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Dogmi, background e gdr


Messaggio consigliato

1 ora fa, Asuryan ha scritto:

ok allora mettiamo che in tutti questi anni non ci ho capito nulla di Come si gestisce il gioco, Mi spiegate di Grazia voi come Assegnate i punti esperienza? Un giocatore che rispetta il suo pg in modo coerente prende stessi punti esperienza di un personaggio che come è stato detto in precedenza essendo un chierico (se ho ben capito) non rispetta i dogmi del suo Dio?

 

Io non uso i punti esperienza e faccio avanzare con milestone. 
Quando usavo i punti esperienza davo premi in exp se qualcuno faceva azioni "rischiose" per seguire l'interpretazione del proprio pg.
Poi questi punti li distribuivo tra tutti i partecipanti.



Io comunque non ho capito cosa risponde il giocatore:

1) sì, master, hai ragione. Lo sto interpretando male

2) secondo me se fa così non è meno coraggioso, è solo più coscienzioso

3) oggi non gli andava di essere coraggioso come al solito

4) forse sta cambiando, ma non ho ancora deciso

5) io gioco solo per tirare i dadi, non mi rompere le scatole

Oppure qualcosa di diverso da queste 5 opzioni?

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Dopo 50 messaggi, credo sia impossibile affrontare certi argomenti senza che subentrino: ideologie, psicologia, esempi di vita reale ecc ecc.

Almeno questa è l'impressione, quindi meglio parlare di meccaniche di gioco nella maniera più neutra possibile, il resto, sfocia solo in una guerra santa.

Qualcuno è concorde oppure anche questa frase potrebbe portare a motivi di discussione?

 

 

 

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5 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Dopo 50 messaggi, credo sia impossibile affrontare certi argomenti senza che subentrino: ideologie, psicologia, esempi di vita reale ecc ecc.

Almeno questa è l'impressione, quindi meglio parlare di meccaniche di gioco nella maniera più neutra possibile, il resto, sfocia solo in una guerra santa.

Qualcuno è concorde oppure anche questa frase potrebbe portare a motivi di discussione?

 

 

 

La discussione sta nel fatto che solo perchè hai aperto il thread non vuol dire che sia tu a doverci dire in che modo discuterlo.

Personalmente posso anche aggiungere di stare cominciando a notare un certo pattern sul voler essere in controllo del modo in cui gli altri attorno a te si comportano.

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5 minutes ago, nolavocals said:

Dopo 50 messaggi, credo sia impossibile affrontare certi argomenti senza che subentrino: ideologie, psicologia, esempi di vita reale ecc ecc.

Almeno questa è l'impressione, quindi meglio parlare di meccaniche di gioco nella maniera più neutra possibile, il resto, sfocia solo in una guerra santa.

Qualcuno è concorde oppure anche questa frase potrebbe portare a motivi di discussione?

 

Il rischio c'è (tanto di più quanto più un argomento è divisivo), ma dipende anche dall'atteggiamento individuale.

Al di là di alcuni screzi isolati la mia impressione è che molte persone, in quei 50 messaggi, abbiano mostrato un atteggiamento costruttivo e ragionevole, pur nella diversità di vedute.

Io nel mio piccolo mi sono sforzato di non far guerra a nessuno e di offrire soluzioni pratiche.

Secondo me con un po' di pazienza puoi trovare molti elementi utili in questa discussione.

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Il rischio è che, se si continua su questa china, la discussione venga chiusa e vengano fatti fioccare penalità. Ricordo per la milionesima volta che la sezione "Discussioni GDR generiche" non è una terra di nessuno. Mantenete toni pacati, evitate di attaccare gli altri utenti e usate questi spazi per cercare di creare una discussione costruttiva e non una distruttiva. 
 

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56 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Almeno questa è l'impressione, quindi meglio parlare di meccaniche di gioco nella maniera più neutra possibile, il resto, sfocia solo in una guerra santa.

 

Ritornando al problema principale, il mio suggerimento sarebbe quello di estendere il giudizio a tutto il gruppo dei partecipanti al gioco.

Se il PG druido secondo te si sta comportando "male" da druido, dovresti esporre la tua perplessità e raccogliere le idee degli altri compagni. Dopotutto, anche loro hanno assistito alle sue gesta, quindi un'idea se la saranno fatta del suo atteggiamento, e avranno un parere in merito.

A quel punto, dalla discussione che ne seguirà potrai capire la cosa più importante, cioè la percezione dell'intero gruppo di gioco circa queste azioni del PG. 

Se il "problema" è solo tuo e agli altri va benissimo così, devi accettare che avete aspettative diverse dal gioco, o forse che sei troppo severo nel giudicare.

Trattandosi di D&D, le possibilità offerte dalle meccaniche di gioco sono limitate "democraticamente", e ricorrere all'insindacabile giudizio del Master per mettere mano alle Regole (PX ecc) non è secondo me la soluzione giusta. Dovresti veramente sforzarti di rendere questa "frattura" tra classe e comportamento a livello di narrazione (vedi gli ottimi suggerimenti precedenti circa animali che lo rifuggono, "colleghi" che lo criticano eccetera), lasciando stare tutte le parti meccaniche. 

Se invece anche agli altri giocatori ritengono che il comportamento del PG sia "stonato" e stia rovinando l'esperienza di gioco, allora dovreste escogitare un modo per cui tutti possano continuare a divertirsi, a quel punto forse anche considerando delle House Rules non per punire chi "non ruola bene", ma bensì per premiare "chi ruola bene". Ma il giudizio, per una cosa del genere, dovrebbe essere democratico. Ad esempio, mettete in palio una certa somma di PX "da interpretazione" (o altro reward appropriato) a fine sessione e lascia che vi sia una votazione interna tra i giocatori su chi abbia ruolato meglio il proprio personaggio, e perché. Cerca insomma di trasformare il caso che ti sta dando grattacapi in qualcosa di costruttivo, ma il consiglio è sempre quello di NON prendere questo genere di decisioni senza consultare TUTTI! Potresti scoprire di essere TU quello "nel torto" 😄

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2 minuti fa, Zaidar ha scritto:

Trattandosi di D&D, le possibilità offerte dalle meccaniche di gioco sono limitate "democraticamente", e ricorrere all'insindacabile giudizio del Master per mettere mano alle Regole (PX ecc) non è secondo me la soluzione giusta.

D&D è un gioco, non vita reale dove se il personaggio muore anche nella vita reale il giocatore schiatta (salvo non siamo su matrix)

Ho fatto l'esempio di un druido o di un chierico che non segue i dogmi del suo dio, e su questo aspetto, la risposta è stata:

"ma davvero il druido salva la foresta? Ora esiste un D&D tutto nuovo dove il druido può essere quello che vuole."

"Il chierico può avere mille sfaccettature, tu non puoi decidere quali per te sono giuste e quali no" 

"Se ti comporti da master che comanda il gioco, i giocatori potrebbero subire danni psicologici gravi"

"dovresti esporre la tua perplessità e raccogliere le idee degli altri compagni. Dopotutto, anche loro hanno assistito alle sue gesta, quindi un'idea se la saranno fatta del suo atteggiamento, e avranno un parere in merito."

quindi, stiamo parlando di un gioco (di ruolo dove crei ed impersoni un eroe con poteri, estetica ed idee decise alla creazione dal giocatore) o è un dibattito sul polically corret, razzismo, psicologia ecc ecc?

Il Master è una figura importante, se un master chiede al gruppo pareri su un intervento negativo nei confronti di uno di loro per cause spiegate le risposte saranno:

1- a favore del giocatore perchè in ogni caso facendo parte del gruppo ogni pg presente ne subirebbe gli effetti es un chierico che non può curare

2-se si porta aventi questa linea di pensiero (e non parlo di non divertirsi ma di sminuire il master in quanto tale) si finirà che i giocatori al tavolo decideranno il bello ed il cattivo tempo.

Ma tornando a noi. Ho chiesto "cosa fate, in game, ad un PG chierico o druido che non rispetta i dogmi o i tratti del carattere scelto dal giocatore in questione alla creazione del personaggio, nella più totale libertà?" Basta restare nel range della domanda per non incappare in discussioni o guerre, oppure è sbagliato anche scrivere questo?

P.S. cerco di tornare al fulcro della domanda a cui occorrono risposte per chi voglia darle su cosa il master fa al PG. Se un master non farebbe nulla, ne parla con i giocatori, ne abbiamo parlato a lungo quindi chiedo altro, cosa fate voi master nel gioco? una quest per riscattarsi? messaggi in game dove il PG nota che il suo dio non condivide il suo modo di fare? se si come? cerco idee non di stare a litigare, che non porta a nulla.

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1 minuto fa, nolavocals ha scritto:

D&D è un gioco, non vita reale dove se il personaggio muore anche nella vita reale il giocatore schiatta (salvo non siamo su matrix)

Ho fatto l'esempio di un druido o di un chierico che non segue i dogmi del suo dio, e su questo aspetto, la risposta è stata:

"ma davvero il druido salva la foresta? Ora esiste un D&D tutto nuovo dove il druido può essere quello che vuole."

"Il chierico può avere mille sfaccettature, tu non puoi decidere quali per te sono giuste e quali no" 

"Se ti comporti da master che comanda il gioco, i giocatori potrebbero subire danni psicologici gravi"

"dovresti esporre la tua perplessità e raccogliere le idee degli altri compagni. Dopotutto, anche loro hanno assistito alle sue gesta, quindi un'idea se la saranno fatta del suo atteggiamento, e avranno un parere in merito."

quindi, stiamo parlando di un gioco (di ruolo dove crei ed impersoni un eroe con poteri, estetica ed idee decise alla creazione dal giocatore) o è un dibattito sul polically corret, razzismo, psicologia ecc ecc?

Il Master è una figura importante, se un master chiede al gruppo pareri su un intervento negativo nei confronti di uno di loro per cause spiegate le risposte saranno:

1- a favore del giocatore perchè in ogni caso facendo parte del gruppo ogni pg presente ne subirebbe gli effetti es un chierico che non può curare

2-se si porta aventi questa linea di pensiero (e non parlo di non divertirsi ma di sminuire il master in quanto tale) si finirà che i giocatori al tavolo decideranno il bello ed il cattivo tempo.

Ma tornando a noi. Ho chiesto "cosa fate, in game, ad un PG chierico o druido che non rispetta i dogmi o i tratti del carattere scelto dal giocatore in questione alla creazione del personaggio, nella più totale libertà?" Basta restare nel range della domanda per non incappare in discussioni o guerre, oppure è sbagliato anche scrivere questo?

P.S. cerco di tornare al fulcro della domanda a cui occorrono risposte per chi voglia darle su cosa il master fa al PG. Se un master non farebbe nulla, ne parla con i giocatori, ne abbiamo parlato a lungo quindi chiedo altro, cosa fate voi master nel gioco? una quest per riscattarsi? messaggi in game dove il PG nota che il suo dio non condivide il suo modo di fare? se si come? cerco idee non di stare a litigare, che non porta a nulla.

Personalmente ritengo che un Master che non riesce a creare uno spirito collaborativo col gruppo di gioco, di cui fa parte anche lui, e che vede la dinamica tra giocatori e DM come un equilibrio di potere non crea un'atmosfera serena al tavolo da gioco.

Come ho già detto prima un chierico non è un personaggio bidimensionale che debba per forza seguire alla lettera i dogmi del suo Dio, anche in settings dove gli Dei sono più presenti come in Forgotten Realms un Dio non deve necessariamente essere un capufficio che sta col fiato sul collo al chierico. Alla fine i fratacchioni bracaloni possono essere personaggi interessanti tanto quanto gli zeloti.

In più come detto da altri un personaggio non rimane statico, si sviluppa attraverso la campagna, soprattutto in una come la tua dove mi pare che ruoli molto, e quindi esso si adatta alla campagna e cambia attraverso di essa, così come cambia l'idea del personaggio che il giocatore si è fatto all'inizio.

(Nota, ovviamente mi riferisco a cambiamenti organici, non a quei giocatori che cambiano il modo di fare del personaggio ad ogni sessione a seconda  della serie/film/fumetto per cui sono scimmiati in quel momento)

Per me l'ideale sarebbe un reboot soft del personaggio, dando senso all'interpretazione del giocatore rispetto al dogma della divinità e cambiando legami, difetti, etc per farli corrispondere al modo di giocare il personaggio da parte del giocatore.

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10 minuti fa, Grimorio ha scritto:

Personalmente ritengo che un Master che non riesce a creare uno spirito collaborativo col gruppo di gioco, di cui fa parte anche lui, e che vede la dinamica tra giocatori e DM come un equilibrio di potere non crea un'atmosfera serena al tavolo da gioco.

se parliamo di questo si esce nuovamente dal discorso, capisco che uno voglia mettere il suo ideale di buon master ecc.

Per me l'ideale sarebbe un reboot soft del personaggio, dando senso all'interpretazione del giocatore rispetto al dogma della divinità e cambiando legami, difetti, etc per farli corrispondere al modo di giocare il personaggio da parte del giocatore.

se cambi queste impostazioni allora fai prima a lasciare tutto bianco in scheda che perdere tempo a cambiare o riscriverle ogni volta.

Ma come scritto eviterei perchè le idee saranno sempre diverse e non portano a nulla.

Primo perchè si parte dal presupposto che il gioco in questione sia brutto e che nessuno si stia divertendo ecc. 

In questo caso, nessuno obbliga a giocare e sarebbe cmq un discorso fuori dalla domanda. 

p.s. Non c'è nessun problema a cambiare personaggio ecc se la cosa può tranquillizzarvi, perchè sembra che abbia detto:

" scrivetemi come possa seviziare dei poveri giocatori indifesi."

Ma non è ciò di cui volevo parlare, ma:

" cosa, in game, fareste al personaggio (non al giocatore) che non rispetta dogmi e tratti scelti alla creazione?" 

Modificato da nolavocals
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5 minuti fa, nolavocals ha scritto:

cosa, in game, fareste al personaggio (non al giocatore) che non rispetta dogmi e tratti scelti alla creazione?

Se quello che vuoi sono consigli specifici "farei capitare X oppure Y" allora dacci tutti i dettagli possibili sul PG, sui dogmi che avrebbe infranto e come e sulla storia.

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5 minuti fa, nolavocals ha scritto:

se parliamo di questo si esce nuovamente dal discorso, capisco che uno voglia mettere il suo ideale di buon master ecc.

Per me l'ideale sarebbe un reboot soft del personaggio, dando senso all'interpretazione del giocatore rispetto al dogma della divinità e cambiando legami, difetti, etc per farli corrispondere al modo di giocare il personaggio da parte del giocatore.

se cambi queste impostazioni allora fai prima a lasciare tutto bianco in scheda che perdere tempo a cambiare o riscriverle ogni volta.

Ma come scritto eviterei perchè le idee saranno sempre diverse e non portano a nulla.

Primo perchè si parte dal presupposto che il gioco in questione sia brutto e che nessuno si stia divertendo ecc. 

In questo caso, nessuno obbliga a giocare e sarebbe cmq un discorso fuori dalla domanda. 

p.s. Non c'è nessun problema a cambiare personaggio ecc se la cosa può tranquillizzarvi, perchè sembra che abbia detto:

" scrivetemi come possa seviziare dei poveri giocatori indifesi."

Ma non è ciò di cui volevo parlare, ma:

" cosa, in game, fareste al personaggio (non al giocatore) che non rispetta dogmi e tratti scelti alla creazione?" 

La risposta è: Nulla! ha tutto il diritto di giocare un chierico/druido non attaccato al dogma come uno zelota.

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4 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Se quello che vuoi sono consigli specifici "farei capitare X oppure Y" allora dacci tutti i dettagli possibili sul PG, sui dogmi che avrebbe infranto e come e sulla storia.

il PG è un druido di chauntea (presumo dche conosciate) che ha dato fuoco per ben 2 volte ad una foresta, la seconda deforestandone per km ed uccidendo il sommo druido e l'albero della vita (come avevo già scritto) e che faceva parte della sua missione principale.

La risposta è: Nulla! ha tutto il diritto di giocare un chierico/druido non attaccato al dogma come uno zelota.

anche se ad inizio avventura era stato specificato chiaramente, questo aspetto del gioco?

infatti i dogmi non sono obbligatori nella 5e ma messi volutamente

Modificato da nolavocals
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41 minutes ago, nolavocals said:

Ma tornando a noi. Ho chiesto "cosa fate, in game, ad un PG chierico o druido che non rispetta i dogmi o i tratti del carattere scelto dal giocatore in questione alla creazione del personaggio, nella più totale libertà?" Basta restare nel range della domanda per non incappare in discussioni o guerre, oppure è sbagliato anche scrivere questo?

Ciao @nolavocals, nel tuo lungo elenco di risposte proposte potresti aver trascurato le mie, il che può capitare in mezzo a questa lunga discussione.

Quello che io proponevo era:

2 hours ago, Bille Boo said:

Se una classe prevede il rispetto di un determinato codice (es. paladino della 3.5, chierico di un certo dio...), e un PG di quella classe contravviene al codice, ci sono conseguenze sfavorevoli che però non riguardano i PE. Per queste conseguenze uso un approccio graduale (non subito perdita dei poteri: prima avvertimenti, presagi etc) e lascio una via d'uscita non penalizzante (cambio di divinità o di classe "gratis"), come ho spiegato meglio un paio di pagine fa. [EDIT: l'ultimo post a pagina 3]

In tutti gli altri casi, cioè per tutto quello che è descrizione del PG (allineamento, valori, tratti caratteriali etc) e non è un requisito esplicito della classe, adotto semplicemente l'approccio che tutte quelle cose sono una conseguenza del role-play, e non viceversa. Ad esempio, se un personaggio viene giocato come caotico malvagio per me è caotico malvagio, a prescindere da quello che è scritto sulla scheda, e non c'è nessun impatto sui PE.

 

Nel caso specifico del druido e della foresta bruciata, seguendo quanto ho detto nell'ultimo commento di pagina 3, farei in modo che la sua divinità Chauntea gli inviasse qualche presagio soft che lo avvertisse di essere sulla "cattiva strada" (non so, un incubo ricorrente riguardante l'albero che brucia?), unito però a qualche presagio di tipo "carota", cioè a qualche incentivo positivo ad andare nella giusta direzione (per esempio, una creatura silvana o un folletto, forse inviato dalla divinità ma non necessariamente, che dimostri di credere nella buona fede del druido e che lo esorti a riscattarsi facendo un'altra quest in favore della natura).

Se le deviazioni persistessero, aumenterei l'entità di questi presagi e comincerei molto gradualmente anche a togliere qualche potere o ad inviare qualche creatura silvana ostile contro il druido, ma contemporaneamente proporrei attivamente al personaggio di entrare a far parte di un'altra corrente druidica, un'altra religione o addirittura un'altra classe (con scambio retroattivo di tutti i livelli da druido) più confacente al suo vero atteggiamento.

Niente riduzioni di PE e niente punizioni drastiche.

Questo è ciò che farei io concretamente.

 

Edit: non avevo idea che ci fosse stata anche l'uccisione del sommo druido, chiaramente in questo caso la cosa è più grave; bisogna vedere se l'uccisione è avvenuta direttamente ad opera del druido PG, o se avrebbe potuto evitarla con le sue sole azioni; se sì, si può aumentare l'intensità dei presagi da subito e sicuramente introdurre anche un'ostilità attiva da parte dell'ordine dei druidi nel suo complesso, che metterà il PG sulla sua lista nera; ma lascerei comunque una via d'uscita per redimersi.

 

 

Modificato da Bille Boo
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3 minuti fa, nolavocals ha scritto:

il PG è un druido di chauntea (presumo dche conosciate) che ha dato fuoco per ben 2 volte ad una foresta, la seconda deforestandone per km ed uccidendo il sommo druido e l'albero della vita (come avevo già scritto) e che faceva parte della sua missione principale.

Nessuna penalità in gioco, solo background e lore: tutti gli incantesimi che evocano piante le fanno apparire secche e annerite e gli animali evocati e la sua forma selvatica appaiono gravemente ustionati.

Modificato da Grimorio
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5 minuti fa, nolavocals ha scritto:

io faccio il master, le azioni che tu, giocatore, fai fare al tuo personaggio sono una tua scelta. Come neutrale a me interessa solo azione reazione.

Intendo perchè il PG ha fatto quelle azioni? Voleva attivamente uccidere il sommo druido per dire?

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1 minuto fa, Alonewolf87 ha scritto:

Intendo perchè il PG ha fatto quelle azioni? Voleva attivamente uccidere il sommo druido per dire?

Non fa differenza al fine di quello che cerco. che l'abbia ucciso volontariamente o involontariamente non dovrebbe cambiare il risultato (albero e druido capo morti/distrutti, senza contare foresta, animali ecc.)

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2 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Non fa differenza al fine di quello che cerco. che l'abbia ucciso volontariamente o involontariamente non dovrebbe cambiare il risultato (albero e druido capo morti/distrutti, senza contare foresta, animali ecc.)

No beh cavolo potrebbe fare eccome la differenza, le motivazioni dietro le azioni sono molto importanti specie parlando a livello di religioni e divinità. Se l'incendio è partito per sbaglio (come pareva di intendere prima), se voleva eliminare il druido capo per suoi interessi personali, se proprio non ci ha pensato a questa come possibile conseguenza sono tutte questioni rilevanti (non dico giustificazioni)

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10 minutes ago, Alonewolf87 said:

No beh cavolo potrebbe fare eccome la differenza, le motivazioni dietro le azioni sono molto importanti specie parlando a livello di religioni e divinità. Se l'incendio è partito per sbaglio (come pareva di intendere prima), se voleva eliminare il druido capo per suoi interessi personali, se proprio non ci ha pensato a questa come possibile conseguenza sono tutte questioni rilevanti (non dico giustificazioni)

Sono d'accordo, se io fossi la divinità (e il DM in questo caso sta in un certo senso interpretando la divinità) terrei in considerazione l'intenzionalità o meno dell'evento. In caso di dubbio metterei alla prova il PG offrendogli un'opportunità concreta di riscattarsi.

 

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