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Knochen

"Certo che sì, signor Gatti. Io non c'ho paura del giudizio degli dèi, perché io li ho sempre rispettati, come mi ha insegnato mia zia", rispose allora Johann, curiosamente orgoglioso e deciso. 


Inviato (modificato)

Markus

annuisco alle parole di Gatti Forse è giunto il momento della verità, Ecate potrà dirci più di quanto già sappiamo?

 

Modificato da Octopus83
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Jacob

Durante il tragitto continuo a fare la mia guardia silenziosa e se di tanto in tanto incrocio lo sguardo di una delle due gemelle la saluto con un cenno del capo e un leggero sorriso.

" ... cortesia ... ma senza scherzare col fuoco .. "

Aiuto gli uomini a liberare il campo per allestire lo spettacolo, ma alle parole di Gatti mi avvicino al gruppo. Annuisco al circense.

Beh, se dobbiamo farlo facciamolo...

E seguo Gatti.

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Magnus

Annuì "Non abbiamo altra scelta, in qualche modo vi dobbiamo qualche certezza in più." chissà cosa avrebbe chiesto la madre di Gatti e cosa avrebbe scoperto Magnus. Era davvero curioso. Come tutte le mattine osservò il contenuto del suo zaino controllando che l'anello fosse sempre nel taschino interno.

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Bezahltag 22 Pflugzeit 2515 i.c. - sera [cielo nuvoloso - fine primavera]

I compagni vennero condotti da Salvatore fino ad un carro sul cui fondo vi era una porta. Vicino al carro accanto ad un fuoco vi era seduta su una sedia una vecchia signora vestita con uno scialle bianco e nero e con al collo una vistosa medaglia rappresentate una luna crescente. Affianco a lei stava in piedi una giovane di non più di venti primavere che subito Varl riconobbe avendole parlato la sera prima

Alcuni sgabelli erano stati disposti intorno al fuoco. 

Fu la ragazza a parlare per prima "Sedetevi pure" disse. La vecchia intanto teneva gli occhi puntati sul gruppo passando da uno all'altro dei presenti

Poi iniziò "Mio figlio mi ha detto che voi Gadje siete invischiati con storie di demoni e spaventati siete qui a cercare rifugio da noi"

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Markus

saluto educatamente l'anziana madre di Salvatore e alle sue parole guardo il figlio con viso sorpreso, dopo i primi secondi di silenzio decido di rompere gli indugi e rispondere

Prima di tutto volevo ringraziarla, Sacerdotessa, per darci l'opportunità  di ascoltare il vostro consiglio.

le parole per un attimo non mi sovvengono, decido quindi di fermarmi e guardare la signora negli occhi con sguardo serio e rispettoso e viso sereno di chi impavido non ha mai temuto di affrontare le avversità della vita Se di paura si tratta, quella che attanaglia più il mio cuore, e penso molti di quelli che sono al mio fianco, è la paura di dover sottrarre la vita a degli innocenti che per faziosi ordini ci vengono a cercare, non abbiamo paura ad affrontare i nostri Demoni o altri che si frappongono fra noi ed il nostro misero sentiero.

La nostra presenza nella vostra carovana, a mio umile parere, è merito del destino, ma sono sicuro che vostro figlio Salvatore ha già riassunto ciò che è successo fin qui e le circostanze del nostro incontro. Vuole forse che Vi racconti gli aneddoti della notte del demone?  O se è necessario fare o dire altro sono e siamo a disposizione.

Il tono di voce è rispettoso e cordiale. 

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Bezahltag 22 Pflugzeit 2515 i.c. - sera [cielo nuvoloso - fine primavera]

"Farò finta di pensare che veramente la vostra preoccupazione sia di non fare del male ad altri" riprese la vecchia con voce acida "soprattutto se sono del mio popolo gli altri"

"Ma alla fine non mi interessa questo: non vi crederei comunque se me lo giuraste. Mio figlio mi ha chiesto di capire se i vostri nemici sono un pericolo per noi: in particolare i demoni che vi inseguono. Quindi parla e non perdere tempo"

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Knochen

"Madre...", intervenne allora Johann, in tono rispettoso, "che cosa volete sapere? Noi abbiamo combattuto cose orribili, però non abbiamo mai fatto male a nessuna brava persona. Io non so cosa sono quelle bestie che gli altri chiamano demoni, se sono davvero i nemici di cui parlano le Chiese degli dèi. 

Però noi cerchiamo solo di salvarci la vita, adesso.

Nient'altro.

E se non credete a noi, sapete però fare le domande alla dea, cosa che noi invece non sappiamo fare...".

Il ragazzo sperò di essere stato abbastanza chiaro, anche se si rese perfettamente conto di avere fatto uno strano giro di parole. 

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Markus

Oh si certo la Sacerdotessa potrà chieder agli dei, ma è giusto che sappia più particolari possibili prima di disturbare i venti. 

Era la notte del Aubentag 19 Pflugzeit 2515 i.c., eravamo in un granaio abbandonato e mentre dormivamo un umanoide gigantesco, alto circa tre metri, ci piombò addosso dal tetto. Era chiaramente una creatura del caos, aveva il corpo muscoloso di un grande ogre, ma ricoperto di scaglie e con la testa di lupo. Abbiamo combattuto la creatura e quando l'abbiamo sconfitta, o così ci è parso,  il demone si accasciò a terra e scomparse in una densa nuvola di fumo grigio.

Questo è l'ultimo aneddoto nefasto che ci ha seguito, ed il primo demone affrontato. I nostri nemici sono all'interno della chiesa di Sigmar, ma non credo siano veri fedeli. Stiamo indagando su un segreto che potrebbe coinvolgere alcuni alti prelati di Sigmar.

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Hans

Il mercenario ascoltò le parole dei suoi compagni e quelli della signora, le cui primavere erano evidenti sul suo volto. Avrebbe voluto dire anche lui qualcosa, ma lo sguardo di quella donna gli ricordava troppo sua madre. Prese il ciondolo di legno appeso al collo e giocherellò con fare nervoso respirando alle volte con agitazione.

Le parole di risposta, acide, sapevano di ordini da compiere senza perdere tempo. Stava per rispondere, dire la sua sul demone, ma la sua voce era spezzata ed era un sussurro di bambino... 

Signor...

... e venne interrotto. Per sua fortuna venne interrotto. Sapeva che altrimenti avrebbe detto non solo di quella notte, ma una diga si sarebbe rotta e avrebbe percorso a ritroso tortuosi irrisolti del suo passato, come se la sua famiglia fosse stata li in quel momento. Discutere di scelte, di guerra, di soldi, di fuga, sapendo che il suo passato assomigliava sempre più a una terra straniera. 

Inspirò, la diga resse e lui si calm, riponendo dentro alla camicia il ciondolo non prima di averlo osservato ... contento di non dover dire nulla... ma solo di ascoltare come spesso aveva fatto... in  silenzio...

" ..ciao Ana ... ciao Wolfgang ... il passato ... una terra straniera ... "

 

Modificato da OcramGandish
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Bezahltag 22 Pflugzeit 2515 i.c. - sera [cielo nuvoloso - fine primavera]

La donna parve fare un sorriso a Knocken per poi di nuovo riabbuiarsi. "Gli Dei rispondono a domande precise e io devo sapere"

Poi rivolta a Markus disse "Anche ammettendo che tu dica il vero, continui a non rispondermi. Perchè il demone ha scelto voi e perché ora non dovrebbe essere un pericolo per noi?"

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Markus

 

faccio notare con educazione alla Madre la situazione Sacerdotessa, non ci ha posto domande, e quella che mi pone in questo momento è per me impossibile dar una risposta. Questo demone può essere un pericolo per la vostra gente?

ripeto quasi meccanicamente la domanda 

Non ho una conoscenza dei demoni, ne tanto meno i miei compagni qui presenti, non sappiamo come ci ha trovato, non sappiamo se è veramente morto o se ci sta ancora seguendo. Siamo qui sotto consiglio di vostro figlio per poter far luce sulla faccenda e capire se c'è un rischio per voi. Speravo che lei potesse chiarire questa situazione, perché noi miseri servitori lontani dalle sfere divine non possiamo farlo. Quello che posso però dire, e so che non mi crederà, è che se si dovesse ripresentare tale demone o un altro mi frapporrò fra lui e chiunque della vostra gente, al costo di perdere la mia vita. Di solito preferisco dimostrare con i fatti non con le parole, ma in questo caso spero francamente di non dover mai più rivedere tale abominio.

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Varl

Era stato in silenzio fino a quel momento. Prese la parola.

"Signora, il mio nome Varl, per me è un piacere conoscerla. Parlerò nella maniera più sincera possibile. Come Markus le ha detto non sappiamo se il demone ci ha trovato per caso, se qualcuno lo abbia messo sulle nostre tracce e se tornerà lui o qualche suo simile. Conosco questi ragazzi non da moltissimo tempo, ad eccezione di qualcuno, ma quello che posso dire, ed è il motivo per cui mi sono unito a loro, è che danno molto valore alla vita delle persone. Questo a differenza di coloro che ci danno la caccia che si sono macchiati di diversi crimini, soprattutto se il demone di cui parliamo è opera loro. Quindi nel momento in cui ci renderemo conto che la nostra presenza possa mettere a rischio lei o chiunque altro in questa carovana, non esiteremo ad allontanarci immediatamente. Di contro, in caso di pericolo, qualsiasi pericolo, potrete contare su un gruppo di persone che hanno sconfitto un demone, non credo sia da tutti."

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Magnus

Le parole dei compagni erano un fiume in piena di mezze verità, Magnus scorse Hans mordersi il labbro per sbarrare voce e urla in gola.

Scosse il capo e appena ne ebbe il momento si rivolse diretto alla vecchia, guardandola negli occhi seppur col dovuto rispetto che un'anziana per giunta mezza sacerdotessa meritava.
"Magnus Rudiger..." guardò gli altri "Cercate una risposta precisa, la verità. Sì. Siamo un pericolo per voi, senza alcun dubbio. Chi ci cerca e ci vuole morti non guarderà in faccia a nessuno, di questo ne sono certo. Non sappiamo se il demone è collegato ai corrotti e deviati falsi sacerdoti di Sigmar che tentano di riportare su questa vecchia terra chissà quale pernicioso pericolo. Abbiamo salvato la vita delle vostre nipoti e per questo abbiamo pensato che vi sareste sentiti in dovere di aiutarci e quindi di tenerci celati alla vista dei sicari che ci sono alle costole, una richiesta di favore che in qualche modo è stata rivelata a Vostro figlio. Il demone? Per quanto ne sappia l'ultimo e unico incontrato non si farà più vedere per un po'... altri? Non possiamo saperlo." ammorbidì lo sguardo, era più che giusto che questa gente venisse messa al corrente del pericolo che correva permettendoci di mischiarci tra loro "Traete le vostre conclusioni."

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Bezahltag 22 Pflugzeit 2515 i.c. - sera [cielo nuvoloso - fine primavera]

La donna osservò dura Markus e Varl aggiungendo "siete sempre dei Gadje e quindi falsi: perché dovrei credervi?"

Poi vennero le parole di Magnus che ancora non aveva parlato e la vecchia si voltò ad ascoltarlo con attenzione "Quello che dici è vero" aggiunse inaspettatamente "penserò e chiederò consiglio ad Ecate. Andatevene ora!"

@all

Spoiler

Fatti i check di charm modificati in dipendenza a quello che avete detto.

 

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Hans

Incrocio lo sguardo di Magnus e la risposta della donna fu una liberazione. Appena la donna ci congeda mi muovo immediatamente per uscire e guardare il cielo e trarre un respiro profondo, di sollievo...

 

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Magnus

Come gli altri uscì, non prima di salutare con un gesto del capo la vecchia.
Una volta fuori osservò gli altri "Non avete notato quanto fosse penetrante il suo sguardo? Ci scrutava dentro... troppi giri di parole in questi casi non servono o peggio sono nocivi. Andiamo e confidiamo nella loro bontà d'animo."

Inviato (modificato)

Bezahltag 22 Pflugzeit 2515 i.c. - sera [cielo nuvoloso - fine primavera]

La sera scese tranquilla accompagnando i compagni ad un meritato sonno


Konigstag 23 Pflugzeit 2515 i.c. - mattina [sereno - fine primavera]

Una calda e serena mattinata si presentò agli amici
Cosimo, Alito, Sonia, Masaccio e Francesco, i lavoranti dei Gatti, avevano innalzato un grosso tendone dove si sarebbero svolti gli spettacoli e affianco a questo una tenda più piccola con sopra rappresentato un occhio, dedicata alla lettura del futuro di Patrizia, la moglie di Mario Prodi

I cavalli erano inoltre stati attaccati con delle corde ad un albero pronti per essere fatti girare da Zelda, la moglie di Salvatore, insieme a Isabella, la sorella minore di Salvatore, a modo di giostra per il divertimento di chi volesse cavalcarli, soprattutto i più piccoli

Mentre Giorgio De Niro preparava gli animali, gli altri della compagnia si esercitavano pre i rispettivi spettacoli

Infine, fin dal mattino presto Alexandra, Lorenzo, Luigi, Mona, Paolo, i bambini della carovana, erano stati portati da Lucrecia, la figlia di Salvatore iniziata di Ecate, nella vicina città per annunciare ai quattro venti l'apertura dello spettacolo che sarebbe rimasto lì per due giorni. 
E davanti alla tenda Beatrix e Theodora erano pronte ad accogliere la gente e a vendere i biglietti

Gli unici non coinvolti nelle attività erano la vecchia Maria, madre di salvatore e sacerdotessa di Ecate con cui gli amici avevano parlato la sera prima, e Benito che presidiava sempre il nono carro.

Modificato da AndreaP
Inviato (modificato)

Varl

La notte era stata un po' agitata. Aveva dormito ma si era svegliato un paio di volte. Il pensiero che in quel momento fossero in mano alla decisione di un'anziana non lo rassicurava. Se avesse deciso che siamo un pericolo avrebbe potuto anche consigliare di denunciarci alle autorità.

Si svegliò di prima mattina, il sole ancora non era sorto ma il cielo stava schiarendo. Si lavò e si vestì iniziando il suo solito rituale per disegnarsi sul corpo i simboli della natura e le corna di Taal sulla fronte. Qualcuno era già al lavoro per il tendone, si propose per aiutare ma non accettarono. Probabilmente stanno tutti aspettando il responso dell'anziana prima di pensare solamente di fidarsi di noi.

Quando si svegliarono i compagni fece loro una domanda cercando di non farsi sentire da altri:

"Abbiamo tempo per fermarci due giorni con la carovana? E' vero che viaggiamo più velocemente che a piedi ma così perdiamo giorni che possono essere preziosi"

Modificato da Vortex Surfer
Ospite
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