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Visioni Varie

Visioni del passato

Visioni dal Passato - Parte 1 (Villa Porpur)
 

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Vedete due ragazzi, più o meno della vostra età, che arrivano, a cavallo, di fronte al cancello di Villa Porpur. Nonostante abbia il giardino incolto, la casa non è in rovina e sembra inoltre abitata: vi è una luce proveniente da una finestra, proprio nella stanza dove avete trovato il libro. "Marcus, ho bisogno che tu mi faccia un immenso favore" dice il più giovane dei due ragazzi, rivolto all'altro. La visione si interrompe, capite che ha uno stacco di qualche minuto. Quando riprende, vedete i due ragazzi che sono sulle scale, dov'eravate prima voi. Si avvicinano alla porta e la aprono.

Seduta su una sedia al centro della stanza, illuminata alla gialla luce di un candelabro posato sullo scrittoio, vi è una donna sulla quarantina, chinata su se stessa, con un piccolo ritratto con una cornice dorata in mano. La donna è alta e snella, carnagione olivastra chiara, con occhi celesti e capelli neri racchiusi in uno chignon, tenuto fermo da un elegante orpello a retina; veste con una lunga gonna nera arabescata da fini decorazioni floreali, un soprabito (con scollatura a barca) dello stesso colore e con ricami molto dettagliati, che le lasciava scoperto il décolleté; il soprabito era giunto alla gonna attraverso una fascia stretta all'altezza della vita, mentre una mantellina semi-trasparente copriva la scollatura alla schiena.

Non appena la porta si apre, la donna si volta di colpo, come spaventata, ma il suo volto è solcato dalle lacrime e subito allo spavento sopraggiunge la mesta sorpresa. "Ludwig... !" dice la donna, rivolgendosi al ragazzo più giovane. La voce della donna è tinta da una vena di tristezza mista a sgomento. La donna lascia il ritratto che aveva in mano, si alza ed abbraccia Ludwig, ancora in lacrime. "Bentornato..." sussurra. La visione si interrompe di nuovo, con un altro stacco di qualche minuto. Sentite Ludwig che dice: "Ti sono debitore, Marcus e devo ringraziarti a modo. Vorrei poterti accompagnare come tu hai fatto con me, ma ora Marianne ha bisogno di me. Finché non avrò trovato un modo per metterla al sicuro non potrò raggiungerti.. Domani mattina presto riporterò il cavallo da tuo zio, spero di trovarti lì..".

Quando riprende la visione, siete in cucina. Ci sono solo Ludwig e la donna. "Anna... Anna... è..." la donna ha difficoltà a proseguire. "Anna è venuta qui" dice tutto d'un fiato. Ludwig rimane sconcertato. "Neanch'io volevo crederci... ma... era lei... la mia bambina... la mia Anna..." singhiozza. "Sono corsa in camera sua, tanta era la mia incredulità, per prendere il suo vecchio ritratto... ed era lei..." singhiozza leggermente. "Lei... Anna mi ha detto delle cose... sapeva di me... di te... io non sapevo che fare... è stato.... è stato terribile, Ludwig... la credevo morta... dovrei sentirmi felice, e invece sono distrutta..." la voce della donna è mortificata. "Anna... ha detto... ha detto che ti ha lasciato un messaggio..." e la visione ha un breve stacco. Vedete Ludwig, in quella che ora sapete essere la camera di Anna (la stanza dove avete ritrovato il libro), con in mano una lettera. Riuscite a leggerne solo qualche frammento:

Spoiler

Caro Ludwig,

Ho lasciato questo messaggio a Marianne affinché possa consegnartelo in modo sicuro. Il mio nome è Anna Porpur, sorella di Johanna. Sicuramente ti starai chiedendo come faccia ad essere viva, in quanto, secondo quello che ti avrà raccontato Marianne e che avrai sentito in giro sulla famiglia Porpur, dovrei essere morta.
 [...] ti chiedo di bruciare questa pergamena quando finirai di leggerla. [...]

Quando, questa stessa mattina, hai pronunciato il nome di mia sorella in quel corridoio, non ti nascondo che mi sono emozionata e ti ho salutato con tutto il rispetto che meriti. Dopotutto, se ti sto raccontando tutte queste cose, oramai l'avrai capito che mi fido di te, vero, genio di Shakar?

Ci sono ancora alcune cose che devo dirti: la prima, [...]
La seconda è purtroppo spiacevole per te, per cui cercherò di essere quanto più schietta possibile: Ludwig, Marianne non ti ama. Non confondere il calore di una notte, offerto da una donna rimasta sola, con il vero amore. L'ho capito quando ho parlato con lei: la nostra conversazione, seppur breve, è stata molto dolorosa per entrambe e credo che ora mia madre sia distrutta. Nel tuo caso, invece, sono convinta che tu abbia proiettato il tuo amore per mia sorella su Marianne: tu amavi Johanna e l'ami tuttora e vedi in Marianne quasi una sua reincarnazione. Ludwig, impiegherai molto tempo per accettare le mie parole, che ora ti suoneranno molto dure, ma devo scriverle comunque, affinché almeno nell'inconscio qualcosa possa restarti: tra te e Marianne non c'è vero amore. Marianne non è Johanna. [...]

C'è infine un'ultima cosa che devi sapere, una fortunata coincidenza voluta dal destino, un fatto che forse non ti dirà nulla, ma che magari potrebbe aiutarti: [...]
Io e te siamo accomunati dalla perdita del padre e spesso mi è capitato di pensare quanto poco sapessi (e quanto poco so tuttora) della vita di mio padre. Forse perché, proprio come mio padre, anche tuo padre non ti ha mai raccontato nulla del suo passato. Nello studio di mio padre (chiedi a Marianne la chiave della porta), c'è una vecchia chiave nel secondo cassetto della scrivania. Questa chiave apre un vecchio baule stipato in soffitta, dove mia madre ha messo molte cose di mio padre, incapace di gettarle via. Tra queste, c'è il diario di mio padre. [...]

Sperando che questa lettera possa aprirti gli occhi, ti porgo

Cordiali saluti,
Anna

Visioni dal Passato - The Red Dot (pugnale necromantico che intrappolava Johanna)
Hai una brevissima visione, che sai essere nel passato. È notte, fuori c'è un temporale. Vedi Ludwig che sta quasi per dormire nel letto, quando scatta in piedi di colpo. Non è un rumore a destarlo, bensì l'esatto opposto: un silenzio innaturale, la cui origine sembrava venire dall'esterno. Ludwig si affaccia alla finestra, sporgendosi il minimo necessario: a causa dell'oscurità e della pioggia, però, non riesce a vedere bene. D'improvviso, un forte lampo illumina il giardino... e Ludwig vede una grande ombra umanoide (ma molto più alta e massiccia di lui), con un puntino rosso dove avrebbe dovuto esser la testa, muoversi. Allarmato, inizia a prepararsi, prendendo le sue cose. Poi, sente come delle asciate sulla porta d'ingresso. La visione ha termine.

Visioni dal Passato - Parte 2 (Maximus Gilius Flaubert)
 

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Mathias era a Mensa. Un po' deluso, si sedette ad un piccolo tavolino per due, vuoto, ed iniziò a mangiare da solo. Alla fine del primo piatto, vide un'ombra sul suo vassoio ed alzò lo sguardo. "Bhè, cosa stai aspettando? Avanti, muoviti! Oggi Mathias mangerà con Maximus e gli altri" e vide Gilius farfugliare un incantesimo. Il vassoio di Mathias si alzò dal tavolo e, diligentemente, seguì il dito di Gilius. Dato che non aveva nulla da perdere nel farlo, Mathias accettò l'invito. In effetti, dovette ammettere che non si sarebbe mai aspettato da lui un gesto del genere. Era stato subdolamente gentile. Salito nel privé, Gilius posò il vassoio sul posto alla sua destra, al tavolo numero 7, e, quando arrivò anche Mathias, l'illusionista non perse tempo nell'introdurlo. "Gentili tutti, è con immenso piacere che Maximus Gilius Flaubert vi presenta il suo nuovo amico. Studente del primo anno, corso di studi in Arti Marziali, ecco a voi Mathias Coldbreeze!" ed un piccolo spettacolo illusorio di luci e coriandoli comparve dal nulla. Mathias fu a dir poco imbarazzato da quella presentazione, non amava essere sotto le luci dei riflettori, ma dovette ammettere che, a modo suo, Gilius ci sapeva fare. Altre sei persone della tavolata lo salutarono. Mathias riconobbe subito Hanry e Pavel, le due "guardie del corpo" di Gilius. "Vi prego, non andateci pesante su di lui! È l'amico di Maximus, non ancora il vostro!" aggiunse, suscitando ilarità nella sua platea. "Hanry Strongarm, ti ricordi di me, vero?" disse Hanry, stringendogli la mano con una forza incredibile, fino a stritolargliela involontariamente. "Pavel Strongarm, sono il cugino di Hanry" asserì Pavel, stringendogli la mano, ma controllando bene la forza. "Piacere, Wilhelmina Fireseed. Chiamami Mina per favore" si presentò una bella ragazza dai capelli rossi, sorridendogli. "Incredibile come uno svitato come Gilius possa chiamare qualcuno suo amico. Hadamard William Taskerhill, al vostro servizio" si presentò un ragazzo vestito in rosso da moschettiere, "Wil! Scusalo, è il mio ragazzo, a volte parla troppo" si scusò per lui Mina.

"Hai sentito, Gilius? Ti ha chiamato di nuovo svitato" disse con voce forzatamente alta un giovane mezz'elfo dalle vesti scure, mettendo entrambe le mani dietro la nuca, inclinando la sedia verso l'esterno del tavolo e chiudendo entrambi gli occhi, per poi aprirne uno e guardare Mathias, "Finneas Darkgate, l'unico furbo della compagnia" si presentò facendo l'occhiolino a Mathias. "Ho sentito bene, Fins! Ma il grande Maximus non si lascia distrarre da tali illazioni" replicò Gilius, con fare ancora più teatrale di prima. "Fins... l'unico furbo? Sedere allo stesso tavolo di Gilius è già di per sé la cosa più stupida del mondo. Piacere, Droy Richardson, un umile spadaccino consapevole di essere stupido" si presentò l'ultimo membro della tavolata, quello che all'aspetto sembrava il più grande e maturo di tutti, vestito in modo decisamente umile rispetto agli altri, ma con una spada infoderata al suo fianco ed un fisico molto possente. "Molto bene! E questo conclude le presentazioni. Quindi, torniamo a mangiare. Bon appètit!" disse Gilius, con un leggero inchino, per poi tornare a sedere, finendo il pranzo.

Iniziarono tutti quanti a parlare del più e del meno. Mentre mangiavano, la conversazione si rivolse verso Mathias. "Mathias... Coldbreeze, hai detto? Il tuo cognome non mi suona familiare..." disse il moschettiere. Mathias sperò con tutto il cuore che la conversazione non andasse in quella direzione. "Ovviamente! Mathias è di Shakar ed una zucca vuota come quella di Hadamard non può conoscere i cognomi di Shakar" fu il repentino intervento di Gilius, un salvataggio a dir poco estremo. "Ah! Come... zucca... ?" "Finitela" tagliò corto lo spadaccino. "Ehi, ehi... la discriminazione è contro le regole..." disse Mina, agitando entrambe le mani con i palmi aperti. "Non sei un nobile, vero? Non importa, anzi meglio così. Spero che potremo diventare buoni amici" gli sussurrò Finneas, mentre gli altri parlavano.

[...]

Mathias e Gilius erano nella stanza L-16, da soli. "I misteri sono davvero tanti, cercherò di essere chiaro con le domande.. umh vediamo vorrei sapere chi era colui che sedeva precedentemente al mio posto, che fine ha fatto e perché" disse Mathias. Gilius ascoltò molto attentamente le parole di Mathias. Si tolse il cilindro. Parlò con voce seria, molto diversa dal solito. "Pochi anni fa, su quel tavolo, sedeva una ragazza... si chiamava Ada Blackrose" e subito Mathias pensò a quello che sapeva sulla famiglia Blackrose. In realtà, molto poco: sapeva solo che appartenevano alla borghesia di Labona. "Non c'era nessuno al nostro tavolo a cui non stesse simpatica Ada" aggiunse Gilius, prendendosi un attimo di pausa. "Ada è morta in un incidente... precipitata da un'alta scogliera a Shakar... sospetto suicidio, oppure tragedia, nessuno lo sa..." disse a bassa voce. "Secondo Fins, Ada non si sarebbe mai tolta la vita da sola... ad ogni modo, è tempo di raccontare un po' di storia" concluse, iniziando il suo racconto, servendosi di semplici illusioni per mostrarlo a Mathias.

[...]

Mathias prese il vassoio, congedandosi dal suo tavolo, fu salutato da tutti. Quando già aveva sceso il primo gradino, sentì una voce femminile alle sue spalle. "Giovane di Shakar, aspetta. Una sedia vuota, al mio tavolo, per te è pronta. È un invito personale, rifiutarlo è scortese" era una voce femminile particolarmente calma e rilassata, lenta e tranquillizzante, con una vena di misticismo misto ad un misterioso carisma. Mathias si voltò e vide che Priscilla aveva appena finito di parlare e lo stava scrutando attentamente. Stava per rispondere, ma Priscilla lo anticipò: "Cosa vuoi dirmi già intuisco. Modi migliori per fare quello che cerchi giungeranno. Ora... siediti" e, con il palmo aperto della mano, indicò la sedia. Con la coda dell'occhio, Mathias vide Finneas varcare le porte della Mensa. Avrebbe fatto ancora in tempo a raggiungerlo.

Mathias
Sorrise spontaneamente quando fu salutato con entusiasmo da tutti i recenti amici per poi andarsene. Pian piano che si allontanava dal tavolo aumentò il passo per sbrigarsi, ma all'improvviso si fermò. Fu sorpreso da una mistica voce proprio mentre stava per scendere l'ultimo scalino e ascoltò con attenzione le parole inattese di Priscilla, restò lì un attimo quasi paralizzato per riflettere velocemente sul da farsi mentre osservava l'amico uscire dalla mensa.
Diamine, proprio ora.. non posso però rinunciare a quest'occasione
Fece un cenno di assenso verso la misteriosa fanciulla, posò il vassoio al proprio posto e tornò sui propri passi verso il tavolo numero 6. Mentre camminava tra gli eleganti tavoli cercò lo sguardo di Gillius in cerca di qualche avvertimento telepatico. Giunto davanti al tavolo della notte si presentò. "Salve Lady Nightblade, sono Mathias Coldbreeze e sono molto onorato del suo invito, con permesso" Sottolineò il suo finto cognome con un tono più lento mentre guardava negli occhi la capotavola per studiarne la reazione, poi abbassò lievemente la testa in segno di gratitudine muovendo elegantemente la mano in avanti e infine si sedette sul posto a lui riservato pronto ad ascoltare cosa aveva da dire.

The Lady of Night
Quando Mathias incrociò lo sguardo con Gilius, l’illusionista scosse leggermente la testa, facendo quindi capire a Mathias che, in quella circostanza, doveva cavarsela da solo. Priscilla sorrise languidamente quando Mathias la salutò. ”Il freddo del tuo cognome ho sentito sul mio volto, il tuo lento tono ho ascoltato, il tuo cenno del capo ho visto. Davvero molto ti importa che la verità sulla tua identità non si sappia. Rilassati, non siamo qui per questo” esordì Priscilla. La ragazza posò delicatamente le sue mani sul tavolo e Mathias ebbe come l’impressione che le mani della giovane Nightblade fossero gelide. Riuscì quasi ad avvertirne il freddo glaciale. ”Una profezia non ancora realizzata affonda le sue radici dentro di te. Ne percepisco il potere. C’e una Voce... dalla duale tonalità. La Voce ti sta chiamando, ma le magie degli insediamenti umani soffocano la Voce. Se vuoi che io l’ascolti per riferirti il suo messaggio, seguimi nell’aula L-17” asserì, con tono di voce mistico, lento ma ben cadenzato, come se avesse una musicalità propria. ”Ti avviso: l’arte divinatoria è difficile. Non posso prevedere quanto tempo occorrerà, forse basterà mezz'ora, forse un’ora intera è poca, ma sei libero di interrompere e di andartene quando vuoi” e si alzò in piedi, lasciando il suo vassoio per poi uscire dalla Mensa.

Visioni dal Passato - Parte 3 (Finneas Darkgate)
 

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Un nuovo anno accademico era iniziato da poco. Finneas Darkgate era fresco d'immatricolazione. Nel rispetto della tradizione per la sua famiglia, sedeva al Tavolo della Notte. Molti ragazzi dalle personalità peculiari si erano iscritti quell'anno, ma gli occhi di Finneas erano rimasti affascinati da una ragazza in particolare, anche lei appena immatricolata: Ada Blackrose. Ma questo era solo l'inizio della loro storia.

Il tavolo numero 7, come tutti i tavoli di ordine più basso, era molto flessibile sulla regola del rango sociale minimo. In una giornata dall'aria tersa, Pavel presentò al gruppo una ragazza dai capelli neri, a caschetto, corti, lisci come seta, lo sguardo particolarmente affascinante e penetrante, un corpo snello dalle forme sensuali, l'atteggiamento professionale, molto maturo per la sua età. "Lieta di conoscervi, sono Ada Blackrose. Sono la fidanzata di Pavel" si presentò. Ma le cose non stavano esattamente così. La famiglia Strongarm aveva fatto una proposta alla famiglia Blackrose: un matrimonio combinato tra i figli. Per la famiglia Blackrose, in condizioni economiche non proprio rosee, quella era un'offerta alla quale non era possibile rifiutare. Fortunatamente, per Pavel ed Ada, le cose erano molto chiare: non c'era nulla tra loro. Ufficialmente, però, dovevano dichiararsi fidanzati. In realtà, a Pavel piaceva Ada e si prodigava per lei, ma sapeva che Ada non ricambiava quel sentimento. Pavel sperava che le cose si sarebbero risolte da sole quando si sarebbe innamorato di un'altra. I matrimoni combinati erano una tradizione molto antica, ma sempre più rara. Però avevano i loro pregi, motivo per cui non erano ancora stati ancora sradicati completamente.

Ada era una studentessa di Storia Antica, ma l'esatto opposto della norma. Aveva buone conoscenze in ambito sia magico sia marziale, in particolare in tecniche basate sull'agilità, eccellente negli studi, una persona davvero eclettica. I primi mesi andarono alla grande: Ada era amica di tutti, aveva un comportamento impeccabile. Nei fine settimana, usciva spesso con le sue amiche, ma ogni tanto si vedeva segretamente con Finneas. Quest'ultimo era perdutamente innamorato di Ada ed anche lei lo amava molto. Purtroppo, però, data la situazione con Pavel, il loro fidanzamento doveva restare segreto.

[...]

Arrivò il secondo semestre. Finneas si era da poco trasferito al tavolo numero 7. Sedeva sempre accanto ad Ada. Desiderava ardentemente che quella farsa tra Ada e Pavel finisse, ma non era stupido e sapeva che non sarebbe stato facile. La situazione era complicata dal fatto che i sentimenti di Pavel per Ada non erano diminuiti nel tempo, anzi Pavel si stava quasi innamorando di lei, ma il cuore della ragazza era solo per Finneas. Con l'arrivo degli esami, molti studenti studiavano anche durante l'ora di pranzo, mangiando solo qualcosa al volo, senza andare a Mensa. Le tavolate al privé dei ricchi erano quindi ridotte all'osso e non di rado alcuni tavoli restavano deserti.

Da circa un mese prima della fine delle lezioni, Ada era praticamente sparita dalla circolazione: non era quasi mai in Accademia, non frequentava più i suoi soliti giri, anche con Fins si vedeva più di rado. Finneas era follemente innamorato di lei e non riusciva a tollerare bene quel distacco. Gelosissimo, iniziò a sospettare che Ada avesse un amante. Quando si incontrarono la volta successiva, la gelosia di Fins lo portò ad un durissimo litigio con Ada. Quando, però, Ada scappò via in lacrime, Finneas capì che la gelosia lo aveva accecato e che Ada amava solo lui. Rimasto solo, pianse lacrime amare. Le scrisse diverse lettere, piene d'amore e di scuse, ma non ricevette risposta.

[...]

Era il primo Libero di Mietitore, ovvero 07/07, della prima estate da studente accademico di Finneas. Il giorno dopo, Stellare di Mietitore, ovvero il 08/07 dello stesso anno, arrivò la notizia della morte di Ada. Inutile dirlo, tutti restarono scioccati profondamente, specie quando circolarono voci che poteva trattarsi di un suicidio. Fins divenne mesto e pallido come mai prima d'allora. Si tennero i funerali a Shakar, ma il corpo non fu mai mostrato a nessuno, eccetto ai genitori, si dice perché era troppo malridotto. Alla fine dell'estate, Pavel affidò il suo ruolo da capotavola a Gilius. L'argomento "Ada", però, divenne implicitamente un tabù attorno al tavolo.

Finneas ritrovò l'unica lettera scritta da Ada, dove Ada diceva che non aveva mai smesso di amarlo e che amava solo lui, ma che non era più a Labona. L'aveva perdonato per quel litigio. Voleva rivederlo, l'appuntamento era per il giorno 03/07 a Shakar, in un luogo noto ad entrambi. Nella lettera, c'era anche scritto che Ada aveva detto ai suoi genitori che non avrebbe più seguito il loro volere. Con quel gesto, Ada aveva fatto una scelta netta. I genitori di Ada, però, erano riusciti a convincere la figlia ad aspettare la fine dell'estate prima di dare quella notizia a Pavel e/o ai suoi genitori. Ada aveva accettato, per puro rispetto nei confronti dei genitori.

La lettera era finita sepolta tra le scartoffie nell'armadio dell'aula L-16, assieme a varie altre carte. Finneas scoprì che era stato Pavel: dopo che Ada le aveva fatto un rifiuto netto, Pavel, ferito nei sentimenti, si era sfogato, buttando tutto all'aria. Pavel vide una busta, ma non capì che era una lettera di Ada. Era una busta come tante, dopotutto, non la girò nemmeno per guardare a chi fosse indirizzata. Senza prestare attenzione, rimise tutto nella scatola delle scartoffie burocratiche, alla rinfusa, seppellendo quella lettera. Quello fu l'atto negligente. Da quel giorno, Finneas incolpò Pavel della morte di Ada: se Finneas avesse ritrovato prima la lettera, forse le cose sarebbero cambiate ed Ada non sarebbe morta.

Visioni dal Passato - Parte 4 (Tempio Sotterraneo)
 

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Attorno a voi, vi è un enorme cantiere: ovunque vi sono persone al lavoro. Tuttavia, restate subito meravigliati dalle enormi macchine utilizzate per tali costruzioni. Non ne riconoscete neanche una, sono troppo aliene per la vostra epoca, probabilmente si tratta di una Tecno-Magia perduta, almeno così pensate.

In fondo, all'orizzonte, vi sono delle alte colonne metalliche, fatte come da tubi intrecciati in uno schema regolare ma difficile da descrivere, che sostengono una struttura simile, orizzontale, con una protuberanza e quella che sembra una grande carrucola. Questi oggetti sono in grado di sollevare enormi blocchi di quel materiale grigio scuro, compatto, che avete visto in precedenza. Vi impressionano, così numerosi: sembra che stiano costruendo una grande muraglia.

---IMMAGINE DI GRU METTALLICHE

Nella visione, un uomo canuto, vestito con una lunga tunica bianca, alto, il volto solcato dalle rughe e dalla lunga barba, bianchissima, arriva vicino a voi, oltrepassandovi. Dandovi le spalle, si mette accanto ad un altro uomo, sulla cinquantina, vestito con abiti strani, sul blu, che vi sembrano militari e prestigiosi. Quest'ultimo prende parola. "Come procede la costruzione?" chiede, in tono autoritario. "Abbiamo rispettato la tabella di marcia, nonostante le ben note difficoltà" replica l'uomo bianco.

La flora e la fauna locale, intendi?
Temo sia più di semplice flora e fauna...
Intendi forse dire che non abbiamo bombardato a sufficienza?
No, comandante Shepher-
Kingsblood 
lo corregge subito, interrompendolo. Ora dovrai chiamarmi così. Dicevi?
... nulla, Signore. Faremo il possibile per continuare a rispettare i tempi previsti dal progetto. Lo stesso dicasi per la costruzione di C-8

Labona lo corregge nuovamente. Questo è il suo nuovo nome.
... capisco. Ho terminato il mio rapporto. Con permesso...
Aspetti, capo ingegnere Webb 
lo ferma. L'uomo bianco si ferma. Lei è uno dei miei uomini migliori. La vorrei al mio fianco quando il generatore sarà attivato. Sa cosa è riuscito a fare Rothschild, vero?
Roth... ?
Andersen.
Mi perdoni. Il cambio di nomi è ancora troppo recente...
Rothschild è riuscito a stabilire sotto quali condizioni avviene l'unione delle due forze. La chiama Tecno-Magia.

Mi perdoni, comandante... intende dire che il generatore sarà tecno-magico... ?
Lei è perspicace, Webb. Ma oramai anche lei dovrebbe aver realizzato che i benefici della procedura non si limitano a piccoli giochi da circo... è una abilità che può evolvere... che può far evolvere l'intera razza umana...
Ma è ancora in fase sperimentale! I rischi sono veri! Quegli uomini sono m-...

Sono morti perché erano deboli. Questa è magia, Webb e, detto questo, una fiamma divampa dalla sua mano. O, se ti piace di più, manipolazione controllata del campo quantistico di Andersen-Lops. Chiamala come ti pare. Ma ha delle leggi alternative a quelle con cui l'umanità ha vissuto per millenni. E, sottoponendosi alla procedura di Moorey-Watson, l'essere umano può diventare... un mago...
Oppure un ammasso deforme di carne
Anche peggio, se è per questo. Tutti gli esperimenti, all'inizio, falliscono. Le cavie erano consapevoli dei rischi. Adesso, almeno, sappiamo perché sono falliti e conosciamo i rischi.
E, quando il generatore sarà attivo, l'intera umanità farà da cavia?
Il generatore è basato su un principio diverso, molto meno rischioso. Non facciamo oscillare i campi quantistici all'interno del corpo, ma semplicemente perturbiamo l'aria circostante. Alcune persone entreranno in sintonia con queste perturbazioni, altre no. Chi già è un mago potrà notare qualche miglioramento. Ma, essenzialmente, sì.
E vuole il mio appoggio?
Il tuo appoggio è cruciale al Concilio... James Lancaster.
Lancaster?
Il tuo nome da mago.
Capisco... posso parlare francamente, comandante?
È per questo che ti voglio al mio fianco.
Comandante Shepherd, vorrei dare ufficialmente le mie dimissioni. Non appoggerò mai una cosa del genere

Respinte. Capo ingegnere Webb, lei teme che io sia un negazionista della Scienza. Che abbia abbandonato la Scienza per la Magia. Lasci che le dica una cosa: non c'è alcuna differenza funzionale tra le due. La Magia è un mezzo per un fine. Così come la Scienza. Se voglio bruciare un pezzo di carta, la Scienza mi dà diversi modi per farlo, come usare un fiammifero. La Magia, semplicemente, espande questo mio ventaglio di possibilità. Ma, al livello logico-funzionale, non c'è alcuna distinzione: Scienza e Magia sono solo parole. A volte, la Magia è così rigorosa da sembrare Scienza e la Scienza è così spettacolare da sembrare Magia. Ma entrambe sono solo elementi di quell'unico insieme chiamato Leggi della Natura. L'umanità sta solo scoprendo un lato di questo insieme che, fino ad ora, non ha mai trovato nel resto dell'universo. Un fenomeno che sembra esistere solo qui... a causa di una deformazione topologica del campo di Higgs... fenomeno di cui potremmo trarne enorme beneficio.
Ciò non giustifica... !
Hai una visione ancora limitata. Lo giustificherebbe se ti dicessi che possiamo guarire tua figlia?
Com-... Serena... è al quarto stadio... i medici hanno detto che era inoperabile... questo... non è...
È possibile. Lo è sempre stato, anche prima della scoperta della "Magia" 
fa segno di virgolette con le mani. Semplicemente, prima non sapevamo generare un campo quantistico in grado di colpire solo le cellule tumorali, ma colpivamo anche cellule sane, rendendo dannosa la terapia. Ma la Magia, cioè il campo quantistico di Andersen-Lops, può riuscirci... a patto di attivare il generatore.
Mi stai ricattando?

Ti sto proponendo uno scambio. Il tuo voto al Concilio per la terapia sperimentale.
Dubito sia legale...
Metà delle cose che abbiamo fatto per arrivare fin qui sono dubbie dal punto di vista legale. Leonardo Da Vinci rubava cadaveri per poi sezionarli quando aprire il corpo era considerato vile sacrilegio. Vuoi tornare all'età della pietra? Perché, senza quel generatore, ci ritorneremo presto.
Non capisco...
Non abbiamo abbastanza materiali per costruire il reattore a fusione.
Ma... il Concilio ha dichiarato che...
Il Concilio ha mentito per evitare il panico. Non c'è abbastanza idrogeno-3 per accenderlo. Per non parlare delle terre rare per costruire i super-magneti. Ti ricordo che siamo atterrati qui perché eravamo disperati. E senza più carburante. Poi abbiamo trovato quei mostri, sfortunatamente per noi in grado di manipolare la Magia... ed ora metà della superficie è radioattiva... ci restano poche terre coltivabili...
Ma ho supervisionato io stesso la costruzione della centrale idroelettrica!
Un'opera notevole e fondamentale, hai superato il record mondiale precedente. Ma pensi davvero che bastino 25 GigaWatt per soddisfare il nostro fabbisogno energetico? Siamo troppo numerosi... e le batterie delle unità criogeniche sono già ben oltre la soglia di sicurezza. Se li svegliassimo, moriremmo tutti di fame. Ma per farli dormire, ci serve energia. E le batterie sono a secco.
Vuoi dire che moriranno più di tre miliardi di persone?
Senza il generatore, sì. In verità, non sono così tanti. Più di metà sono morti durante il viaggio, ma il Concilio ha nascosto anche quello. Adesso ti ripeto la domanda: l'umanità sta per fare il più grande esperimento mai pensato fino ad oggi. L'unico che possa salvarla dal perdere tutto ciò che ha conquistato in millenni di storia. Sei con me... o contro di me?

L'uomo bianco chinò il capo e tacque. La visione ha fine

Visioni dal Passato - Parte 5 (Cerimonia Yuan-Ti)

Spoiler

 

Siete sottoterra. Vedete una immensa struttura: un enorme cilindro metallico con più strati e quelli che sembrano specchi. "Attivare il generatore" dice una voce, che riconoscete come quella del comandante Shepherd, il primo Kingsblood. Qualche meccanismo viene attivato e si crea apparentemente dal nulla un anello di pura energia, che diventa sempre più caldo e dai colori bellissimi.

REATTORE

Non avete dubbi: quello è il generatore tecno-magico di cui si parlava nella visione precedente. "Campo quantistico di Andersen-Lops confermato" dice una voce maschile di un tecnico del generatore. "Eccellente" commenta il comandante, facendo divampare una fiamma dalla sua mano. Senza che lui si sforzi, vedete che la fiamma diventa sempre più grande. "Funziona... con questo, potremo..." d'improvviso, suonano delle sirene d'allarme, assordanti, e tutte le luci si spengono. L'anello svanisce ed il generatore si spegne. "Andersen? Che diavolo succede?" chiede Kingsblood, voltandosi. Per un attimo, lo vedete in faccia: sicuramente non è il Rettore dell'Accademia. "Non c'è più energia elettrica per gli iniettori. Gli inneschi sono saltati ed il generatore si è spento. Queste luci sono dei gruppi elettrogeni" risponde Andersen, cioè il primo Rothschild. "Un blackout?" "Forse" "Signore, hanno attaccato la Barriera!" "Maledizione... proprio ora... ebbene, se guerra vogliono, guerra sia... ! Sterminerò quelle maledette bestie". Ma la guerra non iniziò quel giorno.

Il tempo va avanti. Il generatore viene attivato in modalità a bassa potenza. Lentamente, gli umani più affini a determinati elementi iniziarono ad assorbire capacità magiche dalla natura stessa. Poi, arrivò il giorno fatidico e la guerra ebbe fine con un unico evento.

The Ultraviolet Catastrophe
Vedete un campo di battaglia. Enormi creature solcano il terreno, utilizzando magie di ogni tipo, strane macchine volanti sparano degli oggetti dal cielo, che poi esplodono all'impatto, strane macchine corazzate fanno fuoco con quelli che sembrano lunghi tubi, soldati a terra, vestiti con armature stranissime, sparano quelle che sembrano delle frecce velocissime, forse magiche. Esplosioni, sangue e grida di morte sono ovunque.

Poi, dal lato della Barriera, emergono all'orizzonte delle figure: dall'aura, vi sembra di riconoscerle come le divinità buone, come Pelor ed Heironeous. Dal lato degli Adonai, cioè delle Creature Oscure, emergono invece delle divinità malvagie, come Erythnul ed Hextor. Su altri fronti, emergono divinità neutrali, così come divinità devote alla Legge e, altrove, al Caos. Ma l'origine di tutte è sempre la stessa: sono umani che si sono esposti direttamente alle radiazioni del generatore e, per qualche motivo, sono entrati in risonanza con qualche elemento già presente nella natura del pianeta. Ma, nel farlo, hanno scelto di incarnare degli ideali, in modo da amplificare i loro poteri. E, in alcuni casi, ciò li ha portati dal lato "sbagliato" della Barriera.

Le "divinità" si scontrano tra loro, a colpi di magie estremamente potenti. Ma le Creature Oscure sembrano avere un piano: lasciano le divinità scontrarsi tra loro. Poi, tradiscono le divinità che si erano alleate con esse ed approfittano della debolezza collettiva per ucciderle. Le divinità, però, non muoiono: perdono il loro corpo, ma il loro spirito si ridistribuisce sulla terra. In un certo senso, anche se in forma spiritica, sopravvivono, seppur con quasi tutti i loro poteri perduti.

Però, le Creature Oscure sembrano aver vinto: hanno estratto una notevole quantità di energia divina. Ma ora lottano tra loro per chi debba possederla. Il primo Kingsblood, in un atto disperato, attiva il generatore alla massima potenza possibile, ben oltre tutti i limiti di sicurezza. Contemporaneamente, un giovane, vestito di bianco e di nero, si aggira per il campo di battaglia. In un attimo, si avvicina alla sfera bianca scintillante, che racchiude tutte le energie divine. Allora, le Creature Oscure che litigavano tra loro subito si gettano su di lui, così come pure un potentissimo fascio di energia scagliato da Kingsblood, nella speranza di annientare tutte le Creature Oscure (Kingsblood non sapeva, infatti, del giovane). Dov'era prima il campo di battaglia, la visione vi fa capire che oggi sorge il Lago Eyre, il più grande di Valnor.

Ma il giovane ragazzo non ha paura. Un'aura viola ed ultra-violetta si emana attorno a lui: il tempo sembra scorrere al rallentatore. Le Creature Oscure stanno per colpirlo, il raggio mortale sta per raggiungerlo... ma lui, per primo, prende la scintilla con il concentrato di energie divine, stringendola nel pugno della sua mano, chiudendo gli occhi. Fatto ciò, un'aura ultra-violetta si origina da quel punto: l'inizio della Catastrofe.

Le Creature Oscure vengono scaraventate via da un effetto di teletrasporto forzato. Il raggio mortale colpisce, ma a potenza molto ridotta. Il giovane, al centro, è illeso. Come in risposta, l'aura ultra-violetta si espande sull'intero continente, poi sull'intera superficie del pianeta, entrando in risonanza con il generatore. La Magia diventa parte integrante di quel pianeta. Così finì la Guerra del Caos, l'evento che pose fine all'Era Antica.

E fu così che tutte le Creature Oscure si piegarono a Zero, il ragazzo dalle vesti bianche e nere, il primo ed unico mago in grado di utilizzare la Nona Scuola di Magia: Cronomanzia, la Magia del Tempo o, per essere più precisi, la magia in grado di alterare il tessuto spazio-temporale della realtà, la Magia che trascende la magia. La magia il cui colore associato era l'ultra-violetto. Ed il mondo ricominciò da zero.

L'Inizio di una Nuova Era
A causa delle ripercussioni magiche, la Prima Razza iniziò a mutare. Nonostante molti restarono umani, ma un po' diversi dai Veri Umani della Prima Razza (i Veri Umani, infatti, erano "magicamente diversi" dagli umani moderni: i Veri Umani non avevano alcuna propensione per la magia, mentre gli umani moderni erano più inclini alla magia), altri divennero Elfi, altri ancora Nani, altri Orchi e così via, in alcuni casi perfino Demoni o altre orribili creature, a seconda di ciò con cui venivano "contaminati". Nel tempo, ciò si stabilizzò e nacquero le razze nel senso moderno del termine. Lentamente, nonostante la Guerra del Caos avesse sterminato circa il 75% degli esseri viventi, il pianeta fu ripopolato. La vita rinacque.

Ma le antiche conoscenze erano oramai perdute, distrutte dalla Guerra del Caos. La civiltà era regredita in uno stato quasi primitivo, se paragonato agli splendori del passato. Come se non bastasse, arrivarono le Guerre Razziali, dove le razze si diedero guerra tra loro per il possedimento delle risorse di prima necessità. Ed il mondo, nonostante tutto, andò avanti. Ma la vendetta delle Creature Oscure sui Veri Umani ed i loro discendenti non era ancora finita.

Serpent Kingdoms
Una delle razze che, all'inizio, riuscì ad acquisire una certa influenza fu proprio quella degli Yuan-ti. Ma poi, tale razza cadde in declino. Quando restarono pochissimi individui, fu allora che chiesero aiuto alla razza che era diventata quella predominante: gli umani. Furono accolti, in segreto, da quelli che ancora conoscevano qualche spiraglio del "segreto dell'umanità". Un terribile accordo fu firmato: le casate umane avrebbero garantito ai superstiti Yuan-ti un luogo dove poter vivere ed un rituale per poter continuare a propagare la specie. In compenso, gli Yuan-ti li avrebbero aiutati a ricostruire forme di magia perduta in cui i Serpenti erano particolarmente bravi.

E fu così che, saltuariamente, una vittima destinata alle Spedizioni Oscure veniva invece deviata verso uno dei luoghi in cui vivevano gli Yuan-ti. E gli Yuan-ti riuscirono a sopravvivere, ma con il patto di essere eternamente schiavi della razza umana. In tempi più recenti, il compito degli antichi riti fu affidato ad una setta oscura, che venerava gli Adonai, credendo fossero loro le vere divinità, in quanto le uniche sopravvissute. E il più anziano della casata Horst fu posto a tutela dell'antico patto. Il Professor Horst, di tutto ciò che accadeva nel suo mausoleo e di tutti gli oscuri rituali perpetrati dalla sua casata, non ne aveva mai saputo nulla.

 

Visione degli Otto Passi

Il Messaggio
"Bernard, Llionas... avvicinatevi..." vi chiama la voce della ragazza. State entrambi sognando lo stesso sogno, o forse state condividendo il sogno della ragazza-fantasma. "Voi siete stati scelti per ricevere il mio sacro messaggio. Siete stati avvertiti dei pericoli che incorrerete e duramente ammoniti. Ricordate: il Nemico ascolta nel silenzio, vede nell'ombra, segue ogni vostro movimento. Ma avete la mia benedizione: prima che una vostra scelta si riveli fatale, un istinto vi avvertirà... ma non ogni vostra azione posso controllare. Solo del primo errore fatale potrò cercare di farvi ravvedere... ma poi il mio influsso svanirà. Saggezza e scaltrezza siano le vostre migliori compagne di viaggio. Ecco... il messaggio si rivela..."

"Otto passi" dice la ragazza-fantasma. Vedete un orologio, molto particolare: ha tutti i meccanismi esposti.

L'orologio segna le 12:30 (o forse le 00:30). Sentite che è qui che il messaggio sembra frammentarsi: Bernard ne riceve metà, Llionas l'altra metà.

Visione Iniziale (Passo Zero)

Spoiler

Avete una visione. Vedete una ragazza dalla pelle pallida, vestita con abiti scuri, parlare con un ragazzo, anch'egli vestito di scuro. Non riuscite a vederli bene, però, in quanto la visione non è limpida. "Ma è una follia, Mathias!" si lamenta la ragazza, la cui voce è la stessa di una persona che, in tutta la sua vita, si sarà inalberata non più di due volte. Una persona normalmente pacata e serena. "Il messaggio frammentato arriverà... pezzo per pezzo dovrà esser ricostruito. Ignorarlo, per chi lo riceve, sarà più facile. E quanti frammenti si perderanno preveder non è possibil-" la voce della ragazza viene interrotta. "Ma è la nostra opzione migliore. Per quanto i nostri nemici siano abili, non possono influenzare qualcosa che ancora non esiste" replica il ragazzo. La ragazza è ancora un po' contrariata, sembra in procinto di elencare le mille e passa cose che potrebbero andare storte. Sembra parlare, ma non udite nulla. Dopo un po', la sentite nuovamente: "...e le nostre emozioni con il messaggio si mischieranno... forse incomprensibile rendendolo... vanificando tutto ciò per cui abbiamo lottato..." ma il ragazzo le si avvicina e la bacia delicatamente sulle labbra. Non sapete perché, ma avete la sensazione che lei abbia la pelle gelida... e che il ragazzo ami il freddo. Si stacca lentamente da lei. "Andrà tutto bene. Ci riuscirai" sussurra. Lei, dopo un po' di esitazione, inizia a convogliare tutti i suoi poteri.

Primo Passo

Spoiler

Audio: "Il primo passo è sempre il più difficile. Nella mia antica casa... ecco, proprio dove ti sto mostrando... nel primo cassetto del suo comodino, lì mia sorella ha nascosto l'oggetto che dovete recuperare: un diario segreto. Ma vi servirà anche la chiave per accedere all'ufficio di mio padre. Lì troverete il frammento"

VideoVedi una villa di Labona, di notte, sull'insegna si legge: Porpur. Il punto di osservazione si sposta su una finestra al primo piano. Vedi una ragazzina, di spalle, al lume di candela. Poi, vedi un telo rosso porpora avvolgere qualcosa. Il punto di osservazione si sposta al piano terra, dove vedi una chiave venir riposta dentro uno scaffale, ben nascosto nella cucina. La scena ritorna sulla villa. D'improvviso, il tempo sembra scorrere velocemente. La villa invecchia, il giardino diventa incolto, tutto si rovina. La villa è a malapena riconoscibile e l'insegna è stata rimossa.

Secondo Passo

Spoiler

Audio: "Secondo Passo. Il giovane illusionista che accolse il genio di Shakar al suo tavolo è il protagonista di questo Passo. Nell'aula L-16 fece il suo primo gioco, le cui regole ancora giacciono nell'armadietto all'ingresso della stanza L-12. Ecco, vedi il numero sul tavolo? Il gioco dovrà esser ripetuto ed il bianco dovrà vincere sul nero entro quel numero di turni. Solo così il frammento si potrà rivelare"

VideoVedi un ragazzo particolare, vestito da illusionista, con una camicia quadrettata ed un cilindro in testa, scortato da due altri ragazzi corpulenti, che sembrano fratelli o forse cugini. L'illusionista sta facendo un gioco di carte ad un ragazzo con vesti scure. Vedi che ripone le carte in un sacchetto, per poi riporlo in uno scompartimento segreto di un cassetto della scrivania e vedi distintamente il punto da premere per aprire quello scompartimento segreto. Poi vedi un tavolo con il numero 7 inciso sopra.

Terzo Passo

Spoiler

Audio: "Terzo Passo. Dal Tavolo della Notte questo Passo prende inizio. A quel tavolo, infatti, sedeva la ragazza con il dono della visione. Ma oscura era la sua profezia, che coinvolse la Rosa Nera. Nell'aula L-20, ancora aleggia il tentato suicidio dell'innamorato fidanzato. Ma quella scena va ora ricreata, in modo che lo spirito possa esser placato. Ma fate attenzione: ogni parola dovrà esser pesata, perché anche una piuma è pesante per il suo fragile cuore. Se della Rosa Nera voi per primi parlerete, il suo cuore andrà in frantumi e per lui come per voi sarà la fine"

Video Vedi un tavolo nero, con il numero "6", di un bianco madreperlaceo, al centro. Poi, vedi una stanza con degli specchi disposti in modo molto particolare e ti viene facile ricordare quella disposizione. Vedi un ragazzo dai capelli blu che si allena agli anelli, la sua immagine riflessa negli specchi. Vedi un ragazzo dalle vesti nere, che riconosci esser come il "Mathias" del messaggio iniziale, parlare con lui. Poi, il ragazzo dai capelli blu estrae un coltello, si lancia verso Mathias, lo ferisce, ma Mathias si dimena e se ne libera. Ma il ragazzo dalle vesti blu, con il volto tristissimo, si taglia le vene e Mathias, per salvarlo, gli alza le braccia, legandogli le mani con le corde ad un anello, in modo da rallentare la fuoriuscita copiosa di sangue.

Quarto Passo

Spoiler

Audio: "Quarto Passo. Dei Costruttori di Labona il segreto dovrà esser svelato. Ma state in guardia, perché il Nemico qui si cela. Nelle fondamenta dell'Accademia, un passaggio segreto conduce ad una stanza scavata nella dura roccia, che con un labirintico percorso arriva fino alla Barriera. Ma delle Creature di Pietra lo sorvegliano e nemmeno la più abile lingua potrà smuoverle. Combatterle sarà inevitabile, se il frammento oltre la porta vorrai recuperare"

VideoVedi un laboratorio di alchimia sotterraneo dell'Accademia. Poi, una vecchia porta. Delle scale che scendono, un percorso sempre più stretto e buio. Infine, ti accorgi di esser sottoterra. Ma davanti a te c'è un oscuro labirinto di pietra. Mentre cammini, dalle tue spalle, un cumulo di rocce si stacca dal muro, nel quale prima era fuso, e prova a colpirti. Il percorso continua fino ad arrivare ad una gigantesca porta di pietra, sigillata da un grande sigillo di pietra circolare, con incise sopra rune incomprensibili. Ma vedi che, per ogni mostro di pietra che cade in frantumi, il sigillo fa uno scatto. Dopo cinque scatti, la porta si apre, ma al sesto si richiude.

Quinto Passo

Spoiler

Audio"Quinto Passo. Sotto le sacri architravi dei templi il Nemico è più forte e su bianchi altari cosparge i più feroci sacrifici. Nel mausoleo della famiglia a capo del Tavolo della Luce dovrete entrare. Anche se il sacro riposo dovrete profanare, l'accesso alle cripte dovrete cercare. Ecco, nelle cripte il Nemico alberga ed i più oscuri riti son condotti. Ma se andrete nel giorno Divino, vestiti con sacre vesti, una bianca maschera ed una lanterna della Vera Luce, allora scoprirvi sarà arduo. Ma attenti, perché le oscure preghiere imparar dovrete, poiché esse dovrete saper recitare. Sfruttando il favore del rituale, cercherete tra il sacro incenso... al cui interno il frammento giace"

VideoVedi un tavolo bianco, con il numero "4" (dorato) al centro. Ti sembra un tavolo della Mensa, al ripiano dei ricchi. Poi, vedi il cimitero di Labona. Entri dentro un mausoleo, passi attraverso un grande sarcofago di marmo bianco e scendi giù, ritrovandoti in delle cripte. Delle persone vestite di bianco, con una maschera in viso, sembrano accoglierti, ma solo dopo che tu gli fai vedere la tua lanterna di Vera Luce. Ti portano in una stanza con un rituale oscuro, che non riesci a vedere. Poi, uno di loro sembra chiederti qualcosa. Tu annuisci, vai verso una cripta specifica e trovi dell'incenso.

Sesto Passo

Spoiler

Audio"Sesto Passo. La famiglia che ora questo tavolo controlla è abile nell'evocare altre creature. Ma anticamente ben altra famiglia a capotavola sedeva. Di questi ultimi dovrai la storia ricostruire. Nelle fondamenta della loro villa, una stanza segreta si apre con il sangue di un loro discendente. Giochi di ombre e candele ostacolano l'accesso. Antichi guardiani furono poi posti in eterna vigilanza, affinché il segreto della casata detronizzata non fosse mai più svelato"

VideoVedi un tavolo con inciso sopra il numero "3". Poi ti sembra di scorgere una villa, ma non riesci a dire quale. Nelle sue fondamenta, vedi un porta-candele a tre vie, con una decorazione floreale. Hai delle candele intinte di sangue, che accendi e vi inserisci sopra. Poi, tiri il porta-candele ed una via segreta si apre. Vedi stanze complicate, dove vi sono candele ed altri oggetti. Avanzando ancora, vedi delle ombre animarsi ed assalirti. Ed al di là della porta non riesci più ad andare oltre, ma sai che è lì il tuo traguardo.

Settimo Passo

Spoiler

Audio"Settimo Passo. Le macchinazioni del Nemico sono grandi come le opere tecno-magiche della casata di questo tavolo. Non avete speranze di eludere le sue macchinazioni, quindi da vie alternative dovrete andare. La stanza L-17 solo ora sarà opportuno visitare. Ma in tale stanza alberga un magico segreto. Quando i meccanismi si muoveranno al contrario, allora tutto vi sarà più chiaro. Ma state in guardia, perché esistono luoghi che non hanno un loro speculare! Dei Cacciatori Fantasma potrete fidarvi. Proprio nel cuore del meccanismo dovrete andare"

VideoVedi un tavolo con inciso il numero "2". Poi, vedi una stanza ottagonale, con una sfera di cristallo al centro. Infine, proprio in questa stanza, vedi l'orologio che hai visto nel messaggio iniziale. Sul pavimento, vedi dei meccanismi muoversi. Di colpo, luci ed ombre si invertono e ti sembra di essere in un'altra stanza, ma hai capito che in realtà è la stessa. Segui delle tracce, che prima non potevi vedere... ma non sai dove ti conducono. Hai paura. Puoi perderti per sempre.

Ottavo Passo

Spoiler

Audio"Ottavo Passo. Ed infine, il più alto segreto sta quasi per esser svelato! Ecco, anche la casata reale di colpe è macchiata! La Fiamma Argentea... ! Nelle fondamenta del Castello di Labona! Dove tutto iniziò! Dove tutto avrà fine! Il diario finalmente si apre! La Rosa Nera risorge! Il sangue innocente che fu versato è ora ripagato. Ecco, la tana del Nemico! Eccolo, l'oscurità che avanza! No! Ti prego... ! Nooooo!!!"

VideoAll'inizio, vedi un tavolo in stile regale, con sopra inciso il numero "1". Poi, le scene che vedi sono come guardare attraverso un caleidoscopio. Vedi le fondamenta del Castello di Labona. Vedi quella che sembra una enorme coppa di un grigio scurissimo, con una enorme fiamma bianco-azzurra, praticamente argentea, che arde al centro. Vedi la mappa del mondo incisa su un muro. Poi vedi altri simboli incomprensibili sui muri. Vedi una stanza accanto a te, dove ti sembra di scorgere un gigantesco cristallo. Immagini confuse. Poi, vedi che hai in mano un diario, lo stai finalmente aprendo. Ma l'oscurità inizia ad avvicinarsi. Hai terrore assoluto. Puoi morire. No... molto peggio.

Visione Mostro (ipotetico nono passo?)

Spoiler

Vedete l'orologio che fa l'ultimo rintocco. Le lancette sono tornate alle 12:30 (o le 00:30). Ma il punto di osservazione si sposta e sembra che attraversi una membrana simile ad uno specchio. L'orologio era riflesso. Sentite una sensazione di terrore assoluto. L'oscurità inizia a prendere forma. Per un attimo, vedete distintamente una creatura orribile ed immensa.

Visione Finale (ipotetico decimo passo?)

Spoiler

La visione cambia un attimo prima che la creatura possa divorarvi. Vedete un cielo rosso. Siete in cima ad un alto monte rosso, che cade giù a precipizio. Giù, c'è Labona, distrutta, in fiamme, così come tutto il resto del mondo. Accanto a voi, c'è una presenza, un ragazzo giovane, ma vedete solo delle vesti bianche e nere. Non riuscite ad identificarlo oltre. Lui si alza in piedi, alza le braccia e dice una sola parola: "Zero". Le lancette dell'orologio si muovono in verso anti-orario, per poi chiudersi a 00:00 (o forse 12:00). Luci ed ombre si invertono. Rivedete l'intero messaggio della ragazza-fantasma al contrario, ad una velocità altissima. 


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Elenco PNG Importanti

Famiglia Porpur

  • Marianne (madre): ha avuto una relazione con Ludwig dopo la scomparsa di Johanna; alta e snella, carnagione olivastra chiara, con occhi celesti e capelli neri
  • Robert (padre): morto di malattia
  • Johanna (sorella maggiore): amata di Ludwig, scomparsa, la ragazza fantasma bloccata nel rituale necromantico nella camera di Ludwig; carnagione scura, gli occhi chiarissimi e i capelli biondi
  • Anna (sorella minore): scomparsa anche lei, ha lasciato una lettera per Ludwig, le era stato affidato il diario di Ada Blackrose; carnagione chiara, i capelli neri e gli occhi di un verde scuro molto profondo, iscritta all'accademia sotto falso nome, le spettava un posto al tavolo numero 8.

Professori e membri dell'Accademia
 

  • Kriovar Deeproots: mezz'elfo, assistente di addestramento marziale, vecchia conoscenza di Bernard e contatto con Lust
  • Alzanoth Kingsblood: umano, Rettore dell'Accademia, nonché il Sommo Chierico del Tempio della Vera Luce, Supremo Reggente della Razza Umana; membro della famiglia reale Kingsblood; innaturalmente anziano
  • Rebecca "Becca" Primstone: umana, parte del personale accademico, lavora in Biblioteca
  • Lian Shadowsun: Professore di Swordsage ed Arcieri, grande amico del padre di Llionas
  • Wilhelm Horst: Professore di Divinazione, Famiglia Horst legata al Tavolo numero 4
  • Federick Ghostdreams: Professore di Illusione, potrebbe conoscere Mathias
  • Kuro Nightmantle: Professore di "Necromanzia" (in realtà Difesa dalle Arti Necromantiche)
  • Erynor Blackblade: elfo della notte ma non-Drow, professore di tecniche con la spada (Warblade, Eternal Blade)
  • Thareon Ironhand: Professore di Addestramento Marziale per Crusaders, Alto Templare della Vera Luce, forgiato.
  • Adele Holyright: Templare della Vera Luce, assistente in addestramenti marziale per paladini e chierici.

Personaggi Vari

  • Ludwig Seraphicus: amava Johanna Porpur, amico di Marcus, ha avuto una relazione con Marianne Porpur dopo la scomparsa di Johanna, originario di Shakar, i padri di Ludwig e Johanna ed Anna parevano conoscersi. E' partito per una spedizione nell'anno 560 che poi è stata data per dispersa. E' legato alla famiglia Porpur e forse ad Ada, ma non conosce bene il gruppo di amici del tavolo numero 7.
  • Marcus "Steelwind" Emeraldream: amico di Ludwig, pare averlo salvato, Ludwig gli ha chiesto un favore. E' partito per una spedizione nell'anno 560 che poi è stata data per dispersa.
  • Mathias "Coldbreeze" Frost: ragazzo originario di Shakar, conosce e s'innamora di Priscilla. Andato con Priscilla nel regno degli elfi.
  • Priscilla Nightblade: la ragazza dalla pelle gelida, abile divinatrice, forse con doni profetici. Legata al terzo passo, al tavolo numero 6 ed all'aula L-17. Andata con Mathias nel regno degli elfi.
  • Ada Blackrose: colei che ha scritto il diario sigillato dagli otto frammenti
  • Lust: membro della Tetra Via che si è messo in contatto con Bernard per cercare di portarlo su quella strada, esperta seduttrice e manipolatrice di uomini con conoscenze mediche
  • Arthemis Cavendish: padre di Llionas
  • Sir Abel Baeron Flaubert: pecora nera della famiglia Flaubert, sposa Johanna e la sevizia fino ad ucciderla, persona crudele, muore per una maledizione scagliata da Johanna in punto di morte
  • Melissanda Vernilet (con bambola Dorothy): custode dell'aula L-17, allieva di Federick Ghostdreams.
  • Elariel Greenleafstudentessa elfa del primo anno, Magia della natura.
  • Maximus Gilius Flaubert: studente dell'accademia, ha introdotto Mathias al resto del gruppo del tavolo numero 7. Si trova a Rivermet, a Nord di Labona, per lavorare alla grande diga.
  • Pavel Strongarm: cugino di Hanry, fidanzato di Ada per via di accordo tra le famiglie.
  • Hanry Strongarm: cugino di Pavel
  • Hadamard William Taskerhill: Capotavola del Tavolo numero 7.
  • Wilhelmina Fireseed: ragazza di Hadamard.
  • Droy Richardson: studente dell'accademia, spadaccino.
  • Finneas Darkgate: studente innamorato di Ada, dopo la morte della ragazza è sparito. Nella stanza L-20 abbiamo visto uno spirito o un ricordo?

Famiglie e Tavoli Mensa

Relativi all'AD 563.

  • Tavolo 8: Longrider
  • Tavolo 7: Taskerhill
  • Tavolo 6: Nightshaper
  • Tavolo 5: Lancaster
  • Tavolo 4: Horst
  • Tavolo 3: Mayer
  • Tavolo 2: Rothschild
  • Tavolo 1: Kingsblood
Modificato da Black Lotus
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Oggetti importanti
 

  • Diario di Ada Blackrose: servono otto frammenti per aprirlo, ne abbiamo recuperati 5
  • Orologio con ingranaggi scoperti: parte della visione mandataci da Johanna
  • Pugnale necromantico: pugnale che trafiggeva il cuore preservato di Johanna mantenendola imprigionata
  • Libro sulle Spedizioni Oscure: in possesso di Lust, potrebbe essere connesso alle ricerche del padre di Llionas
  • Tetraedro arcano di Lust: uno strano oggetto magico, usato per identificare i membri della Tetra Via
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Aule e Luoghi associati agli Otto Passi

  • Villa Porpur: legata al primo passo; non fa riferimento a tavoli numerati, tavolo numero 8.
  • Tutti i passi sono legati ad un tavolo, procedendo semplicemente in ordine inverso: primo passo (tavolo numero 8), secondo passo (tavolo numero 7), e così via.
  • Aula L-12: aula studio libera legata al secondo passo. Contiene regolamento di un gioco di carte.
  • Aula L-16: aula studio disponibile su prenotazione legata al secondo passo ed al tavolo numero 7.
  • Aula L-20: aula riservata ad allenamenti individuali, sigillata magicamente. Legata al terzo passo ed al tavolo numero 6.
  • Aula ???: laboratorio di alchimia sotterraneo dell'Accademia. Passaggio segreto. Legata al quarto passo non fa riferimento a tavoli numerati ma parla di 5 scatti di un sigillo per aprire una porta.
  • Mausoleo della famiglia Horst (a capo del Tavolo della Luce): nel cimitero di Labona; quinto passo, tavolo numero 4.
  • Stanza segreta ???: nella villa dei discendenti dei capotavola tavolo numero 3. Legata al sesto passo.
  • Aula L-17: aula riservata agli studenti del tavolo mensa 6 "Tavolo della notte"; legata al settimo passo ed al tavolo numero 2; visione riguardante Mathias e Priscilla. Stanza divisa in 8 sezioni più una centrale: ogni sezione rappresenta una scuola di magia, un macro-gruppo di attività umane interconnesse; mentre il centro rappresenta l'equilibrio.
Spoiler

L-17: The Art of Divination
Dopo circa 10 minuti, arrivarono all'aula L-17, l'aula per gli esercizi di divinazione. Priscilla sfiorò la maniglia e subito la serratura arcana scomparve. Poi, voltandosi leggermente, fece un cenno a Mathias di entrare con lei. Entrambi entrarono e, quando Priscilla richiuse la porta alle loro spalle, la serratura arcana si formò nuovamente. L'aula L-17 era molto particolare. Era divisa in otto parti, come se fossero otto pezzi di otto stanze diverse uniti assieme in uno schema ottagonale, che però, nell'insieme, risultava stranamente equilibrato. Mathias notò che l'arredamento sembrava rispecchiare otto sfaccettature diverse della società umana, o forse del mondo, con forte significato simbolico.

Settori 1 e 2
Il primo settore dell'aula L-17, quello da cui erano entrati, era fatto di pietra grigia scura, levigata al punto da darle una lucentezza marmorea, ricordava le mura che circondavano Labona. Un tappeto rosso era steso per terra, mentre ai lati della porta erano appese due pregiatissime torce dorate, che emanavano una luce magica priva di calore. La porta d'ingresso stessa era decorata, dal lato interno, con varie rifiniture in legno pregiato. Mathias capì che quel settore, il primo, doveva rappresentare la regalità. Su ogni lato della porta d'ingresso, vi era un appendiabiti (4 da un lato, 4 dall'altro) e, simmetricamente, una scarpiera in mogano. Il settore immediatamente alla sua destra, il secondo, aveva un pavimento liscio, color rame. Mathias notò che sembrava di poter intravedere degli ingranaggi al di sotto, come se il pavimento fosse solo una lastra che copriva un complesso marchingegno meccanico. Sul muro, vi era un particolare orologio a pendolo, con peso e contrappeso, ma le cui parti meccaniche, anziché essere celate alla vista come di norma, erano invece esposte, un particolare alquanto inusuale. L'orologio segnava le 14:12. Al confine tra il primo ed il secondo settore, vi era un'armatura completa, in piedi, ben agganciata al muro, con una spada cerimoniale infoderata.

Settori 3 e 4
Il terzo settore aveva un pavimento liscio di un materiale duro dal colore violaceo, ma mutevole. Mathias notò che vi erano delle venature di un rosso scuro nel pavimento e che esse, a seconda di come lo si guardava, sembravano intrecciarsi e formare dei simboli arcani, per poi scomparire un attimo dopo. Su una mensola in legno, vi erano piccoli contenitori di vetro, con varie erbe ed altre sostanze alchemiche, dei gessetti colorati e dei rotoli di pergamena. Il quarto settore era di marmo bianco, con due semi-colonne (colonne incassate al muro, sporgenti solo per metà) a delimitarne il confine lato muro. Le colonne erano lisce, in stile tuscanico, decorate solo con anelli dorati alla base ed all'attaccatura tra fusto e capitello. Un piccolo altarino, in legno ricoperto da una tovaglia bianca ricamata, era situato tra le due colonne. Su di esse, vi era un libro religioso poggiato su un leggio, due fialette d'acqua, un tovagliolo bianco ed un'ampolla di cristallo, vuota.

Settori 5 e 6
Il quinto settore era di un azzurro deciso, accompagnato dal bianco, e dava l'impressione di qualcosa di immobile ed immutabile. Il pavimento era in ceramica pregiata, mentre l'arredamento era sobrio, spoglio di qualsivoglia decorazione, eccezion fatta per due mensole di pietra, la prima con sopra dei mattoncini di diversi materiali: legno, ghisa, tufo, travertino, granito, marmo, rame, bronzo, ferro ed acciaio; la seconda mensola con sopra dei minerali: azzurrite, bauxite, crisoberillo, ematite, malachite, ortoclasio, pirite e quarzo. Il sesto settore aveva un pavimento di marmo nero con venature più chiare, molto elegante, e presentava una teca con diverse fiale alchemiche sul ripiano centrale, varie argenterie nel ripiano superiore, tra cui un pregiato set di coltelli, ed infine, nel ripiano inferiore, aghi, spilli, gomitoli di cotone di vari colori, seta, tovaglioli eleganti ed una miniatura di un telaio. Una piccola biblioteca era posta al confine tra i settori 6 e 3, contenente diversi tomi di occultismo, magia ed arti divinatorie. Tra la biblioteca ed il mobile con l'argenteria, vi era una sedia, in stile antico, con sopra una bambola di pezza, ed accanto un porta-ombrelli, vuoto.

Settori 7 e 8
Il settimo settore era di un blu intenso, sembrava che il pavimento raffigurasse le grandi onde dell'oceano, dava l'impressione di un qualcosa di fluido, dinamico, lasciando spazio all'immaginazione. Al confine con l'ultimo settore, vi era una piccola fontanella a muro, con diverse fialette di profumo accanto, mentre l'acqua usciva dalla bocca di un leone. Su una mensola, più in alto, vi era un tubo di vetro con dentro una miniatura di una imbarcazione, molto dettagliata. L'ottavo settore aveva un pavimento di tatami. L'acqua della fontanella era convogliata in un Sozu, una canna cilindrica di bambù in parte cava, in parte piena ed appesantita all'estremità. Quando si riempiva, la canna di bambù si abbassava, riversando l'acqua in un laghetto, per poi risollevarsi, toccando con l'estremità pesante una pietra ed emettendo un suono caratteristico. Il piccolo laghetto era circondato da canne di bambù, con qualche piccola piantina, e vi erano pietre bianche e nere sul fondo. Sul lato del muro, vi era una porta-finestra, ampia e luminosa, che dava su un giardino interno dell'Accademia, con cespugli fioriti e farfalle. Sui lati della finestra, vi erano due lunghe lance verticali, agganciate al muro da ferrei ganci e circondate da edere, che affondava le sue radici nel laghetto e si sporgeva verso la finestra, formando un arco, che era stato arricchito da fiori. All'angolo, vi era un piccolo ripiano in legno, con le seguenti miniature: un cesto di vimini intrecciato, un aratro, arco, faretra con frecce, zappe ed un falcetto.

Centro
Infine, al centro esatto della stanza, vi era una piccola pedana in legno, con sopra un cuscino rosso ed una sfera di cristallo. La sfera era semi-trasparente, ma i colori di quella stanza si riflettevano sulla sua superficie, creando un peculiare effetto caleidoscopico. Attorno, vi erano otto tappeti con otto cuscini rossi per sedersi, uno per ciascun settore. Priscilla si tolse la sua lunga tunica nera, appendendola all'appendiabiti alla sua destra, per poi togliersi le scarpe, riponendole nella scarpiera alla sua destra, ed invitò Mathias a fare altrettanto, indicandogli il lato simmetrico della stanza. Mathias rimase colpito dalla candida pelle della ragazza, ne percepì il freddo glaciale sulla propria pelle. "Giovane di Shakar... avere dei dubbi su di me è normale. Ma l'esito di una buona divinazione dipende sì dal divinatore, ma in parte anche dal cliente, quindi da te. Anziché indugiare se io sia una brava divinatrice o meno, ti invito a mantenere la concentrazione..." asserì Priscilla, invitando Mathias a sgombrare la mente da pensieri superflui. "La chiarezza mentale è il punto di partenza di ogni buona divinazione. Il richiamo della Voce diventa ogni attimo più debole... se questa seduta non andrà a buon fine, sarà molto più difficile, forse impossibile, riprovare in futuro. Quindi, ti prego di lasciar da parte i tuoi affanni, concentrati solo sul qui e ora" lo ammonì pacatamente la giovane Nightblade. Lasciò un minuto di silenzio a Mathias per riordinare i suoi pensieri. "Adesso, una sedia devi scegliere. Ma fai attenzione: non scegliere semplicemente in base al settore che più ti rispecchia. Scegli invece quello a cui affideresti il tuo cuore. Potrebbe darsi che le due cose coincidano, ovviamente, ma ho tenuto a sottolineare questo dettaglio" concluse, attendendo la risposta di Mathias.

Mathias
La camminata per arrivare all'aula fu relativamente breve e priva di incontri non voluti, una fortuna visto che voleva iniziare il prima possibile affamato dalla sua curiosità.
Entrò in quella stanza ottagonale divisa in vari settori e dedusse subito che ognuno di esso aveva un significato simbolico. Si tolse le scarpe come fece la pallida fanciulla posandole nella scarpiera di mogano alla sua sinistra. Osservò la ragazza spogliarsi della veste mettendo maggiormente a risalto il suo corpo attraente, non potè far a meno di osservare il seno poco velato dalla grande scollatura ma distolse quasi subito lo sguardo tornando a osservare la vasta stanza. Ascoltò le parole della divinatrice non avendo dubbi delle sua abilità e si fermò ad analizzare velocemente i vari settori per poter decidere in quale tra essi sedersi.
Iniziò dal settore in cui si trovava che gli ricordò subito le mura di Labona, era tutto molto pregiato e il rosso tappeto di morbido tessuto gli fece pensare subito alla regalità. Non si sentiva a suo agio in quel ambiente perciò alzò la testa verso il settore più vicino a lui, si soffermò poco nell'osservazione di quel settore che identificò subito come la rappresentazione della religione, lo riconobbe per via della presenza dell'altare con sopra il sacro testo su un leggio e vari strumenti utilizzati durante le cerimonie religiose. Il suo sguardo passò oltre quella bianca porzione e fu catturato dall'area 5.
A piedi scalzi si avvicinò con passo deciso verso quel settore bianco e azzurro con solo due mensole robuste. Afferrò alcuni dei piccoli oggetti esposti sul primo ripiano e li osservò con attenzione riconoscendo facilmente i vari materiali, poi passò alla mensola successiva e notò subito una nera pietra con piccole sfumature cremisi come se fosse sporca di sangue, era l'ematite, ne aveva letto le caratteristiche per caso su qualche libro e l'ammirò per la prima volta di persona. Dopo averla posata, osservò le altre pietre dai differenti colori e capì che si trattassero di minerali. Quel settore lo faceva sentire come un ricercatore nel freddo sottosuolo intento a scoprire nuovi materiali utilizzabili in diversi campi dell'artigianato, dell'alchimia e della magia. Non sapeva bene cosa rappresentasse quel settore, ma per lui rappresentava le caverne e le grotte.
Penso proprio che questo sarebbe un perfetto posto per un nano. Pensò dentro di se.
Andò avanti mettendo piede nel settimo settore che lo fece sentire come se stesse camminando sull'oceano, chiuse gli occhi e ispirò forte come se potesse catturare nei suoi polmoni l'aria di mare, sentiva l'acqua scorrere dalla fontanella e pensò alla sua città di porto sentendosi rilassato come se stesse a casa sua. Quel settore gli sembrò rappresentare il mare, i viaggi in barca, i pescatori e infine la sua Shakar.
Qui mi sento proprio a mio agio, sarà questo la mia scelta finale? Però.. osservando quel modellino di una nave non mi sento poi così tanto sicuro come scelta, infondo mio padre è morto proprio per una stupida nave.
Come se avesse viaggiato realmente in mare, attraversò la zona arrivando al settore opposto all'ingresso.
Appoggiò i piedi su quel morbido pavimento. Guardò tutto ciò che vi era presente immergendosi nella libertà della natura e nella vita quotidiana dei contadini, riconobbe gli strumenti utilizzati per lavorare la terra e per cacciare gli animali, accarezzò la piuma della freccia e si immaginò in una foresta a procurarsi del cibo per la sopravvivenza della sua famiglia. Aveva osservato poco più della metà di stanza e si girò verso le ultime tre aree restanti. Si avvicinò alla più vicina che conteneva un elegantissimo pavimento nero e una grande teca, la prima cosa che notò contenere furono i pregiati coltelli, lucidi e di diverse forme, poi notò tutto il restante materiale esposto non capendo come potesse essere utilizzato, fece qualche passo verso la sedia pregiata e prese in mano la bambola di pezza pensando istintivamente a Lady Doll, la misteriosa ragazza incontrata il giorno prima. Non riuscì a scoprire il vero significato di quel settore perciò per lui rappresentò il mistero e si sentì come magneticamente attratto da ciò.
Umh.. mi sento come tentato nel sedermi qui, sono sempre stato attratto dal mistero, dalle lame e dal nero, ma affiderei davvero il mio cuore al mistero? Forse questo è solo il settore che più mi rispecchia.
Proseguì verso il terzo che aveva un pavimento molto particolare in grado di generare effetti ottici diversi in base a come si guardava e da dove, ogni tanto gli sembrò di vedere dei simboli arcani su esso e analizzando i materiali esposti sulla semplice mensola di legno associò quella zona collegata alla magia e all'arcano.
Camminò verso l'ultimo settore, posò i nudi piedi sul freddo pavimento dalle sembianze di metallico rame, ma fu evidente che non potesse trattarsi di rame in quanto riusciva a intravedere un insieme di meccanismi formato da tanti ingranaggi. Alzò lo sguardo e ammirò il bellissimo pendolo dai meccanismi esposti, si soffermò a guardare i vari collegamenti degli ingranaggi dovuti a ogni movimento del pendolo e lesse l'ora, visto che aveva appena finito di analizzare la stanza quell'ora sarebbe quasi corrisposta all'ora di inizio. Quell'ultimo settore rappresentava per lui la tecnologia e il progresso, poiché grazie a meccanismi sempre più complessi erano sempre più gli strumenti meccanici realizzati.
Si girò verso Priscilla che fino a quel momento aveva totalmente ignorato come se fosse solo in quella stanza.
"Scusami se ti ho fatto attendere, ho deciso."
Guardando verso la luminosa porta a vetro, superò il settore 3 senza indugio osservando l'armonia di quel ambiente infondo alla stanza, mise piede nel settore dal nero pavimento che secondo lui più lo rispecchiava, ma non rallentò. Fu davvero una scelta strana in un primo momento, aveva da sempre seguito l'oscurità e le ombre ma in quella stanza, l'unico posto in cui si sentiva davvero in grado di affidarne il cuore era proprio il settore più luminoso, perciò si sedette convinto della propria scelta nel settore 8, immerso nella freschezza della natura ma al tempo stesso colpito dalla calda luce.
In fondo più è forte la luce, più è nera l'ombra.
"Sono pronto, possiamo iniziare."

  • Fondamenta del Castello di Labona: associate a ottavo passo e tavolo numero 1.

 

NOTE

-Ogni tavolo ha un capotavola (tavoli mensa), è uno studente figlio di una famiglia nobile. Attorno al capotavola, siedono figli di famiglie con buoni legami con la famiglia principale. 

-Il fatto che molte associazioni facciano riferimento a studenti che sono anche "capotavola" è più una coincidenza che altro.

-Ci sono associazioni non-strutturate (gruppi di studenti senza vera e propria organizzazione) e associazioni strutturate (con regolamenti, codici di condotta, gerarchia, aula prenotata, danno benefici accademici e non).

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Timeline degli Eventi

AD 559: Morte di Ada Blackrose.

Immatricolazioni

Spoiler

AD 558: Ada Blackrose, Finneas Darkgate, M. Gilius Flaubert, Priscilla Nightblade

AD 559: Wilhelmina FireseedHadamard W. Taskerhill, Ludwig Seraphicus, Anna Porpur

AD 560: Mathias Frost, Cedric Von Mayer

Lauree

Spoiler

AD 563: Finneas DarkgateM. Gilius Flaubert

 

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