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Inviato

Ettore Proietti

La possibilità di vedere belle ragazze ancora in deshabillé non mi dispiace ma non è tempo di pensare a tutto questo... forse più tardi. L'idea però di rischiare di fare questa figuraccia mi fa avanzare nelle retrovie, lasciando siano le ragazze ad aprire la strada come giusto che sia.

Quando raggiungiamo il laghetto però non c'è nessuno e proprio alle mie spalle compare una delle donne. Alzo le sopracciglia preso alla sprovvista prima di girarmi, poi lascio parlare gli altri prima di presentarmi. L'affermazione di Nicole mi lascia un po' perplesso ma sto al gioco.

"La vostra offerta mi rende a dir poco sollevato. Grazie molte." immaginò bisognerà pagare ma poco importa, rimango un pochino sull'attenti poiché il modo nel quale ci ha sorpresi mi piace solo in parte.

DM

Spoiler

cerco di avvistare qualsiasi avvisaglia di trappola

 


Inviato

Turid Berg

Non ho ben capito cosa Nicole voglia fare, motivo per cui mi volto verso di lei guardandola per un momento interrogativa. Quindi mi rivolgo alla nuova giunta, sorridendole affabile. Ma certo! Un buon the e degli onigiri non si rifiutano mai. un lieve cenno del capo. Fateci strada!

Inviato

La giovane vi accompagna verso un edificio poco distante dalle terme.

Appena apre la porta scorrevole una morbida e calda luce vi accoglie dandovi subito l'idea di accoglienza famigliare.

Sono a casa. Ho portato degli ospiti. Si fermeranno qui stanotte. Poi rivolgendosi a voi prosegue. Il ryokan lo gestisce mia madre, in assenza di mio fratello e degli altr... Kohaku si blocca una ttimo nel vedervi alla luce delle lampade, e apre quasi impallidire, ma poi prosegue, apparentemente più serena. Degli altri dicevo.

Poco dopo, giusto per voi il tempo di togliervi i calzari, giunge una donna che sembra la versione di Kohaku con 20 anni in più.

Appena vi vede fa un gentile sorriso e un profondo inchino.

Benvenuti nella mia locanda. Io sono Zakuro, e rivesto anche il ruolo di capo villaggio, e custode, prego accomodatevi. tra poco vi porterò qualcosa per rifocillarvi adeguatamente. Kohaku, prego, fai strada.

La giovane vi accompagna in una stanza dove l'unico arredamento presente sono alcuni bassi tavoli, la ragazza si accomoda ad uno di essi e vi fa cenno di accomodarvi a vostra volta.

E' un piacere avervi qui. E avere degli uomini da anche un senso di sicurezza, i nostri mancano dal villaggio da oltre un mese oramai. Si sono fidati dello straniero sbagliato...

 

Inviato

Ettore Proietti

Dopo aver ringraziato adeguatamente anche la madre per l'ospitalità ed essermi goduto non poco il calore del 'focolare' inteso come casa, e osservato l'ambiente, giunti nella stanza mi accomodo come gentilmente richiesto.

"Raccontaci di più Kohaku-san per favore." l'espressione non è di quelle di un curioso ma di chi evidentemente vuole conoscere per aiutare.

Inviato

Nicole

"Ci siamo solo noi?"
Domando ben più diretta di Ettore, mentre mi siedo più o meno come gli altri con non poca difficoltà.
Non ho ancora ben compreso la praticità di questo stile, ma poco importa...
 

Inviato

Ahimè sì, siete gli unici "clienti", ma forse è meglio così. Cosa è accaduto? Circa un mese fa giunse qui uno straniero, uno molto più straniero di voi, al suo seguito aveva alcuni uomini armati, ma non aveva intenzioni malevole sul villaggio... anzi... a suo dire. Ci disse che la sacra città di Ise era caduta nelle mani dei demoni, e che lui stava organizzando una spedizione per liberarla. Il nostro è un piccolo villaggio dedito al culto delle Sacre Sacerdotesse,  e sapendo che una di esse è in pericolo... ha infiammato i cuori dei nostri uomini che si sono fatti, suppongo, abbindolare, e sono partiti. Da allora non abbiamo più notizie. Se solo ci fosse stato ancora mio fratello, avrebbe saputo trattenerli... ma purtroppo di ,lui non abbiamo più notizie da quando un demone distrusse l'altare della sesta Sacra Sacerdotessa.

 

 

 

Inviato

Turid Berg

Ascolto con attenzione il racconto della donna ed istintivamente una mano corre sul mio mento, facendomi assumere un'aria pensierosa. Uno molto più straniero di noi, dice. E se fosse qualche altro mandato dalle sacerdotesse, proprio come noi? È comunque il nominare della sesta sacerdotessa che cattura maggiormente la mia attenzione. Sesta Sacerdotessa? Ripeto alla donna. Faccio un profondo respiro. e va bene. Ammetto di avervi spiato mentre eravate in acqua. Non l ho fatto con cattive intenzioni, credevamo foste dei...demoni. scuoto la testa. Abbiamo avuto dei giorni surreali ed abbiamo ormai imparato che la prudenza non è mai troppa. Ma vi prego, diteci di più. Vi ho sentite parlare di un'evocazione, o presunta tale. È possibile evocare la sesta sacerdotessa anche con l altare spezzato?

 

 

Inviato

Zakuro sospira.

Non siamo noi a evocare la sesta sacerdotessa... e forse non è nemmeno corretto definirla "sacerdotessa". Secoli fa il mondo ebbe una profonda crisi, le forze del male dilagarono in ogni dove, esattamente come ora, ma le cinque sacre sacerdotesse riuscirono, anche se a fatica, a vincere. Qualcuno chiese se la pace sarebbe durata in eterno, ed una di loro rispose di sì, ma sarebbe dipeso da noi uomini. Allora venne chiesto cosa sarebbe accaduto se il male fosse tornato. E loro risposero che avrebbero nuovamente combattuto per sconfiggerlo. Venne chiesto cosa sarebbe accaduto se non fossero state in grado di farlo. Con pazienza risposero che avrebbero trovato gli eroi più puri e meritevoli con attenta e oculata ricerca e loro avrebbe sconfitto il male. Venne ancora chiesto cosa sarebbe accaduto se anche gli eroi fossero stati sconfitti. Le sacerdotesse risposero che in quel caso sarebbe stata evocata un'entità di grande potenza ed equilibrio che avrebbe giudicato tutto e tutti, distruggendo per sempre ciò che non avrebbe passato il suo giudizio, riportando quindi la pace. Il luogo che le sacerdotesse scelsero per l'evocazione estrema di questa entità fu una grotta qui vicino. Mio fratello non ha mai creduto a questa storia, pur riconoscendo che le sacerdotesse esistono, non ha mai creduto che potessero evocare degli eroi d'altri tempi, nè tantomeno una creatura così potente da poter annientare ogni cosa essa desideri. Fece degli studi e una sera si recò al nostro altare per verificarne al fondatezza. Udimmo un gran boato, fui la prima a giungere, l'altare era stato distrutto, mio fratello lievemente ferito, e disse che era stato un demone. Un potentissimo demone a distruggere l'altare, e che solo lui poteva fermarlo. Furono le ultime parole che mi disse prima di scappare via per inseguire quel demone.

 

Inviato

Ettore Proietti

Ascolto con deciso interesse la ragazza, le sue spiegazioni sono esaustive ma per assurdo ritengo solo la parte della leggenda delle sacerdotesse credibile. Quando inizia a parlare del fratello sempre più dubbi si fanno largo nella mia già poco incline ai pettegolezzi e facilonerie testa. Non dico nulla per non scoraggiare la ragazza e non farle pensar male del fratello ma la coincidenza è incredibile. Trovano l'altare e proprio in quel momento c'è un demone che lo distrugge.
Guardo gli altri e parlo in inglese "E' possibile che quelle ricerche abbiano fatto impazzire il fratello e che tutto sia iniziato da lì. E' un'idea chiaramente..."

Poi torno a guardare la ragazza e parlare giapponese "Oh! Chiedo scusa, dicevo ai miei compagni che ancora non c'è bisogno di evocare quell'entità. Siamo NOI quegli eroi della leggenda." lo dico con forse troppa poca enfasi perché ancora pensieroso.

Inviato

Lo so. Commenta con un sorriso la ragazza. Al buio non li avevo visti, ma appena siete entrati alla luce ho visto subito i sacri stemmi e la cosa mi ha sia meravigliata che stupita.  E so che non siete impostori, diversamente non avrei visto i simboli.

Nel frattempo la madre, Zakuro, porta intavola una zuppa calda e dal buon profumo e abbondante riso.

A cena terminata dice l'anziana gradirei che veniste all'altare per la nostra preghiera serale, sarà una cosa breve, non temete, intoniamo solo un canto per la sacerdotessa.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Turid Berg

Ascolto le parole della donna senza fiatare, fino a quando non è Ettore a rompere gli indugi rivelando ciò che siamo. Mi limito ad annuire, dando più forza alle sue parole, nonostante la giovane avesse già capito la nostra identità. Vi seguiremo volentieri. Commento con un filo di voce. Improvvisamente ho perso l appetito. Ormai non v è più dubbio. Tutto ciò è reale. Ho sperato fino alla fine si trattasse solo di un sogno...invece è la più pura delle realtà. Vorrei solo tornarmene a casa, in questo momento...

Inviato (modificato)

Ettore Proietti

Il fatto che ci abbia riconosciuti un po' mi lascia perplesso, forse sorpreso ma d'altronde non ho memoria di qualche riferimento delle sacerdotesse su un culto a loro dedicato, cosa plausibile in verità.

"Sarà un piacere e anche un onore, anche fosse stato lungo. Siamo stanchi ma questa cena ci sta donando nuovo vigore."

Spoiler

scusate non avevo visto la reply di Albedo

 

Modificato da Landar
Inviato

Vi ringraziamo... cortesemente potreste aspettare fuori mentre ci cambiamo?

 

Attendete fuori dalla casa per un tempo relativamente breve, al termine del quale Zakuro e Kohaku escono dalla casa indossando abiti rituali. Le due donne vi fanno cenno di seguirle e si avviano verso la cascata, dove le restanti abitanti del villaggio paiono in attesa. In processione entrate nel laghetto e passate attraverso la cascata scoprendo la grotta celata dietro di essa. Vengono accese delle torce. Notate che alcune ragazze hanno della ragazze hanno con sé degli strumenti musicali: dei sonagli, una sorta flauto e uno strumento a corda.

La grotta è relativamente stretta, ma asciutta e silenziosa, dopo pochi minuti giungete in uno spazio più ampio al cui centro vi sono i resti carbonizzati di una altare in legno. Le due sacerdotesse lo raggiungono accompagnate da quattro ragazze. Tutte le altre si inginocchiano e si prostrano in cerchio attorno ai resti dell’altare.

Zakuro prende dei bastoncini di incenso e li accende prostrtandosi a sua volta. Quando il fumo inizia a diffondersi nella grotta le ragazze con Kohaku intonano un canto:

 

watasha hana ka chouchou ka oni ka
aware mi mo yo mo  araryou mono ka
beni no kawari ni  sasu no wa yaiba ja
tanto homete kudashanse

 watasha saku hana  saite ureshi ya
aware itsuka wa  chiriyuku mo hana
en wa kireru ga  ano ko wa kirenu
kirerya jigoku ga fueteyuku

 watasha karehana  oni no tsubomi ja
tomete tomaranu  irozuku chiiro ja 
beni mo ano ko mo  washi ni wa iranu
itsuka tsubomi ni modoryanse

 traduzione:

Spoiler

Sono un fiore, una farfalla oppure un demone?
Dovrei ancora preoccuparmi di me e del mondo?
Al posto del rossetto (porto) un’affilata spada perché
(tu) possa elargirmi lode in abbondanza.

Sono un bocciolo felice di Fiorire
Purtroppo ogni fiore è destinato a cadere
Posso tagliare il destino, ma non posso uccidere quel bambino.
Se (lo) uccidessi, mi aspetterebbe l’inferno

Sono un fiore appassito, un bocciolo di un demone
Per quanto cerchi di fermare di diventare rossa,
Per me non esiste (più) ne il rossetto ne quel bambino.
Permettimi di tornare un bocciolo prima o poi.

Al termine del canto l’incenso si esaurisce spegnendosi e Zakuro si risolleva in piedi, si volta verso di voi e fa un inchino.

Grazie per aver partecipato. Ora vi accompagno alla locanda.

  • Mi piace 2
Inviato

Nicole

Resto piacevolmente colpita dalla preghiera, mi aspettavo qualcosa di molto meno artistico.
Mi trattengo dall'applaudire, vista la quiete solenne che aleggia, invece avanzo una domanda
"Curiosa come preghiera, ha una storia dietro?"

Inviato

Una storia? Più o meno. Venne insegnata ai nostri avi dalla sacerdotessa che costruì il tempio. Ci disse che nelle sue parole vi era descritta la sesta sacerdotessa e come avrebbe potuto riportare la pace al bisogno. Immagino che spiegò anche meglio ai nostri avi, ma col tempo sono informazioni venute meno. Informazioni che mio fratello cercò e forse trovò anche grazie all'arrivo di un uomo che si dimostrò disponibile ad aiutarlo... col senno del poi... era gentile e disponibile e diceva che il motivo del suo aiuto era che i demoni si stavano ribellando e  se non si fosse trovato un modo per arginarli avrebbero preso il dominio del paese... parole fin troppo profetiche, vi sembra? 

Ma purtroppo entrambi sono scomparsi il girono dell'incidente. Circa due mesi fa.

Inviato

Turid Berg

E' incredibile come in questi luoghi anche il più semplice dei movimenti venga compiuto come un vero e proprio rituale. Il racconto delle donne mi colpisce particolarmente, così come il loro canto e la loro preghiera. Anche se non appartengo a questo mondo, sento di far parte di questa storia, nel bene o nel male. Vi dispiacerebbe se...faccio ad una certa cercando anche appoggio nei miei compagni. Se cercassimo qualche indizio nei pressi dell'altare?

Inviato

Nicole

"Intanto diamo un'occhiata, non cerchiamo niente di particolare, ma un sopralluogo non guasta mai."
Rispondo facendo cenno di muoverci
"Comunque sapete dov'erano diretti quell'uomo e tuo fratello?"

Inviato

Ettore Proietti

La preghiera è meravigliosa e tragica allo stesso tempo, ascolto assorto rispettando il momento e donando anche il mio apporto coi pensieri.

Quando però tutto finisce e iniziano le domande e le richieste mi viene in mente una cosa "Chiedo scusa. Quando è accaduto esattamente? Intendo quando è apparso quel demone che ha distrutto l'altare? E quell'uomo che è venuto a cercare guerrieri... me lo potete descrivere?" l'intento è non solo capire se hanno già visto quell'uomo e se magari la descrizione coincide col tizio che ha chiesto loro la giovane Eri, ma anche se la stessa Eri è apparsa in quel villaggio proprio in quel giorno o il giorno dopo.

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