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Inviata

Ciao a tutti, vi chiedo supporto perché non mi è chiaro in 5E come si rimuove una maledizione da un oggetto.

Mi spiego meglio: ho predisposto il seguente oggetto magico.

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Ryphen, Strappo dell’Anima (prima conosciuta come Duroghard, Protettrice del Sangue)

Arma Spadone, Rara (richiede sintonia)

Il personaggio ottiene +2 ai tiri per colpire e ai tiri per i danni effettuati con quest’arma magica. Strappo dell’Anima. Se colpisce, un'Ombra (PHB pg. 269) compare adiacente al bersaglio. L'Ombra ha punti ferita pari al danno arrecato dell'attacco che l'ha evocata. L'Ombra è alleata del personaggio e persiste fino a quando non viene uccisa o il personaggio viene ucciso.

Maledizione. Questa spadone è maledetto e imbevuta dello spirito immondo del Demone Supremo Katashka. Quando il personaggio entra in sintonia con l’arma, la maledizione si estende anche a lui. Finché il personaggio resta maledetto, si rifiuta di separarsi dall'arma e la porta con sé tutto il tempo. Il suo allineamento cambia in legale malvagio. Finché è in sintonia con lo spadone subisce svantaggio in tutti i tiri per colpire, con qualsiasi altra arma. Inoltre, ogni volta che il personaggio uccide una creatura, che sia diversa da non morto o costrutto, deve superare un tiro salvezza contro Saggezza (CD 15). Se fallisce per cinquanta volte, diventa un non morto (Cavaliere della Morte) al servizio di Katashka e si impegnerà a far ritornare il Demone Supremo su Eberron. La maledizione può essere spezzata tramite un rituale di purificazione.

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Come noterete, manca la descrizione di come spezzare la maledizione, anche se ovviamente so già come andrebbe fatto (rituale).

Nel DMG a p. 200 si descrive la Spada della Vendetta e si cita "La maledizione può essere spezzata come di norma".

Ed ecco le mie domande: quale sarebbe la norma? Posso imporre che l'unico modo è seguire ciò che impongo o devo sempre dare la possibilità di "smaledirla" secondo la regola standard?

Grazie!


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Inviato

Beh, per spezzare il legame tra oggetto e persona, si usa "Remove curse" (incantesimo di abiurazione di 3° livello), che però non rimuove la maledizione sull'oggetto.
Per annullare permanentemente la maledizione presente sull'oggetto, invece, bisogna usare "Dispel magic" (anch'esso incantesimo di abiurazione di 3° livello, ma che può essere lanciato a livelli più alti per colpire magie più potenti).

Inviato

Dispel magic non può rimuovere una maledizione da un oggetto (Dispel magic has a particular purpose: to break other spells. It has no effect on a vampire’s Charm ability or any other magical effect that isn’t a spell. It also does nothing to the properties of a magic item. - Fonte).

Invece, Remove curse lanciato su di un oggetto maledetto spezza l'attunement tra l'oggetto e il suo possessore, ma di per sé non elimina la maledizione dall'oggetto stesso (Fonte).

Per "mondare" un oggetto maledetto, a parte soluzioni narrative varie ed eventuali (missioni ad hoc e quant'altro), la soluzione più immediata che mi viene in mente (anche se non proprio di facile accesso e comunque di fatto sempre dipendente dalla discrezione del DM...) è Wish.

Inviato
10 minutes ago, senhull said:

Se la maledizione viene dal Demone Supremo Katashka (livello 30), basta un incantesimo di livello 3 per debellarlo...?

Esatto. Gli oggetti maledetti sono resi in modo talmente squallido e poco narrativo che è assolutamente ragionevole usare quella spada normalmente usando Remove Curse ogni tot giorni per togliere la sintonia e resettare il count down (se funziona... ma basta usare un identify, che è altrettanto squallido in 5E, per saperlo).

Vi sono eccezioni possibili, tipicamente legate alle azioni degli Dei, che possono resistere al remove curse (e tipicamente richiedere un desiderio o divine intervention). Un altro esempio non divino è la licantropia di seconda generazione. E' assolutamente ragionevole per un oggetto simile creato da entità essenzialmente divina di non poter rimuovere la sintonia semplicemente con un Remove Curse. Sta a te a quel punto decidere come toglierlo.

Inviato

🤔 Mmm...

E se consentissi di rimuovere la maledizione in modo "indolore" solo una volta?

Dalla volta successiva, Ryphen - che è intrisa dell'essenza non-morta del Rakshasa-rajah (Demone Supremo) Takashka - crea uno squarcio planare con Mabar (o Dolurrh) e creature non-morte fuoriescono ad attaccare i personaggi.

Per mondare Ryphen invece è necessario un rituale (con missione) oppure un incantesimo Desiderio.

Che dite?

Inviato

Non mi sembra una buona cosa. Il fatto che l'oggetto sia maledetto lo rende tale. Rimuoverlo una volta non va solo contro le regole, ma contro l'idea della maledizione. Per quale motivo quel demone che possiede la spada dovrebbe permettere alla gente di non esservi legato visto che gli servono altri servitori che possano liberarlo? 

Non capisco poi il senso della seconda maledizione. Come dicevo prima il demone VUOLE che la spada venga usata. Perchè dovrebbe aprire uno squarcio e far attaccare i personaggi? Oltretutto questo porterebbe i PG a non voler usare la spada, che da spada maledetta con un obiettivo e una valutazione costi/benefici da fare diventa solo un oggetto maledetto del quale cercheranno di liberarsi.

Poi ovviamente da DM puoi fare quello che vuoi, ma non mi pare una soluzione adeguata, oltre al fatto che mette i PG di fronte a informazioni contrastanti. Crederanno che si può sempre venir meno alla maledizione facilmente? a tutte le maledizioni? 

Come mai opteresti per questa soluzione?

Inviato (modificato)
23 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Non capisco poi il senso della seconda maledizione

Non è una seconda maledizione. Si tratta della stessa, solo che se spezzi il legame con il suo portatore, la spada si "destabilizza". Ecco perché della possibilità che si crei uno squarcio.

23 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Come dicevo prima il demone VUOLE che la spada venga usata.

No. Katashka ha corrotto la spada originale (vedi descrizione e storia completa qui sotto per capire meglio).

23 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Crederanno che si può sempre venir meno alla maledizione facilmente? a tutte le maledizioni? 

Non ho capito cosa intendi...

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Ryphen, Strappo dell’Anima

Arma Spadone, Rara (richiede sintonia)

Il personaggio ottiene +2 ai tiri per colpire e ai tiri per i danni effettuati con quest’arma magica. Strappo dell’Anima. Se colpisce, un'Ombra (PHB pg. 269) compare adiacente al bersaglio. L'Ombra ha punti ferita pari al danno arrecato dell'attacco che l'ha evocata. L'Ombra è alleata del personaggio e persiste fino a quando non viene uccisa o il personaggio viene ucciso.

Maledizione. Questa spadone, un tempo era Duroghard, Protettrice del Sangue, spada della famiglia Kurtvarch, un antico casato del Karrnath. Durante una missione militare, alla fine dell’Ultima Guerra, Sir Redar ir’Kurtvarch, si ritrovò nella Tana del Custode, nelle Distese Demoniache. Qui la spada fu corrotta dallo spirito immondo del Rakshasa-rajah (Demone Supremo) Katashka divenendo Ryphen, Strappo dell’Anima e divorando l’anima di Redar. Questo spadone, a causa della sua origine nella Tana del Custode, esiste contemporaneamente sul piano materiale e su Mabar, e chi la brandisce è considerato in una zona adiacente a quel piano. Ryphen testimonia che chi la impugna è il campione di Katashka ed agisce per volere del Demone Supremo. Il compito della spada è quello di supportare il campione in battaglia, trasformando le ferite dei nemici in alleati per il portatore.

Quando il personaggio entra in sintonia con l’arma, la maledizione si estende anche a lui. Finché il personaggio resta maledetto, si rifiuta di separarsi dall'arma e la porta con sé tutto il tempo. Il suo allineamento cambia in legale malvagio. Finché è in sintonia con lo spadone subisce svantaggio in tutti i tiri per colpire, con qualsiasi altra arma. Inoltre, ogni volta che il personaggio uccide una creatura, che sia diversa da non morto o costrutto, deve superare un tiro salvezza su Saggezza (CD 15). Se fallisce per venti volte, muore e 1d20 minuti rinasce come Cavaliere della Morte al servizio di Katashka e si impegnerà a far ritornare il Demone Supremo su Eberron. La maledizione può essere spezzata come di norma, ma Ryphen che è intrisa dell’essenza di Katashka, è un ponte tra Mabar e il piano materiale, per questo potrebbe creare uno squarcio planare. Per evitare questo, il personaggio che rimuove la maledizione, deve superare un tiro salvezza su Saggezza (CD 15), altrimenti uno squarcio di 6 metri si aprirà per 1d20 minuti, facendo sì che creature di Mabar si riversino su Eberron, attaccando ogni creatura che incontreranno. Anche se la maledizione viene rimossa, il personaggio che ne è stato vittima, se rimane entro 30 metri da Ryphen, ne sarà ossessionato e vorrà tornarne in possesso. Ogni 6 ore, infatti, egli dovrà fare un tiro salvezza su Saggezza (CD 15) o sarà di nuovo maledetto.

Per liberare l’arma dalla corruzione di Katashka è necessario che venga purificata (compiendo una missione da definire). In alternativa può essere utilizzato l’incantesimo Desiderio. In questo caso lo spadone torna ad essere Duroghard, Protettrice del Sangue.

Modificato da senhull
Inviato

L'ultima spiegazione incorpora le tue modifiche quindi?

Scusa se non mi sono spiegato abbastanza bene. 

Quello che intendevo è che fallendo il TS n volte il possessore diventa un non morto (Cavaliere della Morte) al servizio di Katashka e si impegnerà a far ritornare il Demone Supremo su Eberron. Questo secondo me fa si che il demone VUOLE che i possessori usino la spada per avere più servitori che lavorano per farlo tornare su Eberron. Per questo dico che non ha senso che una volta il possessore possa non subire la maledizione. Inoltre mi chiedevo se la prima volta significa in assoluto o per ogni personaggio? in questo ultimo caso significa da un lato che in un gruppo potrebbero passarsi la spada senza problemi N vote e dall'altro che il demone ha perso N possibilità di avere altri servitori che lavorano per lui.

Spiegato come hai fatto la storia dello squarcio acquisisce interesse. ci sta. buona idea.

L'ultimo aspetto che segnalavo è il fatto che se un oggetto maledetto può essere abbandonato senza conseguenze i giocatori/personaggi potrebbero essere portati a credere che ogni oggetto magico lo sia.

Inviato
6 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Questo secondo me fa si che il demone VUOLE che i possessori usino la spada per avere più servitori che lavorano per farlo tornare su Eberron.

In realtà se Katashka ritiene che non sia degno, non gli concederebbe la spada. Secondo l'idea che ho della maledizione, il personaggio che si trasforma non, viene "elevato" a cavaliere della morte (Sfida 17!!!). Se non è considerato da Katashka un potenziale campione, egli lo ucciderà e farà rinascere in tempo 0 in un volgare non morto (zombie, lacedon, wight, ecc.). Il fatto di dover "mietere vittime", è un tormento che corrompe l'anima. All'inizio il personaggio sarà angosciato dall'aver ucciso con quell'arma, mentre alla fine, sarà lui stesso a cercare di uccidere chi gli è caro per compiacere il Demone Supremo. Sir Redar infatti, fu sopraffatto proprio in quel modo, arrivando a sacrificare la sua famiglia.

Se interessati, posso aggiungere la storia di Sir Redar e di suo fratello Vorik qui sotto.

6 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Per questo dico che non ha senso che una volta il possessore possa non subire la maledizione. Inoltre mi chiedevo se la prima volta significa in assoluto o per ogni personaggio? in questo ultimo caso significa da un lato che in un gruppo potrebbero passarsi la spada senza problemi N vote e dall'altro che il demone ha perso N possibilità di avere altri servitori che lavorano per lui.

In effetti hai totalmente ragione.

Cosa mi consigli? Rimozione standard come da regole?

Inviato
1 minuto fa, Lord Danarc ha scritto:

Si, secondo me alla fine la rimozione standard è probabilmente l’opzione migliore ma manterrei la storia dello squarcio che mi piace

E sia!

Grazie ancora!

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