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Dogmi, background e gdr


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il druido un'altra volta ha già dato fuoco alla foresta di suo senza problema alcuno. diciamo che al giocatore come detto non frega nulla di seguire queste regole, ma visto che ci sono e sono state fatte presenti molte volte direi che dopo averlo ripetuto gli ho anche detto dei problemi derivanti da questo ma sembra che nulla conti. 

Una romanzina al pg che ha dato fuoco a tutti ci stava. 

se un giocatore gioca come dice @Drimos

9 minuti fa, Drimos ha scritto:

 se sta giocando il druido solo perché gli piace la classe e magari vuole rivedere il concept del personaggio in modo che sia più preso.

credo che il giocatore dovrebbe informare il master. Soprattutto quando entri in una partita dove ti vengono ben spiegate le regole.

 

Modificato da nolavocals
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6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

di seguire queste regole, ma visto che ci sono

Non c'è pero nessuna regola che impone ad un giocatore di giocare qualcosa che non gli piace.

6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

e sono state fatte presenti molte volte direi che dopo averlo ripetuto gli ho anche detto dei problemi derivanti da questo ma sembra che nulla conti.

Come glielo hai fatto presente? Dicendo "il tuo PG non si dovrebbe comportare così ma cosà?"

6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

credo che il giocatore dovrebbe informare il master. Soprattutto quando entri in una partita dove ti vengono ben spiegate le regole.

Gli è chiaro che avrebbe la possibilità di cambiare classe e altri aspetti del PG per trasformarlo in qualcosa in cui si riconosce di più? Perché ha scelto di fare un druido/un chierico/altro? Sono giocatori che si approcciano per la prima volta a D&D?

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14 minuti fa, Drimos ha scritto:

Magari nemmeno lui si era reso conto di essere così poco interessato, ma in generale in questo caso se la situazione è questa inutile recriminare, bisogna proseguire da qui. Parlagli piuttosto che punirlo in game e mettetevi d'accordo.

non credo, non recrimino nulla, infatti gli ho rispiegato bene la situazione mi ha risposto di essere concorde nel fatto di possibili conseguenza da questo atto. 

P.s. sto cercando di rispondere a tutti ma compaiono 3 messaggi alla volte e faccio fatica.

vorrei chiarire che sono tutt'altro che un master tiranno anzi sono sempre di manica larga ma credo che sia importante il background e i dogmi per il gdr, se non interessano nessun problema lo si dice, si tiene la scheda bianca e si gioca un'avventura che non dipenda da questi aspetti. E' importante che il giocatore mi dica cosa gli interessa e cosa no e non che entri mi dica "si,si" poi faccia come gli pare o sbaglio? 

@Alonewolf87

non posso citarti senza aprire un'altro post, provo a risponderti qui:

Non c'è pero nessuna regola che impone ad un giocatore di giocare qualcosa che non gli piace.

1) mai imposto nulla, il pg te lo fai seguendo il manuale come ti pare

Come glielo hai fatto presente? Dicendo "il tuo PG non si dovrebbe comportare così ma cosà?"

2) avvisato all'inizio per la particolarità dell'avventura la presenza di dogmi ecc. chiedo nuovamente se ha chiaro la loro funzione e che non seguendoli si incappa in problemi nel gioco

Gli è chiaro che avrebbe la possibilità di cambiare classe e altri aspetti del PG per trasformarlo in qualcosa in cui si riconosce di più? Perché ha scelto di fare un druido/un chierico/altro? Sono giocatori che si approcciano per la prima volta a D&D?

3) può farlo ed è stato fatto presente più volte, mantenendo tutto quello acquisito dal druido compreso i PX

Perchè abbia scelto il druido, avendolo fatto in libertà, non saprei direi che è stato fatto per meccanica

non è un novizio anzi si è presentato come giocatore navigato da anni e anni di GDR, da quello che ho potuto notare, è del tipo che legge il manuale e cerca il PG più consono per lui per quello che pensa sia migliore,

P.s. è un giocatore che quando il gruppo incontra un mostro tira fuori il suo manuale dei mostri dallo zaino e guarda le statistiche. 

 

Modificato da nolavocals
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12 minuti fa, nolavocals ha scritto:

vorrei chiarire che sono tutt'altro che un master tiranno anzi sono sempre di manica larga ma credo che sia importante il background e i dogmi per il gdr, se non interessano nessun problema lo si dice, si tiene la scheda bianca e si gioca un'avventura che non dipenda da questi aspetti. E' importante che il giocatore mi dica cosa gli interessa e cosa no e non che entri mi dica "si,si" poi faccia come gli pare o sbaglio? 

Se davvero avevi messo bene in chiaro all'inizio della campagna che tipologia di gioco e storia volevi mettere in piedi, se i giocatori avevano compreso appieno la cosa e se andando avanti anche confrontandosi hanno continuato a fare gli gnorri e a giocare in maniera completamente incoerente e ad muzzum allora ci può stare che si constati una incompatibilità di approccio al gioco e si prende come soluzione lo spezzarsi del gruppo. Un ultima ratio ma sicuramente plausibile.

Il mio dubbio per ora rimane se nei vari passaggi intermedi non ci sia stato un problema di comunicazione.

12 minuti fa, nolavocals ha scritto:

2) avvisato all'inizio per la particolarità dell'avventura la presenza di dogmi ecc. chiedo nuovamente se ha chiaro la loro funzione e che non seguendoli si incappa in problemi nel gioco

Se ha accettato la cosa allora magari gli interessa giocarsi l'andare contro l'ordine costituito, legittimo pure quello.

12 minuti fa, nolavocals ha scritto:

P.s. è un giocatore che quando il gruppo incontra un mostro tira fuori il suo manuale dei mostri dallo zaino e guarda le statistiche. 

Non che sia un problema di per sé come cosa. Poi magari se misteriosamente comincia ad usare tattiche basate sulle capacità del mostro tramite conoscenze che il PG non aveva, quello è un altro discorso.

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5 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Se davvero avevi messo bene in chiaro all'inizio della campagna che tipologia di gioco e storia volevi mettere in piedi, se i giocatori avevano compreso appieno la cosa e se andando avanti anche confrontandosi hanno continuato a fare gli gnorri e a giocare in maniera completamente incoerente e ad muzzum allora ci può stare che si constati una incompatibilità di approccio al gioco e si prende come soluzione lo spezzarsi del gruppo. Un ultima ratio ma sicuramente plausibile.

quindi tu dici più che dare un evento dipeso da questo comportamento, meglio mandarlo via?

Cita

Il mio dubbio per ora rimane se nei vari passaggi intermedi non ci sia stato un problema di comunicazione.

oddio, non credo cosa ci sia di complicato. Posso capire via forum qui scrivi, poi devi rileggere andare su e giù, poi arrivano notifiche, altre risposte allora ci può stare scrivendo in fretta di incappare in dubbi, ma parlando con calma one vs one con possibilità di fare domande chiedere ecc.

Modificato da nolavocals
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23 minuti fa, nolavocals ha scritto:

quindi tu dici più che dare un evento dipeso da questo comportamento, meglio mandarlo via

Se questo genere di "punizioni" può essere fonte di divertimento per il giocatore e il gruppo (cosa che si accerta parlandone tutti assieme) ci sta seguirla come linea. La mia considerazione era che se alla base della questione si trova piu che altro una incompatibilita totale di stili di gioco e non c'e disponibilita da una delle due parti a cambiare potrebbe valer la pena mettere in chiaro le cose e andare per vie separate per non far "perdere tempo" a nessuno e creare conflitti non necessari

27 minuti fa, nolavocals ha scritto:

oddio, non credo cosa ci sia di complicato. Posso capire via forum qui scrivi, poi devi rileggere andare su e giù, poi arrivano notifiche, altre risposte allora ci può stare scrivendo in fretta di incappare in dubbi, ma parlando con calma one vs one con possibilità di fare domande chiedere ecc.

Anche in una discussione dal vivo ci sta partire dal presupposto di non essere riusciti a trasmettere con chiarezza tutti i concetti e le informazioni. Inoltre non a tutti giocatori, specie i novizi, risulta chiaro se e quanto si possono aprire in queste richieste. Far capire ad un gruppo il vantaggio di delle dinamiche sociali aperti e positive e tutto fuorché scontato 

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Legami, difetti etc che si trovano sul manuale della 5a edizione sono carta igienica buona solo per i noob che non hanno mai preso un dado in mano.
È come il codice dei pirati, possono essere delle linee guida ma alla fine il pg è del giocatore e lo gioca come meglio crede.

Quanto al giocatore e al rapporto con la sua divinità quali sono le cose che fa, o non fa, che non ti piacciono?

Edit: ho letto tutta la discussione, riguardo l'esempio del chierico di tempus un chierico della guerra non è un chierico del suicidio e può ragionare anche tipo: "ritirati oggi e combatti un altro giorno"

Il Druido non poteva fare molto, non è che poteva attaccare gli altri membri del gruppo, D&D è un gioco di gruppo prima di tutto, la stabilità del gruppo viene prima di tutto, far nascere litigi in nome dell'interpretazione è solo controproducente e rovina le dinamiche al tavolo.

@nolavocals a me sembra che tu tratti i pg come personaggi di un romanzo è che pensi di dover decidere tu come si debbano comportare solo perchè sono nella tua campagna.
Una campagna non è un romanzo, in una campagna i personaggi non sono i tuoi e vivono di vita propria, non puoi decidere tu per i giocatori.

Modificato da Grimorio
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Il mio suggerimento è di usare questi diversi punti di vista come motore di gioco. Punire il personaggio puó andare, punire il giocatore no. Anche per hè il pg è suo non tuo. oltretutto È anche vero che poco poteva fare nel caso concreto.

Peró quanto accaduto puó essere utile a portare avanti il gioco. Fai in modo che il personaggio sia tormentato da incubi su quanto accaduto e proponi la quest per rimediare come recuperare un seme di albero sacro col gruppo che ha incendiato la foresta e cose così.

ma non inibire incantesimi o mettere malus fisici. Eventualmente crea problemi non meccanico e non da combat, come il passo senza tracce funziona male, alcuni alberi intralciano quando non dovrebbero, portalo a domandarsi il perchè e come riparare. 

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3 ore fa, Grimorio ha scritto:

Legami, difetti etc che si trovano sul manuale della 5a edizione sono carta igienica buona solo per i noob che non hanno mai preso un dado in mano.
È come il codice dei pirati, possono essere delle linee guida ma alla fine il pg è del giocatore e lo gioca come meglio crede.

se un giocatore, in una avventura dove sono specificate alcune regole, non gli importa di seguire i tratti (scelti nella libertà più assoluta,deve avvisare) I tratti vanno seguiti. servono, a mio avviso a dare vita ad un personaggio in cui ti immedesimi ed anch'esso potrebbe avere un difetto es, avaro, i giocatore che decide questo dovrà giocare un pg avaro. Se questo aspetto non interessa allora tanto vale giocare al gioco senza la componente rpg che a mio parere è proprio quella di impersonare un PG con pregi e difetti

Cita

Quanto al giocatore e al rapporto con la sua divinità quali sono le cose che fa, o non fa, che non ti piacciono?

Edit: ho letto tutta la discussione, riguardo l'esempio del chierico di tempus un chierico della guerra non è un chierico del suicidio e può ragionare anche tipo: "ritirati oggi e combatti un altro giorno"

le divinità proposte avevano dei dogmi chiari e non aggirabili o re-interpretabili proprio per ottenere un tipo di gioco.

 

Cita

Il Druido non poteva fare molto, non è che poteva attaccare gli altri membri del gruppo, D&D è un gioco di gruppo prima di tutto, la stabilità del gruppo viene prima di tutto, far nascere litigi in nome dell'interpretazione è solo controproducente e rovina le dinamiche al tavolo.

questa avventura è stata fatta apposta proprio per questi motivi. Purtroppo normalmente, i giocatori giocano i pg come se si conoscessero anche se è la prima volta che questi si incontrano oppure reagiscono ad un mostro mai visto (dai PG) diversamente conoscendolo il giocatore ecc ecc. con queste mancanze di interpretazione è possibile giocare, certo, ma eviterei di farlo in una avventura dove alcune scelte ed altro sono molto importanti nella storia, mutandola di conseguenza. 

Cita

@nolavocals a me sembra che tu tratti i pg come personaggi di un romanzo è che pensi di dover decidere tu come si debbano comportare solo perchè sono nella tua campagna.
Una campagna non è un romanzo, in una campagna i personaggi non sono i tuoi e vivono di vita propria, non puoi decidere tu per i giocatori.

Non lo faccio, infatti quando propongo una campagna chiedo che tipo di gioco si vuole fare.

Come per tutte le cose, se vuoi partecipare ci sono delle regole da seguire e sono queste, se entri e non le rispetti, non stai giocando o stai barando quindi il consiglio è giocare ad altro tipo di avventura o gioco. Ma visto che è possibile che un giocatore nonostante abbia detto si non abbia mai giocato così, chiedevo se poteva starci una conseguenza in game per le azioni mancate oppure se si pensa che questo giocatore se la prenda a male, dirgli di giocare ad altre avventure più adatte al suo tipo di gioco.

@Lord Danarc

infatti è quello che pensavo di fare.

P.s. l'avventura è molto particolare per quello è stato messo subito in chiaro che la presenza di tratti e dogmi era importante.

Quindi ponderare bene che pg si vuole fare e giocarlo. 

P.s per quanto mi riguarda se uno vuole fare un PG malvagio che tradisce il gruppo può farlo. E' una scelta che lascio al giocatore ma con il monito che poi lo debba giocare con tutti e non che sia un bipolare tra gruppo e resto del mondo. 

Modificato da nolavocals
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2 minuti fa, nolavocals ha scritto:

se un giocatore, in una avventura dove sono specificate alcune regole, non gli importa di seguire i tratti (scelti nella libertà più assoluta,deve avvisare) I tratti vanno seguiti. servono, a mio avviso a dare vita ad un personaggio in cui ti immedesimi ed anch'esso potrebbe avere un difetto es, avaro, i giocatore che decide questo dovrà giocare un pg avaro. Se questo aspetto non interessa allora tanto vale giocare al gioco senza la componente rpg che a mio parere è proprio quella di impersonare un PG con pregi e difetti

le divinità proposte avevano dei dogmi chiari e non aggirabili o re-interpretabili proprio per ottenere un tipo di gioco.

 

questa avventura è stata fatta apposta proprio per questi motivi, i giocatori giocano i pg come se si conoscessero anche se è la prima volta che questi si incontrano oppure reagiscono ad un mostro mai visto (dai PG) diversamente conoscendolo il giocatore ecc ecc. con queste mancanze di interpretazione è possibile giocare, certo, ma eviterei di farlo in una avventura dove alcune scelte ed altro sono molto importanti nella storia, mutandola di conseguenza. 

Non lo faccio, infatti quando propongo una campagna chiedo che tipo di gioco si vuole fare.

Come per tutte le cose, se vuoi partecipare ci sono delle regole da seguire e sono queste, se entri e non le rispetti, non stai giocando o stai barando quindi il consiglio è giocare ad altro tipo di avventura o gioco.

@Lord Danarc

infatti è quello che pensavo di fare.

P.s. l'avventura è molto particolare per quello è stato messo subito in chiaro che la presenza di tratti e dogmi era importante.

Quindi ponderare bene che pg si vuole fare e giocarlo. 

P.s per quanto mi riguarda se uno vuole fare un PG malvagio che tradisce il gruppo può farlo. E' una scelta che lascio al giocatore ma con il monito che poi lo debba giocare con tutti e non che sia un bipolare tra gruppo e resto del mondo. 

Praticamente usi le regole solamente per fare interpretare ai tuoi giocatori i personaggi che hai deciso tu, questo non è essere un DM, questo è voler essere un regista che assegna dei copioni prestabiliti.

Anche se dai ai tuoi giocatori la libertà di scegliere il loro personaggio gli togli comunque la libertà di interpretarlo come preferiscono loro inserendo leggi, dogmi e regolette per far andare a parare il pg dove vuoi tu.

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8 minuti fa, Grimorio ha scritto:

Praticamente usi le regole solamente per fare interpretare ai tuoi giocatori i personaggi che hai deciso tu, questo non è essere un DM, questo è voler essere un regista che assegna dei copioni prestabiliti.

scusami perchè insisti, come deciderei io i personaggi se ti dico che puoi farti il pg che vuoi e scegliere i tratti che vuoi e il dio che vuoi, leggendo i dogmi prima?

Cita

Anche se dai ai tuoi giocatori la libertà di scegliere il loro personaggio gli togli comunque la libertà di interpretarlo come preferiscono loro inserendo leggi, dogmi e regolette per far andare a parare il pg dove vuoi tu.

no, visto che ruolare un personaggio è questo, poi per carità, puoi farne a meno, vai in un dungeons ad uccidere mostri, dei tratti te ne fai nulla. conosco il modo di giocare che dici per quello quando propongo avventure come queste chiarisco bene a chi vuole partecipare quali regole sono presenti.

 

@Grimorio

molto spesso devo correggere le scritte, problema già fatto presente. è possibile che citando la discussione prima che venga cambiata, potrebbero sorgere incomprensioni.

Modificato da nolavocals
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In questo momento, nolavocals ha scritto:

scusami perchè insisti, come deciderei io i personaggi se ti dico che puoi farti il pg che vuoi e scegliere i tratti che vuoi e il dio che vuoi, leggendo i dogmi prima?

no, visto che ruolare un personaggio è questo, poi per carità, puoi farne a meno, vai in un dungeons ad uccidere mostri, dei tratti te ne fai nulla. conosco il modo di giocare che dici per quello quando propongo avventure come queste chiarisco bene a chi vuole partecipare quali regole sono presenti.

Insisto perchè continui ad aprire thread spalando cacca sui tuoi giocatori quando è sotto gli occhi di tutti che il problema nella tua campagna sei tu stesso. Sei il classico masterello dittattore che deve dire ai giocatori come i propri personaggi debbano agire e addirittura sentirsi, e poi ti sorprendi del fatto che i giocatori ti piantino in asso.

Fai prima a giocare da solo interpretando tu tutti i ruoli, fidati, ti divertiresti di più

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In questo momento, Grimorio ha scritto:

Insisto perchè continui ad aprire thread spalando cacca sui tuoi giocatori quando è sotto gli occhi di tutti che il problema nella tua campagna sei tu stesso. Sei il classico masterello dittattore che deve dire ai giocatori come i propri personaggi debbano agire e addirittura sentirsi, e poi ti sorprendi del fatto che i giocatori ti piantino in asso.

Fai prima a giocare da solo interpretando tu tutti i ruoli, fidati, ti divertiresti di più

ok, grazie allora buon proseguimento. 

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Un gioco dove i giocatori recitano un personaggio inquadrato tra, classe, razza, tratti e dogmi.

I dogmi ferrei sono stati introdotti per evitare proprio una reinterpretazione degli stessi, così come per i tratti, chiedo di mettere quello che uno desidera ma che sia chiaro e non reinterpretabile. Un tratto "coraggioso" o un difetto "avaro" devono essere giocati.

Capisco il fare pg che il giocatore "gioca come vuole" ma questa avventura è stata proposta proprio perchè il giocatore che "gioca come  vuole" spesso risulta un bipolare.

Quello che mi occorreva per l'avventura era sapere come un pg reagisse a determinate situazioni. 

Esempio un pg che come difetto soffre di aracnofobia, saprò che davanti ad un ragno avrà paura o cercherà di scappare , nulla di più.

PG normali, vengono giocati in modi impossibili da inquadrare e collocare.

Esempio, metti tu sei master e fai una avventura che comporta salvare una principessa oppure parlare con un drago, uno dei giocatori dice: "uccido la principessa," oppure " teniamola in ostaggio" oppure " attacco il drago" ecc ecc. il master, come è stato scritto più volte, lascia la libertà assoluta al giocatore si troverà che questo decida "così" di fare questa azione, che fa? ....Show must go on deve decidere: "il drago probabilmente li uccide tutti?" "la città che ha assoldato i pg per salvare la principessa se la prende?" oppure visto che bisogna lasciare libertà "fai un sorriso e dici bene nessun problema, questa azione non ha nessuna ripercussione nell'avventura, potete fare tutto quello che volete, siete gli "eroi" e quindi potete fare ogni cosa che volete tanto non vi succederà mai nulla?

oppure ne parli? "perchè avete fatto così?" 

"perchè ci andava e ci divertiva" 

quindi ne parli e riavvolgi il tempo o cancelli con la spugna l'accaduto?

I pg non dovrebbero muoversì in un mondo guidato in maniera neutrale dal master?

La mia domanda era, come vi comportate voi master? ma dalle risposte ho capito che nulla, perchè altrimenti rovini il divertimento del giocatore.

Mi sbaglio?

Modificato da nolavocals
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6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Un gioco dove i giocatori recitano un personaggio inquadrato tra, classe, razza, tratti e dogmi.

Ma i tuoi giocatori cosa hanno detto di questa scelta in sessione zero? Erano d'accordo e poi hanno cambiato idea?

Modificato da Drimos
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Il drago uccide tutti e il regno dà la caccia ai rapitori della principessa, ovvio! 

Non puoi decidere le azioni dei giocatori, ma devi far vivere il mondo attorno a loro! 

 

EDIT: forse il drago è meglio se li risparmia ma li obbliga a servirli, molto più bello per sviluppare una trama 🙂

Però definitivame i pg devono avere la percezione di esiti positivi o negativi delle loro azioni. 

Modificato da Zaidar
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2 minuti fa, Drimos ha scritto:

Ma i tuoi giocatori cosa hanno detto di questa scelta in sessione zero? Erano d'accordo e poi hanno cambiato idea?

tutti d'accordo, e vorrei chiarire, perchè mi sono state messe in bocca parole non dette. su più giocatori ho solo quello del druido che nonostante abbia scelto quella classe e quella divinità si studia incantesimi di fuoco e li usa nella foresta"perchè fanno danno", gli altri sono perfetti. Solo 2 casi mi sono capitati per i resto tutto ok

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12 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Io ti chiedevo come li aveva infranti invece.

A intuito direi che ha fatto il contrario di quello che dicono i suoi dogmi. Si è ritirato da un combattimento, ha avuto paura e non ha rispettato le regole della guerra (qualsiasi regole siano). Poi è chiaro che se si è ritirato da un combattimento perchè ne andava della sua vita ha fatto bene, ma penso che non intendesse questo.

@nolavocals secondo me il tuo problema è un problema molto diffuso. In generale molte persone si dimenticano che stiamo parlando di un gioco di ruolo e si limitano a tirare i dadi, cosa che io personalmente detesto. Come dice @Drimos però, può essere che a loro piaccia giocare così (e a quel punto anch'io cambierei compagni di gioco e consiglierei a quelle persone di passare ai boardgame). Ma potrebbe anche essere che non hanno ancora imparato ad apprezzare il lato interpretativo del gioco.

Io ho iniziato a gestire una campagna da circa un anno, con due giocatori alla prima esperienza. Uno di questi due (di classe barbaro) voleva solo combattere tutto e menare con il suo spadone (niente doppisensi...), e si vedeva che appena c'era da interpretare i propri giocatori interagendo con altri PNG magari, o fare qualsiasi cosa che non fosse combattere, si annoiava. Per lui la sessione ideale era un dungeon con tante stanze e in ogni stanza un po' di goblin da trucidare. Nel tempo, però, sono riuscito a fargli capire che il suo pg aveva una personalità (che può cambiare), poteva acquisire fama e notorietà, poteva interagire con gli altri pg e png per "costruirsi" il suo personaggio. E pian piano ha cambiato il suo modo di giocare. Menare con lo spadone è sempre la cosa che gli piace di più, ma almeno adesso se una guardia gli intima di fermarsi per un qualunque motivo, si mette a discutere con la guardia (parlando dal vivo) anzichè tirare fuori lo spadone e attaccarla. 

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