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Inviato

questa invece mi lascia proprio interdetto... non lo avrei mai pensato

Spoiler:  

http://it.youtube.com/watch?v=prtlkDfMMQY

elio che canta l'inno di forza italia??????!?!?!?!?!?!

stai scherzando vero??? :-) credo che lo sapesse chiunque ;-)

comunque questo cd è da comprare non solo perché è di Elio, ma perché merita una super cifra! buono a sapersi! sempre più lanciato nel volerlo comprare :cool:

Inviato

Sorry, I'il...

Commenti tecnici: Elio e le Storie Tese sono insuperabili, e fin qui non si piove.

Sono in continua evoluzione, negli anni secondo me hanno realizzato un colpaccio: dopo essersi creati una fama e quindi un pubblico vasto e "commerciale", si sono diretti verso il progressive. Il che è unico, a mio avviso, un vero colpo di genio: se molti gruppi inseriscono un limitatore di qualità e complessità musicale per aumentare l'audience, loro al contrario hanno aumentato il livello alla grande, finendo per riuscire in qualcosa che in Italia ha del miracoloso, ovvero proporre e vendere al grande pubblico musica tecnicamente coltissima e "difficile", anche grazie all'indubbio rompighiaccio rappresentato dalla loro verve.

Il commento di un paio di persone ferrate poste senza preavviso all'ascolto di parti strumentali di questo album, che definirei "un capolavoro" senza temere di sbilanciarmi troppo, è stato "Ah, i Genesis?", confermando la mia impressione iniziale. Ok, ammetto che sentirli nella mia auto ha messo sul "chi vive?" gli ascoltatori, ma secondo me sarebbe successo anche senza la mia radioattività musicale a far presagire l'ennesimo concept degli anni d'oro.

Il paragone è forse bislacco, ma non azzardato, anche se forse più che ai Genesis potrebbe venir da pensare alla PFM, e non a caso: c'è Vittorio Cosma, collaboratore di vecchia data della Forneria, c'è Lucio Fabbri, violinista che troviamo ad esempio nei due live di Di Cioccio e soci con De Andrè.

Ci sono altri ospiti di rilievo: c'è Giorgia, che benché mi stia sui maroni è davvero in ottima forma, c'è una sorprendente Irene Grandi (ma davvero eccezionale), c'è un inossidabile Claudio Bisio, c'è una fenomenale Paola Cortellesi, c'è un grande Maurizio Crozza a dare continuity con Cicciput (altro album con episodi scopertamente prog degli EeLST).

Sì, ma la musica? Beh, ventidue tracce (ventidue, 22, 10x2+2...), con una canzone "spezzata" e sparsa nell'album, sul tema della memoria (ospite Claudio Baglioni, che tentò un analogo esperimento su un suo album, mi dicono), c'è un lungo pezzo "quadripartito" sul Suicidio (tra il musical e il delirante, con tanto di black metal al contrario in mezzo...), c'è la ormai celebre Parco Sempione ("E' come un episodio dei Simpson - fa notare Celestine - partono parlando di bonghi e finiscono a parlare di tutt'altro..."), c'è una parodia di hip hop censurato cantata da Mangoni, c'è Heavy Samba (il titolo già fa capire di cosa si tratti), c'è Single, pezzo d'annata ripescato dagli archivi radiofonici e opera del mastodontico e compianto Paolo Feiez Panigada.

Gran musica, gran divertimento, soluzioni geniali, prezzo basso.

Che devono darvi ancora questi ragazzi? 50 euro?!?

Inviato

Se ci pensi sono sempre stati progressive, dai tempi di john holmes e del vitello dai piedi di balsa.

Sì, ma secondo me album tipo Eat the Phikis erano molto più "semplici": qui ci sono robe allucinanti...

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