Pubblicato 12 Febbraio 20205 anni comment_1657835 Ciao a tutti, mi sono soffermato su questo dettaglio tecnico: se ho capito bene il critico raddoppia tutti i dadi dei danni, quindi anche quelli della punizione divina. La punizione divina dal canto suo si applica "quando il paladino colpisce una creatura con un attacco con un'arma da mischia", quindi sempre se ho capito bene si può dichiarare dopo aver colpito. Se tutto questo è vero allora è possibile dichiarare la punizione divina solo quando si è effettuato un critico per massimizzare il numero di dadi/slot incantesimo?
12 Febbraio 20205 anni comment_1657849 6 minutes ago, Arcal said: Ciao a tutti, mi sono soffermato su questo dettaglio tecnico: se ho capito bene il critico raddoppia tutti i dadi dei danni, quindi anche quelli della punizione divina. La punizione divina dal canto suo si applica "quando il paladino colpisce una creatura con un attacco con un'arma da mischia", quindi sempre se ho capito bene si può dichiarare dopo aver colpito. Se tutto questo è vero allora è possibile dichiarare la punizione divina solo quando si è effettuato un critico per massimizzare il numero di dadi/slot incantesimo? Esatto! Considera però che in molti casi farai critici contro nemici che morirebbero comunque, anche senza raddoppiare lo smite (o senza smite), quindi i casi in cui farai un critico utile che ti permette di usare appieno la capacità non saranno tantissimi. Ma particolare soddisfazione si ha agli alti livelli (diciamo al 13) in combinazione con un mago divinatore che ha rollato un 20 quella mattina. Contro il boss demone/undead della giornata, il paladino con arma a due mani (GWM e GWF) lancia (ad esempio) Blinding Smite prima del combat. Poi carica, e attacca. Applica GWM, il mago divinatore gli presta il suo 20, e il paladino usa poi uno slot di quarto in un divine smite critico per 5 (bonus di forza) + 10 (GWM)+4d6 (spadone critico)+6d8 (blinding smite critico)+14d8 (improved divine smite critico su un demone/undead), rirollando tutti gli 1 e 2. Valore atteso di danni 153. Poi il nemico fa il save per evitare di essere accecato. E poi tu fai il secondo attacco. E poi usi la tua azione bonus per attaccare di nuovo grazie a GWM, visto che hai fatto critico con il primo attacco. Come rovinare uno scontro al povero master.
12 Febbraio 20205 anni Author comment_1657850 19 minuti fa, bobon123 ha scritto: Esatto! Considera però che in molti casi farai critici contro nemici che morirebbero comunque, anche senza raddoppiare lo smite (o senza smite), quindi i casi in cui farai un critico utile che ti permette di usare appieno la capacità non saranno tantissimi. Ma particolare soddisfazione si ha agli alti livelli (diciamo al 13) in combinazione con un mago divinatore che ha rollato un 20 quella mattina. Contro il boss demone/undead della giornata, il paladino con arma a due mani (GWM e GWF) lancia (ad esempio) Blinding Smite prima del combat. Poi carica, e attacca. Applica GWM, il mago divinatore gli presta il suo 20, e il paladino usa poi uno slot di quarto in un divine smite critico per 5 (bonus di forza) + 10 (GWM)+4d6 (spadone critico)+6d8 (blinding smite critico)+14d8 (improved divine smite critico su un demone/undead), rirollando tutti gli 1 e 2. Valore atteso di danni 153. Poi il nemico fa il save per evitare di essere accecato. E poi tu fai il secondo attacco. E poi usi la tua azione bonus per attaccare di nuovo grazie a GWM, visto che hai fatto critico con il primo attacco. Come rovinare uno scontro al povero master. 😧 non dico altro EDIT: invece un'altra cosa la dico, altra domanda: quando si ritira gli 1 e 2 ai danni, si ritirano anche quelli dello smite ed eventuali incantesimi o solo quelli dell'arma? Edited 12 Febbraio 20205 anni by Arcal
12 Febbraio 20205 anni Supermoderatore comment_1657861 19 minuti fa, Arcal ha scritto: EDIT: invece un'altra cosa la dico, altra domanda: quando si ritira gli 1 e 2 ai danni, si ritirano anche quelli dello smite ed eventuali incantesimi o solo quelli dell'arma? Solo quelli dell'arma, fonte.
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