Cyrus Vance

Cyrus Vance è un uomo ormai non più giovane, sulla quarantina passata, capelli e barba brizzolati che coprono in gran parte i suoi lineamenti alquanto anonimi se non fosse per i suoi occhi color ghiaccio e lo sguardo prenetrante e per l'orecchino ad anello a sinistra. Altezza media, fisico atletico ma non più come un tempo, ha comunque una muscolarità e portamento che gli permettono di essere minaccioso quando vuole. Porta un nero pastrano a doppio petto mentre una mantella con un ampio e largo colletto, scuro e dal bordo color oro ed il risvolto carminio, gli avvolge le spalle e copre la schiena. Infine, attorno alla vita dei suoi pantaloni chiari porta un cinturone con legate le sue due amate pistole: Ivory ed Ebony

Cyrus era alla deriva su una imbarcazione fluttuante, ma resa ormai un rottame, quando venne salvato da Uriah Flint e dalla sua ciurma di pirati che lo issarono a bordo e si presero cura di lui. Ripresosi solo dopo diversi giorni dalle ferite e dagli stenti, fu costretto un po' dalla situazione ed un po' dal senso di debito ad unirsi ai pirati e colse l'occasione al volo per . Le sue capacità, frutto delle sue doti e dell'addestramento militare, lo resero ben presto un componente valido della ciurma, fino a divenire nel corso di alcuni anni l'indiscusso braccio destro del capitano. Però essere un pirata gli andava sempre più stretto, da una parte le imprese e la fama di Uriah Flint e della sua ciurma stavano divenendo fin troppo note gettando troppa luce indesiderata anche su Cyrus Vance, dall'altra parte non aveva mai sentito fino in fondo come proprio quel mondo e per finire si era segretamente innamorato della donna di Uriah Flint: la bella, affascinante e nobile dai poteri portentosi, Natasha Syri. Cyrus decise, dopo una lunga ed intensa discussione privata con Flint, a tratti persino violenta, di lasciare la ciurma pagando una notevole somma per riscattarsi ed ottenendo anche una piccola nave mercantile che i pirati avevano catturato e su cui lui aveva messo sopra gli occhi già da un po'. Era un vecchio Sky Hauler C9, ma in ottime condizioni nonostante l'attacco ed il saccheggio subiti. 

Il vero nome di Cyrus Vance è Cyrus Black; egli era un giovane capitano di Olympia ai tempi dello scoppio improvviso del conflitto. Faceva parte di un corpo militare d'élite, allenato sia nel corpo che nella mente, ed addestrato ad eseguire missioni non solo in campo aperto ma anche in contesti non convenzionali, infiltrandosi fra le linee nemiche ed eseguendo operazioni d'attacco, sabotaggio o spionaggio in maniera chirurgica, rapida e furtiva. Nonostante la guerra fosse formalmente finita, Elysium ormai in ginocchio e le trattative diplomatiche per la pace già in corso , le missioni segrete non cessarono, tutt'altro: molto andava ancora fatto in gran segreto e lontano dai riflettori ufficiali e pubblici per consolidare il potere acquisito e la dominazione completa di Elysium. Fu proprio in una di queste missioni che Cyrus Vance fallì per la prima volta. Non è chiaro di che missione si trattasse, era ed è un segreto di stato, e non sono altrettanto chiare le ragioni del fallimento, ma dopo un'indagine interna da parte dell'esercito e dei corpi d'intelligence, è probabile che il suo fallimento sia stato intenzionale, seppur via siano ancora molte ombre e dubbi al riguardo. Cyrus Vance venne comunque mandato a processo dai vertici militari, un processo a porte chiuse, senza contraddittorio e con minime possibilità di poter patrocinare la propria difesa.  Gli furono comminati dieci anni di prigione, l'espulso dall'esercito ed una volta libero sarebbe stato esiliato dai territori dell'Impero di Olympia.

Gli anni di prigionia furono duri, il carcere era in sostanza un campo di concentramento situato vicino ad una piccola colonia edificata sopra un grosso asteroide, Sigma. Il peggio però venne quando le piovre volanti attaccarono portando morte e distruzione ovunque su Sigma. L'attacco al lager permise a Cyrus di evadere e durante l'attaccò riuscì persino a mettere le mani su una piccola aeronave e di darsi alla fuga, ma una delle piovre lo raggiunse e lo attaccò distruggendo quasi completamente l'aeronave e ferendolo gravemente. Il velivolo ormai ridotto ad un rottame fumante viaggiò alla deriva per giorni, Vance ormai ridotto ad un stato delirante e semi cosciente, febbricitante per le ferite subite e per la mancanza d'acqua e di cibo.