Lifstan (bardiano guerriero) 

"Queste monete vengono accettate?" dico mostrando un campione di quelle di rame e d'argento che ho in tasca. Il conio è quello, principalmente, della nuova Valle e del regno restaurato di Erabor. Se davvero ci troviano in una sorta di sogno, nel passato, le nostre monete potrebebro non venir riconociute ad accettate, se non valutandole a peso, cosa che però non credo un birraio sia capace di fare. 

  Il 22/04/2020 alle 09:44, Pyros88 ha detto:

"Queste monete vengono accettate?"

La tua domanda mette un po' in difficoltà il birraio, che dopo averle soppesate un po', ed essersele messe tra i denti, esclama.

"Perché no! Mai visto questo conio, dovete venire da molto lontano! Ma l'argento è argento ovunque!"

Beli

Birra per me, allora. Ed un paio di domande se non disturbiamo. Faccio al birraio.

Stiamo cercando un'amica, pensiamo possa essere passata da queste parti di recente. Improvviso. Se sì l'avete vista sicuramente. Una dama elfo del regno dei boschi. Gli dico, e poi procedo a descrivere Inete nel meglio che posso.

"E due birre avrete, mastro nano!

Quanto alla vostra amica, non saprei. C'è Dama Rodwen, lì. Se ho capito bene è un'emissaria del suo popolo, ha preso una stanza di sopra.

Altri elfi non ce ne sono stati, a parte lei..."

Dice Aldor indicando Caranthiel.

Mentre state parlando, il ragazzino si avvicina, rivolgendosi direttamente a Lifstan.

"Signore, signore! Per caso siete un cavaliere? Ce l'avete uno scudiero? Posso essere io il vostro scudiero! Vi terrei l'armatura pulita, la spada affilata, lo scudo sempre lucente!

Mio padre è capitano delle guardie del borgomastro, ed è partito con lui per il sud, ma appena tornerà vi dirà certamente che sono valoroso!"

Gli occhi brillano di desiderio e di ardore giovanile.

"Haleth! Non infastidire i viaggiatori! Non sai nemmeno dove sono diretti! E se torna tuo padre e non ti trova?"

Lo apostrofa il birraio, bonario.

Beli

Ah! Ragazzo, dubito che vorrai venire con noi. Rido all'ironia della cosa. Se solo sapesse ci prenderebbe per matti, altro che cavalieri.

Quello che ci dice il birraio non ci aiuta molto. Forse potremmo parlare con questa dama Rodwen. Magari sa dove si trova Inete di questi tempi. Propongo agli altri.

Lifstan (bardiano guerriero)

"In un certo senso lo sono. E sono sicuro che un giorno lo sarai anche tu. Quindi iniziamo con le basi." dico con faccia seria per poi sorridergli allungandogli 2 monete di rame. "Vediamo quanto ci dai dentro con l'olio di gomito." aggiungo sfilandomi poi spada, elmo, scudo, schinieri e bracciali. "Se sarai rapido ed efficiente, te ne darò altre due. E comunque hai con te almeno una spada di legno? Ogni buon aspirante scudiero deve avere almeno un'arma con sé. Non te lo ha insegnato tuo padre? Parlami di lui, sembra un uomo degno di essere conosciuto e rispettato. Sarò felice di stringergli la mano."

"Andate pure, io mi intrattengo con lui. Forse dovrò insegnargli una cosetta o due." dico strizzando loro l'occhio.

Edited 23 Aprile 20205 anni by Pyros88

Vi dividete, lasciando Lifstan col suo nuovo amico, e vi accomodate ad uno dei tanti tavoli vuoti, considerando cosa normale considerando l'orario.

Lifstan

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Il ragazzino comincia subito a darsi da fare, anche se il suo lavoro di gomito è intermezzato da interminabili domande.

"Certo che queste sono monete assai strane! Dovete aver viaggiato molto!"

"Ho una spada di legno, certo... ma non è un giocattolo! È una vera spada da allenamento da soldato!"

"Mio papà è il capo delle guardie! È l'uomo più forte che conosca. E anche il più grosso! E non solo perché è mio padre! Lancia un tronco di albero più lontano di tutti, qui in paese!"

Tutti gli altri

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Vi accomodate, ed in poco tempo venite serviti di una colazione abbondante fatta di uova strapazzate, pancetta, frutta fresca e secca e... birra!

Notate due cose in particolare: sia il menestrello che l'elfa osservano Caranthiel con interesse, anche se i due interessi sono probabilmente di natura diversa.

 

Lifstan (bardiano guerriero) 

Con il bambino 

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"Ha risposto alla chiamata di Hoefod come il borgmastro? Un vero guerriero deve saper pensare e riflettere anche mentre agisce. Non può permettersi di fermarsi. Quindi impara a fare le domande e a non fermarti, mantenendo comunque l'attenzione su cosa fai. Vedrai che ti salverà la vita un giorno." dico al bambino, spronandolo a non fermarsi e mostrandogli nelle dita le altre due monete di rame che riceverebbe facendo bene e veloce. 

 

Beli

@no Lifstan

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Allora che dite? Andiamo a parlare con quest'elfa? Domando agli altri, in particolare Caranthiel visto che è del suo stesso popolo.

Mi sembra un po' un tuffo nel vuoto, ma magari conosceva Inete e potrebbe dirci dove si trovava in questo tempo... ma sentite che parole mi escono dalla bocca! Mi dico poi, ancora sentendomi strano a pensare di essere nel passato.

 

Caranthiel

Al tavolo

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"Forse sarebbe meglio se provassi prima io, da sola, ad avvicinarla. In realtà, se ha davvero un ruolo ufficiale, dovrebbe essere abbastanza ben disposta alla comunicazione. Sicuramente più di molti altri del mio popolo... attuale. Anche se i rapporti non erano certo così... rigidi... all'epoca che ci è stata suggerita come quella di questo luogo"", rispondo ai miei compagni, prima di alzarmi e dirigermi verso Dama Rodwen, a cui mi presento con un saluto ed un augurio di buona salute, in Sindarin.

 

Beli

@tavolo

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Sono d'accordo, vai prima tu a parlarle. Dico a Caranthiel, poi chiedo un'altra pinta da bere perché la prima non mi è bastata.

 

Kol

al tavolo

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Mi sembra una buona idea, Lady Caranthiel ha già dimostrato di saper dialogare con gentilezza e acume, e di essere ben vista dagli altri membri della sua razza. Noi, Beli potremmo chiedere qualcosa al menestrello seduto a quel tavolo. Sembra interessato a noi, in particolar modo anche lui a Caranthiel, ho visto il suo sguardo indugiare su di lei. Non so se rapito dalla sua grazie o se interessato ad altro...

 

@Ghal Maraz Tutte la conversazione è in sindarin

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La dama elfica ti sorride gioiosa

"Salute a te, Caranthiel. Il mio nome è Rodwen.

Scusa la franchezza, ma è una vera sorpresa vedete una figlia del grande bosco qui, e in compagnia di mortali, per giunta.

Re Thranduil mi ha inviata come emissario al mercato, per appurare che ci fossero i presupposti per iniziare un proficuo scambio commerciale con l'ovest, per cui davo per scontato che non avrei trovato fratelli o sorelle, qui!"

@Brenno, @brunno, @Athanatos (do per scontato che Germoth li segua, altrimenti fate conto che non ci sia)

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Vi avvicinate al menestrello itinerante, visibilmente deluso dall'assenza di Caranthiel.

"Ma che peccato! Pensavo che la vostra meravigliosa amica restasse con voi, invece di riunirsi con l'altra elfa!"

Si rivolge principalmente a Beli

"Ma ovviamente, Geb è al vostro servizio per qualsiasi cosa! Volete che vi componga una ballata? Ditemi le vostre gesta, e per una miseria le trasformerò in una ballata epica!"

 

Caranthiel

Con Rodwen

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"Il Re non poteva in alcun modo prevedere la mia presenza qui, anche se, a sua insaputa, la mia presenza dovrebbe risultargli, in definitiva, utile e vantaggiosa", rispondo. 

"Purtroppo, so ben poco di questa cittadina, a parte che è momentaneamente sprovvista del suo borgomastro. Il mio vagabondare, però, non è privo di meta: me lo sento nel cuore. Cosa sapresti raccontarmi di questo luogo, sorella? C'è la possibilità che la sua luce nasconda del buio? Scusa la franchezza di questa mia domanda diretta, ma temo di avere poco tempo per fermarmi...".

 

Kol

al tavolo con il menestrello

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Come immaginavo il menestrello era attratto dalle fattezze della nostra bella elfa, gli sorrido cortesemente. Oh non siamo così famosi da meritare una ballata, messer Geb. Anzi, se posso...mi permetto di fare una richiesta, mi piacerebbe sentire qualcosa sulle gesta di Lord Heáfod 

 

Beli

@tavolo

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Se vuoi una ballata, vai verso Erebor. Ho sentito che la storia sta venendo fatta in quella montagna di questi tempi. Dico, un po' inebriato dalle due birre e divertendomi sulle mie conoscenze del futuro.

Invece ho io un'altra domanda per te. Per caso hai sentito nulla di un'ombra nera che scende la notte da queste parti? La ragione per cui siamo qui è che pensiamo che una cosa del genere abbia rapito una nostra amica.

 

Edited 26 Aprile 20204 anni by Athanatos

@Pyros88

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"Oh no, lui fa parte del corpo di guardia, ha seguito il borgomastro senza esitazione!"

Dice il ragazzo, rinnovando l'impegno nel pulire le armi di Lifstan.

"Sono andati ad Est, alla collina nera, insieme ad una squadra di tutto rispetto!

In caso di pericolo, qui ci penso io! Io e le guardie rimaste, beninteso..."

@Ghal Maraz

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"Mi chiedi una cosa assai strana, amica mia. 

Nonostante l'assenza del borgomastro partito per quello che un tempo era Amon Lanc, ma che oramai è tristemente famoso come Dol Guldur, gli abitanti qui sono felici e spensierati. L'Ombra non li tange e la vita procede spensierata. Hanno una gran fiducia nel loro borgomastro, e soprattutto nel loro condottiero, Heáfod, come se fosse un eroe delle ere passate.

Non ho mai incontrato questo eroe degli uomini, ma certamente non potrà mai eguagliare gli uomini delle ere antiche.

Il tempo degli Uomini, oramai, sta tristemente finendo..."

@Athanatos, @brunno, @Brenno

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"Cosa dire di Heáfod il grandissimo! Mano forte, condottiero di uomini e domatore di cavalli! Un signore degli uomini come non se ne vedevano da secoli."

Il menestrello era molto bravo a non dire nulla con tante belle parole.

"L'unica Ombra è ad Est... Al colle dove si è recato con coraggio e valore il caro borgomastro. Questo è un piccolo paradiso, tutti sono felici e soprattutto generosi!"

L'allusione era palese.

 

Lifstan (bardiano guerriero) 

Con il ragazzo

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"Ragazzo, questa collina nera quanto dista da qui e da quanto tempo ha questa brutta fama." chiedo al ragazzo facendomi più serio e cupo. 

 

Kol

al tavolo con il menestrello

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Indubbiamente un'eroe! Alzo il calice per brindare a Heáfod. Che cosa c'è ad Est che possa oscurare tale grandezza? Non avete paura che possa arrivare anche qua a corrompere il vostro idilio?

 

Caranthiel

Con Rodwen

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"Mi dispiace. So che appare come se io stessi favellando per enigmi, sorella, ma non posso fare altrimenti. Tuttavia, non credo che l'epoca degli Uomini mortali sia al suo crepuscolo: anzi, ho un presentimento quasi certo che la loro ora maggiore sia ben lungi ancora dallo scoccare", dico a Rodwen, rattristata da quell'alone di incertezza nel mio parlare. 

"Ho anche un altro, ma più incerto, presentimento. Temo che qui, oggi, stia per accadere qualcosa di inspiegabile. O che sia già accaduto, a nostra insaputa. Altrimenti, io e la mia Compagnia non saremmo qui: non saprei giustificarlo", aggiungo poi, estraendo con meticolosa lentezza Calad Môrben dalla sua guaina ceselatta e poggiandolo, sguainato, sul tavolo. 

"Solo poche ore fa ho avuto il privilegio di guardare negli occhi Dama Irimë...".