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Inviato

Domenica 11 Febbraio 1893 - ore 9:30 [sereno]

@Amelia

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La donna diede un ultimo sguardo alla stanza: ricca di porcellane e di suppellettili poteva ben essere la stanza di un normale ricco parigino, ma nulla faceva trapelare gli interessi reali del Francese

I compagni vennero accompagnati all'uscita della villa e saltati borghesemente

Li vicino vi era il palazzo del Sultano e non lontano la metropolitana e la residenza di Maykryat. Quanto all'isola dei Principi, per raggiungerla avrebbero dovuto recarsi al porto.


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Capitano Roderick Barrington

Barrington fece qualche passo una volta uscito, per poi dire "Devo ammetterlo, speravo in un qualche aiuto più preciso...Quantomeno un avvertimento, alle mie parole." e sospirò. Sperava che quella conversazione potesse alleggerirlo, ma ciò non successe. "Non sono sicuro che Makryat possa aiutarci...In fondo, non è forse della stessa risma di Menkaph?" Cercò di tenere la voce bassa al pronunciare quei nomi, per non richiamare l'attenzione in giro.

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George Banks

"Sono pur sempre informazioni, nel caso, no?", valutò George. 

"E poi, la gente che ha fame", riprese, calcando le parole, "può essere convinta. Se hanno bisogno di qualcosa, sono più disponibili. E hanno sempre bisogno di qualcosa. Si tratta di capire cosa offrire.

A lui. O a quella Nisra. O al principe malato. Forse conviene iniziare da loro".

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Amelia Meadowcroft 

Io opterei per il maestro di Menkap,il suo pupillo lo ha tradito abbandonando il culto dei " senza pelle" e questa rottura tra i due forse potrebbe giocare a nostro favore, disse infilando il suo braccio in quello di Roderick, in modo da procedere insieme,  inoltre la sua casa è proprio qui vicino e non credo ci basterebbe il tempo per raggiungere l'isola più lontana e tornare per lo scambio... oppure voi pensate che il ragazzo rapito possa essere da Nisra?

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Docteur Saroch

"Più ci si avvicina alla fonte del male, più si rischia il contagio." il medico recitò sovrappensiero uno dei dogmi del suo praticantato, spinto dalle proposte di George e dell'avventuriera, e un po' anche dal fatto che lei si aggrappava molto confidenzialmente al Capitano pur non avendo bisogno di recitare la parte degli sposi.

Scosse il capo, prendendo una decisione "Forse mademoiselle ha ragione. Proviamo da Maykryat. Punterei su lui meno di quanto puntassi sul nostro recente ospite occultista, ma non siamo davanti a una roulette. Non possiamo lasciare intentata quest'ultima strada già che siamo qua."

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Domenica 11 Febbraio 1893 - ore 9:50 [sereno]

Gli amici impiegarono meno di 20 minuti a raggiungere la casa di Maykryat in riva al mare: era una casa di stile orientale che dava direttamente accesso alla spiaggia sassosa retrostante

Il cancello era aperto e all'ingresso della casa degli inservienti turchi stavano caricando due carrozze con dei bagagli 

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Docteur Saroch

"Oppure si prepara a trasferirsi altrove, per festeggiare una grande vittoria. Ma hai ragione, ha tutta l'aria di una fuga."

Il francese ruppe gli indugi. Superò le carrozze e gli inservienti e si diresse a passo deciso direttamente verso la porta dell'edificio, dopo aver controllato con un'occhiata che la carrozza non ospitasse già qualcuno pronto a dare il segnale di partenza.

 

Inviato

Amelia Meadowcroft 

Se sta scappando potremo usare la sua paura a nostro vantaggio suggerì l'avventuriera. Più cose ci dirà più saremo in grado di rallentare o indebolire coloro che lo inseguono...forse anche per il sol motivo che sono troppo impegnati a cercare di ammazzare noi, concluse

 

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Domenica 11 Febbraio 1893 - ore 9:50 [sereno]

Gli amici entrarono nel cortile e si diressero all'ingresso dell'abitazione, superando i servitori intenti a caricare le carrozze

Ma prima che vi giungessero, un turco in abiti europei gli bloccò la strada e in un francese non perfetto disse "Scusate signori: questa è la proprietà Maykryat. Non mi risultate attesi. Posso chiedervi chi siete e cosa vi porta qui?"

Inviato (modificato)

Docteur Saroch

Sentendosi investito della questione per via della lingua usata dal servitore, il medico francese gettò metaforicamente ancora una volta tutte le carte in tavola.
"Questioni della massima importanza, che potrebbero rendere superfluo il 'viaggio' che vediamo preparare. Il mio nome dirà poco a Monsieur Maykryat, ma sono il Docteur Saroch. Quanto all'argomento di conversazione... può riferire che vogliamo parlare del 'Cappellaio'. Sono certo che lui acconsentirà ad incontrarci."

Modificato da PietroD
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Domenica 11 Febbraio 1893 - ore 9:50 [sereno]

Le parole di Saroch vennero interrotte dall'apparizione da una porta laterale di un gentiluomo con i capelli brizzolati ed un monocolo.

Indossava un abito grigio e sorrise al dottore "Buon giorno" disse in un perfetto inglese "Sono Selim Makyrat, e a quanto capisco cercate me. Purtroppo sto partendo per la mia residenza di campagna: se volete posso dedicarvi qualche minuto" aggiunse indicando la porta da cui era uscito che portava ad un delizioso salottino

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Capitano Roderick Barrington

Flashback 1923 - Niklas Von Aerentha

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"Un gentiluomo brizzolato...Forse sui quarant'anni? Questo farebbe di lui un vecchio settant'enne ormai..." disse Niklas, leggendo il diario. 

"Buongiorno, signor Makryat. " Disse l'ufficiale, togliendosi il cappello. "Gliene saremmo grati. Le prenderemo veramente poco tempo." Cercò di mostrarsi riverente, anche se dal profondo era forse possibile notare poca convinzione nelle sue parole. Entrò nella stanza indicata, attendendo i compagni, e attese che venisse chiusa la porta, per mantenere il più possibile riserbo.

"Volevamo chiederle giusto qualche informazione, come diceva il mio stimato amico, su una persona di sua conoscenza..."

L'uomo lasciò la frase in sospeso, per cercare di capire la reazione del padrone di casa verso Menkaph. Se fossero stati ancora amici, le nostre richieste avrebbero potuto rivelarsi controproducenti.

Custode

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Posso tirare qualcosa?

 

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Domenica 11 Febbraio 1893 - ore 9:50 [sereno]

L'uomo si accomodò su una poltrona invitando gli altri a sedersi su un sofà. Stava per rispondere quando la porta si aprì ed un bambino di al più dieci anni entrò nella stanza

"Questi è mio figlio Mehmet" disse Selim Makyrat "caro siediti e stai in silenzio"

Il bambino presa una sedia si sedette affianco del padre fissando i compagni e trasmettendo loro un senso di irriquetezza

"Allora" riprese l'uomo "è interessante quanto dite, ma non ho mai amato gli indovinelli o i rebus. Dovrete darmi qualche dettaglio in più se volete delle risposte"
 

Inviato

George Banks

George guardò il ragazzo con preoccupazione: cosa ci faceva lì? Nelle strade si cresceva in fretta, ma, in una casa del genere?

I loro erano discorsi da adulti e un moccioso non aveva posto lì. 

Gorge mosse a disagio sulla sedia e prese a guardarsi cautamente attorno, senza smettere di prestare attenzione costante al loro ospite e a suo figlio. 

Inviato

Amelia Meadowcroft 

La donna si accomodò in poltrona, dapprima con l'intento di ascoltare, ma poi protendendosi a spiegare ella stessa il motivo della loro presenza: si tratta di alcune conoscenze in comune che stiamo cercando di contattare. Dobbiamo discutere di affari lunghi e complessi il cui esito ancora ci è oscuro ma che potrebbe impegnare a lungo il signor Menkap. 

Ora, noi non conosciamo il motivo della vostra rottura,  ma le informazioni in nostro possesso ci portano a credere che le sarebbe conveniente collaborare. 

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Visto che non l'ho mai usato vorrei usare fast talk 40% per impedirgli di interrompermi prima che abbia finito di perorare la nostra causa. 

 

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Inviato

Barrington lasciò parlare la ragazza, molto più abile di lui nelle parole e che svelò il nome che finora stavano nascondendo. La presenza del bambino gli sembrò strana, in realtà. Forse Makryat non si aspettava quel genere di discorso?

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Docteur Saroch

"Vorrei chiederle di parlare in via riservata, credo che certi argomenti potrebbero scadere in dettagli che giovani orecchie non dovrebbero sentire. Una parte consistente della nostra conversazione riguarda particolari Fez ed eventi ed esperienze che hanno a che fare con essi. Se conosce anche solo parte del mito di quei copricapo, converrà che occorre preservare il suo giovane erede. Il mio mestiere mi impone di sincerarmi che menti innocenti restino cristalline il più a lungo possibile."

Ospite
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