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Inviato

George Banks

Il favoloso mondo senza Amelia

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"Bah... vediamo che succede. Speravo che si poteva restare di là anche noi...", borbottò allora George, deluso di non riuscire a tenere la situazione sotto controllo. 

 


Inviato

Docteur Saroch

Con i non fumatori

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Il Dottore arrossì lievemente all'affermazione del Capitano riguardo il successo riscosso dalla loro compagna di avventure. Il rammarico di Banks lo aiutò a darsi un contegno.

"Beh, posti ce ne sono, George. Se hai una sigaretta, non hai che da tirarla fuori e spostarti di là per fumarla. Forse il Capitano potrebbe avere un sigaro?"

Probabilmente era la prima volta che il Capitano sentiva nominare dal francese George per nome anzicchè come 'Signor Banks'. La notte aveva portato un approccio più confidenziale fra i due.

 

Inviato

George Banks

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"Ah! In realtà, io non fumo granché. Ma la compagnia mi sembrava più interessante. Ho finto rammarico, che potevo giustificare proprio per la mancanza di tabacco...", spiegò allora George. 

"Magari qualcuno ci offriva una sigaretta!".

 

Inviato

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 9:00 [sereno]

@Amelia

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La donna rispose "intendevo il suo accompagnatore, dal fisico prestante. Quanto al russo, il signor Trubosky ha la fama di un don giovanni, a quanto ne so, anche se qui sul treno penso abbia altri interessi..." aggiunse sottovoce

"Comunque, sì la questione Armena è molto importate: gli armeni sono un popolo cristiano soggiogato all'impero turco mussulmano, e sta cercando un'indipendenza  che darebbe possibilità di una vita migliore anche alle loro donne ora sottomesse. Ci sono già stati scontri e io mi sto recando a Costantinopoli alla corte Ottomana: voglio capire che posizioni hanno e se hanno intenzione di proseguire con una repressione violenta"

 

I tre amici entrarono nella sala fumatori sedendosi nel tavolo affianco a quello del turco: il suo compagno si voltò ad osservarli mentre la donna rimaneva con gli occhi chini, tristi all'apparenza a guardare il piatto che aveva davanti.

Menkhap fece con il bicchiere un cenno di saluto al capitano sfiorando il suo Fez rosso con la mano e sorridendogli.


 

Inviato

Amelia Meadcroft 

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Il capitano Barrington? è un carissimo amico. Dopo se vuole glielo presento, ma il russo invece di cosa si sta occupando?

È lodevole la sua preoccupazione per il popolo armeno, soprattutto per le donne che da sempre sono coloro che hanno meno possibilità di alzare la voce e difendersi. Come vorrei che questa cosa cambiasse...ma vedo ancora tanta ignoranza in giro.

 

Inviato

Docteur Saroch

Consapevole d'essere l'uomo meno "d'azione" fra i propri compagni, il dottore prese posto per primo, in modo da lasciare il lato corridoio agli altri due. Si sedette, poi guardo' a turno gli altri presenti nel vagone per rispondere con un cenno di saluto del capo ad eventuali sguardi che puntassero su di lui.

Si stava gia' pentendo di non essere rimasto nella zona non fumatori. L'idea di rimanere solo pero' lo annichiliva ancora di piu', percio' forzo' un sorriso e si dispose in attesa di essere servito dal personale del treno.

Inviato

Capitano Roderick Barrington

Il capitano fece un cenno di saluto a Menkaph, per cortesia più che altro. Il fatto di stare nello stesso treno con quel farabutto gli faceva ribollire il sangue dalla rabbia, soprattutto per la sua tranquillità. E voleva essere certo che il fez fosse al sicuro. Si prefisse perciò di ricontrollare le cappelliere e assicurarsi di nuovo col capotreno che nessuno entrasse nella loro cabina.

Inviato

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 9:00 [sereno]

@Amelia

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"Sì la situazione delle donne è un fatto preoccupante, come tuttavia lo è in tutti i paesi mussulmani." rispose la MacGregor "tutto dipende da quella religione primitiva che porta gli uomini a trattare così le donne ritenendole inferiori. Questo non accade dove la luce di Cristo ha toccato i cuori di un popolo"

"Quanto a Trubosky viaggia con lo zio, il conte Razumosky, e con la bella giovane e prestante zia Irina." aggiunse sottovoce indicando il tavolo in fondo "Quelli alle vostre spalle sono suoi servitori: la donna si chiama Karla è in cabina con me. Mi ha detto che vengono da Parigi"

"Ma ora ho parlato solo io. Ditemi qualcosa di voi."

 

@altro tavolo@Saroch

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Spoiler

Il medico osservò gli altri viaggiatori. Al tavolo in fondo i due uomini e la donna vestiti elagantemente parlavano quietamente, mentre l'uomo e la donna sul tavolo opposto erano in silenzio
Poi lo sguardo di Saroch andò sul tavolo di Mekhap e si fermò sulla ragazza: piangeva sommessamente ed in silenzio ma si vedevano chiaramente lacrime rigare il suo volto 

La colazione continentale venne servita al tavolo dei compagni, ricca e ottima come ci si poteva aspettare su un treno di tal specie

Intorno il paesaggio del Reik tedesco scivolava intorno a loro imbiancato dalla neve: la prossima tappa sarebbe stata Monaco, in poco più di un'ora

 

@all

 

Inviato

Acai

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È presto detto rispose Amelia alle curiosità della giornalista. Io e i miei colleghi ultimamente ci siamo imbattuti in una leggenda che parla di un misterioso Fez e addirittura di un culto che lo venera.

È ovvio che si tratta di una credenza blasfema ma in quanto scienziati e avventurieri non abbiamo saputo resistere alla tentazione di saperne di più. Le radici di tale enigma paiono provenire proprio dalla porta dell'Oriente e quindi eccoci su questo treno.

Ma mi dica, nelle sue numerose frequentazioni della Turchia non le è mai capitato di sentir parlare del " fez sussurrante"?

 

Inviato

Docteur Saroch

Il Dottore parve irrigidirsi mentre osservava le persone sedute al tavolo di fianco.

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Un profondo conflitto si agitava nell'animo del francese. Sentiva il peso delle lacrime come altrettanti macigni sul cuore. La posizione in cui si trovava non gli consentiva nemmeno di rivolgere un gesto di gentile cortesia come il porgere un fazzoletto con cui asciugare le guance.

Non disse nulla, si limito' a sospirare rumorosamente. Non era nemmeno piu' ansioso di ricevere il pasto.

Inviato

George Banks

George si gettò sul pasto con una certa avidità, spinto tanto dalla fame, quanto dalla curiosità verso un piatto ricco come raramente aveva anche solo potuto sognare. 

Tuttavia, il suo istinto, cesellato sulle strade dei bassifondi londinesi, gli martellava costante in testa: sedati quindi i primi morsi dell'appettito, si mise a tenere d'occhio il tavolo vicino, mentre simulava una banale conversazione coi suoi diretti commensali.

Inviato

Capitano Roderick Barrington

Roderick capì subito le intenzioni del giovane e cominciò a parlare del meteo esterno, mentre moriva dalla voglia di capire chi fosse la ragazza insieme a Menkaph, che non era presente la sera prima. Era in stato di tensione ma, in un certo senso, uno stato di tensione nuovo, diverso da quello che aveva sempre provato in guerra. 

In guerra la tensione è data dal combattimento, dal timore della morte, dal timore di fare un minimo errore che possa portare alla morte. In quello scompartimento, non era un timore del genere a preoccuparlo, quanto di stare fianco a fianco a quello che considerava "il nemico", ma dover agire con compostezza e gentilezza, cosa che in realtà lo faceva infuriare.

Una sensazione nuova. Ora comprendeva meglio i politici, e capiva meglio perché non li avesse mai sopportati.

Inviato

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 9:40 [sereno]

@Amelia

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"Storia affascinante" disse la giornalista "ma non l'avevo mai sentita. A valle di queste vostre investigazioni potreste scrivere un bel articolo: potrei farvelo pubblicare. O ancor meglio una serie di articoli, il vostro viaggio verso Costantinopoli, la ricerca, i risultati. Potrebbe essere un successo: i londinesi amano le storie di avventura in luoghi lontani soprattutto se farcite di esotico."

Si fermò a guardare Amelia "Ci avete mai pensato?"

 

La colazione continuò senza intoppi

Il tavolo dei russi continuava a parlare a volte anche ad alta voce, miscelando parole in francese con quelle della loro madre patria

Ad un tratto, prima che la colazione finisse, la ragazza al tavolo di Menkhap si alzò: aveva gli occhi rossi e il viso triste

Il turco la fece passare e questa si diresse verso i vagoni letto, subito seguita dall'amo che stava con loro, lasciando così Menkhap da solo al tavolo a finire la colazione

Inviato

George Banks

Al tavolo

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"Vado a vedere che succede...", bisbigliò allora George, seguendo con gli occhi i due che si erano appena alzati.

"Scusate, mi sono dimenticato una cosa personale. Che sciocco!", disse George, dopo qualche istante, per poi alzarsi e dirigersi a sua volta verso i vagoni letto.

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Inviato

Amelia Meadcroft 

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Amelia non ci aveva mai pensato ma adesso si prese il lusso di rifletterci un attimo e scoprì che la cosa non le dispiaceva affatto. Mi piacerebbe si! Ma chissà se ne sarei capace. Facciamo così, scambiamoci gli indirizzi, io proverò a scrivere qualcosa e tu mi farai sapere se è adatto o no al tuo pubblico e cosa dovrei migliorare. 

Ma adesso finiamo questa splendida colazione e poi permettimi di presentarti i miei compagni.

 

Inviato

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 9:45 [sereno]

@Banks

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Il teppista si alzò per seguire i due che stavano con Menkhap. La donna seguita dall'uomo a brevissima distanza percorse tutta la seconda carrozza letto fino a giungere in quella dove avevano la cuccetta anche i compagni. Quindi entrò in una doppia da sola serrando la porta alle spalle

L'uomo attese un momento fuori dalla porta, per poi tornare indietro verso la sala ristorante.

 

@Amelia

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Scambiatisi gli indirizzi la donna fu ben felice di poter incontrare gli amici di Amelia.

@Senza Banks

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Terminata la colazione Amelia e la MacGregor si alzarono per raggiungere il tavolo alle loro spalle dove Roderik e Saroch attendevano.

La giornalista si presentò con un sorriso ai due uomini. "E' un piacere conoscervi." disse "proporrei di spostarci nella sala bar per parlare più comodamente. Fra poco qui ci manderanno fuori."

 

 

Inviato

George Banks

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George memorizzò attentamente quale fosse la cabina in cui era entrata la ragazza, poi finse di entrare nella sua. 

Non appena, però, l'uomo misterioso se ne fu andato, il ragazzo tornò nel corridoio; poi, silenzioso, si accostò alla porta dietro cui si era serrata la giovane sconosciuta. 

Dopo essersi guardato attorno con cautela, provò quindi ad accostare l'orecchio al legno, stando ben attento a non farsi vedere, pronto a scostarsi qualora avesse sentito nuovamente armeggiare con la serratura.

Custode

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Stealth 80.

Listen 65.

 

 

Inviato

Capitano Roderick Barrington

No Banks, no money

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Roderick aveva appena terminato la colazione e stava chiacchierando col dottore, in attesa che tornasse il giovane dalle cabine. Quando vide le donne arrivare si alzò con un lieve inchino.

"Miss MacGregor, ma certo...del Woman's Herald, Giusto? " il capitano sorrise di rimando e si presentò "Roderick Barrington." 

 

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