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Inviato

Varl

Prese del tempo per analizzare il menhir alla ricerca di incisioni o qualcosa che gli facesse capire la sua utilità.

Poi tornò dai compagni "Lì c'è una pira funebre e segni di una battaglia, sembra che quest'uomo non stia mentendo. Dovremmo cercare di aiutarlo o tra poco arriveranno sicuramente animali attirati dalle sue ferite. Per non parlare dei banditi che a quanto pare sono qua attorno" poi rivolto all'uomo "Hai idea di cosa sia quel monolite?"


Inviato (modificato)

Knochen

Johann guardò il monolito, preso da uno strano senso di angoscia e mesto ricordo. 

"Io credo che è un vecchio altare. O un vecchio tempio", disse improvvisamente, cercando di trovare il coraggio per affrontare il discorso.

"Abbiamo già visto qualcosa di simile, in un'altra foresta terribile", concluse, comprendendo anche Hans e Magnus nel ricordo. 

"Era un circolo di pietre, non una grossa pietra solitaria. Però secondo me si assomigliano".

Modificato da Ghal Maraz
Inviato

Hans

Esco dalla copertura del fogliamo e rimango guardingo osservando l'ambiente attorno a me e mentre mi avvicino a Markus sussurro.

Adesso non sembra esserci nessuno. Ma non mi piace, siamo un bersaglio e dobbiamo muoverci da qui. 

Osservo il ferito e mi rivolgo freddo a Markus

Ferita alla coscia ... non potrà camminare ... e ci rallenterà ... 

Scuoto il capo mentre osservo attorno a me

 

Inviato


Koenigtag 6 Sigmarzeit 2515 i.c. - alba [qualche nube- fine primavera]


Markus, spezzate le frecce alla base, pulite le ferite dell'uomo e legatele con un panno, prese il libro lo sfogliò

@Markus

Spoiler

Markus non sapeva leggere ma il libro era scritto in una lingua che non gli pareva essere quella che vedeva a volte sulle gride appese nelle città dell'Impero. Doveva trattarsi di una lingua straniera o forse di un linguaggio di qualche gilda: i segni ed i simboli facevano propendere in quella direzione, forse una gilda di apotecari, ingeneri o altro.

L'uomo, probabilmente sentendosi meglio, si appoggiò su un gomito osservando i compagni

"Grazie" disse "il mio nome è Adolf e vi ricompenserò per quello che state facendo per me. Sono un mercante di Wurtbad e ho modo di darvi ciò che vi meritiate: non è da tutti aiutare uno sconosciuto."

"Lasciatemi solo un momento che mi riprenda e poi muoviamoci. Dobbiamo andarcene da questo luogo infame al più presto."

L'uomo era molto pallido quasi cadaverico e stringeva i denti per il dolore: le sue ferite iniziavano a puzzare segno che forse si stavano infettando.

Inviato

Markus

 

rivolto verso Knochen Questa pietra e la vecchia potrebbero essere collegate? Quella casa nel bosco che avete visto potremmo usarla?

il messaggio di Hans era chiaro ma Markus non avrebbe lasciato indietro quell'uomo, fece passare il braccio corrispondente alla coscia ferita sopra la spalla e lo sostenne Amico non ti lascerò indietro finché camminerai, non pensare alla ricompensa che ci darai ma a camminare, non ti fermare se non vuoi morire da solo in questa foresta. E' mattina ed abbiamo diverse ore di luce e di cammino da affrontare. 

 

 

Inviato

Magnus

L'uomo sarebbe morto, di conseguenza non ci sarebbe stata alcuna ricompensa, era però la cosa meno importante. Li avrebbe rallentati a tal punto da rendere morti che camminano anche loro.
Sospirò rumorosamente all'ennesimo slancio di bontà di Markus "Più si sforza peggio andrà, teniamolo in due così che possa stare quasi al passo del gruppo. Troviamo un riparo, nessuno può medicarlo a dovere nei paraggi ma forse possiamo indirizzarlo dai Gatti, ci penseranno loro. Poi chissà, le nostre strade forse si incroceranno di nuovo."

Poi guardò Markus "Ora sei convinto quanto sia inutile proseguire nella tua ricerca? non è il momento. O una cosa o l'altra." concluse guardando il mercante.

Inviato

Koenigtag 6 Sigmarzeit 2515 i.c. - primo pomeriggio [qualche nube- fine primavera]

Sollevato l'uomo Magnus e Markus iniziarono ad aiutarlo ad allontanarsi

Fu un percorso lento con numerose pause per permettergli di recuperare le forze ma era il primo pomeriggio quando finalmente giunsero all'incrocio dove vi era la strana pila di pietre

Li si sedettero per una pausa

Inviato

Hans

La strada era corta, ma il nostro passo era lento e con esso ogni possibile vantaggio era perduto. Mi volto a vedere quell'uomo ferito

" ... siamo perduti ... ogni vantaggio è perso ... e con esso temo anche la nostra vita ... "

L'odore che emanava poi non era solo dato dal sudore ... erano le sue ferite

" ... le ferite ... temo che non sarà lunga ... "

Durante la pausa se lasciano steso l'uomo a riposare mi avvicino ai miei compagni sussurrando

La situazione è critica ... ogni possibile vantaggio è perso e siamo in balia degli eventi oramai. Come se non bastasse ...

Osservo l'uomo velocemente

... temo che le due ferite si stiano infettando ... c'è odore di morte...

Osservo i miei compagni squadrandoli

So che adesso mi direte che non lasceremo mai un ferito  e via dicendo ...Ma non possiamo farcela con lui...

Inviato

Varl

"Conosci questi boschi?" chiese al ferito?

"Credo potremo salvarlo solamente portandolo a Gatti. Anche trovassimo la capanna che abbiamo visto, non sappiamo prenderci cura delle sue ferite e morirebbe comunque. Arrivo al limitare del bosco e provo a vedere se riesco a parlare con qualcuno che non sia Gatti stesso che possa prendere questo pover uomo" disse cercando consenso tra i compagni

Inviato

Koenigtag 6 Sigmarzeit 2515 i.c. - primo pomeriggio [qualche nube- fine primavera]

I compagni si misero in disparte a discutere sul da farsi: l'unico che rimase all'inizio con il ferito fu Varl che gli chiese se conoscesse quei boschi

"Solo in parte" Rispose "So che di lì c'è la capanna di un cacciatrice." indicando l'altra direzione rispetto a quella che portava da Gatti. "Non la conosco però"

Inviato

Varl

"Sapevo fosse abitata da un cacciatore uomo ma forse potrei sbagliarmi." rispondo all'uomo guardandolo fisso negli occhi 

Poi rivolto ad Hans "Se per qualche motivo non troviamo nessuno in casa è spacciato. Continuo a dire che la sua unica speranza è Gatti che di sicuro non è ancora ripartito"

Inviato

Markus 

Per quale motivo i gatti dovrebbero aiutarlo? Perchè è una persona che noi gli abbiamo portato? Se ci stanno cercando non credo che prenderanno il ferito e lascerebbero noi andare. Se lo lasciamo al limitare della foresta non è detto che lo trovino. 

La casa del cacciatore, se quest'uomo sa portarci li, mi sembra una valida alternative per farlo riposare e poterci rimettere in sesto qualche giorno e far andare avanti la carovana. 

 

Inviato

Knochen

Johann prese da parte Hans e Magnus, che erano ormai diventate le sue principali figure di riferimento. 

Spoiler

"Io credo che c'ha ragione Markus: o andiamo alla capanna, o questo poveraccio muore. Non penso che Gatti ci vuole rivedere...", ragionò il ragazzo. 

"Ma cosa facciamo? In quella capanna era entrata la stregaccia!".

 

Inviato (modificato)

Hans

Ascolto le parole di Varl e rimango impassibile

" ... e sia ... "

Controlla la strada, me ne assumo io la responsabilità e per prima cosa credo sia giusto informarlo su cosa lo attende

Mi sto per dirigere verso il ferito quando mi ferma Knocken

Knocken e Magnus

Spoiler

Dai Gatti non possiamo tornare o ci fanno fuori. La sua unica possibilità è arrivare alla capanna e sperare che ci sia qualcuno, altrimenti c'è solo la morte ad attenderlo ... credo sia giusto avvisarlo ...

Mi dirigo verso il ferito porgendogli dell'acqua

Hai sete? Tieni bevi, io mi chiamo Hans, il tuo nome? Hai famiglia? 

 

Modificato da OcramGandish
Inviato

Koenigtag 6 Sigmarzeit 2515 i.c. - primo pomeriggio [qualche nube- fine primavera]

I compagni parevano indecisi sul da farsi. Le due alternative erano recarsi al capanno o tornare da Gatti, ma entrambe presentavano dei problemi

Intanto Hans diede da bere all'uomo

"Grazie Hans, sei un brav'uomo" rispose questi "mi chiamo Adolf Seyss-Inquart e sono di Wurtbad. Ma nessuno piangerà il mio cadavere se morirò" concluse con un sorriso stentato.

"Se posso dire la mia" poi riprese dimostrando di aver sentito almeno in parte i discorsi dei compagni. "forse è meglio andare al capanno, è più vicino"

Inviato

Hans 

Sorrido alle parole di Adolf mentre scuoto il capo.

" ... un brav'uomo ... "

La sua risposta mi rincuora mentre mi faccio serio.

Adolf, forse dalla tua risposta hai intuito la gravità della situazione perchè non mentirò. 

Osservo le sue ferite.

Sono un mercenario, non proprio un brav'uomo, e ho visto ferite come le tue ... spesso non lasciano scampo. Le tue cominciano a puzzare, forse si stanno infettando e questo significa che dobbiamo agire in fretta. 

Mi avvicino a lui e respiro deciso prima di parlare come se dovessi emettere una sentenza

Adolf, noi arriveremo fino al capanno, ma poi se non ci sarà possibilità di pulire le tue ferite o peggio non troveremo nessuno temo che l'infezione comincerà a fare il suo corso inesorabile... 

Appoggio la mia mano sopra la sua

Volevo essere solo sincero con te...

 

Inviato

Magnus

Semplicemente annuì verso Knochen quando questi disse la sua interpellando anche Hans. Non aveva più molte parole da sprecare quindi si limitò a camminare più in fretta e sorreggere il ferito, non dovevano perdere tempo e fatica in chiacchiere.
"Muoviamoci."

Ospite
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