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George Banks

"Adesso però non abbiamo tempo, mi pare. Ormai siamo in stazione: troviamo quel tipo che dobbiamo contattare, poi ci pensiamo", sentenziò allora George, con la poco credibile espressione di uno che la sapeva lunga. 


Inviato (modificato)

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 17:55 [sereno]

Superati i bastioni che circondavano la città dove due secoli prima i Viennesi insieme alle truppe polacche ruppero l'assedio delle truppe ottomane, il treno entrò sotto il gigantesco arco metallico che copriva i binari andando a fermarsi lungo la banchina.

Sulla banchina gli amici identificarono subito il barone, un uomo sulla cinquantina pallido e magro con una barba bianca vestito con abiti da viaggio di alta qualità

https://i.imgur.com/wNcfTG4.jpg

Accanto a lui vi era una giovane donna di poco più di vent'anni con capelli raccolti e abiti ricercati: i due stavano discutendo ma solo poche parole giunsero al gruppo

"Ti prego non partire. Sei stanco, si vede: devi riposare. E' una pazzia che tu parta" stava dicendogli la ragazza a cui il barone rispose "Non capisci devo andare. Un'occasione così non ci sarà mai più." Quindi staccatosi dalla presa della giovane dona salì sul treno.

Modificato da AndreaP
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Capitano Roderick Barrington

Il capitano, a fatica, si affacciò alla banchina dei binari per cercare il barone e osservò la scena. Senza proferire parola, si ritrasse sui sedili e chiese gentilmente ai suoi compagni di accogliere il barone.

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Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:14 [sereno]

Passarono molti minuti dopo che l'uomo fu salito sul treno. Finalmente quando il treno iniziava di nuovo a muoversi lentamente, la porta della carrozza bar si aprì e il barone fece la sua comparsa

Aveva un fare marziale e con lo sguardo percorse tutti i tavoli presenti. Quindi con passo deciso si diresse a quello degli amici

"Suppongo che voi siate gli amici di Smith" disse con una frase che era un'affermazione più che una domande "io sono il barone von Hofler"

Inviato (modificato)

Amelia Meadcroft 

Amelia si alzò ad accoglierlo tendendogli la mano: Barone è un vero onore conoscerla. Sono sicura che abbiamo tantissime informazioni da scambiare ma lo faremo tra poco in cabina.  Nel frattempo mi permetta di presentarle i suoi compagni di viaggio e offrirle qualcosa al bar disse con la sfacciataggine che la contraddistingueva e che lei riteneva- forse a torto- parte del suo fascino.

Io sono Amelia Meadcroft, forse il mio nome non l'e' noto ma sono certa che abbia sentito parlare di mio padre, sir Meredith Meadcroft.

Qui abbiamo il Docteur Saroch, insigne medico e uomo di cultura specializzato nel mondo egizio. Il nostro esperto in sopravvivenza e vita criminale,  disse proseguendo con le presentazioni,  signor Banks; e ovviamente il Capitano Barrington della British army.

Modificato da shadizar
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Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:14 [sereno]

Il nobile austriaco ascoltò in silenzio le presentazioni lasciando trasparire solo un segno di dubbio alla presentazione di Banks

Poi intervenne "Nessun occultista?" chiese perplesso "va bene, ma non perdiamo tempo. Devo sapere cosa avete e cosa sapete. Andiamo subito dove possiamo parlare" concluse con un perentorio invito.

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Capitano Roderick Barrington

"Per questo... Speravamo in lei..." rispose il capitano, cercando di nascondere l'affaticamento, più mentale che fisico, che gli annebbiava il cervello ma che fortunatamente, via via, si stava affievolendo. 

Con un gesto, indicò il corridoio del vagone. 

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Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:14 [sereno]

I compagni si diressero verso la cabina del dolore e vi entrarono pur essendo questa molto piccola.

Il nobile osservò la cabina e attese che la porta venne chiusa. Poi dando le spalle al finestrino disse "Allora, ditemi cosa avete scoperto e soprattutto cosa avete trovato. Smith mi ha già parlato del Fez: cos'altro?"

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Capitano Roderick Barrington

L'ufficiale lentamente cercò di dire quello che gli veniva in mente... "Abbiamo il fez che era stato messo al povero Pook, e solo toccarlo fa... impazzire, da ciò che ho potuto constatare personalmente. Credevamo che fosse un oggetto unico invece, a quanto abbiamo visto, questi malvagi che sono anche su questo treno, ne stanno usando un altro su un'altra persona a poche cabine da noi. Abbiamo inoltre ottenuto altre informazioni a riguardo in biblioteca, un libro chiamato "Apocrypha on the fez". A quanto pare necessitano per i loro scopi una sorta di non meglio precisato 'sangue di principe', che possa avere il controllo sull'oggetto. L'uomo implicato in tutto questo è sul convoglio, e tra gli appunti che avevamo trovato, Pook parlava di 'risorgere dal passato' e 'dominio su tutto'...La faccenda è pericolosa, e vorremmo trovare un modo per neutralizzare questi oggetti. Il professore cosa le ha raccontato? Lei può fare qualcosa con le sue conoscenze?"

 

Spoiler

Fosse per me spiattellerei tutto quello che ho negli appunti...abbiamo bisogno di risposte dal lato occulto...

 

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Docteur Saroch

Il dottore, appena tornati in cabina, prese per il Capitano un tonico che aveva nella propria dotazione medica e glielo offrì appena smise di parlare, sostituendosi a lui.

"Questi Turchi sono già stati in grado di compiere furti e omicidi e di tentare d'incendiare un'abitazione per coprire le proprie tracce. Sono pericolosi nei metodi, ma ancor di più per i loro scopi. Apparentemente, tutto è volto a controllare uno o più fez in grado di instillare nella mente di chi li tocca immagini terribili e scioccanti, del tutto estranee al nostro comprendonio. Io e il Capitano ne abbiamo fatto entrambi esperienza, nostro malgrado, per via del cappello in nostro possesso. L'uomo a cui l'abbiamo preso, che lo indossava, invece è impazzito e si è quasi trasfigurato; dopo un periodo di inedia totale è diventato improvvisamente violento ed è stato impossibile evitare di abbatterlo per salvare le vite dei presenti."

Il cordoglio e ancor più il ricordo di quelle immagini costrinsero il Dottore a fare una pausa.

"Son convinti, credo, che in qualche modo un individuo 'predisposto' per via dei nobili natali possa essere in grado di reggere l'assalto di quegli incubi indotti e dunque accedere finalmente a qualche altra capacità di quei cappelli. Che loro desiderano a qualsiasi costo, oserei dire."

Spoiler

Perdonate la lunga assenza.
"I'm back in town" come suol dirsi.

 

Modificato da PietroD
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Inviato

Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:14 [sereno]

Il barone parve perplesso nell'ascoltare la spiegazione.

"Dell'Apocrypha on the fez non me ne faccio niente. In anni di studi l'ho raccolto io stesso collezionando i risultati di molte ricerche. Ma questo contiene solo notizie banali: quello che avreste dovuto trovare è "Il fez che sussurra": questo è fondamentale"

"Non so se vi rendete conto che non stiamo giocando ma stiamo combattendo contro culti arcani che vogliono solo il male. Bisogna avere impegno e mente seria!"

Fece una pausa "Per fortuna avete un Fez"

Inviato

Capitano Roderick Barrington

Il capitano rispose, risentito, tentando di controllarsi "Questo è ciò che abbiamo scoperto, indagando per conto nostro nell'arco di 3 giorni, senza ricevere informazioni da nessuno se non 'dovete andare sul treno fino a Costantinopoli' e 'il fez è pericoloso'. Sappiamo anche di un punto di incontro alle Princes Islands, e abbiamo letto il diario del giovane Pook. Non siamo occultisti, ma quell'affare farebbe ammattire chiunque!" Barrington sospirò, poi alzò la testa fissando un punto in alto, come con un'intuizione "Però effettivamente, "il fez che sussurra" potremmo recuperarlo...Sappiamo sicuramente dov'è, ce l'ha a mano" - abbassò la voce - "Menkaph... Qui sul treno!"

L'uomo fissò la cappelliera poi "Sì, ne abbiamo uno. Mi spieghi in effetti una cosa, barone. Noi pensavamo che il fez fosse uno solo, Smith ci disse che era indistruttibile. Pook lo prese a..." e indicò con la mano una direzione sul treno "...e pensavamo che avrebbe cercato di riprenderselo, invece pare ne abbia un altro. Com'è possibile?"

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Amelia Meadowcroft

Amelia annuì alle parole dure ma veritiere del capitano, avevano avuto ben poche informazioni e pochissimo tempo per indagare, eppure si erano comportati egregiamente riuscendo addirittura a trovare un cameratismo tra di loro raro e prezioso... e adesso arrivava questo Barone, questo antipatico Barone a bacchettarli come fossero bambini di prima. 

Roderick aveva decisamente fatto bene a rispondergli a tono.

Guardò di sottecchi Banks sperando che riuscisse a trattenere il temperamento caliente che era sicura gli covasse nell'animo, ben consapevole che invece l'educazione del dottor Saroch gli avrebbe naturalmente impedito ogni scenata, dopodiché porse a sua volta una domanda: un secondo fez si trova sempre su questo treno in testa ad un giovane che non abbiamo modo di ritenere consapevole di tutte queste trame. Prima che lei arrivasse stavamo studiando un modo per impossessarcene ma vorremmo evitare la morte di un altro innocente.  Se avesse qualche consiglio o informazione per aiutarci sarebbe molto gradito.

Modificato da shadizar
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George Banks

Un altro nobile ricco ed arrogante: George ne aveva visti tanti. 

Erano tutti uguali: inutili, tronfi ed intoccabili dalla legge. Ma non da un pugnale passato sulla gola. 

Fece finta di niente e sorrise allo sguardo di Amelia, mostrando una dentatura che, nonostante le pochezze igieniche della vita criminale, continuava ad essere incredibilmente ancora in buone condizioni. 

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Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:14 [sereno]

"Non so se avete letto con attenzione Apocrypha o ne avete solo una copia parziale, ma se lo aveste fatto sapreste che i Fez si possono creare, anche se lì non vi è descritto come. Il libro, anzi la raccolta direi, riporta chiaramente che chiunque lo indossi degenera progressivamente nel giro di pochi giorni fino a divenire una creatura maledetta: vi è indicato un rituale per fermare il declino ma solo temporaneamente"

"Nella mia cabina ne ho una copia. Se volete posso darvela da leggere: una persona attenta in una notte può leggerla... dovreste farcela anche voi."

"Comunque quello importante è il Fez che Sussurra. Lì veramente si può capire la vera natura di questi Fez rossi, e vi è anche il rituale per duplicarli probabilmente. Il fatto che ce ne sia più di uno vuol dire che questo Menkhap ne possieda una copia. Dobbiamo recuperarla"

"Ora vi chiedo di consegnarmi il Fez così che io possa studiarlo. Il vostro compito è recuperare il libro"

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Docteur Saroch

Da buon medico, il francese aveva lasciato che il nuovo 'paziente' con cui aveva a che fare parlasse a ruota libera. Inutile inibirne la tempra e le intenzioni, finché non diventavano perniciose per la convivenza o per la salute della comitiva. Il che tuttavia accadde in ultimo con la richiesta del Fez. Da buon democratico ma ancor più da gentiluomo, mantenne un tono cordiale e un contegno condiscendente.

"Signor Barone, in fede e per deontologia professionale non posso consentire che acceda al Fez senza l'adeguata rassicurazione che lei sia conscio di cosa significhi accostarsi ad esso, che sia pronto e preparato all'assalto mentale che subirà la sua coscienza. Soprattutto, in nessun caso potrò consentire che lei o chiunque altro indossi quel copricapo senza la certezza che sia diventato inoffensivo. Per tanto, per la sua incolumità e la nostra, la assisterò per tutto il tempo della sua ispezione del Fez, mentre i miei compagni potranno, se loro intenzione, tentare l'altro recupero. Accetta queste condizioni?"

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Amelia

Amelia si fidava sempre meno di questo saccente studioso e fu' dunque ben grata al dottore per aver deciso si restare a tenerlo d'occhio. Il leggero dubbio che egli facesse parte dei nemici o che volesse impossessarsi del fez per scopi tutti suoi le aveva percorso la spina dorsale provocandole un brivido.

Tenne per sé però questi dubbi preferendo approfondire il problema più immediato: leggere l'Apocrypha ci sarebbe certamente d'aiuto ma mi faccia capire: lei ritiene che il ragazzo col fez sia ormai condannato? Anche se facciamo il rituale e anche se gli togliamo il cappello?

Inviato


Giovedì 9 Febbraio 1893 - ore 18:25 [sereno]

Il barone osservò il medico "Lei è francese vero?" disse "Studio l'occulto da anni e ritengo di essere ben più preparato di voi sull'argomento. Smith mi ha chiesto il favore di aiutarvi e io volentieri mi sono offerto: non siete qui per dettare condizioni ma per accettare il mio aiuto. Qualcosa da Waterloo dovreste averla imparata." 
"In ogni caso non sono così folle da indossare il Fez: ne conosco il male e forse saprei come contrastarlo ma non su di me. Quindi se vuole passare il tempo ad osservarmi non glielo negherò ma controlli i toni"

"Quanto all'uomo che ha indosso il Fez, per ora sono a conoscenza di un rituale che può solo rimandare l'inevitabile di qualche giorno. Niente più Certo con il "Fez che sussurra" forse potremmo capire meglio"

"Ora vado a prendere l'Apochrypha così che possiate imparare qualcosa. Voi preparate il Fez" e senza attendere risposta uscì dalla cabina.

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