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Sezione II - Capitolo 1


Pippomaster92

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Harumori "Akai" Ashikaga

@Plettro

Spoiler

Continuo a dimenticare che senza una gerarchia definita siamo tutti sullo stesso piano.

...ma dai, chi ci vuole credere? Io e Galyia abbiamo la stessa dignità? A questo punto perché non anche Kho Ghan, quel povero ibrido con addosso più terra che vestiti? Se faceva tutto parte di un grande piano, proprio non riesco a comprendere; avrò forse sbagliato a giudicare i miei superiori? La sola motivazione che mi spinge ad aiutare l'uomo che ho davanti è la promessa di ordine quando tutto questo sarà finito - e che ci sia un solo uomo al comando, ancora meglio. La democrazia è lenta, inefficace. Affidare le nostre vite a un uomo forte è quello che ci serve, e spero davvero che Clarke-sama ne sia in grado.

Tutto questo è quello che penso mentre lo fisso con aria dubbiosa senza proferire parola.

Riesco? Riesco davvero a essere leale e dare la mia vita per una vaga promessa di ordine mentre ci crogioliamo nel caos più assoluto? Mentre lasciamo i morti senza riposo, facciamo patti con spiriti inquieti e lottiamo contro un nemico invisibile?

"Sì, signore." mi inchino profondamente "La mia anima vi appartiene." normalmente non lo farei, ma alzo leggermente lo sguardo, fissandolo negli occhi "Fatene buon uso." Potrebbe sembrare una minaccia, ma in realtà è un consiglio. Per il suo bene, e per quello di tutta la colonia, dovrebbe prendere la questione della gerarchia più seriamente. Prima che qualcuno si faccia male.

@Galyia

Spoiler

Le parole del contadinucolo mi fanno sorridere. Me lo immagino nella sua piccola risaia a officiare matrimoni tra i popolani, di qualunque paese egli fosse prima di partire. Di sicuro non giapponese, ma provo a usare la mia lingua madre ugualmente per rispondergli: "Shinto o mamoru." e cerco di ripeterlo in cinese, per scrupolo: "Seguo la via del divino." 

Vedere Kho Ghan che prova ad attaccare Shen mi fa salire l'adrenalina alle stelle; per un momento piazzo una mano sull'elsa della katana, i cui led cambiano immediatamente da rossi a verdi. Se non avessi l'autocontrollo di chiedermi cosa sta succedendo, sarei già partito a razzo verso di lui: ma il modo in cui combatte è chiaramente una provocazione di Shen. Ronin che non è altro. Lo guardo con sguardo di rimprovero: se succede qualcosa o qualcuno dei due si fa male, gliene dirò quattro!

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Aaron Clarke

@Bellerofonte

Spoiler

 Appena il ragazzo mi guarda negli occhi una volta inchinatosi, capisco che non potrò permettermi di fallire come comandante: Ashikaga sarà guidato dalle motivazioni più giuste, ma sento che la sua prematura fiducia nei miei confronti sta cominciando a cedere... Se voglio mantenere la sua fedeltà potrei dover essere più severo in futuro.
Molto bene. mi limito a rispondere, allontanandomi da lui. 

Bene, siamo pronti a partire, allora? chiedo ai partecipanti della spedizione Le regole per questa spedizione sono semplici: spostarsi in fila indiana, tenere sempre gli occhi aperti, cercare di non fare rumori non necessari ma, soprattutto, tenere d'occhio il nostro ospite. In caso questi si mettesse a correre senza alcuna minaccia apparente o senza rispondere ai nostri richiami sarà necessario catturarlo o, in casi estremi, ucciderlo. spiego molto chiaramente senza però degnarlo di uno sguardo Se fugge alla prima occasione, potrebbe voler significare che i Kho non siano questo popolo di "buoni selvaggi" come potremmo immaginare. Anche se non credo che il ragazzo ci abbia mentito, voglio che non vi facciate remore a fare quello che sarà necessario. dico severamente Una volta arrivati al villaggio, le regole da seguire sono semplici: non separarsi per nessuna ragione e scegliere un portavoce, il nostro obbiettivo sarà quello di convincerli a schierarsi alla nostra causa. Mentre il nostro portavoce tratterà con i nativi, voglio che tutti gli altri stiano in guardia e mi tengano al corrente di qualsiasi cosa sospetta. Siate riservati e non lasciateli avvicinare per quanto possibile: ovviamente se queste persone si riveleranno una dozzina di donne, bambini ed anziani potremo stare più tranquilli... Ma non si sa mai. Domande? 

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Sarah "Mac" McKinnon

E chi lo dice? Anche tra poche centinaia di persone uno sceriffo puó servire...e poi abbiamo anche gli indiani... Rispondo a Friedrich, prima di mettermi al lavoro per migliorare il Drone.

Ci vuole un po' di tempo ma, alla fine, la spedizione sembra pronta a partire. Come una mamma apprensiva chiedo Avete preparato delle armi per il viaggio? E, magari, dei doni? Gli piace il nostro metallo, no?

In fondo non ci si presenta a mani vuote quando si va a conoscere gente, no? E di pezzi di metallo ne abbiamo decisamente parecchi qui.

Ad ogni modo aggiungo piú seriamente Avete il proiettore ed il controller per il Drone, giusto? Noi vi seguiremo da qui controllando la vostra strada sia libera, per lo meno fin quando non raggiungeremo il limite del controllo remoto...dopo dovrete installare un ripetitore.

Nel frattempo, mentre si preparano, io cominceró a lavorare al carrello da riparare. In fondo, se tengo qui tutti i pezzi che mi servono, potró anche tenere sott'occhio l'esplorazione, in caso ci sia bisogno di me.

@Master:

Spoiler

Sarah inizia a lavorare al carrello per poter installare poi i pannelli. Lascia che a seguire l'avanzare del gruppo siano altri per ora, ma si avvicinerà quando gli esploratori saranno vicini agli indigeni per fare alcune scansioni.

O quando finiranno nei guai.

 

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Friedrich Seidel

Sorrido al commento di Sarah: come speravo, la ragazza è riuscita (forse inconsapevolmente?) a togliere un po' della pesantezza che mi opprimeva. E non ha tutti i torti. Se riusciremo a trovare della gente pacifica potrebbe servire un tutore della legge. Anche se, al momento, non abbiamo una legge da fare rispettare.

La spiegazione del ragazzo mi lascia leggermente deluso: speravo che fosse qualcosa di utile, non certo un qualche rito religioso. Faccio però un cenno di ringraziamento al ragazzo, ascoltando le premure del generale e della "sacerdotessa rossa", sorridendo lievemente quando sento le raccomandazioni di Sarah. Non credo che proverà a fuggire: ne ha avuto abbondantemente l'occasione. Ma ha ragione ad essere prudente, generale. Dico all'uomo, aggiungendo In caso si rivelino pacifici, pensavo di cercare di girare per il villaggio per cercare di comprenderli meglio e capire qualcosa in più su Kepler. E penso di poterlo fare anche senza dover parlare. 

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Infine vi preparate a partire. 
La spedizione ha con sé il necessario: il ripetitore da piazzare, Kho per accompagnarvi, una cassetta trasportabile con all'interno alcune parti che avete recuperato in questi giorni... le meno utili e recuperabili. Ma ottime da usare come "perline di vetro" per eventuali doni o scambi. 

Ad occuparsi del drone che seguirà la comitiva c'è Magnus, mentre Sarah si occupa del sistema a-grav per montare il benedetto pannello solare. Aiutata da Wyke, che almeno questo genere di lavori al chiuso può farli. Rommo e Bao restano a fare la guardia. 

Spedizione (tutti tranne Sarah, in collegamento diretto via drone)

Spoiler

Kho sembra ben lieto di poter nuovamente emergere dal vostro "mondo sotterraneo" e tornare alla sua abituale giungla di sempre. 
Non appena siete fuori si mette a farvi da guida, attento e cauto. Galyia lo segue con altrettanta cautela, l'arma pronta a difenderlo da eventuali assalti. 

Dopo qualche minuto il ragazzo ritrova l'orientamento e comincia a camminare dritto come un fuso, deviando giusto quel minimo necessario ad evitare gli alberi. Non c'è strada, né pista di animali, ma un folto sottobosco alieno pieno di piante terrestri e kepleriane, strane creature che fuggono alla vostra vista. Alcuni animali grandi come cani di media taglia vi osservano con curiosità, bestie simili a sfere pelose con cinque tentacoli e altrettanti grandi occhi: c'è una mezza intelligenza nei loro movimenti, come quella delle estinte scimmie arboricole di Terra.
"Non fate caso a loro, se gli date da mangiare non se ne vanno più. Ma non sono carnivore, non ci danno problemi" vi spiega Kho.

Qui e là la giungla vi offre visioni di impareggiabile bellezza: massicci cluster floreali che emergono dai tronchi delle piante kepleriane; luoghi dove la vita terrestre e quella locale sembrano essersi fuse in un'unico organismo vegetale; nugoli di "insetti" dalle molte ali che brillano nella penombra del sottobosco. 

Ad un'ora e mezza dalla partenza Kho si ferma "Siamo a metà strada. Ci possiamo riposare un po', e mangiare" indica una serie di grosse bacche iridescenti che crescono dal tronco di un arbusto. Ecco un'altra caratteristica particolare: oltre alle creature con cinque arti, ci sono questi vegetali dalle foglie carnose che hanno fiori e frutti sul tronco, e non sui rami. Kho prende una di queste bacche e se la caccia in bocca sgranocchiandone quindi il guscio duro e sputandolo poco dopo "Buona, vedete?"

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 30 agosto. 
  • Userò gli spoiler per la spedizione per una questione puramente organizzativa: c'è meno disordine. 

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

Essere su un altro pianeta non m'impedirà di abbandonare la vecchia abitudine di viaggiare leggero. Prendo solo una casacca di servizio, di quelle che ho trovato quando cercavo qualcosa con la quale coprire Sarah-sama al nostro risveglio. La arrotolo a formarne un cilindro e uso la cintura per tenerla stretta e agganciata alla fibbia posteriore dei miei pantaloni.

I cosi-a-cinque-zampe mi danno fastidio. Le creature di questo pianeta mancano della simmetria terrestre, e provo un naturale rigetto anche verso le creature innocue.

Mi tengo a stretto contatto con Kho Ghan. Ne osservo i movimenti, la confidenza con la quale si muove attraverso questi alberi. Se corre come combatte, anche se fugge non dovrebbe essere difficile riportarlo indietro; ma proteggerlo è un altro paio di maniche. Ho dato la mia parola che non gli sarebbe successo niente, e ora lo guardo mentre mangia robaccia presa a caso dagli alberi e già me lo immagino agonizzante. Lo so, saremmo noi a dover imparare da lui, ma un primitivo del genere...

Mi giro verso Galyia, guardandola come per chiederle il permesso di mangiare. Lei saprà se è buono o no, sbaglio? Intanto approfitto della pausa per avvicinarmi a Friedrich-san: "Chiedigli se ci sono altri Zhen-yu nelle vicinanze." mi viene in mente un cocomero, non so perché.

Modificato da Bellerofonte
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Magnus Mao-Yu Musk

Il lavoro di ricerca e revisione dei sistemi di Eshu mi assorbe totalmente.
Mi immergo nei complessi meandri dell'intelligenza artificiale osservando schemi, lanciando diagnostiche e ripristinando collegamenti e parti di codice che trovo rotte o incomplete.

L'impresa è sicuramente titanica e ci vorrà sicuramente molto tempo, ma se mai comincio mai finirò. Così continuo interrompendomi solo il tempo necessario per mangiare e dormire, praticamente isolandomi fino a che il gruppo non è pronto per la partenza.

Visto che mi occuperò di pilotare e tenere d'occhio il gruppo con il drone, faccio una specie di telecronaca per Sarah e gli altri che sono rimasti alla base, rendendoli partecipi di quanto accade.

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Shen Yun-Chow

"Come fai a tenere conto del tempo che passa? La luce non sfugge tanto velocemente, con tutte questa lunga sequenza diurna...", chiedo a Kho Ghan, prima di raccogliere uno degli strani frutti alieni. 

Spero di aver posto la domanda in una maniera che il traduttore riesca a rendere comprensibile. 

"Si mangia tutto, di questo?", aggiungo poi, accingendomi ad addentare il mio primo pasto kepleriano.

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Aaron Clarke

Siamo sicuri di poterne mangiare? In fondo hanno un DNA diverso dal nostro... Magari c'è un qualche batterio o simili... dico voltandomi verso Galya, sebbene non mi stia rivolgendo direttamente a lei.
Dato che pare che tutti si stiano rilassando, decido di concederci qualche minuto di riposo... Finalmente mi siedo ai piedi dell'albero da cui alcuni già stanno pasteggiando, non è il posto più comodo, ma dopo un'ora di camminata nella giungla non posso certo lamentarmi.
Tuttavia tengo il fucile sotto braccio, gli occhi fissi sugli alberi davanti a me... E sopra la mia testa: non vorrei certo che un qualche animale Kepleriano mi tendesse un'agguato dall'alto.
Mi raccomando, state in guardia, 5 minuti di riposo e poi si ricomincia. dico agli altri, utilizzando però il traduttore per assicurarmi che mi senta pure Kho Gahn.

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Friedrich Seidel

Partiamo infine per la nostra spedizione, camminando con sicurezza in mezzo a del sottobosco. È chiaro che i Kho non frequentano questa zona, a meno che non facciano attenzione a non lasciare alcun segno. Gli animali, per quanto strani, non sembrano essere feroci, almeno stando alle parole della nostra guida. Gli lancio comunque degli sguardi circospetti: non mi fido particolarmente della fauna locale. La flora, in compenso, è straordinaria: su Marte non ho mai visto nulla di simile, neanche nei giardini privati dei ricchi corporativi. Non c'è male come nuova casa. Kho Ghan ci fa cenno di fermarci dopo solamente un'ora e mezza, asserendo che siamo vicini: i Kho devono essere gli uomini vicini ai fuochi che hanno visto le mie nanomacchine. Guardo circospetto la bacca che ci indica il ragazzo, tenendola stretta in mano per qualche secondo. Galyia, Magnus, potreste analizzarle senza farvi vedere dal ragazzo? Se dobbiamo conquistarci la sua fiducia non possiamo mostrare sospetto di fronte ad ogni loro usanza. Dico prima di guardare perplesso Akai. E cosa sarebbe uno Zhen-yu? Chiedo non avendo ancora trovato una traduzione per l'ennesima invenzione del ragazzo.

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Sarah "Mac" McKinnon

Alla base

Spoiler

Ascolto la telecronaca di Magnus, mentre continuo a lavorare poi, quando si fermano per una pausa, dico al nostro pilota di remoti Ricordagli quanto siamo distanti dal limite operativo e fai un giro di perlustrazione, allontanando eventuali predatori nascosti con emissioni magnetiche.

 

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Mentre Galyia passa rapidamente una delle bacche davanti al suo pad-analizzatore, Kho risponde alle vostre domande "Il vecchio Zhen-yu, è quello che mi ha quasi ucciso quando mi avete trovato. Ora che mi ci fate pensare, non so se sia solo uno o ce ne siano tanti... le storie della mia gente lo chiamano sempre così, ho sempre pensato fosse una sola persona" la domanda di Shen invece coglie il ragazzo di sorpresa "E a che serve capire quanto tempo passa? Basta arrivare prima di notte, e a occhio non è difficile. Se c'è tanta luce manca molto tempo. Meno luce c'è, più ci si avvicina alla notte. Noi comunque contiamo i passi, ma so che altri gruppi del Collettivo fanno in modo diverso. Dovete chiedere ad Aycan!" si scusa, quasi. Anche per questo ai "cinque minuti" di Clarke il ragazzo non reagisce se non con un vago cenno affermativo. Poi prende un'altra bacca e la mostra bene sul palmo della mano "Devi metterlo in bocca e romperlo coi denti. Non è molto duro, ma il guscio devi sputarlo perché non è buono. Qualche bambino li ingoia tutti interi e sta male per un poco, ma mai nulla di grave. Solo, state attenti che siano chiuse" ne prende un'altra, più grande, con una spaccatura "Quelle così hanno degli animaletti, dentro. Non si mangiano!"

Intanto Galyia annuisce e nella vostra lingua aggiunge "Commestibile e abbastanza nutriente. Contiene selenio, ma in quantità così piccole che ne servirebbero quintali prima di sentirne gli effetti. Però è curioso, le analisi dicono che questa pianta non è più simile ad un vegetale terrestre di quanto non lo siamo noi"

Base (Sarah e Magnus)

Spoiler

Dalla posizione del drone e la distanza percorsa capite che questo è un buon punto per piazzare un ripetitore. 
Mentre Magnus finisce di compiere un breve giro di pattuglia (non ci sono creature pericolose in vista), Sarah finisce di montare un carrello a-grav. Non è elegante, non può reggere chissà quale peso e non vincerà una gara su pista... ma è più che adatto al lavoro di carrello elevatore!

NOTA

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 1 settembre.

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

Seguo le istruzioni di Kho Ghan alla lettera, controllando meticolosamente che ogni bacca sia chiusa, dura, e dello stesso colore di quelle che mangia lui. Sarò paranoico, ma non voglio morire per una cosa così stupida come un avvelenamento da pseudo-mandorle. Non so se avrò il tempo di mangiarne abbastanza da sentirmi sazio, perciò non perdo tempo in chiacchiere superflue.

Ripenso allo Zhen-yu. In circostanze diverse, portarne ai Kho la testa come trofeo mi avrebbe reso una persona felice, e non poco. Ci sarà sempre tempo in futuro.

A pranzo finito, mi alzo e mi piazzo come al solito accanto al prigioniero; lascio a Friedrich e Clarke-sama il ruolo d'avanguardia.

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Friedrich Seidel

Le informazioni del ragazzo sono frammentarie e coperte di superstizione e leggende: dovremo attendere il nostro incontro con gli indigeni per capire veramente questo pianeta e le sue creature. O almeno spero. Altrimenti dovremo iniziare a cercare informazioni tra le storielle da raccontare attorno al fuoco. Dopo la rassicurazione di Galyia cerco una bacca, seguendo l'avvertimento di Kho. La mangio come mi viene detto, riflettendo intanto sulle parole dell'agronoma. Una cosa che ha attirato la mia attenzione quando stavamo esplorando la Sezione è stata la natura dei vermi elettrici. I nostri strumenti segnavano dell'intervento umano sul loro DNA: forse queste piante hanno subito lo stesso trattamento. O forse è in qualche modo collegato alle strane percentuali di genoma vegetale presente negli indigeni. 

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Le bacche (per chi le mangia) hanno uno strano sapore contemporaneamente dolce e aspro, come frutta ancora un po' acerba. Allappano la bocca, ma lasciano un retrogusto molto piacevole e ricco. Secondo le analisi di Galyia sono abbastanza nutrienti e hanno un considerevole valore proteico "Come mangiare un insetto" commenta. Alcuni di voi ritornano ai piatti a base di artropodi che avete mangiato su Terra o Marte: in molti luoghi la carne animale è stata spesso sostituita con un succedaneo a base di insetti di vario tipo. Vere prelibatezze, in realtà.

Trascorsa una mezz'ora (durante la quale installate il ripetitore e fate alcune prove con Sarah per vedere se funziona) decidete che è il momento di riprendere il viaggio. L'aggeggio abborracciato della meccanica fa il suo sporco lavoro, perché usciti dal raggio iniziale del drone non perdete il segnale.

Eravate davvero a metà strada, perché impiegate un'ora e mezza quasi esatta per arrivare in vista del villaggio Kho. 
Si tratta in realtà di un accampamento chiaramente provvisorio, con alcuni falò accesi forse per tenere lontane le bestie e gli "insetti" di Kepler, e poche tende di stoffa dalla forma a campana appese ai rami degli alberi terrestri o poggiate sul tronco di quelli kepleriani. Sono edifici bizzarri: da un lato sono abbastanza semplici e funzionali, ma dall'altro vi ricordano qualcosa di specifico. E poi comprendete cosa vi ha colpito: sono modellati sulle tende di pronto soccorso che ogni shuttle della Sezione ha a disposizione in caso di atterraggio di fortuna. La stoffa è tinta con colori scuri e naturali per mimetizzare le tende tra il sottobosco. 

Otto persone stanno tra le tende, alcune intrecciando cesti con delle lunghe foglie, altre tenendo vivo il fuoco e due stanno macellando una specie di longilinea bestia a cinque zampe dalle pelle chiara a chiazze. 
Una delle Kho attira la vostra attenzione uscendo in questo momento da una tenda; sul corpo quasi completamente nudo (a parte un corto gonnellino di pelle a chiazze) non c'è il consueto strato di fango verde, ma una serie di tatuaggi che ricorda molto un circuito elettronico stampato... per quanto i tatuaggi siano rozzi. La donna si accoccola vicino ad uno degli altri e parla con lui. 

Kho sussurra "Kho Aycan"

NOTA
 

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 3 settembre.
  • Per ora il gruppo di esplorazione e il drone sono fuori vista dai nativi. 

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

Faccio un grugnito disgustato. "Non provano vergogna. Che...selvaggi." So che non dovrei abbassare la guardia, ma questo gruppo di umanoidi mi sembra davvero innocuo. Il modo in cui hanno risistemato le tende, i tatuaggi ispirati alle macchine: sono molto più primitivi di quanto pensassi. "Clarke-sama, vi scorto all'ingresso del campo."

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Magnus Mao-Yu Musk

Nella nave

Spoiler

Resto concentrato sul drone e tutto quello che trasmette. Le immagini sono fantastiche, così come le informazioni che da esse e da Kho possiamo apprendere.

Il ripetitore sembra funzionare a meraviglia, tanto che non risento per nulla della distanza. Resto in perlustrazione della zona, sufficientemente alto da non destare sospetti, sufficientemente basso da non perdere dettagli.

L'arrivo al villaggio è di grande impatto, considerando la vera natura delle tende e i tatuaggi di Kho Aycan. Cerco di stringere la visuale su di lei per studiarli al meglio.

 

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Aaron Clarke

Avanzo io scortato da Akai e Kho Gahn. Ci presenteremo e poi vi faremo avvicinare con un cenno. Voi tenetevi pronti a tutto. dico con leggero nervosismo per poi prendere il traduttore Kho Gahn, potresti presentarci a Kho Aycan? chiedo al ragazzo per poi lasciare il fucile ai miei compagni, avanzando solamente con il mio apparentemente innocuo bastone da passeggio.
Sarò veloce. Dirò che siete miei uomini e chiederò loro il permesso di farvi avvicinare. Se mi chiederanno se siete armati, sarò onesto. Voi cercate di non apparire aggressivi, mi raccomando. dico per l'ultima volta ai miei compagni per poi dirigermi verso il villaggio, seguendo Kho Gahn.
Akai, sarò io a presentarti. Tu limitati a tenere gli occhi aperti e assicurati che non ci siano pericoli. Se hai qualche domanda, chiedi pure a me: la farò io per te.

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