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Capitolo 3 - Grim Pursuit


AndreaP

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Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [sereno - fine primavera]

"Se è così siete i benvenuti" rispose l'uomo "Gli spiriti che permanano la natura veglino su di voi e su di noi che vi accogliamo. Pähl è piccola ma è la sede della baronia. Venite, la baronessa vorrà incontrarvi e conoscervi. Potrete chiedere tutto a lei. "

La guardia fece cenno di seguirla verso l'unica torre di pietra del villaggio, un edificio che pareva antico senza finestre e con delle feritoie che sorgeva sul punto più alto dell'abitato

Intorno vi erano alcune case in legno con stalla. Gli abitanti della cittadina dovevano essere non più di ottante
 

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Knochen

Johann si avvicinò a Magnus e gli sussurrò qualcosa alľorecchio, cercando di non essere notato dalla guardia. 

Magnus

Spoiler

"Non ti sembra un po' strano che ci sono una baronessa e tutte queste guardie per quattro case da poco e una manciata di abitanti?", il ragazzo chiese alľex guardia. 

 

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Markus

il tragitto nel villaggio sembrò tranquillo, il tutto sembrava essere ben militarizzato e difeso La baronessa sembra tenere molto alla sicurezza dei suoi sudditi fece notare il veterano alla guardia che la stava accompagnando ed ha piacere ad incontrare tutti i viandanti della città?

Modificato da Octopus83
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Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [sereno - fine primavera]

"Quelli che possono portare notizie sempre" rispose la guardia introducendoli nella torre "qui passa poca gente, molto poca. E se c'è qualcuno che viene da lontano è sempre importante incontrarlo. proprio per la sicurezza di tutti noi."

All'interno della torre vi era un unico ambiente, una stanza quadrata di 6 metri di lato che occupava tutto il piano terra. Il pavimento era in terra battuta. alle pareti vi erano degli arazzi e due grossi tavoli erano allineati alle pareti laterali. Mentre accanto alla porta una scala a chiocciola saliva verso l'alto

Di fronte sul fondo della stanza avi era un trono in legno intarsiato sulla quale vi era seduta una donna riccamente vestita affiancata da quattro uomini barbuti.

La flebile luce del tramonto entrava da feritoie e delle candele illuminavano l'ambiente riempendolo però di fumo maleodorante.

Appena entrati tutti si volessero verso la guardia ed i nuovi venuti

"Viaggiatori, mia signora" disse la guardia inchinandosi "chiedono accoglienza"

La donna fece cenno loro di avanzare e quindi disse "Benvenuti. Da dove venite e cosa vi porta da noi?"

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Knochen

Johann era sempre più confuso: ma davvero stavano parlando direttamente con una nobile. Il ragazzo si sentiva a disagio. 

Guardò Markus e Magnus, sperando che, almeno loro, volessero prendere la parola. Poi, ugualmente, decise di aprire bocca, almeno per presentarsi: "Johann, vostra grandezza, al servizio vostro, se posso".

Knochen si chiese se "vostra grandezza" fosse un titolo sufficientemente degno e all'altezza di quella donna. 

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Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [sereno - fine primavera]

La baroness sorrise a Knocken. "Forza non stiate in silenzio." disse "qui sulla terre alte l'ospitalità è sacra, e non si chiedono soldi in cambio. Ma solo due cose: notizie su cosa succede lontano da qui e aiuto in caso di attacco quando si è presenti."

"Ed è questo che vi chiedo. Solo questo." concluse guardando i compagni

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Markus

Mia signora le sue parole mi riempiono il cuore di gioia, la giustizia ed un senso di comunità è vivo in questa terra e questo fa onore a lei e a tutti i suoi sudditi. Noi siamo in viaggio da diversi giorni e devo dire che abbiamo vissuto poco nelle città e parlato con ancora meno persone. Non sappiamo di dicerie o battibecchi successi di recente, quello che le posso dire però è che di notte abbiamo avuto alcune brutte esperienze con esseri meschini, un nostro compagno ha perso la vita a causa di questa creatura. Solo la tenacia mia e dei miei compagni ci ha permesso di sopravvivere. Questa creatura del caos che abbiamo affrontato non era in queste terre, ma molto lontana da qui. Di recente siamo stati in una cittadina a pochi giorni di viaggio e lì per me è stato momento di giubilo e gaudio. Ho fatto il bagno in una polla sacra e quel bagno ha curato le mie ferite, sia quelle fisiche che quelle mentali. Non credevo potesse succedere. Siamo solo di passaggio, ci fermeremo qui il tempo minimo per mangiare un boccone caldo e riprendere le forze per continuare il nostro ormai eterno girovagare alla ricerca della verità per il nostro cuore e le nostre anime. 

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Knochen

Johann guardò Markus con una certa sorpresa, di fronte al quel fiume di schiette - e potenzialmente molto pericolose - parole. 

Il ragazzo avrebbe preferito un approccio più cauto, sebbene, in effetti, questo non fosse un atteggiamento che sembrava appartenere al suo compagno. 

Knochen si strinse nelle spalle e pregò gli dèi benigni di proteggerli ancora una volta. 

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Magnus

Ascoltò Markus annuendo nei punti cruciali della sua lunga risposta "E chiaramente le nostra spade o martello nel mio caso saranno al vostro servizio il tempo che pernotteremo e riposeremo nel vostro territorio." chinò il capo "Tempi oscuri ci attendono, sobillatori fanatici di culti corrotti si aggirano lordando le terre del nostro amato Impero." aggiunse per far capire che il loro aiuto sarebbe potuto essere utile e confessando in parte una realtà.

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Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [sereno - fine primavera]

"Mi fa piacere la vostra schiettezza, ma mi dispiace che non abbiate notizie per me" disse "comunque l'ospitalità è sacra. "

Fu allora che Ulhand sbuffò e la baronessa riprese "Ma forse il vostro amico ha qualcosa da dire? Parla pure"

Uhland guardò negli occhi i compagni fermandosi senza parlare

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Knochen

Johann allora si fece avanti: "Grande signora, lui è un po'... tocco. Scusate se non so la parola giusta, ma il senso è quello. Ha battuto la testa, vedete com'è conciato? Parla a caso: ultimamente racconta di essere il torturatore di un cacciatore di streghe importante, addirittura! Ma noi gli vogliamo bene lo stesso".

Poi aggiunse: "Io mi chiamo Johann: che notizie interessano a vostra grandezza?".

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  • 2 settimane dopo...

Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [sereno - fine primavera]

"Capisco..." disse la nobile osservando Uhland

Poi rivolgendo il proprio sguardo Knocken aggiunse "Ovviamente notizie rilevanti: guerre, epidemie, mercati, banditi, carestie, notizie di nobili. Cose che possono interessare comunità come le nostre"

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Knochen

"Uh, signora, eccellenza...", riprese Johann, "ci sono un sacco di storie in giro, ma, a crederle tutte, allora è un miracolo che siamo ancora vivi! In ogni caso, noi abbiamo camminato parecchio e non abbiamo visto grandi cose, per davvero. Poi, io non ci capisco molto di nobili e baroni, purtroppo.

Però, ecco, mi sembra che c'è molta confusione nelle chiese, quello sì. Io sono sempre stato un devoto di tutti gli dèi che le brave persone devono rispettare, ma ultimamente ci sono tanti preti nervosi", concluse Johann, provando anche, di fatto, a togliere altro potenziale gioco a Uhland.

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Knochen

Johann, a quel punto, ebbe l'impressione che la nobildonna cercasse una informazione precisa, non semplici indicazioni su quanto stesse avvenendo nel mondo là fuori. 

"Nobile signora, se posso...", riprese quindi il ragazzo, "noi siamo persone semplici. Magari, se ci chiedete qualcosa di preciso, sappiamo rispondere meglio".

Modificato da Ghal Maraz
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Knochen

Johann fece spallucce e guardò i compagni, che parevano ammutoliti.

Forse nemmeno loro sapevano immaginare cosa volesse sentirsi raccontare quella donna, che improvvisamente aveva mutato modo di fare, rivelando forse la sua vera, recondita natura. 

Knochen riflettè che tutti i nobili, anche quelli più secondari e isolati, erano uguali. 

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Markus

respirò con calma e cercò di dare a quella nobile ciò che voleva così da scrollarsi di dosso 

Mia signora non siamo gente che va dietro a dicerie o siede nei salotti dove si chiacchiera di nobili, per certo non siamo a conoscenza di epidemie o di manovre politiche fra nobili le posso raccontare alcune dicerie che abbiamo sentito nelle locande che abbiamo frequentato o qualche evento particolare che il fato ci ha messo sul nostro cammino. 

 

markus così iniziò a raccontare alcuni aneddoti del loro percorso Un giorno lungo le strade di Bezhaltag trovammo dei cavalieri che inseguivano una carovana, portavano tuniche rosse ed era disegnato un corvo sul loro petto. Penso siano stati seguaci di Morr, erano alla ricerca di una donna, avevano il sospetto fosse una pericolosa fattucchiera! Ci hanno proposto dei soldi per aiutarli a stanarla, ma le nostre strade non combaciavano con le loro e li abbiamo lasciati al loro destino. 

In una locanda, nei pressi di Konigstag, due ragazzi che avevano bevuto troppo mi raccontarono la storia di un cavaliere scomparso appartenente ad un nobile locale, pareva che quest'uomo avesse il vezzo di abusare della sua posizione con giovani fanciulle, soprattutto le più emarginate. I due ragazzi fantasticavano che la punizione di Sigmar fosse calata su di lui. 

Diverse settimane prima siamo venuti a conoscenza che un alto prelato di Sigmar a Pfeildorf sia venuto a mancare nella notte, le autorità immaginavano un assassinio. 

Mia signora spero che quanto le ho condivisi non sia stato inopportuno, non sono avvezzo a queste situazioni, le nostre informazioni provengono dalla strada e non dai palazzi. E qui di fronte a lei mi trovo a disagio a condividere questo tipo di notizie. 

Per caso, mia signora, nella sua corte c'è uno studioso o uno storico? Sarebbe possibile conferire con lui?

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Marktag 11 Sigmarzeit 2515 i.c. - Tramonto [sereno - fine primavera]

La signora annuì compiaciuta "Con il tuo racconto hai soddisfatto la mia curiosità e ti sei guadagnato, per te ed i tuoi compagni, un posto per la notte"

"Purtroppo non ho uno storico o uno studioso con cui farvi parlare: siamo in una terra lontana dalla civiltà e chi studia non gradisce rimanere isolato, ma preferisce la grandi città"

"Posso tuttavia farvi parlare con il vecchio del villaggio se volete. Intanto vi faccio portare in una stalla dove potrete dormire al caldo: e ovviamente vi aspetto al mio desco per la cena."

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