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Daisy (umana warlock) 

"Diciamo che è una 'So tutto io' della musica. Sai che spasso ad una certa." dico in tono un po' indispettito. "C'è di buono che almeno Kalana è una barda di talento e l'arpa le ha concesso di maneggiarla." aggiungo per non sembrare troppo sgradevole di fronte all'entusiasmo di tutti gli altri. 

Modificato da Pyros88

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@Ian Morgenvelt

Spoiler

hai sentito storie di un'arpa del genere, che si dice contenga lo spirito di Olamn, il primo grande musicista elfico, che si dice abbia fatto nascere intere costellazioni con il suo canto. Viene tradizionalmente chiamata L'Arpicordo di Olamn ma se ne sono perse le tracce da secoli

 

Inviato

Professor Bernard De Tourmond (Halfling Chierico)

Guardo pensieroso l'arpa mentre sento la relazione di Daisy, sgranando gli occhi quando realizzo cosa potrebbe essere. Per le pagine infinite del Libro di Boccob! Esclamo, parlando poi ai miei compagni In un certo senso ha ragione, sir Tyrhum. Potremmo essere davanti all'Arpicordo di Olamn, lo strumento che contiene lo spirito del primo musicista elfico. Fino ad oggi veniva ritenuto una leggenda: la sola idea di trovarsi nella stessa stanza con questo oggetto potrebbe essere visto come il coronamento di una vita da diversi studiosi. 

Inviato

Tyrhum - paladino umano

Oh!  Esclamo alla spiegazione di Bernard.

Che onore essere in vostra presenza. Dico verso lo strumento. In verità non ho idea di chi fosse questa persona, ma il modo con cui ne parla il professore mi basta a provarne ammirazione.

Inviato

Almar Elfo bladesinger

Che splendido strumento dico osservando l'arpa uno strumento degno di una regina come voi 

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un storia +8 mi da delle informazioni in più?

 

Inviato

Professor Bernard De Tourmond (Halfling Chierico)

L'arpa reagisce alla nostra meraviglia suonando una melodia, mostrando come sia in grado di comprendere il nostro linguaggio. Dovevo attendermelo, in effetti. Lady Daisy, ha appena assistito in diretta a ciò che riteneva straordinario. Dico con un sorriso alla ragazza, che sembra essersi disinteressata alla strumento.

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Daisy (umana warlock)

"Stupefacente.... Ma aspetta che inizi a farti una delle sue interminabili lezioni di storia di musica e poi ne riparliamo. Per non parlare di tutte le critiche al tuo talento musicale se solo provi a pizzicarne le corde senza mostrare alcun talento encomiabile." dico fra il disinteressato e l'infastidito.

Modificato da Pyros88
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Kalana

Riprendendo tra le mani lo strumento, pare che la ragione di queste note peculiari sia proprio una sua personalità, trasmessa tra le intonazioni e le corde. Una volontà che pare cercarsi un proprietario, e questo spiega il perche' della ricerca di un ''erede'' del mio popolo. 

Quindi... ha una personalità, delle melodie. L'''Arpicordo di Olamn''?  chiedo riflessiva. Quindi... Sir Olamn è il suo nome? E' un onore.  sussurro, le dita che dardeggiano sulle corde, sentendo quasi l'impazienza mia e sua di suonare. 

Direi che una dimostrazione è in ordine. Dico felice al gruppo. Voglio parlarvi di una cosa importante piu' tardi, in privato. Soprattutto di questa... ''regina''. Un opinione da parte vostra, ma prima... ditemi, amici miei: quali storie vi affascinano di piu', quali strofe piu' vi interesserebbe udire? chiedo loro infine, sorridendo in particolare a Daisy. 

Daisy, tu che hai un certo buon gusto musicale... cosa vorresti che ti dedicassi?  chiedo per ricatturare l'attenzione della mia amica. 

Modificato da athelorn
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Daisy (umana warlock)

"Boh, fai tu. Qualsiasi cosa andrà bene." rispondo piattamente, non sapendo d'altronde che canzone proporle. Non ho mai avuto tempo per appassionarmi a questo genere di cose. In genere la musica implica molte persone, molti sguardi, ed è proprio quello che cerco di evitare.

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@Cronos89

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Si dice che una volta Olamn, prima di creare questo strumento, avesse usato la sua voce cristallina per ordinare le stelle in cielo a formare le costellazioni. Le corde dell'Arpicordo si dice che siano state intrecciate dai capelli di Melira Taleran, la Seldarine patrona della musica, di cui Olamn era follemente innamorato, ma non ricambiato. L'unica concessione che le aveva strappato dopo una sfida di musica era stato appunto un pegno fisico.

 

Inviato

Tyrhum - paladino umano

Mi sento onorato ad avere il privilegio di ascoltare una storia cantata da lady Kalana, ma allo stesso tempo mi sento fuori posto ad osare chiederle nulla. Daisy sembrava essere l'interlocutrice principale di Kalana, ma per qualche motivo è particolarmente disinteressata da questo oggetto e dalla situazione attuale più in largo. Mi chiedo come mai!

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Professor Bernard De Tourmond (Halfling Chierico)

Non so quanto il titolo di Sir sia adatto, lady Kalana. Olamn era un suo collega, in un certo senso: è stato il primo cantore del popolo elfico, in grado di far nascere costellazioni solamente con il proprio canto. Spiego all'elfa, guardando meravigliato Daisy quando esprime nuovamente il suo disinteresse nei confronti dello strumento: se fossi al posto suo non mi sarei fatto sfuggire questa occasione per nulla al mondo. 

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Kalana 

Non nascondo una punta di delusione vedendo un po' di freddo disinteresse dalla mia amica mentre volevo dedicarle un canto, ma fingo di nulla. Oh, ok. Capisco... allora... rifletto pensando a cosa cantare. Penso che... sia corretto dare il benvenuto al nobile Olamn ed il ben tornato nella sua terra e presentargli voi... quindi... proseguo alzandomi in piedi, schiarendomi la voce, pensare ad un accordo e sorridere allo strumento. Una canzone per voi... per lui... e per tutti noi. Un canto che stavo scrivendo per dedicarlo a tutto l'ordine ma... mi pare adeguato lo sentiate. proseguo guardando un attimo la locanda intera, prima di iniziare a pizzicare le corde, salendo in piedi sul tavolo lanciando prima un incanto per preparare la scena. 

Musica e ritmo

Spoiler

 


Le leggende non muoiono mai. 
Quando il mondo ti chiama
Lo senti che loro urlano il tuo nome? 

Le leggende non muoiono mai.
Loro diventano parte di te. 
Ogni volta che sanguini puntando alla grandezza. 


Inarrestabile sopravvivi guardando loro. 
Mai perdon speranza quando il freddo cala  e la battaglia è vicina. 
Inscritto nelle loro ossa, seguono il fumo quando il fuoco è nel vivo. 
Forza, tirati su'! 

Le leggende non muoiono mai. 
Quando il mondo ti chiama
Lo senti che loro urlano il tuo nome? 

Le leggende non muoiono mai.
Loro diventano parte di te. 
Ogni volta che sanguini puntando alla grandezza. 

Le mie labbra si fermano mentre suono le prime note, ripetendole in un breve ritornello. Guardo i miei compagni, uno ad uno. Dietro di loro, come se fosse un momento di visione del passato rivedo la prima sera in locanda piu' di tre anni fa' prima che tutto iniziasse. Rurik, Toshiro, pure quel burbero di un mezz'ogre... piano piano il tempo passa e di tutto rimane sempre solo un lontano ricordo. 
Mi riprendo, posando il mio sguardo, facendolo cadere su Daisy con un sorriso felice e malinconico. 

L'incanto ora si rivela: immagini illusorie. Attorno a me si crea una scena creata da ombre in movimento. 

Le leggende non muono mai. 
Sono scritte nel eternità
Ma non vedrai mai il prezzo da pagare. 

Cicatrici raccolte per tutta la loro vita. 
Anche quando il prezzo pagato è alto

Raccolgono il loro cuore e marciano. 

Avanzano nell'ignoto, fedeli ai loro cuori. 
Sfidano la sconfitta
Sfidano i demoni dentro di loro
Sfidano i tempi e nemici ineluttabili. 
Solo per raggiungere un sogno 

Forza, tirati su'! 

Un ombra femminile simile a Daisy pare seduta, vulnerabile, cicatrici bianche in contrasto sul petto pare ferirla. Sembra poi alzarsi, prendere uno zaino, un bastone, uscire da una casa e marciare sul posto, uno scenario immaginario muoversi attorno, arrivando alla strofa finale davanti ad un enorme castello, osservandolo sola e come pronta a sfidarlo. 

Ripetendo il ritornello le sorrido amichevole, guardando tutta la locanda, voltandomi poi verso i miei compagni, guardando stavolta il professore. Un sorriso rispettoso. 

Le leggende non muoiono mai. 
Sempre giusti nella loro decisione,
passi sicuri pagati con sofferenza. 

Notti senza sonno 
passati in foreste di libri mentre
il mondo, celere, mobile, scorre attorno. 

Viaggiando per terre pericolose
Sfidando la sorte
Sfidando le tenebre del ignoto
Sfidando i preconcetti e le vie mai percorse
Solo per apprendere, e poi conoscenza tramandare. 

Forza, tirati su'!


Le ombre viaggiano e mutano attorno a me. 

Una fiura su un tavolo, tutto un ombra alla luce di una candela pare studiare vicino ad una finestra, fuori da essa luci di festa, poi notte, poi festa, poi notte ancora. 
In una transizione prende anche lui lo zaino ed il libro, viaggiando come fra rovine, il libro in mano esplorando e scrivendo, trovandosi di fronte ad una maestosa rovina, davanti a cui inizia a scrivere sul libro, chiudendolo con decisione e marciando sul ultima strofa. 


Ancora una volta ripeto il ritornello sulle leggende come non muoiono mai, come esse ti chiamano mentre percorri la tua strada. il mio sguardo corre alla sala mentre narro di eroi e leggende, cio' a cui si ispira il nostro ordine, sui passi di un eroe che ha dato la vita, e poi il suo spirito per il prossimo diventando una leggenda. 

Il mio sguardo si posa quindi su un nuovo arrivato, ma è un paladino del mio ordine, cresciuto tra le mie fila che fino a poco fa' nemmeno esistevano... 
Sorrido, un sorriso quasi commosso.  

Le leggende non muoiono mai. 
Il loro cuore sempre nel giusto
Determinazione guadagnata nel dolore. 

Quando chi ha bisogno di loro chiama
Forti dei loro errori
Forti del amore verso cio' a loro caro
Forti del  dolore del loro corpo, nel loro cuore 
In mischia quindi si gettano, con spirito di acciaio. 

Forza, tirati su'! 

Le ombre diventano un ragazzino, un ragazzo che ammira un cavaliere in armatura. Velocemente la transizione passa ad un ragazzo in armatura che si allena ma viene colpito e ribaltato dal suo addestratore, poi diventa un uomo in battaglia che commette qualche errore, ed un suo compagno cade, poi un uomo piu' corazzato e con piu' esperienza che combatte soldati con piu' decisione e meno errori, ed infine un guerriero temprato con altri al suo fianco, in lontananza un enorme esercito verso cui marciano con decisione anche se incredibilmente in inferiorità sapendo che è la cosa giusta. 

sorrido quindi al ultimo rimasto, l'elfo che si è unito a noi. Ripetuto il ritornello torno a lui. 

Le leggende non muoiono mai. 
Profezie narrate da ere antiche
Tradizione tramandata col suono di mille voci. 

Quando la Profezia chiama
Forte delle tradizioni 
Forte delle parole di molti prima
Forte delle sue convinzioni e della sua saggezza
Raggiunge la sua Regina per compiere la profezia. 

Forza, tirati su'! 


Nelle ombre si vede una figura simile al elfo passare un sussurro ad un altro simile, e a scorrere un altro, ed un altro, ed un altro, ed un altro ancora, partendo ognuno alla ricerca dopo la storia e seguendo l'ultimo mentre parte e raggiunge in una vallata un gruppo, una figura tra quelle luminescente come a rendere ovvio che è lei la sua destinazione. Sul ultima strofa va' verso la figura, molte e molte altre figure marciano spettrali con lui, la sua gente metaforicamente con lui. 


Cantata anche l'ultima strofa ripeto ancora una volta il ritornello. Le dita continuano a correre, ma la mente viaggia. Il mio cuore con lui. 

Nelle illusioni compare un ultima figura. 
La mia stessa ombra si alza. Ha i capelli lunghi, boccolosi, una siluette piu' snob, circondata da un nano che qualcuno puo' notare essere Mastro Rurik, un mezzo ogre ed altri. 

Il tono improvvisamente piu' malinconico. 

Le leggende non muoiono mai... 
Forgiando profezie, accompagando il destino. 

Le infiniti cicatrici degli addii sul loro cammino... 

La figura del elfa inizia a camminare col gruppo. Al gruppo si aggiungono tante ombre che camminano con loro , umani ed elfi.... e piano piano svaniscono nel fumo, l'elfa che si volta a guardare, piccole cicatrici bianche che compaiono sulla sua siluette ombrata. Una per ogni figura che sparisce. Il mezz'orco scompare, un altra grossa cicatrice. Altri si aggiungono, i capelli diventano corti e soldati iniziano a scortatla. Tre spariscono nelle tenebre, altre cicatrici. L'umano con loro sin dal inizio scompare e un enorme cicatrice sembra trafiggere il cuore, il passo sempre piu' sofferente. 
Poi sola in un castello, oramai coperta di cicatrici, nascosta in un angolo. 


Forza... tirati su'. 

La prima eroina sembra fare irruzione nel castello, correre dal elfa e postarla via, in una foresta e poi in una città. Una citta' dove i suoi vecchi amici le ritrovano, dove gli altri eroi visti si aggiungono.. ed insieme marciano. 

Le leggende non muoiono mai. 
Quando il mondo ti chiama
Lo senti che loro urlano il tuo nome? 

Le leggende non muoiono mai.
Loro diventano parte di te. 
Ogni volta che sanguini puntando alla grandezza. 


Le cicatrici lasciate fin ora su tutto il corpo del elfa prendono la forma di tutti i membri delle sue avventure ora scomparsi, espandendosi e sembrando piu' fiotti di luce che ferite, i quattro eroi attorno a lei che sembrano ispirarla e guidarla, mentre al contrario loro sembrano seguire lei mentre la sua luce inizia a splendere sempre piu' della luce di tutti combinata. 

Le legende non muoiono mai. 

Quando il mondo sta' urlando il tuo nome
Chiedendo di batterti .
Rialzati ancora una volta.
Le cicatrici raccolte per tutta la loro vita
solo per raggiungere un sogno. 
Sfidano la sconfitta. 

Le leggende non muoiono mai...


Concludo attenuando e guardando verso tutta la taverna oltre che ai miei.
Le leggende non muoiono mai. 
Diventano parte di te. 
Riesci a sentirle urlare il tuo nome? 

Le leggende non muoiono mai... 
concludo in un ultimo tenue ed evanescente accordo, tacendo e facendo sparire le illusioni attorno a me, sul tavolo. 

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Daisy (umana warlock) 

Mi dispiace mi vedere Kalana delusa dalla mia mancanza di partecipazione nell'assecondare il suo voler cantare qualcosa inaugurando di fronte a noi il suo nuovo compagno di performance, ma quell'Olamn ha una personalità alquanto boriosa, tronfia del proprio talento ed ossessionata dalla musica. 

Poi Kalana inizia a suonare, e cantare, cantare come soltanto lei sa fare, come non ho mai sentito nessun'altro fare, prodigiosa nella voce, nella melodia, nelle ombre che prendono forma intorno a lei. Mi riconosco, riconosco i compagni di Kalana, e riconoco lei, il suo passato fino ad ora. Il mio cuore si commuove per la mia amica, un sentimento accarezzato da quelle note e da quella voce che vibrano le corde del mio cuore. Mi sento bene, benissimo, ma immediatamente delle fitte gelide attanagliano la mia testa, come artigli che scavano crudeli nel mio cervello e che stringono il mio cuore come a voler spegnere quella sensazione calda, quella emozione umana, a raggelare il mio animo di solito così torbido e cupo da quel momento così limpido e luminoso. E nonostante tutto, lotto per non cedere a quegli artigli a quelle emozioni negative, per continuare a lasciarmi trasportare da Kalana, dal suo sguardo su di me, il dolore è terribile, il peso sul cuore soffocante, ma non cedo fino la fine della canzone. Una lacrima di gioia e di dolore che balena aul mio viso per un attimo, correndo giù fino alla mia bocca tirata in un sorriso che sembra quasi una smorfia di dolore, le labbra tirate spasmodicamente. Subito una mano corre alla mia guancia per far sparire quella linea umida e salina, mentre il mio viso torna ad essere quella maschera inespressiva che indosso sempre perché nessuno riesca a capirmi, a leggermi dentro.

Il silenzio è impressionante subito dopo la fine dell'ultima nota, la locanda completamente catturata da Kalana, ed io mi ritrovo ad essere la prima a battere le mani, silenziosamente ma ripetutamente, senza fermarmi, come ad anticipare l'appalauso scrosciante di tutti gli altri, consapevole che Kalana sta ben vendendo il mio gesto. 

Modificato da Pyros88
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Tyrhum - paladino umano

Kalana è fantastica, la sua canzone è una cosa incredibile, non ho mai visto o sentito niente di simile.

Le illusioni accompagnano la melodia, trasportandomi in un mondo meraviglioso.

Riconosco me stesso in una delle strofe, una delle immagini. Sento l'orgoglio della donna nell'ordine che ha creato e provo infinita gioia ad essere entrato a farne parte.

Sì! Ti farò fiera! Alla tua giuda tutto sarà possibile. Cresceremo mille volte e porteremo pace e giustizia in tutto il mondo! Il conte non potrà fermarci! Questa è la mia ragione di vita!

Al termine della canzone mi ritrovo in lacrime di commozione e non posso fare altro che applaudire.

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@athelorn

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anche se all'inizio hai notato l'arpicordo fare un pò di resistenza a certe intonazioni, man mano che la canzone prosegue percepisci che ti lascia prendere il controllo, sei praticamente certa di stare percependo dell'ammirazione per il tuo carattere e sentimenti da parte dello spirito che abita dentro lo strumento.

In caso ci fossero dubbi il tizio incappucciato è Toshiro

La musica e le immagini create da Kalana avvolgono l'intera locanda, anche l'oste e i vari lavoratori sono rapiti dall'esibizione (anche se magari ne apprezzano meno i dettagli e i richiami del passato).

L'applauso rivolto all'elfa è fragoroso, gli occhi sono lucidi, i cuori sollevati in alto e carichi di passione.

Ma un applauso si contraddistingue dagli altri per la sua lentezza e freddezza, proveniente dal corridoio che dà sul cortile del retro della locanda. Una figura incappucciata, un umano dal volto duro, che commenta freddo Vedo che continui ancora a lasciarti andare a questi momenti melensi, speravo ti fossi data una svegliata ragazza mia, da quando me ne sono andato. Ma non posso negare che sei davvero brava in quello che fai.

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Professor Bernard De Tourmond (Halfling Chierico)

Avevo sentito i membri dell'Ordine parlare con ammirazione delle capacità artistiche di lady Kalana, ma non credevo che fosse veramente in grado di arrivare a questi livelli. Il suo canto non è una semplice esibizione da taverna: è un'opera d'arte vera e propria, capace di dipingere la storia che racconta nelle menti di tutti gli ascoltatori. Guardo sbalordito le immagini illusorie create dall'elfa, sorridendo fiero quando parla di "notti passate sui libri" e di "cercare vie mai percorse da altri". Mai come ora mi ero sentito parte di qualcosa di importante, teso verso una meta ben più grande della mia ammissione all'università di Absalom. Sapevo già che credeva fermamente nell'Ordine e nel suo compito, l'ambiziosa missione di portare la pace su Oerth. La cosa straordinaria, però, è la sua capacità di farti sentire parte di tutto questo... E farlo sembrare giusto. Probabilmente perché lo è. Sta parlando e svegliando le versioni migliori di noi. Guardo i miei compagni, notando sui loro volti sguardi di decisione e determinazione, e mi unisco allo scrosciante applauso di Tyrhum, Daisy e tutto il pubblico della locanda, guardandoli con fierezza: anche loro hanno compreso il messaggio di Kalana.

L'atmosfera quasi magica viene però spezzata dall'arrivo di un figuro incappucciato dal retro della locanda, un uomo che si rivolge a Kalana con freddezza e familiarità, come se la conoscesse da lungo tempo. Guardo la barca per trovare conferma, schiarendomi poi la voce per parlare con l'uomo Potremmo sapere il suo nome, messere? Non è cortese interrompere una esibizione senza presentarsi. Ho una brutta sensazione: fino ad ora gli incontri con il suo passato si sono rivelati a dir poco rischiosi.

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Kalana

Sorrido ai presenti, felice degli applausi... ma fra gli applausi ne noto uno particolare. Uno lento, freddo. Familiare. 
Mi volto verso la figura. La riconosco facilmente. Ho narrato di lui nella canzone. La sua siluette era il membro che sin dal inizio era con noi e poi è sparito, lasciando la cicatrice piu' grossa. 

Toshiro, bentornato. 
Stavo giusto cantando anche di te. 


Il sorriso rimane sornione e felice, solo un esperto, come toshiro, puo' leggere una certa ombra dietro, un inflessione resa apposta sul mio volto. 
Forza, vieni a sederti con noi, o prendiamoci una stanza: in tua assenza le nostre operazioni si sono un po'... espanse. Ti devo aggiornare, sei il Capo della sezione di spionaggio dopotutto. gli dico con un tono cordiale, ad un amico. Poi potro' restituirti gli assassini che ho catturato stamattina. proseguo con tono piu' affilato mostrandogli che in sua assenza ho imparato ad affilare la lingua. 
 

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