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Messaggio consigliato

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Ealadha Dar Marcades

Descrizione ed immagine

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Ealadha è un umano che avrà fra i venti ed i trent’anni. La carnagione sarebbe chiara, ma è leggermente abbronzato, come una persona che per lavoro è abituato a viaggiare al sole. Ha un fisico allenato, ma slanciato. L’occhio sinistro è coperto da una benda di cuoio scuro ed indossa un corpetto d’armatura ben tenuto e quasi scintillante. Porta i capelli castani chiaro in una coda che gli arriverà allo sterno. Porta due collane, una lunga che non si vede perché finisce sotto all’armatura, mentre l’altra è portata visibile, una ossidiana lucida decorata da tre artigli.

Sto godendomi la cena, quando finalmente sembra che i famosi avventurieri della città siano arrivati. Meglio tardi che mai...finalmente. Mi alzo dalla sedia, facendo un leggero inchino ai presenti. <<Salve. Venite pure a sedervi qui è scusatemi, ma stavo cenando, non sapevo se sareste o meno arrivati, oggi.>> ora due sono in piedi, si può notare che al fianco porto un ramo di tasso che sembra ancora fresco. Un focus tipico dei druidi, od almeno così si dice. Mi rimetto a sedere, aspettando i nuovi arrivati, bevendo la birra da un boccale molto decorato.


Inviato (modificato)

Felix Carabàs (tabaxi duellante)

Descrizione

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Felix è un tabaxi dagli occhi verdi e dal pelo arancione leggermente tigrato di bianco mentre il muso, le zampe superiori sono di un bianco panna aranciato. Porta degli stivali di cuoio con il risvolto fino al ginocchio infilati sopra delle larghe braghe di tessuto blu vivace dal cui retro spunta la sinuosa coda.  Sul busto indossa un giustacuore nero lungo fino all'inizio delle cosce e stretto in vita da una grossa cintura a cui sono appesi tramite fibbie il fodero del lungo e sottile stocco, che balla mollemente mentre cammina, ed il fodero del pugnale da parata, più saldo alla vita. Il giubbetto è di cuoio morbido e di ottima fattura presentando diversi ricami e ghirigori dovuti alla lavorazione e tintura, eleganti strati di rinforzo sono cuciti sulle spalle e braccio destro, mentre dal bavero alto e sbottonato spunta l'ampio colletto di una camicia bianca di rasatello. Porta un bel mantello con cappuccio con ricami e lavorazioni che drappeggia sulla spalla sinistra mentre viene sorretto sul lato destro da una fibbia che passa sopra lo sterno e poi sotto l'ascella destra, su tutto il bordo sinistro presenta dei bottoni ed anche nella zona delle braccia entrambi i lati presentano dei tagli i cui lembi sono abbottonabili così da poter lasciare libere le braccia nel caso il mantello venisse indossato ed abbottonato come un cappotto.   Sulla testa porta un cappello a tesa larga con il lato sinistro piegato e fissato alla cupola con un bottone e da dove spunta all'indietro una larga piuma gialla.   Alle mani ha infilati due bei guanti conciati con delle ampie maniche che coprono in parte l'avambraccio.

Ci avviciniamo al giovane indicatoci dal contatto di Theo, ha un aspetto alquanto particolare che non saprei ben inquadrare ma al momento non mi dà l'impressione di essere un farabutto od una persona degna di poco credito. Staremo a vedere se la mia prima impressione sia corretta, ma in genere ho un buon intuito nel valutare le persone. Lascio la prima parola a Dezgrazos dato che è lui che il contatto voleva incontrare.

Modificato da Pyros88
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Theo Dezgrazos

Descrizione

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Theo è un giovane ragazzo allampanato, alto più di un metro e ottanta e con un fisico magro e chiaramente segnato da qualche malattia passata, anche se sembra aver superato i brutti tempi. Di certo non qualcuno che definiresti minaccioso. La pelle è abbastanza chiara, come tipico della sua etnia, anche se non ha certo il pallore classicamente associato ai nobili Thayan. Gli occhi sono allungati, di un marrone estremamente brillante, quasi con riflessi dorati, e i capelli sono di un biondo cenere, un colore anonimo che caratterizza la maggior parte della popolazione dei regno dei Maghi Rossi.
Al fianco porta una strana arma, una sorta di disco con tre punte, solitamente nascosto tra le sue vesti, e tiene al collo con orgoglio un medaglione a forma di occhio aperto, una sorta di reliquia sacra stando alle sue parole.

Firgen mi indica l'uomo, un giovane che non saprei definire in maniera diversa se non con la parola "avventuriero". Non me ne scorderò, Firgen. E ti ringrazio per l'avviso. Dico a bassa voce all'uomo, avvicinandomi poi al tavolo del nostro contatto, che noto avere alla cintola un simbolo tipicamente druidico. Non può essere una coincidenza. Ci deve scusare, ma eravamo impegnati in faccende di primaria importanza. Dico prima di porgergli la mano. Theo Dezgrazos. Con chi ho il piacere di fare la conoscenza? Chiedo prima di indicare il tavolo Non la disturba se ci accomodiamo? Nella peggiore delle ipotesi sarà un truffatore: sarebbe una pessima trappola. 

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Zisanie

Descrizione

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Zisie-Lily è piccoletta e magra, con un corpo agile e leggero. I capelli e gli occhi color del rame fuso le danno un'aria un po' selvaggia, come il volto spesso sporco di fango e polvere. Ha un viso grazioso ed espressivo e una voce che può essere alta e squillante o bassa e roca a seconda dell'umore.
Ciò che salta subito all'occhio però è il piccolo paio di corna che porta fieramente sulla fronte, segno (secondo lei) del suo legame con la natura.

Indossa abiti di cuoio, pelle e stoffa, tenendo addosso ben poco ferro o metallo.
L'unica eccezione degna di nota è Infilzalupi, il suo fido spadino. 
Viceversa porta con sé molto cibo, e che sbocconcella durante la giornata.

Guardo il nuovo tipo arrivato in città. Sembra una persona strana e non riesco ancora ad inquadrarlo, ma a pelle mi sta simpatico. "Ciao! Sono Zisanie Lilnov O'Daphicelii, ma tutti mi chiamano comunque Zisanie e Zisie-Lily o nomignoli simili. Perciò fa lo stesso se ti fa piacere, per me non è un problema. Di che belva sono gli artigli sulla collana?" chiedo subito dopo, senza quasi nemmeno una pausa, mentre mi alzo sulle punte per osservare meglio.

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Ealadha Dar Marcades

Sembrano delle persone fidate, anche se il  Tabaxi sembra volermi soffiare contro...e dire che sono un tipo da gatti. <<Oh, sedetevi pure, sedetevi pure.>> quando noto la gnoma, mi porto vicino a lei per aiutarla a sederla, facendole prima un secondo leggerissimo inchino, prima di poi mettermi io a sedere, chiedendo un nuovo giro di bevute. <<Se volete qualcosa da mangiare, siete miei ospiti, non preoccupatevi.>> dico sorridendo, prima osservare di nuovo tutti. <<Questo? Chi me lo ha dato mi ha detto che sono artigli di alcune bestie chiamati dinosauri del sud, nel Chult! Ho sentito una innata affinità e lo barattai ( a forza, perché me lo voleva regalare, ma non mi sembrava giusto). E scusate la maleducazione: potete chiamarmi Ealadha. Scusate se vado subito al punto, non si dovrebbe trattare di affari durante la cena, ma sono tempi strani...è vero che collaborare con Lord Orion?>>

Inviato

Assieme ai tre che si sono seduti, l'ultimo che si presenta è un uomo enorme e dallo sguardo truce. Kosef Bersk. Ci hanno detto che avevi qualcosa per noi, Ealadha. Spero per te non sia una perdita di tempo.

@descrizione di Kosef

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Kosef è un uomo dall'imponente statura, tale che perfino un orco a suo confronto può risultare piccolo.
I lunghi capelli di un biondo quasi bianco, tenuti in ordinate trecce, esaltano i lineamenti duri del suo volto e il colore degli occhi rossi come il fuoco.
Indossa abiti comodi, tipici dei monaci, di color blu scuro con rifiniture di un giallo dorato. Una spessa cintura con una grossa fibbia in cui è inciso un pugno(destro), simbolo dell'ordine monastico a cui appartiene, oltre a tenere su i larghi pantaloni, risalta la struttura fisica a V, con vita stretta e spalle larghe; sulle quali è posato un lungo mantello con cappuccio, sempre di colore blu scuro, ma dai bordi rossi nei quali sono ricamati strani simboli.

Oltre ad uno zaino, infine, è solito indossare dei robusti calzari in cuoio, dei bracciali di ottima fattura che coprono tutto l'avambraccio e dei guanti senza dita sempre in cuoio, che sembrano un tutt'uno con i bracciali, causa il colore identico.

 

@tutti tranne Ealadha

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Non l'ho chiesto ma immagino abbiate lasciato Julius alla fortezza.

 

Inviato

Felix Carabàs (tabaxi duellante) 

"Felix Carabàs, di Waterdeep. Piacere di conoscerla." dico presentandomu con garbo ed un lieve cenno della testa accompagnato dalla mano destra a cui ho sfilato educatamente il guanto. Poi mi accomodo ascoltando ciò che l'uomo e gli altri parlare. 

Inviato

Theo Dezgrazos

Si figuri, non è mia abitudine approfittare della gentilezza dei miei informatori. Firgen, potresti portarci del vino? Chiedo all'oste, guardando poi incuriosito l'uomo quando nomina lord Orion. Mi sembrava che dovessimo parlare di una sacerdotessa di Selune. Posso chiederle la ragione della sua curiosità? 

Inviato

Ealadha Dar Marcades

<<Perché piuttosto che denaro, preferirei poter parlare con lui...e la cosa è assai difficile, visto che credo in pratica risieda...in prigione.>> dico con una mezza risata nervosa. <<Comunque, l’ho trovata. Se volete posso portarvici ( sperando di trovarla sveglia, visto l’ora).>>

Inviato

Theo Dezgrazos

Capisco. Uno scambio di favori, insomma. Dico comprensivo all'uomo, iniziando a chiedermi quale sia il suo obiettivo: un semplice favore personale dall'unico mercante diventato parte del neonato Consiglio o qualcosa di più grosso. Conosciamo lord Orion e lo abbiamo aiutato in diverse occasioni: forse potremmo organizzare un incontro. Se possibile, però, vorremmo vedere la sacerdotessa: abbiamo delle questioni molto importanti da sottoporle. 

Inviato

Zisanie

"Già, molto importanti! Comunque possiamo farti parlare con chi vuoi, siamo molto famosi qui" aggiungo orgogliosamente. Dinosauro? Che bestia è? Me la immagino come un grosso orso con le scaglie, le ali e forse un becco. 

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Non fate molti convenevoli e vi fate scortare da Ealadha. Il giovane vi guida con sicurezza e si ferma davanti al tempio di Selune stesso.

Kosef guarda con scetticismo Ealadha bussare alla porta. Nonostante la tarda ora, qualcosa apre. Dentro, presto. Dice l'adepto alla porta, apparentemente riconoscendo Ealadha.

Entrando, trovate l'elfa inginocciata davanti alla statua della dea della luna. Thalyma si volta lentamente verso di voi, poi sorride. Così ci incontriamo di nuovo. Immagino abbiate domande sulla mia sparizione, ma forse domande più pressanti? Perché non cominciamo da queste?

Poi guarda Ealadha. Parlate liberamente davanti a lui, l'ho scelto per rivelarmi a voi perché ho capito che posso fidarmi.

Inviato

Felix Carabàs (felinide rodomonte) 

"Uno dei nostri amici è stato appena morso da un ratto mannaro; una numerosa comunità in espansione nelle fogne di Dawnstar. Cerchiamo una cura per liberarlo dalla maledizione che lo ha colpito e che ancora non si è manifestata." dico in tono serio e preoccupato sia per Vorlen che per quanto scoperto sula comunità di ratti mannari. 

Inviato

La sacerdotesse si avvicina, il suo diadema argentato brilla alla luce lunare. Selune mi garantisce il potere di rimuovere maledizioni. Non ho mai incontrato la licantropia da vicino, ma se non è un potere superiore a causarla, io posso rimuoverla.

Vi spiega Thalyma.

Eppure temo per la mia sicurezza. Il suo volto si incupisce. La mia sparizione non è casuale, così come la decisione di chiudere questo tempio. Quando il caos è cominciato, ho fatto la scelta di ospitare una famiglia che sarebbe stata perseguita!

Se dovessi uscire e cominciare a guarire mannari, metterei in pericolo queste persone.

Inviato

Zisanie

Il problema degli uomini-topo sembra in parte risolto, ma se ne presenta un altro "E se noi ti aiutiamo con quella famiglia? Mettendola al sicuro, magari" la donna alla locanda mi ha detto di non mandarle più rifugiati, ma forse possiamo trovare un accomodamento altrove.

Inviato

Felix Carabàs (felinide rodomonte)

"Porteremo qui da lei il nostro amico; capiamo benissimo il suo punto di vista. Nemmeno noi siamo favorevoli a questa purga senza nemmeno un vero processo ed il diritto alla difesa, ma è pur vero che le rivoluzioni non sono mai scevre dal sangue e da decisioni drastiche. Ma per gli altri mannari, non c'è tempo di liberarli dalla maledizione, sono una minaccia crescente ed intenzionati ad infettare o mangiare i cittadini di Dawnstar. Vanno eradicati, ma le nostre lame sembrano avere poco effetto su di loro, soltanto la magia sembra colpirli più duramente ma io come altri non ho poteri magici, conoscete qualcosa che possa permettermi di affrontarli adeguatamente?" rispondo cercando di rassicurarla sul non volerla esporre al rischio di essere scoperta. 

Inviato (modificato)

Ealadha Dar Marcades

<<Se coloro che proteggi non sono infermi o troppo anziani ( o giovani) per viaggiare, posso scortarli dai nani e chiedere a mia sorella di...darci un occhio, per così dire.>> dico facendo spallucce alla sacerdotessa, prima di sorridere. <<Io volendo posso prestarvi un’arma magica, se la magia li tange lo faranno anche le armi incantate, no?>>

Modificato da Zellos
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Felix Carabàs (felinide rodomonte) 

"Qualche arma magica la abbiamo, ma cercavo una soluzione che potesse rendere anche il mio balestrino un'arma efficace senza dovermela per forza vedere a tu per tu con il filo della mia striscia." dico con un accenno di sorriso verso il druido che ci ha accompagnato e che si è gentilmente proposto di prestarci qualcosa di valore pur non conoscendoci. 

Inviato

Theo Dezgrazos

Entro rapidamente nel tempio, trovando l'elfa inginocchiata davanti alla statua: Ealadha non mentiva, a quanto pare. E sembra avere la fiducia della sacerdotessa. La situazione in città è tragica, madama Thalyma, e stiamo proprio lavorando per sistemarla. Questa situazione è un'opportunità per creare una città veramente giusta, dove ogni persona possa contare qualcosa. Spiego alla donna, guardando ammirato lo sconosciuto quando ci offre un'arma per aiutarci contro i mannari. Pensa di poterci aiutare a guidare il neonato Consiglio e sistemare la città, in caso la aiutassimo con questa famiglia, in un modo o nell'altro?

Inviato

La famiglia non può viaggiare, non ora almeno. Dice Thalyma. E purtroppo non posso aiutarvi ad incantare le vostre armi. Risponde a Felix.

A Theo invece gli sorride. Non chiederei mai il vostro aiuto per il mio, questa è anche la mia città: farei di tutto per renderla un posto migliore. Purtroppo, temo, la mia voce non abbia molto potere. Né tra i precedenti né attuali padroni della città. Spiega amareggiata.

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