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Varl

Rimanendo al solito di poche parole ascoltò i discorsi di tutti concordando che la strategia migliore al momento era mescolarsi la meglio con i lavoratori del circo. Tornò sulla carrozza che lo ospitava e rimise l'arco al suo posto, arrotolato in una coperta. Tornò ad aiutare i ragazzi che aveva abbandonato per alcuni minuti 


Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

La preparazione dei tendoni e dell'accampamento proseguì senza problemi e già la sera stessa alcuni paesani delle zone circostanti vennero ad assistere a qualche veloce spettacolo ben sapendo che solo il giorno successivo il circo di Gatti si sarebbe mostrato con tutta la sua magnificenza

La notte scese sul gruppo con il sonno ristoratore

@Knocken

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Knocken non sapeva da quanto tempo stesse dormendo quando aprì gli occhi svegliato da un tetro canto che proveniva da lontano: una debole luce ambrata riempiva l'ambiente intorno a lui e permise in poco tempo al giovane di rendersi conto che non si trovava nella tenda dove dormiva.

Era chiuso in una bara

Il terrore pervase il ragazzo che con tutta la forza iniziò a provare a strappare le assi del coperchio: queste di legno marcio velocemente cedettero permettendo a Knocken di iniziare a scavare.

Le mani dolevano mentre il giovane facevano strada a fatica fra la terra che gli cadeva addosso ma finalmente l'aria fresca della notte lo avvolse mentre usciva in superficie.

Si trovava in quello che pareva una radura di una foresta e da sotto il terreno altre mani uscivano: erano quelle dei suoi compagni e di altri uomini, tutti acuminati da un viso scarno e da orbite vuote

Intanto i canto continuava: proveniva da una vecchi zingara e da un uomo calvo da naso aquilino e dai lineamenti molto marcati. I due stavano davanti ad un carro e da loro proveniva il canto che stava richiamando alla vita i morti.

Con un sussulto Knocken si svegliò, fradicio di sudore con un forte senso di paura e con la sensazione che qualcosa di brutto stesse per accadere.

 

@all

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Knocken prende 1 insanity point

 

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Inviato

Knochen

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Johann si costrinse a non urlare. Persino a non mugolare.

Ma, con solo i calzoni addosso, cercò a tastoni, nel buio, il vecchio e fidato piccone, prima di mettersi in piedi e tendere le orecchie. 

Trattenendo uno sputo scaramantico tra le labbra, il ragazzo, teso come una corda di violino, si mise a sondare le tenebre con vista ed udito, mentre si portava, silenziosamente, verso l'uscita della tenda, pronto ad urlare al minimo segno di pericolo. 

Meglio un falso allarme, che una gola tagliata.

 

Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

@Knocken

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Nel silenzio della notte le orecchie del giovane erano attente. Vi era movimento fuori dalla tenda: Knocken udì chiaramente dei cavalli nitrire, il boffonchiare di un uomo e una porta, la porta di un carro, aprirsi.

 

Inviato

Knochen

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Johann decise allora di scuotere il compagno più vicino, mettendogli una mano sulla bocca per non fargli fare rumore, mentre lo chiamava per nome. 

Aveva pochissimo tempo ed avrebbe dovuto affacciarsi, ma doveva prima destare almeno qualcuno, in modo che, a catena, si svegliassero tutti.  

 

Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

@Knocken e Magnus

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Con cautela Knocken risvegliò Magnus, assicurandosi che il compagno non fiatasse

Poi si mosse all'uscita della tenda osservando la notte buia, illuminata dal Mannslieb, la luna bianca, che si affacciava fra le nubi

Delle ombre si muovevano nei pressi del carro più lontano, il nono carro. Era evidente la sagoma di Benito, il conducente, che si muoveva nei pressi del retro del carro stesso. Poi dal carro scese una seconda sagoma, più piccola e curva, che subito si incamminò lentamente  verso il fiume.

Benito si guardò intorno e poi la seguì

 

@Ghal Maraz e @Landar

Inviato (modificato)

Magnus

e Knochen

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Il gesto del compagno svegliò Magnus ma non solo, lo mise in allarme. Allungò subito la mano verso dove sapeva fosse il martello pronto a colpire l'aggressore, memore dell'attacco notturno a sorpresa in barca.

Fu un attimo, grazie al barlume di luce presente ma certamente non grazie alla poca lucidità considerando il sonno profondo, si fermò solo a pochi centimetri dalla testa di Knochen. Sbarrò gli occhi fissandolo come fosse matto.

Compreso il momento si alzò e subito andò con lui a controllare cosa stesse accadendo. Quel che vide sembrava il peggio del peggio. Magnus aveva tentato di scavare a fondo sul passato di Benito che però tra tutti i 'circensi' sembrava il più introverso e chiuso, si era infatti arreso presto confidando che chiunque sotto Gatti fosse anche una persona onesta o meglio onorevole.

Un cenno di intesa, poi indicò al compagno di seguire le due figure.

 

Modificato da Landar
Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

@Knocken e Magnus

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Non essendoci compagni vicini i due amici si mossero per seguire Benito che con l'altra persona camminava lungo il fiume

Il secondo individuo non era riconoscibile nell'oscurità, tuttavia l'andatura lenta e la postura curva facevano presumere che fosse di una certa età

I due dopo poco raggiunsero quella che pareva essere la loro destinazione: un piccolo cimitero di fiume

I cimiteri di fiume erano chiamati anche cimiteri dei Namelosen ovvero senzanome, ed erano comuni sulle rive dei fiumi dell'Impero: vi si seppellivano i corpi degli annegati ripescati dall'acqua di cui non si conosceva l'identità e saltuariamente, di solito una volta all'anno, un prete di Mòrr itinerante passava per benedire i corpi e proteggerli dalla non morte. 

 

 

Inviato

Knochen

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Johann seguì la strana processione notturna, in silenzio. Incerto su quanto stesse avvenendo, ma colto da un reverenziale rispetto, mosse verso il fiume, ma senza intervenire e restando sempre a debita distanza. 

 

Inviato (modificato)

Magnus

Con Knochen

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I due seguirono Benito e il tizio fino a raggiungere il cimitero dei morti annegati, istantaneamente gli tornò in mente il ricordo del soldato condannato, impiccato e fatto andare nel fondo del fiume con una pietra. Era però impossibile che qualcuno potesse averlo ripescato. Raggiunto un punto non sarebbe stato quasi impossibile vederli si fermò.

Guardò il compagno e in totale silenzio con espressione interrogative indicò se stesso e poi nella direzione dei carri dove erano gli altri. Con le mani giunte fece il cenno del guanciale sotto la testa per far chiedere a Knochen se fosse il caso che lui andasse a svegliare gli altri. Intanto il compagno certamente più silenzioso sarebbe rimasto ad ascoltare.

 

Modificato da Landar
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Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

@Knocken e Magnus

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La coppia raggiunse l'ingresso del cimitero: questo era circondato da un basso muro di pietre a secco.

Fu allora che le nubi si mossero e la luna illuminò la scena mostrando che l'altro individuo era una vecchia gobba in abiti scuri.

Mentre Benito si fermava all'ingresso voltandosi verso il sentiero e dando le spalle alla donna, questa avanzava fino al centro del giardino di Mòrr pronunciando sottovoce parole nella lingua degli Stigiani.

 

 

  • Mi piace 1
Inviato

Knochen

Con Magnus 

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"Credo, invece, che è meglio che ce ne andiamo...", disse allora Johann, la schiena attraversata da un brivido, la cui origine nulla aveva a che fare col freddo. 

 

  • Haha 1
Inviato

Magnus

Con Knochen

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La curiosità era tantissima ma quelli avevano iniziato a parlare in stigiano e per loro era ormai solo rischioso rimanere lì, oltreché poco rispettoso a questo punto. Chissà chi era la vecchia. Forse la madre di Salvatore?

Annuì verso il compagno iniziando a muoversi.

 

Inviato (modificato)

Hans

Seguo i consigli del gruppo in silenzio. Vado a dormire presto, e non ho voglia di parlare con nessuno. Mi addormento in fretta e velocemente in un sonno spero senza sogni...

AdG

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Per me passa al giorno dopo, salvo imprevisti

 

Modificato da OcramGandish
Inviato

Bezahltag 30 Pflugzeit 2515 i.c. - Notte [nubi sparse - fine primavera]

@Knocken e Magnus

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I due compagni in silenzio tornarono nell'accampamento. Il silenzio regnava ovunque e non si vedeva alcuna luce nei carri: silenzioso anche il carro da cui erano usciti Benito e la donna stava più lontano dagli altri

Erano riusciti a tornare alle loro tende senza esseri visti

 

@all

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Se non fate altro passo alla notte

 

Inviato (modificato)

Konigstag 31 Pflugzeit 2515 i.c. - Mattina [nubi pesanti - fine primavera]

L'alba plumbea accolse i compagni. Nonostante il tempo che prometteva di essere inclemente  già la gente iniziava ad arrivare per partecipare a l'unica giornata di spettacoli che sarebbe stata tenuta in quel luogo

I componenti del circo di Gatti erano già  all'opera per prepara animali e attrazioni. A margine della carovana il nono carro rimaneva silenzioso e solitario con il solo Benito in cassetta che mangiava del pane per colazione.

Modificato da AndreaP
Inviato

Varl

Passò una notte tranquilla e dormì come un sasso. Poco prima dell'alba si svegliò per i suoi rituali mattutini e, una volta svolti, fece una frugale colazione e si mise di buona lena ad aiutare per la preparazione della giornata di spettacoli

Inviato

Knochen

Risvegliatosi un poco a fatica, Johann si trascinò a fatica fuori dalla tenda, per mettersi poi subito al lavoro. 

Fece di tutto per mantenersi lontano dal carro di Benito, limitandosi, di tanto in tanto, a gettare uno sguardo in direzione dell'uomo silenzioso. 

Inviato

Magnus

Al solito l'ex-guardia si diede da fare, sia per dare meno nell'occhio a osservatori esterni sia per cogliere eventuali riferimenti di Benito all'incontro della nottata. Cercò però un momento lontano dal cocchiere dell'ultimo carro per parlare con qualcuno del gruppo e riferire quel che avevano visto, ritrovare la vecchietta sarebbe stato un passo avanti e lo stesso Magnus si adoperò nello scovarla magari tra la folla.

Se Magnus riesce a parlare con qualcuno del gruppo riferisce di quanto visto: Benito si è alzato durante la notte e si è incontrato con una vecchietta gobba e vestita di scuro apparentemente non facente parte della carovana (se mi si conferma non sia la madre di Salvatore) dalle parti del cimitero dei morti affogati, parlavano in stigiano.

Ospite
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