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Capitolo 2 - Londra 1893: Il Fez Rosso Sangue


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George Banks

George guardò con ammutolito orrore mentre Amelia decideva di scrivere il nome suo e del capitano su quei libri maledetti. 

"Sicura che sia una buona idea?", riuscì soltanto a chiedere, attraversato da un brivido simile a un presagio. 

Modificato da Ghal Maraz
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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 09:50 [sereno]

Gli amici discussero sul da farsi, ricordando le parole del professor Smith quando li aveva inviati a a Costantinopoli "Siamo di fronte ad un caso più complesso della semplice allucinazione. Dopo gli eventi dell'altra notte ho immediatamente telegrafato al professor Demir a Costantinopoli per accertarmi delle motivazioni che avevano portato il povero Metthew Pool in quel luogo. Ecco cosa mi ha risposto" mostrando loro il telegramma ed aggiungendo poi "Ed è proprio questo che vi sto chiedendo: portare il Fez da Demir a Costantinopoli affinché possa essere distrutto"

@all

 

  • Grazie 2
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Docteur Saroch

"Il vero problema non sara' portare tutto a Costantinopoli, perche' anche i nostri avversari sembrano intenzionati a fare altrettanto. I problemi li avremo all'arrivo, poiche' sara' allora che dovranno evitare la distruzione degli oggetti. Fino ad allora, saremo comodi fattorini."

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Roderick

"Magari bastasse quello, George..." sospirò il capitano, osservando fuori dalla finestra. "Il dottore comunque ha ragione. Il problema sarà quando saremo arrivati. Al momento non possiamo fare altro che aspettare...Sono indeciso se provare a leggere questo libro." disse infine "Magari potremmo scoprire come distruggerlo...O qualche dettaglio in più sul 'sangue di principe'"

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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 09:55 [sereno]

Gli amici consultarono l'orario del treno: tra meno di un ora sarebbero giunti a Nïs, città di confine fra la Serbia e il regno di Bulgaria.

Le fermate successive sarebbero stata Belgrado, alle 5:40 del pomeriggio, e infine Costantinopoli, la mattina dopo alle 10:40

Fu in quel momento che dal corridoio si udirono urla e strepitii. Pareva la voce di Menkhap che stava inveendo con il capotreno per aver permesso di pulire la stanza e gli stava chiedendo chi fosse entrato.

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Amelia 

Si, assolutamente.  Io ero a far colazione e non possono accusarmi di essere entrata in quella stanza, quindi direi che i libri vengono con me nella mia cabina finché le acque non si sono calmate.

Ora datemi una di quelle cappelliere così vi nascondo i libri per spostarli.

Voi nel frattempo fate finta di nulla. 

Spoiler

Mi sposto cercando di non farmi vedere da Menkap. 

 

 

Modificato da shadizar
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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 09:55 [sereno]

Le urla di Menkhap si spensero presto mentre un forte rumore di porta che si chiudeva annunciava che il turco era tornato nella sua cabina.

Intanto Amelia aveva nascosto i libri nelle cappelliere: la porta chiusa della loro cabina garantiva che nessuno l'avrebbe vista.

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Docteur Saroch

"Pare che le urla siano finite, ma è meglio partire dal presupposto che sappiano. Da questo momento in poi, non dovremo mai separarci. Quanto a leggere il libro, il Barone lo ha già fatto in mia presenza. Il che ci porta a due differenti considerazioni: la prima è che il Barone ha lasciato il treno in stato di malessere, potrebbe essere stato indotto dal contatto con il libro durante la lettura come il contatto con il Fez ha fatto stare male me e il Capitano; la seconda è che chiunque abbia il Barone, ammesso che riesca a farlo star bene e che lui possegga buona memoria, non ha bisogno del libro per sapere quel che c'è scritto, perché ha una fonte indiretta."

La situazione si prospettava davvero drammatica, il Dottore non faceva che tormentarsi ripetutamente i polsini e il colletto della camicia.

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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 10:20 [sereno]

Roderik e Amelia iniziarono a sfogliare il tomo appena recuperato: la copertina del libro era dello stesso colore e materiale dei Fez rossi.

Era diviso in due parti: la prima, più corposa, era scritta in persiano che fortunatamente il capitano conosceva. La seconda, di sole alcune pagine, era scritta in geroglifici. 

I due si concentrarono sulla prima parte rendendosi conto che descriveva come usare i Fez: leggerla avrebbe impegnato una dozzina di ore.
 

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Amelia

Visto che la lettura procedeva abbastanza spedita, Amelia accettò la proposta del capitano di continuare: signor Banks cosa ne dice di dare un occhio alla seconda parte del libro e dirci la sua impressione? Come vede non si tratta di parole ma di disegnini e sarei proprio curiosa di sapere cosa ispirano ad una persona digiuna da preconcetti.

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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 10:20 [sereno]

Mentre Roderik e Amelia studiavano il libro, e George si rendeva conto di non comprendere nulla dai geroglifici presenti nella seconda parte, il treno proseguiva la sua corsa attraverso i balcani.

Superata la nuovissima stazione di confine di Nisch il treno entrò nel regno di Bulgaria fino a giungere nel pomeriggio a Sofia capitale del regno di Bulgaria provincia del regno degli Zar.

Era quasi l'ora di cena quando Roderik e Amelia ebbero finito di leggere il libro

@all

Spoiler

Non riesco a caricare l'handout: appena si carica lo aggiungo

 

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Roderick

Fisso il libro estremamente preoccupato, leggendo le rivelazioni al suo interno. "Quindi...Che Menkaph sia un 'maestro' del fez, possibile che lo abbia dominato e sia in grado di crearne altri? I suoi accoliti in effetti...Ne indossavano sempre uno." Chiedo alla compagna.

Spoiler

Non ricordo. Il compagno di Menkaph sul treno indossa un fez anche lui?

 

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Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 18:20 [sereno]

Roderik ripensò all'alto aiutante di Menkhap: da dopo la dipartitati del giovane Mayers lo avevano sempre visto con il Fez indossato. 

Intanto stava per essere servita la cena nella carrozza ristorante.

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