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Messaggio consigliato

Inviato

Di prima mattina iniziate a preparare il vostro piano, ma prima decidete di parlare con Jelad e Orion.

Incontrarvi con il Lord prigioniero non è difficile, non ha molto da fare chiuso nel suo ufficio. Con piacere notate come sia ben tenuto, persino profumato, quando vi accoglie dentro. Seppure è ancora privo della sua sprizzante energia eccentrica che lo distingueva.

Jelad, invece, sembra occupato e vi viene riferito che si se è urgente si farà vedere lui qui nell'ufficio di Lord Orion, altrimenti di lasciare un messaggio.


Inviato

Theo Dezgrazos

Riferitegli che dobbiamo discutere di un nuovo piano che potrebbe risolvere la guerra civile una volta per tutte. Dico a chi ci comunica che Jelad è nel suo ufficio dopo aver salutato lord Orion una volta dentro al suo "studio". E abbiamo anche bisogno della sua collaborazione, lord Orion. Quanto pensa che siano fedeli a Pollingart i mercanti? Non credo che la guerra e l'attuale clima di terrore sia favorevole al commercio. 

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Inviato

I coltelli vi lasciano e vanno a riferire il messaggio mentre rimanete da soli col lord.

Pollingart? Chiede Lord Orion. Vediamo, Crugo ci è molto d'accordo, lo aveva quasi sotto paga. Quindi lui e tutta la sua corporazione direi...  per molti di noi era una spina nel fianco ma sopportabile, nonostante tutto manteneva la pace come i pretori prima di lui. Abbiamo avuto di peggio ve lo dico io.

 

Inviato

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Forse dovremmo parlare di nuovo con il mago e scoprire se conosce un passaggio segreto ed altri dettagli per poter mettere meglio in atto il nostro piano. Non possiamo certo gettarci a capofitto e sperare di sbaragliare tutti, Anche ci riuscissimo, e sono certo che siano troppi, Pollingart avrebbe tutto il tempo di fuggire. E non possiamo certo lasciare alcuni d noi a presidiare tutti gli accessi; e ce ne potrebbero sempre essere di segreti." commento pensieroso.

Inviato

Theo Dezgrazos

Più tardi le introdurremo la questione in maniera più approfondita, lord Orion, ma stiamo pensando di forzare Pollingart a firmare una pace sequestrandolo dai suoi alloggi. Spiego al mercante dopo le parole di Felix, aggiungendo Non possiamo contrastare la sua propaganda, per quanto stia compiendo dei crimini orribili è sempre in grado di dipingerci come i veri mostri. E la situazione in città e nelle campagne non potrà che peggiorare mano a mano che la guerra civile continuerà. Concludo, senza nominare esplicitamente l'idea dell'epidemia di licantropia di cui i miei compagni sono al corrente. Per questo stavo provando a chiederle chi lo supportasse tra i mercanti. La pace deve essere accettata per essere realmente efficace. 

Inviato

Con più di metà mercanti imprigionati da Jelad, se catturate Pollingart e i soldati si arrendono Jelad avrà pieno controllo della città. Commenta Orion, titubante. Mi spaventa cosa farà a quel punto.

Inviato

Theo Dezgrazos

Questo piano dovrebbe essere l'ultimo e risolvere la situazione in maniera definitiva. Dobbiamo ancora ultimare i dettagli, ma volevamo iniziare ad esportelo. Dico a Jelad, introducendogli quindi il piano Il mago che abbiamo catturato l'altra sera, il responsabile dei sabotaggi alle nostre derrate alimentari, ha delle informazioni sugli appartamenti di Pollingart e su come accedervi. Vogliamo provare a sfruttarle per penetrare nella fortezza nemica, rapire il vecchio pretore e costringerlo a firmare una pace. Lord Orion è qui in quanto avrà un ruolo fondamentale: dovrà far sì che questa pace possa essere accettata dalla maggior parte dei mercanti, così che non si limitino a stracciare il foglio e unirsi dietro ad un nuovo leader. 

Inviato

Theo Dezgrazos

Dobbiamo ancora stabilire i dettagli precisi, ma i tunnel sotterranei, ora liberi dai mannari, e le conoscenze del prigioniero dovrebbero permetterci di raggiungere lo studio di Pollingart. Ed eviteremo di coinvolgere i cittadini di Dawnstar nell'impresa: il rischio è troppo alto, non credo di potergli chiedere di sacrificarsi nuovamente per noi. Rispondo a Jelad, aggiungendo Il nostro obiettivo principale è quello di avere una pace pronta prima della missione, per evitare di discutere di fronte a Pollingart. Possiamo dettare noi i termini, ma non deve essere troppo ingiusta: non risolverebbe nulla, altrimenti. Un'espropriazione totale dei beni dei mercanti, ad esempio, è da escludere. Siamo qui proprio per sentire le proposte sia di un rappresentante dei Coltelli del Popolo che della persona che meglio conosce i mercanti tra noi. 

Inviato

Jelad ascolta attentamente. Se siete certi di poterlo fare da soli ne sarei lieto, perché non ho intenzione di mandare i miei uomini in una missione suicida come questa.

Poi si volta verso Lord Orion. Sia chiaro, non si tornerà allo status quo. Il popolo ha versato sangue per questa rivoluzione e non abbandonerò la guerra finché non avrà quello che avevo promesso: una vera democrazia, abolizione delle caste e un tribunale del popolo dove tutti verremo giudicati.

Il lord deglutisce, visibilmente inorridito dalle proposte del rivoluzionario.

Inviato

Theo Dezgrazos

Non ne siamo certi. Ma troveremo un piano che non richieda il sacrificio di altre vite: vogliamo fermare la guerra proprio per bloccare questo carnaio. Dico a Jelad, ascoltando le proposte di Jelad. Alcune sono estreme, come il tribunale del popolo, ma sulle altre c'è un buon margine per lavorare. La democrazia è un punto che potrebbe essere accettato senza problemi, così come l'abolizione delle caste: non penso che i mercanti tengano ai loro titoli, non se avranno la possibilità di avere dei rappresentanti nel governo e poter continuare a commerciare. Dico guardando lord Orion in cerca di conferma, aggiungendo E spiegaci cosa intendi di preciso con questo tribunale del popolo. È un'idea che avevi già citato, ma nei trattati di pace dovrà essere esposta nella maniera più chiara possibile. 

Inviato

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

"Pienamente condivisibile signore, ma deve capire che riusciremo ad ottenere questa pace solo con il compromesso. Altrimenti la firma di Pollingart non avrà valore ed i mercanti metteranno qualcun'altro al suo posto e saremo punto è a capo. Se questo tribunale del popolo dovesse rivelarsi uno strumento di persecuzione rivolto contro i mercanti allora la nostra azione sarà nulla. L'unico modo, a mio dire, per convincerli a venire a patti è promettere loro di non essere perseguiti per le disparità e vessazioni del passato ai danni del popolo e di permettere loro di rientrare in possesso delle proprie attività economiche ed immobili. Tutto ciò che di mobile è stato requisito rimarrà invece nelle casse cittadine a favore della nuovo governo e della plebe. D'altro canto dovranno accettare una tassazione equa ai loro profitti, per il buon funzionamento della città e dei cittadini, e l'accettazione di tutta una serie di tutele e diritti legislativi dei lavoratori; norme che puniscano il loro mancato; istituendo infine delle Gilde o Corporazioni di lavoratori, come a Waterdeep, che li tutelino tramite funzioni di vigilanza sui luoghi di lavoro e di rappresentanza collettiva sulla contrattazione stipendiale e con i datori di lavoro." commento con pacatezza cercando di convincere Jelad ad una decisione che si dimostri lungimirante oltre che praticabile.

 

Inviato

Jelad scuote la testa. Il popolo ha sofferto sotto il giogo delle leggi ingiuste del passato. La corruzione, le servitù a vita, l'accumulazione del potere nelle mani dei pochi.

Dobbiamo ripulirci dei crimini del passato e non sarò io ne voi decidere chi merita punizione e chi redenzione. A questo serve il tribunale del popolo: tutti avranno parola e tutti avranno lo stesso peso. Tutti i crimini del passato saranno puniti e ne usciremo tutti uguali. Solo allora la vera nuova Dawnstar potrà sorgere, libera dagli errori del passato.

Lord Orion si fa sentire. Il tuo sogno è impossibile, una città governata così non funzionerà mai! Ascolta ragione per favore. Rafforza il Consiglio, accetta il compromesso.

Jelad scuote la testa vigorosamente. Non avete ancora capito, non sono interessato a migliorare qualche problema. Questa è una rivoluzione! Faremo la città perfetta o falliremo nel tentativo.

Inviato (modificato)

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino)

" Fallirete a quale prezzo? Quanto siete disposto a far pesare sulle spalle della popolazione in nome di questo ideale? Non convincerai mai i mercanti ad arrendersi di fronte a queste condizioni; nessuno si consegnerebbe mai di sua sponte nelle mani dell'aguzzino. Questa città rimarrà spaccata a metà fra voi e loro, in perenne lotta, le navi spetteranno di giungere in porto, i commerci languiranno e Dawnstar andrà impoverendosi. Tutto questo non porterà a nessuna città perfetta ma soltanto ad una città povera, affamata e che verrà pian piano abbandonata sia dal popolo che dai mercanti e a quel punto avrete una città fantasma. State attento però, perché prima che si arrivi a questo il popolo si sarà già stufato del vostro ideale e rivorranno i mercanti." commento cercando di smuovere l'intransigenza di Jelad.

Modificato da Pyros88
Inviato

Theo Dezgrazos

Mi dispiace, Jelad, ma concordo con gli altri. La città perfetta ha bisogno di cittadini che la possano apprezzare, altrimenti rischia di restare solamente un'idea. Dico all'uomo, aggiungendo Possiamo giudicare i mercanti che si sono macchiati di qualche crimine. E possiamo anche stabilire che dovranno pagare dei risarcimenti per la guerra civile. Ma un tribunale che giudichi ogni persona a Dawnstar non verrebbe mai accettato, se non per essere usato dai più infidi tra i nostri nemici per distruggerti politicamente e tornare allo status quo. Continuare la guerra civile, invece, porterà Dawnstar alla rovina: nella migliore delle ipotesi favorirà i criminali della peggior specie, gli unici in grado di controllare la popolazione dei loro quartieri, lasciandoci un problema ancora più grande. Spiego al pretore, riferendomi chiaramente a quanto successo con Urumir. La proposta di Felix è interessante. La creazione di gilde controllate dal popolo ti darebbe ciò che sogni: una città dove chiunque possa decidere il suo futuro, indipendentemente dalle sue condizioni sociali ed economiche. 

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