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Casualmente Eroi


Albedo

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Vi recate alle terme, la prima cosa che scoprite è che sono a sessi separati (in fondo siete pur sempre in un tempio), la seconda che a fare da divisorio fra la vasca maschile e quella femminile vi un solido muro in cemento alto tre metri.

Vi immergete nella pace dell'acqua calda e vi rilassate... o almeno ci provate...

WOW! Ma quanto ti invidio! E' la voce di Mayu a tenere decisamente banco. Ma come fai ad averle così? Posso sentire se sono sode? Io invece non ho molto...sigh! Anche Yuuna però è messa bene... ehi! Ma sbaglio o ti sono cresciute un po'?

E' infine un rumore secco, simile a quello di una martellata a porre fine alla voce di Mayu.

Tornati in camera cenate e dopo aver disteso i futon a terra vi coricate addormentandovi subito.

L’indomani a piedi vi dirigete prima in un vicino tempio per una preghiera mattutina, qui le ragazze vi comprano e regalano degli omamori di 4 colori diversi: giallo, blu, verde e viola, consegnandovene di persona uno a ognuno di voi. Si di essi, ricamato in color oro vi è al scritta in kanji "viaggio".

Mi raccomando: non separatevene mai! Esclama Miyuki facendovi l’occhiolino.

Vi recate poi all'ingresso del villaggio, dove all'interno del grande cancello in legno sono conservate le statue di due enormi oni.

In Giappone spiega Nagisa a Turid ed Ettore vi erano anche gli oni protettori e benevoli che tenevano lontani gli spiriti malvagi.

Ma poi gli uomini hanno preferito gli spiriti malvagi... commenta sottovoce Yuuna.

Prendendo un piccolo autobus vi recate infine all'ingresso del cimitero.

Non vi è alcun muro di cinta, e onestamente fate anche fatica a credere che siate di fronte a un cimitero, in quanto di fronte a voi ci sono solo.. alberi. Enormi e altissime conifere che formano una fitta foresta in cui la stradina su cui vi trovate si immerge dopo aver superato un piccolo fiume. Poco prima del ponte vi sono gli immancabili distributori automatici di bibite varie. Mentre Ai va a prendere qualcosa, Miyuki riprende a parlare.

Nella foresta vi sono le tombe di alcuni personaggi molto importanti come Oda Obunaga, colui che unificò il Giappone, e di molti grandi personaggi. Vi sono tumuli che hanno più di trecento anni... e poi vi è la stele dell'inferno! Se poggiate l'orecchio contro quella stele tombale potete sentire le grida dei dannati che provengono dagli inferi! E il pozzo della vita! Si dice che chi guarda dentro e non vede la propria immagine riflessa, morirà entro sette anni! E la pietra dalle fortuna, un masso da cinque chili da spostare con una mano sola, chi ci riesce vedrà un suo desiderio esaurito, e la sala delle mille luci, dove sono accese mille lanterne, si dice che la loro luce sia eterno, e al centro di tutto, si dice che vi sia, ancora in vita, ma in meditazione, il fondatore di questo villaggio.. che dovrebbe avere circa quattroercento anni e...

.. E forse se andiamo sarebbe meglio! La interrompe Yuuna

 

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Turid Berg

Immersa nelle terme non posso far altro che sentire il mio corpo rinvigorirsi e recuperare le forze. Le forti emozioni vissute nelle ultime ore lasciano il posto ad un totale relax, cullata dalle acque calde e dai vapori naturali che mi avvolgono. Rido di gusto alle parole di Mayu prima che il colpo di martello sancisca la fine della nostra permanenza nelle vasche. Giunge l'ora della cena e del sonno ristoratore, ed io mi addormento sfinita cadendo nelle braccia di Morfeo in un semplice battito di ciglia.

L'indomani le ragazze, oltre ad accompagnarci al cimitero, ci donano un omamori ciascuno. Da quanto ho capito sono degli amuleti che dovremo conservare sempre. Io scelgo il verde, è il mio colore preferito, e a turno mi prodigo di ringraziarle tutte con un inchino prima, alla loro maniera, e un abbraccio seguito da un bacio sulla guancia, alla moda europea. Siete gentilissime ragazze! E questi omamori sono davvero carini! Sono amuleti giusto? Allora lo metterò al collo. hanno una specie di laccio che lego intorno al collo cosicché possa ricadere in avanti, poggiato sui miei seni prosperosi. Chissà quanto me li avrà invidiati Mayu!! Comunque sono estremamente rapita dal racconto di Miyuki. Come sospettavo qui tutto ha una storia, persino una semplice pietra. Il cimitero poi non ha proprio l'aria del cimitero, anzi, sembra un'enorme foresta. Io, nemmeno a dirlo, sono curiosa come non mai. Io voglio vederle tutte queste cose! Perciò andiamo! Non indugiamo! alla fine mi avvicino ad Ettore sussurrandogli qualche parola all'orecchio. Yuuna è proprio carina, dovresti farti avanti. Magari se riuscirai a spostare la pietra da cinque kili con una mano cadrà ai tuoi piedi! rido di gusto. E tu, invece? Chi hai puntato? chiedo con malcelata malizia a Daichi.

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Takeko Moriyama

Certo arrivo. Friziono un po' le caviglie e poi mi spoglio per fare un bel bagno rilassante. All'interno della vasca le nuove compagne si divertono a misurarsi i seni, come se la grandezza di essi si equiparasse con l'intelligenza di una persona. Fortunatamente qualcuno se ne accorge e con un colpo secco mette tutto a tacere. Ah che pace ora... chiudo gli occhi ed il mio corpo quasi diventa un tutt'uno con l'acqua per quanto mi sento libera e tranquilla. 

Si cena e nessuno ha tanto da dire visto che crolliamo dal sonno. Pancia piena riposo cerca... ed e' la notte a rimboccarci le coperte.

Il mattino seguente la destinazione e' un vicino tempio, dove la gentilissima Miyuki ci regala degli omamori di differenti colori, giurandogli che non me ne separero' mai. Approfitto cosi' di fare qualche foto di gruppo, per scolpire nella memoria questi momenti. 

Successivamente facciamo visita ad un cimitero cui ingresso solenne e maestoso, e' anticipato da grossi alberi che ne sanciscono la sacralita'. Il posto e' cosi' suggestivo, rallento di qualche passo per utilizzare nuovamente la mia camera su questi giganti austeri che intrecciano i loro rami nel cielo infinito. Raggiungo il gruppo, che mi ha atteso ai distributori automatici, ove Miyuki spiega che  effettivamente questa foresta e' il cimitero e che comprende cose originalissime come: le voci provenienti dagli inferi, il pozzo dei riflessi etc... cose suggestive ma che hanno radici nelle credenze popolari... 

C'e' per caso qualche cosa che ci indica se saremo felici? O troveremo il nostro amore? Aggiungo ironicamente... Sia chiaro non lo dico per me, ma qualcuno potrebbe essere interessato...

 

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Ettore Proietti

La breve permanenza in questo luogo magico inizia con un bel bagno. Sono molto rari gli onsen dove uomini e donne possono farsi il bagno assieme e molti di essi sono anche gli unici dove si deve entrare in acqua con le parti intimi ben coperte ma ce ne sono anche di altri tipi e senza farne parola penso che avendo avuto tale esperienza non la rimpiango molto in questo momento.
Mostro di conoscere bene alcune regole. Mi lavo molto bene, ripetutamente e strofinando come si deve prima di entrare in acqua. E' molto divertente sentirle chiacchierare, stare in un bagno comune ci avrebbe sottratto questo momento. Daichi aiuta molto col suo silenzio e possiamo udire tutto. Sono quasi tentato dal voler prendere parola e capire cosa ne pensa di tutta questa storia e delle ragazze ma improvvisamente socchiude gli occhi come a voler rilassarsi e estraniarsi da tutto. Taccio. Faccio altrettanto e in effetti trovo l'idea eccellente, tuttavia forse mi rilasso troppo e quasi mi addormento. Non fosse stato per l'avvertimento sonoro difficilmente mi sarei ripreso.

Ci ritroviamo in breve a tavola, finalmente. Il bagno mi aveva messo molta fame e la leggerezza di questi piatti, la loro semplicità e allo stesso tempo elaboratezza mi procura un effetto quasi divino. Per un momento dimentico dove sono e che di fronte a me c'è quel gran pezzo di ragazza di nome Yuuna.

Il sonno è conseguente, crollo come un sasso.

L'indomani siamo rigenerati e pronti a tutto. Le ragazze ci fanno un dono, tipico dei giapponesi. Prendo il piccolo talismano giallo e alla spiegazione di Miyuki mi scappa quasi da dire che avevo sentito si dovessero tenere per un anno ma non dico nulla e le ringrazio sentitamente chinandomi. Forse nel Kansai è diverso. Assicuro l'omamori con un laccio all'interno del mio zaino che per anni mi accompagna in molte parti del mondo e dal quale non mi separerò per questo viaggio, poi certamente troverò altro alloggio.
I misteri del cimitero di Okunoin sono sempre stati tra le mie curiosità e Miyuki inizia subito ad elencarli.

Subito dopo esser scesi dall'autobus oltrepassiamo un ponte, molti nipponici congiungono le mani e si inchinano ma la cosa straordinaria è che superato il ponte sembra quasi essere entrati in un altro mondo.

Il commento di Turid non mi lascia indifferente, mi scambio uno sguardo di intesa accennando a un sorriso per darle conferma che lo farò senz'altro.

Sbalordito seguo le nostre guide, mi guardo attorno rapito dall'atmosfera in attesa di iniziare il vero viaggio all'interno di questa foresta di alberi e spiriti.

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Daichi Takeda

Il bagno è rilassante quanto mi aspettavo...almeno per noi. L' acqua è alla temperatura perfetta e la quieta compagni di Ettore è l' ideale per rilassarsi. E a sentire le voci che provengono al di là del muro, anche le nostre compagne si staranno di certo divertendo. Dopo questo bel bagno caldo e una cena leggera è facile scivolare in un sonno profondo, da cui la sveglia mi desta fin troppo presto. 

La mattina dopo si apre con una piacevole sorpresa. Non solo le ragazze ci fanno dono di un Omamori, che metto prontamente al collo,  ma si dimostrano anche esperte conoscitrici dell' area.  Questa giornata si prospetta già un full immersion nel folklore locale, e l' idea mi piace moltissimo.  Affascinante, davvero. Suppongo veniate qui spesso per conoscere questo posto così bene. Dico a Myiuki, incuriosito. Persino io, che ho studiato le tradizioni del Giappone nel mio corso di laurea, non ero a conoscenza di tutte queste curiosità. 

Non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo e sospirare alla domanda di Turid. Certo, le nostre compagne di viaggio sono belle ragazze, è innegabile, ma come potrei pensare a quello quando c'è così tanto da vedere e da visitare qui a Koyasan? Non che ci penseresti anche in altre circostanze...Dice una vocina nella mia testa che decido come sempre di ignorare.

 

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Vi incamminate entrando nella foresta e poco dopo vedete i primi tumuli. Il luogo è suggestivo: il silenzio, la quiete, la maestosità degli alberi, i tumuli di pietra ricoperti da muschio, le piccole statue di pietra disseminate nella foresta senza un ordine apparente, il tutto vi dona una forte sensazione di mistero e di mistico.

 

 

Tornando agli oni riprende Ai, si dice che il loro potere fosse quasi magico e che fosse essenziale mantenerlo per garantire la pace e la tranquillità alle città. Per questo erano stati eretti i cancelli, o tori, all'ingresso delle città e dei villaggi, il tutto poi rafforzato dai templi.

Nel frattempo seguite le ragazze che si allontanano dalla strada principale per incamminarsi in alcuni viottoli. La foresta si infittisce e i tumuli paiono essere sempre più antichi.

Spoiler

Japan-Koyasan-by-Kavita-Favelle-Kavey-Ea

Passate sotto un tori di pietra la cui volta è ricoperta di verde muschio... appena oltre una leggera foschia inizia a levarsi dal terreno ed aleggia fra gli immensi tronchi rossicci e in breve tempo non vedete a un palmo dal naso… ma soprattutto non vedete più le ragazze. Quando la nebbia si dirada delle vostre guide non vi è traccia, ma soprattutto… i vostri abiti sono cambiati!

Takeko indossa un'armatura da samurai di colore blu, sul torace spiccano in rilievo due dragoni che si affrontano, al fianco porta una katana; Turid ha una sorta di cotta in cuoio borchiato dello stesso colore della vegetazione circostante, al fianco una spada corta fa mostra di sé, Daichi ha una veste viola tenuta stretta al fianco da una cinta da cui pende una balestra e una piccola faretra con dieci dardi, Ettore si ritrova ad indossare una cotta di maglia con intarsi gialli, al braccio ha un piccolo scudo chiodato con intarsi gialli. 

 

@tutti

Yokoso!

da ora le vostre schede sono attive, l'introduzione è finita, inizia la campagna vera!

 

Modificato da Albedo
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Turid Berg

Il luogo è immerso nel silenzio e nella natura, solo i racconti delle ragazze e le loro parole risuonano in quel posto sacro. Ho già sentito parlare degli oni, ma nella mia ignoranza credevo fossero solo spiriti malvagi. Invece oggi scopro che esistono anche oni benefici e che il loro potere serviva per mantenere pace e tranquillità. Non colgo in pieno il rapporto di tali spiriti con i tori, fino a quando non mi è chiaro che non stanno parlando degli animali, ma di strani portali di pietra che portano quel nome. Affascinante! mi lascio sfuggire quel commento mentre alzo gli occhi in aria a guardare quei blocchi di pietra sopra la mia testa...fino a quando una fitta nebbia non ci avvolge. Che...succede? Ragazzi? mi guardo intorno e prima di riuscire a ritrovare gli altri passano istanti che sembrano interminabili. La sorpresa non è tanto ritrovarli...quanto più vedere che, oltre alle ragazze scomparse, siamo decisamente cambiati! Nonono! Questo è uno scherzo. guardo gli altri e mi guardo addosso, indossiamo tutti un'armatura diversa, dalle tinte simili a quello dell'omamori scelto da ognuno. E abbiamo persino un'arma con noi! Che diavoleria è mai questa? Yuuna!! Ai! Ragazze! Non mi piace questo scherzo! le cerco con lo sguardo, ma pare tutti inutile. Si tratta di uno scherzo, vero? Vero? chiedo ai miei compagni, il panico inizia a prendere il sopravvento.

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Takeko Moriyama

Il fruscìo delle foglie secche accompagna i nostri passi mentre ci addentriamo nel cimitero. Altari, tumuli fanno da corollario alla passeggiata, ne incontriamo di diversi via via sempre piu' antichi. Muschio perenne ne ricopre la superficie, e la fascinazione fa vibrare la mia anima. Colpita, fermo questi mausolei sulla pellicola. Il racconto di Ai e' come una nenia che ci adagia e ci conforta. Il suo racconto parla degli oni, e del loro significativo contributo nel mantenere la calma e la quiete del posto. Gli schiamazzi della metropoli, come sono lontani immersi qui, e quanto striderebbe il loro contesto forsennato. 
Il conta pose ne segna trentasei, e non riesco a scattarne di nuove foto. Avvolgo il rullino camminando poi mi blocco per completare le operazioni per caricarne uno nuovo. Due scatti a vuoto per avvolgere la pellicola al rocchetto, e chiudo il dorso... ma cos'e'? Distinguo a malapena Turid che mi precede.. una coltre di nebbia fitta sembra inghiottire ogni cosa, sembra di trovarsi in un bicchiere di acqua ed anice.  
Turid, sono alle tue spalle ma non vedo Ai, e la sua voce sembra sparita... noto le silhouette dei miei compagni... ma non quelle delle ragazze. Manteniamo la calma, non facciamo prenderci dal panico. E sopratutto non procedete, per non perdersi. Ritorno a guardare la camera, per fare una foto ad effetto... e non la ritrovo piu' nelle mie mani.

Oh tawagoto! (shit) bisbiglio... il mio petto e' corazzato di un blu elettrico con l'incisione di due dragoni che si fronteggiano ed un katana fa capolino dal mio fianco destro. Questa e' bella! AIIIIIIIIII! urlo disperatamente.

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Daichi Takeda

Il cimitero si rivela affascinante esattamente come me lo ero aspettato. Si potrebbero spendere anni a studiare questi tumuli, a scoprire le storie di chi li abita da chissà quanto tempo. Sto proprio osservando uno di quei tumuli quando una fitta nebbia mia avvolge. Mi blocco all' istante, seguendo il consiglio di Takeko. Ragazzi stiamo vicini, non perdiamoci di vista. Dico agli altri, tentando di non perdere di vista le loro sagome, ma con scarso successo. Non vedo a un palmo dal naso e le ragazze sembrano sparite. 

Quando la nebbia sparisce non credo ai miei occhi. I nostri vestiti sono cambiati in qualcosa di completamente assurdo. Penso a un' allucinazione, ma il peso della balestra al mio fianco mi sembra decisamente troppo reale. Tocco la stoffa del mio nuovo vestito tra le dita, sentendone la morbidezza sotto i polpastrelli, così diversa dal tessuto sintetico che indossavo prima. E i miei amici sono vestiti in maniera ancora più strana.

E' in quel momento che noto...qualcosa muoversi nella mia mano. E' un attimo, un guizzo, ma posso chiaramente vedere un movimento partire dalla mia mano e andare nella mia manica. La tiro su con un movimento brusco e quasi svengo alla vista. Lungo tutto il mio braccio posso vedere forme che si agitano sotto la mia pelle, serpeggiando lungo tutto il mio braccio, fino alla spalla. Il disgusto è troppo forte, e mi piego in due, in preda ai conati di vomito. Ma quello che esce dalla mia bocca è molto peggio.
Posso sentire le zampe, centinaia di zampe che camminano lungo il mio esofago, sulla mia lingua mentre esce con tutta calma dalla mia bocca. Il suono dei miei denti che strusciano contro la chitina è il più orribile che abbia mai sentito.  Cado in ginocchio mentre davanti a me si staglia un centopiedi marroncino, grosso quanto il mio avambraccio. Sembra quasi guardarmi con in suoi minuscoli occhietti, mentre si alza agitando le antenne.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! Il mio urlo è acutissimo,  mentre scatto all' impiedi, scuotendomi il corpo, la faccia, la lingua, mentre provo ad allontanarmi da quel mostro  che, al contrario, sembra seguirmi con incredibile velocità sulle sue molte zampe.

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Ettore Proietti

Le nostre meravigliose guide si dimostrano anche preparate. Le loro spiegazioni completano l'incredibile atmosfera che si respira in questo luogo e i nostri passi sono scanditi da alcuni piccoli Buddha di pietra adornati di bavaglini rosso/arancioni. Ne chiedo il significato che prontamente mi viene spiegato.

Riguardo agli Oni ho la mia teoria e cioè che il profondo significato della tradizione Giapponese dietro di essi è stato mistificato e modificato dall'invasione della cultura occidentale dove i demoni hanno un solo 'schieramento'. 

Passo dopo passo mi avvicino sempre più a Yuuna, ogni tanto cerco agganci verbali sempre più audaci a partire dal significato dei vari kanji che troviamo incisi sulle pietre per non perdere contatto con ciò che stiamo ammirando ai consigli su dove potermi trasferire a Osaka o magari Kyoto.

E' troppo grande la sorpresa quando veniamo avvolti da una nebbia tanto fitta da farmi perdere di vista dapprima le cinque ragazze giapponesi poi anche i miei compagni di viaggio dei quali però odo ancora le voci. Oltrepassato quel ponte avevo come avvertito di essere entrato in un luogo magico ma mai avrei pensato a una cosa simile.

"Hey! Dove siete?" allungo le braccia cercando qualcuno dei miei compagni. Quando la nebbia si dirada la mia mano sinistra è a un centimetro dal seno di Turid, non troppo imbarazzato l'abbasso subito ma solo per accorgermi che tutto è cambiato.
"Ma che diamine di scherzo è mai questo!?" esclamo spaesato e confuso come dopo aver preso una forte botta alla testa, lo stomaco è un po' in subbuglio e sento ancora l'umidità della nebbia in bocca e nelle narici, sulla pelle.
Osservo gli altri e tutti sono acconciati in modo a dir poco stravagante per la nostra epoca. Mi sento come in una rievocazione storica ma non ricordo affatto di aver mai iniziato una cosa simile.
Le esclamazioni degli altri mi riportano a un'assurda realtà e cioè che anche loro stanno vivendo la stessa stranezza. Mi guardo in giro in cerca di Yuuna ma la mia ricerca è interrotta da rumori a dir poco inquietanti e disgustosi. A Daichi-kun sta succedendo qualche cosa di orribile, mi avvicino per sorreggerlo ma quando vedo fare capolino quella schifezza dalla sua bocca istintivamente mi scanso e ho un conato anche io.

Poi il suo urlo rompe definitivamente questo silenzio assordante. L'umido della nebbia ancora sulla mia pelle e la vista di quell'essere mi fanno rabbrividire. Sbarro gli occhi guardando gli altri rimanendo a bocca aperta e ancora non mi sono accorto per bene di come sono conciato io.

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Takeko Moriyama

La rocambolesca situazione mi agita particolarmente. Per fortuna riconosco le sagome dei miei amici. 
Siete qua vero? cerchiamo di fare qualche passo per unirci. 

 

Spoiler

Percezione +9 se oltre alle loro sagome noto qualcos'altro 

 

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Ettore Proietti

La confusione e il disorientamento è evidente. Mi guardo attorno ancora una volta cercando di identificare i presenti nonostante il cambio di abbigliamento che ogni volta dimentico ho subito anche io e ne sento il peso.

"Daichi-san... stai bene?" poi annuisco verso Takeko aiutando l'amico ad avvicinarsi col coso che lo segue. Quindi mi metto a contare le tombe come a voler capire se sono più o meno lo stesso numero o sono diminuite, lo stesso faccio osservando la vegetazione aspettandomi inconsciamente sia meno fitta, così come meno spesso lo strato vellutato di muschio sulle pietre e le tombe stesse.

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@ettore

Spoiler

non è che hai osservato molto la vegetazione prima... però ti sembra che la disposizione delle piante sia lievemente diversa, per le tombe che ti circondano, forse ce n'è qualcuna in meno e la pietra sembra leggermente più recente.

 

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Turid Berg

All'urlo del nostro amico nipponico scatto verso di lui, piegandomi sul suo corpo come a volergli portare soccorso. Daichi! Daichi! ma il giovane sembra star bene e in un attimo si alza in piedi, in preda al panico per un qualche...coso...che lo segue. Ancora non ho ben capito cosa, né ho capito cosa diamine stia succedendo. Sembra un sogno o più probabilmente uno scherzo o non lo so, so soltanto che ora ho una gran voglia di ritornare all'hotel. Ragazzi io ne ho abbastanza! Dobbiamo cercare di riflettere! mi metto una mano sulla fronte ed inizio a camminare in avanti ed indietro. Qualcuno di voi ha bene in mente la mappa della prefettura di Wakayama? mi viene pensato che il muschio sulle piante cresce sempre a Nord ed inizio a cercarlo sui vari arbusti che ci circondano. Conoscendo i punti cardinali potremo cercare di spostarci in qualche centro abitato se qualcuno conosce la zona. Cerco anche di ascoltare il rumore della foresta, magari qualche suono potrà servire per orientarci.

Spoiler

percezione +4

 

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Daichi

Posso sentire le voci dei miei amici che cercano di capire cosa sia successo, ma il mio sguardo non si schioda dal centopiedi. Sono troppo terrorizzato anche solo per pensare di perderlo di vista.Almeno finché non sento Ettore rivolgersi a me direttamente.La sua voce frantuma ogni speranza che quel centopiede fosse un qualche tipo di vivida illusione.  Io...Io... Ho delle cose dentro di me. Li sento strisciare sotto la pelle. Devo tornare a casa!  Quasi sto per mettermi a piangere. Fino a pochi minuti fa probabilmente avrei guardato con una certa pena un uomo incapace di controllarsi in questo modo, ma adesso l' unico pensiero nella mia mente è quello di tornare nella mia città, nel migliore ospedale che possa trovare ed eradicare questi parassiti dal mio corpo. Non appena penso quella parola pero', parassiti,  posso sentire una punta di tristezza e rabbia entrarmi nella mente, come un ospite non invitato e non gradito. E' un pensiero alieno, un pensiero che non mi appartiene, eppure esiste. La sorpresa è così forte da farmi rimanere a bocca aperta, quasi paralizzato. In qualche modo, in qualche strano assurdo modo, sono certo di aver percepito i pensieri di quell' orripilante essere che mi sta davanti. No. No no no no no. Questo è lo shock che parla. Sei malato di chissà che cosa. Non puoi sentire gli insetti adesso.  Non puoi, non puoi non puoi. Deve essere stata...una parassitosi. Una strana malattia locale sì. Presa al tempio magari. Lo stesso pensiero torna, ma stavolta è disappunto, quasi scherno. Pur senza parole il messaggio è molto chiaro.La spiegazione che ho dato fa acqua da tutte le parti. E qualunque cosa stia causando questi pensieri, a quanto pare non apprezza il mio mentire a mè stesso  di dare un senso a questa assurdità.

 Le mie labbra si muovono come in un sussurro mentre nella mia  testa si agita questa battaglia mentale, mentre il mio sguardo rimane fisso sul centopiedi, anche lui incredibilmente immobile. Sembra completamente ignorare i miei amici e limitarsi a stare davanti a me, con la testa alzata, quasi provasse a fissarmi dai suoi pochi centimetri di altezza. 

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Ettore Proietti

Le reazioni di noi tutti mi lasciano sempre più disorientato. Daichi sembra stia impazzendo ma è ben comprensibile visto quel che sto vedendo, è però così irreale che le richieste di Turid sembrano del tutto fuori luogo.
"Io no di certo. Forse ho una guida nello zaino, presa quando siamo scesi dalla funivia." concludo la frase ma mi accorgo di non avere più lo zaino. Alle spalle ho invece dei lacci, forse per lo scudo, rotondo e ampio, con chiodi di acciaio lucidissimo. Subito mi prende un coccolone e cerco l'omamori donatomi dalle ragazze.

"Dobbiamo trovare un ospedale per Daichi e anche per noi, forse abbiamo ingerito qualche cosa di allucinogeno." lo dico sul serio ma mi rendo conto di star dicendo una cosa del tutto strana. Primo perché dubito fortemente al monastero ci abbiano dato da mangiare qualche cosa di nocivo, secondo perché nominare l'ospedale mi suona molto strano in questo momento.

DM

Spoiler

immagino di avere ancora l'omamori, magari fissato ai lacci interni dello scudo ma devi darmi conferma tu

 

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@per tutti

Spoiler

avete i vostri omamori legati dove preferite, e vi accorgete anche di avere con voi i vostri telefoni... che ovviamentre non ricevono nulla, ma sono a piena carica. La loro memoria è intatta e potete usare go.ogle maps per orientarvi (avevate guardato le mappe durante il viaggio quindi sono salvate nella memoria off line)

Se osservate i vostri omamori noterete che le scritte sono cambiate: non c'è più scritto "viaggio sicuro" ma qualcosa d'altro che non riuscite a capire. Anche chi è giapponese.

 

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Turid Berg

I telefoni! I telefoni funzionano, per fortuna, sebbene non ci sia linea nemmeno a pagarla. Possiamo orientarci con questi. Io ho sentito il rumore del fiume, forse potremmo seguirlo...o forse non ne ho idea maledizione! continuo a guardarmi intorno cercando un modo per orientarmi. Dobbiamo pur iniziare da qualche parte! commento alle parole di Ettore. E prima troviamo un centro abitato, prima troveremo un ospedale. Seguiamo questo ca.zzo di corso d'acqua, possiamo tornare indietro dai monaci!

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