scritto... L'interpretazione vien con la pratica IMHO e già essersi affezionati ad un BG mi pare un ottimo passo in avanti...
Zell The Phoenix Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 guarda dark seph,magari è che non ti piace il gdr e ci hai giocato così per provare...può esser?
Lethon Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Io credo che la tua situazione sia completamente normale.. Imparare ad immergersi nel personaggio, a immaginare le situazioni in cui il tuo personaggio si viene a trovare in modo realistico etc.. è una cosa che un pò viene con il tempo. Magari alcuni possono avere la mente piu aperta di altri, ma se davvero ti piace giocare di ruolo prima o poi, senza neanche rendertene conto, ti accorgerai di porter figurare nella tua mente qualsiasi cosa Credo che in questo possa anche aiutare la lettura, dei film sul genere etc per aiutarti in un certo senzo a dare forma alla tua immaginazione Poi ovvio gran parte della responsabilità questa, al tavolo, ce l'ha il DM e gli altri giocatori. In un certo senso per giocare bene ci vuole anche l'atmosfera e delle valide "spalle"
randyll Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 A me ci sono voluti quasi un anno per riuscire ad immedesimarmi completamente col pg giocato ( qualasiasi esso sia). Da allora in poi riesco, con pochi dati, a intepretare qualasiasi personaggio. E' questione di pratica fidati. E aiuta molto leggere libri. Ma tanto tanto
Codan il bardo Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Io credo che la tua situazione sia completamente normale.. Imparare ad immergersi nel personaggio, a immaginare le situazioni in cui il tuo personaggio si viene a trovare in modo realistico etc.. è una cosa che un pò viene con il tempo. Magari alcuni possono avere la mente piu aperta di altri, ma se davvero ti piace giocare di ruolo prima o poi, senza neanche rendertene conto, ti accorgerai di porter figurare nella tua mente qualsiasi cosa Credo che in questo possa anche aiutare la lettura, dei film sul genere etc per aiutarti in un certo senzo a dare forma alla tua immaginazione Poi ovvio gran parte della responsabilità questa, al tavolo, ce l'ha il DM e gli altri giocatori. In un certo senso per giocare bene ci vuole anche l'atmosfera e delle valide "spalle" Sacrosante parole!!! Non esiste un buon giocatore di ruolo se al tavolo non ci sono persone che VOGLIONO (almeno) giocare di ruolo. A quanto ho capito il tuo problema non è l'interpretazione o la poca attitudine a interpretare, ma l'ambiente in cui giochi e l'approccio che gli altri hanno al gioco. Il fatto che giocando con persone prettamente legate al sistema EUMATE ti abbia portato a stufarti del GdR, è un buon sintomo di legame con il vero significato della parola GdR. Personalmente mi sembra strano che un niubbio abbia potuto fare questo discorso così presto, ma sono contento che tu abbia già capito la buona visione (personalmente parlando) di D&D e sono altrettanto triste per te visto che non ti diverti (non avendo persone con cui condividere questo stile). Potrei consigliarti di provare qualche PbF o PbC per "testare" la tua vena interpretativa, ma capisco anche la tua voglia di giocare con persone "reali" prima di intraprendere una via "telematica". Altri consigli seri non posso darteli, visto che non conosco bene la tua situazione, l'unica cosa che posso dirti, è che non sei tu il problema... credo che il problema sia la divergenza di pensiero che hai con il tuo gruppo (e che personalmente mi sembra del tutto giustificata). -Codan-
liadon87 Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Nel mio periodo di transizione da EUMATE a interpretazione mi ha aiutato molto fare il DM, inizialmente crei avventure pensando solo quali mostri mettere nel tuo dungeon, poi cominci a creare un PNG particolare, a dargli una storia, un modo di comportarsi, e quando lo fai incontrare ai tuoi giocatori, bhe, lo dovrai interpretare^^. Tutto ciò è stato molto utile per me
Hiade Airik Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Questa discussione non poteva sfuggirmi oltre. Mannaggia Seph... non ti devi abbattere. Posto che come qualcuno ti ha detto qui, magari il GdR non è il tuo passatempo perfetto (ma questo lo devi vedere tu), il discorso che hai fatto è quello di una persona di una certa intelligenza. E sto parlando di intelligenza analitica, di introspezione. Ora, i consigli che ti sono arrivati sono tutti ottimi, credo. Soprattutto due sono a mio avviso fondamentali: - Devi trovare un gruppo di gioco allineato con i tuoi pensieri. Non puoi interpretare ed immergerti in un personaggio quando il tuo vicino ferma il gioco per parlare dell'ultima corsa di MotoGP... tutti dovete voler costruire una storia: IN PRIMIS il DM. Se poi il gruppo è anche esperto, allora tanto meglio ma ad un gruppo esperto ed EUMATE, è preferibile un gruppo di niubbi che ce la vogliono mettere tutta! - Approcciare alla letteratura e alla cinematografia di settore è fon-da-men-ta-le!!! Quando giochi sei alle prese con un mondo di finzione da cui devi concettualmente etrare ed uscire di continuo: quando dici "Cerco di difendermi con la spada" il dm ti chiede "Ok, tira..." ed ecco che la tua mente deve anche se per poco, mettersi alle prese con il mondo reale. In un romanzo questo andirivieni non esiste. Il libro ti assorbe, ti conquista, ti fa vivere altrove finchè non lo chiudi (o non ti si chiudono gli occhi)... Quando avrai "vissuto" un po' di avventure così, in modo contemplativo, sarà più facile ricondurre la tua fantasia durante il gioco a qualcosa che hai già visto, ad emozioni vissute veramente, anche in un mondo finto. La questione non è di sapere com'è vestito un mago nei libri di Terry Brooks, bensì di cominciare a vivere e ad apprezzare le avventure anche prima di giocare! A questi due consigli ne aggiungerei un altro a mio avviso sempre fondamentale e senza il quale, sempre a mio avviso, gli altri non contano: - Se fatichi a trovare una tua immedesimazione in un PG che hai costruito, inverti le parti. Crea un PG che ti somigli e che abbia magari qualcosa in più di te dove tu ritieni di avere una carenza. Io sono da sempre un mago. Non ho interpretato quasi niente altro. Sono un giocatore molto esperto per certi lati ma pressochè niubbo sugli altri, in questo senso. Perchè in definitiva non ho fatto altro? Ma perchè io non mi sento altro... Certo, a volte è bello pensare di essere un bel barbaro alla Conan, alto, muscoloso e lungicrinitio... ma prima o poi, per quanto interpreti, mi accorgo che sto andando contro il mio modo di essere... Hiade è un mago LB. Partì quasi dieci anni or sono come CB... beh, al tempo io come giocatore avevo vent'anni e un sacco di voglia di fare casino. Ero un po' più ribelle di oggi. Man mano che io sono cresciuto, anche Hiade è cresciuto con me. Ho cominciato a sentire che la devozione verso una causa e la sincerità valgono per me (me giocatore) molto più di ogni altra cosa, ed è stato bello scoprire che le esperienze, le scelte di Hiade nel gioco spesso dovevano scontrarsi con questa nuova coscienza... man mano l'allineamento di Hiade è cambiato e negli anni siamo sempre stati un tutt'uno. Ora: questo non è per forza un bene. Io non sarei un bravo attore perchè l'attore non è mai "se stesso". Però sono un buon ruolista, dal momento che il tuo PG lo scegli tu, come lo vuoi, a differenza di un copione. Quindi il mio consiglio è: se non sei una di quelle persone che sanno immedesimarsi in ogni cosa, trova te stesso e ciò che vorresti essere. Pensa a quando eri un bambino: chi erano i tuoi eroi? Un pirata? Il Grande Mazinga? He-Man? Se invece che pensare ad interpretare, ti costruisci un PG su misura e poi pensi solo a giocare, la R di GdR verrà da se!!! Dopo qualche anno d'esperienza fatta così, vedrai che quando ti troverai a dover interpretare, lo saprai fare da solo! Ah... e su con la vita. Uno senza obiettivi non scrive cose del genere. Non ne voglio sentire più di discorsi simili... ok soldato?! Buona strada! MOD: trovo molto utile anche il consiglio di Liadon!!! Ha anche il vantaggio che TU guidi il gioco in modo interpretativo. Tu blocchi le discussioni stupide, tu impedisci di fare eumate ai giocatori e quindi tu puoi dare sfogo all'interpretazione come la vuoi. Per un po'! 1
Elayne Inviato 30 Giugno 2007 Segnala Inviato 30 Giugno 2007 Di solito faccio lunghi post. Ma Hiade mi ha preceduto sul tempo, avrei fatto un post uguale identico. Lo quoto, ribadendo che la via migliore è crearsi un PG simile a se, a quello che avresti voluto fare in un universo fantasy. Inoltre, devi avere pazienza. Chi riesce ad immedesimarsi subito, anche in un nuovo gruppo, sono giocatori/ruolisti esperti (ma anche qui, userano PG che sanno per natura ruolare, non uno qualsiasi). Ma agli inizi (e non solo), per ottenere quello che cerchi, devi prima di tutto creare affiattamento E storia SIA con il gruppo di giocatori, che con i PG. E per questo ci vuole tempo. Le cose arriveranno naturalmente, basta che ci sia la costanza. Leggendo le tue parole, non ho dubbi che troverai la strada.
Jalavier Inviato 2 Luglio 2007 Segnala Inviato 2 Luglio 2007 Oltre a questo conta molto anche l'ambiente in cui ti trovi. Gli altri giocatori devono aiutarti a perderti nel gdr, se per gli altri giocare a D&D è fare la battaglia su mappa tattica e il resto il contorno ti sembrerà più di giocare a un boardgame che a un gdr. Per carità è divertentissimo anche passare da un combattimento all'altro ma non è gdr. Non sto dicendo che sia il caso del tuo gruppo, è solo un esempio. Posso anche citare cosa facevamo nelle serate più importanti col mio gruppo quando giocavamo a Ravenloft: per esempio tutta l'avventura House of Strahd l'abbiamo giocata a luci spente, con solo candele nere a illuminare il tavolo, sottofondo un cd appositamente fatto con musiche adatte a un'ambientazione horror - gothic. Ti assicuro che quando il padre dell'amico padrone di casa aprì all'improvviso la porta a soffietto producendo un discreto rumore ci spaventammo veramente. Tutto ciò, concludendo, per dirti che può essere una combinazione di cose, tu che fatichi un po' a lasciarti andare, l'ambiente che non ti aiuta ecc... Un consiglio che ti dò è di leggere un bel libro fantasy tutto di un fiato, inizia a perderti nelle pagine stampate e piano piano vedrai che ti perderei anche di più durante le sessioni 1
Strikeiron Inviato 2 Luglio 2007 Segnala Inviato 2 Luglio 2007 Guarda che molto, quasi tutto nel GDR è costituito dalla gente con la quale giochi e non solo e soprattutto il master. Trovare un buon gruppo ed un buon affiatamento è difficile. Prova un po' ad immaginare cosa te ne fai dell'immedesimazione nel pg se nel ruolare gli altri del party non ti tengono corda...
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