Vai al contenuto

Capitolo 0 - L'ultimo Grande Viaggio


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Kuronaga Tatsumi Saakadze (aka il pederasta schiavista o zietto che tutti amano)

Quando vedo che in realtà sulla nave c'è anche gente che non superi i mille anni ho un leggero sorriso, fortunatamente coperto dall'elmo. Al tavolo c'è anche il Munsk, oltre che Friederik. Mosis mi manda alcuni messaggi attraverso l'interfaccia dell'elmo, ringrazio che sia pieno di metallo in quella sua enorme testa!
Oh beh, il Friederik è quello che ha aiutato a terminare tutta sta me**a! Eh, sarebbe da stringergli la mano. Ma sai cosa? Al ca**o!

Mi alzo dal tavolo, per avvicinarmi alla "nipote" ed al suo detective.
I due gemelli farebbero per seguirmi, ma alzo la destra per fermarli.
«Sembrerà che vi p...renda in giro, ma volevo ringraziarvi per quanto è successo tempo fa. Mi avete...illuminato, mosso sulla giusta strada.» dico mentre l'istinto mi porterebbe a tendere la mano, ma mi fermo per fare un inchino composto e veloce. Osservo per qualche istante Keiko, incuriosito. 
«Dovresti darmi una ma...avrei bisogno del tuo aiuto, nipote mia.»

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze

Umile come solo un Musk sa essere rispondo a Aaron ( @Plettro ) con un sorriso mentre ascolto la risposta alle nostre domande Maledettamente affidabili penso mentre con un gesto faccio sparire Eshu. Quando però Kuronaga si alza e mi si avvicina mi alzo in automatico, come a volerlo fronteggiare.

@Zellos

E che cosa vorrebbe mai da me il mio caro zietto? domando a denti stretti Occhi su di me! dico quando vedo che sta guardando Keiko Non dovremmo essere il meglio dell'umanità?

 

Modificato da Cronos89
Link al commento
Condividi su altri siti

Harumori "Akai" Ashikaga - il Super-Samurai

Non conosco praticamente nessuno, estraneo come sono dalle vicende del mondo esterno al dojo. Rimpiango di non aver mai avuto un olotelevisore usato. La maggior parte di loro sono abbastanza simmetrici da poter essere ospitati in qualche trasmissione. O cantare qualche video di K-Pop. Io li guarderei.

Alcuni dei che ascolto mi rimangono in testa a ronzare avanti e indietro cercando una collocazione precisa all'interno della caterva di cognomi e titoli che ho imparato da quando sono arrivato qui. Tatsumi-Sakadzee è uno di quelli: chi erano loro? Trafficanti d'armi? Colonizzatori di Marte? Padroni di genoschiavi? Forse tutti e tre. Forse nessuno. Non ricordo, e non m'importa. Dove andremo, ogni costrutto sociale si sgretolerà e sarà ciò che valiamo a definire chi siamo. Ora però è meglio se la smetto di fissare le tette della rampolla - Reyna? Si chiama così? Mi pare di sì, ma non troverò la risposta sotto il suo collo. Fissa qualcos'altro.

La tipa che non sa stare ferma e armeggia con l'IA. Gli dei mi assistano, se sbagliasse a cortocircuitare due fili libererebbe lo yurei che abita questi schermi. Che razza di diavoleria. L'innaturalità di Eshu, in quanto vita senz'anima, è la cosa più vicina a uno yokai che abbia mai visto in vita mia. Non mi fido di lui. E nemmeno di quello strano tipo che ronza accanto a Reyna, il serpente di pioggia. L'uomo che ha chiamato Mosis cammina a schiena ritta e ha i muscoli del collo tesi, come un kendoka che muove i suoi primi passi sul tatami.

Un altro cognome che balza all'orecchio: Musk. Appartiene ai signori di Marte. Rampollo come Reyna, eppure così diverso. Perché gli ereditari sono così diversi tra loro? Come possono distinguersi, se l'unica cosa che li caratterizza sono le azioni compiute dagli antenati? Per me è il contrario: sono io a dover onorare i morti. Con una tale differenza, difficilmente andremo d'accordo.

Mi sto deconcentrando di nuovo. Se ci fosse il sensei, avrei già perso il conto delle bastonate. Ci sono altri che come me stanno per i fatti propri; è un sollievo che non tutti si conoscano già di fama o di persona.

A parte questi, l'unico viso familiare è forse Clarke-sama, dalla quale dovrò probabilmente prendere ordini d'ora in poi. Ne ho sentito parlare ai tavoli da gioco, si dice sia un pezzo d'oro sul tavolo. Lo sto guardando proprio ora, seduto sulla sua sedia meccanica...aspetta: sta parlando con me. No, non può essere, sta dicendo al tipo tatuato dietro- no, no: sta parlando...con me! Avrei preferito presentarmi in circostanze diverse. Non in compagnia di così tanti pseudo-umani chiassosi, con uno spirito elettronico irrequieto che aleggia nell'aria e lo zoo troppo colorato a farci da sfondo; praticamente una sala di mahjong...senza il mahjong. Spero non si sia offeso per la mia mancanza di rispetto: in quanto anziano, avrei dovuto salutarlo per primo. Ero troppo concentrato sulle tette di Reyna. Dannazione.

Scatto in piedi: "Aye!", mi volto e con un movimento rapido ma fluido mi sistemo l'elsa del wakizashi sul ventre affinché non mi intralci l'inchino a sessanta gradi verso di lui: "Ashikaga Harumori, al vostro servizio, Clarke-sama!" il mio cinese non è perfetto. L'accento nipponico lo sento perfino io, mentre parlo. Resto chinato finché non mi viene dato il riposo, così come impone il bushido. Non mi devo far distrarre da nulla, stavolta!

Modificato da Bellerofonte
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Friedrich Seidel

Un sorrisetto sardonico si dipinge sul mio volto quando noto che Magnus regge il gioco, alzando un ciglio quando vedo un ragazzo lanciarsi contro Reyna per dimostrarle la sua ammirazione. Non si può dire che il suo volto sia propriamente anonimo, in effetti. Ha fegato il ragazzino! Curioso come tutti si ricordino di un detective per il suo fallimento, generale. Rispondo ironico all'uomo, un volto che non mi è completamente sconosciuto. Ma sì, sono io. A volte mi chiedo perché l'abbia fatto, in effetti, ma non potevo privare l'umanità della nobile personalità di "sua eccellenza". Continuo il mio gioco di provocazioni con Magnus, come ho sempre fatto dal giorno dell'incidente: si tende ad entrare in confidenza con chi ti porta indietro dal mondo dei morti. Uno di quegli eventi in grado di abbattere le barriere sociali che sembriamo volerci portare ad ogni costo nella nostra nuova patria. Osservo poi incuriosito la ragazza che si mette ad armeggiare con i proiettori: non è certo una vista comune, soprattutto in una sala che assomiglia sempre di più ad uno degli eventi riservati dei grandi industriali.
Le parole di Eshu non mi fanno particolare effetto, soprattutto dopo che ascolto le rassicurazioni del dottore: ho rischiato ben di peggio che finire mummificato durante un lunghissimo viaggio interstellare.
Ma ho il vago sentore che non fosse preoccupata per sé stessa. Un altro ragazzo raggiunge il nostro piccolo gruppo, un amico del fan di Reyna, anche se sembra essere il suo esatto opposto. Memorizzo il suo volto, così come quello dell'ammiratore, ben sapendo che sarà bene avere dei contatti nel nuovo mondo. L'attenzione viene però distolta dallo "zio preferito" di Reyna, che ci raggiunge per... ringraziarci e chiedere l'aiuto della nipote. Mi aspettavo una velata minaccia nascosta in mezzo ad una predica sul futuro dell'umanità, la scienza e la siderurgia. Questo truffatore è molto più ardito di quanto mi attendessi: quasi mi piace. Faccio un segno quasi impercepibile alla Tatsumi-Saakadze, per farle capire di rimanere calma, ascoltando poi quello che questo presunto santone avrebbe da dirci. Stiamo per abbandonare completamente le nostre case: direi che potremmo tranquillamente lasciarci alle spalle le formalità e la buona condotta. Vada dritto al punto, signore. Mi prendo la briga di rispondere all'uomo nonostante non sia stato nominato direttamente: se non avesse voluto parlarmi avrebbe fatto in modo di attirare la sola Reyna. E anche questo impostore sembra avere un interesse per Keiko. Spero per lui che non sia lo stesso dell'uomo che interpreta: sarebbe un vero peccato dover arrivare su Kepler con la mascella dislocata.

Modificato da Ian Morgenvelt
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Kuronaga Tatsumi Saakadze (aka il pederasta schiavista o lo zietto che tutti amano)

Emmammamia, non è certo che voglio farci cose con la tua schiavetta personale, eh?Ah già, ma il vecchio forse sì... penso mentre ringrazio di avere l'elmo e la tuta comprimitiva addosso, in questo modo i movimenti istintivi quasi non si vedono, visto che è faticoso persino muoversi normalmente.
«Friederich-sama...» inizio facendo un breve inchino al detective prima di riprendere a parlare guardando entrambi. «...la civiltà si basa su rituali ben precisi...» sfortunatamente direi «...e chiedere un favore personale in questo momento non mi pare fra questi. Avremo occasione di riparlare, spero, prima dell'arrivo.» a quel punto mi alzo e dopo un altro inchino, forse troppo veloce per un anziano, ritorno al mio posto a sedere. Mosis mi sorride, ma nel comunicatore che ho all'interno dell'elmo mi appare l'analisi passivo-aggressivo di quanto ho fatto e detto di sbagliato in questi pochi minuti di conversazione. Quando mi toglierò tutto l'ambaradan farò a pugni col muro, almeno potrò sfogarmi un po'.

Modificato da Zellos
Link al commento
Condividi su altri siti

Neil Katsuhido

Il mio sguardo inizia a farsi confuso quando lentamente si aggiungono anche altre figure di un certo peso sociale. ...un altro Saakadze..?! penso mentre l'intervento dell'uomo blocca tutta la mia euforia. Predo quindi posto al tavolo notando come i vari discorsi inizino a farmi sentire fuori luogo, un leggero brontolio allo stomaco infine richiama completamente la mia attenzione; in fondo tra tutto quello che è successo ormai è un pò che non faccio un pasto che meriti di essere chiamato tale. Osservo le varie pietanze come per decidere cosa mangiare anche se finirò con il riempirmi il piatto con un pò di tutto, fermandomi giusto in tempo da evitare sguardi straniti ..sembra tutto cosi squisito!..altro che quella "mistura" di proteine e carboidrati che si trova nei bassifondi.. 

Cerco di mangiare con un certo contegno, dimostrando comunque di non essere abituato a certi contesti sociali. Il mio sguardo ricade su una ragazza che sta giocando a quello che pare un videogioco. Mi sarei voluto avvicinare e chiedere incuriosito "che gioco è?!" se non fosse che una voce richiama la mia attenzione. Mi giro istintivamente Aton?! ...ma anche tu qua?!?! rispondo anche io stupito di vederlo ...ehm..è una storia lunga continuo con un leggero imbarazzo diciamo che non ho avuto molta scelta.. concludo sorridendo rendendomi conto che non è il luogo adatto per troppi dettagli ma te invece?! è da un pò che non ti vedevo..come stai? ti hanno mandato qua dall'università?! domando felice di vederlo 

..a proposito.. continuo abbassando anche io la voce ...ma te conosci qualcuno?!.. domando osservando sopratutto il gruppo composto dal generale, l'altro Saakadze, l' uomo presentatosi come Friedrich Seidel e quello che sembra essere considerato "Sua Eccellenza" ...ma quel tipo è veramente un principe?!.. concludo con una innocente curiosità, dimostrando come le mie conoscenze "sul mondo" si limitino solo in certi ambiti.

Spoiler

 

Modificato da AndRe89
Link al commento
Condividi su altri siti

Aton Ioan Abramovitz

E chi lo sa, evidentemente ho una genetica impeccabile e un ottimo potenziale dico facendo finta di pavoneggiarmi un po'
Già è da un po' che non ci si vede. Ieri sera son passato al Chalmun ma non c'era nessuno a parte il vecchio Wuher. Ho salutato praticamente solo i miei concludo incupendomi appena un istante prima di cambiar discorso Comunque no, sei il primo che incontro che conosco...gli altri solo di fama. Abbassando poi la voce Se non sbaglio è "l'erede " dei Musk, ma da qui a chiamarlo "Sua Altezza"...ormai è solo un riccone eccentrico aggiungo tenendo il tono di voce decisamente più basso. Comunque non male essere già al tavolo di persone di questo calibro, se ce la giochiamo bene potrebbe tornarci utile arrivati sul nuovo pianeta. dico facendo un occhiolino al mio amico.

Mi siedo quindi anch'io al tavolo e mi servo un paio di dolci. Non ho particolarmente fame, forse un po' di ansia per il viaggio o forse di malinconia o tutte e due le cose, ma vedere quel bel buffet mi ha fatto comunque venir voglia di mangiar qualcosa.
 

Modificato da Von
Link al commento
Condividi su altri siti

Keiko Yamashita

Chi non si conosce e chi si conosce, discorsi su discorsi nei quali me ne rimango semplicemente in disparte, a meno che non venga interpellata. La mia intenzione è attualmente quella di scegliere alcune pietanze che sono state servite al tavolo, prediligendo i saporti forti e decisi.. Mangiucchio, quindi, un po' di questo e un po' di quello, senza fare troppi complimenti e sapendo che ho già rispettato tutte le regole della buona educazione, nei limiti che mi sono imposta per far felice Reyna: nessun accessorio elettronico acceso e nessun comportamento che possa farmi sembrare come irrispettosa nei confronti del prossimo.

Mi riempo la bocca, quindi, evitando di dare troppa attenzione ad Eshu che mi avverte del salvataggio dei progressi di gioco, continuando a puntare i miei occhi verdi sulla pietanza che ho scelto sul momento. Ogni tanto decido di tornare a guardare Reyna, così come Friedrich, nel caso ci fosse bisogno che dica o faccia qualcosa in quel particolare momento, sia mai che stia sbagliando qualche comportamento. Tra tutte quelle parole e quegli sguardi, alla fine mi sento particolarmente osservata e i miei occhi finiscono per incontrare la figura di Kuronaga. Lo osservo con un'espressione confusa, non riuscendo a comprendere se stia cercando di volermi dire qualcosa o se è semplicemente incuriosito da qualcosa che sto facendo, decido quindi di guardarmi un poco intorno, prima di tornare su Reyna, che sembra richiamare all'attenzione quell'uomo.

L'unica cosa che interrompe la mia attività di degustatrice, a parte il breve gioco di sguardi con Kuronaga, sono i movimenti di Harumori che appaiono così veloci, sebbene fluidi, da lasciarmi un attimo perplessa in tutta quella "presentazione". Mi scappa un breve sbuffo che si trasforma in una risatina contenuta, andando semplicemente a cercare di avvicinare la mano sinistra sull'abito di Reyna per attirarne l'attenzione e poi, con un cenno del mento, indicare proprio il super samurai e la sua presentazione.. Un modo come un altro per cercare un po' di complicità con la sorella maggiore e mostrarle ciò che sto ritenendo alquanto buffo..

Per me, tutta questa situazione e tutte queste persone sono un qualcosa di incredibilmente strano e nuovo, essendo abituata ad una vita rinchiusa tra quattro mura.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Friedrich Seidel

Alzo un ciglio quando sento le parole dello "zio" di Reyna, facendo una leggera scrollata di spalle in direzione dell'ereditiera. Appena dovesse cercare di allontanarti dal gruppo chiamami. Non mi convince. Sussurro alla ragazza, salutando poi la gente al tavolo. Vi lascio alle vostre discussioni, signori. Vado a fare conoscenza tra i nostri compagni di viaggio: sia mai che abbia voglia di farmi una chiacchierata da una capsula all'altra. Dico ironico prima di alzarmi e dirigermi verso la ragazza che ha maneggiato con i circuiti dell'IA: è una delle poche che non si è lanciata in inchini, baciamani o leccate di piedi assortite. Sarah, giusto? Chiedo prima di porgerle le mano Friedrich Seidel. Posso farti una domanda? O meglio, due: non vorrei che anche tu tenessi tanto alle formalità da pretendere il lei. Dico con un sorriso sardonico alla ragazza, passando quindi alla mia curiosità Cosa stavi facendo prima con il proiettore? Per curiosità, eh, non sono una guardia della base.

Spoiler

 

Modificato da Ian Morgenvelt
Link al commento
Condividi su altri siti

Sumio Ozawa

Questo Kuronaga Tatsumi Saakadze è una persona alquanto strana. Sia la sua maschera insolita che il suo comportamento. Eccentrico è poco per descriverlo.

Ma non me ne curo più di tanto. Non sono affari miei. Adesso conta solo capire chi sarà importante quando arriveremo a destinazione. Se voglio guidare il futuro della specie, devo farmi amici chi avrà il potere di prendere le decisioni che contano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Shen Yun-Chow

Ľapprossimarsi di un signore anziano, che nasconde abilmente la sua età dietro un atteggiamento ancora profondamente sicuro ed un portamento che potrebbe sostenere il peso di una montagna, mi distrae dai miei (sciocchi?) pensieri. 

Trovo un poco inquietante, in effetti, che il cervello innaturale di questa nostra casa-grotta di metallo riesca ad intuire le mie inespresse necessità, laddove vorrei tanto dissipare gli irritanti e servizievoli spiriti cangianti che ci circondano... ma poi guardo la struttura innegabilmente, sinceramente sintetica del mio braccio e mi costringo a ricompormi. La vanità della sciocchezza. 

Il ragazzo tutto vestito di nero che il soldato (è un soldato, no? Disciplina, autorità, compostezza) ha interpellato assieme a me mostra deferenza e rispetto, con una straordinaria energia e convinzione. 

Continuano, ahimè, a sfuggirmi ruoli sociali e gerarchie, catene di comando e legami. 

Anche i rudimenti della socialità più civile, ad essere onesti, scansano con costanza ed abilità le mie frequentazioni. 

"Sì, signore. Ho anch'io un nome, anche se non ho mai avuto la fortuna di sceglierlo", rispondo. 

"D'altronde, parmi che un nome sia peggio di un vestito, che almeno serve a proteggere dal freddo o dal caldo. Al contrario, un nome mi è sempre sembrato una semplice arma di cui gli altri possano fare uso.

Non trovate?".

 

Modificato da Ghal Maraz
Link al commento
Condividi su altri siti

Magnus Mao-Yu Musk


Guardo i presenti, cercando di capire chi tra loro ha preso seriamente lo scherzo messo in piedi da Frierich e chi no. 
Il generale mi lascia perplesso, non capisco se faccia sul serio oppure no quando tira in mezzo una mancanza di modestia.

Osservazione sulla quale Reyna si getta a corpo morto. Sorrido ad entrambi per poi rivolgere la parola prima al mio detective preferito " Diciamo che la tua presenza qui non è tutto merito mio, non si può però dire il contrario " strizzo l'occhio complice all'uomo al quale devo la vita, letteralmente " Non mi dirai che ti sei pentito della tua scelta "

Tornando poi a rivolgermi agli altri due miei interlocutori " Ha ragione Signorina Tatsumi-Saakadze, purtroppo è genetico " utilizzando un forzato e provocatorio Lei " Purtroppo non sono riusciti a correggere questo difetto ereditario e il buon Signor Siedel mi asseconda in questa mia megalomania congenita "

Il resto dei presenti solletica la mia curiosità e la mia attenzione, dedico loro la giusta attenzione, immagazzinando quanto dicono su di loro presentandosi. La dottoressa Prum però non può passare inosservata, sia per la sua fama che per il suo aspetto. Mi concentro su quest'ultima, dedicando attenzione marginale allo strano zio di Reyna, sapendo che Freidrich terrà la situazione sotto controllo " Scusatemi un secondo... " dico riferito a tutti e nessuno dei presenti " Devo andare a salutare una persona "

Mi alzo dalla tavola, finendo di masticare una delle olive ascolane che avevo nel piatto e avvicinandomi quindi alla Prum " Dottoressa Julson... Che piacere incontrala di nuovo! Ero sicuro che sarebbe stata scelta per questa nuova avventura. Se posso permettermi, questa sera è elegantissima " concludo accennando un piccola riverenza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sarah "Mac" McKinnon

 

"Signorina McKenzie! Sono Eshu, il vostro pratico amico virtuale. Noto che state apportando modifiche ad un supporto olografico. Prego, manutenzione non necessaria" mi rimbrotta la voce del computer mentre sto lavorando, come se la cosa potesse in qualche modo interessarmi.

Mentre continuo a regolare l'oscillatore magnetico non mi passa neppure per l'anticamera del cervello che quel che sto facendo non si possa fare (o che mi faccia sembrare pazza) e rispondo borbottando Certo, come no... perché aggiustare qualcosa quando ancora non si é rotto quando possiamo sostituirlo dopo...tanto la Terra ha risorse infinite, no?

Finito l'intervento mi rimetto tranquilla a sbocconcellare guardandomi intorno: non conosco quasi nessuno dei presenti - se non di vista - ma immagino sia normale, dato che ho passato gli ultimi tre anni a bordo di uno scassato mercantile spaziale facendo avanti e indietro tra le Colonie e la Fascia degli Asteroidi.

Sto cercando di capire qualcosa delle dinamiche di gruppo dei presenti quando qualcuno mi si rivolge gentilmente.

Sollevo lo sguardo sull'uomo - decisamente ben piazzato, anche se abbigliato in maniera un po' stravagante. Il mio primo pensiero é un banale Come cavolo ha fatto a venire qui vestito cosí senza che cinquanta consulenti gli fornissero abiti "piú consoni"???

In effetti é piú che altro invidia la mia, peró mi rendo conto che non sarebbe educato rispondere alla sua domanda con una domanda quindi - dopo aver fatto la mia brava figura da pesce lesso per venti secondi buoni - rispondo Sí, Sarah...Sarah McKenzie...ma gli amici mi chiamano Mac...

Che poi gli amici sarebbero il vecchio Stein, quel porco di Wood e Milly, ma meglio pochi ma buoni che tanti ma...non buoni...

No?

Fortunatamente l'uomo, che si presenta come Friedrich Seidel sembra alla mano, quindi rispondo Oh, no, signor Seidel...non guardo molto a queste cose. Puó chiamarmi come preferisce...Sarah, Mac, Testa rossa,...

Ridacchio, rendendomi conto di aver divagato. Non sono molto brava a parlare con la gente, specie se non la conosco.

Peró alla domanda successiva so rispondere bene Oh, nulla di grave. L'oscillatore magnetico non era allineato bene e, ogni sei cicli, creava una lieve interferenza nell'immagine olografica ed una vibrazione irritante... Ripenso al computer, che mi dice che il mio intervento non era necessario, quindi spiego Non succede nulla, ma se il disallineamento aumenta - e di solito aumenta - il magnete si spacca. Poi va cambiato...

Ci penso un po', poi ammetto Diciamo che mi irritava...é un po' una deformazione professionale. Ma credo sia il motivo per cui mi hanno presa nel progetto...insomma, per aggiustare le cose, no? E lei?

Ok, forse questa era troppo diretta. Magari é il figlio di un industriale o un grande inventore. O uno sportivo famoso...il fisico ce l'ha...

Spoiler

 

Modificato da 1701E
Link al commento
Condividi su altri siti

Aaron Clarke

Sono sicuro che ci saranno genetisti capaci di offrirle aiuto, signor Musk... Fino ad allora ce ne faremo una ragione. continuo a punzecchiarlo leggermente per mantenere un clima piacevole: c'è tempo per comandare le truppe e c'è tempo per il riposo e la socializzazione... E voglio godermi ogni secondo di queste ultime. 
Una volta detta la mia, decido di dare attenzione ai due ragazzi orientali, i quali rispondono prontamente alla mia domanda.
Il ragazzo, che noto adesso essere armato di lame di foggia orientale, si alza in piedi di scatto per poi salutarmi in un modo alquanto tradizionale se non addirittura antico Riposo, soldato Ashikaga. dico al ragazzo facendogli cenno di tornare a sedere, i suoi modi sono forse un poco eccessivi, ma apprezzo la sua energica dimostrazione di rispetto: lo studio velocemente con lo sguardo e mi sembra un ragazzo in gamba... Dotato di autocontrollo, disciplinato, con la testa sulle spalle e, sopratutto, dotato di grande concentrazione... 
Signor Ashikaga, lei è un militare? Dove ha prestato servizio? chiedo al ragazzo Per caso ha intenzione di arruolarsi nelle forze della Visnu? 
Le presentazioni però non finiscono qui, anche l'altro ragazzo mi si presenta, seppur in modo alquanto diverso da Harumori: mi risponde con un'enigma ma decido di dargli corda, in fondo siamo solamente ad una cena per fare conoscenza Un nome è uno svantaggio solo se permetti che diventi tale: se hai qualcosa da nascondere, ad esempio... Tuttavia con un pò di lavoro può diventare un'arma che puoi sfruttare a tuo vantaggio. dico prendendo un sorso d'acqua Anche se ammetto che non mi fa impazzire parlare di questo genere di armi a questa tavola, considerando che saremo quelli che si sforzeranno di essere la nuova umanità unita a prescindere da ideologie, competenze e cultura di provenienza. dico al ragazzo sperando però che anche il resto della tavolata mi senta Se tutti ci sforzassimo da questo punto di vista rendereste il mio lavoro molto più semplice. dico con un'altro sorriso abbozzato per poi prendere un'altro sorso, nonostante sia ancora rivolto all'orientale tatuato Però, se le mie parole non la hanno ancora convinto, mi dia almeno un soprannome a cui aggrapparmi in futuro... Anche se non è certo questo il modo di creare un clima di fiducia con il proprio comandante.

Certo, sempre che lei sia un militare come credevo, cosa di cui comincio a dubitare. Dico serio ed inarcando il sopracciglio, senza tuttavia assumere un tono ostile.

 

Modificato da Plettro
Link al commento
Condividi su altri siti

Luna, 27 Ottobre 2287. 18:45 (ora di Naī Chennai/New Madras)
Base di Kala Saagar

Mentre un Eshu scompare agli ordini di Clarke (non prima di essersi davvero messo "a riposo") un altro compare tra Neil e Aton, con aria cospiratrice "Elon Musk sposò Grimes e generò X AE A-12 Musk. X AE A-12 sposò Kabir-Mao e generò SadhilY Mao Musk. SadhilY sposò Kihiro Yu e generò Haator Mao-yu Musk. Haator cambiò genere e nome in Sigfried, sposò Abeni WukuoAfi e generò Magnus Mao-Yu Musk" spiega nel chiaro tentativo di rendersi utile. Probabilmente sortendo l'effetto opposto. 

Nel frattempo Keiko si ritrova a scegliere tra una grande varietà di cibo. Buona parte è sintetizzato, ma ci sono qui e là leccornie più pregiate che hanno una chiara origine pseudo-naturale: in particolare dei dolcetti coperti di marmellata e frutti di bosco. Va bene, frutti di bosco che non hanno mai visto un bosco, ma che di certo vengono da una serra idroponica di Luna. Hanno un sapore più verace. 

Friedrich Sarah continuano a parlare tra loro, mentre l'iterazione di Eshu che ha cercato di dissuadere la meccanica dal suo lavoro di manutenzione resta imbambolato in attesa di imput che gli permettano di decidere se restare o dissolversi, mostrando uno dei limiti della Visnù: certe decisioni che trascendono la pura logica e la pura reazione-ad-un-utente sono troppo ostiche per lei. 

Mentre voi tutti fate conoscenza delle persone al vostro tavolo, Magnus si fa avanti per parlare con la dottoressa Julson. La donna si volta quando si sente chiamare, si alza e ti saluta con una riverenza simile alla tua "Signor Musk! Un vero piacere saperla parte di questo progetto. Sono qui da circa ventotto ore, e ho già incontrato non meno di dodici personalità. Tredici, con voi" sorride, si siede di nuovo e fa cenno al marziano di accomodarsi con lei.

 

NOTA

Spoiler
  • Ultimo giro di post di presentazione. Potete fare anche delle botta-e-risposta tra voi.
  • Prossimo check-point: 23:59 dell'11 Aprile (c'è il weekend di mezzo). 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Friedrich Seidel

Friedrich può andare, comunque. Signor Seidel lo lascio a dottori, notai e becchini. La correggo quando si rivolge a me, parlando poi con l'IA rimasta in attesa davanti al nostro tavolo. Puoi andare, Eshu: Mac sa ciò che sta facendo. Mi metto quindi comodo sulla sedia per ascoltare la spiegazione della rossa. Peccato, quasi speravo che qualcuno volesse movimentare l'atmosfera con un'esplosione. Rispondo con un sorrisetto ironico, aggiungendo poi incuriosito Una meccanica, quindi? Interessante. Un netto cambiamento rispetto al classico figlio di industriali. Il mio istinto ci aveva visto giusto ancora una volta. Io sono un detective privato. Lavoravo su Marte, mi hanno chiamato per la mia conoscenza della natura umana, il mio intuito e la mia memoria. O qualcosa del genere. E probabilmente perché sono un "amico" di Magnus. Dico indicando con un cenno del capo il giovane Musk, momentaneamente a caccia di biologhe geneticamente modificate, concludendo Non so ancora cosa farò una volta su Kepler. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Reyna Nyusha Tatsumi-Saakadze

Annuisco a Friedrich tornando a sedermi e a mangiucchiare qualcosa ascoltando i discorsi degli altri Generale Aaron, sempre pronto a reclutare nuovi soldati? Speriamo che non servano, anche se dubito che le cose saranno così idilliache da non richiedere una forza di polizia

Mi avvicino a Keiko @Nilyn

Spoiler

Decisamente sopra le righe vero? ridacchio facendo finta di non aver notato gli sguardi che mi ha lanciato Che ne pensi degli altri?

 

Sembri in gamba dico a Mac Riparare qualcosa che verrà sicuramente distrutto a breve, è nobile come intento

Modificato da Cronos89
Link al commento
Condividi su altri siti

Harumori "Akai" Ashikaga

L'inchino dura esattamente quanto deve durare, poiché non mi è permesso alzarmi se il mio signore non me lo ordina; ne va del principio di fedeltà. Lo so, lo so: sulla carta in questo momento siamo tutti uguali e privi di titoli, ma basta guardare cosa succede tra i tavoli per capire che è solo un'altra legge ipocrita che lascia la credibilità che trova. I poteri forti del sistema Sol sono riuniti qui attorno e continuano a giocare, come se fossero in procinto di andare in villeggiatura. Li ascolto scambiarsi battute e frecciatine, dimostrazioni implicite del loro status così improntato nelle loro menti...e così vacuo, in queste circostanze. Anche quando mangiano, sono così indisciplinati. Caotici. Sento il loro masticare da qui, un brivido mi sale lungo il dorso del collo.

Vorrei dire molte cose: ad esempio, che nessuna delle donne procaci al tavolo ha il portamento di una onna-bugeisha, e che senza il denaro - a cosa mai potrà servire, in un mondo totalmente nuovo? - dovrebbero preoccuparsi tutte di possedere la giusta devozione per essere buone ed onorevoli mogli. Oppure che sarebbe bene che coloro che sono privi di lealtà e rettitudine morale vengano lasciati in questo mondo prossimo alla rovina, o messi alla prova, e i perdenti commettano seppuku per salvarsi l'onore.

Se c'è una minima possibilità di poter ricominciare da zero, non possiamo permetterci di compiere gli stessi errori del passato, o l'intera spedizione è una farsa per mettere a posto la coscienza dell'umanità, che può dire a sé stessa: "ci abbiamo provato." No, mi rifiuto. Sesto principio del Bushido, 名誉 (Meiyo) - Onore. Non si fugge da sé stessi. Siamo padroni, responsabili e giudici delle nostre azioni. La parte migliore dell'umanità sopravvivrà, gli indegni periranno per mano della selezione naturale cosmica. Promemoria: è un buon nome per una spada.

Invece sto in silenzio. Mantengo la calma e la quiete interiore, rispondo alla domanda del mio futuro generale con il rispetto che merita. "Non sono un militare, signore. Sono un samurai, discendente del quindicesimo shogun Ashikaga Yoshiaki! Ho combattuto su Marte, signore! A difesa del dojo Kurochaba dall'età di sette anni! E' un onore conoscerla. Sono pronto a servire!" rialzo la testa, schiena dritta. Mi sono allenato di fronte allo specchio per non incespicare nelle vocali rotonde del cinese; l'esercizio ha dato i suoi frutti. Spero di aver fatto una buona impressione. Sì, l'ho fatta. Perché non avrei dovuto? Ho seguito tutti i dogmi di un buon soldato: postura ferma, voce alta, chiarezza d'espressione, voce che trasmette determinazione, parla solo quando sei interpellato- aspetta, che càzzo ha detto il tipo dietro di me? Mi ci vuole un attimo per dimenticare ciò che stavo pensando, mandare al diavolo le buone maniere e fare ciò per cui sono nato: primo principio dei Bushido, 義 (Gi) - Onestà ha la meglio su tutto.

Mi volto, sguardo tonante. "E' indecoroso non presentarsi col proprio nome a un superiore." ho già parlato troppo. Ora mi vergogno di guardare di nuovo negli occhi Clarke-sama. Non so se abbia apprezzato che gli sia portato onore dai sottoposti, o voleva magari difendersi da solo dalla mancanza di rispetto. Non ho altra scelta: ogi azione che porta avanti un samurai non conosce mezze misure, è tutto o niente. Gonfio il petto, appoggio una mano sull'elsa per farmi coraggio e continuo: "Il nome che porti, qualunque esso sia, è il vessillo del tuo onore! Solo chi lo insozza di efferatezze possiede il giusto timore che gli venga ritorto contro! Le azioni compiute possono rendere nobile anche colui che si chiama talpa-maiale. Il nome è la propria-" mi paralizzo. "...la propria-" càzzo. Come si dice anima in cinese? Stringo la wakizashi, cercando di rimembrare il vocabolo che mi serve. O magari uno simile. Niente, non mi viene niente in mente. Sto diventando imbarazzante. "Tamashii" sputo fuori la parola nella lingua natia. Mi dilungo un attimo a fissare nevrotico gli occhi del tipo: ha capito? Ha capito cosa ho detto? Magari dovrei ripetergliela in dialetto kansai? Che razza di idea stupida! Se non la capisce in giapponese perché dovrebbe conoscere il kansai? Spero siano tutti impegnati a civettare e non abbiano assistito alla pessima figura.

Ad orazione conclusa non so con che coraggio rivolgermi nuovamente al generale e...come non detto. Le tette di Reyna mi si presentano davanti senza un minimo di preavviso. Imbarazzato è dire poco: vorrei scomparire. Posso solo trasformarmi in una statua di terracotta per contenere i danni. E al momento, fissare Clarke-sama negli occhi è paradossalmente l'opzione meno disagevole.

Spoiler

@Plettro @Ghal Maraz //più lo ruolo, più diventa rompicog

 

Modificato da Bellerofonte
EDIT: ninjato da Cronos, modificato
Link al commento
Condividi su altri siti

Kuronaga Tatsumi Saakadze (i vecchi vanno a letto presto)

Terminato la “leggera schermaglia”, sono pronto per poter andarmene e poi ritornare. 
<<Signori, mi dispiace molto, ma la mia età impone degli orari ben studiati di riposo.>> dico verso tutti e nessuno in particolare, dando una leggera pacca sulla spalla di Mosis, prima di fare un profondo inchino, uno in particolar modo per “mia nipote”, prima di iniziare ad andarmene, seguito a ruota dai due gemelli che, canticchiando leggermente, mi seguono al mio stesso passo. Viva l’inquietudine. Il gusto da cinema...
Arrivato nelle mie stanze, finalmente posso liberarmi di tutto. Chiudo intanto la porta, in maniera da non avere possibili “incontri casuali”.

Mi tolgo l’elmo, la tuta compremitiva ( con una cerca soddisfazione) e mi metto comodo, pa**e all’aria per qualche istante, prima di fare un grugnito e mettermi un vestito di quelli comprati da Mosis. Mi fermo però, quando il fischio è troppo irritante, per mettermi immediatamente le cuffie all’orecchio un po’ di metal. Mi getto sul letto qualche istante, seguito velocemente dagli altri due, con delle risate infantili. <<Ragazzi, un po’ di privacy sarebbe ganza...>> ma i due da quell’orecchio non ci sentono peggio di me.

<<Va bene, va bene. Glitch, non starai mica guardando un porno, vero?>> 

<<No, no. Quello me lo tengo per la sera. Hai bisogno di un baby sitter?>>
<<Si, grazie. Tienili un po’ d’occhio e mi raccomando, se ho bisogno di qualcosa, rispondimi. Niente Grand Legasy, niente Underwatch o roba simile. Nemmeno Mortal Kombat 20. Quando torno ti spacco il cu** a quello però, ho voglia di menar le mani!Ti porto qualcosa da mangiare o ti sbafi ancora i nutricosi dentro la cyber-bara?>>


A quel punto mi vado a dare una sciacquata alla testa ed un po’ di gel, prima di uscire.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sumio Ozawa

Sembra che il Musk conosce la dottoressa Julson, forse l'ho sottovalutato.

Mi allungo verso il generale dopo aver terminato il mio piatto.

Generale, lei sarà di certo al corrente dei piani più aggiornati. Come saremo organizzati all'arrivo? Quale sarà la catena di comando?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...